Il 6 marzo a Torino presso la Fabbrica delle E (Corso Trapani, 95) si terranno gli Stati Generali del Piemonte per il contrasto alla violenza di genere. L’Assessora regionale alle Pari opportunità e Diritti, Monica Cerutti, aprirà i lavori con Marco Giusta, Assessore alle Politiche delle Pari opportunità della Città di Torino. Una giornata dedicata a fare il punto, con tutti i soggetti coinvolti, su un tema di forte attualità, di fronte ai tanti, troppi episodi di violenza che la cronaca quasi quotidianamente riporta. Il tema della violenza di genere sarà affrontato subito con una restituzione sul lavoro svolto nel 2018 dai Centri Antiviolenza finanziati dalla Regione Piemonte. Successivamente una tavola rotonda dal titolo “Sistemi in relazione: rafforzare le sinergie”
coinvolgerà la Questura, i Carabinieri, la Procura della Repubblica e l’Istituto Nazionale di Statstica sull’importanza del coordinamento degli interventi integrati contro la violenza. I partecipanti potranno poi prendere parte a gruppi di lavoro tematici interprofessionali. Durante la giornata saranno proiettati anche video particolarmente significativi, come quello dal titolo “Questo non è amore” realizzato dalla Polizia di Stato.
Un cielo crepuscolare sulle Alpi
Un cielo dalle sfumature emozionanti sopra la catena alpina e il Monviso. La foto è di Vincenzo Art Maiorano
La polizia salva donna dalle fiamme
La Polizia di Stato di Vercelli ha salvato una donna che era rimasta intrappolata nel suo appartamento in fiamme
Nello specifico due pattuglie della Squadra Volante, impegnate nell’ordinario servizio di controllo del territorio, notavano in Corso Mario Abbiate del fumo intenso di colore nero che fuoriusciva da una finestra. Dopo aver allertato immediatamente la Sala Operativa, che inviava sul posto personale medico e dei Vigili del Fuoco, gli Agenti si precipitavano all’interno del condominio e riuscivano ad individuare l’appartamento dal quale fuoriusciva il fumo e dal quale provenivano le urla di una donna che sembrava essere bloccata all’interno. Dopo numerosi tentativi di mettersi in contatto con la donna, gli Agenti della Squadra Volante riuscivano a forzare la porta d’ingresso dell’appartamento e, una volta entrati, notavano che la cucina era ormai completamente invasa dalle fiamme e che l’intera abitazione era satura di fumo. Nonostante queste difficili condizioni, gli Agenti entravano nell’abitazione e dopo brevi ricerche riuscivano ad individuare la donna, stesa a terra priva di sensi, con la faccia rivolta verso il pavimento. A questo punto due Agenti trascinavano fuori la malcapitata e altri due si accertavano che non vi fosse nessun altro all’interno dell’abitazione; subito dopo iniziavano l’evacuazione del palazzo nell’attesa che arrivassero i Vigili del Fuoco. Una volta uscita dall’appartamento, la donna, che nel frattempo aveva riacquistato i sensi, in preda ad uno stato di shock, provava a rientare nella casa in fiamme ed era contenuta con molta difficoltà dagli Agenti. La donna, di origine nigeriana, ma regolarmente residente in Italia, a questo punto iniziava una forte resistenza contro gli Agenti, prima buttandosi a terra e appendendosi alla ringhiera, e poi mordendoli alle mani e colpendoli con calci e pugni. Nonostante ciò si riusciva a portarla all’esterno dello stabile e ad affidarla alla cura del personale medico che la conduceva in Ospedale per gli accertamenti del caso. Nel frattempo i Vigili del Fuoco riuscivano a domare l’incendio, consentendo ai residenti di rientrare nelle loro abitazioni.
M.Iar.
RATISBONA, UNA REGINA IN BAVIERA
Incantevole, storica e protetta dai suoi cittadini
Risalente al 1250, medioevale e romana, Patrimonio dell’Umanità UNESCO grazie alla sua incredibile e miracolosa conservazione nonostante la seconda guerra mondiale, Ratisbona, Regensburg per i suoi abitanti, o Castra Regina, ai tempi di Marco Aurelio, è una incantevole città universitaria che si affaccia sulle sponde del Danubio, in piena Baviera. Testimone di innumerevoli e secolari eventi storici, guardiana di ricchezze ed eredità antichissime Ratisbona possiede un patrimonio artistico ed architettonico importantissimo mantenuto e conservato grazie anche ad una fortissima volontà cittadina che, attraverso una associazione, ha fissato una serie di regole
come l’utilizzo degli edifici o l’omologazione dello stile degli esercizi commerciali in base a quello della città a cui anche i brand internazionali si sono dovuti adeguare, per fare un esempio le insegne commerciali devono avere determinate dimensioni e colori. Il Duomo di St. Peter, costruito in 3 secoli dal 1270, è un magnifico esempio di arte gotica, uno dei più belli della Germania, ospita il famoso Domspatzen: il coro di voci bianche. Il Municipio, Rathaus, con facciata barocca dove svetta una torre civica duecentesca è ornato di busti di guerrieri e porta al suo interno importanti documenti storici. Porta Praetoria, il più importante monumento romano della città, e Neupfarrplatz, dove sorge il Memoriale in ricordo del Ghetto Ebraico, sono due tappe obbligate per conoscere il passato della città e le sue tradizioni. Poi ancora il bellissimo e suggestivo Ponte di Pietra, da dove ammirare le case a torre colorate tipiche del luogo, l’affresco di Davide e Golia sulla Goliathhaus, una delle case più caratteristiche di Ratisbona, il Castello di Thurn und Taxis residenza degli omonimi principi che organizzarono il primo servizio postale d’Europa, il Museo del Reichstag. Una curiosità, un passaggio opportuno e doveroso, è la casa di Oskar Schindler, che salvò più di 1000 ebrei durante il nazismo. Oltre all’interessante e canonico giro turistico che arricchisce il
visitatore di informazioni storiche e artistiche, è molto gradevole vivere questa città, fermarsi ad osservarla, respirare il clima allegro e ordinato che ci regala, entrare nei suoi festosi e curati negozi pieni di oggetti tipici ricercati. Laboratori di ceramiche, oggetti per la casa, tessuti, souvenir, a Ratisbona è tutto bello, tutto pregiato ed elegante, ma di una eleganza vivace, invitante, organizzata e diligente, rilassante. Ultima ma non meno importante è l’ attitudine di questa deliziosa cittadina al cibo, molti sono infatti i suoi ristoranti e bar dove mangiare piatti tipici del luogo come gli Spatzle al formaggio, i crauti, i Canederli di Ratisbona o le Conchiglie del Danubio accompagnati ovviamente da una birra artigianale e tanta gentilezza.
Maria La Barbera
Nuoto, Alessandro Miressi oro nei 100 stile libero
Sul podio anche Helena Biasibetti e Alessandro Fusco
Archiviati ieri i 200 in tutti gli stili e le gare più lunghe – 800 e 1500 – il Trofeo Città di Milano è proseguito oggi con un ricco programma di gare, al mattino e al pomeriggio. Quattro le medaglie conquistate dagli atleti piemontesi, nel contesto di alto livello che sempre caratterizza il meeting del capoluogo lombardo. Una d’oro, vinta da Alessandro Miressi nei “suoi” 100 stile libero; tre di bronzo, due raccolte da Helena Biasibetti nei 50 e nei 100 farfalla e una da Alessandro Fusco nei 100 rana. Miressi, campione europeo e primatista italiano della gara regina, tesserato per Fiamme Oro e Centro Nuoto Torino e allenato da Antonio Satta, ha fermato il cronometro sul tempo di 49’’28, davanti a Luca Dotto (49’’87) e Alessandro Bori (50’’01). Una buona prestazione per Alessandro, impegnato nella preparazione che conduce agli Assoluti (2-6 aprile a Riccione), appuntamento nel quale centrare i minimi di qualificazione ai Mondiali, dal 21 al 28 luglio a Gwangju, in Corea. Per il campione torinese si è trattato della seconda medaglia nel meeting meneghino, dopo il bronzo vinto ieri nei 200 stile libero. Due volte sul terzo gradino del podio Helena Biasibetti, atleta della Dynamic Sport e della nazionale giovanile allenata da Donato Nizzia, che nella scorsa estate ha vestito la maglia azzurra agli Europei Junior raggiungendo la finale nei 100 farfalla. In mattinata ha nuotato i 50 farfalla in 27’’32 alle spalle delle azzurre Elena Di Liddo (26’’81) e Ilaria Bianchi (27’’02); nel pomeriggio la doppia distanza in 59’’99 dietro le stesse Bianchi (58’’26) e Di Liddo (58’’27) e con quattro centesimi di vantaggio sull’altra piemontese Aurora Petronio (Fiamme Gialle/Rari Nantes Torino, 1’00’’03), quarta. Due prestazioni brillanti, in particolare quella sui 100, nei quali Helena ha stabilito il proprio record personale migliorando l’1’00’’29 nuotato all’Energy Standard Cup di Lignano Sabbiadoro della scorsa primavera. Medaglia di bronzo anche per Alessandro Fusco, suo compagno di nazionale giovanile e portacolori dello Swimming Club Alessandria, allenato da Gianluca Sacchi. L’estate scorsa Alessandro si è laureato vicecampione europeo Junior nei 100 rana e oggi nella stessa distanza ha chiuso al terzo posto dietro gli azzurri Nicolò Martinenghi (1’00’’34) e Andrea Toniato (1’02’’40).
L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190302185658&area=1&menu=agonismo&read=nuoto
Cous Cous Klan
A più di un anno di distanza dal suo debutto e dopo un centinaio di repliche Cous Cous Klan continua a divertire, emozionare e a far riflettere
Frutto della giovane compagnia Carrozzeria Orfeo, definita popolare e profonda, divertente e irriverente, cruda e fortemente poetica, l’allestimento rappresenta l’ultimo capitolo della trilogia composta da Thanks for vaselina (da cui sarà tratto un film con Luca Zingaretti nel cast) e Gente da bar. Il loro è un teatro impegnato e di evasione allo stesso tempo dove protagonista è la nostra complessa e nevrotica quotidianità. Amano raccontare spesso “gli ultimi, i perdenti, i meno accettati della società, mescolando generi, fondendo l’ironia con la tragicità, il divertimento al dramma, in una continua escursione fra la realtà è l’assurdo, fra il sublime e il banale.” Già nel titolo dello spettacolo “Cous Cous Klan” è evidente la volontà di farsi beffe dell’assurdità di ogni forma di discriminazione. E per scardinare pregiudizi e inquietanti conformismi, quali migliori grimaldelli se non il politicamente scorretto e l’ironia? In una spaventosa, e neanche troppo lontana, società in cui l’acqua è stata privatizzata, in una specie di discarica di rottami due roulotte sgangherate ospitano una galleria di casi umani. In una vivono tre fratelli: Achille, un giovane sordo muto un po’ ritardato, Caio un ex prete caustico e disfattista e Olga, una donna obesa con un occhio solo ossessionata dall’orologio biologico, nell’altra un ” musulmano-moderato”, Mezzaluna, continuamente insidiato dalla vicina che vorrebbe un figlio da lui e assillato dal padre che desidera per lui un futuro da terrorista come i fratelli. In questa piccola comunità di diseredati fanno irruzione un borghese, Aldo, di professione pubblicitario, cacciato di casa dalla moglie per averla tradita con una minorenne, e Nina una ragazza visionaria scampata alla morte. E sarà proprio quest’ultima ad offrire alla brigata un’occasione di riscatto dove ognuno troverà il proprio senso semplicemente così com’è. Lo spettacolo ha un buon ritmo e gli esilaranti e feroci scambi di battute strappano diversi applausi a scena aperta, merito del talento di tutti gli attori che danno vita a personaggi irresistibili. Innumerevoli i temi del nostro contemporaneo che emergono dallo spettacolo e che fanno riflettere sul presente. Le disuguaglianze sociali, l’emarginazione che procura voragini di solitudini, i problemi legati all’immigrazione, il difficile confronto tra il mondo occidentale e l’Islam, le violenze e i soprusi di ogni tipo, gli scandali e la corruzione che offuscano il Vaticano, famiglie che si sfasciano a causa di incontri effimeri, il desiderio di avere un figlio a tutti i costi. Ma non sembrano esaurirsi qui gli spunti di riflessione. Uscendo dalla sala si rimane un po’ frastornati dopo essere precipitati in questo mondo tragico portato alle sue estreme conseguenze, al limite dell’assurdo. Una trasfigurazione della realtà per restituirla potenziata, dove la violenza e la provocazione non sono mai gratuite, ma vanno a svelare il nostro disperato bisogno di poesia, di bellezza, di accettazione, di sentirci amati.
Giuliana Prestipino
Arrestati con 90 chili di droga nel garage
Tra il 28 febbraio ed il 1 marzo a Novi Ligure (Alessandria), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, unitamente a quelli della Compagnia Carabinieri di Novi Ligure, hanno tratto in arresto S.E., 36enne e K.E 32enne, entrambi cittadini Marocchini, per traffico illecito di sostanze stupefacenti, perché trovati, all’interno di un garage, in possesso di 90 Kg chili di hashish. I due avevano ricevuto lo stupefacente nella mattinata, verosimilmente arrivato dalla Spagna, e lo avrebbero poi destinato a diverse piazze di spaccio, tra le quali Savona e Genova. A seguito delle perquisizioni domiciliari sono inoltre stati sequestrati un bilancino digitale, circa 20 grammi di cocaina, un’ingente quantitativo di denaro in contante e numerose sim telefoniche nazionali e marocchine. Gli arrestati, per i quali in data odierna è stata disposta la misura cautelare in carcere, sono ristretti presso il carcere di Alessandria.
M.Iar.
Venerdì 1° marzo, una pattuglia motomontata “Pegaso” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Torino, nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, ulteriormente intensificati nel fine settimana, ha proceduto, in via Vigliani, al controllo di una fiat punto nera con a bordo tre soggetti che, alla vista delle motociclette della Polizia di Stato, si scambiavano rapidi cenni d’intesa, con ciò insospettendo gli Agenti che hanno prontamente bloccato il veicolo per gli approfondimenti del caso. Dagli accertamenti svolti è emerso che due dei tre soggetti, tutti di nazionalità dominicana, erano ricercati per un recentissimo episodio di sangue avvenuto a Suzzara (MN), in quanto autori del tentato omicidio del connazionale ROSA JIMENEZ Marco Adonis prelevato da casa nella serata del 28 febbraio u.s. e colpito a bruciapelo con un colpo di pistola al petto sulla strada di fronte alla propria abitazione. I predetti, a Torino ospiti di conoscenti, sono stati, altresì, denunciati per il possesso di un pugnale ritrovato a seguito del controllo svolto. I due dominicani, T.B.C, classe 1987 e A.D.F., classe 1997, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, armi e spaccio di stupefacenti, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Mantova e incarcerati nella Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.
Agli arresti pluripregiudicato autore di 32 furti
I Carabinieri di San Damiano d’Asti hanno dato esecuzione all’ordine di esecuzione di pena detentiva, in regime di arresti domiciliari, a carico di B.S. 32enne pluripregiudicato di etnia “sinti” per una serie di atti criminali commessi nella Città Metropolitana di Torino.
Nel biennio 2015-2016 aveva posto in essere una vera propria opera di saccheggio nel capoluogo torinese e in numerosi comuni della cintura, dal canavese alla zona di Moncalieri, unitamente ad una banda di altri 4 soggetti della stessa etnia, commettendo ben 32 furti in abitazioni, centri commerciali, tabaccherie, ed altre attività ancora. Per tali scorribande è stato ritenuto colpevole e condannato in via definitiva a 3 anni e 8 mesi di reclusione, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, furto, rapina e ricettazione, da scontare presso il domicilio. All’epoca dei fatti contestati, l’arrestato era già soggetto conosciuto alle Forze dell’Ordine, perché fin dall’età 15 anni si era reso responsabile di reati contro il patrimonio e la persona e vantava un curriculum criminale di tutto rispetto. Il bottino raccolto nelle numerosissime “spaccate” nelle quali è stato accertato il coinvolgimento del soggetto arrestato e dei suoi complici, ammonta a diverse decine di migliaia di euro, raggranellati in decine di colpi tra i quali quelli portati a segno nel centro commerciale “45° Nord” di Moncalieri, il supermercato IN’S di None, due tabaccherie di La Loggia ed una di Piobesi, un bar di Villafranca Piemonte e diverse sale slot della cintura torinese. Per l’esecuzione dei colpi erano state utilizzate diverse auto di grossa cilindrata, che venivano rubate per tale scopo.
Massimo Iaretti
