redazione il torinese

Donna trovata morta nell’auto davanti al cimitero

Il corpo privo di vita di una donna di 52 anni è stato ritrovato dai carabinieri  di Chivasso a San Sebastiano Po, a bordo di una Smart. La vettura, di proprietà della donna, era in sosta davanti al cimitero. La 52enne era scomparsa dalla propria casa  di Torino lo scorso giovedì. Sul corpo non sarebbero presenti segni di violenza. L’ipotesi, anche se da confermare, è’ quella di un suicidio.

Verdi in piazza a Milano e Torino

I Verdi di Grugliasco l’8 dicembre hanno partecipato al Flash Mob Onda Verde organizzata dalla federazione nazionale dei Verdi, con la partecipazione dei Co- portavoce nazionali Elena Grandi e Matteo Badiali e dai Verdi di Milano, al fine di sensibilizzare l’agenda politica sul tema del cambiamento climatico sfilando per le vie del centro di Milano, sorreggendo una bandiera di colore verde di 9 m x 20 simboleggiante l’onda ecologista della sostenibilità ambientale.  “Vogliamo far sapere che l’onda verde che attraversa il pianeta dall’ Islanda all’Australia c’è,  ed è la vera novità politica che è arrivata anche in Italia” afferma la consigliera federale nazionale dei Verdi Tiziana Mossa.  I Verdi di Grugliasco con il portavoce Verdicchio Vincenzo hanno aderito contemporaneamente all’appello No Tav svoltasi a Torino ” bisogna avviare un confronto sincero con le associazioni e i comitati che si occupano da anni della vicenda con una conversione ecologica della nostra realtà e con investimenti che devono essere orientati verso la manutenzione ferroviaria esistente”.  Noi Verdi siamo fortemente convinti che è una vera svolta Green e sostenibile farebbe raddoppiare la ricchezza mondiale generando nuovi posti di lavoro è la ricchezza globale aumenterebbe. 

Il Responsabile comunicazione esterna dei Verdi Grugliasco Giuseppe Pepe

 

Fiamme nello stabile Atc

Stanno bene i due intossicati dal fumo nell’incendio di ieri avvenuto in un condominio Atc in via Vittime di Bologna 7, a Torino. Si stanno accertando le cause delle fiamme divampate in una cantina. I vigili del fuoco hanno evacuato l’edificio è le due persone rimaste intossicate sono state trasportate in ospedale  in via precauzionale.
(foto archivio – il Torinese)

TORNA “COMPOSTIAMOCI BENE”

LA CAMPAGNA IKEA PER UN NATALE SOSTENIBILE

 

In occasione delle festività natalizie, IKEA Italia promuove la campagna “Compostiamoci bene”: grazie agli alberi di Natale di IKEA si potrà contribuire a un progetto di recupero ambientale

 

Per ogni abete acquistato e riconsegnato, IKEA Italia donerà 2 euro a AzzeroCO2, società di Legambiente e Kyoto Club, per un progetto di riqualificazione in un’area del Comune di Pescara certificata secondo lo standard forestale sostenibile FSC (Forest Stewardship Council), parte dell’iniziativa MOSAICO VERDE che si prefigge di recuperare 30.000 ettari di boschi e piantare 300.000 nuovi alberi in 3 anni.“Anche quest’anno siamo orgogliosi di poter offrire una possibilità in più ai nostri clienti per fare una scelta sostenibile in occasione delle feste natalizie e contribuire alla realizzazione di un importante progetto di riqualificazione ambientale” ha commentato Alessandro Aquilio, Country Communication Manager IKEA Italia Retail “La campagna ‘Compostiamoci bene’ è parte del nostro impegno per contribuire ad un mondo più sostenibile”. Dal 4 al 13 gennaio, i clienti potranno restituire in tutti gli store italiani gli alberi di Natale presentando lo scontrino e riceveranno un buono di importo pari al prezzo di acquisto da spendere dal 4 al 31 gennaio 2019. Inoltre, i clienti potranno scegliere di contribuire in prima persona a “Compostiamoci bene”: sempre dal 4 al 31 gennaio sarà possibile donare un ulteriore euro a sostegno dell’iniziativa, compiendo così un gesto concreto a tutela dell’ambiente. La campagna “Compostiamoci bene” del 2017 ha registrato la restituzione di 14.000 alberi natalizi (oltre il 40% del venduto), che sono stati trasformati in fertilizzante naturale e ha permesso di riqualificare il Bosco dei Pioppi ad Eraclea (VE) con la messa a dimora di2.000 piante autoctone.

Una nuova luce sulla città

Il ponte Vittorio Emanuele I (Gran Madre) risplende in tutta la sua maestosa eleganza

Iren illumina permanentemente con una nuova luce, in orario serale e notturno, tre monumenti storici e artistici di rilievo per la città: il ponte Vittorio Emanuele I, la cappella Anselmetti in via Gaidano e il monumento a Felice Govean, in via Madama Cristina. In particolare, per l’illuminazione del Ponte Vittorio Emanuele I, i proiettori prima presenti sulle sponde del fiume Po sono stati sostituiti con altri a LED di colore bianco caldo, mentre sotto le arcate del ponte sono state installate particolari luci a LED. Quest’ultime consentiranno di cambiare a piacere saturazione e colore, sottolineando con variazioni cromatiche eventi o ricorrenze particolari. L’illuminazione sotto le arcate normalmente sarà di tonalità più calda rispetto a quella delle sponde, per conferire tridimensionalità all’architettura, sia a chi la osserva dalla riva del Po sia nel riflesso sullo specchio d’acqua. Rispetto all’illuminazione prima esistente, l’attuale porterà ad un risparmio energetico di circa il 50%. Il Ponte Vittorio Emanuele I sarà illuminato, come tutti gli altri ponti cittadini, nelle serate di venerdì e sabato. Sia per la statua di Govean che per la cappella Anselmetti, invece, sono stati installati nuovi proiettori dai pali di illuminazione pubblica presenti. Per restituire la tridimensionalità della statua di Govean è stata pensata una luce frontale e retrostante, mentre la nuova illuminazione della cappella Anselmetti è stata pensata per evidenziare gli elementi decorativi presenti sopra l’ingresso principale e sul frontone, in modo da restituire tridimensionalità e bellezza all’intera facciata.

 

 

Quarant’anni di salute tra conquiste e nuove sfide

L’Italia ha il minor tasso di mortalità in Europa, merito anche del suo servizio sanitario universalistico, di cui quest’anno si celebrano i 40 anni. In occasione dell’anniversario dall’approvazione della legge 833, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, il Consiglio e la Giunta regionali hanno organizzato nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris un convegno. Con l’obiettivo di sottolineare l’importanza di una legge che ha realizzato un sistema sanitario equo e universale, accessibile a tutti indipendentemente dal reddito e dalla condizione sociale, ma per riflettere anche sulle criticità ancora aperte.

L’incontro è stato promosso dal Consiglio e dalla Giunta regionali del Piemonte con il supporto tecnico del Coripe ed è patrocinato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. “Da quel 1978 il sistema sanitario è cresciuto, è diventato adulto nel tempo, ha conquistato il suo posto in Europa, si è specializzato unendo competenze tecnologiche ed umanità”, ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti in apertura dei lavori. “Rimangono però numerosi problemi aperti, fra cui le liste di attesa, la mancanza di specialisti, il problema forse più importante oggi, dato che, se si vuole mantenere il numero chiuso in medicina, bisogna però che tutti i ragazzi e le ragazze che si laureano abbiano la possibilità di accedere alla scuola di specializzazione, sia che si tratti della medicina di famiglia, sia delle varie branche della medicina e della chirurgia. E ancora le preoccupazioni sulla sostenibilità del sistema, le disuguaglianze, in un Paese, il nostro, che considera un diritto esigibile quello sanitario, e non altrettanto quello sociale, relativo per esempio all’assistenza domiciliare. L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha affermato che “il modo migliore per celebrare questi 40 anni di Servizio sanitario nazionale è riflettere su quanto ancora la politica deve fare per superare le criticità, a partire dalla realizzazione di un sistema unico per il Paese, che risponda a criteri univoci per il paziente, investendo sulla rimodulazione dell’offerta sanitaria per garantire la cura delle cronicità, uno dei più grandi problemi aperti, insieme con la mancanza di personale”. Durante il convegno è stato sottolineato il problema del sottofinanziamento del settore, tenendo conto che la spesa pubblica e privata si ferma all’8,9% del Pil nazionale, un dato inferiore alla media europea, 9,6%, e lontano dai due Paesi al vertice, ossia Francia e Germania, oltre l’11%. Nonostante questo, l’Italia ha il tasso di mortalità più basso in Europa e un’aspettativa di vita a 30 anni che oscilla, con un lieve scarto in base alla condizione sociale, fra 49,7 e 53,4 anni, secondo i dati illustrati dal professor Giuseppe Costa, ordinario del Dipartimento di scienze cliniche e biologiche dell’Università di Torino. Guido Giustetto, Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ha invece sottolineato l’alto grado di fiducia che i cittadini nutrono nei confronti dei medici del Servizio sanitario nazionale, e in particolare nei medici di famiglia, anche se i pazienti chiedono però loro più tempo a disposizione e una riduzione degli adempimenti burocratici.  “L’aspetto più importante della riforma del ’78 è stato quello della territorialità, perché le regioni sono diventate i garanti del sistema”, ha commentato Stelio Mangiameli, professore ordinario di Diritto costituzionale e direttore Issirfa-Cnr, mentre Nicola Magrini, segretario della Who list of essential medicines, Organizzazione mondiale della sanità, ha affermato che l’Oms apprezza i Paesi come l’Italia che possiedono un Servizio sanitario a copertura universale, dato che l’Organizzazione incoraggia l’adesione a un modello improntato al raggiungimento degli standard più elevati di salute per la popolazione.

WIFI4EU, ECCO LA GRADUATORIA E I COMUNI CHE RICEVONO IL VOUCHER

ANCI E UNCEM: “L’UE ALLA RICERCA DI NUOVE RISORSE”
 

“Anci e Uncem accolgono con favore l’assegnazione dei contributi ai Comuni italiani all’interno del bando WiFi4EU. Ci sono molti piccoli Comuni, tanti borghi delle Alpi e degli Appennini. Questo è positivo. Ora auspichiamo possano essere individuate ulteriori risorse per ‘scorrere’ nella graduatoria di richieste. E siamo certi che possa partire a breve il piano italiano per il WiFi, come comunicato dai dirigenti di Infratel in un recente seminario che abbiamo organizzato a Torino”.

Così Michele Pianetta, Vicepresidente Anci Piemonte con delega all’Innovazione, e Marco Bussone, Presidente Uncem, nel commentare la notizia dell’assegnazione dei contributi di WiFi4EU. “Aspettiamo il nuovo bando che verrà fatto a livello nazionale da Infratel, sempre per il wifi negli spazi pubblici – proseguono Bussone e Pianetta – Almeno questo bando, auspichiamo non adotti il meccanismo del click-day ovvero del click-second come invece WiFi4Eu, sulla scia dei 6000 Campanili e di altri non accettabili bandi per gli Enti locali”. “La possibilità di dotare gli spazi pubblici di WiFi – concludono i rappresentanti di Anci e Uncem – non può prescindere dalla buona, anzi ottima velocità di connessione. Questa sarà possibile grazie al Piano nazionale per la banda ultralarga, in corso. Lo presidiamo ogni giorno. Non si può fallire e i tempi devono essere certi, rapidi, più veloci. I Comuni hanno grande fiducia nel lavoro che Open Fiber e Infratel, con le Regioni, stanno facendo. Solo così si vince il digital divide e il grave gap strutturale del Paese”.

Come scrive CorCom, sono 224 i Comuni italiani vincitori del primo bando europeo che permette di installare gratuitamente la rete wifi negli spazi pubblici. Ciascuno riceve un voucher da 15mila euro.  A questo link è possibile scaricare l’elenco dei Comuni finanziati: https://ec.europa.eu/inea/sites/inea/files/annex_to_acte_cef_wifi4eu_ares.pdf?fbclid=IwAR12gPbJYEer5SzszLR_D443W8BeuYlfqxzfkbUbf7ZMRezkeMhtCgrbczU 
A inviare la propria candidatura alla Commissione europea per WiFi4EU erano stati ben 3.202 municipi italiani, un record fra i Paesi Ue. Sulla base del principio “primo arrivato, primo servito”, a spuntarla sono stati paesini piccolissimi come i piemontesi Pietraporzio e Bergolo, rispettivamente 74 abitanti e 68 abitanti, ma anche capoluoghi di provincia come Catanzaro e Pavia. Ogni regione d’Italia ha avuto almeno un comune vincitore, ma quella con il maggior numero è la Lombardia con 40.  A completare il podio delle regioni con le amministrazioni più “reattive” ci sono la Campania (30), dove il wifi gratuito sarà installato anche nel comune di Ischia, colpita da un terremoto lo scorso anno; e il Piemonte (27), dove a beneficiare dei fondi Ue saranno soprattutto piccoli municipi con meno di mille abitanti. Seguono nella classifica Veneto (15), Abruzzo (14), Sicilia (14), Puglia (12) ed Emilia-Romagna (11).  In tutta Europa sono stati 2.800 i municipi vincitori, per un totale di 42 milioni di euro, a fronte di 13.198 candidature ricevute, il 24% delle quali dall’Italia, che ha ricevuto il numero massimo di voucher disponibili per un singolo Paese. Nei prossimi due anni saranno aperti altri quattro bandi WiFi4EU, per un totale di 120 milioni di euro e la copertura potenziale di 8mila comuni.

FLASH-MOB DI +EUROPA E RADICALI ITALIANI PER DIRE “SI TAV – SI REFERENDUM”

SABATO  MATTINA DI FRONTE AL COMUNE DI TORINO
I manifestanti hanno indossato la fascia tricolore per contestare la presenza al corteo NO TAV del vice-Sindaco Montanari con la fascia tricolore del Comune.
Boni: “Cari 5Stelle il referendum non lo volete perché avete paura di perderlo!”

 
Dichiarazione di Igor Boni (Coordinatore del Gruppo +Europa Torino)
“Abbiamo indossato tutti la fascia tricolore per contestare il vice-Sindaco di Torino Montanari che oggi ha sfilato con la fascia tricolore della Città. Nessuno chiede che non manifesti, ci mancherebbe; ma quel simbolo rappresenta tutti e oggi certamente una gran parte dei cittadini di Torino, del Piemonte, dell’Italia si sono sentiti oltraggiati da questa scelta. Noi ribadiamo il nostro Sì agli investimenti sulle infrastrutture di trasporto e in particolare sul Tav che è uno dei principali provvedimenti ambientalisti da prendere per ridurre drasticamente il trasporto su gomma e quindi l’inquinamento. Possiamo proseguire a confrontarci sulle piazze o, come chiediamo da mesi, indire un referendum consultivo tra i torinesi. Il problema, cari amici dei 5 Stelle, è che avete paura di perderlo questo referendum altrimenti sareste con noi a chiedere che la parola venga data ai cittadini. Della filastrocca sulla partecipazione siamo stufi; noi la democrazia diretta la vogliamo e la proponiamo, sempre e comunque, voi parlate e basta”.

Infermiere arrestato per violenza sessuale su una paziente

DALLA PUGLIA

E’ agli arresti domiciliari un infermiere dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. L’accusa è di violenza sessuale aggravata nei confronti di una paziente. E’ stato sospeso dal lavoro ed è atto la pratica per il suo  licenziamento. La vittima ha chiesto aiuto ai medici di San  che hanno informato dell’accaduto i carabinieri. Secondo gli inquirenti l’infermiere, che si professa innocente,  avrebbe effettuato pratiche sanitarie non di sua competenza e molto invasive.

La Sinistra Italiana al corteo no Tav di Torino

On. Nicola Fratoianni – Marco Grimaldi: “C’è più voglia di futuro in un km di questo corteo che in tutto il tunnel di un’opera che è inutile”
“Oltre 70mila persone per le strade  e le piazze di Torino per chiedere un mondo diverso e un modo diverso di investire le poche risorse pubbliche di questo Paese” Lo affermano il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il segretario regionale di SI Marco Grimaldi parlando con i cronisti a margine del corteo per le vie del capoluogo piemontese. “Ma quale decrescita infelice? – proseguono gli esponenti della sinistra – Basta vedere i volti delle migliaia di ragazzi e ragazze presenti nelle strade di Torino, e fermarsi ad ascoltare le loro parole.” “C’è più voglia di futuro in un chilometro quadrato di questa manifestazione – concludono Fratoianni e Grimaldi – che in tutto il tunnel di base.”