Riletture / «Se vuoi salvarti devi sognare, capire che cosa vuoi e poi andare avanti senza compromessi. Perché la forza non è un dono di natura: te la fai lungo il cammino.» Il libro è curato da Angelo Ponta
| WALTER BONATTI “Scalare il mondo”, edizioni Solferino Passioni, imprese ed emozioni del ragazzo che sfidava l’impossibile |
Inseguendo i propri sogni di bambino, Walter Bonatti è diventato un personaggio leggendario, il simbolo stesso dell’avventura. Perché nelle sue sfide si è spinto sempre un po’ più in là, ed è andato tanto avanti da riuscire ancora oggi a dirci qualcosa di nuovo. Erano i sogni a guidarlo, e lui ha passato la vita a realizzarli. Non solo i suoi: quelli di tutti. Scalare montagne, calarsi nei vulcani, costruire una zattera, spiare le tigri da una capanna sugli alberi, rincorrere lucertoloni preistorici, viaggiare in canoa sulle tracce dei cercatori d’oro, tirare frecce con gli indigeni, cercare rocce magiche in Amazzonia, piantare una tenda al Polo Sud o su un’isola deserta, tuffarsi da una cascata, guardare negli occhi orsi e leoni. Chi non ha mai fantasticato una di queste avventure? Ecco: lui le ha vissute tutte, e altre ancora, con meraviglia e coraggio. Coerente e solitario, Walter ha imparato presto a contare su se stesso, ha testardamente coltivato il corpo e la mente, combattendo contro i pericoli ma anche contro bugie e incomprensioni. Ha vissuto l’impossibile e ce lo ha raccontato, insegnandoci ad affrontare la paura e a non perdere la fantasia. Le sue parole, e quelle di chi lo ha conosciuto, rivelano in queste pagine l’incredibile viaggio di un ragazzo che diventa uomo, ma anche i segreti del suo successo e della sua scrittura. Una vita intera raccontata attraverso le storie più avvincenti, le emozioni e le delusioni più intense. E le più belle (e inedite) lettere d’amore.
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WALTER BONATTI (1930-2011), alpinista, scrittore, giornalista e fotografo. A 35 anni chiuse una straordinaria carriera di scalatore con la salita invernale solitaria del Cervino, per poi conquistare nuova fama come esploratore- fotoreporter del settimanale «Epoca». Con la celebre attrice Rossana Podestà (1934-2013) formò, negli ultimi trent’anni della sua vita, una coppia affiatata e indimenticabile.
ANGELO PONTA, giornalista, ha «vissuto» per cinque anni nell’archivio di Walter Bonatti. Da questo lavoro sono nati articoli, conferenze, un numero speciale di «Epoca», una mostra fotografica e alcuni libri, tra cui Una vita libera, In viaggio (curati con Rossana Podestà), Giorno per giorno, l’avventura e Il sogno verticale.









Era il 4 aprile 1947 quando il signor Giovanni Ravetti, 46 anni, residente a Torino in via Cibrario, si precipitò al commissariato di San Donato per avvisare gli agenti del fatto che sua moglie si trovasse in dolce compagnia in una camera d’albergo nei pressi di piazza Statuto. Gli agenti intervennero subito e sorpresero i due amanti nell’atto di compiere il reato di adulterio ma, a quel punto, la reazione del marito fu indubbiamente tra le più originali che siano mai avvenute. Sventolando minacciosamente il tradizionale foglio di carta bollata propose al rivale, un facoltoso macellaio di Torino, una curiosa alternativa: il signor Ravetti non li avrebbe denunciati per il reato di adulterio se il macellaio avesse versato la somma di 10 mila lire all’ospizio di carità di Pozzo Strada. L’amante accettò la proposta e firmò un assegno rendendosi un benefattore suo malgrado. [Gazzetta del Popolo]


