redazione il torinese

Polizia sui treni nella tratta Torino-Cuneo

Le persone controllate sono al momento una settantina

 

treno1Sono in corso i controlli della polizia ferroviaria nelle stazioni di Fossano e Savigliano, in provincia di Cuneo, sui  treni della tratta Torino-Cuneo-Ventimiglia,  con le scorte a bordo. Le persone controllate sono al momento una settantina, compresi una quarantina di stranieri e anche quattro minorenni. In corso approfondimenti sulle singole posizioni soggettive. La vigilanza è stata rafforzata dopo diversi episodi di furti e aggressioni.

 

(Foto: il Torinese)

Old Wild West investe su Grugliasco

40 nuovi collaboratori per la catena di ristoranti che punta sul territorio piemontese e avvia il suo locale numero otto in regione. Alla base del successo di questo marchio famoso per le sue inconfondibili ambientazioni che ricordano il far west, c’è una costante e accurata ricerca della qualità del servizio e dei prodotti

 

 

OWWOld Wild West, la più grande catena di steak house d’Italia, nota e amata in tutto il territorio nazionale per le location in perfetto stile western, punta e investe nella provincia di Torino, dove il prossimo 2 luglio avvia il suo nuovo ristorante. Si aprono così nuove e importanti opportunità di crescita per il territorio e per i suoi abitanti, infatti per l’avviamento del nuovo ristorante, sono stati accuratamente selezionati e formati 40 giovani collaboratori ai quali Cigierre – Compagnia Generale Ristorazione SpA, azienda proprietaria e creatrice del format e punto di riferimento italiano nello sviluppo di ristornati etnici in franchising, ha destinato un percorso formativo di due settimane all’interno della propria Academy. Un investimento che l’azienda friulana compie per ogni apertura, con l’obiettivo di garantire sempre gli alti standard che caratterizzano gli oltre 120 ristoranti della catena Old Wild West, nei quali un servizio impeccabile e la selezione delle materie prime sono ritenuti fondamentali per la qualità degli hamburger, dei piatti a base di carne italiana e argentina alla griglia e le specialità Tex-Mex, tutto offerto sempre a un prezzo sostenibile.

 

Situato all’interno del centro commerciale Le Gru, il nuovo ristorante, il numero otto in regione, si sviluppa su una superficie di 520 metri quadri per un totale di 230 posti a sedere, di 40 sono in un luminoso e ampio dehor. Una location curata e spaziosa, concepita per vivere un’esperienza emozionante con la propria famiglia o con gli amici. Le originali selle dei cowboy, le carovane, le botti di legno e i totem degli indiani d’America, tutto è pensato per regalare ai clienti un set cinematografico nel quale immergersi e cenare, oppure dove trascorrere la propria pausa pranzo, un break veloce e all’insegna del divertimento.

 

 

Chi è Cigierre

Nata a Udine nel 1995, Cigierre – Compagnia Generale Ristorazione Spa – è riconosciuta oggi come indiscusso punto di riferimento nel casual dining e nello sviluppo di ristoranti multietnici diretti o in franchising. L’azienda è proprietaria dei brand Old Wild West, Wiener Haus, Arabian Kebab, e Kukkuma. Fiore all’occhiello di Cigierre è Old Wild West, la steak house nota su tutto il territorio nazionale per la ricca offerta di hamburger, specialità Tex-Mex e piatti di carne argentina e irlandese alla griglia. La riconoscibilità del marchio è dovuta anche all’accurato studio e alla scelta degli arredi in perfetto stile western, capaci di trasmettere emozioni ai propri clienti. L’impegno di Cigierre è rivolto alla costante ricerca di materie prime di qualità – selezionate direttamente dall’azienda – e nell’utilizzo di attrezzature che rispondano ad alti standard di efficienza e sicurezza per la preparazione ed il servizio delle pietanze. A questo si affianca una continua attenzione alla formazione del personale, attraverso la quale il know-how acquisito in quasi vent’anni di attività viene trasferito agli operatori di sala e di cucina. Inoltre, ogni punto vendita è costantemente monitorato per verificare e garantire il mantenimento degli standard di qualità imposti da Cigierre. L’azienda è caratterizzata da una forte politica di espansione sul territorio che prevede l’apertura di circa 25 punti vendita all’anno.


www.oldwildwest.com

 

"Scelte da prendere: il futuro del nostro impegno e del Centrodestra"

NUOVA GENE

Un’occasione per tracciare un bilancio dell’anno sociale appena trascorso e per un’analisi e un dibattito su come potrebbe evolversi la situazione politica nei prossimi mesi

 

Venerdì 3 luglio 2015, alle ore 21, presso la Sala Proiezioni della Piazza dei Mestieri 2 (via Jacopo Durandi 10, Torino), si terrà l’incontro conclusivo dell’Anno Associativo 2014-2015 dell’Associazione Nuova Generazione, dal titolo “Scelte da prendere: il futuro del nostro impegno e del Centrodestra”. Interverranno l’On. Massimiliano Salini, Europarlamentare del Gruppo PPE, Valentina Castaldini, Portavoce Nazionale NCD e Consigliera Comunale di Bologna, Silvio Magliano, Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale di Torino, e Giampiero Leo, Componente della Direzione Nazionale NCD. Un’occasione per tracciare un bilancio dell’anno sociale appena trascorso e per un’analisi e un dibattito su come potrebbe evolversi la situazione politica nei prossimi mesi.

 

Per ulteriori informazioni: E-mail info@associazionenuovagenerazione.it – Tel. 011.19821320.

Tra 15 giorni tornano gli autovelox "rivisitati"

AUTOVELOX

Il municipio non ha inviato a domicilio le multe scattate con gli autovelox mobili nel mese di giugno, in attesa di capire il da farsi

 

La  sentenza della Corte Costituzionale sulle multe comminate tramite il “diabolico”  l’autovelox stabilisce che “tutte le apparecchiature devono essere sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura”, in caso contrario le sanzioni sono nulle. Un aspetto ancora non previsto dall’articolo 45 del Codice della Strada.Innumerevoli gli automobilisti che intendono  fare ricorso, così il Comune di Torino ha deciso di congelare le sanzioni (altrettanto innumerevoli) appioppate con i telelaser. Il municipio non ha inviato a domicilio le multe scattate con gli autovelox mobili nel mese di giugno, in attesa di capire il da farsi. Dal canto suo la polizia municipale è già al lavoro per ritarare gli autovelox, che dovrebbero essere pronti nell’arco di due settimane. In questi giorni gli 11 telelaser in dotazione ai Civich saranno consegnati alla ditta  specializzata per effettuare le verifiche del caso, così da rimetterli in funzione evitando contenziosi con i cittadini multati.

Il Comune di Torino dichiara guerra alle false cooperative

PAL CIVICO

In pochi giorni sono state raccolte già oltre 1000 firme

 

Il Comune di Torino dichiara guerra alle false cooperative ed aderisce a tutti i più alti livelli alla proposta di legge di iniziativa popolare  per il contrasto a questo fenomeno. Il testo è stato presentato in occasione di una seduta congiunta delle Commissioni Legalità, presieduta da Fosca Nomis e Quarte, guidata da Guido Alunno. Oltre ai due presidenti il testo ha avuto la firma del sindaco Piero Fassino del vice Elide Tisi, degli assessori Ilda Curti, Domenico Mangone ed Enzo lavolta e dl vicepresidente del Consiglio comunale, Gioacchino Cuntrò, In pochi giorni sono state raccolte già oltre 1000 firme. Nel 2014 a Torino su 101 accertamenti, 37 cooperative sono risultate irregolari.

 

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

"Tradita l’anima del Museo Egizio"

 

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“Morale della triste favola: sull’altare dello spettacolo ad ogni costo si sono sacrificati gli aspetti identitari, per certi versi romantici di quell’Egittologia nata a Torino e ora ridotta a mera macchina scenica”

 

Ho studiato egittologia negli anni dal 1974 al 1979 col prof. Curto e a quegli stessi anni risale la mia iscrizione all’Associazione degli Amici del Museo Egizio ora sciolta per volere della Direzione della Fondazione. Mi tocca probabilmente essere una voce fuori dal coro. La nuova sistemazione del Museo obbedisce a criteri di museografia spettacolarizzata che poco hanno a che fare con l’ambiente visitato e studiato per la prima volta da Jean François Champollion. Quale coraggio realizzare quella scala mobile, modello ipermercato, che squarcia l’impianto del palazzo guariniano e quale colpevole leggerezza cancellare le “tracce storiche” del percorso museale! Vedasi a titolo d’esempio, oltre alla discussa “rivisitazione” dell’ex Statuario condotta dall’estro luministico e ipnotico, sicuramente un po’ fuori luogo, di Dante Ferretti, l’inopinata soppressione dell’ala Schiaparelli, di cui non so quanti se ne siano accorti, vale a dire la sezione sotterranea che raccoglieva i reperti degli scavi di Assiut, Qau-el-Kebir e Gebelein e lungo la quale per tutta la sua estensione correvano i resti, ora nascosti al pubblico, della cinta muraria romana, quale affascinante dialogo tra la bimillenaria Augusta Taurinorum e l’Egitto protodinastico dell’inizio del III millennio a. C.. Morale della triste favola: sull’altare dello spettacolo ad ogni costo si sono sacrificati gli aspetti identitari, per certi versi romantici di quell’Egittologia nata a Torino e ora ridotta a mera macchina scenica.

 

 

Libero Pierpaolo Manetti

Torino

Chiamparino dopo il vertice Pd: "Pronto a dimettermi ma anche a ripresentarmi"

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Mentre viene depositata in Procura a Torino la consulenza tecnica voluta  dai pm Caputo e Demontis nell’inchiesta sulla regolarità delle firme presunte “tarocche” per la lista di Sergio Chiamparino alle ultime elezioni  regionali, il presidente della Regione Piemonte parla di nuovo. E afferma che se i magistrati non spazzeranno qualsiasi ombra sulla legittimità della sua elezione è pronto sì a lasciare, ma al tempo stesso a ripresentarsi. “Visto che sono qui a fare il presidente – l’Ansa riporta così le sue parole, dopo l’incontro con i vertici del Pd torinese e regionale  –  è chiaro che la disponibilità c’è. Non siamo però a una corsa, dove se c’è una falsa partenza si torna ai blocchi di partenza come nulla fosse”. Nel frattemo la perizia sulle firme resterà secretata e non sarà trasmessa al Tar, che il prossimo 9 luglio si riunirà per dibattere il ricorso elettorale presentato dalla leghista Borgarello. I magistrati dovranno decidere il da farsi nell’inchiesta penale che vede coinvolti anche esponenti democratici, tenendo in considerazione le risultanze della consulenza tecnica.

 

“Non credo che i nostri elettori, e nemmeno in generale tutti i piemontesi, siano d’accordo nel vedermi ripetere quanto ha fatto Roberto Cota, che ha anteposto l’attaccamento alla poltrona alla legalità e alla certezza dell’azione di governo.” 

 

 28 luglio 2015

 

Nelle triste storia delle presunte firme taroccate per l’elezione del presidente Sergio Chiamparino, alle Regionali del 2014, si era inserito anche il vice segretario nazionale del Partito Democratico, Lorenzo Guerini. Il vice-Renzi aveva esortato il governatore ad andare avanti alla guida del Piemonte. Oggi la risposta arriva direttamente da Chiamparino, attraverso una nota: “Ringrazio l’amico Lorenzo Guerini per le parole di stima e di sostegno, – afferma il presidente – e lo rassicuro che continuerò il mio lavoro con ancora più impegno e determinazione” . Ma il succo del comunicato sta nelle righe conclusive: “se non emergerà ombra alcuna sulla legittimità della mia candidatura e quindi della mia elezione. In caso contrario non credo che i nostri elettori, e nemmeno in generale tutti i piemontesi, siano d’accordo nel vedermi ripetere quanto ha fatto Roberto Cota, che ha anteposto l’attaccamento alla poltrona alla legalità e alla certezza dell’azione di governo.”  E Cota risponde via Twitter: “Ipocrisia e doppia morale della sinistra sono vergogna e peggiore degli inganni”.

 

Staffilata al suo predecessore a parte, è chiaro che Chiamparino conferma l’intenzione di sciogliere la Regione se si dovessero presentare ombre legate alla raccolta delle firme. A dire il vero di ombre sembra ce ne siano già parecchie, a giudicare da quanto sta emergendo dall’esame dei moduli per la raccolta: i giornali parlano da settimane di grafie differenti nelle firme di uno stesso soggetto responsabile dell’autenticazione, di timbri mancanti, di date incongruenti e altre stranezze. C’è già chi parla di Fassino al posto di Chiamparino se si dovesse votare in primavera o di un Chiamparino-bis. A patto che i candidati siano scelti dal presidente in prima persona che farebbe un repulisti all’interno del Pd.

Un semplice click per svelare le frodi ittiche

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Sei sicuro che la cernia o l’orata che hai appena comprato non sia in realtà un pangasio? L’Istituto Zooprofilattico presenta una App che sarà in grado, a partire da una singola foto scattata, di riconoscere la specie di pesce che state acquistando

 

In Italia ogni anno tonnellate di prodotti alimentari vengono sequestrati per un valore economico di oltre mezzo miliardo di euro l’anno. Nell’Unione Europea il pesce è uno dei 10 prodotti maggiormente oggetto di frodi e il 72% degli illeciti sono connessi all’etichettatura e alla tracciabilità. L’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e in collaborazione con il Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino sta sviluppando una App per smartphone e tablet in grado di riconoscere la specie del pesce in vendita partendo dall’esemplare fotografato. E’ stata presentata ad Agorà in Piazza Castello a Torino con l’obiettivo di fornire ai consumatori informazioni utili per difendersi da alcuni tipi di frodi commerciali. Uno strumento digitale, fruibile in futuro dai consumatori stessi, che permetterà di distinguere specie di pesce pregiate da specie di minore valore commerciale. “Sarà l’occasione spiega Maria Caramelli, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino – per rendere più consapevoli i cittadini delle problematiche di sicurezza alimentare, danno economico, impatto ambientale ed ecosostenibilità derivanti dalle frodi ittiche”Al termine dell’incontro è stata distribuita gratuitamente ai partecipanti la guida cartacea “OK! Il pesce è giusto”, prodotta in collaborazione con l’ASL TO1 e pensata per aiutare i consumatori nell’acquisto del pesce e tutelarli dai danni economici derivanti dalla sostituzione di specie.

I Love Torino con Somersby

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I luoghi più belli di Torino “incorniciati” da installazioni comparse nel weekend. Nelle piazze e nei giardini pubblici, invece, centinaia di flyer a forma di mela. È la guerrilla firmata Somersby per celebrare la città sabauda e invitare i torinesi a festeggiare la Giornata della Torinitudine 

 

 I Love Torino: è la romantica dichiarazione riportata su centinaia di cornici che nello scorso weekend hanno invaso la città della Mole. Posizionate strategicamente in corrispondenza dei panorami più suggestivi, le installazioni hanno dato modo a tutti i torinesi di riscoprire gli affascinantiscorcicittadini approfittando di una nuova, originale prospettiva. Nell’epoca di Instagram e del selfie, questo speciale attack metropolitano ha voluto mettere in mostra una Torino senza filtri, per rendere la città sabauda un’autentica cartolina in 3D da fare ammirare a tutti. La firma sulle cornici è quella di Somersby, marchio del gruppo Carlsberg che dallo scorso aprile ha scoperto lo spirito di aggregazione e di appartenenza dei torinesi e lo ha ribattezzato con l’hashtag #Torinitudine, diventato in poco tempo un movimento – con un suo Manifesto – che ha coinvolto migliaia di utenti e amanti della città piemontese.

 

Somersby è da poco in Italia per presentare Somersby Apple Original, un drink frizzante a base di succo di mela. Per lanciare il nuovo prodotto, l’azienda ha scelto di partire esclusivamente da Torino, con il desiderio di celebrare la capitale storica dell’aperitivo, emblema di convivialità e condivisione nonché parte integrante della Torinitudine. Non a caso, infatti, le cornici sono apparse in serata, in pieno orario da aperitivo, momento di incontro e partecipazione per migliaia di persone che escono di casa per iniziare il weekend con quello che, a Torino, è un rito con oltre due secoli di vita.

 

L’attack è la dichiarazione d’amore di Somersby per una città che ha accolto e vissuto con entusiasmo il movimento della Torinitudine, mettendo definitivamente da parte il luogo comune di città grigia e distaccata e affermandosi a pieno titolo come metropoli curiosa e aperta, fucina di nuove tendenze sociali e culturali.Centinaia i torinesi che hanno apprezzato le installazioni, fotografando il paesaggio racchiuso all’interno delle cornici o utilizzando i supporti per includervi il proprio volto e scattare un selfie con lo slogan “I Love Torino”. Oltre alle cornici, il Parco del Valentino, Piazza Emanuele Filiberto e i principali punti di incontro di Torino si sono trasformati in “giardini di mele” grazie a centinaia di flyer a forma di mela che hanno reso ancora più sorprendenti i luoghi storici della città. Sul retro delle mele, l’invito a partecipare alla Giornata della Torinitudine, il prossimo 2 luglio, quando il BorgoMedievale diventerà teatro dell’orgoglio torinese e ospiterà un cartellone di iniziative e spettacoli per celebrare l’identità artistica, culturale ed enogastronomica della città sabauda.

 

Ecco il link da cui scaricare la fotogallery completa: La Torinitudine diventa attack metropolitano

La piccola e gloriosa Grecia in guerra con l'Europa di Serse

GRECIA BANDIERA

Scegliersi la parte nei giorni difficili della crisi greca

“Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre” (Sallustio)

 

La Grecia, terra di dei, di eroi e di grandi uomini, patria della democrazia, delle arti, della filosofia, dell’epica, dell’elegia, delle grandi imprese sportive e della civiltà, la Grecia e la sua storia, una storia fatta di coraggio, di orgoglio e di dignità, di grandi battaglie, di disperate difese e di insperate vittorie, la Grecia di coloro che non sono mai esistiti, di Teseo e del Minotauro, di Egeo e di Edipo, di Antigone e di Medea, di Prometeo che, innamorato degli uomini, donò loro la potenza del fuoco, esponendosi all’ate divina, ad un supplizio che gli onnipotenti resero costante, straziante e senza fine; la Grecia di Socrate che, pur di non tradire se stesso, bevve la cicuta, salutando i suoi discepoli con una frase che racchiude in sé tutta la forza di questo popolo: “è giunta l’ora di andare. Ciascuno di noi va per la propria strada. Io a morire. Voi a vivere. Quale delle due sia la via migliore solo gli dei lo sanno”; la Grecia di quell’aedo che “si accecò per rimaner nel sogno”, un sogno popolato da grandi battaglie, guerrieri intransigenti, astuti, fieri, spesso crudeli, ma sempre, come tutti i grandi, capaci di abbandonarsi a quella “pietas” che tutto sana, che tutto addolcisce, che tutto ricompone.

 

Questo grande Paese o meglio questa piccola terra con un passato glorioso, forse troppo glorioso da sostenere e con il quale fare i conti, si trova oggi a dover lottare per la propria sopravvivenza, per mantenere la propria identità di fronte ad un mondo mosso dagli interessi, dal potere, da un equilibrio costruito sulla sofferenza di molti a vantaggio della ricchezza di pochi, sul dolore, sulla volontà di umiliare, schiacciare, prostrare.E’ la lotta di un’oligarchia contro la democrazia, la lotta di tanti capi contro un popolo inerme, stanco, travagliato da anni di rinunce e sacrifici. E’ la lotta di un’Europa che è tale soltanto nel nome (nome, peraltro, paradossalmente, di origine greca: Europa fu una delle tante donne amate da Zeus) contro una delle sue costole, lotta che, comunque finisca, lascerà segni profondi in tutta l’Unione.Eppure, in tutta questa desolazione, in mezzo a queste difficoltà, i greci mai hanno perso l’antico orgoglio, quello che deriva loro da antenati famosi: Alessandro il Grande, Leonida e i suoi trecento uomini che mai arretrarono davanti all’esercito del persiano Serse, alle Termopili, pur sapendo che quella scelta li avrebbe portati a diventare, in poche ore, sudditi di Ade e Proserpina.

 

Serse, oggi, ha il volto di tanti leader europei, di ministri delle finanze, del direttore del FMI e dei burocrati della troika che vorrebbero continuare ad affamare il popolo greco e che, forse, in un futuro non troppo lontano, riserveranno lo stesso trattamento ad altre genti, ad altri individui, ad altri esseri umani. Noi tutti siamo posti di fronte ad una scelta. Nessuno si può tirare indietro. Non è il momento per restare neutrali o per tentennare, per nasconderci dietro l’alibi della sospensione di giudizio. Non sarebbe soltanto un comportamento vile e indegno, ma significherebbe ignorare ciò che sta accadendo attorno a noi. Scegliere diventa un dovere: o seguire l’armata imponente dei novelli persiani di Serse o schierarci con i Leonida del XXI secolo, con Alexis Tsipras, con Yanis Varoufakis, con Euklides Tsakalotos, con i nuovi trecento che, pur sapendo quanto grande sia il rischio, si battono per l’indipendenza e per la libertà non soltanto della Grecia, ma di tutti noi.Istintivamente, la mia simpatia, va a questi ultimi e, per tanti motivi, scelgo loro, con un auspicio: che il buon senso prevalga e che non ci siano né vinti, né vincitori, ma che le Istituzioni europee diano una prova di maturità e di responsabilità.In caso contrario le nuove Termopili avranno ripercussioni su tutti. Euripide scrisse: “Gli dèi ci creano tante sorprese: l’atteso non si compie, e all’inatteso un dio apre la via”. Dove l’interesse umano non arriva, confidiamo, quindi, nella saggezza degli dei.

 

Barbara Castellaro