redazione il torinese

Sui mezzi Gtt 40 mila controlli l’anno

Sono oltre 40mila le persone controllate ogni anno sui mezzi di trasporto pubblico  del Gruppo torinese trasporti e più di 400 gli interventi effettuati. I dati riguardano Linea sicura, il servizio che riunisce il lavoro di assistenti alla clientela e agenti della Polizia Municipale. Il progetto è operativo dal 2003 con l’obiettivo di contrastare l’evasione, aumentare la percezione di sicurezza e prevenire reati e aggressioni al personale Gtt: 10 i casi da inizio 2018. Da rimarcare  i controlli sui biglietti, oltre  3,5mln nel 2017 e 100mila verbali compilati, di questi il 30% con pagamento a bordo della multa da 25 euro. Altri controlli sono compiuti da vigili in borghese per contrastare borseggi e molestie agli utenti.

 

(foto: il Torinese)

Il tour dei portoni

Passeggiare per le vie di Torino è un vero piacere, strade eleganti, edifici storici con meravigliose corti, il verde dei parchi, la signorilità di un passato carico di storia e cultura. Ogni scorcio, ogni particolare rappresenta una ricchezza che non può sfuggire all’occhio del visitatore ma anche al torinese innamorato della propria città.

 

Camminando per Torino ci si appassiona, ci si ferma ad osservare i particolari e la passeggiata diventa una vera a propria scoperta.Una attrazione del capoluogo piemontese che affascina e incuriosisce sono i suoi raffinati portoni: non solo entrate di palazzi più o meno noti, ma vere e proprie opere d’arte.

 

Alcuni sono molto famosi come il Portone del Diavolo di Palazzo Trucchi di Levaldigi risalente alla fine del 1600, decorato con fiori, frutta e naturalmente il diavolo in centro, legato a leggende di magia nera, il Portone del Melograno a San Salvario, bellissimo con le sue foglie verdi e frutti rossi e magnifico esempio di stile liberty,   quello neogotico di Palazzo dei Draghi, nel quartiere di Cit Turin, decorato con incredibili particolari come i draghi alati simbolicamente legati al ruolo dell’Italia dopo il conflitto mondiale.

 

Questi appena citati sono quelli più celebri ma a Torino ve ne sono ancora moltissimi da vedere e ammirare: a Piazza Solferino 11, Via Sacchi 54, Corso Vittorio Emanuele 46bis alcuni portoni di Aureliano Dughera per esempio e ancora tanti altri girando per il centro, Cit Turin, Crocetta.Non solo monumenti da guida turistica ma capolavori che si intrecciano con la vita di tutti i giorni, gente che esce e che entra, vite comuni, amore per una città incantata dove la magia, il fascino e la meraviglia appartengono a tutti.

 

Maria La Barbera

 

La Regione e i centri per le famiglie

La decisione della Regione Piemonte di proseguire l’azione di consolidamento ed ampliamento delle attività svolte negli ultimi anni dai Centri per le famiglie rappresenta per l’assessore alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, “un altro tassello per perseguire la promozione delle politiche familiari in linea con quanto previsto dalla strategia programmatica denominata “Patto di sviluppo di comunità solidali”: favorire la famiglia nello svolgimento delle sue funzioni sociali, programmare e valorizzare le risorse di solidarietà della rete parentale, delle funzioni educative e della corresponsabilità dei genitori negli impegni di cura e di educazione dei figli, prevenire il disagio minorile”. “Il nostro obiettivo strategico – puntualizza Ferrari – è potenziare e promuovere i Centri per le famiglie integrati con i servizi alla prima infanzia, e costruire così luoghi aperti di partecipazione della cittadinanza tutta, per incoraggiare la progettualità e la capacità di intercettare nuovi bisogni. Gli interventi a favore delle famiglie e delle responsabilità genitoriali devono essere realizzati nell’ambito di reti territoriali, formate dagli enti titolari dei Centri per le famiglie e delle funzioni socio-assistenziali presenti sul territorio di riferimento, i consultori pediatrici e familiari, gli altri servizi socio-sanitari ed educativi, le associazioni e le realtà del terzo settore presenti sul territorio presenti ed impegnate nel settore specifico di intervento”.

 

GG – www.regione.piemonte.it

(foto: il Torinese)

Burger King raddoppia a Torino

 BURGER KING® ha aperto oggi il suo secondo ristorante torinese, in Corso Novara 5, che va ad aggiungersi a quello già presente all’interno del Parco Commerciale Dora di Via Treviso.

Il nuovo punto vendita si sviluppa su una superficie di 600mq e dispone di 120 posti a sedere e numerosi servizi dedicati alla clientela tra cui wi-fi gratuito, e i nuovissimi kiosk digitali per effettuare l’ordinazione in completa autonomia scegliendo tra le varie combinazioni possibili di tutte le proposte dei menu BURGER KING®. A questi si aggiungono anche tutti i servizi specificamente pensati per le famiglie e i più piccoli, come l’area giochi Playking interattiva e la possibilità di organizzare feste di compleanno. Con l’apertura sono stati creati 19 nuovi posti di lavoro, dipendenti tutti giovanissimi con un’età media di circa 26 anni, oltre a due manager e un direttore. Il nuovo ristorante di Torino rappresenta un’ulteriore occasione irresistibile per provare il gusto superiore delle proposte dei menù dei ristoranti Burger King®, che si distinguono per la carne cotta rigorosamente alla griglia, le porzioni sempre abbondanti, la freschezza delle verdure provenienti dai mercati locali e salse che rendono il sapore unico e inimitabile. Inoltre, l’alta formazione del personalegarantisce ai clienti del ristorante di usufruire di un servizio di qualità e di assaporare cibi preparati e cucinati al momentonel rispetto dei più alti standard sul controllo degli alimenti www.burgerking.itOrari al pubblico – Burger King Torino, Corso NovaraLunedì – Domenica: dalle ore 11.00 alle ore 24.00

TERNA ANNUNCIA LA RIAPERTURA DELLE GALLERIE DI AVIGLIANA

Dal 17 al 28 settembre alcuni lavori interesseranno la rotatoria di corso Europa nel tratto compreso tra le gallerie e lo svincolo “Avigliana Centro” dell’autostrada A32

In anticipo di qualche giorno rispetto al cronoprogramma iniziale dei lavori, Terna annuncia, per il prossimo 13 settembre, la riapertura del transito, in entrambe le direzioni, nelle gallerie Monte Cuneo e Antica di Francia, lungo la SP589. Per ultimare i lavori di scavo e la posa dei cavi dell’Interconessione Italia–Francia, l’elettrodotto “invisibile” che collegherà le stazioni elettriche di Piossasco e Grand’Ilepassando per il secondo tunnel del Frejus, sono necessarie ulteriori attività nell’area compresa tra le gallerie, ladiacenterotatoria di corso Europa e gli svincoli di entrata/uscita dalla A32. Pertanto dal 17 al 21 settembre sarà chiuso al traffico il tratto della rotatoria sul lato del viadotto, mentre dal 24 al 28 settembre sarà interdetto il transito sul lato della rotatoria prospiciente le gallerie. Le nuove limitazioni del traffico coinvolgeranno anche lo svincolo autostradale “Avigliana Centro” dell’A32: interdetto in direzione Torino dai primi di agosto, dallo scorso 3 settembre al 6 sachiuso per chi proviene da Susa. Per entrare in Avigliana, quindi, gli utenti dovranno avvalersi delluscita “Avigliana Ovest”. Dal 17 settembre, inoltre, sarà riaperta l’immissione in autostrada, verso Torino, dallo svincolo “Avigliana Centro”.

La stretta collaborazione di questi mesi con il sindaco di Avigliana Andrea Archinà e la Polizia Municipale ha consentito di studiare soluzioni utili a ridurre al minimo l’impatto del cantiere sul territorio. I lavori sono infatti stati realizzati nel periodo di chiusura delle scuole, caratterizzato da minori flussi di traffico. Per agevolare gli spostamenti Terna ha messo a disposizione un servizio navetta gratuito tra Avigliana e la zona dei laghi per tutti i fine settimana. E’ stato inoltre attivato un servizio di geolocalizzazione che, in tempo reale, ha comunicato all’utenza le limitazioni del traffico nell’area interessata dai cantieri.

Assolta, torna a lavorare la mamma di Gabriele

E’ stata assolta  dall’accusa di concorso in omicidio, nel processo che ha condannato a trent’anni di carcere suo figlio Gabriele Defilippi. Ora Caterina Abbattista è tornata al lavoro in un ufficio  dell’Asl To4, a San Mauro Torinese. Era stata sospesa dal posto di lavoro   dopo il suo arresto avvenuto a febbraio 2016 dopo l’omicidio della professoressa di Castellamonte, Gloria Rosboch, alla quale Gabriele Defilippi aveva sottratto con una truffa 187mila euro prima dell’omicidio.

Due migranti della Diciotti ospiti al Cottolengo

Due immigrati della nave Diciotti inviati dalla Cei sono stati accolti al Cottolengo dalla diocesi di Torino. Sono arrivati ieri sera, in autobus accompagnati dai  volontari di Migrantes da Rocca di Papa. Sono due giovani eritrei che alloggeranno al Cottolengo. “Lo sforzo di accoglienza” e’ importante, dice l’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia.

DON ADRIANO GENNARI: “UNA PIAZZA PER IL MONASTERO ABBAZIALE DI CASANOVA”

Il delicato appello del sacerdote al Comune di Carmagnola (TO) per la risistemazione dell’area antistante lo storico complesso millenario, sempre più meta di un frequente pellegrinaggio religioso e culturale.

Il Monastero Abbaziale di Casanova, in provincia di Torino, è da anni ormai un luogo di culto e di cultura dall’affluenza sempre crescente, che richiama fedeli e visitatori da ogni parte d’Italia per assistere alle numerose celebrazioni eucaristiche che ivi ricorrentemente si svolgono.

Lo storico complesso millenario cistercense, risalente anticamente alla fine del 1200, caduto in stato di abbandono dalla metà degli anni Settanta, ha conosciuto una nuova rinascita a partire dal 1999, quando venne acquisito dal ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus (www.cenacoloeucaristico.it), l’Associazione di volontariato e Comunità di Preghiera riconosciuta di fedeli in cammino fondata dal sacerdote cottolenghino torinese Don Adriano Gennari, conosciuto per le sue celebrazioni eucaristiche seguite da preghieredi intercessione per malati, bisognosi, poveri e sofferenti, già fondatore e animatore anche della ‘Mensa dei Poveri’ in Via Belfiore 12 a San Salvario, nel cuore di Torino, che sfama mensilmente migliaia di senzatetto e indigenti grazie al provvidenziale aiuto di un coeso e nutrito gruppo di volontari e benefattori.

Desidero rivolgere un delicato e speranzoso appello al Comune di Carmagnola, per chiedere un interesse vivo sull’area antistante il Monastero, che necessita di un piano di intervento strutturale importante, per restituire decoro e accoglienza ai numerosi visitatori del complesso”, spiega il sacerdote, anche Collaboratore della Parrocchia di Casanova intitolata all’Assunzione di Maria Vergine.

Disponibilissimi anche per un tavolo di confronto condiviso e costruttivo con l’Amministrazione Pubblica, al fine di integrare sempre più l’Abbazia di Casanova nel contesto delle eccellenze carmagnolesi che possano fungere da richiamo e attrattiva anche culturale e turistica, oltre che religiosa, per la cittadinanza Carmagnolese”, conclude fiducioso Don Adriano Gennari, Superiore dei Sacerdoti dell’Ordine di San Giuseppe Benedetto Cottolengo.

“Anche le statue muoiono” prosegue

Grande successo per la mostra nata dalla collaborazione di quattro istituzioni: Museo Egizio, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, i Musei Reali ed il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino, l’esposizione è un invito alla riflessione sull’importanza del patrimonio culturale

Il Museo Egizio annuncia la proroga della mostra “Anche le statue muoiono. Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo” fino al 6 gennaio 2019.

 

Inaugurata lo scorso 8 marzo 2018, la mostra, è stata visitata da oltre 150.000 persone.La distruzione consapevole del patrimonio culturale è un tema di stringente attualità che, attraverso l’interpretazione di artisti provenienti da paesi in conflitto, ha sensibilizzato il pubblico evidenziando l’interesse dei visitatori a una riflessione più attenta e approfondita.

Il Museo Egizio con “Anche le Statue muoiono” si apre per la prima volta all’arte contemporanea ospitando il dialogo tra nove artisti contemporanei con le loro opere – installazioni, video, fotografie – e reperti millenari. Il percorso inizia con un suggestivo incontro tra sguardi: quelli dei nove volti fotografati da Mimmo Jodice e quelli spezzati dei governatori di Qau el-Kebir (1900 – 1850 a.C). Un importante momento di riflessione sul ruolo dei musei è affidato a opere quali quelle di Ali Cherri, Liz Glynn e Kader Attia. Una sala dell’esposizione è dedicata alle fotografie prodotte dal CRAST a Ninive: il Centro di Ricerche torinesi ha documentato per l’ultima volta – prima che fosse completamente raso al suolo – la bellezza del ‘Palazzo senza Eguali’ di Sennacherib.

 

“Anche le statue muoiono” si fonda sulla convinzione della capacità dell’arte di generare nuovi discorsi, ponendosi un duplice obiettivo: informare e mostrare al pubblico il risultato delle recenti e violente distruzioni che hanno travolto il patrimonio artistico e culturale di molti paesi; ma anche sensibilizzare perché è solo attraverso la conoscenza dei beni culturali che si può giungere a un’attenta tutela del patrimonio, eredità e memoria da tramandare e proteggere.

Il valore aggiunto della mostra, la terza temporanea dell’Egizio, è dato dalla collaborazione con tre importanti istituzioni, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, i Musei Reali ed il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino. Il Museo Egizio crede fortemente nel valore della sinergia tra centri culturali, conscio che il fare rete sia ormai un requisito indispensabile per evolversi e valorizzare il patrimonio artistico e culturale nazionale.

 

Sarà possibile continuare a visitare la mostra anche il venerdì sera, grazie alla proroga della promozione #SpecialeEstate: il 7 e il 14 settembre, il Museo Egizio e la mostra sono aperti fino alle 22:30 e, dalle 18:30, ingresso a tariffa unica € 5,00.

 

(Foto: il Torinese)

Blocchi del traffico, le novità per l’inverno

Il Tavolo della qualità dell’aria ha approvato prima delle vacanze estive le modalità applicative della seconda fase del Protocollo padano. Fermi in modo permanente tutti gli Euro0 e i diesel fino a Euro3 


È stato approvato nelle scorse settimane dai componenti del Tavolo della qualità dell’aria, lo schema dei blocchi permanenti del traffico e quello dei blocchi che scatteranno in situazione di emergenza, incrementando le disposizioni del Protocollo padano. A partire dal 1° ottobre, i Comuni che aderiscono al Tavolo metropolitano fermeranno auto e veicoli commerciali Euro0 (diesel, benzina, metano e Gpl) 7 giorni su 7 e h 24, in precedenza bloccati da lunedì a venerdì con orario diurno. Le auto e i veicoli commerciali diesel Euro1, 2 e 3 saranno interdetti dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19: gli Euro1 e i 2 si fermeranno per tutto l’anno, gli Euro3 rimarranno al palo dal 1° ottobre al 31 marzo dalle 8 alle 19, e questa è un’altra novità rispetto a quanto avvenuto finora, quando gli Euro3 erano bloccati solo allo scattare del semaforo arancione. Anche i ciclomotori e i motocicli Euro 0 saranno fermi h 24, ma solo nei 6 mesi del periodo invernale. L’introduzione del blocco stabile dei diesel Euro3 avviene in attuazione delle disposizioni previste  nell’accordo padano. Alle limitazioni stabili si aggiungono, nel solo periodo invernale, le ulteriori misure emergenziali adottate già lo scorso inverno in funzione del colore del semaforo. All’accensione del semaforo arancione, che potrà avvenire anche nelle giornate di sabato e domenica, si fermeranno in aggiunta tutti i veicoli diesel Euro4 (ma i commerciali Euro4 solo dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19). Con il colore rosso si bloccheranno con le stesse modalità anche tutti i veicoli diesel Euro5 immatricolati prima del 1° gennaio 2013 (gli Euro5 più recenti saranno liberi di circolare). Con il semaforo viola saranno vietati anche i veicoli Euro1 benzina, e l’orario di blocco sarà esteso per tutti dalle 7 alle 20, senza alcuna finestra.

La tabella di tutte le limitazioni del traffico.