Una bella veduta panoramica del centro storico in questa suggestiva immagine inviataci da Fernanda Torre
“Due giorni di riflessione politica e culturale per rilanciare, laicamente, la tradizione del cattolicesimo politico italiano e per riscoprire quel ‘civismo’ politico che resta una carta decisiva anche in vista delle prossime elezioni regionali piemontesi. Al convegno di Susa, che si terrà presso la Casa San Francesco il 6 e 7 ottobre, intervengono politici, intellettuali, giornalisti ed esponenti del mondo associativo e professionale. ‘Le sfide della società contemporanea: globalizzazione, democrazia e cultura’ e’ il titolo del dibattito di sabato pomeriggio aperto da Giampiero Leo con gli interventi di Guido Bodrato, Alberto Chiara, Daniele Ciravegna e Alessio Ferraris. Il sabato sera sarà dedicato al confronto sul profilo politico e culturale di Rete Bianca, il movimento politico nato recentemente a Roma per avviare la ricomposizione dell’area cattolico democratica, popolare e sociale nel nostro paese dopo il tramonto dei partiti plurali e il ritorno delle identità. Domenica mattina il tema ruoterà attorno alla ‘sfida politica dei cattolici popolari nella società contemporanea dopo il voto del 4 marzo: per la presenza e oltre la rassegnazione’. Introdotti da Mauro Carmagnola, intervengono Valentino Castellani, Marco Follini, Giuseppe Sangiorgi e Paolo Viana. Conclude Giorgio Merlo. Il ritorno alla politica attiva dei cattolici democratici e popolari resta il punto centrale del convegno di Susa. E il contributo politico e culturale di Rete Bianca Piemonte rappresenta un momento decisivo ed importante per il rilancio pubblico di questa tradizione ideale”.
Luigi Lo Cascio si presenta nella veste inedita di romanziere, Fabio Stassi in quella del medico in grado di curare grazie ai libri i problemi della vita. Torna Benedetta Cibrario con un romanzo storico ambientato in una Torino che precede l’unità d’Italia. E poi il libro che raccoglie scritti inediti e sparsi di Luca Rastello, presentato per la prima volta in città. Le autrici del Concorso letterario Lingua Madre.
DALL’ABRUZZO La polizia ha trovato un corpo mummificato, con ogni probabilità di Marisa Cristante, nata nel 1932, residente a Pozzaglia Sabina (Rieti). Era vicino al letto in un appartamento di Martinsicuro (Teramo), ed è stato scoperto dal personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, coadiuvato dai Vigili del Fuoco. La scomparsa della donna è di molti anni fa e risultava agli uffici di polizia di Rieti ma, poiché era senza parenti, le ricerche non avevano dato risultati fino a quando non si è scoperto che era proprietaria di un alloggio in un condominio nella cittadina teramana. Il sindaco di Pozzaglia Sabina ha segnalato al Questore la proprietà dell’immobile e così è stato inviato sul posto il personale della Questura.
Arsenale di armi nel campo nomadi
Un vero e proprio arsenale di armi rubate era nascosto al primo piano di un capannone nel campo nomadi di via Cascine Forneris a Ivrea. Lo ha trovato la polizia in un servizio di controllo del territorio. C’erano tre fucili a pompa, un fucile da caccia con proiettili e due pistole, una semiautomatica e una a tamburo.
Sarà il Trovatore di Giuseppe Verdi, diretto da Pinchas Steinberg, sul podio dell’ Orchestra e Coro del Teatro Regio, ad inaugurare la stagione d’Opera 2018- 2019, mercoledì 10 ottobre prossimo alle20. La più romantica tra le partiture verdiane verrà affrontata in uno spettacolo firmato dal regista Paul Curran
Interprete nel ruolo di Leonora sarà Rachel Willis-Sorensen, in quello di Manrico DiegoTorre, Anna Maria Chiuri vestirà i panni di Azucena e Massimo Cavalletti quelli del conte di Luna. Rappresentato al teatro Apollo di Roma nel 1853, il Trovatore, nonostante l’immensa popolarità conquistata, risulta un’opera stratificata e complessa, tratta dal dramma di ispirazione romantica El trovador di Antonio Garcia-Gutierrez, cui si deve peraltro anche il Simon Boccanegra. Nell’opera emerge la figura titanica di Azucena, schiacciata, secondo le stesse parole verdiane, da una contraddizione letale tra il sentimento materno ed il vincolo filiale, che diventa dissidio tra una visionarieta’ disperata ed un’altrettanto crudele lucidità. Manrico è il simbolo di un’epoca, affine al cavaliere infelice “desdichado”, presente nel romanzo di Walter Scott, Ivanhoe, prototipo del personaggio bello e disperato, tradito dal Fato e destinato a diventare proverbiale. Non a caso il regista Luchino Visconti ha utilizzato la scena della pira in apertura del suo capolavoro filmico “Senso”. Quelle note sono un simbolo perfetto della sensibilità di un’epoca e le gesta del cantore romantico diventano aspirazione risorgimentale, in opposizione alla smania di ordine del “cattivo”, il conte di Luna. Il Trovatore è forse l’opera più cupa e pessimistica del repertorio verdiano. Si apre di notte nell’atmosfera minacciosa del palazzo d’Aliaferia, con Ferrando che racconta una storia di tenebre e di orrore, che non solo ci fornisce il retroscena per la vicenda che si sta per svolgere, ma funge anche da sorta di introduzione emotiva.
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L’opera, come la narrazione di Ferrando, sarà una tragedia di zingari, di vendetta e di morte. Quasi tutte le scene sono notturne o si svolgono all’interno ( o entrambe), e persino l’apertura della seconda parte, con la scena dell’accampamento affacendato di zingari con danze e canti, avviene all’alba, quando le prime timide luci del sole si fondono con quelle ancora più vivide dei bivacchi. Nell’oscurità del Trovatore sono molto importanti i fuochi; la pira viene preparata due volte per l’esecuzione di Azucena, e risulta cruciale ai fini della storia, ed ancor più è l’altro rogo dove morirono sua madre e suo figlio. L’iconografia del libretto di Cammarano è molto ricca di riferimenti a fuoco, fiamme ed ardore, che hanno un valore sia metaforico sia reale. L’iconografia, insieme al vocabolario, donano all’opera un senso di urgenza. Manrico ordina, infatti, a Roux ” orri” e Manrico esso sembra sempre entrare ed uscire precipitosamente, continuamente proteso all’azione. Quest’opera, baricentro della cosiddetta Trilogia popolare verdiana, rappresenta sempre una sfida per i protagonisti per l’immensa difficoltà vocale delle loro parti. Nel Trovatore, nonostante le somiglianze con l’Ernani, è presente, tuttavia, una carica rivoluzionaria estranea all’opera precedente ed i personaggi risultano più ricchi di umanità e più approfonditi sotto il profilo psicologico rispetto a quelli delle altre opee della Trilogia. L a vicenda narrata risulta più vicina a quella dei casi dell’ambito della vita reale, tutto ciò anche grazie all’incisivita’ della musica, più che per merito del libretto, la cui suddivisione in atti e scene risponde ad un criterio di simmetria ( quattro atti, ciascuno dei quali suddiviso in due scene).
Mara Martellotta
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Accogliamo con entusiasmo la decisione annunciata oggi dall’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, di voler stabilizzare con contratti a tempo indeterminato gli 80 medici precari del 118. Finalmente la situazione si è sbloccata, segno che il lungo lavoro che abbiamo fatto finora accanto ai medici è servito”. Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali Stefania Batzella (Movimento Libero Indipendente) e Walter Ottria (Liberi e Uguali), che lo scorso marzo avevano presentato in Aula una mozione – a prima firma Batzella e sottoscritta anche da consiglieri di altre forze politiche – con cui si chiedeva alla Giunta di mettere in atto il percorso normativo più idoneo per arrivare alla stabilizzazione. “Con questo provvedimento – spiegano Ottria e Batzella – viene finalmente riconosciuto l’impegno e il lavoro svolto quotidianamente e con grande professionalità dai medici del 118, molti dei quali sono precari da 8-10 anni. Siamo felici di aver lavorato per lungo tempo e con determinazione accanto a loro e di aver contribuito attivamente affinché i loro diritti fossero riconosciuti e venisse garantita la continuità di un servizio essenziale per i cittadini”.
Associazione Iroko Onlus è molto lieta di invitarvi all’incontro che si terrà il prossimo 8 ottobre alle ore 17, presso il Centro Culturale Dar al Hikma, Via Gianfrancesco Fiochetto, 15, a Torino.
La tratta di esseri umani è un fenomeno di genere. Secondo i dati dell’ultimo rapporto IOM, “nel mondo si stima che circa il 51% delle vittime di tratta siano donne, mentre gli uomini rappresentano il 21% ed i minori il 28%. Nel caso in cui le vittime siano donne, lo sfruttamento è soprattutto sessuale (nel 72% dei casi)”. Nel solo 2016 in Italia le vittime di tratta identificate erano 6.599 – dato estremamente parziale -, rispetto alle 2.195 del 2014-15. Circa l’80% delle migranti nigeriane -nazionalità prevalente – arrivate via mare nel 2016 è probabile vittima di tratta destinata allo sfruttamento sessuale in Italia o in altri paesi dell’Unione Europea. La tratta per fini di sfruttamento sessuale è, altresì, un fenomeno strettamente correlato alla domanda di servizi sessuali: è la prostituzione che accresce i numeri di donne trafficate. In una cornice politica internazionale e locale estremamente delicata, che vede in aumento il numero di donne e minori vittime di tratta a fini sessuali, quali strumenti politici occorre mettere in campo per affrontare e arginare il problema?
Ci confronteremo su questo con:
Giampiero Leo, Vice-Presidente Comitato Regionale Diritti Umani e Portavoce Coordinamento Interconfessionale ‘Noi siamo con Voi’
Sen. Anna Rossomando, Vice-Presidente del Senato
On. Fabiana Dadone, Presidente Comitato per la Legislazione
On. Daniela Ruffino, Commissione Ambiente
e Rachel Moran, attivista e autrice del libro Stupro a pagamento: La verità sulla prostituzione
Il libro, edito e tradotto nel 2017 da Round Robin, è il racconto della sua esperienza di violenza, solitudine, sfruttamento e abusi: la sua storia svela il costo emotivo della vendita del proprio corpo, della perdita di autostima e di contatto con la società in cui vive. Non solo: il libro è anche, soprattutto, una preziosa e lucida riflessione sulla prostituzione come forma di violenza sessuale, psicologica e sociale, incompatibile con la difesa dei diritti umani e frutto dei meccanismi di una società patriarcale.Per la prima volta è la voce di una sopravvissuta alla prostituzione che, attraverso il movimento SPACE International, denuncia le violenze subite, ponendosi come soggetto politico che chiede l’abolizione del sistema prostituente.
Nica Mammì
Alleanze trasversali per Torino

Berenguer premia il Toro
Per il Torino è la seconda vittoria consecutiva. I granata hanno sconfitto il Frosinone per 3-2 nel primo anticipo della ottava giornata di campionato. Ora sono a 12 punti, con Lazio e Genoa. La partita ha visto un primo tempo guidato dal Toro, con un palo di Belotti e il gol di Rincon al 20′. Nel secondo tempo il
raddoppio di Baselli al 1′. Il Frosinone ha pareggiato con Galdaniga e Ciano. Ma al 26′ è arrivata la rete di Berenguer a premiare i granata.
(foto Luca Tonatto)