

I Verdi di Grugliasco l’8 dicembre hanno partecipato al Flash Mob Onda Verde organizzata dalla federazione nazionale dei Verdi, con la partecipazione dei Co- portavoce nazionali Elena Grandi e Matteo Badiali e dai Verdi di Milano, al fine di sensibilizzare l’agenda politica sul tema del cambiamento climatico sfilando per le vie del centro di Milano, sorreggendo una bandiera di colore verde di 9 m x 20 simboleggiante l’onda ecologista della
sostenibilità ambientale. “Vogliamo far sapere che l’onda verde che attraversa il pianeta dall’ Islanda all’Australia c’è, ed è la vera novità politica che è arrivata anche in Italia” afferma la consigliera federale nazionale dei Verdi Tiziana Mossa. I Verdi di Grugliasco con il portavoce Verdicchio Vincenzo hanno aderito contemporaneamente all’appello No Tav svoltasi a Torino ” bisogna avviare un confronto
sincero con le associazioni e i comitati che si occupano da anni della vicenda con una conversione ecologica della nostra realtà e con investimenti che devono essere orientati verso la manutenzione ferroviaria esistente”. Noi Verdi siamo fortemente convinti che è una vera svolta Green e sostenibile farebbe raddoppiare la ricchezza mondiale generando nuovi posti di lavoro è la ricchezza globale aumenterebbe.
Il Responsabile comunicazione esterna dei Verdi Grugliasco Giuseppe Pepe
LA CAMPAGNA IKEA PER UN NATALE SOSTENIBILE
In occasione delle festività natalizie, IKEA Italia promuove la campagna “Compostiamoci bene”: grazie agli alberi di Natale di IKEA si potrà contribuire a un progetto di recupero ambientale
Per ogni abete acquistato e riconsegnato, IKEA Italia donerà 2 euro a AzzeroCO2, società di Legambiente e Kyoto Club, per un progetto di riqualificazione in un’area del Comune di Pescara certificata secondo lo standard forestale sostenibile FSC (Forest Stewardship Council), parte dell’iniziativa MOSAICO VERDE che si prefigge di recuperare 30.000 ettari di boschi e piantare 300.000 nuovi alberi in 3 anni.“Anche quest’anno siamo orgogliosi di poter offrire una possibilità in più ai nostri clienti per fare una scelta sostenibile in occasione delle feste natalizie e contribuire alla realizzazione di un importante progetto di riqualificazione ambientale” ha commentato Alessandro Aquilio, Country Communication Manager IKEA Italia Retail “La campagna ‘Compostiamoci bene’ è parte del nostro impegno per contribuire ad un mondo più sostenibile”. Dal 4 al 13 gennaio, i clienti potranno restituire in tutti gli store italiani gli alberi di Natale presentando lo scontrino e riceveranno un buono di importo pari al prezzo di acquisto da spendere dal 4 al 31 gennaio 2019. Inoltre, i clienti potranno scegliere di contribuire in prima persona a “Compostiamoci bene”: sempre dal 4 al 31 gennaio sarà possibile donare un ulteriore euro a sostegno dell’iniziativa, compiendo così un gesto concreto a tutela dell’ambiente. La campagna “Compostiamoci bene” del 2017 ha registrato la restituzione di 14.000 alberi natalizi (oltre il 40% del venduto), che sono stati trasformati in fertilizzante naturale e ha permesso di riqualificare il Bosco dei Pioppi ad Eraclea (VE) con la messa a dimora di2.000 piante autoctone.
Il ponte Vittorio Emanuele I (Gran Madre) risplende in tutta la sua maestosa eleganza
Iren illumina permanentemente con una nuova luce, in orario serale e notturno, tre monumenti storici e artistici di rilievo per la città: il ponte Vittorio Emanuele I, la cappella Anselmetti in via Gaidano e il monumento a Felice Govean, in via Madama Cristina. In particolare, per l’illuminazione del Ponte Vittorio Emanuele I, i proiettori prima presenti sulle sponde del fiume Po sono stati sostituiti con altri a LED di colore bianco caldo, mentre sotto le arcate del ponte sono state installate particolari luci a LED. Quest’ultime consentiranno di cambiare a piacere saturazione e colore, sottolineando con variazioni cromatiche eventi o ricorrenze particolari. L’illuminazione sotto le arcate normalmente sarà di tonalità più calda rispetto a quella delle sponde, per conferire tridimensionalità all’architettura, sia a chi la osserva dalla riva del Po sia nel riflesso sullo specchio d’acqua. Rispetto all’illuminazione prima esistente, l’attuale porterà ad un risparmio energetico di circa il 50%. Il Ponte Vittorio Emanuele I sarà illuminato, come tutti gli altri ponti cittadini, nelle serate di venerdì e sabato. Sia per la statua di Govean che per la cappella Anselmetti, invece, sono stati installati nuovi proiettori dai pali di illuminazione pubblica presenti. Per restituire la tridimensionalità della statua di Govean è stata pensata una luce frontale e retrostante, mentre la nuova illuminazione della cappella Anselmetti è stata pensata per evidenziare gli elementi decorativi presenti sopra l’ingresso principale e sul frontone, in modo da restituire tridimensionalità e bellezza all’intera facciata.
L’Italia ha il minor tasso di mortalità in Europa, merito anche del suo servizio sanitario universalistico, di cui quest’anno si celebrano i 40 anni. In occasione dell’anniversario dall’approvazione della legge 833, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, il Consiglio e la Giunta regionali hanno organizzato nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris un convegno. Con l’obiettivo di sottolineare l’importanza di una legge che ha realizzato un sistema sanitario equo e universale, accessibile a tutti indipendentemente dal reddito e dalla condizione sociale, ma per riflettere anche sulle criticità ancora aperte.
L’incontro è stato promosso dal Consiglio e dalla Giunta regionali del Piemonte con il supporto tecnico del Coripe ed è patrocinato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. “Da quel 1978 il sistema sanitario è cresciuto, è diventato adulto nel tempo, ha conquistato il suo posto in Europa, si è specializzato unendo competenze tecnologiche ed umanità”, ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti in apertura dei lavori. “Rimangono però numerosi problemi aperti, fra cui le liste di attesa, la mancanza di specialisti, il problema forse più importante oggi, dato che, se si vuole mantenere il numero chiuso in medicina, bisogna però che tutti i ragazzi e le ragazze che si laureano abbiano la possibilità di accedere alla scuola di specializzazione, sia che si tratti della medicina di famiglia, sia delle varie branche della medicina e della chirurgia. E ancora le preoccupazioni sulla sostenibilità del sistema, le disuguaglianze, in un Paese, il nostro, che considera un diritto esigibile quello sanitario, e non altrettanto quello sociale, relativo per esempio all’assistenza domiciliare. L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha affermato che “il modo migliore per celebrare questi 40 anni di Servizio sanitario nazionale è riflettere su quanto ancora la politica deve fare per superare le criticità, a partire dalla realizzazione di un sistema unico per il Paese, che risponda a criteri univoci per il paziente, investendo sulla rimodulazione dell’offerta sanitaria per garantire la cura delle cronicità, uno dei più grandi problemi aperti, insieme con la mancanza di personale”. Durante il convegno è stato sottolineato il problema del sottofinanziamento del settore, tenendo conto che la spesa pubblica e privata si ferma all’8,9% del Pil nazionale, un dato inferiore alla media europea, 9,6%, e lontano dai
due Paesi al vertice, ossia Francia e Germania, oltre l’11%. Nonostante questo, l’Italia ha il tasso di mortalità più basso in Europa e un’aspettativa di vita a 30 anni che oscilla, con un lieve scarto in base alla condizione sociale, fra 49,7 e 53,4 anni, secondo i dati illustrati dal professor Giuseppe Costa, ordinario del Dipartimento di scienze cliniche e biologiche dell’Università di Torino. Guido Giustetto, Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ha invece sottolineato l’alto grado di fiducia che i cittadini nutrono nei confronti dei medici del Servizio sanitario nazionale, e in particolare nei medici di famiglia, anche se i pazienti chiedono però loro più tempo a disposizione e una riduzione degli adempimenti burocratici. “L’aspetto più importante della riforma del ’78 è stato quello della territorialità, perché le regioni sono diventate i garanti del sistema”, ha commentato Stelio Mangiameli, professore ordinario di Diritto costituzionale e direttore Issirfa-Cnr, mentre Nicola Magrini, segretario della Who list of essential medicines, Organizzazione mondiale della
sanità, ha affermato che l’Oms apprezza i Paesi come l’Italia che possiedono un Servizio sanitario a copertura universale, dato che l’Organizzazione incoraggia l’adesione a un modello improntato al raggiungimento degli standard più elevati di salute per la popolazione.
“Anci e Uncem accolgono con favore l’assegnazione dei contributi ai Comuni italiani all’interno del bando WiFi4EU. Ci sono molti piccoli Comuni, tanti borghi delle Alpi e degli Appennini. Questo è positivo. Ora auspichiamo possano essere individuate ulteriori risorse per ‘scorrere’ nella graduatoria di richieste. E siamo certi che possa partire a breve il piano italiano per il WiFi, come comunicato dai dirigenti di Infratel in un recente seminario che abbiamo organizzato a Torino”.
Così Michele Pianetta, Vicepresidente Anci Piemonte con delega all’Innovazione, e Marco Bussone, Presidente Uncem, nel commentare la notizia dell’assegnazione dei contributi di WiFi4EU. “Aspettiamo il nuovo bando che verrà fatto a livello nazionale da Infratel, sempre per il wifi negli spazi pubblici – proseguono Bussone e Pianetta – Almeno questo bando, auspichiamo non adotti il meccanismo del click-day ovvero del click-second come invece WiFi4Eu, sulla scia dei 6000 Campanili e di altri non accettabili bandi per gli Enti locali”. “La possibilità di dotare gli spazi pubblici di WiFi – concludono i rappresentanti di Anci e Uncem – non può prescindere dalla buona, anzi ottima velocità di connessione. Questa sarà possibile grazie al Piano nazionale per la banda ultralarga, in corso. Lo presidiamo ogni giorno. Non si può fallire e i tempi devono essere certi, rapidi, più veloci. I Comuni hanno grande fiducia nel lavoro che Open Fiber e Infratel, con le Regioni, stanno facendo. Solo così si vince il digital divide e il grave gap strutturale del Paese”.
E’ agli arresti domiciliari un infermiere dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. L’accusa è di violenza sessuale aggravata nei confronti di una paziente. E’ stato sospeso dal lavoro ed è atto la pratica per il suo licenziamento. La vittima ha chiesto aiuto ai medici di San che hanno informato dell’accaduto i carabinieri. Secondo gli inquirenti l’infermiere, che si professa innocente, avrebbe effettuato pratiche sanitarie non di sua competenza e molto invasive.