redazione il torinese

Cala la cassa integrazione: si va verso la ripresa?

lavoro2

Per quanto riguarda la Cassa integrazione straordinaria (Cigs), le ore sono state 28,4 milioni, – 32,6%

 

In Piemonte, nel  mese scorso sono calate del 26.9% rispetto al luglio del 2014 le ore di cassa integrazione guadagni. Il dato è dell’Inps, considerando che le ore autorizzate sono state 52,4 milioni a fronte dei 71,7 milioni di un anno fa. Le ore autorizzate di Cassa integrazione ordinaria (Cigo) sono state 16,4 milioni, con un calo del 16,8% nell’industria e del 24,2% nell’edilizia. Per quanto riguarda la Cassa integrazione straordinaria (Cigs), le ore sono state 28,4 milioni, – 32,6% .

 

(Foto: il Torinese)

Scende il valore delle case in città

casa

I valori dell’offerta hanno segnato un ulteriore calo del 3,7%

 

In calo il valore della casa a Torino. Per l’Osservatorio immobiliare di Casa.it, i valori dell’offerta hanno segnato un ulteriore calo del 3,7%. Cresce, ma in modo leggero(0,5%) il prezzo che gli acquirenti sono disposti a pagare. Il prezzo ideale è stimato intorno ai 2.300 euro al metro quadro. La tipologia di abitazione più richiesta (60%) è rappresentata da una casa tra i 50 e 100 mq. Le grandi metrature attirano invece solo il 30%, mentre i monolocali il 7%.

 

(Foto: il Torinese)
   

"Ciao, don Aldo: rimarrai sempre il nostro professore"

rabino aldo

Addio a don Rabino, lo storico cappellano granata

 

Ciao, don. Rimarrai per sempre il nostro professore,che si illuminava insegnandoci come la vita deve essere vissuta e come lo sport deve essere sentito. Caro Aldo, non mi dimenticherò mai della mia prima esperienza come Dirigente della squadra Primavera del Toro anno 1992-1993 con Claudio Sala e Sattolo, preparatore dei portieri. Era l’anno della presidenza di Calleri. Il popolo granata mugugnava spesso e volentieri per la prima squadra a causa dei mancati arrivi di giocatori professionisti. Tu con le tue belle parole riuscivi sempre a stemperare l’amaro con il dolce. Di quei quindici giorni di ritiro precampionato a Maen ricordo la Messa che celebravi nella soffitta della baita. Ai giovani giocatori davi sempre degli ottimi consigli in modo tale che dalla Primavera potessero passare in prima squadra. I tuoi 40 anni come cappellano del Torino Calcio hanno visto in te un attaccamento unico ai colori granata .Ogni anno salire a Superga con la squadra il 4 maggio e ascoltare la Messa da te celebrata ci dava un’emozione strana, in particolare quando facevi leggere al capitano di turno i nomi dei caduti del leggendario Torino, facevi sentire ai giocatori il calore della maglia e il significato de ciò che rappresenta il Toro. Caro Preside della “Scuola di sport”per Dirigenti sportivi, che ho seguito per 4 anni al Palavela, mi mancherai tanto; ricordo in particolare la tua capacità di fare una giusta sintesi degli interventi dei vari relatori. Proprio oggi ho ripreso tra le mani il tuo bel libro “L’OASI di MAEN il sogno continua” con la prefazione di don Luigi Ciotti.”L’Oasi di Maen -scrive don Ciotti – è una “casa”, nata dal desiderio di voler regalare anche agli altri questa esperienza. Ciò che colpisce è l’entusiasmo con cui questa “casa” è stata realizzata, la fiducia in imprese apparentemente impossibili”.

                                                                                     Mauro Reverberi 

#stradeCittaMetroTo, il nuovo hashtag delle strade

OMINO

Per monitorare la rete stradale del territorio metropolitano

 

#stradeCittaMetroTo è il nuovo hashtag della Citta Metropolitana di Torino. Tutti i cittadini, armati di smartphone e tablet, potranno conoscere la situazione aggiornata in tempo reale dei 3.050 chilometri della rete stradale provinciale. Sarà possibile monitorare le modifiche della viabilità dell’area metropolitana. Altre novità e informazioni sono invece comunicate su www.cittametropolitana.torino.it (o www.torinometropoli.it), e sui social Facebook e Twitter.

Val Grande partigiana: la mappa della memoria

valgrande partigianivalgrande carta

Su queste montagne è stata scritta una pagina importante della Resistenza italiana. Nel giugno del 1944 la Val Grande e la Val Pogallo furono teatro di un tragico rastrellamento e di aspri scontri tra le formazioni partigiane e le truppe nazifasciste

 

Per documentare e rappresentare i luoghi della Resistenza in Val Grande, l’Ente Parco Nazionale che gestisce l’area selvaggia più vasta d’Italia e l’Associazione Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce hanno realizzato una carta storico-escursionistica. Una vera e propria “mappa della memoria”, a supporto dell’ attività di studio e conoscenza storica del territorio e della sua fruizione escursionistica.  La carta, in scala 1:30.000, realizzata in grande formato, con una duplice rappresentazione in fronte/retro, oltre ad offrire tutte le coordinate GPS, descrive i diversi episodi ed eventi (segnalati da apposite icone) e, ovviamente, la topografia dell’impervio territorio chiuso tra le montagne dell’Ossola, il bacino del Lago Maggiore e la Valle Cannobina. Su queste montagne è stata scritta una pagina importante della Resistenza italiana. Nel giugno del 1944 la Val Grande e la Val Pogallo furono teatro di un tragico rastrellamento e di aspri scontri tra le formazioni partigiane e le truppe nazifasciste. A Pogallo una lapide ricorda 17 giovani partigiani, alcuni rimasti ignoti, uccisi il 18 giugno 1944. A Finero ne furono fucilati altri 15, cinque giorni dopo, il 23 giugno. E prima ancora i 42 di Fondotoce e i 17 di Baveno, catturati tra Val Grande e Cannobina. Il rastrellamento si svolse tra l’11 e il 30 giugno 1944. I tedeschi e i fascisti che attaccarono erano quattro-cinque mila, bene armati ed equipaggiati; i partigiani che si difesero erano dieci volte di meno, male armati, peggio equipaggiati e privi di viveri. Per le formazioni partigiane e per la popolazione civile furono venti terribili giorni di spietata caccia all’uomo, fucilazioni, incendi e saccheggi. Nella mappa vengono proposti vari itinerari attraverso i luoghi contrassegnati da lapidi, cippi e croci nel ricordo di quella esaltante e  drammatica pagina della nostra storia. Un lavoro importante di ricerca storica ha consentito di ricostruire e proporre, in sintesi, una infinità di storie, eventi, accadimenti a chi oggi si avventuri nelle valli e sulle montagne del Parco della Val Grande. Così agli escursionisti viene offerta la possibilità di scoprire, accanto alle bellezze naturali  di un’area dove wilderness significa armonia, equilibri naturali e silenzi incontrastati, anche dei luoghi densi di significato storico e civile. Sono state censite 79 lapidi, 71 monumenti, i luoghi degli eccidi del rastrellamento del giugno 1944 e della lotta partigiana (Finero,Trarego,Pogallo), i cippi che delimitano i confini della repubblica partigiana dell’Ossola e i luoghi dedicati alla memoria come la Casa della Resistenza di Fondotoce, il museo partigiano “Alfredo Di Dio” a Ornavasso e la sala storica del municipio di Domodossola, dove si sperimentò la democrazia durante l’occupazione nazifascista.  La carta storico-escursionistica è in vendita presso la Casa della Resistenza di Fondotoce (Tel: 0323 58.68.02 -mail: info@casadellaresistenza.it).

 

Marco Travaglini

 

Addio a don Aldo Rabino, il mitico cappellano granata

rabino aldo

Il sacerdote  si sentito male verso la mezzanotte

 

Don Aldo Rabino, lo “storico” cappellano del Toro è morto nella notte. Il sacerdote  si sentito male verso la mezzanotte e, nonostante i soccorsi siano prontamente arrivati, non è stato possibile fare nulla. Si è sentito male mentre si trovava presso l’Associazione O.A.S.I di Maen, al termine dei Camp di Basket. Don Aldo era molto amato in città non solo dai tifosi granata: era sempre in prima fila per le iniziative sociali e benefiche, per lo sport e per i giovani. Aveva 76 anni ed era cappellano granata dal 1971.

"DICO NO ALLA DROGA DICO Sì ALLA VITA"

droga Scientology

Campagna dal 18 al 20 agosto in città e in provincia

 

Tra Piazza Vittorio e San Salvario prolifera la “movida” torinese. A volte, però, il divertimento si trasforma in abuso di alcol e droghe. Per questo motivo la campagna DICO NO ALLA DROGA DICO Sì ALLA VITA, una iniziativa internazionale basata sul lavoro filantropico dell’educatore L. Ron Hubbard, porta opuscoli informativi nei locali per raggiungere e responsabilizzare i potenziali consumatori. Il 18, 19 e 20 agosto alcuni volontari si recheranno in zona per distribuire gratuitamente copie del libretto intitolato “La Verità sulla Droga” realizzato in collaborazione con ex tossicodipendenti ed operatori di centri di recupero, il cui proposito è smascherare i luoghi comuni usati dagli spacciatori per far soldi. Negli stessi giorni altri volontari si muoveranno in provincia, tra Avigliana, Rivoli e Alpignano.

Trasporti, Chivasso "porta" del sistema ferroviario

CHIVASSO

C’è uno studio di rivisitazione generale delle linee extraurbane di tutto il territorio dell’Area Metropolitana finalizzato a favorire l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico diversi

 

Il 20 giugno scorso l’associazione culturale Identità Comune di Chivasso aveva fatto pervenire una nota a Servizio Trasporti della Città Metropolitana che conteneva una proposta di razionalizzazione e riordino del sistema, con riferimento alla considerazione di Chivasso come Porta Est del Sistema ferroviario metropolitano. L’associazione è tornata a cavalcare, quindi, in linea con l’istituzione della Città Metropolitana di Torino (e della sua proposta di un comune unico del Chivassese) un suo antico “cavallo”, quello dei trasporti. Negli anni scorsi è stata in prima linea nel sostenere il progetto della fermata di Alta Velocità Porta del Canavese e del Monferrato che avrebbe, effettivamente, potuto fare della città dei nocciolini uno snodo strategico di trasporti tra più territorio: Torino, Chivassese, Monferrato, Astigiano, Eporediese, Valle d’Aosta. Vennero anche organizzati, in collaborazione con il Laboratorio Nuovo Canavese tre convegni a Casale Monferrato, Ivrea e Chivasso, ma il progetto – anche dopo l’incontro dello scorso anno con l’assessore Balocco (per la verità piuttosto vago ed inconcludente, avendo rinviato ogni istanza, compresa quella di intitolare la stazione di Chivasso, “Porta del Canavese e del Monferrato”, alle ferrovie)  non è andato avanti. Nella proposta di giugno Identità Comune avanza, come di consueto, alcune proposte progettuali concrete: considerare le autolinee Ivrea Torino , Cavaglià – Torino e Casale Monferrato – Torino come facenti parte del nodo di Chivasso, stessa valutazione per la Torino . Leinì – Volpiano – Foglizzo – San Giorgio – Ivrea, integrazione della Porta Est di Chivasso nel trasporto ferroviario Frecciabianca e quadro d’insieme di una rete funzionale della Porta Este e dell’Hub and Spoke di Chivasso, come momento di collegamento della mobilità territoriale.  Nei giorni scorsi una prima risposta è arrivata. Il dirigente del Servizio Trasporti della Città Metropolitana di Torino, Giannicola Marengo, inviata all’associazione e, per conoscenza alla Regione Piemonte ed al Comune di Chivasso, annuncia che gli uffici esamineranno con attenzione la valutazione contenuta nella nota di Identità Comune. Il dirigente, comunque, evidenzia che vi è uno studio di rivisitazione generale delle linee extraurbane di tutto il territorio dell’Area Metropolitana finalizzato a favorire l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico diversi. Si tratta, però, di un intervento complesso in quanto riguarda il riordino di autolinee, percorsi e corse autobus che insistono su più bacini territoriali, con un numero elevatissimo di persone trasportate quotidianamente.  Riguardo ai servizi dell’area Chivassese viane evidenziato che la soppressione delle corse da e per l’area industriale Chind, limitate all’ambito territoriale di Chivasso, sono di competenza comunale, la soppressione di corse della linea Montalenghe – Foglizzo – Chivasso sono da ricondurre all’operazione di revisione complessiva dei servizi da e per Torino – Mirafiori. Inoltre la Città Metropolitana ha inoltrato le richieste che eccedono la sua competenza, funzionale e territoriale, anche alle altre amministrazioni interessate, nello specifico la Provincia di Alessandria per i servizi dell’autolinea Torino – Casale e l’Agenzia per la mobilità metropolitana e regionale per il traffico ferroviario.

Massimo Iaretti

Sospetto caso di Ebola, allarme rientrato dopo un giorno di paura: è malaria

vaccino45

I  medici ed il personale infermieristico entrati in contatto con l’uomo sono stati messi in quarantena, a scopo precauzionale

 

AGGIORNAMENTO Sarebbe malaria, e non Ebola la malattia che ha colpito il 30enne originario della Guinea, in isolamento alle Molinette e poi trasferito all’Amedeo di Savoia. Si tratta dei riscontri dei primi accertamenti medici, la conferma ufficiale in giornata.

 

Torino, 17 agosto – In un primo tempo si riteneva fosse un profugo proveniente dal Guinea, l’uomo che è stato ricoverato in isolamento nel pronto soccorso delle Molinette: si sospetta un caso di Ebola. In effetti era tornato passando  dalla Francia dopo essere andato in Africa a far visita ai parenti, ma in realtà è sposato con una italiana della provincia di Torino. I medici ed il personale infermieristico entrati in contatto con lui sono stati messi in quarantena, a scopo precauzionale, in attesa dei risultati degli esami. Il piano di emergenza è subito scattato. L’uomo si è presentato in ospedale a piedi con la febbre alta e sembra abbia  viaggiato in treno. Ora è stato trasferito all’Amedeo di Savoia, specializzato a trattare casi simili. Dovesse trattrsi effettivamente di Ebola, verrà trasportato all’ospedale Spallanzani di Roma.

Ritratti di nudo al cimitero monumentale

CIMITERO

Parteciperanno disegnatori, acquerellisti e pittori. L’iniziativa è del Caus (Centro Arti Umoristiche e Satiriche)

 

Il 24 e 31 agosto, sono di scena i tour artistici ‘Il nudo d’arte’ al Cimitero Monumentale di Torino. Parteciperanno disegnatori, acquerellisti e pittori. L’iniziativa è del Caus (Centro Arti Umoristiche e Satiriche) che propone di ritrarre dal vero le statue funerarie, alcune di gran pregio artistico, raffiguranti nudi allegorici di donne e uomini, efebi e puttini, presenti nello storico camposanto subalpino. I lavori saranno esposti a ottobre in una mostra. Al Monumentale sono numerosi gli esempi d’artisti del passato che hanno saggiato il nudo di genere funerario.