redazione il torinese

Il destino del Medio Oriente al Centro “Peirone”

Il 12 novembre a Torino si parla di pace, di guerra e di coloro che fuggono dalle guerre in Medio Oriente. Il Centro studi Federico Peirone, che da vent’anni si occupa di studi e ricerche sull’Islam per la diocesi di Torino, ha infatti organizzato il convegno “La fine del Medio Oriente e il destino delle  minoranze” al quale partecipano personalità di primo piano, a partire dal Cardinale Patriarca di Baghdad, mons Sako, e poi i direttori di due dei più importanti quotidiani della regione, Michel Touma dell’Orient –Le jour di Beirut, e Samir Barhoum del Jordan Times di Amman. Con loro Lucio Caracciolo direttore di Limes e Michele Pedulla , l’assistente dell’inviato speciale Onu per la Siria Staffan De Mistura. Alla sera, alle 21,  a Palazzo Barolo, una cena d’onore con il Cardinale Sako raccoglierà fondi per i cristiani irakeni. Mentre i riflettori si sono un po’ spenti sulle guerre grandi e piccole “ che non finiscono mai “ in Medio Oriente, l’importante convegno internazionale organizzato dal  Centro Peirone vuole fare il punto su quelle tragedie ancora in corso. Dalla Siria allo Yemen, dalla terra Santa  all’ Iraq,  i conflitti hanno cambiato e ancora cambieranno il volto di questa regione, che ha visto e vede  infinite sofferenze,  grandi migrazioni , spietate guerre civili. Una terra senza pace , appunto, in cui i conflitti fra sciiti e sunniti sono alimentati  dalla lotta per l’egemonia di grandi e medie potenze: in prima fila Russia, Usa , Turchia, Iran , Arabia Saudita. E nel caos torbido emergono, a ondate , movimenti dell’islam radicale che sfruttano  frustrazioni , risentimenti, ingiustizie palesi e corruzione di regimi autoritari o dispotici. I morti si contano a centinaia di migliaia, gli sfollati a milioni. Una tragedia alle porte dell’Europa che non è finita, anche se la pax di Putin ( simile alla pax romana della storia) sembra imporsi in Siria, con il consenso di una parte non piccola della popolazione, orientata a scegliere  il male minore.

***

Convegno “La fine del Medio Oriente e il destino delle minoranze”, 12 novembre, ore 17,30 , Facoltà teologica via XX settembre 83 Torino. Alle 21 cena d’onore per beneficienza a Palazzo Barolo, via delle Orfane 7, prenotare sul sitoinfo@centro-peirone.it  o telefonare al numero

011 5612261

La minoranza no-tav in Comune diventa maggioranza nella società

/

Torino, 29 ottobre

A scanso di equivoci la sindaca Chiara Appendino l’aveva detto, appena prima di partire per Dubai, a promuovere la Città negli Emirati: “Siamo sempre stati contrari alla Tav, la posizione è già nota da tempo. Ora la decisione spetta al governo e spero si arrivi in fretta ad una conclusione”. Oggi, in consiglio comunale (dove una folta delegazione di imprenditori e sindacati pro-Tav si è recata per manifestare il dissenso da tale posizione) e a margine del dibattito in Sala Rossa si sono scatenate le reazioni degli esponenti politici e delle associazioni di categoria a favore della Torino -Lione. Ecco alcuni commenti.

Altri servizi e aggiornamenti dedicati alla questione Tav e la posizione di M5S

 su www.iltorinese.it

***

ALBERTO MORANO LISTA CIVICAE’ la prima volta in tanti anni che tutte le organizzazioni imprenditoriali e produttive della Città fanno sentire forte e chiara la loro voce. Finalmente la Città si è accorta del vuoto assoluto, della mancanza di visione e strategia di una maggioranza e di una giunta che oggi vogliono, con arroganza, sacrificare, sull’altare di una presunta ideologia, il futuro ed il destino di una Città e di una Regione. Il secondo profilo che vorrei sottolineare è l’assenza, oggi, come peraltro altre volte, del Sindaco. Assenza che risulta ancor di più di fronte alla presenza della Città e segnala plasticamente la distanza e la frattura fra la Torino che lavora e produce ed il governo 5 Stelle. Rappresentanti della maggioranza 5 Stelle hanno provato ad obiettare, da un lato che vi era la concomitanza con il Forum di Finanza Islamica (decisivo, e faccio fatica a non sorridere, per i destini di Torino) e dall’altro che la Sindaca è notoriamente No Tav. E che Torino sia affidata a persone con l’esperienza di un bambino di 5 anni, senza alcuna capacità di gestione dei problemi emerge chiaramente da quanto è stato fatto dalla Giunta in questi due anni e trova conferma nella lettura dei curricula vitae di chi ci amministra. Mi limito a due: il Sindaco e l’Assessore di punta, il presunto trait de union con il mondo imprenditoriale. L’esperienza più significativa del Sindaco nel mondo del lavoro è stata lo stage alla Juventus a cui ha unito 5 anni di Consiglio Comunale nel corso dei quali, pur rivestendo la carica di Vice Presidente della Commissione Bilancio, non si è accorta dello stato comatoso dei conti di Torino. Ancor più debole è il curriculum dell’”Avvocato Assessore al Commercio” che gli anglosassoni definirebbero benevolmente “not notable“, e che vanta forse solo qualche esperienza come organizzatore di eventi e serate in una discoteca poi fallita. Queste sono le persone che oggi rappresentano Torino al Forum di Finanza Islamica che si tiene a Dubai e che dovrebbero convincere investitori arabi ad investire su Torino, ma che certamente si dimenticheranno di dire loro che arrivare a Torino non è così facile stante la carenza di collegamenti e domani sarà anche più difficile e che, forse, dovranno dotarsi di biciclette per spostarsi da una parte all’altra di una città che i 5 Stelle sognano senza autovetture”.

***

OSVALDO NAPOLI FORZA ITALIA “L’ordine del giorno presentato  dal M5s fa di Torino la capitale “No Tav” e riprende nella sua interezza la lettera aperta, inviata lo scorso 5 settembre, dal Movimento “No Tav” al premier Giuseppe Conte e al ministro Toninelli.  Il trionfo della cultura del “No” è ormai inesorabilmente completo. Se al caos delle Olimpiadi aggiungiamo adesso anche la vittoria della linea “No Tav” possiamo drammaticamente confermare che l’Appendino e la sua maggioranza, con la loro ottusa opposizione alle grandi opere e alle infrastrutture, si confermano, anche in Piemonte, i peggiori nemici dell’Italia e delle sue prospettive, presenti e future, di crescita. “Errare è umano perseverare è diabolico”. Se il mondo industriale, commerciale e produttivo di Torino, usano parole pesanti nei confronti della maggioranza consiliare torinese e del futuro del Piemonte, siamo arrivati alla frutta se non al digestivo anche nei rapporti istituzionali. La Tav è opera fondamentale perché, senza, il Piemonte e l’Italia rischiano di rimanere isolati e relegati ai margini di qualsiasi disegno di crescita logistica e di sviluppo. È facile intuire come un approccio così sfacciatamente ideologico ai problemi di Torino sia un forte campanello d’allarme per tutte le categorie produttive e le associazioni di impresa. Forza Italia farà un’azione sempre più capillare nella società civile e tra le forze produttive per sbarrare la via del declino imboccata con allegro disinteresse dai Cinquestelle”

***

DAVIDE GARIGLIO PARTITO DEMOCRATICO “Folle autolesionismo. Solo così si può definire la scelta della maggioranza che sostiene Chiara Appendino in Consiglio comunale di pronunciarsi contro la realizzazione del collegamento ferroviario Torino-Lione. Le nostre imprese non investiranno più nella nostra Regione. C i impoveriremo e diventeremo sempre più marginali. Non é vero che il blocco della TAV porterebbe più soldi per il trasporto pendolari. Le somme da restituire all’Unione europea, i danni da pagare alla Francia e la messa in sicurezza delle opere costerebbero quanto la stessa realizzazione dell’opera. Se  vincessero i NO TAV, non avremmo l’opera e spenderemmo lo stesso il denaro: un capolavoro di autolesionismo”. “Gli unici a guadagnarci sarebbero i tedeschi perché il collegamento europeo est-ovest passerebbe a nord delle Alpi e avvantaggerebbe ulteriormente il nord Europa. Come Partito Democratico ci batteremo con forza a fianco del fronte SI TAV che oggi, per la prima volta, é sceso in piazza per opporsi a questa scelta di chi governa la nostra Città”.

***

FABRIZIO RICCA LEGA NORD  “ La Lega continua a essere favorevole al Tav: il Piemonte non può essere tagliato fuori dai corridoi commerciali. Il documento presentato oggi è una fuga in avanti del Movimento 5 Stelle che non ci saremmo aspettati. Si tratta di una posizione puramente ideologica, il Governo del cambiamento andrà avanti anche senza queste sceneggiate. C’è una maggioranza di cittadini silenziosa a favore dell’opera e i voti ottenuti alle ultime elezioni comunali dal M5S non erano legati al Tav.”

***

SILVIO MAGLIANO MODERATI “Sgomento e preoccupazione per la tenuta democratica e per il futuro della nostra città. Questo il mio stato d’animo a pochi minuti dall’essere stato espulso dalla Sala Rossa per la sola intenzione di esprimere il mio assoluto, motivato e documentato sostegno alla TAV. Oggi è andato in scena un gravissimo attentato alla libertà di espressione, mia e degli altri colleghi di Minoranza. È così che muore la democrazia. Queste modalità di conduzione dell’Aula ricordano in maniera inquietante fasi storiche drammatiche del passato della nostra nazione, che speravamo di esserci per sempre lasciate alle spalle e che la storia stessa ha condannato senza appello. Sul merito: ribadisco ancora una volta che la TAV è fondamentale per il futuro di Torino. Oggi questo stesso futuro è stato messo a repentaglio dalla cecità ideologica di una Maggioranza che dovrà prendersi le proprie responsabilità nei confronti di tutti. Le reti infrastrutturali che legano Kiev al Portogallo sono parte integrante e irrinunciabile del sistema di connessione dei trasporti, e non solo, dell’Europa. La domanda è chiara e la risposta è semplice: vogliamo che Torino sia inclusa in queste reti? Io rispondo sì, i Cinque Stelle no”.

***

COMMERCIALISTI E NOTAI: SENZA TAV RISCHI PER SVILUPPO DEL TERRITORIO “Gli Ordini professionali dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, degli Avvocati e dei Notai della provincia di Torino, senza alcuna velleità politica, ma con l’unico scopo di evitare un ulteriore danno al territorio, già funestato da una crisi economica senza precedenti, ritengono che ogni rivalutazione dei lavori relativi alla Nuova Linea Torino – Lione contenga in sé il rischio di relegare Torino e il Piemonte ad un isolamento con conseguenti ripercussioni sull’economia e sullo sviluppo anche culturale del territorio. Pur non avendo le competenze tecniche necessarie per le valutazioni di impatto ambientale, la positiva esperienza dell’alta velocità Torino – Milano – Roma – Napoli e gli studi posti in essere dagli organi all’uopo preposti, portano a ritenere che la mancata apertura di un moderno canale ferroviario di collegamento con l’Europa limiterebbe ulteriormente le aziende e le persone del territorio, in un mondo ed in un mercato che vedono una sempre più accentuata necessità di interazioni e scambi. Gli Ordini scriventi vorrebbero veder superate le diversità culturali e politiche affinchè le “grandi opere” vengano considerate sfide da affrontare e non ostacoli da evitare e ciò al fine di tutelare il territorio aprendolo al futuro.Gli Ordini professionali, da sempre coesi con le istituzioni, sono convinti che occorra ponderare con grande attenzione le scelte sul tema, onde evitare di farsi guidare da astratte prese di posizioni politiche distanti anni luce dalle necessità di Torino e del Piemonte tutto”.

 

Una Mole di dettagli

Non è la corazza di un guerriero e neppure quella di un alligatore. Si tratta di un dettaglio della copertura della Mole Antonelliana, in una originale foto di Vincenzo Maiorano.

Il Punto sui Mercati Azionari

Credo sia arrivato il momento di provare a riflettere su dove siano arrivati i principali mercati azionari internazionali e quello italiano, anche a fronte degli ultimi movimenti dei prezzi e degli scenari politici.

Partiamo da un grafico.

Quello dell’indice che racchiude in se l’andamento di tutte le Borse del mondo.

L’indice MSCI World.

Come si evince dopo anni di ampi rialzi, pare che ora ci siano i primi segnali di scricchiolamento o inversione del trend rialzista primario che parte da inizio 2009. Si può vedere come la base che lo ha sempre supportato (linee blu) sia stata rotta durante l’ultimo mese.

 

Inoltre, per chi mastica un po’ di analisi tecnica, si è presentata una figura di doppio massimo, accompagnato anche da un “divergenza” sull’ultimo massimo dell’indicatore (RSI a 14 periodi). Il secondo massimo sui prezzi si è realizzato in concomitanza di un massimo più basso da parte dell’indicatore; tipico segnale di indebolimento del trend in essere! Tuttavia non si può escludere un leggero recupero nel breve periodo, che però potrebbe rappresentare non una ripartenza del trend rialzista di lungo periodo, ma solo un rimbalzo all’interno di un nuovo trend ribassista che potrebbe essere in fase di formazione (nella peggiore delle ipotesi); o una correzione più ampia del trend rialzista secondo una ipotesi meno pessimista. In ogni caso, in ottica di medio periodo, la discesa non parrebbe essere terminata, spingendoci ad assumere posizioni prudenti sul comparto azionario internazionale. L’indice, dagli attuali 1537, potrebbe scivolare prima verso le 1350 ed in seguito (qualora fosse violato anche questo livello) in direzione delle 1200.

 

Passiamo ora ad analizzare alcuni dei principali indici Europei.

Per capire se l’analisi di cui sopra trova conferme o smentite.

 

Iniziamo dall’indice Dax che rappresenta l’andamento della Borsa Tedesca.

 

 

Anche qui vediamo che il trend rialzista è stato “segnato” (rottura della linea blu sottile).

Anche qui si sta completando una figura di Testa e Spalle ribassista.

Anche qui, al di là di un possibile rimbalzo dei prezzi nel breve periodo (verso le 11700/900), appare probabile una continuazione della discesa nel medio periodo verso la fascia di prezzo 9000/8000. Prezzi attuali 11200

 

Passiamo ora all’Indice EuroStoxx 50.

 

Purtroppo né durante il 2015 né durante il 2017 l’indice è riuscito a spingersi sopra la linea rossa spessa che rappresenta la congiunzione dei massimi del 2000 e del 2007. Evento che avrebbe fornito un ulteriore deciso segnale di forza, permettendo la continuazione del trend rialzista partito dai minimi del 2011/2012. Viceversa i corsi si sono spinti sotto la linea blu sottile fornendo, anche su questo indice, un nuovo segnale di debolezza. Obiettivo del movimento (sempre al di là di possibili recuperi di breve periodo), sono prima l’area 2650/2550 ed in seguito l’area 2000 (prezzi attuali 3134 e possibili recuperi di breve periodo verso le 3300/400).

 

Terminiamo l’analisi degli indici internazionali con un grafico della Borsa Statunitense, l’indice S&P500.

Su questo grafico mi limito a dire che si commenta da solo.

 

L’ultima analisi la facciamo sul mercato azionario italiano attraverso l’indice FTSEMib

Tra i mercati analizzati, per assurdo, è ancora quello che non ha dato un vero e proprio segnale di debolezza di medio periodo. Ma non facciamoci ingannare, è anche quello che è salito meno negli anni passati, oltre alle decise perdite delle ultime settimane, dopo il buon recupero messo a segno tra metà 2016 e l’inizio del 2018.

 

L’indice pare intrappolato all’interno di un ampio movimento laterale compreso tra le due linee Blu di area 24000 e 18400, livello testato proprio venerdì 26 ottobre!

Il test e per ora la tenuta delle 18400 rafforza la possibilità di un nuovo recupero nel breve periodo. Recupero che potrebbe anche spingersi verso l’area 20000.

Viceversa nuove discese sotto le 18400 potrebbero aprire la strada ad ulteriori indebolimenti prima verso le 16000/15000 ed in seguito in direzione dei minimi del 2009 e del 2012 a 12300, vanificando tutto il rialzo espresso da tale data a maggio 2018.

***

Conclusioni:

1) non possiamo non considerare gli ampi recuperi messi a segno dai principali mercati internazionali negli ultimi anni. Evento che, di per se stesso, potrebbe avere come conseguenza una correzione del tutto fisiologica degli stessi.

2) il mercato statunitense ha amplificato tali recuperi, portandosi in una condizione di possibile eccesso.

3) le turbolenze politiche, sotto gli occhi di tutti, nell’area Euro.

4) importanti fattori di incertezza che si avranno nel 2019: fine del QE da parte di Draghi, sua sostituzione alla guida della Banca Centrale Europea, elezioni politiche europee.

5) un’eventuale disgregazione dell’area Euro per ora non la voglio considerare. Direi che i primi 4 punti già possono bastare.

 

Al di là delle analisi puramente tecniche evidenziate sopra, sono tutti fattori che dovrebbero spingere ad una decisa prudenza! Fermo restando che, in ottica di più breve periodo e dopo le non trascurabili recenti discese, non si possano escludere rimbalzi tecnici che, per il momento, sarebbero da interpretare più come occasioni di vendita che di vero recupero.

 

Andrea Savio

(Trader indipendente e formatore)

 

“L’EUROPA CONTRO GLI AGENTI IMMOBILIARI”

Fiaip Piemonte: Normativa europea ci porta indietro di 30 anni

“Un ritorno ai sensali, un passo indietro nel processo di professionalizzazione degli agenti immobiliari, con la certificazione dell’abusivismo”. Il presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) Paolo Papi commenta così la nuova normativa europea “secondo cui gli iscritti a qualsiasi ordine professionale, dal 2019 potrebbero chiedere e ottenere di fare, insieme al loro mestiere, anche la nostra professione: alla faccia della specializzazione”.

A RISCHIO GARANZIE PER CONSUMATORI E MERCATO

“Permettere a geometri, avvocati, commercialisti, notai di svolgere contemporaneamente alla loro professione anche quella di agente immobiliare significa perdere l’imparzialità e l’assenza di conflitto di interessi che solo un mediatore che esercita in modo esclusivo può garantire”, aggiunge Papi, spiegando i rischi a cui ci si affaccerebbe se l’articolo 2 del Disegno di Legge Europea 2018 trovasse applicazione nel nostro Paese.

Nel 1989 con l’introduzione la legge 39, la figura dell’agente professionale assurge a un ruolo di tutela del mercato e soprattutto della clientela, ovvero i cittadini. Oggi un agente immobiliare non può essere al contempo un lavoratore dipendente a tempo pieno, pubblico o privato, né un imprenditore o un professionista che opera in altri settori. La professione di agente immobiliare deve essere svolta in modo esclusivo dopo un corso professionale e il superamento dell’esame per il rilascio della tessera di abilitazione.

I CONFLITTI DI INTERESSE DEL DISEGNO EUROPEO

“L’Unione europea invece ora vuole liberalizzare la professione di agente: così ingegneri, commercialisti, notai e architetti, figure che lavorano a stretto contatto con il campo immobiliare, potranno acquisire l’abilitazione e svolgere questa attività in contemporanea alla loro principale”, aggiunge Franco Repetto, responsabile comunicazione e rapporti istituzionali di Fiaip Alessandria, evidenziando come sia breve il passo verso un mercato senza regole in cui l’equidistanza dai soggetti coinvolti è compromessa. “E’ sufficiente pensare a un dipendente di un ufficio tecnico comunale o un dipendente di banca che con questa nuova legge avrebbe la possibilità di abbinare al suo lavoro quotidiano qualche affare come mediatore immobiliare”.

OBIETTIVO E’ QUALIFICARE, NON IL CONTRARIO

Da sempre Fiaip si batte per professionalizzare la propria categoria; si scontra con l’abusivismo di chi vende casa e chiede provvigioni senza averne i titoli; lotta affinché gli operatori del settore siano identificati come professionisti qualificati, responsabili e conoscitori delle norme che regolano il mercato.

“L’obiettivo è qualificare sempre più la nostra professione, tant’è che stiamo portando avanti la proposta di un corso di laurea come mediatore immobiliare al pari di quello di mediatore culturale. Fiaip oggi propone a tutti i suoi iscritti un modello applicativo professionale ‘UNA FIAIP’ per far crescere il livello qualitativo professionale dell’agente immobiliare. Ora invece ci vediamo arrivare una direttiva europea che ci porta indietro di trent’anni. Assurdo”, commenta Papi.

CHI L’HA FATTO SE N’E’ PENTITO

Del resto, chi ha applicato il disegno di legge europea se n’è già pentito, perché i risultai sono stati disastrosi. Belgio, Svezia, Francia e Germania al momento non hanno recepito la normativa: “Si guardano bene dal depotenziare la nostra professione per non finire come la Spagna (dove la deregulation è in vigore dal 2006) che si ritrova con circa 5 milioni di cause civili giacenti nei tribunali”.

PRESENTATA MODIFICA DI LEGGE

Fiaip, insieme con le altre associazioni di categoria, ha presentato al Ministero dello Sviluppo economico una proposta di modifica della legge 39/89. “Un documento che enfatizza le responsabilità professionali, etiche e formative e che apre a compatibilità con altre attività solo per fornire servizi strumentali e propedeutici alla professione di mediatore immobiliare. Le specificità del mediatore immobiliare – conclude il presidente regionale – non devono indebolirsi, devono diventare più chiare, premianti e riconosciute per proteggere gli interessi delle persone”.

Passa l’odg di M5S che “annulla” la Torino-Lione

/

Oggi il Consiglio Comunale di Torino, con 23 voti favorevoli (M5S, Torino In Comune, Uscita di Sicurezza) e 2 contrari (Lega Nord, Noi con l’Italia) ha approvato un ordine del giorno con prime firmatarie le consigliere del M5S Viviana Ferrero e Maura Paoli. Espulsi i consiglieri di centrosinistra che hanno esposto cartelli sì-Tav. Il documento impegna Sindaca e Giunta a chiedere al Governo di “rendere pubblici e verificabili i criteri, le procedure e le modalità di attuazione di una rigorosa Analisi Costi-Benefici da avviare sull’ipotesi di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione” (TAV). E di valutare, in alternativa, la promozione dell’utilizzo dell’intera linea esistente tra Torino e Modane. Si chiede inoltre di sospendere subito qualsiasi operazione e spesa prevista dal Cipe, in attesa di avere i risultati dell’Analisi, e di ridiscutere gli accordi con la Francia, abolire il ruolo di Commissario straordinario del Governo, sospendere l’Osservatorio Torino-Lione (da cui la Città di Torino è uscita, come chiedeva la mozione approvata dalla Sala Rossa il 5 dicembre 2016) e revocare l’attuale direttore generale di Telt s.a.s., evitando così che vengano emessi ulteriori bandi di gara. L’ordine del giorno, scrive una nota del Comune,  propone di destinare i fondi attualmente previsti dal Governo per la nuova linea ad alta velocità Torino-Lione (sia per la parte internazionale che per quella italiana) alla mobilità collettiva e sostenibile nel territorio della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte. In aula il dibattito sul documento, al quale sono stati presentati 347 emendamenti(accorpati e poi respinti dall’aula).

***

Esulta Viviana Ferrero (M5S): “Non posso non tradire l’emozione per essere oggi portavoce di un movimento civile che si è sviluppato in Val di Susa, portando avanti la più grande battaglia ambientale degli ultimi 29 anni. Non è un’operazione ideologica, ma nasce da studi approfonditi. L’odg vuole fare trasparenza. La politica è stata sorda, non ha mai ascoltato i cittadini e ha realizzato solo 7 km dell’opera. Chiediamo di valutare le alternative e partire dai bisogni e dalle necessità dei cittadini, destinando tutti i fondi previsti per la Torino-Lione – parte internazionale e parte italiana – alla mobilità collettiva alternativa e sostenibile nei territori della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte. Voglio infine ringraziare Alberto e Bianca Perino – come simbolo di quella umanità che non ha mai smesso di credere a un modello diverso – e i tecnici della Commissione Tecnica Torino-Lione, per aver portato avanti con determinazione la forza dei numeri. Ora, il Tav non è più un’emergenza dopo 25 anni”.

Commenti, aggiornamenti  e reazioni politiche in Politica su  www.iltorinese.it

Nuovo volo Torino-Berlino con Easy-Jet

Ieri  inaugurazione del nuovo collegamento Torino-Berlino di easyJet. Il volo da Torino all’aeroporto berlinese di Schonefeld è operato con 3 frequenze settimanali: il martedì, il giovedì e la domenica. Con Berlino, salgono a 6 i collegamenti di easyJet messi a disposizione dei viaggiatori in partenza da Torino: oltre alla capitale tedesca, easyJet collega Torino anche con Bristol, Londra Gatwick, Londra Luton, Manchester e Napoli.

“For You”

Racconti, curiosità ed eventi. La musica al servizio della gente

Correva l’anno 1997 ed un ragazzo, il mio ragazzo, mi dedicava “For You” di Kenny Lattimore; un anno dopo moriva, ma non per amore. E moriva un pezzo di me. Un artista questo, oramai cinquantunenne, di cui abbiamo ascoltato poco e sentito parlare anche meno. Statunitense, bello ma bello vero, debutta nel 1996 a gran voce nell’ambito R&B ed esce con questo brano che ebbe una risonanza pazzesca all’interno dell’album che fece guadagnare a Lattimore una vittoria come miglior nuovo artista ai NAACP Image Awards nel 1996, e alla fine raggiunse lo status di vendite d’oro. For you lascia quel non so che di malinconico a chi lo ascolta, non fosse altro per l’illusione che traspare di poter, per amore, quello vero, cambiare anche se stessi, ad ogni costo. Utopia totale dal momento che per amore sarebbe bene non dover cambiare mai. Un brano ricco di armonie melense che richiamano quelle sere sulla spiaggia a fare l’amore e promettersi cose improbabili come: una promessa di fedeltà. “All I do is for you”….citava Lattimore col suo sorriso meraviglioso ma non fu capace nemmeno lui di tener fede alle promesse poiché la storia narra di un matrimonio con Chanté Moore il 1 ° gennaio 2002 che però termino’ nel 2011 perchè, si sa, tutto finisce e non basta una canzone a tenerlo in vita! Nel 2003, lui e sua moglie hanno registrato un album di duetti intitolato Things That Lovers Do composto da canzoni soul classiche degli anni ’70 e ’80 più due nuove canzoni originali. I singoli di spicco sono stati il ​​liscio e contemporaneo “Loveable (From Your Head To Your Toes)” e una cover funky e allegra di “You Do not Have To Cry” di René & Angela . Il video musicale di quest’ultimo ha visto una Chanté Moore molto incinta poco prima di dare alla luce il figlio della coppia Kenny Jr. il 10 aprile 2003; Il 36 ° compleanno di Lattimore. Lattimore e Moore hanno continuato a promuovere l’album con uno spettacolo teatrale di grande successo. Dopo il successo di Things That Lovers Do , Kenny ha pubblicato un altro album di duetti con sua moglie. Questa volta, il duo ha battuto lo sforzo precedente con un doppio CD di canzoni d’amore gospel e R & B dal titolo Uncovered / Covered . Il set è stato guidato da due singoli, una brillante produzione di Bryan Michael Cox “Figure It Out” e “Make Me Like The Moon”, un’agitata ballata gospel scritta da Kenny e Chanté e prodotta da Fred Hammond . Uncovered / Covered è stato rilasciato nei negozi il 10 ottobre 2006 su LaFace / Verity / Zomba Music Group e ha debuttato al numero 10 nelle Billboard R & B Charts e al n.Billboard Gospel classifica la sua prima settimana nei negozi. Un recensore ha definito l’album un “motivatore dell’umore impostato in modo appropriato per increspare le coperte del letto matrimoniale”. Vi allego link … brano incantevole va ascoltato ma …Ricordate ”l’amore è eterno….finchè dura!”

https://www.youtube.com/watch?v=5fZzrE97GXo

Chiara De Carlo

***

Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!
Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Quasi guerriglia urbana tra “sì” e “no” Tav

/

Quasi scene da guerriglia sotto Palazzo Civico nel “gran giorno” in cui la maggioranza pentastellata mette in votazione il documento che sancisce una volta per tutte la contrarietà della Città alla Torino-Lione. Gli accessi al Municipio sono bloccati da un cordone di poliziotti in assetto antisommossa. Presenti esponenti di Forza Italia, come il consigliere regionale Andrea Tronzano, l’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero del Pd, rappresentanti di Cisl e Uil, favorevoli all’opera.

Dalla Valle Susa sono calati a Torino i No-Tav guidati dal leader storico Alberto Perino. In Sala Rossa, come annunciato, sono arrivati i presidenti delle associazioni di categoria, come Dario Gallina, dell’Unione Industriale e i responsabili di artigiani e commercianti, a favore dalla Torino-Lione. Saranno ricevuti dalla capogruppo pentastellata Valentina Sganga. La sindaca Appendino infatti è a Dubai per promuovere Torino. Ma prima di partire aveva ribadito il proprio deciso no alla Tav.

 

 

(foto: CV / il Torinese)

Jazz in via Sacchi

Continuano gli appuntamenti del lunedì sera con MILK JAZZ WAY, l’anima jazz e swing del MILK di via Sacchi 65

Questa sera sarà protagonista il pianoforte. Sul palco il Trio ormai consolidato , costituito dal pianista toscano Daniele GORGONE, Marco PICCIRILLO al contrabbasso e Enrico SMIDERLE alla batteria. Nel repertorio del Trio trovano spazio brani originali di Gorgone e standard jazz riletti in modo personalizzato. Gorgone approderà al MILK dopo le due live che ha tenuto in Ucraina al Concert Libraria LVIV (26/10) e in Polonia al Tarnowskie Gòry Jazz Festival (27/10)

 

Daniele Gorgone, pianista energico e brillante classe 1977, è tra i musicisti jazz che più hanno a cuore il senso della tradizione e della cultura jazzistica americana in Italia. Gorgone si è formato attraverso seminari e corsi con docenti italiani quali Dado Moroni, Riccardo Zegna, Stefano Bollani e americani come Barry Harris, Norman Simmons e David Hazeltine.  Lo spettacolo proseguirà alle 23:30 con la jam session funk a cura di The Black City, la coinvolgente band torinese dai ritmi groovy funk, soul, rock & blues che infiammerà il palco con un assaggio del suo repertorio e sposterà il focus della jam dal jazz al funk.