E’ stata rilevata la presenza di un numero piuttosto elevato di batteri nell’acqua, e così la scuola utilizzerà bottigliette confezionate di minerale. E’ la decisione del Comune di Montanaro per gli alunni della scuola elementare Sandro Pertini e della materna Walter Fillak. In base all’analisi dell’Asl, nell’acqua dei rubinetti sono stati rinvenuti valori di batteri leggermente superiori al consentito. Saranno effettuati controlli sull’impianto per risolvere il problema.
A Torino vertice Cia agricoltori
Dal 19 al 21 settembre l’incontro dei direttori e dei presidenti delle sedi regionali di tutta Italia, con il presidente nazionale Dino Scanavino e il direttore generale Rossana Zambelli
I direttori delle sedi regionali di tutta Italia, insieme con il direttore generale Rossana Zambelli della Confederazione italiana agricoltori saranno ospiti della sede regionale e provinciale dell’Organizzazione agricola in via Onorato Vigliani 123 a Torino per un corso di formazione e il coordinamento nazionale, da mercoledì 19 a venerdì 21 settembre, in concomitanza con le iniziative dello stesso Sindacato a Terra Madre – Salone del Gusto. Parallelamente si svolgerà anche la riunione della Giunta nazionale della Cia, con l’intervento di tutti i presidenti regionali e del presidente nazionale Dino Scanavino. In tale circostanza, giovedì 20 settembre alle 14, nella sede di Cia Torino avverrà la cerimonia di intitolazione dell’Aula didattica a Claudio Rivoira, storico vicepresidente dell’Organizzazione torinese, scomparso improvvisamente il 16 aprile scorso all’età di 55 anni. All’iniziativa prenderanno parte i famigliari dello stesso Rivoira, insieme al presidente di Cia Torino Roberto Barbero e al direttore Elena Massarenti. L’intervento commemorativo sarà svolto dall’ex direttore Francesco Amatuzzo e dall’ex presidente provinciale e regionale Lodovico Actis Perinetto.
Corso di base culturale sull’Islàm
Le iniziative culturali organizzate dal Centro Peirone della Diocesi di Torino e dall’Ufficio Scuola della Diocesi
Contenuti e obiettivo: Il corso intende fornire nozioni basilari delle diverse culture arabo- islamiche, stabilendo talora il confronto con le istituzioni giuridiche e culturali della società italiana d’inserimento degli immigrati, onde consentire ad un pubblico eterogeneo una sapiente considerazione dei diversi elementi che interagiscono nel rapporto fra mondi culturali.
Metodo: lezione frontale, uso di powerpoint, breve sintesi della conferenza, approfondimento di temi a richiesta.
PROGRAMMA DEL CORSO
- 1- Vita di Muhammad e il Corano (Prof. Negri don Augusto)
- 2- La Shari’a, legge e diritto islamico (Prof.ssa Silvia Scaranari)
- 3- Le chiese cristiane nel Medio Oriente (Dott.sa Luigia Storti)
8 Ottobre 2018
15 Ottobre
22 Ottobre
- 4- Il jihād (Prof.ssa Silvia Scaranari) 29 Ottobre
- 5- Gruppi e correnti dell’islam classico e moderno: Sunniti, Sciiti, Salafiti antichi e moderni, Sufi, Islàm degli Stati, Islam politico, jihadismo (Prof. Negri Augusto) 5 Novembre
6 – Convegno Internazionale : La fine del Medio Oriente e il destino delle minoranze 12 Novembre 7- Presenza attuale dell’islàm attuale in Italia. (Prof. Negri don Augusto) 19 Novembre 8- Tradizioni e costumi: culto, feste, macellazione, cibi, vestiario e velo, anno lunare e anno solare, arte calligrafica, musica ecc. (Prof.ssa Silvia Scaranari) 26 Novembre 9– L’infibulazione, diffusione tra le donne immigrate di varia appartenenza culturale-religiosa: islamica, cristiana, animista (Dott.sa Clara Monzeglio Ospedale Sant’Anna di Torino e Prof.ssa Simona Taliani, Università degli studi di Torino) 3 dicembre 10- Islam e jihadismo in Africa (Prof. Valter Maccantelli) 10 dicembre Il Corso si svolgerà ogni Lunedì dalle h 18.00 alle h 20.00 presso il Centro Federico Peirone, Torino, Via Mercanti, 10. Tel. 011/5612261. Email: info@centro-peirone.it.it Web: www.centro-peirone.it
Eccetto il Convegno Internazionale : La fine del Medio Oriente e il destino delle minoranze, che si svolgerà presso l’Aula Magna della Facoltà Teologica in via XX Settembre 83 dalle ore 17.30 alle ore 20.30 L’iscrizione è obbligatoria entro il 6 ottobre 2018 La quota d’iscrizione è di 40 €. Al termine del corso verrà rilasciato l’attestato di partecipazione approvato con D.M.
CONVEGNO
Il Centro studi Federico Peirone che da oltre vent’anni cura studi e ricerche sull’Islam e promuove il dialogo islamo-cristiano, a Torino e in Piemonte organizza, con la collaborazione della Fondazione Pontificia ACS, a Torino, il 12 novembre 2018 presso l’aula magna della Facoltà Teologica di Torino, via XX Settembre 83 dalle ore 17.30, un convegno internazionale dal titolo:
LA FINE DEL MEDIO ORIENTE E IL DESTINO DELLE MINORANZE
Al convegno parteciperanno personalità di primo piano :
- – Sua Beatitudine, il Cardinale della Chiesa Cattolica Mar Louis R. Sako – Patriarca di Babilonia dei Caldei- Baghdad
- – Salvatore Pedulla, Senior Political Affairs Officer presso l’ufficio dell’Inviato speciale Onu per la Siria Staffan De Mistura- Ginevra
- – Samir Barhoum, direttore del Jordan Times-Amman
- – Michel Touma, direttore de L’Orient-Le jour- Beirut
- – Lucio Caracciolo, direttore di Limes- Roma
- – Modera il giornalista Paolo Girola, direttore de Il Dialogo- Al Hiwar
Nel 1916 con gli accordi franco-inglesi ( detti “Sikes–Picot”) cui seguì nel 1917 la dichiarazione Balfour che preconizzava un “focolare ebraico” in Palestina si gettarono le basi per l’attuale Medio Oriente. La prima guerra del Golfo, la seconda, la guerra civile in Iraq, l’avvento dell’Isis dopo le primavere arabe, il conflitto siriano ci lasciano un Medio Oriente disgregato e diviso, dove le potenze locali, Iran, Arabia Saudita, Turchia e le grandi potenze (Usa e Russia) stanno giocando una sanguinosa partita per la supremazia. Migliaia i morti, milioni gli sfollati, molti dei quali arrivano sulle nostre coste e nelle nostre città. Vittime di questi conflitti anche le minoranze etnico-religiose, che erano una ricchezza culturale e spirituale del vecchio Medio Oriente e che rischiano di scomparire. Il tema è stato scelto sia per la sua grande attualità, sia per la natura degli studi e delle ricerche condotte in questi anni dal Centro Peirone in Italia e all’estero.
CENA DI SOLIDARIETÀ
La stessa sera del convegno, il 12/11/2018, alle ore 21.00 si terrà a Palazzo Barolo una Cena d’Onore per beneficienza alla presenza di Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Sako, dei relatori del convegno, di autorità e personalità del mondo culturale, economico e sociale e dell’On. Prof. Alfredo Mantovano, presidente di ACS (Aiuto alla Chiesa che soffre), Istituzione Pontificia. Il ricavato sarà destinato alle popolazioni cristiane fuggite dalla Piana di Ninive (Iraq), che devono ricostruire i loro villaggi distrutti dall’Isis.
Costo di partecipazione alla cena: 80 € pro capite. La quota è da versare entro martedì il 30 Ottobre a conferma di partecipazione mediante bonifico bancario IBAN: IT74 V033 5901 6001 0000 0017612 intestato a Centro Federico Peirone. Indicare nella causale di versamento nell’ordine: Cognome e nome dei partecipanti – Cena d’onore Palazzo Barolo. Si prega di confermare l’avvenuta prenotazione con mail a info@centro-peirone.it inviando la ricevuta di eseguito bonifico.
Il gran pasticcio delle Olimpiadi
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Il pasticciaccio delle Olimpiadi invernali conferma su Torino alcune cose di cui si è già scritto. Innanzitutto una premessa: non si può vivere di sole Olimpiadi, pensando di coprire così incapacità politiche e povertà manageriali. La città è a corto di idee e progetti in grado di supportare un’area metropolitana vera di un milione e mezzo di abitanti , ancora molto importante da punto di vista manifatturiero, culturale ed economico, sebbene molto indebolita negli ultimi dieci anni in diversi settori. Per farlo deve avere capacità di attrarre investimenti, creare aziende innovative, mantenere un livello di relazioni economiche e culturali internazionali, avere una rappresentanza politica all’altezza. Tutte cose che non si vedono, o non ci sono a sufficienza. Ma veniamo alle Olimpiadi invernali del 2026. Prima considerazione: ma Torino le voleva veramente? C’è da dubitarne fortemente , anzi si sa che la maggioranza del partito egemone in Comune, i 5 Stelle, era contraria. Si è fatto così finta di dire di sì, in realtà ponendo tante e tali condizioni per dire di no. Seconda considerazione: Milano non è e non sarà mai una città amica, alleata, “sorella”, e la debolezza della classe dirigente torinese, in tutti i settori, le
consente di fare scorrerie, di sostenere scelte che danneggiano Torino e di non appoggiare quelle che potrebbero avvantaggiarla. L’elenco è lungo. Ne cito solo due: la linea ad alta velocità che collegherebbe Italia e Europa attraverso il corridoio Torino- Lione. Il governo Lombardo –Veneto – Meridionale non la ritiene un’opera prioritaria. Torino è stata lasciata sola a difendere questa opera . L’appello di Chiamparino al sindaco di Milano Sala ( per altro suo compagno di partito) a sostenerla ha raccolto un arrogante silenzio, per altro anche dal governatore del Veneto il leghista Zaia. La seconda che brucia ancora è la vicenda delle banche perdute con la nascita di Unicredit e Intesa San Paolo. Con Milano si deve competere ,
come è giusto che sia, non alzare le mani sconfortati e rinunciatari o abbassare la testa e subire. Il rinascimento torinese deve poggiare sull’orgoglio della sua classe dirigente , sull’ambizione e l’intelligenza, sulla discesa in campo dei suoi figli migliori. Il Movimento 5 stelle che governa la città non deve essere il partito dei no, delle piccole cose , delle piccole scelte a discapito di quelle più importanti per le quali evidentemente ci si sente inadeguati. Faccio solo tre esempi: Tav , linea 2 della metropolitana, rapporto con FCA.
L’arte del massaggio di Mihail Crigan


Professionalità, serietà e cortesia: criganmassaggi@gmail.com –http://www.criganmassaggi.it
I Verdi allo Street festival
In occasione dello Street festival di GRUGLIASCO che si terrà il giorno 22 settembre 2018 i Verdi di Grugliasco saranno presenti,con un loro punto informativo, dove verranno trattate le tematiche di attualità legati allo sviluppo sostenibile della nostra città e dell’area metropolitana in particolar modo sui trasporti , rigenerazione dei rifiuti, alimentazione e tutela ambientale . Sarà presentato un progetto relativo all’educazione alla salute in età dello sviluppo, tema fondamentale per le famiglie che mettono lo sviluppo dei propri figli al centro delle loro priorità. I Verdi di GRUGLIASCO presenteranno anche il documento Cambiamento Ecologista, di cui sono stati promotori all’Assemblea Nazionale, un innovativo approccio ecosostenibile nella vita quotidiana, tema trattato sempre in modo superficiale da tutte le altre forze politiche e che i Verdi di Grugliasco si propongono come una forza capace di canalizzare l’ attenzione delle tematiche ambientaliste sulla vita quotidiana come salute, lavoro,benessere, trasporti e tutela della Famiglia. Inoltre bisogna diffondere la conoscenza dell’economia circolare come strumento utile allo sviluppo nell’agricoltura, nell’industria, nel commercio e nei servizi. Noi vogliamo anche rispondere alle richieste di azione dei 6 milioni di italiani sottoposti alla pressione di un inquinamento grave, e coloro che vivono ogni giorno la contraddizione fra il lavoro e la salute, che soffrono per la mancanza di servizi adeguati di mobilità, di qualità delle loro case e dell’ambiente e che si oppongono allo scempio del loro territorio. A chi ha idee e talenti, e non sa dove esprimerli. Nel corso della serata ci saranno anche momenti di svago legati allo sport, alla creazione di giochi poveri con l’utilizzo delle di materiali di scarto. Non mancherà,anche, l’intrattenimento musicale. Lo stand informativo dei Verdi sarà presente allo Street festival dalle ore 18:00 fino alle ore 23:00 di sabato 22 settembre 2018 presso il parco Aldo Moro di Grugliasco.
Verdi di Grugliasco
Responsabile comunicazione esterna
Giuseppe Pepe
Fatto a pezzi il Cr7 cartonato
E’ stato rimosso il cartonato a grandezza naturale realizzato (forse) da qualche buontempone bianconero per celebrare la doppietta di Ronaldo nell’ultima partita di campionato. La sagoma di cartone di CR7 era stata collocata nottetempo in braccio alla statua di Cesare Balbo, in piazza Cavour. Qualche tifoso di parte avversa ha fatto a pezzi il cartonato lasciandolo ai piedi del monumento. La foto è del lettore Mario Merta, che nel suo profilo facebook ha messo il like solo ad Andrea Villa, il Banksy torinese… Che ci sia lo zampino dell’artista provocatore, in questa “operazione Ronaldo di cartone”?
Piemù è il nuovo Pinguino
Al Salone del Gusto protagonista il nuovo ricoperto al Fior di latte
È nato il Pinguino al Fior di Latte Piemu’, ultimo in linea cronologica dei celebri Pinguini della Gelateria Pepino di piazza Carignano, la famiglia del primo gelato su stecco ricoperto. Viene presentato in occasione del Salone del Gusto-Terra Madre 2018 a Torino. Nato dalla collaborazione con Piemu’, alla base del nuovo Pinguino al fior di latte, senza glutine, è presente il latte della fassona piemontese, razza autoctona protetta del presidio Slow Food, che ha riunito una serie di allevatori sotto l’egida dell’ Associazione “La Granda”, dando vita ad un prodotto raro basato su materie prime di elevata qualità e con ingredienti tutti naturali, sapientemente combinati e bilanciati. Il Pinguino al fior di latte Piemu’ ed il gelato mantecato al gusto Fior di latte saranno presenti al Salone del Gusto allo stand “La Granda” pad. 2 2D 009, insieme al mantecato al gusto Fior di latte. L’appuntamento per i golosi, in occasione dell’ Equinozio d’autunno, sarà per venerdì 21 settembre alle 17, presso la Gelateria Pepino, nel cuore del capoluogo subalpino, per scoprire le novità incentrate su questo nuovo esemplare di Pinguino. La serata proseguirà poi dalle 18 alle 22 in compagnia del vermouth Cocchi e del dj set Sings. I richiami dolci del vermouth di Torino bilanciano i sentori amari del Campari di Milano, il tutto impreziosito dallo spicchio di arancia, dolce ed amaro insieme, capace di regalare il tocco finale.
Mara Martellotta
I governatori leghisti del Veneto e della Lombardia, uniti, con la sponda del sottosegretario leghista Giorgetti, fanno fuori Torino dal dossier Olimpiadi invernali e procedono da soli. Dopo le trionfali Olimpiadi del 2006, Torino riceve uno schiaffo che fa male alla Città, ai torinesi e a tutto il Piemonte e che proietta all’esterno l’immagine di una città perdente. La Sindaca Appendino paga la sua incapacità politica e la debolezza dei ministri Cinquestelle; aveva scritto a Roma rifiutando di collaborare con le altre città e, così facendo, ha dato
l’opportunità a Milano e Cortina di procedere unite, addossando a Torino la responsabilità di essersi messa fuori da sola: oltre il danno, la beffa! Ma questa vicenda – conclude Gariglio – testimonia anche come per la Lega conti solo il Lombardo Veneto; il Piemonte non è una terra che a loro sta a cuore! Infatti, questo Governo isola ogni giorno di più il Piemonte: blocca la TAV, blocca il Terzo valico, blocca l’Asti-Cuneo, toglie i fondi alle periferie e, ora, toglie le Olimpiadi. Ci vogliono ridurre a fanalino di coda delle regioni del nord. Come gruppo parlamentare reagiremo, insieme alla Giunta regionale, per evitare che il Piemonte venga distrutto dalla tenaglia Lega-Cinquestelle.
Davide Gariglio
Deputato Pd
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, interviene sul tema Olimpiadi, dopo l’esclusione di Torino. “In Piemonte, senza il pieno sostegno e l’impegno economico del Governo non ci sono le condizioni per organizzare i Giochi”, afferma. “Abbiamo lavorato a un dossier di candidatura che rispondesse alle indicazioni e ai requisiti di sostenibilità economica e ambientale richiesti dal comitato olimpico nazionale e dal Cio, che tenesse conto del know-how acquisito nell’ambito dell’organizzazione di grandi eventi sportivi e che considerasse gli interessi del territorio e del Paese e i cui costi non pesassero sulle
nostre comunità. La scelta naturale a nostro parere era ed è tuttora Torino con le sue Montagne” La prima cittadina osserva che “non ci siamo tirati indietro rispetto alla possibilità di condividere con altri la sfida per ospitare i Giochi del 2026, chiedendo però pari dignità con le altre città e un chiaro impegno del Governo sui finanziamenti e sulla gestione organizzativa dell’evento. Oggi prendiamo atto che non ci sono le condizioni per presentare questa candidatura multipla e che il Governo non è disponibile ad assumersi gli oneri finanziari di altre candidature, che siano a una o due città”, e senza l’impegno economico del governo “non ci sono le condizioni per organizzare i Giochi”.
(foto: il Torinese)