redazione il torinese

Cade albero ai giardini Cavour

Nessun ferito, ma tanta paura
alberi verdiAutomobili e pedoni solo sfiorati, ma si è tirato il fiato intorno alle 12 di ieri mattina in piazza Cavour, quando all’improvviso una gleditsia si è abbattuta in strada improvvisamente . Fortunatamente non ci sono stati feriti e nemmeno danni a beni di valore come le auto parcheggiate lì accanto . Un tecnico del comune ha ipotizzato che il pericolosissimo episodio possa essere stato causato da caldo e siccità. È stata chiusa al traffico la strada all’angolo con via Fratelli Calandra per permettere le operazioni di sgombero, intanto ci auguriamo che rimanga un episodio isolato.

Autunno caldo in vista tra migranti e firme false, Salvini annuncia battaglia: "Vinceremo in Piemonte"

Il tema immigrazione e la vicenda del Tar in Regione fanno pensare ad una ripresa politica incandescente dopo l’estate

salvini giavenoTutto pronto a Settimo Torinese per accogliere i nuovi migranti fanno sapere. E’ stata infatti allestita la nuova tendopoli utilizzando i materiali di Protezione Civile regionale e del Capi (Centro di Assistenza di Pronto Intervento) del Ministero dell’Interno. Fino al prossimo ottobre dunque i migranti che transiteranno in Piemonte potranno essere ospitati per 10-15 giorni nella nuova tendopoli alle porte delle città. Questa nuova struttura consente di accogliere 150 persone in più rispetto al numero consueto del centro Sprar “Teobaldo Fenoglio” gestito dalla Croce Rossa Italiana alle porte di Torino. Dunque migranti a tutti i costi.Allo stato dei fatti, pare evidente che quando gli amministratori nazionali, regionali e cittadini, nessuno escluso, intendono trovare delle soluzioni appropriate in caso di emergenza e necessità, sono in grado di farlo. La speranza è sempre che prima o poi, si ricordino anche degli italiani in difficoltà. E a proposito di governatori regionali, ecco il commento di Matteo Salvini alla manifestazione della Lega di giovedì 16 luglio a Torino davanti al Tar contro la sentenza sui ricorsi elettorali: ” Al di là dei fallimenti della giunta Chiamparino, che non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte e che deve andare a casa il prima possibile, ci sono state delle persone che hanno falsificato delle firme. In qualunque sede possibile useremo tutte le armi che la democrazia ci consente”. “Vincere in Piemonte sarà difficile, ma lo faremo”.

 

 Clelia Ventimiglia

                                                                                                                                                                         

La scuola di Renzi è buona ma non per tutti: la Regione approva, i precari mugugnano

Pentenero: “La nostra è una buona scuola, fatta di tante piccole e grandi buone pratiche che dovrebbero essere inserite in un sistema coordinato capace di far dialogare l’intero mondo scolastico”

 

studenti corteoL’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, è ovviamente una convinta sostenitrice della Buona Scuola targata Matteo Renzi: “si deve apprezzare che, dopo anni di tagli – commenta  – si vogliano investire nuove risorse importanti, ad esempio per quanto riguarda l’edilizia scolastica. Bene anche il piano di assunzioni, anche se coinvolge però solo alcuni insegnanti precari. Ma non è che l’inizio. Alcune istanze provenienti dal mondo della scuola sono state ascoltate dal Governo, ma dispiace che un cambiamento così profondo del nostro sistema scolastico nasca con un deficit di discussione tra il mondo della politica e tutti gli altri attori coinvolti nella riforma, dagli insegnanti al personale amministrativo, passando per gli studenti. La nostra è una buona scuola, fatta di tante piccole e grandi buone pratiche che dovrebbero essere inserite in un sistema coordinato capace di far dialogare l’intero mondo scolastico”.

 

Nel frattempo Il deputato Pd e membro della VII commissione cultura e istruzione,Umberto D’Ottavio, comunica che, grazie alla legge di riforma della scuola, il Piemonte avrà 3660 insegnanti in più: 1250 per la primaria, 488 per la secondaria di I grado, 1506 per quella di II grado, 416 per il sostegno. “Ogni istituzione scolastica piemontese – dice – oltre agli insegnanti dell’organico di diritto, si vedrà assegnati una media di 6 insegnanti in più per presi dalle graduatorie ad esaurimento e dagli idonei del concorso 2012”.

 

Ma il clima non pare così idilliaco per tutti. Nei giorni scorsi il Movimento Docenti Precari “III Fascia” ha  inviato una lettera aperta al Presidente Sergio Mattarella,  contestando la riforma del governo che, sostengono, “creerà disastrose conseguenze”. “La cancellazione della graduatoria di terza fascia d’istituto – si legge nella missiva –  annulla in un solo colpo i sacrifici di precari che tanto hanno dato alla scuola, e nega per sempre a chi si accingeva all’insegnamento la possibilità di carriera. Tra l’altro, il concorso appare una modalità assai discutibile per selezionare professionisti di “materiale umano”, così come il fatto di essere riusciti a conseguire un’abilitazione su carta non dimostra in alcun modo la capacità reale di saper insegnare”. E ancora: “La dimensione esclusiva de “la buona scuola” di Renzi legittima la perdita di migliaia di posti di lavoro e spazza via il ruolo dell’istituzione scolastica quale garante della civiltà e della coscienza civica, priva in ogni modo il cittadino di un servizio “ super partes” che andrebbe invece così ad asservire alla logica di eventuali partitocrazie e clientelismi e limita il diritto ad un‘istruzione libera da condizionamenti ideologici e politici”. MATURITA STUDENTESSA

 

E’ sempre l’assessore Pentenero, invece, a sostenere che la possibilità di trovare posti di lavoro qualificati sta per aumentare in Piemonte grazie a quattro nuovi Its, Istituti Tecnici Superiori, che apriranno dal prossimo autunno, merito di una delibera approvata dalla Giunta Chiamparino,  La Regione comunica che le attività ritenute conformi agli indirizzi nazionali saranno finanziate grazie a oltre tre milioni del fondo Fse 2014-2020 e 770 mila euro provenienti dal Ministero dell’Istruzione. I corsi, con frequenza obbligatoria, hanno una durata di due anni. Sono articolati in quattro semestri, per 1.800 ore di frequenza complessive, di cui 540 ore dedicate a tirocini obbligatori in aziende, anche estere. “Dal prossimo autunno – rimarca Pentenero – l’offerta formativa regionale sarà ancora più competitiva grazie alla nascita di quattro nuove Fondazioni che offriranno l’opportunità a tanti giovani di ottenere un diploma di specializzazione tecnica superiore valido su tutto il territorio nazionale. L’intento non solo è quello di migliorare l’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di formazione, ma soprattutto quello di rispondere in modo concreto alla domanda delle imprese di avere personale preparato in aree giudicate strategiche per l’economia”. L’ inizio della scuola per l’anno 2015-2016 è intanto fissato il 14 settembre. Chiusura il 9 giugno.

Se la Rete è Robotica il futuro è più vicino

galileo ferrarisSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Un’altra eccellenza Italiana. Una sede nazionale nella nostra città. Fortunatamente il professore, partendo da Cinquefondi,  è rimasto a lavorare in Italia

 

 

Il professor Enzo Marvaso è soprattutto un amico. Lo vado a trovare al Galileo Ferraris, sede nazionale di Rete Robotica Italia. Un bidello che si accapiglia con gli studenti mi indica la strada: troverà sopra uno che le dice dov’è. E nel mentre lancia epiteti non riproducibili, a chi al fondo del corridoio non lo considera. Già, Enzo è proprio un amico, conosciuto 10 anni fa nelle “segrete stanze” della segreteria dell’Assessore alla Cultura regionale Gianni Oliva, con un chiodo fisso: inventare qualcosa di nuovo. Ama terminare interventi o commenti sul suo lavoro scrivendo, e tutto questo partendo da Cinquefondi, paese della provincia di Reggio Calabria.   Oggi lo copio partendo da quella frase sicuramente emblematica della strada da lui percorsa, e dalla fierezza dei suoi natali. Classe 1952, da 30 anni professore. Dopo un’esperienza da funzionario legislativo nel gruppo del PCI. 

 

Prof, da quando esiste Rete Robotica Italia? L’idea come e da chi è nata? 

“Nel 2009, conversando con l’ingegnere Arturo Barocelli, funzionario Comau, sicuramente genio nel suo settore, capo progettista. Obbiettivomarvaso dichiarato: avvicinare il mondo della scuola ed il mondo del lavoro. Capire gli studenti più promettenti ed avvicinarli alla progettazione di robot multi funzionali. Il primo atto la determinazione e realizzazione del Protocollo d’Intesa tra Miur, Regione Piemonte e Provincia di Torino. Secondo atto, trovare le risorse necessarie per realizzare celle robotiche nelle scuole professionali e tecniche. Terzo atto esportare in altre regioni l’esperienza del Piemonte anche attraverso le camere di Commercio Piemontesi, indispensabili per fondi ed azione di promozione. Sono diventato un piccolo globe trotter . Risultato ad oggi per quanto riguarda le celle robotiche costruite: 9 in Piemonte, 3 Veneto, 1 Lazio, 1 Marche, 2 Campania e 2 Sicilia”.

 

Tutto qui? ( domanda, visto che un po’ lo conosco, simpaticamente provocatoria) 

“Assolutamente no! Collaboriamo con Nasa, Lesa, Agenzia Spaziale Italiana, Politecnico di Torino. Con il Ministero Della Difesa e Scuola Futuro Cosmonauta Village Day. Nel nuovo anno scolastico 15 studenti italiani faranno uno stage alla Scuola  da Cosmonauta “Gagarin” di Mosca, la migliore del Mondo. In via sperimentale attueremo il metodo tedesco Dual: 2 giorni giorni di scuola e 4 di lavoro. Aiutati dalla Italo tedesca Bosch”. 

 

Di cosa vai più fiero? 

“Sicuramente i premi che le scuole, dunque i ragazzi, hanno vinto. Quattro anni fa l’Avogadro primo ad un simposio internazionale organizzato anche dalla Nasa. Il secondo posto al Pinifarina di Moncalieri. E il Brocchi di Bassano del Grappa”.

 

“Bene – mi dice – può bastare?” Per ora si. Questa volta tocca a me la risposta. Eh, caro Enzo Marvaso….non finisce sicuramente qui. Sicuramente il nostro giornale continuerà, interessatissimo, ad informarsi e informare su questa bella esperienza. Ci salutiamo. Uscendo penso. Un’altra eccellenza Italiana. Una sede nazionale nella nostra città. Il tutto rende accettabili le urla del bidello che sa di non “essere in una scuola inglese”. Fortunatamente il professore, partendo da Cinquefondi,  è rimasto a lavorare in Italia.

 

 

Vidal al Bayern Monaco

La Juventus trova l’intesa con il club tedesco

juve bandiereA meno che non ci siano colpi di scena dell’ultimo momento, Arturo Vidal è un calciatore del Bayern Monaco. La Juventus ha concluso l’affare con la richiesta di 36 milioni più 4 di bonus. Al momento non c’è una conferma ufficiale, ma sia in Cile sia in Germania danno la cessione conclusa. In attesa delle firme ufficiali, Vidal posta su Twitter le foto della sua vacanza in Florida in compagnia dell’amico Mauricio Pinilla, attaccante dell’Atalanta.

Carmagnola presenta re Peperone

PEPERONI RIPIENI

Come di consueto verranno allestite la Piazza dei Sapori, una vasta area dedicata alla Rassegna Commerciale con circa 190 stand e 70 aree espositive scoperte e la Piazza del Peperone

 

Allo Sporting di corso Agnelli a Torinoè stata presentata l’edizione numero sessantasei della Sagra del Peperone di Carmagnola. L’edizione 2015 ha ottenuto anche il prestigioso patrocinioANCIxEXPO2015 dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che lo valorizza e promuove in relazione ai numerosi eventi dell’Esposizione Universale di Milano. L’allestimento, la gestione e la ricerca degli espositori per l’anno 2015 e 2016 sono a cura dell’agenzia Totem di Chiavari (GE) che, in collaborazione con Associazione Nazionale La Compagnia dei Sapori e con l’amministrazione comunale, sono artefici di un nuovo progetto di rilancio che vedrà esaltate e maggiormente selezionate le aree enogastronomiche con espositori di alta qualità.Riconosciuta da cinque anni come Manifestazione Fieristica di Livello Nazionale, la Sagra del Peperone è a tutti gli effetti un Festival che propone 10 giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici e spettacolari ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età.

 

Come di consueto verranno allestite la Piazza dei Sapori, una vasta area dedicata alla Rassegna Commerciale con circa 190 stand e 70 aree espositive scoperte, la Piazza del Peperone dedicata ai mille modi diversi di preparare e gustare il prodotto simbolo della città, ci saranno il Concorso Mostra/Mercato del Peperoneriservato ai produttori locali e ilPaniere dei prodotti tipici della Provincia di Torinoche, a cura della Ripartizione Agricoltura del Comune di Carmagnola e della Provincia di Torino, presenterà una selezione dei migliori produttori locali, l’esposizione dei quattro ecotipi del Peperone di Carmagnola e il Pane della Sagra, pane al peperone che sarà possibile acquistare con offerte destinate a progetti di solidarietà.Tra le novità di questa edizione ci sarà una nuova area dedicata al Sud Tirolo con ricostruzione di una baita alpina di 200 mq con somministrazione e vendita di piatti e prodotti tipici altoatesini ed il “Laboratorio dei Sapori”, una tensostruttura dentro la quale si svolgeranno cooking class e workshop ludodidattici di educazione alimentare con talk show e show cooking che avranno come protagonisti il giornalista Paolo Massobrio, testimonial di questa nuova iniziativa, e molti altri ospiti tra produttori, chef ed esponenti istituzionali.

 

Quest’anno social partner dell’evento sarà Fondazione FORMA Onlus, la Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, che sarà  presente a Carmagnola durante la Manifestazione. La solidarietà sarà presente anche con la tradizionale “Carmagnola, la Città, il Mondo”, esposizione di artigianato a cura di associazioni locali che in questo modo raccolgono fondi per i loro progetti nelle aree più bisognose del mondo.Da quattro edizioni viene anche proposto “Bambini in Sagra” con ampi spazi dedicati a piccini e ragazzi con laboratori, giochi, letture, spettacoli, animazioni e area attrezzata per allattamento e cambio pannolini.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Anna Rossomando, una torinese a Roma

rossomando

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Ricordo personale: la Fiat occupata, sindacati ed operai in difesa del posto di lavoro. Lei, a Roma, accalorata chiedeva aiuto politico ed economico ai vertici sindacali per l’organizzazione di una manifestazione nazionale di giovani a Torino, in solidarietà delle lotte in difesa dell’occupazione

 

Cosa ci fa una torinese commissario di una Municipalità romana del Pd? “Semplicemente il suo dovere!” A non conoscerla!  Risponde secca ma non seccata, l’on. Anna Rossomando, dal 21 Marzo 2013 Segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera, avvocato penalista iscritta al foro di Torino. Chi ha la compiacenza di leggere via internet le sue presentazioni o il curriculum potrà notare una cosa: iniziano tutti con i suoi 16 anni al liceo classico D’azeglio, come  leader studentesco ed orgogliosamente  iscritta alla Federazione  Giovanile Comunista. Ricordo personale: la Fiat occupata, sindacati ed operai in difesa del posto di lavoro. Lei, a Roma, accalorata chiedeva aiuto politico ed economico ai vertici sindacali per l’organizzazione di una manifestazione nazionale di giovani a Torino, in solidarietà delle lotte in difesa dell’occupazione. Pasionaria era e pasionaria è rimasta. Come si dice? Chi nasce tondo non muore quadrato. Otto anni in consiglio comunale a Torino, da sette parlamentare. E’ in auto dall’aeroporto al centro città.

 

Ciao Anna come stai?

“Un po stanca. Duro il lavoro che stiamo facendo ma sento che ce la faremo. Sono subcommissaria del Pd al 4° Municipio, zona Tiburtina, oltre 200mila abitanti, 11 circoli. Numeri di tutto rispetto. Encomiabile il lavoro dei Giovani Democratici. Hanno telefonato a tutti gli iscritti. Verificando il grado di reale partecipazione. Quartiere fondamentalmente operaio e popolare”.

 

Una roccaforte organizzativa e politica del PCI.
Ma queste infiltrazioni mafiose sono reali?

“Non faccio il magistrato. Voglio fare il dirigente politico ma ti posso dire che più è debole la politica più sono 
possibili le infiltrazioni.Sicuramente siamo distanti anni luce dagli anni di tangentopoli. Ora, diciamo cosi, l’economia comanda sulla politica. Noi valuteremo ogni singola richiesta d’iscrizione”.

 

Sei ottimista?

“In queste settimane ho fatto molte assemblee di circolo. Vecchi iscritti molto arrabbiati , e nonostante tutto con ancora molta passione. Sì, pensando a loro sono ottimista”.

 

Potresti datare l’esistenza di questo fenomeno preoccupante?

” Non saprei, sicuramente ha avuto un “salto di qualità” con la giunta Alemanno. Tra i pochi politici indagati per 41 bis”.

 

Siamo arrivati a destinazione. Ci salutiamo e mi ripete: “è dura Patrizio”. Ma non le manca la volontà e l’ottimismo. Non mollare cara Anna.

"Nutrirsi di luce" all’Ecomuseo della Pietra da Cantoni

arte cellamonteUna mostra di arte contemporanea articolata in diverse  tappe, che quest’anno, in clima di EXPO, rimanda non solo all’anno della luce ma anche a quello del nutrimento per il pianeta terra

 

“Nutrirsi di luce”, trasformarla in arte, ed esporla all’Ecomuseo della Pietra da Cantoni a Cellamonte, dal 20 giugno al 30  luglio. Ecco il tema della mostra organizzata nell’ambito dei festeggiamenti dell’anniversario dell’ UNESCO, che è anche l’anteprima dell’allestimento “en plein air” che si terrà a Moleto il 5-6 settembre. Una mostra di arte contemporanea articolata in diverse  tappe, che quest’anno, in clima di EXPO, rimanda non solo all’anno della luce ma anche a quello del nutrimento per il pianeta terra.

 

E’ promossa e organizzata dall’Associazione Culturale  Artmoleto, ideata nel  2009 dall’artista  Michelle Holt e condivisa dall’ Ecomuseo della Pietra da Cantoni nell’ambito di “Arte  & natura”.E’ riuscita a creare un pool di pittori, scultori, fotografi e designer che hanno eletto loro buen  ritiro l’affascinante borgo di Moleto, immerso nelle colline del Monferrato casalese. Creano arte e contribuiscono alla valorizzazione del territorio in cui bellezza del paesaggio, storia, cibo, vino, infernot, pietra da Cantoni, grandi spazi, riposante silenzio e una luce tutta particolare fanno da potente calamita.

 

La zona – recentemente promossa dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità per i suoi antichi e caratteristici “Infernot” – ogni anno, a settembre, èarte cellamonte2 sede dell’appuntamento fisso, per gli amanti di  arte contemporanea, con Artmoleto. Due giorni in cui il borgo si trasforma in galleria a cielo aperto e gli artisti espongono le loro opere in cortili, strade e storici giardini privati. Dopo le precedenti edizioni -dedicate a “Colore, forma, natura”, “Tra cielo e terra”, “Il  sogno  dell’acqua”, “Rosso  vivo”, “L’atlante delle nuvole” e “Silenzio”- quest’anno il tema guida è “Nutrirsi  di luce”. A lui si ispirano i 14 artisti che partecipano anche all’anteprima del 20 giugno all’Ecomuseo Pietra da Cantoni.

 

Luce come fonte di nutrimento interiore, concetto che rimanda alla spiritualità più profonda dell’essere  umano, in cui perdersi e ritrovarsi, raccontata in tanti modi diversi. A partire da Michelle Hold, artista cosmopolita nata a Monaco, cresciuta in Austria, formatasi a Parigi, Londra, New York e Hong Kong come disegnatrice di tessuti per la moda. Ha scoperto Moleto, se ne  è innamorata, ha comprato e restaurato una casa- atelier in cui dipinge tele informali, con applicazioni di carta, tessuto, sabbia, terra ed altri materiali  che sceglie per esprimere la sua creatività. Intorno a lei una schiera di artisti poliedrici come  Domenico Cavalli, Teresio Polastro, Alessandro Patrone ed il pittore, scultore, restauratore Giò Bonardi.

 

arte cellamonte33Sensibilità al femminile è invece nelle opere di Petra Probst, artista e illustratrice per l’editoria d’infanzia, che vive e lavora tra Italia e Germania; Bärbel Ricklefs-Bahr, artista tedesca che ritrae la natura, l’immensità di orizzonti, onde e maree, prediligendo  l’informale e i collage in cui tutto può essere applicato alla tela, trasformandone la superficie e dandole tridimensionalità. In zona, vivono e lavorano da decenni, anche la pittrice Daniela Vignati  eBona Tolotti, artista internazionale, nata a Milano, con alle spalle esperienze antropologiche ed etnologiche in centro e sud America; oggi sperimenta tecniche diverse, impasti di collage e colori ad acqua in una rinnovata forma di gouache in chiave contemporanea. Si nutrono di luce e la immortalano i fotografi Ilenio Celoria, Andrea Massari, Flavio Tiberti e l’artista Piero Ferroglia, allievo di Scroppo e Soffiantino, che ama affidarsi anche al mezzo fotografico.

 

Mentre, Roberto Pissimiglia, editore, scrittore e giornalista torinese, appena può fugge a Moleto, nel suo atelier: chiude le  porte alla frenesia degli impegni quotidiani e apre quelle della fantasiosa creatività, dedicandosi all’arte povera. Moderno rabdomante va per cascine, stalle e fienili alla ricerca di antichi oggetti di vita contadina; poi li assembla, trasforma e dipinge. Et voilà, nuovo smalto ammanta i tanti utensili che la memoria aveva abbandonato; via ragnatele e polvere, ora si lasciano ammirare  reinventati da lui.

 

Laura Goria

 

Da Palazzo Civico le mozioni per la donazione organi

Formare il personale delle anagrafi cittadine, previo adeguamento del software informatico, affinché i torinesi che lo vorranno possano dichiarare la loro volontà di donare gli organi

 

PAL CIVICOIl consiglio comunale ha approvato due mozioni, presentate,  rispettivamente, dai consiglieri Chiara Appendino e Laura Onofri  per promuovere la donazione degli organi. I documenti sono passati all’unanimità e chiedono di formare il personale delle anagrafi cittadine, previo adeguamento del software informatico, affinché i torinesi che lo vorranno possano dichiarare la loro volontà di donare gli organi al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità. Tra gli intervenuti anche il sindaco Piero Fassino che ha dichiarato che è già stato siglato in questo senso un protocollo tra Anci e ministero della Salute.

 

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

A Masino l'esposizione canina internazionale

Al Castello e Parco di Caravino.  Il Gruppo Cinofilo Canavesano “Il Castello” di Ivrea ha deciso, dopo il successo della passata edizione, di confermare questa suggestiva location per la sua seconda “Esposizione Internazionale Canina del Canavese”, l’unica sul territorio a rivestire carattere di ufficialità

 

cane masinoDomenica 19 luglio 2015, dalle ore 9 alle 18, il Castello e Parco di Masino, splendido bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), ospiterà una grande festa all’aria aperta, nel parco storico del castello, in compagnia dei nostri fedeli amici a quattro zampe, all’insegna della natura e del divertimento. Il Gruppo Cinofilo Canavesano “Il Castello” di Ivrea ha infatti deciso, dopo il successo della passata edizione, di confermare questa suggestiva location per la sua seconda “Esposizione Internazionale Canina del Canavese”, l’unica sul territorio a rivestire carattere di ufficialità, in quanto autorizzata e patrocinata dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) e la prima in assoluto, sul suolo canavesano, ad assumere un ruolo internazionale.

 

Una manifestazione dedicata interamente ai cani, ai loro padroni e a tutti gli appassionati di questi bellissimi animali, che prevede, a partire dalla mattina, l’alternarsi di esposizioni di bellezza canina e avvincenti esibizioni di Disc Dog, che metteranno alla prova l’intesa di numerosi binomi cane-conduttore impegnati in coreografie ed evoluzioni incredibili. La giornata sarà così strutturata: a partire dalle ore 10 una giuria internazionale di esperti giudicherà la corrispondenza ai diversi standard di razza dei soggetti presenti, assegnando i prestigiosi CAC (Certificati di Attitudine al Campionato Italiano) e CACIB (Certificati di Attitudine al Campionato Internazionale di Bellezza); nell’arco dell’intera mattinata si alterneranno le esibizioni di Disc dog.

 

A fine pomeriggio durante un appassionante “Best in Show” – la cerimonia finale dell’esposizione – verrà proclamato il migliore esemplare della mostra canina del Canavese, tra i tanti – se ne prevedono circa un migliaio – giunti a Masino. Nel Parco del Castello verrà allestito un servizio bar e uno stand gastronomico e saranno presenti diversi espositori di prodotti per l’alimentazione e la cura del cane.Durante la giornata sarà possibile effettuare visite agli interni riccamente arredati del castello, sostare per una pausa gastronomica alla Caffetteria panoramica del castello, godere della bellezza del Parco storico, passeggiare all’ombra dei grandi tigli nell’Allea e inoltrarsi nel grande labirinto di carpini.

  

 

Domenica 19 luglio 2015:

–  ore 9: ingresso del pubblico

–  ore 10: inizio dei giudizi per l’Internazionale Canina del Canavese;

–  ore 15,30: inizio raggruppamenti e proclamazione dei finalisti dell’esposizione di bellezza;

–  ore 17: “Best in Show” con proclamazione del miglior esemplare in assoluto dell’esposizione Internazionale di bellezza di Canavese e chiusura manifestazione.

 

Con il Patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2015”, è reso possibile grazie al significativo sostegno e all’energia di ENGIE, dal 2011 sostenitore del FAI, al prezioso contributo di PIRELLI che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il quarto anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.

 

Orario:

La manifestazione è aperta al pubblico dalle ore 9 alle 18 (ultimo ingresso ore 17).

 

Biglietti d’ingresso:

Cumulativo manifestazione + visita al Castello: Adulti: € 10; Ragazzi (4-12 anni): € 5; Carta Musei Piemonte € 7; Soci ENCI € 5; Iscritti FAI e Residenti: gratuito. Biglietto speciale famiglia (2 adulti e fino a 4 ragazzi tra i 4 e i 14 anni): € 25.

 

Come arrivare:

A4 Autostrada Milano-Torino, uscita di Borgo d’Ale, poi seguire i cartelli indicatori per Borgo d’Ale, Cossano, Masino.

 

Da Milano A4 Autostrada (Venezia-Torino) raccordo per Santhià-Ivrea-Aosta, prima uscita ALBIANO, poi seguire le indicazioni Castello di Masino -Caravino (il Castello è a circa 5 minuti dal casello autostradale).

Torino-Aosta A5 uscita di Scarmagno, poi seguire i cartelli indicatori.

 

Per informazioni sulla manifestazione e sul Castello e Parco di Masino:

FAI – Castello di Masino, Caravino (TO) – tel. 0125/778100; faimasino@fondoambiente.it

 

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

 

(Foto: Lorenzo Monti)