redazione il torinese

Donna tenta di uccidere i suoceri con medicinali

Una 35enne residente a Venaria 

 

polizia e carabinieriI carabinieri della polizia giudiziaria della procura di Torino hanno arrestato nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Annamaria Loreto una 35enne residente a Venaria che – informa l’agenzia Ansa – avrebbe somministrato farmaci ai suoceri nel tentativo di ucciderli. La donna è accusata di tentato omicidio continuato. Il marito, figlio delle vittime sarebbe stato all’oscuro di tutto e le motivazioni del gesto non sono state rese note.

 

(Foto: il Torinese)

"Vedi alla voce del verbo moda", voci, racconti, esperienze

Torino diventa capitale della moda al Circolo dei Lettori

 

moda1Vedi alla voce del verbo Moda. Questa settimana si tramuta in realtà la possibilità di un viaggio affascinante nel pianeta della moda, attraverso le voci, i saperi e le esperienze di ospiti italiani e stranieri di caratura internazionale, grazie alla kermesse dal titolo “Voce del Verbo Moda”, in programma dal 22 al 25 ottobre prossimi,  ospitata al Circolo dei Lettori e giunta quest’anno alla sua quinta edizione.L’edizione 2015  racconta la “sapienza dell’intreccio”, vale a dire i percorsi e i passaggi per approdare dal filato al prodotto finito, costituito non solo di materie prime e componenti chimici, ma anche di competenze, storie e persone. Il tessuto rappresenta, infatti, la chiave di lettura di questa narrazione di cui sono protagonisti designer, stilisti, imprenditori, costumisti, fotografi, antropologi, chef, scrittori e storici del costume, che si incontrano in quattro giorni di kermesse.

 

La prima sezione si intitola “Storie sul filo” e si articola in conversazioni, confronti e incontri; la seconda è costituita da workshop, ovvero laboratori per conoscere attraverso il saper fare, quindi seguono gli “Itinerari di stile”, che includono al loro interno una serie di gite, mostre e percorsi tematici nei musei. Tra questi quelli al Lanificio Piacenza e Sella Lab, in programma venerdì 30 ottobre, al Museo Maga e Fondazione Ratti, per ammirare Missoni, Pucci e le sete, sabato 7 novembre, e a Zurigo, per una gita all’insegna della moda, arte e design, in programma  da sabato 5 a martedì 8 dicembre.

 

moda3Un’altra interessante sezione è quella dedicata alla moda e al cinema, dal titolo “Fashion & Cinema”. Quindi una sezione comprenderà progetti di moda,  sul “Denis Street Style” e fashion pills, e un’ultima includerà canzoni scelte dagli ospiti perché capaci di raccontare le loro visioni di vita, li loro lavoro e di costituire una piacevole colonna sonora di accompagnamento a Storie sul filo.Il progetto Denis Street Style racconta, tramite immagini scattate per strada, quanto, come è da chi sia usato il jeans, un oggetto cult nel mondo della moda,  capace di superare decenni e generi.  Gli scatti più interessanti verranno mostrati domenica 25 ottobre alle 15.30 all’interno dell’incontro “Finché c’è jeans.. c’è speranza”, commentati da Maurizio Crivellari, direttore creativo di Diesel, azienda italiana leader nel settore.

 

Alla kermesse collaborano, tra gli altri, l’Accademia Albertina di Belle Arti, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, lo IED,  Istituto Europeo di Design, l’istituto Marangoni di Milano, l’Istituto d’Arte Applicata e di Design di Torino,  Zone Moda dell’Università di Bologna. 

 

Mara Martellotta

La nuova Albania corre verso l'Europa

albania elezaj

tiranese 22

albania elezajjNel Paese delle Aquile sono pieni di voglia di vivere e assaporano la liberta’, che sanno bene cosa vuol dire dopo 50 anni di durissima dittatura comunista

 

 

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Guardate il video        https://www.youtube.com/watch?v=X7GZgV-q-aQ  che sfata tutti gli stereotipi sull’ Albania, un paese che corre verso l’Europa alla velocita’ della luce, che fa invidia a noi Italiani impantanati nella nostra decrescente economia. Nel Paese delle Aquile sono pieni di voglia di vivere e assaporano la liberta’, che sanno bene cosa vuol dire dopo 50 anni di durissima dittatura comunista .Un popolo di giovani pieni di energia con tanta voglia di emergere. Dopo la visione di queste immagini come non puo’ venire la voglia di prendere il volo e dopo 1 ora e 30 fiondarsi nella festa loca albanese che vive 7 giorni su 7 tutto l’anno?  Da Tirana a Durazzo a  Saranda centinaia di discoteche, pub,bar con musica ovunque e occasione per fare festa, sempre.  E che musica live, tantissimi sono i gruppi musicali molti anche ribaltati nella scena internazionale con la loro musica: uno degli ultimi artisti nelle top ten al mondo  è Kristine Elezaj – cantante – (nelle foto)  celebre negli Stati Uniti.

 

 

PER LA JUVE SOLO 0-0: POGBA NON OLTREPASSA IL MURO TEDESCO

Allo Stadium i bianconeri provano di tutto. City ora a -1 e Siviglia a – 4


juve borussiaJUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (dal 15’ s.t. Pereyra), Khedira, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Mandzukic (25’ s.t. Zaza), Morata (dal 35’ s.t. Dybala). A disp. Neto, Rugani, Evra, Hernanes. All. Allegri

 

BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH (4-4-2): Sommer; Korb, Christensen, Alvaro Dominguez, Wendt; Traoré (dal 37’ s.t. Hahn), Dahoud (dal 42’ s.t. Nordtveit), Xhaka, Johnson; Raffael (dal 28’ s.t. T. Hazard), Stindl. A disp. Sippel, Drmic, Jantschke, Hrgota. All. Schubert

 

Dopo le prime due vittorie in Champions per la Juventus arriva lo 0-0 in casa contro il Borussia Moenchengladbach. La squadra di Allegri resta comunque prima nel girone, con un solo punto di vantaggio sul Manchester City; il pass per la fase a eliminazione diretta sarà da conquistare nelle ultime tre partite.  Un match dominato dai bianconeri che però non riescono a concretizzare e a trovare la vera occasione della rete. Nel primo tempo la Juventus prova a fare gioco ma si trova una squadra ben organizzata in campo.  Pogba  inizia a lanciare le prime fiammate, cosa che continuerà a fare per tutto il resto della partita, ci prova sempre ma sbaglia nei momenti decisivi. Al 31’ il numero 10 va vicinissimo al golJuve tifosi sfiorando il palo alla sinistra di Sommer, con un destro improvviso. Tra tanta Juve prova a spingersi verso la porta di Buffon un cross di Traorè, che ha costretto Chiellini ad un anticipo in angolo.  Ma l’episodio chiave che potrebbe far riscattare la Juve è proprio sul finale: Dominguez sbaglia il controllo su Morata e lo stende interrompendo una chiara occasione da gol. I bianconeri volevano il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo, ma per Thomson è solo da cartellino giallo. Nella ripresa il copione non cambia, i ritmi sono sempre intensi e il primo tiro è ancora del francese che si coordina bene e fa rimbalzare il pallone a pochi passi da Sommer che decide di respingere a lato. A metà del secondo tempo è sempre Pogba su punizione a provare a sorprendere l’estremo difensore del Borussia ma non si fa cogliere impreparato. Prima dell’uscita Mandzukic caduto in area per un contatto con Dominguez ha tempo di recriminare, ma per l’arbitro scozzese è tutto regolare. A una manciata di minuti dalla chiusura, Allegri decide di togliere Morata per Dybala che prova a trascinare la squadra e con Chiellini prova ad acciuffare tutti i palloni vaganti. Ma il muro tedesco resiste e conquista il suo primo punto in Champions. 

 

Roberta Perna

Il Chiampa si dimette da capo delle Regioni dopo il giudizio della Corte dei Conti

Su richiesta dei colleghi “le dimissioni sono state al momento congelate” 

 

chiampa gofaloneIl presidente del Piemonte e della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino ha presentato le dimissioni dalla carica di coordinatore delle regioni italiane. Lo annuncia l’Ansa, riportando le sue parole. Il governatore ha detto che, su richiesta dei colleghi, “le dimissioni sono state al momento congelate”. Una mossa in polemica con il governo di Renzi? Anche se i motivi delle dimissioni non andrebbero cercati nei tagli alla sanità ma sarebbero legati al giudizio della Corte dei Conti sul buco di  bilancio di circa 6 miliardi del Piemonte. “Una Regione con un bilancio in questa situazione non può fare da guida a tutte le Regioni. – sostiene Chiamparino – Mi devo dedicare di più al lavoro nella Regione Piemonte”.

MARRONE: "CHIUSURA POSTI DI POLIZIA PASSO AVANTI DELLA CRIMINALITÀ"

POLIZIA FESTA

(FDI-AN): POLITICA ASCOLTI APPELLO SIAP . ODG IN CONSIGLIO REGIONALE

 

<<Fanno bene i sindacati di Polizia come il Siap a lanciare un segnale di allarme contro la riorganizzazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza annunciato dal Governo Renzi, che lascia prevedere ulteriori tagli e chiusure di presidi territoriali di Polizia, come Questure, Commissariati, Posti Polfer e di Polizia Stradale: assurdo in questo periodo di pericolo terrorismo, immigrazione selvaggia e delinquenza diffusa nelle periferie, un incomprensibile regalo alla criminalità anche organizzata che cerca è troppo spesso ottiene il controllo del nostro territorio>> attacca Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Regione Piemonte e in Comune di Torino, che annuncia <<Presenterò un ordine del giorno in Consiglio Regionale con le osservazioni e rivendicazioni del SIAP affinché le loro istanze arrivino al Ministro Alfano a nome del Consiglio Regionale!>>.

 

(foto: il Torinese)

Monsignor Nosiglia: "La prima volta dai rom ho detto: qui siamo nel Quarto Mondo"

sindone nosiglia

Ecco la lettera dell’arcivescovo:

 

«Lo sgombero di alcune famiglie rom da Lungo Stura mi addolora profondamente.

 

Conosco quel sito avendolo visitato più volte in questi anni. La prima volta ho detto: qui siamo nel Quarto Mondo.

 

Mi auguravo che il progetto “Città possibile” potesse offrire alle famiglie rom una soluzione degna, stabile e sicura. Va dato atto all’impegno del Comune e di diverse realtà associative che hanno lavorato con generosità e discrezione alla sua riuscita. Purtroppo non tutte le famiglie rom sono entrate o hanno accettato di entrare nel progetto e ora anche un certo numero di quelle che hanno aderito, una volta terminate le risorse disponibili, rischiano di vedere vanificata la loro positiva scelta.

 

Mi chiedo allora: che cosa fare? Come ristabilire fiducia e dialogo costruttivo tra i rom interessati, le istituzioni e la città? Credo che ci sia bisogno di un supplemento di impegno da parte di tutti e soprattutto la necessità di unire l’accoglienza a una preciso programma di inclusione sociale che, salvaguardando la specificità proprio di questo popolo e della sua cultura, renda possibile promuovere uno sbocco lavorativo proprio della sua tradizione da cui trarre quel reddito necessario per sostenere l’affitto di casa, le condizioni di vita familiare e la crescita dei propri figli.

 

Sono fiducioso che, malgrado queste difficoltà, il progetto continuerà e si troveranno le soluzioni appropriate per consolidarlo con l’apporto delle istituzioni, delle realtà associative, delle comunità cristiane e civili del territorio, e degli stessi rom chiamati ad assumersi le necessarie disponibilità e responsabilità.

 

Convocherò il “tavolo rom” costituito presso l’Arcivescovado per affrontare questi problemi; da tempo la Chiesa è impegnata su questo come lo è in tutti gli altri che in questa stagione difficile producono sofferenza a tante famiglie e persone. Mi riferisco in particolare a quanti non hanno più un lavoro e a tanti, troppi giovani che non riescono a trovarlo, a chi subisce lo sfratto incolpevole, ai rifugiati verso cui si stanno impegnando tante famiglie, parrocchie e Istituti religiosi, a chi senza dimora attende in questa prossima stagione invernale un posto per non dover dormire per strada e alla schiera sempre più numerosa di poveri (in Italia 4,1 milioni), che vivono in condizioni di precarietà assoluta e permanente.

 

Voglia il Dio di misericordia e di giustizia in cui crediamo donarci saggezza e coraggio per non desistere dal difendere e sostenere la vita di chi fa parte di questa ampia schiera di persone “scartate”, come ci ha ricordato Papa Francesco, che cresce sempre più anche nella nostra città ed esige come diritto, prima ancora che come dovere, il nostro personale e comunitario impegno. Finché assisteremo passivi o indifferenti alle condizioni di vita di questi nostri fratelli e sorelle non potrà mai esserci vera giustizia e pace per tutti.

 

Mons. Cesare Nosiglia
Arcivescovo di Torino»

"Profumo di donna" versione 2015 sul bus per Beinasco

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

 

Una bella ragazza ammicca non togliendomi lo sguardo di dosso. Imbarazzato le sorrido per compiacente gentilezza sperando nel  termine del suo “assedio”. Mi sbaglio: lei si fa sempre più insistente. Invece un ragazzo si è confezionato uno spinello, incurante della nostra presenza. Ricordo, sorridendo, 25 anni fa ad Amsterdam

 

Non mi era mai capitato. Mentre osservavo ero preso da struggente tristezza. C’è sempre una prima volta, ma mi sono stupito  essendo totalmente impreparato. Ed ho paragonato ad un altro episodio che sembrava simile, cercando nel paragone l’essenza di un perché, che alla fine non ho trovato. Rimanendomi la certezza che scrivendo “salirà ” quella tristezza. bus caselle

 

Sabato mattina salgo su un pullman per raggiungere Beinasco. Al Fondo, dei posti liberi. Sedendosi si rimane “inebriati ” di strani odori. Al mio fianco una bella ragazza ammicca non togliendomi lo sguardo di dosso. Imbarazzato le sorrido per compiacente gentilezza sperando nel  termine del suo “assedio”. Mi sbaglio: lei si fa sempre più insistente. Sale in me l’imbarazzo e non essendo esteticamente irresistibile mi faccio un idea che lascio intuire ai lettore. Sicuramente non italiana anche perché una signora molto anziana le parla in una incomprensibile lingua.  Non resisto e cambio totalmente posto, liberato dall’imbarazzo sorrido per lo scampato pericolo. 

 

Ricordandomi dell’italico film “Profumo di donna” dove Vittorio Gassman, cieco,  insegnava al suo attendente come riconoscere una prostituta da un travestito. Sottile poesia nel film e solo squallore nella mia attuale “avventura “.Secondo episodio, sempre sul pullman, a metà pomeriggio.  Salgono due ragazzi, maschio e femmina. Lei sembra un po’ anzianotta, o comunque anni portati male. Parlano fittamente. Lui abilissimo comincia a rollare. Ripeto, abilissimo coordinando i movimenti con i sobbalzi del pullman. Alla fine capisco che si è confezionato uno spinello incurante della nostra presenza. Ricordo, sorridendo, 25 anni fa ad Amsterdam. Viaggio di lavoro. Stavano rimodernato isolotti prima industriali per costruire alloggi. 

 

Nel quartiere dove ci sono gli smoking Cafe, poliziotti malmenavano arrestandoli dei “balordi “. Chiedo spiegazioni all’interprete. “Hanno fumato spinelli e si  ribellano alla multa”. Mi stupisco sottolineando che nei loro bar si può spinellarsi. Appunto, mi risponde: nei bar, non per strada. Elementare. Anche chi è  libertario come gli Olandesi hanno le proprie regole e le rispetta. Lì la libertà del rispetto, qui la dittatura della libertà solo loro. Attenzione,  non c’è mai limite al peggio.