redazione il torinese

La Dodicesima notte al Carignano

teatriIl regista Carlo Cecchi interpreta un impagabile Malvolio accanto a una compagnia di talenti nella Dodicesima Notte di Shakespeare. Equivoci e scambi di identità per un gioco attoriale straordinario con Carlo Cecchi protagonista 

 

 

Carlo Cecchi torna a Shakespeare, interpretando fino al 31 maggio prossimo, al teatro Carignano, la Dodicesima Notte, una commedia corale basata sugli equivoci,  gli scambi di identità e di genere. Opera della maturità del Bardo, fu composta fra il 1599 e il 1602, ed è spesso stata definita la “commedia perfetta”. Un coro di personaggi si destreggia in una serie di monologhi di una grazia incantevole, che hanno reso questo pastiche una delle vette più elevate della poesia shakespeariana.  La vicenda prende avvio nello stravagante ducato d’Illiria, dove il duca Orsino è lo spasimante della contessa Olivia, che, però,  lo respinge, proclamandosi in lutto. A sciogliere l’impasse giunge un provvidenziale naufragio, che porta a corte la giovane Viola, che assume le sembianze del fratello, creduto morto in mare. Diventa poi il Paggio del Duca e si invaghisce di lui, facendo al tempo stesso innamorare di sé la Contessa. Accanto al plot principale se ne dipana un secondo minore, che ruota tutto intorno alla beffa ordita ai danni del petulante maggiordomo Malvolio, interpretato da Carlo Cecchi.

 

“Malgrado la sua funzione comica – afferma il regista Carlo Cecchi –  questo plotter ha uno svolgimento più amaro. La follia che percorre la commedia, come in un carnevale dove tutti sono trascinati in un ballo volteggiante,  trova il suo capro espiatorio in Malvolio,  il più folle dei personaggi,  il maggiordomo,  interpretato da un attore comico che aspirava a recitare una parte nobile, quella del Conte Consorte”. Il testo shakespeariano,  nella  splendida traduzione della poetessa Patrizia Cavalli, accompagnato dalle musiche di Nicola Piovani e dai costumi sontuosi di Nana’ Cecchi, consente a Cecchi, che ne è anche regista,  oltre che interprete, nelle vesti di Malvolio,  di orchestrare un gioco attoriale magnifico, basato tutto sulla stilizzazione e l’essenza dei personaggi. “Shakespeare – spiega Carlo Cecchi – rappresenta il teatro dell’assoluto, capace di veicolare un attualità che va al di là dell’attualità.  È talmente universale da diventare, quasi miracolosamente e immediatamente, Teatro”.

 

Mara Martellotta

 

Teatro Carignano

Mart. Giov. ore 19.30

Merc. Sab. Ore 20.45

Dom. Ore 15.30

 

I cani di via Germagnano infiammano la politica sotto la Mole

canile

Pochi ma agguerriti manifestanti padani hanno esposto striscioni con la scritta: “Siamo con gli animali e contro le bestie”. Il sindaco Piero Fassino ha stigmatizzato la devastazione del canile

 

La vicenda indegna dell’ennesimo attacco al canile di via Germagnano, che ha provocato la devastazione dei locali e la fuga di alcuni animali (poi recuperati) ha agitato le acque della politica torinese. La manifestazione leghista nei pressi del campo rom, da cui è partito l’attacco al canile dell’Enpa, non ha visto la presenza di una ruspa in stile salviniano, come era stato annunciato in precedenza. Pochi ma agguerriti manifestanti padani hanno esposto striscioni con la scritta: “Siamo con gli animali e contro le bestie”. “Volevamo presentarci con una ruspa, ma la questura ci ha fermati per motivi di ordine pubblico. In maniera responsabile ed intelligente, abbiamo, quindi, fatto un passo indietro. E’ stato chiaramente uno stop politico, dato che la ruspa è il simbolo della chiusura definitiva dei campi rom. La nostra battaglia, però, non si fermerà. Il prossimo anno, quando governeremo Torino, manderemo non una, ma cinquanta ruspe in ogni insediamento. I campi nomadi vanno chiusi e gli zingari vanno mandati via dalla nostra Città”: Così Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord in Sala Rossa, e Stefano Allasia, deputato torinese del Carroccio, a margine della manifestazione leghista di questa mattina davanti al canile dell’Enpa in Via Germagnano, distrutto dai rom del vicino campo.

 

Il sindaco Piero Fassino ha stigmatizzato la devastazione del canile, assicurando che il Comune aiuterà l’ente animalista a proseguire le pproprie attività.Altre reazioni politiche: <<Come temevamo la ruspa leghista è rimasta nel box … non importa, mercoledì sera in piazza scenderà l’indignazione della cittadinanza contro l’arroganza degli zingari che vogliono trasformare via Germagnano in terra di nessuno: con la mobilitazione popolare che ci aspettiamo dovranno capire che i torinesi e gli amanti degli animali non si fanno intimidire. Devono essere i campi rom a chiudere non i canili!>> afferma Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino e Regione Piemonte a proposito del saccheggio rom contro il canile Enpa a Torino nord, annunciando <<La fiaccolata di mercoledì sera in via Germagnano davanti ai campi è confermata e regolarmente comunicata alla Questura che non ha emesso alcun divieto. Un servizio d’ordine garantirà il civile svolgimento insieme alle FdO, escludendo qualsiasi paragone calunnioso con l’incendio della Continassa, che peraltro vedeva presente il Pd e non FdI. Ma un messaggio arriverà chiaro agli zingari: Torino non li vuole, la pazienza è finita!>>. 

 

“Di fronte all’inaccettabile devastazione dell’ambulatorio dell’Enpa di via Germagnano,  nell’esprimere la nostra solidarietà ai volontari, con l’impegno a non lasciarli soli nella ricostruzione, – scrive in un comunicato la segreteria provinciale di Sel – non possiamo che tornare a prendere atto che è in costante aumento il disagio sociale, che si esprime violentemente non soltanto nelle periferie più degradate, ma anche nei luoghi che le istituzioni hanno in qualche modo abbandonato. Appare ormai non più rinviabile un intervento strutturato da parte di Comune e Stato, che tenga insieme il contrasto alla criminalità e all’illegalità e la prospettiva di ridare dignità, decoro e speranza di normalità alle comunità rom.E’ indispensabile infatti tenere ben separati i piani tra legalità e illegalità, – prosegue Sel -evitando in tutti i modi che prenda il sopravvento il sentimento razzista, ormai strutturato e sempre pronto a scatenarsi preventivamente, prima ancora dell’identificazione del colpevole. A pagare le conseguenze di un gesto criminale sia chi effettivamente lo ha compiuto, non una intera etnìa.Per questo, se da un lato possiamo comprendere le durissime parole dell’ENPA, dall’altro non possiamo che respingere con altrettanta durezza le accuse generiche a una intera comunità, nonché i violenti commenti di stampo nazista e incitanti all’odio razziale che in queste ore si sono moltiplicati sui social media.Chiediamo invece che queste problematiche siano affrontate subito e con chiarezza dalle istituzioni, nel rispetto della dignità e dei diritti di ognuno”.

 

Paolo Pisotti, la matematica nell'arte

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bodo arteDal 6 maggio al 6 giugno sarete i benvenuti presso gli spazi di You and Partners, formalmente un ufficio, in realtà un contenitore di idee ed entusiasmi differenti: un coworking ma anche un atelier artistico, uno show-room e un punto d’incontro per associazioni, un crocevia di informazione, comunicazione e progetti in pieno centro città

 

Gli spazi espositivi alternativi dell’ufficio You and Partners, in Corso Vittorio Emanuele 74 a Torino, vi invitano da mercoledì 6 maggio  a vedere e a conoscere, se ancora non ne avete avuto il piacere, il pittore Paolo Pisotti, nato a Torino nel 1936.   L’invito in questione intende inaugurare un ciclo di incontri informali – per questo organizzati in spazi non istituzionali – pensati per offrire a tutti i curiosi la possibilità di conoscere giovani artisti emergenti e vecchie glorie cittadine, in un dialogo aperto a tutti, anche e soprattutto ai non addetti ai lavori. Come è noto, non vi è modo migliore di conoscere un artista se non attraverso i suoi lavori, ma You and Partners vuole affiancare alle opere in esposizione la possibilità di un dialogo diretto con l’artista, dando tutte le informazioni utili a conoscere il suo percorso e le scelte che lo hanno portato a produrre determinati cicli di opere, ma incoraggiando il confronto e l’approfondimento diretto.

 

Nel caso del primo ospite di You and Partners, il pittore Paolo Pisotti, è curioso scoprire come inizialmente egli studiò da giurista, seguendo la tradizione di famiglia, fino a che nel 1959 non decise di dedicarsi alla sua vera vocazione, quella artistica. Pisotti entrò dunque a far parte di una cerchia famosa e stimata di colleghi torinesi, tra cui i suoi maestri Casorati e Tarantino, noto scultore, ed altri pittori come Ruggeri, Saroni e Soffiantino. Nel corso dei decenni successivi ha esposto in diverse mostre collettive in Italia e nel mondo, ampliando i propri settori di interesse, spaziando dalla moda al design e alla pubblicità, fino ad esplorare teorie scientifiche e giochi matematici. Lo studio del colore e delle forme lo ha portato a approfondire negli ultimi anni la tematica oltre i confini dell’arte, approdando a teorie matematiche come quella relativa lo studio dei Polimini, termine battezzato dall’inventore Solomon W. Golomb, che ne rese note le caratteristiche nel suo articolo Scacchiere e polimini, pubblicato sulla rivista “American Mathematica Monthly” nel 1954.

 

Proprio da questo filone matematico indagato dall’artista hanno preso – letteralmente – forma le sue opere più recenti, di cui una selezione è oggi in mostra nelle sale di You and partners. Le potenzialità che Pisotti ha visto in questo gioco matematico risiedono nelle infinite combinazioni cromatiche basate sul principio cardine dei Polimini, ovvero che i quadretti componenti le varie figure devono avere almeno un lato in comune e si devono escludere tutte le figure equivalenti, cioè quelle che possono essere sovrapposte con un movimento qualsiasi. I dettami matematici hanno fornito uno spunto insolito a Pisotti, che ha ricreato su tela e carta accostamenti armoniosi ma anche di forte contrasto cromatico, mantenendo, grazie alle regole di base, proporzioni incredibilmente equilibrate e affascinanti. Dal 6 maggio al 6 giugno sarete i benvenuti presso gli spazi di You and Partners, formalmente un ufficio, in realtà un contenitore di idee ed entusiasmi differenti: un coworking ma anche un atelier artistico, uno show-room e un punto d’incontro per associazioni, un crocevia di informazione, comunicazione e progetti in pieno centro città.

 

Benedetta Bodo di Albaretto

You and Partners
Corso Vittorio Emanuele II, 74 – 10121 Torino
Tel. 011-197.064.54 – fax: 011-197.064.71
 mail – info@youandpartners.it

Uccise per 300 euro: condannato a 32 anni

PALAZZO DI GIUSTIZIA

La vittima aveva vinto alle slot e gli inquirenti ritengono che il desiderio di rubare il denaro, sarebbe stato il movente del delitto

 

La Corte d’Assise ha condannato alla pena di 32 anni Paolo Ottino, l’uomo accusato dell’omicidio del muratore Francesco Daniele. Questi venne  ucciso a colpi di pistola nel giugno 2013 a Verrua Savoia. I due avevano passato il pomeriggio a giocare alle slot machine in un bar di Crescentino, nel Vercellese. La vittima aveva vinto 300 euro e gli inquirenti ritengono che il desiderio di rubare il denaro, sarebbe stato il movente del delitto. L’accusato ha invece sempre respinto ogni addebito.

Idee e donne coraggiose a TEDx Crocetta women

DONNE CROCETTA

L’evento si terrà nei locali di SocialFare ® | Centro per l’Innovazione Sociale, presso Rinascimenti Sociali in Via Maria Vittoria 38, a pochi passi da Piazza Vittorio, dalle 19 alle 22.45

 

Quattro live speakers raccontano storie accomunate dall’obiettivo di esplorare idee coraggiose che creano “momentum” nel nostro modo di pensare, vivere e lavorare. A seguire, il live streaming dell’evento TEDWomen in California. L’evento si terrà il 29 maggio nei locali di SocialFare ® | Centro per l’Innovazione Sociale, presso Rinascimenti Sociali in Via Maria Vittoria 38, a pochi passi da Piazza Vittorio, dalle 19 alle 22.45. La serata, divisa in due parti intervallate da un coffe break, si concluderà con un Cocktail nei locali di SocialFare. Interverranno:

 

Ginevra Pressenda: Change your energy to change the world. Scrittrice Poeta negli anni ’90, ora è blogger e scrittrice del libro “La via dell’arciere consapevole”. Si occupa inoltre di fotografia, svolge conferenze che hanno come tema la spiritualità e il “femminino sacro”.

 

Francesca Zampone: Women and Money Coach e fondatrice dell’Accademia della Felicità. Dopo 20 anni di esperienza lavorativa in impresa, nel 2011 ha aperto la sua azienda di coaching che si chiama Accademia della felicità.

 

Paola Gianotti: I dreamed, I won Life Coach. Paola é una temeraria sognatrice e ha deciso di realizzare i suoi sogni: pur non essendo un’atleta di professione, ha girato il mondo in lungo e in largo, diventando la prima donna italiana ad attraversare in bicicletta quattro continenti e 25 paesi.

 

Cyril Bernard: How do women inspire man? Fondatore di MammaBanana.com Di nazionalità franco-canadeseha ha iniziato la sua carriera come consulente d’acquisti in Francia. Nel 2014 si è licenziato per iniziare una nuova avventura: creare un sito web che si chiama MammaBanana.com.

 

L’evento in lingua inglese sarà ad accesso gratuito, fino ad esaurimento posti (100). Data la sua esclusività e l’elevato numero di richieste di partecipazione, l’iscrizione è comunque soggetta al seguente requisito: compilazione del modulo per la selezione e registrazione tramite Eventbrite.

 

Maggiori dettagli sulla modalità di partecipazione su tedxcrocetta.com.

Tre poliziotti aiutano donna a partorire in strada

POLIZIA CROCETTA 

La neonata e la mamma sono state poi affidate al 118

 

Tutto si possono aspettare le forze dell’ordine, di questi tempi. Ma certo che i tre poliziotti che si sono improvvisati ostetrici per un parto in strada, nella notte nel quartiere Aurora di Torino, non avrebbero mai pensato potesse toccare a loro. Una donna stava salendo sull’auto per essere portata dal marito in ospedale, ma si sono rotte le acque. Gli agenti di una volante, intervenuti in aiuto della coppia, hanno solo potuto assistere il parto. poichè ormai non c’era più tempo per correre in ospedale. Tutto è andato per il meglio e la neonata è stata coperta con un maglione blu in dotazione ai poliziotti. Madre e piccola state poi consegnate ai sanitari del 118.

Riabilitare i soldati fucilati cento anni fa

PRIMA GUERRA

lavagno“E’ un atto tardivo, ma necessario, di rispetto umano”

 

Adesso è più vicina la riabilitazione dei 750 soldati italiani che, nel corso della Grande Guerra scoppiata esattamente un secolo fa, vennero fucilati per atti che l’Alto Comando del Regio Esercito considerava di insubordinazione. La Camera ha approvato un testo di legge. Il deputato Fabio Lavagno che aveva presentato una proposta di legge in questa direzione, ha sottoscritto il testo che è passato a Montecitorio e definisce  “un atto tardivo, ma necessario, di rispetto umano”. E il deputato del Partito democratico ora auspica che “l’approvazione della Camera venga rapidamente replicata dal Senato. Riabilitare la memoria dei fucilati è uno dei modi per celebrare il ricordo i quel tragico conflitto nel suo Centenario”.

Massimo Iaretti

Una domenica speciale tra ricordi, fede e sport

esercito guerra22giro 22All’uscita dal Duomo, ritornando verso Piazza Castello, impossibile non notare l’immensa pista per le biglie di colore rosa: essa ricalca la sagoma della nostra Penisola, per celebrare il passaggio del Giro D’Italia nel capoluogo piemontese

 

Il 24 maggio Torino è stata protagonista di numerosi eventi storici, religiosi, sportivi e ludici rivolti a tutti, sia grandi che piccini. Come tutti sanno in questi giorni nella nostra città ha luogo l’Ostensione della Sindone, che richiama devoti e non da tutto il mondo. Il percorso di visita si snoda a partire da Viale Partigiani e prosegue per 850 metri quasi interamente coperti fino alla sala della pre-lettura, in cui viene mostrato un breve video sul Telo; dopo un ulteriore tragitto si accede al Duomo dove ci si raccoglie brevemente in preghiera di fronte alla Sindone.Rigorosi sono i controlli per accedere al percorso: evitate di portarvi ad esempio set da manicure perché verrebbero sequestrati in quanto ritenuti potenzialmente pericolosi.Ricordiamo infine che le visite sono gratuite, ma è necessaria la prenotazione.

 

All’uscita dal Duomo, ritornando verso Piazza Castello, impossibile non notare l’immensa pista per le biglie di colore rosa: essa ricalca la sagoma della nostra Penisola, per celebrare il passaggio del Giro D’Italia nel capoluogo piemontese.Ma le biglie sono solo uno dei tanti giochi che animano la Piazza e Via Roma, infatti in questi giorni si celebra la Giornata Mondiale del Gioco organizzata dall’ITLA (International Toy Library Association) che riunisce le ludoteche di tutto il Mondo.Tra i giochi presenti anche alcuni cari alle generazioni passate, come le trottole e il gioco della campana, spesso realizzati con oggetti di recupero; immancabili i giochi da tavolo e altri divertimenti più moderni.

 

Tra un gioco ed un altro impossibile non notare la corsa dei Bersaglieri che si conclude con la celebre Carica: questo perché il 24 maggio cade anche il 100° anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel conflitto del ’15-’18…Chi non ricorda la celebre strofa della canzone “La Leggenda del Piave”, “Il Piave mormorava, calmo e placido, al passaggio dei primi fanti, il ventiquattro maggio…”?Tutta la città ha ricordato la ricorrenza con numerosi eventi, tra cui mostre, esibizione della banda, sfilate in divisa d’epoca etc etc. In mattinata si è inoltre tenuta la Turin Half Marathon, un percorso di tre ore che ha come punto di partenza e di arrivo il Borgo Medioevale e che ha richiamato atleti professionisti e non da tutto il mondo! Ultima ma non meno importante, la festa di Maria Ausiliatrice, che culminerà come di consueto con la processione che partirà dal Santuario caro a Don Bosco e a tutti i Torinesi; tale celebrazione è resa ancora più importante dal 200° Anniversario dalla morte di Giovannino Bosco.

 

Maria Ferreri

Chiara Mandich

Salone tutto in rosa con Milella e Cogoli proposte da Fassino e Chiamparino

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salone conferenza 2salone 667Nell’incontro tra Comune e Regione si e’ anche parlato di un’integrazione tra Salone del libro,Circolo dei Lettori e altre istituzioni torinesi e piemontesi dedicate al libro

 

Giovanna Milella presidente del Salone e Giulia Cogoli direttore: all’assemblea dei soci della Fondazione del Libro verrà portata questa proposta, come emerge dall’incontro di oggi tra il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, il sindaco Fassino, gli assessori  alla cultura di Regione e Comune, Parigi e Braccialarghe. Nell’incontro si e’ anche parlato di un’integrazione tra Salone del libro,Circolo dei Lettori e altre istituzioni torinesi e piemontesi dedicate al libro. Intanto, il vecchio leone Rolando Picchioni, presidente uscente della Fondazione , non ha intenzione di dimettersi, perlomeno dal cda del Salone. L’avviso di garanzia per peculato consegnatogli  proprio alla vigilia del rinnovo dei vertici della prestigiosa istituzione culturale puzza in effetti di bruciato. Anzi, di invidie e cattiverie non sopite. Si terrà intanto nei prossimi giorni l’interrogatorio di Picchioni, accusato di presunte fatture false. Si presenterà ai pm Andrea Beconi e Gianfranco Colace, su richiesta degli avvocati Gian Paolo e Valentina Zancan, presentatisi  in procura per chiedere l’interrogatorio del loro assistito. L’avvocato Zancan ha definito l’indagine “del tutto priva di fondamento”.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Dall'orologio immobile al caffè scomparso: piccoli misteri a Palazzo Civico

palazzo civico

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI

 

Adiacente alla Sala Rossa del consiglio comunale c’è un corridoio su cui si affaccia un ampio guardaroba con un piano per appoggiare i cappelli. Ma il malcapitato, che appoggiasse un cappello per davvero, scoprirebbe recuperandolo di averlo poggiato su uno strato di polvere  antica e persistente. Quando mi capitò la prima volta, oltre a ricorrere alla tintoria, segnalai la questione. Sguardo vagamente perplesso dei vari interlocutori: sembra che in realtà nessuno sia responsabile di controllare l’effettivo svolgimento delle pulizie

 

Appeso su una parete della Sala Capigruppo di Palazzo Civico si può vedere un orologio che sembra esser lì da una cinquantina d’anni. Segna da un tempo imprecisato le 18,30. Quando partecipo ad una riunione lo osservo, interrogandomi sulla sua storia e sul perché non sia stato mai riparato o sostituito. Mi sono anche informato e la prevedibile risposta è stata che non ci sono soldi per le manutenzioni.

 

Adiacente alla Sala Rossa del consiglio comunale c’è un corridoio su cui si affaccia un ampio guardaroba con un piano per appoggiare i cappelli. Ma il malcapitato, che appoggiasse un cappello per davvero, scoprirebbe recuperandolo di averlo poggiato su uno strato di polvere  antica e persistente. Quando mi capitò la prima volta, oltre a ricorrere alla tintoria, segnalai la questione. Sguardo vagamente perplesso dei vari interlocutori: sembra che in realtà nessuno sia responsabile di controllare l’effettivo svolgimento delle pulizie. Poi la solita spiegazione: tagli agli stanziamenti. A poco vale ricordare che questo può ridurre la frequenza del servizio, ma non la sua cancellazione. In realtà quella cappelliera in due anni non è stata mai spolverata. Ho rinunciato ad usare cappelli normali in favore di quelli ripiegabili e tascabili. In qualche caso mi sono portato uno straccio da casa per ripulire il pezzo di cappelliera necessario… lasciando una traccia indelebile del mio passaggio.

 

Accanto alla Sala Rossa esiste da sempre una saletta con bancone che funzionava da bar durante le sedute di consiglio. Arredi d’epoca, divanetto, qualche sedia. Da sempre luogo per un caffè o per un rapido spuntino durante sedute che spesso si prolungano per molte ore. Ovviamente le consumazioni si pagavano, ma, essendo un servizio saltuario, c’era un piccolo deficit di gestione. Proposta ragionevole: aumentiamo il prezzo delle consumazioni fino al pareggio. Decisione assunta: aboliamo il servizio in quanto simbolo della “casta”.  Il silenzioso scomparire di molti alla ricerca di caffè o panini nei bar della zona (numero legale a rischio) e l’abbandono alla polvere e al degrado del locale sono le facilmente prevedibili conseguenze. Troneggia però un boccione d’acqua (non della SMAT) con bicchieri di plastica, ma in genere o manca l’acqua o mancano i bicchieri. Tre piccole cose che contraddicono l’efficienza di tanta e più importante parte della civica amministrazione.  Eppure le apparenze contano.  Si può essere poveri, come siamo, ma se alla povertà si aggiunge la sciatteria, la sensazione di un malinconico e irreversibile declino diventa forte e scoraggiante. Basterebbe così poco!

 

Giusi La Ganga