redazione il torinese

L’isola del libro

Rubrica settimanale sulle novità in libreria

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Jonas Jonasson  “ Il centenario che voleva salvare il mondo”  -La Nave di Teseo-  euro 22,00

 

Lo scrittore svedese che aveva scalato le classifiche nel 2009 con il suo primo romanzo  “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”  ripesca il suo protagonista Allan Karlsson che ora di anni ne ha 101(prodigi della letteratura) e lo sguinzaglia in un’altra surreale e divertentissima avventura. Fuggito dall’ospizio, lo troviamo in un lussuoso hotel di Bali dove sta godendosi gli ultimi spiccioli dei milioni della valigetta conquistata nel primo libro, insieme all’amico e complice Julius (diventato proprietario di una piantagione di asparagi). I due hanno la gran pensata di festeggiare il giro di boa del secolo di Allan con un bel volo in mongolfiera. Ed è l’inizio di una nuova rocambolesca vicenda, dal momento che finiscono a mollo nel mare e vengono salvati da una nave. Non un’imbarcazione qualunque, bensì di nazionalità nordcoreana, e che per di più trasporta una valigia di uranio di contrabbando destinata al leader megalomane Kim-Jong-un. Preparatevi a seguire Allan e Julius nelle spire di un intrigo internazionale di vasta portata, con coinvolgimento dei politici contemporanei alla guida del mondo. Colpi di scena uno via l’altro in cui mettono lo zampino personaggi del calibro di Angela Merkel, Donald Trump, Vladimir Putin e ministeri degli esteri vari e assortiti. Ironia e divertimento a partire da quando i due vecchietti vengono fermati con l’accusa di spionaggio, poi il geniale escamotage di Allan che si finge esperto di fusione nucleare e affini. Sarà la volta di una crisi diplomatica mondiale e dell’inseguimento di Allan e Julius che sulla via di fuga si imbattono in personaggi uno più divertente e sgangherato dell’altro. Un taxista masai, un truffatore indiano e…per non farsi mancare nulla…entrano anche in società con una venditrice di bare. Lei si chiama Sabine e insieme progettano per “L’ultimo viaggio” delle bare a tema, colorate (dal blu piccione al rosa e al verde oliva), personalizzate in funzione della vita e degli hobby del defunto. Idea brillante e concept che riscuote successo in una fiera internazionale. Peccato l’incauto scambio per cui il feretro con i coniglietti saltellanti in un prato verde sotto una coltre di nuvolette bianche finisca per sbaglio al funerale di un leader nazifascista svedese, mentre alla bambina che doveva passare nell’al di là accompagnata dai bucolici conigli tocchi, invece, la bara con tanto di svastica. Ecco questo per darvi un assaggio di quello in cui vi imbatterete divertendovi nelle 500 pagine che corrono via d’un fiato.

 

 

 

Jonathan Franzen   “La fine della fine della terra”  -Einaudi-  euro 18,50

 

Riscaldamento globale ed estinzione degli animali selvatici sono alcune delle tematiche di questo libro in cui lo scrittore americano raccoglie una rosa di suoi saggi ad ampio spettro. Sono eterogenei e spaziano dai temi ambientali ai reportage esotici di birdwatching (di cui è sfrenatamente appassionato), dai ritratti di amici scrittori alle cartoline dall’Africa orientale (e la sua fauna) per arrivare alla ricerca di un uccello rarissimo nelle sperdute isole Chatham (a est della Nuova Zelanda). Molti gli argomenti, ma di fatto il focus centrale è il futuro drammatico della terra che… scrive Franzen: “ …come oggi la conosciamo assomiglia a una persona gravemente malata di cancro. Possiamo scegliere di curarla con deturpante aggressività, costruendo dighe su ogni fiume e rovinando ogni paesaggio con coltivazioni per biocarburanti, fattorie solari e turbine eoliche, per guadagnare qualche anno di riscaldamento moderato.” L’autore attacca i ciechi  negazionisti del riscaldamento globale, ma non risparmia veleno neanche per gli ottimisti di sinistra come Naomi Klein (attivista autrice di “Una rivoluzione ci salverà” del 2015), che prevedono in tempi ristretti una rivoluzione contro il capitalismo e il suo depredare le risorse del pianeta. La diagnosi dei mali è il cuore dei saggi di Franzen, che è soprattutto abilissimo nel portarci nel meraviglioso mondo degli uccelli. Lui è un birdwatching compulsivo ed elenca infinite specie (tra le 10.000 esistenti), la loro bellezza dal punto di vista estetico, i loro habitat, le loro abitudini e strategie di sopravvivenza. Insegue i pennuti fino al limite del globo in un costosissimo viaggio in Antartide. Ci delizia con descrizioni paesaggistiche da confini del mondo, raccontando i contrasti tra il blu indescrivibile del ghiaccio polare e la monocromia infinita di nero, bianco e grigio. E’ lì che intravede un esemplare del rarissimo pinguino imperatore, tra gli uccelli  più grandi del mondo, alto 1 metro e 20.Per sfuggire all’inutile logica che la colpa sia di tutti e dunque di nessuno, Franzen  suggerisce strategie dal basso: tanti progetti piccoli e sostenibili attuati da comunità locali, come fanno alcune Ong in Costarica e in Perù. Insomma una lettura adatta a chi si preoccupa del futuro del pianeta….

 

 

David Diop  “Fratelli d’anima”  -Neri Pozza-   euro 16,00

 

E’ un colpo al cuore questo libro che ha sbaragliato tutti i concorrenti e vinto il Prix Goncourt des Lycéens 2018 e il Premio Strega Europeo  2019.  L’autore 52enne, nato a Parigi ma cresciuto in Senegal – sospeso tra due civiltà- racconta una pagina drammatica della 1° guerra mondiale. Nelle trincee dell’esercito francese c’erano anche circa 130.000 ”tiratori senegalesi” – in una mano il fucile e nell’altra il machete- destinati a diventare carne da cannone. Sono loro “i cioccolatini dell’Africa nera” (come li chiama il comandante) protagonisti del libro, ma lo sono anche l’amicizia e il contagio dell’orrore. A raccontare è la voce narrante di Alfa Ndiaye, andato in guerra con il suo “più che fratello”, l’inseparabile amico Mademba Diop. Compagno d’ infanzia, fratello adottivo dal quale non si separa mai, neanche quando sbucano dalle trincee e vanno all’assalto. Però Mademba cade nell’imboscata tesa da un soldato nemico “dagli occhi azzurri” che si fingeva morto, ma cogliendolo di sorpresa, lo ha sventrato dal basso in alto con un fulmineo affondo di baionetta. Mademba ha le viscere fuori dal corpo, soffre terribilmente e supplica l’amico di dargli il colpo di grazia. Glielo chiede tre volte, ma Alfa non ci riesce e da allora sarà dilaniato dal senso di colpa per aver permesso la lunga agonia dell’amico. E’ la miccia che innesca il suo nuovo modo di combattere, con quella colpa nel cuore che non gli da pace e lo trasforma. D’ora in poi il suo obiettivo sarà rintracciare quegli occhi chiari e fargli quello che è stato fatto a Mademba. Cerca il corpo a corpo, striscia vicino alle linee nemiche, si finge morto e aspetta che qualcuno esca allo scoperto. Poi gli taglia il polpaccio, lo atterra, gli mette a nudo la pancia e lo sventra. Vede gli occhi azzurri spegnersi lentamente e alla seconda supplica sgozza il malcapitato moribondo, dandogli quel colpo di grazia che non aveva avuto cuore di dare a Mademba. “Quello che non ho fatto per il mio amico, lo farò per il mio nemico. Per umanità” . Ma va oltre: ai nemici che uccide così, taglia anche la mano che regge il fucile e la porta come macabro trofeo ai suoi commilitoni. Alla prima mano lo festeggiano, alla terza è diventato leggenda, ma alla 4° iniziano a diffidare. Per tutti, soldati neri e bianchi, è diventato la morte. Un pazzo sanguinario, tenuto a distanza e temuto come soldato stregone, furia selvaggia, una sorta di spirito dëmm che divora le interiora e le anime. Ma che fine faranno quelle mani monche e, soprattutto, Alfa come continuerà ad affrontare i suoi demoni? E’ quello che vorrete scoprire in questo romanzo pieno di ritmo  e di significati di cui la vicenda storica è il sottofondo.

“Un libro per l’estate”

Sabato 22 giugno, alle ore 21.15. in piazza San Giovanni inizia l’edizione numero 24 del Festival ‘Un libro per l’estate’. Ad organizzarlo a Finale Ligure è la Libreria CentoFiori, con il patrocinio dell’assessorato al turismo e cultura del Comune. Si tratta di una serie di incontri, tutti di altissimo livello, che si susseguiranno sino al 31 agosto lasciando davvero pochi spazi liberi per tutta l’estate. E gli autori ed i relatori che vi prenderanno parte sono tutti di grande spessore da Ferruccio De Bortoli, a Luca Telese, a Beppe Servergnini, ad Ernesto Galli della Loggia, a Casterina Malavenda, a Carlo Verdelli, ad Enrico Letta, soltanto per citarne alcuni. Il via alla danze verrà dato da Ferruccio De Bortoli, appunto il 22, presenterà ‘Ci salveremo’ con Caterina Malavenda. Poi domenica 30, alla Fortezza di Castelfranco, sarà la volta di Luca Telese nel presentare ‘Cuori contro’ sempre con Caterina Malavenda. Anima del Festival è Stefano Sancio, piemontese di Casale Monferrato ormai da anni trapiantato in Liguria, titolare della CentoFiori che evidenzia come “solitamente a questi appuntamenti, proprio perché organizzati nella stagione estiva, prendono parte non solo persone del posto, ma anche molti piemontesi e torinesi e lombardi e milanesi”.

Massimo Iaretti

 

 

Violenza domestica: se ne parla a San Tommaso

“La violenza domestica. Come riconoscerla per poterla contrastare” è il titolo dell’incontro in programma lunedì 17 giugno alle 21 presso la Chiesa di San Tommaso, nel Salone Inferiore. A promuoverlo è il gruppo “Carpe Deum” della Parrocchia di San Giovanni Battista, Duomo di Torino, dopo la conferenza dibattito, tenutasi lo scorso mese in Duomo, sul tema della possibilità di dialogo tra cristiani e musulmani, cui hanno partecipato don Ermis Segatti e Younis Tawfik.Tema di questo nuovo incontro formativo rivolto agli adulti, oggi più che mai di attualità, purtroppo, è la violenza domestica, di cui verranno analizzate anche le cause e le strategie per gestirla. Interverrà un team di esperti, ostituito da Rosanna Rutigliano, psicologa e psicoterapeuta, perito forense; Matilde Chareun, funzionario giuridico pedagogico del Ministero della Giustizia; lo psichiatra Pietro Rasicci, ex giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Torino, ed Annamaria Testa, presidente del Centro Antiviolenza EMMA.

Mara Martellotta

Parrocchia di San Tommaso, via Monte di Pietà 11, Torino

Benvenuto, Mister Sarri!

È finalmente arrivato, nel pomeriggio, l’annuncio ufficiale della società bianconera: Maurizio Sarri siederà sulla panchina della Juventus per tre anni, fino al 2022
Questa è la scelta della dirigenza, dunque due parole d’obbligo: diamogli Fiducia.
Fiducia con la effe maiuscola, per un tot di buone ragioni.La prima: il Gioco. Ad Allegri è sempre stata rimproverata la mancanza di gioco; si cercava quindi di colmare il gap e Sarri, ricordiamolo, aveva dato al Napoli schemi, idee e forse il più bel gioco visto in Italia negli ultimi anni. La seconda: la Motivazione. La prospettiva di allenare una squadra come la Juventus, con un certo Cristiano Ronaldo, e tentare di portarla a vincere ciò che in casa Juve manca ormai da 23 anni, ebbene, signori…. ditemi voi quale allenatore non ne sarebbe deliziato! Terza buona ragione: il Cambiamento. Uno spirito dissacrante, diverso dal tipico “stile Juve”, una figura autorevole, di poche parole, un volto – ci passi l’espressione, Mister- arcigno forse si rivelerà più utile alla causa Champions – anche in chiave gestione spogliatoio- di quanto non lo sia stata per cinque anni la goliardia livornese. Ed ora lasciamo che si ambienti, che inizi a forgiare la sua nuova Juventus: benvenuto, Mister Sarri! #finoallafine.
Rugiada Gambaudo

Educazione civica a scuola

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, visto l’inizio dei lavori al Senato,  del testo unificato delle proposte di legge A.C. 682 e abb. approvato il 2 maggio 2019 dall’Assemblea della Camera dei Deputati che comporta l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, ritiene fondamentale continuare a proporre suggerimenti per contribuire al miglioramento del testo in oggetto. A tal proposito, ricordiamo che in diversi occasioni e contesti abbiamo fornito una serie atti (Memoria depositata CNDDU – VII Commissione Cultura Camera dei Deputati C. 682 ed abb. Insegnamento Educazione Civica – 04 aprile 2019) testimonianze e studi al fine di apportare il nostro contributo di docenti che respirano la realtà delle aule didattiche quotidianamente in un momento così dedicato e cruciale delle politiche scolastiche del nostro Paese. L’insegnamento della Legalità costituisce una delle frontiere educative su cui la guardia non può e non deve essere mai abbassata; soprattutto attraverso attività idonee, il cui scopo tenda a creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni, specialmente in accordo con le amministrazioni locali, per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività. Potenziare l’insegnamento dell’Educazione civica, soprattutto in aree critiche come periferie di grandi agglomerati urbani o centri ad alta densità malavitosa, portando i valori della legalità, del senso dello Stato e delle competenze civiche, significa trasformare profondamente la società, incidendo positivamente sul futuro delle generazioni venture. La scuola ha il compito di intervenire per tempo nella formazione delle giovani coscienze; fin dalla scuola primaria: la tempestività con cui si porgono contenuti educativi può diventare l’autentico discrimine tra l’insuccesso e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non esistono ostacoli, quando determinazione e competenze producono il cambiamento. Il Coordinamento auspica che la proposta di legge in itinere preveda una modifica inserendo nel testo l’insegnamento da parte di personale specializzato nel settore (A046) di elementi di legalità e cittadinanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Oggi si parla dell’importanza del diritto, della legalità e dei diritti umani. Tali concetti, la cui pregnanza è indiscutibile, non possono essere affidati ad azioni didattiche episodiche e provvisorie oggetto spesso di rinuncia a favore della materia del momento. E’ indubbio che la situazione storico – sociale del nostro paese sia fortemente problematica; diversi fenomeni, prima marginali, stanno diventando vere e proprie piaghe sociali: bullismo, cyberbullismo, femminicidi, aumento di micro e macro criminalità discriminazioni di vario genere. La risposta al disagio culturale, all’ “analfabetismo emotivo”, deve essere offerto dalla scuola. La legalità ha una sua funzione nel momento in cui si esplicita in conoscenze dei principi che regolano la convivenza tra aggregazioni di persone sempre più estese, complesse e interconnesse e comporta anche l’interiorizzazione di regole condivise, che non costituiscono un’imposizione, ma il cuore pulsante di una società garante della libertà e dignità del singolo individuo. Pertanto, è necessario fare accostare i giovani, fin dalla più tenera età, ai principi della legalità e dei diritti umani, in modo che possano sedimentarsi nella loro coscienza e divenire in modo del tutto naturale fonte di ispirazione e bussola per le future scelte di vita. Il Coordinamento seguirà con attenzione l’evoluzione dell’iter legislativo, auspicando che le nostre modifiche, presenti nella Memoria depositata CNDDU – VII Commissione Cultura Camera dei Deputati, possano essere accolte e chiediamo che tutte le forze politiche e sindacali interessate al mondo della scuola e della società possano condividere il nostro impegno.

Prof. Romano Pesavento

presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

Sua Maestà l’Erbaluce

Confagricoltura a Palazzo Birago: annata 2018 da lungo affinamento

7 denominazioni per 27 tipologie di vino: il panorama dei vini torinesi di qualità ottenuti dalla vendemmia 2018 può contare su una superficie produttiva di 588 ettari di vigneto, per una potenzialità produttiva di 36.130 quintali di uva di oltre 3.600.000 bottiglie di vino. I dati sono stati illustrati a Palazzo Birago di Torino, in occasione dell’Erbaluce Day organizzato da Confagricoltura Torino in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e il Consorzio per la tutela dei vini Caluso, Carema e Canavese.

LErbaluce dell’annata 2018 è ottimo: unandamento stagionale fresco, associato alperiodo caldo che ha preceduto la vendemmia, ha fatto sì che si realizzasse una produzione particolarmente equilibrata, sia in termini produttivi, sia sotto il profilo del rapporto tra zuccheri e acidi. L’Erbaluce dell’annata 2018, secondo i tecnici di Confagricoltura, si può definire insieme tradizionale e moderno, decisamente minerale, molto fresco e piacevole. Secondo i tecnici sarà un vino iperlongevo, che potrà affinarsi molto bene nel tempo.

L’Erbaluce di Caluso ha sottolineato Gianluigi Orsolani, vicepresidente di Confagricoltura Torino e presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino Gianluigi Orsolani si sta affermando con successo sul mercato nazionale ed è sempre più apprezzato anche all’estero: questo ci rende orgogliosi e soddisfatti per l’opera di promozione che sviluppiamo anche attraverso questo evento”. Sostegno alla promozione della miglior produzione enologica del territorio è stato espresso da Andrea Talaia, vicepresidente della Camera di commercio di Torino, il quale ha ricordato il lavoro che l’ente camerale svolge con la selezione Torino DOC, che raccoglie nella sua ultima edizione 45 aziende e 146 vini.

Alla conferenza stampa dell’Erbaluce Day, insieme al vicepresidente e al direttore di Confagricoltura Torino, Gianluigi Orsolani ed Ercole Zuccaro, sono intervenuti il vicepresidente della Camera di commercio di Torino Andrea Talaia, la presidente del Consorzio di tutela dei vini Caluso, Carema e Canavese Caterina Andorno, il presidente della Strada Reale dei Vini Torinesi Alessandro Comotto, il responsabile del Settore Sviluppo e Valorizzazione Filiere della Camera di commercio di Torino Sergio Arnoldi, l’agronomo e giornalista Alessandro Felis.

All’Erbaluce Day 2019 hanno partecipato leaziende socie di Confagricoltura: Cantina della Serra (Piverone), Cieck (S. Giorgio Canavese), Cooperativa Produttori Erbaluce di Caluso (Caluso), Ferrando (Ivrea), Tenuta Roletto(Cuceglio), Giacometto Bruno (Caluso), Gnavi Carlo (Caluso), La Masera (Piverone), Orosia (Bollengo), Orsolani (S. Giorgio Canavese), Cellagrande (Viverone), Santa Clelia (Mazzè).

La vendemmia 2018 dell’Erbaluce di Caluso docg ha offerto una produzione potenziale di 1.665.335 bottiglie, per un valore complessivo al consumo di circa 15 milioni di euro (elaborazioni Confagricoltura Torino, con prezzi medi alla bottiglia al consumo di 7 12 euro per l’Erbaluce di Caluso docg fermo, di 12 18 euro per l’Erbaluce di Caluso Spumante, di 15 22 euro per il Passito di Caluso).

Ramazze nel centro storico: “Puliamo Torino”

Armati di scope di saggina, palette, attrezzi da giardino  per togliere dalle grate i mozziconi di sigaretta, una cinquantina i cittadini residenti nel centro storico che oggi, all’ insegna dello slogan “Puli-Amo Torino“, hanno realizzato un intervento di pulizia in via Roma, in piazza Cln e in una parte di piazza San Carlo. “La città è sporca – dice all’Ansa Giuliana Palmisano, una delle partecipanti  – e qualcosa bisogna fare. Eppure una volta era la città più chic d’Italia: ora è piena di scritte sui muri”.  L’assessore  comunale all’ambiente e all’igiene urbana, Alberto Unia, ha incontrato i manifestanti complimentandosi per l’iniziativa, ma ha detto  che l’amministrazione e’ da sempre attenta a queste problematiche.

I Mondiali di Tatiana Andreoli e Irene Franchini

Si conclude con una medaglia di bronzo e una qualificazione olimpica il Mondiale della nazionale italiana di tiro con l’arco. La medaglia è quella del mixed team dell’arco olimpico conquistata oggi da Mauro Nespoli e Vanessa Landi, mentre il pass per Tokyo 2020 è quello ottenuto dallo stesso Nespoli nel torneo individuale, concluso al quarto posto dopo la sconfitta odierna nella finale per il terzo posto. Due atlete piemontesi hanno vestito la maglia azzurra nella trasferta iridata di ’s-Hertogenbosch (Olanda): Tatiana Andreoli, ventenne arciera torinese della Iuvenilia, e Irene Franchini, emiliana classe 1981 tesserata per Fiamme Azzurre e Arcieri delle Alpi.

Nella gara individuale dell’arco olimpico Tatiana Andreoli si è fermata ai 16esimi, 6-4 contro la francese Audrey Adiceom. Il suo torneo era iniziato nel migliore dei modi, con il 18esimo posto in qualifica ma soprattutto con il nuovo record italiano Junior sulle 72 frecce: 663 punti, tre in più rispetto ai 660 raccolti da Lucilla Boari nell’aprile del 2015. Nei primi due turni degli scontri diretti Tatiana aveva poi battuto 6-0 la cilena Isabella Bassi e 6-4 la Bielorussa Hanna Marusawa.

 

Nella prova a squadre Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e Vanessa Landi hanno superato 6-0 i 16esimi contro la Mongolia (Altangerel, Bishindee, Ganbold) e si sono poi fermate 6-2 agli ottavi contro la Gran Bretagna (Bettles, Folkard, Pitman), mancando così i quarti e la conseguenza qualifica ai Giochi Olimpici. Al pari della squadra maschile, anch’essa eliminata agli ottavi, il terzetto azzurro potrà staccare il biglietto per Tokyo salendo sul podio della tappa di Coppa del Mondo in programma a Berlino tra un anno.

Nel compound Irene Franchini ha esordito nel suo Mondiale con una buona qualificazione, chiusa in 38esima posizione con 690 punti. Al primo turno del tabellone la campionessa azzurra – in nazionale ai Giochi di Sydney 2000 e plurimedagliata in manifestazioni iridate – ha battuto 144-135 la neozelandese Chloe Underdopwn, vincendo poi anche ai 32esimi 143-131 contro l’atleta della Namibia Elisabeth Taljaard. Lo stop è arrivato ai 16esimi contro la norvegese Sunniva Lislevand (144-147).

Nella prova a squadre Marcella Tonioli, Irene Franchini e Sara Ret hanno superato il primo turno 231-220 contro Singapore (Lee, Loh, Ong) e perso successivamente 234-231 contro l’Olanda (De Laat, Van Caspel, Vermeulen) in ottavi di finale.

 

Risultati completi a questo link

 

La pagina del sito FITARCO dedicata ai Mondiali a questo link

Sicurezza, controlli in zona San Secondo

Lo scorso venerdì pomeriggio è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere San Secondo da Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di zona, coadiuvati da personale appartenente al Reparto Prevenzione Crimine, al Nucleo Cinofili della Polizia di Stato e da Agenti della Polizia Municipale di Torino, Circoscrizione I.

Nell’arco del servizio congiunto sono state identificate circa 50 persone ed effettuati dei posti di blocco che hanno interessato 10 autoveicoli.

5 gli esercizi commerciali controllati, ubicati nelle vie San Secondo, Camerana e Sebastopoli.

Presso 2 minimarket in via San Secondo sono state elevate, da personale della Polizia Municipale e dell’ASL, sanzioni amministrative per irregolarità inerenti alla raccolta rifiuti ed alle condizioni di igiene e manutenzioni locali, per un ammontare di oltre 5000 €.

Un cittadino straniero, di origini pakistane, con precedenti di polizia ed irregolarmente residente in Italia, è stato accompagnato in Questura ove sono state avviate le pratiche volte alla sua espulsione dal territorio nazionale.

Durante il servizio, le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine hanno anche effettuato attività di prevenzione e controllo del territorio nella zona adiacente alla stazione “Porta Nuova”, con servizi di pattugliamento appiedato sotto i portici.

M.Iar.