redazione il torinese

Sua Maestà l’Erbaluce

Confagricoltura a Palazzo Birago: annata 2018 da lungo affinamento

7 denominazioni per 27 tipologie di vino: il panorama dei vini torinesi di qualità ottenuti dalla vendemmia 2018 può contare su una superficie produttiva di 588 ettari di vigneto, per una potenzialità produttiva di 36.130 quintali di uva di oltre 3.600.000 bottiglie di vino. I dati sono stati illustrati a Palazzo Birago di Torino, in occasione dell’Erbaluce Day organizzato da Confagricoltura Torino in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e il Consorzio per la tutela dei vini Caluso, Carema e Canavese.

LErbaluce dell’annata 2018 è ottimo: unandamento stagionale fresco, associato alperiodo caldo che ha preceduto la vendemmia, ha fatto sì che si realizzasse una produzione particolarmente equilibrata, sia in termini produttivi, sia sotto il profilo del rapporto tra zuccheri e acidi. L’Erbaluce dell’annata 2018, secondo i tecnici di Confagricoltura, si può definire insieme tradizionale e moderno, decisamente minerale, molto fresco e piacevole. Secondo i tecnici sarà un vino iperlongevo, che potrà affinarsi molto bene nel tempo.

L’Erbaluce di Caluso ha sottolineato Gianluigi Orsolani, vicepresidente di Confagricoltura Torino e presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino Gianluigi Orsolani si sta affermando con successo sul mercato nazionale ed è sempre più apprezzato anche all’estero: questo ci rende orgogliosi e soddisfatti per l’opera di promozione che sviluppiamo anche attraverso questo evento”. Sostegno alla promozione della miglior produzione enologica del territorio è stato espresso da Andrea Talaia, vicepresidente della Camera di commercio di Torino, il quale ha ricordato il lavoro che l’ente camerale svolge con la selezione Torino DOC, che raccoglie nella sua ultima edizione 45 aziende e 146 vini.

Alla conferenza stampa dell’Erbaluce Day, insieme al vicepresidente e al direttore di Confagricoltura Torino, Gianluigi Orsolani ed Ercole Zuccaro, sono intervenuti il vicepresidente della Camera di commercio di Torino Andrea Talaia, la presidente del Consorzio di tutela dei vini Caluso, Carema e Canavese Caterina Andorno, il presidente della Strada Reale dei Vini Torinesi Alessandro Comotto, il responsabile del Settore Sviluppo e Valorizzazione Filiere della Camera di commercio di Torino Sergio Arnoldi, l’agronomo e giornalista Alessandro Felis.

All’Erbaluce Day 2019 hanno partecipato leaziende socie di Confagricoltura: Cantina della Serra (Piverone), Cieck (S. Giorgio Canavese), Cooperativa Produttori Erbaluce di Caluso (Caluso), Ferrando (Ivrea), Tenuta Roletto(Cuceglio), Giacometto Bruno (Caluso), Gnavi Carlo (Caluso), La Masera (Piverone), Orosia (Bollengo), Orsolani (S. Giorgio Canavese), Cellagrande (Viverone), Santa Clelia (Mazzè).

La vendemmia 2018 dell’Erbaluce di Caluso docg ha offerto una produzione potenziale di 1.665.335 bottiglie, per un valore complessivo al consumo di circa 15 milioni di euro (elaborazioni Confagricoltura Torino, con prezzi medi alla bottiglia al consumo di 7 12 euro per l’Erbaluce di Caluso docg fermo, di 12 18 euro per l’Erbaluce di Caluso Spumante, di 15 22 euro per il Passito di Caluso).

Ramazze nel centro storico: “Puliamo Torino”

Armati di scope di saggina, palette, attrezzi da giardino  per togliere dalle grate i mozziconi di sigaretta, una cinquantina i cittadini residenti nel centro storico che oggi, all’ insegna dello slogan “Puli-Amo Torino“, hanno realizzato un intervento di pulizia in via Roma, in piazza Cln e in una parte di piazza San Carlo. “La città è sporca – dice all’Ansa Giuliana Palmisano, una delle partecipanti  – e qualcosa bisogna fare. Eppure una volta era la città più chic d’Italia: ora è piena di scritte sui muri”.  L’assessore  comunale all’ambiente e all’igiene urbana, Alberto Unia, ha incontrato i manifestanti complimentandosi per l’iniziativa, ma ha detto  che l’amministrazione e’ da sempre attenta a queste problematiche.

I Mondiali di Tatiana Andreoli e Irene Franchini

Si conclude con una medaglia di bronzo e una qualificazione olimpica il Mondiale della nazionale italiana di tiro con l’arco. La medaglia è quella del mixed team dell’arco olimpico conquistata oggi da Mauro Nespoli e Vanessa Landi, mentre il pass per Tokyo 2020 è quello ottenuto dallo stesso Nespoli nel torneo individuale, concluso al quarto posto dopo la sconfitta odierna nella finale per il terzo posto. Due atlete piemontesi hanno vestito la maglia azzurra nella trasferta iridata di ’s-Hertogenbosch (Olanda): Tatiana Andreoli, ventenne arciera torinese della Iuvenilia, e Irene Franchini, emiliana classe 1981 tesserata per Fiamme Azzurre e Arcieri delle Alpi.

Nella gara individuale dell’arco olimpico Tatiana Andreoli si è fermata ai 16esimi, 6-4 contro la francese Audrey Adiceom. Il suo torneo era iniziato nel migliore dei modi, con il 18esimo posto in qualifica ma soprattutto con il nuovo record italiano Junior sulle 72 frecce: 663 punti, tre in più rispetto ai 660 raccolti da Lucilla Boari nell’aprile del 2015. Nei primi due turni degli scontri diretti Tatiana aveva poi battuto 6-0 la cilena Isabella Bassi e 6-4 la Bielorussa Hanna Marusawa.

 

Nella prova a squadre Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e Vanessa Landi hanno superato 6-0 i 16esimi contro la Mongolia (Altangerel, Bishindee, Ganbold) e si sono poi fermate 6-2 agli ottavi contro la Gran Bretagna (Bettles, Folkard, Pitman), mancando così i quarti e la conseguenza qualifica ai Giochi Olimpici. Al pari della squadra maschile, anch’essa eliminata agli ottavi, il terzetto azzurro potrà staccare il biglietto per Tokyo salendo sul podio della tappa di Coppa del Mondo in programma a Berlino tra un anno.

Nel compound Irene Franchini ha esordito nel suo Mondiale con una buona qualificazione, chiusa in 38esima posizione con 690 punti. Al primo turno del tabellone la campionessa azzurra – in nazionale ai Giochi di Sydney 2000 e plurimedagliata in manifestazioni iridate – ha battuto 144-135 la neozelandese Chloe Underdopwn, vincendo poi anche ai 32esimi 143-131 contro l’atleta della Namibia Elisabeth Taljaard. Lo stop è arrivato ai 16esimi contro la norvegese Sunniva Lislevand (144-147).

Nella prova a squadre Marcella Tonioli, Irene Franchini e Sara Ret hanno superato il primo turno 231-220 contro Singapore (Lee, Loh, Ong) e perso successivamente 234-231 contro l’Olanda (De Laat, Van Caspel, Vermeulen) in ottavi di finale.

 

Risultati completi a questo link

 

La pagina del sito FITARCO dedicata ai Mondiali a questo link

Sicurezza, controlli in zona San Secondo

Lo scorso venerdì pomeriggio è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere San Secondo da Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di zona, coadiuvati da personale appartenente al Reparto Prevenzione Crimine, al Nucleo Cinofili della Polizia di Stato e da Agenti della Polizia Municipale di Torino, Circoscrizione I.

Nell’arco del servizio congiunto sono state identificate circa 50 persone ed effettuati dei posti di blocco che hanno interessato 10 autoveicoli.

5 gli esercizi commerciali controllati, ubicati nelle vie San Secondo, Camerana e Sebastopoli.

Presso 2 minimarket in via San Secondo sono state elevate, da personale della Polizia Municipale e dell’ASL, sanzioni amministrative per irregolarità inerenti alla raccolta rifiuti ed alle condizioni di igiene e manutenzioni locali, per un ammontare di oltre 5000 €.

Un cittadino straniero, di origini pakistane, con precedenti di polizia ed irregolarmente residente in Italia, è stato accompagnato in Questura ove sono state avviate le pratiche volte alla sua espulsione dal territorio nazionale.

Durante il servizio, le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine hanno anche effettuato attività di prevenzione e controllo del territorio nella zona adiacente alla stazione “Porta Nuova”, con servizi di pattugliamento appiedato sotto i portici.

M.Iar.

 

Incendio al ristorante giapponese

Forse è stato un cortocircuito la causa dell’incendio avvenuto ieri pomeriggio al ristorante Japs di corso Dante.  Un denso fumo fuoriusciva dalle serrande del locale ancora chiuso. L’intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato danni più gravi.

 

(Foto: il Torinese)

Eddie Vedder (ex Pearl Jam) e Tony Hadley (ex Spandau Ballet)

Gli appuntamenti musicali della settimana

Lunedì. Al Jazz Club si esibisce la cantautrice Ima. Anteprima di “Collisioni” a Barolo con l’ex Pearl Jam Eddie Vedder, preceduto dal cantautore irlandese Glen Hansard.

Martedì. Al Jazz Club è di scena T Vernice. All’Off Topic si esibiscono i cantautori Fabrizio Cammarata e Verano. Al Blah Blah suona il trio francese Lysistrata mentre alla Tesoriera si esibiscono i Foxhound.

Mercoledì. Al Blah Blah suonano i Naxatras. Al Parco Dora canta Riccardo Fogli.

Giovedì. Al Jazz Club decimo compleanno con la Torino Jazz Orchestra diretta da Fulvio Albano. Edizione numero 11 per “Jazz:Re:Found” a Cella Monte nel Monferrato con la band techno tedesca Meute e Boosta dei Subsonica in duo con Alberto Tafuri.

Venerdì. Al Jazz Club suona il quartetto dell’organista Alberto Gurrisi. Per “jazz:Re:Found” si esibiscono Tullio De Piscopo,Gilles Peterson, Noyz Narcos, Colle der Formento. Alla Tesoriera sono di scena Paolo Benvegnù e Marina Rei. Per il Monfrà Jazz Festival” al Castello di Casale suona l’Italian Trio di Dado Moroni, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto. Al Gru Village si esibiscono Benji & Fede, The Colors, Mondo Marcio.

Sabato. A Chivasso per “JazzAround You” è di scena la vocalist Deborah Carter. A Cella Monte suonano i britannici Kokoroko e Yussef Dayes con Tony Esposito, I Hate My Village, Kaos One e Area. A Casale jazz con il quartetto del batterista Gianni Cazzola. Al Gru Village si esibisce Irama. Alla Tesoriera è di scena il quintetto della cantante Amira Kheir mentre al Jazz Club suona la Easy Big Band diretta da Gabriele Manassi. In Val d’Aosta inaugurazione di “Musicastelle” con Luca Barbarossa. Per “Ruderi rock” a Villafalletto si esibisce Omar Pedrini.

Domenica. Al Gru Village è di scena l’ex cantante degli Spandau Ballet Tony Hadley mentre a Brusson canta Max Gazzè. Chiusura di “Jazz:Re:Found” con Dj Gruff,

Gianluca Petrella e Nikitch & Kuna Maze, David Rodigan, Chassol.

 

Pier Luigi Fuggetta

Un premio alle eccellenze

Il premio Excellence è un riconoscimento che viene conferito ogni anno a chi, nel proprio settore ha realizzato risultati eccezionali, cioè eccellenti

In questa ottica, venerdì  14 giugno sono stati premiati a Torino – nella splendida cornice del Golden Hotel e alla presenza di molte personalità della Regione, fra cui il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – e i seguenti personaggi:

Dr. Agostino Re Rebaudengo per il suo primario ruolo nel campo delle imprese produttrici di “energie green” e rinnovabili.

Dr Davide Canavesio per la capacità di lanciare continuamente start up innovative e creare lavoro e occupazione vera per i giovani.

Dr. Giampiero Leo per aver fatto del Piemonte – nel suo incarico di Assessore alla cultura all’interno del governo Ghigo – la Regione guida in Italia per le politiche culturali, nonché un esempio virtuoso apprezzato in tutta Europa e nei Paesi del Mediterraneo. Nonché oggi per il suo ruolo primario nel campo della promozione dei diritti umani e del dialogo Interreligioso.

(Foto Tommaso Chiarella)

 

 

Francesco e i cristiani iracheni

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

Cresce l’attesa tra i cristiani iracheni per l’arrivo del Papa nel 2020, la prima visita di un Pontefice nella terra dei due Fiumi

Il viaggio apostolico del capo della Chiesa cattolica è un segno di grande attenzione per i cristiani d’Iraq che rischiano di essere dimenticati sia nel proprio Paese sia dalla comunità internazionale ed è una gioia particolare per i cristiani della Piana di Ninive che vivono ancora oggi una situazione difficile in un territorio distrutto dall’odio e dalle devastazioni della furia islamica jihadista. Una terra che ha bisogno di essere ricostruita come a Mosul e ad Aleppo. Tra i fedeli si attende ora di sapere la data ufficiale per preparare nei minimi dettagli la visita di Papa Francesco definita “storica” dal nuovo presidente iracheno Barham Salih. Dimenticati, uccisi, deportati e costretti a fuggire durante il dominio del sedicente Califfato. Oggi quasi il 50% delle famiglie che risiedevano nei villaggi della Piana di Ninive, nel nord del Paese, è tornato alle proprie case, in cifre si tratta di circa 42.000 cristiani. Le abitazioni ricostruite sono oltre 6000 su un totale di 15.000 alloggi danneggiati o distrutti ma tra i cristiani restano timori e insidie. Ci sono infatti progetti governativi tesi a modificare la demografia della zona confiscando terre cristiane per darle agli arabi e ai curdi. Ancora oggi i cristiani sono discriminati ed emarginati e sono sottoposti alle leggi delle Corti islamiche nonostante abbiano svolto un ruolo di primo piano nel processo di crescita economica e culturale dell’Iraq fornendo importanti contributi nel settore dell’istruzione, nei servizi sociali e nella pubblica amministrazione. A causa dell’arrivo dei miliziani dell’Isis e dei massacri contro le minoranze la popolazione cristiana si è ridotta al 2%. Con i flussi migratori verso altri Paesi della regione e all’estero circa un milione di cristiani hanno abbandonato l’Iraq negli ultimi anni. Il cardinale Louis Raphael Sako, Patriarca di Babilonia dei caldei, assicura che la vera festa si farà quando verrà comunicata la data esatta della visita perchè tutti i cristiani iracheni vogliono vedere il Papa nella loro terra. “Abbiamo bisogno di aiuto e collaborazione per affrontare e vincere le tante sfide che ci attendono e che vanno dalla protezione dell’identità alla preservazione di un patrimonio antico e di un radicamento a questa terra”. Incontrando il primate caldeo Sako, il presidente iracheno Salih ha parlato di viaggio “storico” e ha ricordato i numerosi interventi in passato del Pontefice a favore della pace e della stabilità in Iraq sottolineando il valore dei cristiani e il loro ruolo nella costruzione del Paese. Oltre alla capitale Baghdad, il pontefice dovrebbe recarsi a Ur dei Caldei per ricordare la comune discendenza da Abramo di cristiani e musulmani per poi dirigersi a nord per incontrare i profughi di Mosul e di Ninive ancora oggi rifugiati a Erbil e nelle altre aree del Kurdistan irakeno. “Il nostro futuro resta ancora oscuro anche se c’è voglia di ricominciare. La visita di papa Francesco in Iraq, aggiunge il Patriarca di Baghdad, è fonte di gioia e di emozione per tutto il Paese, un evento che unisce cristiani e musulmani”. Già in passato si era parlato di una possibile visita del Pontefice nel Paese mediorientale ma non vi erano ancora le condizioni di sicurezza per un viaggio così impegnativo e delicato. Adesso invece c’è più fiducia e tutti vogliono incontrare un Papa che si è appena recato negli Emirati Arabi e in Marocco. Mancano ancora molti mesi all’arrivo del Santo padre ma la gente ha già iniziato a fare festa, da Erbil a Mosul. C’è molta attesa anche nel Kurdistan irakeno dove hanno trovato rifugio centinaia di migliaia di profughi in fuga dall’Isis nell’estate 2014, sia musulmani che cristiani. Anche i musulmani, sunniti e sciiti, sono felici di questa visita perché papa Francesco gode del profondo rispetto dei capi religiosi. Si prega intanto affinché l’Iraq non ricada in tensioni che vengono dai “mai sopiti conflitti delle potenze regionali”. Si teme, spiega il cardinale Sako, che la tensione crescente fra l’Iran e gli Stati Uniti porti ad una guerra con ricadute regionali, nuovi lutti e sofferenze.