redazione il torinese

Parco Valentino fa boom e Torino torna capitale dell'auto con 300 mila visitatori

salone auto bursuc mihai

Sfilata di 350 vetture fino alla Reggia di Venaria

 

Boom di visitatori, 300 mila per la prima edizione del Parco Valentino Salone & Gran Premio, il rinnovato salone dell’Auto che ha voluto riproporre Torino come prima e vera capitale dell’automotive. La rassegna all’aperto, in quattro giorni, dall’11 al 14 giugno, ha messo in mostra 25 brand automobilistici. Domenica è stata la giornata clou con  doppio tributo-gran premio. Vi hanno preso parte 350 automobili da competizione e super car arrivate al Parco del Valentino grazie a numerosi collezionisti di tutto il mondo. Il corteo colorato ha  attraversato tutta la città,  fino alla Reggia di Venaria.

 

(Foto di Bursuic Mihai)

Piano amianto, 80 milioni in arrivo

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Le verifiche e i sopralluoghi sul campo sono tuttora in corso. Per questo i dati disponibili su questa applicazioni sono aggiornati in tempo reale, per dare un quadro della situazione dinamico

 

La bonifica dei due siti piemontesi inquinati dall’amianto, Balangero nella Città Metropolitana di Torino e Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, entrambi Siti di interesse nazionale, dovrà venire ultimata entro il 2020, grazie alle risorse stanziate dal Governo, pari ad ottanta milioni di euro. Questa è una delle priorità contenute nel Piano regionale amianto approvato dalla giunta regionale. Il documento prevede, inoltre, che si giunga a una graduale eliminazione dei manufatti contenenti amianto, pressoché definitiva entro il 2025. La priorità è rappresentata dalla bonifica degli edifici pubblici, partendo dalle scuole. In conformità alla legge regionale 30/2008, il Piano evidenzia l’importanza di individuare risorse da destinare ai Comuni, singoli o associati, per attivare servizi di raccolta e smaltimento di determinati quantitativi di manufatti contenenti amianto nell’ambito del sistema regionale di gestione dei rifiuti. Adesso il Piano, per diventare definitivo, dovrà passare al vaglio del dibattito in Consiglio Regionale. Un passaggio importante, invece, è da pochissimo operativo per quanto riguarda la mappatura dell’amianto in Piemonte, pubblicata sul Geoportale di Arpa Piemonte. “Il lavoro, iniziato nel 2013, ha visto, e vede, il lavoro di tutta Arpa Piemonte per i diversi aspetti che la mappatura comporta – sottolinea il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto – . La fase del telerilevamento si è conclusa all’inizio del 2015, ma le verifiche e i sopralluoghi sul campo sono tuttora in corso. Per questo i dati disponibili su questa applicazioni sono aggiornati in tempo reale, per dare un quadro della situazione dinamico, che cambierà man mano che i controlli saranno effettuati dai tecnici dell’Agenzia che quotidianamente operano sul territorio”.

Massimo Iaretti

Morte due donne in incidente stradale causato dalla pioggia

soccorsi 118

Forse a causa della strada scivolosa l’auto si è ribaltata

 

Due donne  50enni residenti in provincia di Torino sono morte in un incidente stradale a Corneliano d’Alba, nel Cuneese. Si trovavano su una automobile che si è ribaltata in località Montebello, forse a causa della pioggia che ha reso l’asfalto scivoloso.E’ intervenuto il 118 ma non è stato possibile salvarle Il marito di una delle due è rimasto ferito ed è ricoverato in ospedale.

 

(Foto: archivio il Torinese)
   

A Lauriano la minoranza è in "sciopero"

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Le ragioni le hanno spiegate in un documento, rivolto al sindaco Matilde Casa, all’esecutivo ed ai colleghi consiglieri, nel quale lamentavano che come l’aumento dell’addizionale Irpef, che passava dallo 0,70 allo 0,75 e l’incremento della Tasi all’1,50 per mille, oltre alla Tari non fossero stati mai portati in sede di discussione

 

E’ “sciopero” della minoranza a Lauriano. I consiglieri di opposizione, eletti nella lista “Nuova Realtà Lauriano e Piazza”, Frediano Dutto ed Adriano Borello, giovedì 11 giugno non hanno partecipato alla seduta del consiglio comunale in segno di protesta contro il giunta e maggioranza dell’amministrazione comunale. Le ragioni le hanno spiegate in un documento, rivolto al sindaco Matilde Casa, all’esecutivo ed ai colleghi consiglieri, nel quale lamentavano che come l’aumento dell’addizionale Irpef, che passava dallo 0,70 allo 0,75 e l’incremento della Tasi all’1,50 per mille, oltre alla Tari non fossero stati mai portati in sede di discussione, né politica, né istituzionale. D

 

utto e Borello evidenziano come la conferenza dei capigruppo non venga mai convocata e neanche le commissioni. Si tratta di un argomento che, effettivamente,  nei comuni di minori dimensioni  spesso è ricorrente: commissioni e conferenza dei capigruppo sono sovente previsti dagli Statuti comunali ma, nonostante questo, gli stessi non vengono applicati.  I due esponenti della minoranza si chiedono, dunque, che senso abbia continuare a svolgere in questo modo il ruolo di consigliere comunale e dichiarano: “Non siamo disponibili a prestarci per semplici prese d’atto di decisioni assunte dalla Giunta, trattando l’assemblea municipale non come protagonista e centro di discussione dei provvedimenti, ma come “notaio” di decisioni assunte dall’organo esecutivo. Se ai consiglieri di maggioranza questo sta bene, facciano pure: ma non con la nostra approvazione. La gaffe di pubblicare sul sito internet del Comune le percentuali Imu e Tasi prima della loro approvazione in Consiglio comunale (anche se si è trattato di un errore poi corretto) ha tuttavia assunto un connotazione emblematica della considerazione quasi pari allo “zero” che la Giunta comunale ha dei consiglieri, siano essi di minoranza che di maggioranza.”.

 

Nuova Realtà Lauriano e Piazzo critica poi la notevole entità di spese legali sostenute dal Comune, per danni che sono stati richiesti all’ente ed altri contenziosi e critica il sindaco Matilde Casa che continua a percepire l’indennità di carica, nonostante i periodi di “vacche magre” per la finanzia comunale.in tempi di crisi – chiudono Dutto e Borello –  la cinghia devono tirarla tutti, non soltanto i cittadini, chiamati a pagare il mutuo e le varie tasse anche senza essere sindaci.”. Ovviamente al primo cittadino di Lauriano spetta ora il diritto di replica.

 

Massimo Iaretti

Piero il Lungo come Robin Hood ma al contrario: "Torinese, Tasi e paga!"

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fassino 33casaIL GHINOTTO DELLA DOMENICA

 

I Comuni si sono buttati sulla Tasi, per cercare di tappare i buchi di bilancio e anche in questo caso Torino può vantare un primato. Se l’aliquota standard per la prima casa è dell’1 per mille, è data facoltà di aumentarla fino al 3,3, ed è proprio questo il livello massimo che è stato scelto dal nostro amato Fassino

 

La settimana che apre si annuncia particolarmente “dolorosa” per milioni di italiani, oltre l’80 % dei quali sono proprietari almeno della loro abitazione. Martedì 16 scade la prima rata  di Imu e Tasi, e  le casse pubbliche vedranno arrivare un flusso che è stato stimato in circa 13 miliardi di euro, la metà dell’esborso finale, che si dovrà completare con la rata di dicembre. Nel 2011 l’allora Ici costava 9 miliardi, e allora si comprende come con il trucco del cambio di nome (prima Imu, poi sommando la Tasi, è diventata Iuc – Imposta unica comunale), l’esborso sia quasi triplicato. Per dimenticare, al momento la Tari, che ha sostituito la tassa rifiuti anche in questo caso moltiplicandone l’importo. Con simili carichi fiscali qualcuno si stupisce ancora che il settore costruzioni prosegua la crisi nera che lo affligge da anni? L’italiano medio si trova a invidiare Gino Paoli, indagato per i milioni in Svizzera, docente anti-tasse all’università di Genova.

 

Insomma, complici i tagli del governo i Comuni si sono buttati sulla Tasi, per cercare di tappare i buchi di bilancio e anche in questo caso Torino può vantare un primato. Se l’aliquota standard per la prima casa è dell’1 per mille, è data facoltà di aumentarla fino al 3,3, ed è proprio questo il livello massimo che è stato scelto dal nostro amato Fassino per i suoi concittadini. Secondo una stima di fonte sindacale, Torino è ai vertici della classifica nazionale con 403 euro medi a famiglia, di cui la metà andrà pagata martedì. Seguono Roma con  391 euro, Siena con 356, Firenze 346, Genova 345. Dalle simulazioni nelle città capoluogo emerge che per il 53,5 % delle famiglie la Tasi sulla prima casa è più pesante di quanto pagato con l’Imu nel 2012. E ciò è vero soprattutto per le case con una bassa rendita, tendenzialmente abitate da famiglie “povere”, mentre per le case di maggiore pregio la Tasi è più cara dell’Imu solo in 4 casi su 10.

 

Quindi avremo anche un Fassino nella inedita veste di Robin Hood al contrario che grazia i ricchi per tartassare i derelitti che, a Torino, peraltro, sembrano in fase di preoccupante aumento. Lo confermano i dati sull’utilizzo della cosiddetta social card concessa dal governo nazionale, che nel capoluogo piemontese ha riguardato 951 famiglie con un benefit mensile medio di 337 euro. Dopo Napoli e Palermo, è Torino la città che più a fatto ricorso a questa forma di sussidio minimo ma essenziale per chi ha davvero grossi problemi a mettere insieme il pranzo con la cena. E di fronte a una realtà sociale così compromessa il Comune non ha avuto remore ad applicare l’aliquota massima della Tasi, che viene pagata pro-quota anche dagli inquilini: con una mano si dà (poco) e con l’altra si toglie (di più). Forse il paragone, più che con l’arciere di Sherwood, va fatto con lo Sceriffo di Nottingham.

 

Del resto cosa potrebbe rispondere il Lungo? Beh, la Tasi è la tassa che serve a pagare i servizi cittadini, i più recenti sondaggi dimostrano che i torinesi sono in gran maggioranza felici di strade, parchi, decoro, cultura … e quindi questa soddisfazione va pagata. Insomma, Fassino è riuscito a monetizzare i sondaggi (compiacenti) facendo pagare ai torinesi il gradimento nei suoi confronti: così la prossima volta che verranno interpellati, forse faranno meglio a non nascondere il mugugno!

 

Certo che si deve comunque riconoscere al sindaco metropolitano un certo coraggio (o incoscienza) perché applicare tasse così elevate a un anno dalle elezioni appare azzardato. I torinesi non saranno come gli americani che votano con il portafoglio, ma comunque l’esborso non si dimenticherà facilmente. A meno che anche questa non sia una strategia sottile per fare terra bruciata attorno all’ipotesi di una riconferma a Palazzo di Città mai desiderata, per spostarsi sullo scranno della Regione, dove ora siede traballante Chiamparino. E così ci sarà finalmente equità, tutti i piemontesi potranno avere lo stesso livello di tasse (e di soddisfazione?) che oggi spetta solo ai “privilegiati” cittadini di Torino.

 

 (Foto: il Torinese)

Ghinotto

"Noi siamo con voi" contro ogni persecuzione, ma fioccano le polemiche

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IL GHINOTTO DI META’ SETTIMANA

Iniziativa sulla quale non sono mancate le polemiche a sfondo politico-religioso: chi ha stigmatizzato l’accostamento della figura dell’arcivescovo alle associazioni gay e lesbo, chi ha condannato “infiltrazioni” islamiche. Ma tant’è. La marcia è partita dal Municipio di Torino e, attraversando la zona di Porta Palazzo, è arrivata al Sermig, il Tempio della Pace e del Bene consacrato a Ernesto Olivero

 

Una cinquantina le comunità laiche e religiose di Torino e del Piemonte presenti alla manifestazione “Noi siamo con voi”,  la marcia di solidarietà per le vittime delle persecuzioni religiose nel mondo. Iniziativa sulla quale non sono mancate le polemiche a sfondo politico-religioso: chi ha stigmatizzato l’accostamento della figura dell’arcivescovo (che si è detto vicino alla manifestazione)  alle associazioni gay e lesbo, chi ha condannato “infiltrazioni” islamiche. Ma tant’è. La marcia, sotto gli occhi vigili e discreti della Digos,  è partita dal Municipio di Torino e, attraversando la zona di Porta Palazzo, è arrivata al Sermig in piazza Borgo Dora, il Tempio della Pace e del Bene consacrato a Ernesto Olivero, peraltro assente in questa occasione multiconfessionale. La manifestazione è stata promossa dal gruppo interreligioso coordinato da Giampiero Leo – notoriamente e orgogliosamente ecumenico – con il patrocinio e sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, che ha di recente varato il Comitato per i diritti umani.

 

Ha dato la propria adesione, dicevamo,  anche l’arcivescovo Cesare Nosiglia. Il capo della Chiesa subalpina era presente al Sermig forte della sua convinzione che papa Francesco, coming soon sotto la Mole,  certamente apprezzerà questa dimostrazione di carità e fratellanza universale nei confronti degli ultimi, anche e in special modo di quelli di fede diversa. Nosiglia li ha definiti, usando le parole del pontefice: “i nuovi martiri”. Ultimi che, come si sa, prima o poi, saranno i primi. Altro che gay. “L’appoggio alla manifestazione – sottolinea il presidente Mauro Laus, presente al corteo – è maturato nella cornice del Comitato per i diritti umani, il nuovo organismo istituito dal Consiglio regionale con lo scopo di istituzionalizzare le occasioni di incontro e di confronto sui temi più delicati che interessano la collettività, uno spazio dove ogni diversità sia percepita come una ricchezza e il contrasto ad ogni forma di discriminazione sia inteso come un dovere di tutti”.

 

Hanno aderito anche molti esponenti della vasta comunità musulmana a Torino: lo ha dichiarato Younis Tawfik del Centro culturale italo-arabo Dar al-Hikma, insieme al portavoce della associazione islamica delle Alpi, Brahim Baya. “Questa non è una manifestazione contro l’Islam ma una iniziativa di solidarietà umana a cui prendono parte anche sette moschee di Torino, l’associazione dei Giovani Musulmani e le comunità religiose islamiche di Torino. Una presa di posizione importante per noi, perchè oggi non si può stare nel grigio”. Alla presentazione della marcia – che si è svolta il 5 giugno in Consiglio regionale – avevano partecipato anche il professor Claudio Torrero dell’associazione Interdependence and Religions For Peace e Bruno Geraci, promotore del Manifesto di Torino presentato al Sermig. Erano presenti i due vicepresidenti del Consiglio regionale Daniela Ruffino e Nino Boeti, quest’ultimo ha poi  preso parte anche al corteo con Silvio Magliano, vicepresidente del Consiglio comunale. Il vicepresidente regionale, insieme con Laus, ha fatto da prudente controfigura a Chiamparino, mentre Fassino è arrivato in chiusura. Intervenuti anche l’ex sindaco pre-olimpico Valentino Castellani, presidente del Comitato interfedi e – presenza significativa – il rabbino capo Ariel Di Porto. Il sindaco: “Il 17% delle persone a Torino è di stranieri. Bisogna battersi affinché ogni uomo e ogni donna venga rispettato nella sua dignità , aspetto che deve essere considerato prioritario nell’agenda politica e nella società . Dobbiamo essere solidali con chi è represso e far vivere principi di uguaglianza e pieno riconoscimento dei diritti di ciascuno nella nostra società”.

 

Da destra la polemica, in particolare da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione e in Sala Rossa, Maurizio Marrone: “È assurdo è inaccettabile che un evento che dovrebbe solidarizzare con i cristiani perseguitati dagli islamisti veda la partecipazione di associazioni islamiche ambigue se non addirittura collegate a gruppi terroristici!” Addirittura.  “Manifestare contro le persecuzioni religiose è assolutamente lodevole, soprattutto in questi tempi di feroce repressione anticristiana in troppi paesi: proprio per questo motivo bisogna difendere un messaggio così importante da ambiguità e scivoloni cui conduce spesso l’eccesso di ecumenismo, inopportuno quando si parla di Islam”, continua  Maurizio Marrone, che spiega: “Il Consiglio Regionale ha concesso su richiesta del Comitato Diritti Umani il patrocinio a una fiaccolata organizzata dal Sermig per manifestare contro le persecuzioni religiose, cui sono state invitate anche le altre comunità religiose torinesi. Nulla di male, se non fosse per la già annunciata partecipazione dell’Associazione Islamica delle Alpi, con sede nella Moschea Taiba. Quella stessa Moschea ha ospitato questa estate una raccolta fondi per Gaza che ha visto intervenire come ospiti d’onore due personaggi vicini ad Hamas, Raed Salah Abu Shakra e Riyadh Al Bustanji”.

 

E intanto gli sbarchi dei migranti continuano – con il conseguente smistamento di disperati quota-parte in Piemonte – incoraggiati dall’atavico, genuino spirito di accoglienza italico (condito da buonismo politically correct, oggi tanto di moda) e dal menefreghismo europeo.

Ghinotto

 

(Foto: il Torinese)

La Lega Nord davanti alla questura: "Sgombero dei profughi"

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I militanti padani erano guidati dal segretario leghista ed ex governatore del Piemonte, Roberto Cota

 

Dopo la fiaccolata davanti all’ex Moi da parte dei Fratelli d’Italia, anche la Lega Nord ha organizzato una manifestazione per lo sgombero delle palazzine del villaggio olimpico. I militanti padani, guidati dal segretario leghista ed ex governatore del Piemonte, Roberto Cota, hanno tenuto un presidio davanti alla questura di Torino. “Queste palazzine sono dei torinesi e vanno ridate ai torinesi. E’ ora di dire chiaro e forte un no all’immigrazione”, questo uno degli slogan del sit-in.

Gli appuntamenti di MagazziniOz

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A giugno Spadavecchia e Fantasy

 

  • il primo appuntamento è martedì 16 giugno alle ore 18, per la presentazione della App Novel insieme all’incontro con l’illustratore Cristiano Spadavecchia. Si vuole raccontare questo fenomeno dalla viva voce di alcuni protagonisti del settore, oltre a quella del noto artista (autore di numerosi personaggi tra cui Magico Vento, Brendon); saranno infatti presenti gli sviluppatori di Novel Comix, una App pensata per pubblicare comics indipendenti. Si tratta di un evento legato al fumetto, forma di narrazione che oggi sta rivivendo un momento d’oro grazie anche all’avvento del digitale. Una serata dedicata quindi a capire cosa voglia dire essere un fumettista oggi, e quali siano le aspettative future di questo genere narrativo; 

 

  • il secondo è lunedì 22 giugno alle ore 18 per partecipare alla prima True Experience sul Fantasy, un viaggio alla scoperta di questo genere, attraverso gli aspetti più cool che lo hanno caratterizzato in questi ultimi anni. Una lezione zero che, grazie al supporto di narrazioni trans-mediali e il confronto con autori locali, sarà solo il primo step di un percorso nato per approfondire questa realtà. Attraverso esperienze dirette e incontri con veri esperti del settore si potranno scoprire gli aspetti pratici che si nascondono dietro la fantasia. In quest’occasione i MagazziniOz, in collaborazione con l’Associazione Revejo, presenterà in un nuovo percorso esperienziale “Dracarys_real fantasy“: un ciclo di cinque incontri immersivi (14 ore) che si svolgeranno nel mese di luglio per far rivivere ai partecipanti un’esperienza pratica di approfondimento del tema al centro delle più note saghe letterarie e serie tv degli ultimi anni.

Uomo ripara tettoia: cade da 10 metri e muore

ambulanza SOCCORSO

E’ morto sul colpo e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo

 

Valerio Brunato, di 62 anni, è morto dopo una caduta da10 metri  di altezza. Stava aggiustando una tettoia in plastica che è ceduta,  nella sua abitazione a Val della Torre. L’uomo è morto sul colpo e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118, accorsi sul posto. I carabinieri stanno svolgendo le indagini.

Capire il fisco al Centro San Liborio

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L’iniziativa è rivolta a cittadini, commercianti, associazioni e imprese e fornirà consulenze e pareri gratuiti

 

Dopo lo Sportello di consulenza legale Sicurezza e Lavoro,  il Centro San Liborio/FabLab Pavone di via Bellezia 19 a Torino ha attivato anche uno sportello di consulenza fiscale L’iniziativa è rivolta a cittadini, commercianti, associazioni e imprese e fornirà consulenze e pareri gratuiti su fisco, impresa, adempimenti burocratici, accertamenti, risparmio d’imposta, sgravi, avvio di attività, gestione associazioni, lettura rendiconti condominiali e possibilità di mediazione interculturale. Lo sportello è aperto tutti i venerdì dalle ore 10 alle 17 altri giorni su appuntamento. Per contatto telefonare al 366/8977271, posta elettronica: info@sanliborio.it

Massimo Iaretti