redazione il torinese

I politici "graziati" dalla sentenza non mangiavano anche loro? Sì, ma erano tutti pranzi in buona fede

consiglio lascaris
Per i magistrati i fatti contestati “non costituiscono reato” e sarebbe evidente la mancanza di dolo con cui sono stati spesi i fondi, anche per pranzi, cene e bar, stessa tipologia di spese che ha inguaiato i consiglieri dell’era Cota

 

La sentenza è di assoluzione per tutti gli imputati della seconda tranche di Spese pazze. Il gup Daniela Ruspoli ha accolto in toto, senza la minima eccezione, la richiesta dei pm che avevano chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati “ripescati” nell’ambito di Rimborsopoli. Con questa richiesta la Procura di Torino aveva chiuso il proprio  intervento al processo bis degli ex consiglieri regionali del Piemonte. In questa ultima tranche i politici coinvolti erano quasi tutti del centrosinistra. Per i magistrati i fatti contestati “non costituiscono reato” e sarebbe evidente la buona fede con cui sono stati spesi i fondi, anche per caffè e ristoranti, stessa tipologia di spese che ha inguaiato i consiglieri dell’era Cota.

 

Erano rientrati nell’inchiesta il vicepresidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, il segretario regionale Pd Davide Gariglio, l’assessore regionale Monica Cerutti, l’attuale senatore Stefano Lepri, Angela Motta, Eleonora Artesio (tutti delcentrosinistra), Gianluca Vignale,Giampiero Leo e Fabrizio Comba (centrodestra). Imputato anche Luca Pedrale, ex capogruppo di Forza Italia a palazzo Lascaris, ma la sua posizione è stralciata.L’ex governatore Roberto Cota, che inizierà a fine mese il processo a suo carico, insieme con decine di consiglieri del centrodestra coinvolti nella prima Rimborsopoli, aveva dichiarato alla vigilia di questa sentenza: “se assolvono la sinistra dovranno assolvere anche noi”. Chissà.

 

(Foto: il Torinese)

La radio spopola sul web con RV1

radio web

Il palinsesto 2015 della web radio è sempre più interessante e social

 

RV1 è la radio che diffonde il proprio segnale in webcasting e che si pone come il primo web-network italiano e si posiziona tra le prime 5 web radio nazionali come dati di ascolto certificati Telecom Italia. Per il 2015 RV1 affianca a programmi e canali tematici già collaudati e di successo, tante novità per soddisfare il proprio target. Tra le new entry, un programma sul food firmato dagli chef di Città del gusto Torino – Gambero Rosso, ed una rubrica dedicata all’Expo.

 

Proseguono con successo Ma Allora… la prima fanzine radiofonica interattiva curata da I MODERNI per i loro fans e le diverse rubriche di moda, bon ton, life style, teatro, gossip e molto altro ancora. Con oltre 50 canali musicali dedicati e in perfetto mood 2.0, RV1 è interattiva con dirette social dei programmi e con eventi live da tutta Italia, offre una proposta musicale multi tematica con un palinsesto articolato, veloce, coinvolgente e modulato nell’arco delle 24 ore, è la radio InStore di molti partner con programmi e appuntamenti brandizzati durante la giornata.

 

Per garantire al proprio target musica e attualità a 360 gradi RV1 ha creato la webTV che è visibile anche su smartphone e tablets. Gli utenti possono registrarsi al sito www.rvuno.it ed essere sempre connessi.

Tutte le zone della Grande Torino metropolitana

TORINO INGRESSO

La struttura è ancora tutta da costruire. Come le zone di ambito omogeneo che sono state affrontate nei giorni scorsi in commissione

 

“Fatta l’Italia dobbiamo fare gli Italiani”, la frase è di Camillo Benso conte di Cavour non appena il nostro Paese giunse all’Unità. E mai frase fu più vera, viste tutte le spinte in senso contrario che si sono conosciute negli ultimi anni. E, per similitudine, questo asserto vale anche per la neonata Città Metropolitana di Torino che dal 1 gennaio 2015 ha rilevato la Provincia di Torino, ormai passata alla storia. L’ente territoriale previsto dalla riforma costituzionale del 2001, i cui criteri normativi sono stati fissati dalla cosiddetta “legge Del Rio”, c’è, il sindaco ed il consiglio metropolitano ci sono, ma la struttura è ancora tutta da costruire. Come le zone di ambito omogeneo che sono state affrontate nei giorni scorsi in commissione. La ampia maggioranza che sostiene il sindaco metropolitano Piero Fassino ne aveva proposte otto – Ambito Metropolitano 1 (la città di Torino), Pinerolese, Valle di Susa, Eporediese, Valli di Lanzo e Ciriacese, Chivassese, Canavese e Carmagnolese. Il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, ha invece chiesto che si passasse da 8 ad 11 zone, suddividendo Torino in tre zone, Sud, Nord ed Oves. “La nostra proposta – dice il consigliere metropolitano Dimitri De Vita – è stata accolta”.

 

Massimo iaretti

Ragazza suicida con un coltello nel petto

carabinieri xx

Pare che la giovane soffrisse di crisi depressive

 

Giallo a Settimo Torinese, una ragazza 26enne, di origine greche, è stata trovata morta nel suo appartamento con un coltello nel petto. Non si conoscono ancora i fatti nei dettagli, ma poichè la porta era chiusa dall’interno e non risultano segni di scasso l’ipotesi più probabile è che si tratti di suicidio. Pare che la giovane soffrisse di crisi depressive. La donna non era andata a scuola a prendere il figlio, da lì è scattato l’allarme. Indagano i carabinieri.

Coppa Italia addio per i Granata: Torino Lazio 1-3

toro bandiera

Intanto i biancocelesti volano ai quarti di finale, dove sfideranno il Milan

 

La sconfitta per 3-1 contro la Lazio fa uscire definitivamente i Granata  dalla Coppa Italia. E la squadra di Ventura esce anche dallo stadio tra i fischi dei tifosi. Segnano Keita e Klose nel primo tempo, poi è la volta di Martinez nel secondo tempo. E al 12′ della ripresa Padelli atterra Klose in area: il portiere viene espulso e  su rigore segna Ledesma. dato positivo per il Toro, il debutto di Maxi Lopez, in attesa di altri rinforzi. Intanto i biancocelesti volano ai quarti di finale, dove sfideranno il Milan.

 

   

Regione, Saitta gongola per il primo ok da Roma: promossa la Sanità "made in Piemonte"

molinette

sant'anna ospedaliPer accelerare il più possibile le assunzioni si sta valutando la possibilità di attingere da graduatorie aperte presso alcune aziende sanitarie che hanno espletato negli ultimi tempi concorsi per infermieri

 

Qualche buona notizia – finalmente – nel mondo della sanità piemontese malata. Tra mille problematiche, ultima quella legata ai turni senza fine degli infermieri e quella connessa delle liste di attesa nei pronto soccorso (problematiche dovute alla carenza di risorse finanziarie, questo è il vero tema) giunge positiva la notizia , di cui parliamo in altra rubrica del giornale, della possibile assunzione di nuovi 600 infermieri, grazie ai 100 milioni di euro risparmiati dalle Asl. E quella del nuovo sistema di monitoraggio delle code attraverso il web. Ma l’assessore regionale alla Sanità Antonino Saitta,  può tirare un sospiro di sollievo soprattutto per il primo via libera alla revisione della rete ospedaliera piemontese, deciso dai vertici tecnici del ministero, durante una riunione con il direttore regionale della sanità Fulvio Moirano. “Un’ottima notizia: cominceremo presto ad assumere  e venerdì si terrà l’incontro con i direttori delle aziende e i pronto soccorso in crisi”, gongola l’assessore.

 

Il Ministero – dice il comunicato di piazza Castello – è interessato a far sì che il risultato in Piemonte entro la fine del 2016 sia raggiunto nel suo insieme, e quindi i margini di manovra per piccoli spostamenti e correzioni all’interno delle tabelle sulla dislocazione delle varie specialità sono assolutamente ammissibili. La formulazione di alcune prescrizioni completerà il parere tecnico del Ministero, che verrà formalizzato la prossima settimana dopo l’incontro con i tecnici del Ministero delle Finanze che si occupano di conto annuale e personale. Per accelerare il più possibile le assunzioni si sta valutando la possibilità di attingere da graduatorie aperte presso alcune aziende sanitarie che hanno espletato negli ultimi tempi concorsi per infermieri.

 

La Regione, inoltre, troverà forse anche una soluzione per  le cure domiciliari, con il pagamento dei relativi assegni. Se ne è parlato in Commissione Sanità:  il presidente Domenico Ravetti (Pd), ha chiesto alla Giunta di dare assoluta priorità alla soluzione del problema per evitare che gli assistiti restino senza la copertura degli assegni

 

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

 

Alle valanghe ci pensa Daisy Bell

valanghe

La campana speciale produce esplosioni che staccano le masse di neve pericolose

 

Il Piano intervento distacco artificiale valanghe (Pidav) prevede che una speciale campana, denominata Daisy Bell, sistemata su un elicottero, produca una serie di esplosioni sonore capaci di distaccare le formazioni nevose pericolose. Per ora è un progetto sperimentale deciso dalla Regione. riguarderà il Colle della Maddalena, tra Italia e Francia, che negli anni scorsi è stato spesso chiusio per il pericolo valanghe, penalizzando il turismo e gli autotrasportatori

Un bacio per provocare ricordando Charlie

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C’è chi è stato al gioco ed ipotizzando si trattasse di una testimonianza in memoria di Charlie Hebdo, si è buttato tra le braccia dei “provocatori” baciandoli o abbracciandoli, ma c’è anche chi, al contrario, ha visto il gesto come una forte mancanza di rispetto nei confronti di tutte le vittime

 

Del fatto che Nicola Bremer e Marco Gili fossero due “provocatori”, eravamo già al corrente grazie ai tanti video girati per le strade di Torino e pubblicati sul loro canale YouTube “NoiCiMettiamoLaFaccia”.

 

Ma questa volta i due giovani videomaker torinesi sono ritornati in scena con un video decisamente spiazzante e che lascia un po’ tutti a bocca aperta. All’indomani dei fatti avvenuti a Parigi, tra cui la terribile strage al famoso giornale satirico Charlie Hebdo, i due ragazzi si sono presentati in un centro commerciale di Göteborg (Svezia), indossando un cartello con la scritta: “Baciami, disegno vignette politiche”.

 

Inutile dire che le reazioni dei passanti al surreale cartello sono state svariate ed immediate. C’è chi è stato al gioco ed ipotizzando si trattasse di una testimonianza in memoria di Charlie Hebdo, si è buttato tra le braccia dei “provocatori” baciandoli o abbracciandoli, ma c’è anche chi, al contrario, ha visto il gesto come una forte mancanza di rispetto nei confronti di tutte le vittime di questi giorni nella capitale francese e che quindi con aria indignata,ha esortato i due ragazzi a smettere sottolineando la “stupidità” della loro messa in scena. Alle varie reazioni si è susseguita naturalmente una sorta di riflessione personale da parte di chiunque leggesse, come ad esempio quella di un uomo che incurante o forse inconsapevole di essere ripreso, di fronte a quel cartello trasformatosi in simbolo, ha intavolato una conversazione sull’integrazione e sulle diverse forme di credo religioso.

 

Sicuramente un video forte e di grande impatto emotivo per qualsiasi persona abbia seguito gli ultimi eventi di Parigi. Nicola e Marco si definiscono due “provocatori sociali” ed in questo video, dall’argomento così serio e toccante, forse hanno seriamente dimostrato di esserlo.

 

A chi li ha criticati e ha ricercato una ragione valida dietro a questa loro filmato i due ragazzi ( precisamente Nicola) rispondono: “ Io credo che l’arte contemporanea sia come andare al ristorante. Nessuno (a meno che non sia di mestiere) va al ristorante e dice << Non me ne intendo>>. O ti piace o non ti piace. Il perché non è importante e questo, secondo me vale anche per i nostri video. Noi siamo dei provocatori sociali. Non abbiamo nessuna verità in mano da insegnare alla gente con cui interagiamo, tutt’altro. Vogliamo far sorgere domande. E nel caso di #Baciami disegno vignette politiche# dentro ognuno che mi ha visto con quel cartello sono sorte domande e reazioni diverse. Nessuno ha ragione e nessuno ha torto. ” Ed aggiungono: “ E’ sicuramente, secondo me, il video più serio tra quelli che abbiamo fatto. Non vogliamo esprimerci in merito a quello che pensiamo sulla strage di Parigi, forse l’unico messaggio che vogliamo lanciare è un NO alla violenza e un bel SÌ all’interazione amichevole tra le persone.”

In quest’ultima settimana abbiamo assistito a fatti terribili come il tremendo attacco al settimanale Charlie Hebdo e l’uccisione di quattro ostaggi all’interno del supermercato Kosher nella zona est di Parigi. Allo stesso tempo abbiamo però assistito a piazze (tra cui piazza Castello) gremite di gente, persone silenziose e pacifiche, che con la loro presenza ed i loro cartelli con scritto “Je Suis Charlie”, hanno voluto dimostrare come il rispettodella vita, la solidarietà contro la violenza e soprattutto la libertà di parola ed espressione debbano continuare ad essere presenti nella vita di tutti i giorni.

 

Questi ragazzi hanno messo in scena una “provocazione” ricordando i fatti di Parigi e facendo un palese riferimento al giornale satirico. Può essere apprezzato come criticato, qui ognuno di noi è fortunatamente libero di scegliere.A noi piace pensare che con questo video, sicuramente a modo loro, anche Marco e Nicola abbiano gridato: “ Je Suis Charlie”, Nous Sommes Charlie.

 

 

Kiss me I design political cartoons

 

Simona Pili Stella

Corsi di autodifesa per donne al Palagiustizia

tribunale
Derivati da Arti marziali come il Ju-Jitsu e l’Aikido aiutano a prevenire e neutralizzare molestie e aggressioni 

 

Continuano i corsi gratuiti di autodifesa per le donne organizzati dal CRAL del Palagiustizia di Torino, edizione gennaio 2015. Derivati da Arti marziali come il Ju-Jitsu e l’Aikido aiutano a prevenire e neutralizzare molestie e aggressioni di ogni tipo. Con il patrocinio della Città di Torino. Inizio corsi: 20 gennaio 2015. Per informazioni: www.comune.torino.it

600 nuovi infermieri al pronto soccorso

molinette

Ciò sarà possibile impiegando 100mln di euro risparmiati dalle Asl

 

La Regione Piemonte intende assumere 600 nuovi infermieri per far fronte alle emergenze nella sanità piemontese. E’ quanto afferma l’assessore Antonio Saitta: “Contiamo di avere un primo via libera dal ministero a sbloccare il turn over, per assunzioni mirate nei reparti in maggiore sofferenza come i pronto soccorso dei grandi ospedali”. Ciò sarà possibile impiegando 100mln di euro risparmiati dalle Asl.

 

(Foto: il Torinese)