redazione il torinese

"Cristianesimo, Maria Maddalena e altri enigmi" nel libro di Stefano Tonni

Un excursus sulle reliquie, la storia dei Templari, il giudizio universale. L’autore, di professione ingegnere, presenta il suo primo romanzo

 

tonniSabato 23 gennaio verrà presentato, nel Salone d’onore di Palazzo Taffini a Savigliano, in via Sant’Andrea 56, il libro di Stefano Tonni dal titolo “Cristianesimo: Maria Maddalena e altri enigmi”. Interverranno alla presentazione, oltre all’autore, Antonio Scommegna, presidente del Circolo C. Rebora, il giornalista Lodovico Buscatti e lo psichiatra Alessandro Meluzzi, autore dell’introduzione.  Sono previste letture di brani del libro da parte di un attore e intermezzi musicali.

 

Stefano Tonni è al suo primo romanzo; nella vita è ingegnere elettronico del ramo Telecomunicazioni ( laurea al Politecnico di Torino),  con una grande passione per la musica classica e per la scrittura. La prima passione lo ha condotto a fondare, nel lontano ‘ 92, la rassegna di musica classica ” Polincontri Classica”, comprendente concerti e conferenze sulla musica classica e colta, in programma ancor oggi ogni lunedì nell’Aula Magna del Politecnico di Torino, con il sostegno dello stesso ateneo. Da qualche anno alla passione per la musica classica,  che lo porta spesso a ascoltare prestigiose orchestre sinfoniche in giro per l’Europa e a Amsterdam, si è affiancata quella per la scrittura e per argomenti come il Cristianesimo e le religioni. Questo saggio è il frutto di studi e di un approfondito lavoro di ricerca storico-critica sulla storia e le tradizioni cristiane condotte dall’autore.

 

” Sono da sempre affascinato dalla figura della Maddalena – spiega Stefano Tonni – che si può considerare ” apostola tra gli apostoli”, salvata da Gesù dalla lapidazione e la prima donna a vedere il Cristo risorto. Salvata dalla lapidazione, la Maddalena ebbe subito un afflato per il Cristo. Non è certo casuale il fatto che sotto la Croce fossero presenti Maria, la madre di Gesù,  San Giovanni, il suo amico più fidato, e proprio la Maddalena. Lei, prima di incontrare Gesù, era una donna sposata ad un nobile, e viveva presso la corte di Erode e Erodiade, e era molto vicina a Giovanni il Battista, la cui testa fu richiesta da Erodiade al marito. Di fronte a una simile atrocità, la Maddalena scappò dalla corte, divenne una prostituta e fu ripudiata dal marito”.

 

“Nel libro – aggiunge Stefano Tonni – affronto anche altri temi, come i Dieci comandamenti, i peccati capitali, il concetto di bellezza, e tratto le figure di Adamo e Eva visti sia dal punto di vista biblico, sia sulla base delle più recenti teorie scientifiche riguardanti l’origine dell’uomo. Nell’affrontare poi il tema del Giudizio universale propongo un parallelo piuttosto interessante su alcuni aspetti che accomunano le fedi cristiana e musulmana riguardanti la figura di Gesù.  Gli enigmi che ho trattato nel saggio riguardano il Sacro Graal, la storia dei Templari e il Priorato di Sion. D’altronde la città di Torino, che vanta moltissimi sotterranei,  ha una profonda valenza magica ed è collocata nel punto di incrocio di due triangoli magici, quello di magia bianca, che la unisce a Praga e Lione, e quello di magia nera, che la unisce a Londra e San Francisco. Nella nostra città,  inoltre, sono presenti due poli, uno positivo, e uno negativo, il primo rappresentato da piazza Solferino, con la sua Fontana Angelica, il secondo da piazza Statuto, in cui si trova l’ingresso agli Inferi”.

 

“La genesi del mio libro – conclude Stefano Tonni – sicuramente nasce dallo studio delle reliquie, in particolare da quella del Graal, che, secondo alcuni sarebbe la coppa che avrebbe raccolto il sangue nell’ Ultima cena, secondo altri indicherebbe il principio della conoscenza segreta, che avviene sempre per gradi ed è sempre più elevata, mentre, secondo altri ancora, indicherebbe il ventre della Maddalena, che ha trasmesso il sangue di Cristo attraverso la discendenza”.  Il libro, che si articola in 44 capitoli, contiene anche passi dedicati alla numerologia,  un capitolo sulla musica e sulla valenza matematica; tocca anche l’argomento delle profezie del 2012 e, secondo l’acuto giudizio di Alessandro Meluzzi,  si può, a ragione, ascrivere al territorio dell’ esoterismo cristiano”.

 

Mara Martellotta

Torino finalista tra nove città: sarà capitale dell'Innovazione? Sfida con Milano

europa torino castelloLa città di Torino è stata inserita nella rosa ristretta delle pretendenti in particolare per quell’approccio e quella cultura dell’open innovation che ne sta caratterizzando le politiche di innovazione dell’amministrazione

 

 

Un nuovo record per Torino, dopo le olimpiadi invernali, la qualifica di capitale Europea dello sport e i successi delle presenze turistiche? Potrebbe essere. la città della Mole è infatti  è una delle nove finaliste tra cui sarà scelta la Capitale Europea dell’Innovazione 2016. La Commissione Europea ha comunicato ufficialmente la rosa delle pretendenti, frutto di una selezione tra tutte quelle che hanno presentato la loro candidatura.

Ecco le nove città finaliste:

 

Amsterdam (NL) – per abbracciare un approccio bottom-up basato su crescita intelligente, start-up, vivibilità e innovazione sociale digitale
Berlino (DE) – per la creazione di un living lab in cui innovative soluzioni Information and Communication Technology possono essere testati
Eindhoven (NL) – per la combinazione di tecnologia digitale con creatività nella sua strategia di illuminazione intelligente urbana, leader a livello mondiale
Glasgow (Regno Unito) – per il suo modello di innovazione replicabile sulla base di partenariati tra l’industria, la scienza e le comunitàcastello piazza
Milano (IT) – per aver migliorato l’inclusione sociale e proposto modelli alternativi nella fornitura di servizi pubblici allo scopo di creare maggiori opportunità per l’occupazione
Oxford (UK) – per condividere apertamente il patrimonio di conoscenze all’interno del suo ecosistema di innovazione di livello mondiale
Parigi (FR) – per la sua strategia basata su innovazione aperta, connettività e ingegno, che mira a diventare un hub mondiale per start-up
Torino (IT) – per i suoi modelli di innovazione aperti nel sostenere start-up d’innovazione sociale e la creazione di nuove opportunità di mercato 
Vienna (AT) – per la sua strategia di innovazione basata su nove “Principi viennesi», tra cui l’inclusione, la trasparenza, la parità di genere, l’innovazione e l’apprendimento

 

A seguito della prima edizione 2014 dell’European Capital of Innovation Award, la Commissione Europea aveva  lanciato nei mesi scorsi una seconda edizione per celebrare la città europea che sta costruendo il migliore “ecosistema di innovazione”, connettendo abitanti, amministrazioni pubbliche, scuole e imprese, con l’obiettivo di aiutare la città a riuscire al meglio negli sforzi in questa direzione. Le città saranno valutate  sia sulla base delle iniziative già effettuate, a partire dal primo gennaio 2012, sia sulla base delle loro idee per migliorare la capacità di innovazione per il futuro. Le tre vincitrici saranno annunciate nel prossimo mese di aprile.

 

La città di Torino è stata inserita nella rosa ristretta delle pretendenti in particolare per quell’approccio e quella cultura dell’open innovation che ne sta caratterizzando le politiche di innovazione dell’amministrazione: si parla di processi e strumenti integrati e di collaborazione attraverso una serie mirata di iniziative di innovazione, co-sviluppato dal Comune. Si inseriscono quindi in tal senso iniziative come Innova.TO, concorso interno riservato ai dipendenti pubblici per innovare la PA dall’interno, come Torino Social Innovation – FacilitO, un programma di accompagnamento e finanziamento di startup ad impatto sociale, o come Open Incet, il primo centro italiano di “innovazione aperta” dove attori pubblici e privati collaborano insieme per risolvere le sfide sociali.piazza s carlo chiese notte

Soddisfatto il sindaco Piero Fassino. “Siamo felici di competere con grandi capitali, come Berlino, Parigi, Amsterdam, Vienna nel campo dell’innovazione. Siamo sempre stati convinti che la sostenibilità sia la chiave di volta delle politiche condotte dalla nostra Amministrazione. Quello dell’innovazione è un campo di sperimentazione e di idee innovative da parte di imprese e comunità di persone per trovare soluzioni avanzate a vecchi e nuovi problemi: facilitare i servizi pubblici, renderli meno impattanti sull’ambiente, renderli più economici, consumare meno risorse e meno energia, riattivare legami sociali là dove mancano. Vogliamo condividere la nostra visione di città aperta a idee e proposte nuove: è questo ciò che anima le esperienze di social innovation che stiamo accompagnando nei nostri quartieri, veri e propri banchi di prova per costruire una città migliore”

 

(Foto. il Torinese)

Più di 30 mila gli anziani piemontesi in attesa di assistenza

anzianiLa onlus Fondazione promozione sociale ha promosso una petizione che punta al riconoscimento del diritto prioritario alle prestazioni socio-sanitarie domiciliari delle persone non autosufficienti

 

Mentre la popolazione piemontese invecchia sempre più (il 20% ha oltre 65 anni) la Regione stanzia due milioni di euro per aumentare il numero di posti di continuità assistenziale. L’assessore  Saitta si è impegnato con le Associazioni Alzheimer Piemontesi per attuare il Piano nazionale demenze e istituire un  tavolo di confronto.  Sono intanto più di 30 mila gli anziani non autosufficienti che, in Piemonte, si trovano in attesa di accedere ai servizi d’assistenza del servizio sanitario nazionale. La onlus Fondazione promozione sociale ha promosso una petizione che punta al riconoscimento del diritto prioritario alle prestazioni socio-sanitarie domiciliari delle persone non autosufficienti, in modo che le Asl e i Comuni possano dare sostegni alle persone non autosufficienti curate e assistite a domicilio, consentendo ai parenti un aiuto economico.

 

(Foto: il Torinese)

 

Vincere è sempre stata una passeggiata per i sindaci Pd. Ma questa volta?

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STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Bartolomeo Giachino, coordinatore dei Club “Forza Silvio”, un po’ confuso, quando lo incontri continua nel dire: Il Cavaliere è grande, tutta colpa della sinistra che ha voluto Monti. Neppure Enzo Ghigo lo ascolta più. Intanto torna Rosso il Vercellese. Sicuramente i “rossiani” hanno già ottenuto un risultato: cercare di dare la sveglia a una destra torinese intorpidita. E Piero il Lungo teme l’alta marea grillina

 

I tarocchi sono l’unico gioco  dove il mazziere può mettersi a posto le carte, di fatto non mischiandole. Se l’avversario sbaglia a tagliare il mazzo, tutte le carte vincenti vanno a chi ha fatto le carte. Da qui il detto sbagliare coppata.  Rinunciavo da piccolo a giocare, in estate, per vedere mio padre “artista” dei tarocchi. Chissà cosa stanno pensando quelli che  in queste ore, forse nello studio dell’onorevole Vito Bonsignore, stanno ragionando se candidarsi per la lista di Roberto Rosso, candidato a Sindaco per….? Per: è proprio questa la seconda domanda. Dove si colloca politicamente questa lista lista?. Roberto Rosso e Vito Bonsignore sono anche stati molto, ma molto scettici verso il Berlusca e la gestione della destra locale. Abbiamo letto dichiarazioni contro lo storico inciucio tra sinistra ed esponenti del centrodestra ai tempi della “concordia istituzionale” tra Comune rosso e Regione azzurra, a fine chiampafassinoanni ’90. Quando  Rosso chiedeva a Silvio le primarie a cui avrebbe voluto partecipare.rosso roberto

 

La prima vittoria, al ballottaggio, di Sergio Chiamparino, sarebbe dipesa dal “tradimento” di Enzo Ghigo che non avrebbe fatto votare , appunto, Rosso, candidato sindaco del centrodestra. I cosiddetti poteri forti hanno fatto il resto? Sicuramente le passate elezioni  non sono state poi così lineari. Per due volte Castellani è stato eletto al secondo turno. Partendo sempre da svantaggiato. Recuperando su Diego Novelli, ( scontro a sinistra) e poi sul cuneese Costa, catapultato nella nostra città. Sergio Chiamparino recuperando sul “quasi vincente” Roberto Rosso detto il Vercellese. Poi non c’è stata storia. La seconda volta una “passeggiata” su Rocco Buttiglione, in questo caso detto il Romano. Anche per Piero Fassino una passeggiata, questa volta? Sembra che non sarà così per il sindaco uscente, anche se persino il “mitico” Diego Novelli si è schierato per il vecchio “compagno”. Ma l’alta marea grillina incombe.

 

comune palazzo civicoCorsi e ricorsi storici della vita amministrativa della nostra città. Nella lista di Roberto Rosso ci saranno Ettore Puglisi,  Mario Cifarelli, Flavio Avanzi, Roberto Roberi, forse l’avv Giuglia Facchini. Coppata riuscita? Saranno gli elettori, con i voti, a “distribuire le carte”. 

 

Sicuramente i “rossiani” hanno già ottenuto un risultato: cercare di dare la sveglia a una destra torinese intorpidita.  Bartolomeo Giachino, coordinatore dei Club “Forza silvio” , un po’ confuso, quando lo incontri continua nel dire: Il Cavaliere è grande, tutta colpa della sinistra che ha voluto Monti. Neppure Enzo Ghigo lo ascolta più.

Come vincere la pigrizia e mettersi in movimento

 

  1. Fate qualche sforzo per raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissate.
    Per rimodellare la vostra silhouette, praticate uno sport e se non è in vostro potere diventare più alte o trasformare completamente il vostro aspetto, potrete almeno dimagrire, tonificare i muscoli, avere un look super sexy e un corpo che solletica fantasie?
  2. Tenete un diario
    Dopo ogni seduta di allenamento, prendete nota delle vostre performance e, per la volta successiva, ponete a voi stesse nuove sfide: aumentare il numero delle serie o sollevare manubri più pesanti.
  3. Fate una foto “prima e dopo”
    Un piccolo trucco particolarmente motivante. Se non vi pesate, chiedete a un’amica di scattarvi una foto ogni mese? se possibile, indossate gli stessi abiti? e giudicate il risultato.
  4. Evitate le fitte al fianco
    Dopo aver mangiato, aspettate almeno un’ora prima di fare sport. Nel corso dell’intero allenamento, bevete acqua a piccoli sorsi. Se quando correte sentite una fitta al fianco, contraete forte gli addominali e respirate profondamente, sollecitando la parte che duole.
  5. Fate sport anche quando siete in vacanza
    Per evitare i chili superflui (durante le vacanze di Natale, si ingrassa in media 1-2 kg), fate sport anche in vacanza. Camminate con un’andatura spedita, andate in bicicletta o nuotate tutti i giorni.
  6. Variate gli esercizi
    Anche se siete tentate di eseguire sempre gli stessi esercizi (sia perché vi piacciono, sia perché non amate modificare le vostre abitudini), ogni 6 settimane cambiate gli allenamenti e ponete a voi stesse nuove sfide da superare.
  7. Modificate le vostre abitudini alimentari
    Soprattutto se desiderate perdere peso e rinforzare i muscoli del corpo. Se è vero che gli esercizi fisici stimolano il metabolismo e vi aiutano a perdere qualche centimetro del giro coscia e del giro vita, per perdere l’adipe sotto il quale sono nascosti i vostri muscoli scegliete un’alimentazione sana ed equilibrata.
  8. Incrementate l’apporto di proteine
    Carni bianche, pesce, formaggio magro e uova stimolano il metabolismo, in particolare se oltre a controllare la vostra alimentazione praticate anche uno sport. Consumate un minor numero di grassi saturi (formaggi e carni grasse, dolci e dolcetti) e perderete peso.
  9. Definite gli obiettivi che desiderate raggiungere
    Fissate una certa scadenza o imponetevi un tempo limitato. Cercate di battere il vostro record o di migliorare i risultati raggiunti in precedenza.
  10. Indossate un reggiseno di buona qualità
    Indossate un reggiseno che sostenga il seno alla perfezione per non causare strappi e lesioni ai legamenti ? fatto che accade spesso, in particolare tra le donne che amano praticare la corsa. Scegliete di preferenza un reggiseno sportivo.
  11. Sviluppate una buona tecnica
    Quando correte, sollevate i piedi, non guardate in basso e appoggiate sempre i talloni al suolo prima della punta dei piedi. Contraete gli addominali quando vi sedete e vi alzate. Non sollevate pesi e manubri troppo rapidamente. Questi consigli vi risparmieranno lesioni e strappi muscolari.
  12. Non preoccupatevi se vi sembra di non avere appetito
    Dopo esercizi molto intensi, è possibile che non vi sentiate affatto affamate. Infatti, il sangue viene convogliato ai muscoli a spese del sistema digestivo.
  13. Privilegiate sempre la vostra salute
    Uno studio condotto da scienziati britannici ha rivelato che le persone di oltre 40 anni che non praticano sport e aumentano di peso hanno una speranza di vita inferiore di 7 anni rispetto a quella normale,mentre praticare un’ora di sport incrementa di 2 ore la speranza di vita.
  14. Praticate sport e siate felici
    Secondo uno studio condotto presso la facoltà di medicina dell’università di New York, le donne che praticano uno sport con regolarità sono più felici, meno stressate e meno influenzate dalla sindrome premestruale rispetto a quelle che non svolgono alcuna attività fisica.
  15. Non barate con voi stesse
    L’88% delle donne è convinto di fare sport in misura sufficiente, mentre in realtà solo il 30% pratica 30 minuti di sport tutti i giorni (fonte: National Association for Sport and Physical Education).
  16. Fate sport e vi sentirete meglio
    Più fate sport, più stimolerete il vostro metabolismo e più vi sentirete dinamiche e a vostro agio con voi stesse e con gli altri.
  17. Controllate la pressione arteriosa
    L’attività sportiva riduce la tensione arteriosa, origine di numerosi disturbi cardiaci e ictus cerebrali.
  18. Proteggete il vostro capitale osseo
    Tre volte alla settimana lavorate per 20 minuti con pesi e manubri per evitare che le vostre ossa diventino troppo fragili. Privilegiate tutti gli sport che esercitano una certa pressione sulle ossa, in particolare jogging, camminate e marcia.
  19. Riducete i rischi di sviluppare un tumore al seno
    Una donna su 10 viene colpita da tumore alla mammella. Praticando uno sport 4 volte alla settimana, potete ridurre del 60% il rischio di essere colpite dalla malattia.
  20. Apprezzate i benefici dello sport
    Starete bene e vi sentirete felici di vivere. La vostra silhouette slanciata, i muscoli e il vostro dinamismo non mancheranno di suscitare invidie e ammirazione

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Gentiloni a Tirana contro la minaccia globale dell' Isis

tiranese23La crisi dei migranti e la minaccia terroristica sono stati due dei principali temi di discussione di questa seconda trilaterale tra Italia, Albania e Serbia, che ha fatto seguito al primo appuntamento tenutosi un anno fa a Roma

 

Migrazioni, radicalizzazione e terrorismo sono stati  al centro della seconda Trilaterale dei ministri degli Affari Esteri di Italia, Albania e Serbia, nei giorni scorsi  a Tirana. La proposta della collaborazione trilaterale è stata lanciata dal governo italiano, che ha ospitato il primo incontro nel gennaio 2015 a Roma, per consolidare la cooperazione tra Serbia e Albania, Paesi chiave per la stabilità dei Balcani e del processo di integrazione europea dell’area.

Oltre agli incontri trilaterali  il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, ha avuto colloqui con Bujar Nishani, presidente della Repubblica di Albania, con il primo ministro  Edi Rama, con il ministro degli Affari Esteri Ditmir Bushati e con il vice primo ministro e ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic.gentiloni a tirana

 Gentiloni durante la visita  a Tirana ha tenuto  una conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Esteri albanese Ditmir Bushati, che  ha sottolineato la sua riconoscenza per il lavoro svolto fin qui dall’Italia per appoggiare l’Albania nel suo percorso europeo e per il lavoro che l’Italia si è impegnata a svolgere le settimane e i mesi prossimi in favore dell’integrazione europea dell’Albania.

“L’esempio di cooperazione adriatica può essere un valido modello per la gestione della crisi dei rifugiati che viene vissuta in questi giorni’, ha detto Bushati. Nessun Paese puo’ sentirsi immune dalla minaccia dei foreign fighters’ e per questo ‘e’ molto importante che ci sia una risposta condivisa, che coinvolga le nostre intelligence in modo comune’,  ha aggiunto Gentiloni, 

Per il ministro italiano ‘La preoccupazione per i fenomeni di radicalizzazione e’ comune ai governi di Italia, Albania e Serbia, e siamo tutti impegnati nei nostri Paesi con nuove leggi. E ‘l’Albania e’ un esempio positivo perche’ in questo Paese convivono religioni diverse e l’impegno di Tirana contro la radicalizzazione costituisce un importante fattore di stabilita’ nella regione’. La crisi dei migranti e la minaccia terroristica sono stati due dei principali temi di discussione di questa seconda trilaterale tra Italia, Albania e Serbia, che ha fatto seguito al primo appuntamento tenutosi un anno fa a Roma. 

Lo scrigno di Angela

alterio libro

Le poesie di Angelina Smith, scomparsa recentemente, vedova del Generale Aldo Alterio e madre della giornalista Helen, che collaborò a lungo con La Stampa. La prefazione è curata da Giampiero Leo

 

 

Presso il Circolo dei Lettori martedì 26 gennaio, alle ore 18, nella  Sala Musica, si terrà la presentazione del libretto di poesie di Angelina Smith, scomparsa recentemente, vedova del Generale Aldo Alterio e madre della giornalista Helen, che collaborò a lungo con La Stampa. La prefazione è curata da Giampiero Leo. Nella dedica un ricordo di Giovanni Arpino e della celebrazione del  primo anniversario della morte  a Bra,  giornate a cui partecipò l’autrice, orgogliosa di accompagnare la propria figlia, la prima in Italia ad aver fatto una tesi sul grande scrittore. La giovane Helen si laureò in Lettere Moderne con il Prof. Barberi Squarotti ed era diventata amica di Giovanni Arpino, che fu allora la sua fonte vivente per la tesi, con piacevoli interviste a casa sua e intenso carteggio con scambio di pareri e consigli.La presentazione del libretto  è a cura di Giampiero Leo. Il figlio di Giovanni Arpino sarà presente all’iniziativa ( per una strana coincidenza il giorno successivo, il 27 gennaio, è il giorno della nascita dello scrittore).

65 milioni per 116 progetti nelle scuole piemontesi

MATURITA STUDENTESSACopertura finanziaria ad interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, adeguamento sismico, efficientamento energetico

 

Il contratto con la Cassa depositi e prestiti permette di destinare all’edilizia scolastica piemontese 65 milioni di euro provenienti dalla Banca europea per gli investimenti. Ne dà notizia l’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero: “Con lo sblocco di questa prima tranche di risorse, siamo in grado di finanziare i primi 116 progetti. Successivamente procederemo allo scorrimento della graduatoria ed al finanziamento della seconda parte”. I fondi Bei permettono, nello specifico, di dare copertura finanziaria ad interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e delle residenze per studenti universitari di proprietà degli enti locali.

Non nevica così poco da quasi un secolo: tra il 50 e il 90% delle precipitazioni in meno

neve3neve1Sole  eccezioni alcune zone di confine sui settori settentrionali ed occidentali. Il paradosso è che la situazione fa crescere il rischio di gravi incidenti per valanghe

 

Non solo in pianura, ma anche e soprattutto sulle Alpi piemontesi, da 90 anni non nevica così poco. L’analisi è dell’Arpa – Agenzia regionale per la Protezione Ambientale, che sottolinea come a “tutte le quote”, manca tra il 50 ed il 90% della neve che, di solito, scende in media  in questo periodo. Sole  eccezioni alcune zone di confine sui settori settentrionali ed occidentali. Il paradosso è che la situazione fa crescere il rischio di gravi incidenti per valanghe. Si calcola che negli inverni con poca neve il numero delle vittime è triplo. E anche nei prossimi giorni neve e pioggia continueranno ad essere assenti sulla nostra regione: l’alta pressione regnerà assoluta fino al 14 febbraio.

 

(Foto: il Torinese)

Aperitivi in concerto dal 25 gennaio al Teatro Vittoria di Torino

orchestra teatroAppuntamento lunedì (ore 20) per la prima delle tre serate in cui palcoscenico è il Teatro Vittoria (via Gramsci 4); l’ouverture un piacevole aperitivo, trait d’union tra il pubblico e mondo rotariano; poi tutti in sala con le note della grande musica eseguita da autentici talenti.

 

Non solo grande musica, ma anche socialité, con gli “Aperitivi in concerto” che il Rotary Club Torino Castello organizza per il quinto anno consecutivo, a conferma del successo dell’iniziativa di alto livello che l’associazione promuove sul territorio.

 

Appuntamento lunedì (ore 20) per la prima delle tre serate in cui palcoscenico è il Teatro Vittoria (via Gramsci 4); l’ouverture un piacevole aperitivo, trait d’union tra il pubblico e mondo rotariano; poi tutti in sala con le note della grande musica eseguita da autentici talenti.

 

La serata  -a cui si sono associati il Club Inner Wheel Torino Castello e il Rotaract Club Torino Castello e Val Sangone- è patrocinata dalla Circoscrizione 1 del capoluogo subalpino. La  manifestazione ha anche un nobile scopo: infatti il ricavato sarà devoluto all’Associazione Giovani Musicisti, che da anni valorizza talenti e promuove la diffusione della musica su tutto il territorio nazionale.

Tre le date da segnare in agenda: oltre al 25 gennaio, anche 15 febbraio, 14 marzo… e poi che musica sia.

 

Lunedì 25 gennaio. Il primo incontro è all’insegna di Mozart e Rossini, con il Maestro Sergio Delmastro che, insieme all’Ensemble strumentale di Torino, suona arie tratte da “Il Flauto Magico”, “Le Nozze di Figaro” e “Il Barbiere di Siviglia”.

Delmastro è da 30 anni professore di clarinetto in vari Conservatori italiani, ma la sua è una formazione più ampia e con radici lontane: dedito allo studio del pianoforte fin da piccolo, ha poi ampliato il suo orizzonte con clarinetto, canto e composizione. E’stato primo clarinetto in numerose orchestre prestigiose, direttore di coro polifonico ed ha collaborato con grandi solisti. Autore di un saggio sulla didattica dell’improvvisazione, si occupa anche della ricerca storica con strumenti d’epoca, come il prezioso clarinetto Simiot di inizio 800 che suona.

L’Ensemble strumentale di Torino è invece composto da alcuni tra i migliori strumentisti del milieu musicale torinese, tutti con curriculum di altissimo livello.

 

Lunedì 15 febbraio. Il clarinetto -e le sue declinazioni- grande protagonista della serata “Quando si ballava il jazz”, con musiche (tra gli altri) di Joplin, Ellington, Gershwin, eseguite dall’Ensemble “clariMozart e…”. E’ formata da Massimo Rissone (clarinetto, pianoforte), Edgardo Garnero (clarinetto piccolo, clarinetto, corno di bassetto), Alessandro Data (clarinetto, saxofono contralto) e Fabrizio Cena (clarinetto basso). Con la partecipazione del pianista Luigi Canestro che è anche direttore di coro e d’orchestra e, grazie alla passione  per la musica afroamericana, si è diplomato in musica e pianoforte jazz. Al suo attivo, numerose esibizioni con jazzisti di caratura internazionale e prestigiose esperienze negli Stati Uniti.

 

Lunedì 14 marzo. L’ultima serata chiude in bellezza e, soprattutto, con tre strepitosi giovanissimi talenti: la violinista dodicenne Letizia Gallino, la soprano Antonella Profera di 19 anni e al pianoforte il diciassettenne Alecsandru Irimescu. In programma musiche di de Beriot, Massenet, de Sarasate con Letizia Gallino al violino e Diego Mingolla al pianoforte; poi la soprano Antonella Profera, accompagnata da Davide Cava al pianoforte, canta arie di (tra gli altri) Hahn, Dvorak, Mozart e Puccini. Infine le note della “Polonaise Fantasie op 61” di Chopin, “Ballade n.2” di Liszt e la “Sonata n.3 0” di Prokofieff  affidate al pianista Alecsandru Irimescu.

Con questa serata indimenticabile cala il sipario sull’edizione 2016 di “Aperitivi in concerto”; ma un grande futuro e palchi prestigiosi attendono sicuramente questi tre enfant prodige.

 Laura Goria

Prenotazioni: presso la Segreteria del Rotary al numero 333 6205438