

Con il gruppo folk rock valdostano L’Orage
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Vi aspettiamo a Quincinetto sabato 13 aprile, presso l’auditorium comunale “Dante Conrero”, Piazza Armonia e Concordia, al concerto de L’Orage per Emergency. Primo straordinario evento del Tavagnasco Rock 2019, in occasione del quale sarà possibile ascoltare in anteprima il nuovo album della band folk rock valdostana “Medioevo Digitale” (PhD 2019/Artist First)
Il costo del biglietto è di 15€ e parte del ricavato sarà devoluto ai progetti di Emergency in Italia e nel mondo https://www.emergency.it/
Prevendita presso:
Libreria Aubert – Via Edouard Aubert, 46 Aosta;
Caffè Villettaz – Via Porta Pretoria, 4 Aosta;
Cartolibreria “Penna e Calamaio” – via della stazione, 6 Quincinetto;
Libreria Mondadori Bookstore – Piazza Carlo Freguglia, 13 Ivrea;
Libreria Il Punto – Corso Torino, 100 Rivarolo Canavese;
Libreria Colibrì – Via Arduino, 14 Cuorgnè.
Emergency è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
L’impegno di Emergency è possibile grazie al contributo di migliaia di volontari e di sostenitori come te che ogni giorno scelgono di stare con noi. Grazie!
L’Orage – Alberto Visconti (voce, chitarre), Remy Boniface (ghironda, organetto, violino, cori), Vincent Boniface (organetto diatonico, sassofoni, tastiere, cornamuse, cori), Luca Moccia (basso) e Antonio Gigliotti (batteria) nasce nel 2009 e diventa in breve tempo uno dei gruppi valdostani più amati di sempre.
A Musicultura, la più importante in Italia nel genere canzone d’autore, L’Orage si aggiudica il primo premio assoluto, la Targa della Critica e il Premio per la Migliore Musica con la canzone “Queste Ferite sono Verdi”. Da lì in poi il gruppo si è esibito su palcoscenici importanti incontrando sul palco o aprendo i live di artisti del calibro di Jethro Tull, Goran Bregovic, Carlos Nunez, Lou Dalfin. Per non parlare dell’importante collaborazione con l’artista romano Francesco De Gregori o la presenza al Concertone del Primo Maggio.
Si è aperto a Riccione il Campionato Italiano Assoluto UnipolSai, evento clou della stagione nazionale del nuoto in vasca lunga, tappa obbligata – per gli azzurri delle nazionali assoluta e giovanile – sulla strada che porta ai Mondiali di Gwangju (21-28 luglio), agli Europei e Mondiali Juniores e alle Universiadi
Tanti i piemontesi in gara fin dalla prima giornata, che tra record italiani e primi pass iridati ha visto Luisa Trombetti sul terzo gradino del podio. La nuotatrice torinese classe 1993, tesserata per Fiamme Oro e Rari Nantes Torino, in nazionale alle Olimpiadi di Rio 2016 e agli Europei dello stesso anno, ha vinto il bronzo nei 400 misti con il tempo di 4’42’’92. Si è piazzata alle spalle della vicecampionessa europea di specialità Ilaria Cusinato (Fiamme Oro/Team Veneto, 4’37’’45) e dell’altra azzurra Carlotta Toni (Esercito/RN Florentia, 4’42’’33). Terza dopo i primi 100 metri a delfino, ha perso una posizione nella frazione a dorso, prontamente recuperata nelle successive due vasche a rana. Ha quindi mantenuto la posizione negli ultimi 100 a stile libero, recuperando parecchio nei confronti di Carlotta Toni senza però riuscire a completare la rimonta. L’articolo completo con i migliori risultati degli atleti piemontesi su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190402201523&area=1&menu=agonismo&read=nuoto
Un cittadino romeno di 34 anni è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante di Torino per il reato di maltrattamenti in famiglia. Da 8 anni si comportava in modo autoritario ma nell’ultimo periodo la situazione era degenerata: la compagna non poteva incontrare il figlio se non nella propria abitazione, non poteva vedere amiche e/o familiari se non in presenza dell’uomo ed inoltre erano frequenti gli schiaffi, gli spintoni e gli scatti d’ira, spesso dovuti all’abuso di alcool. L’uomo, anche quando la donna dormiva, la prelevava dal letto e la trascinava in cucina, dove la stessa era costretta a sedersi e ad osservarlo mentre rompeva i mobili. Quando la vittima lo supplicava di acconsentire alla fine della loro relazione, doveva subire vere e proprie minacce di morte. Finalmente esausta, domenica sera, durante l’ennesimo comportamento violento del compagno, ha trovato la forza di inoltrare un messaggio ad un’amica chiedendole di contattare la Polizia di Stato.
M.Iar.
È stato presentato oggi il simbolo della lista per le elezioni regionali Liberi Uguali Verdi, nata a partire dall’esperienza del Gruppo regionale LeU costituito nel luglio 2018 dai consiglieri Marco Grimaldi, Silvana Accossato e Walter Ottria. Si concretizza la scelta di costruire una lista che unisca Articolo Uno, Sinistra Italiana, Possibile, Verdi e le tante anime ecologiste e civiche attive sul territorio, fra le quali Progetto Torino. Le forze politiche in campo lanciano subito un appello a partecipare a questo laboratorio unico in Italia a tutti coloro che in questi anni si sono battuti per la giustizia sociale, l’inclusione, i diritti, la riconversione ecologica, a partire dai tanti giovani che in questi mesi hanno costruito la protesta contro i cambiamenti climatici e dai soggetti che si sono opposti alle politiche del governo Salvini-Di Maio. La lista pone alla coalizione di centrosinistra e a Sergio Chiamparino le priorità del suo impegno: il lavoro, la sanità e la scuola pubblica, l’ambiente, la sicurezza alimentare, le energie rinnovabili, il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile. “Il nostro simbolo, con le parole ‘LIBERI UGUALI VERDI’ in rosso e verde su sfondo bianco e l’immagine di un germoglio anch’esso rosso e verde, richiama un impegno sui temi sociali e ambientali, che non devono essere separati” – dichiarano i promotori della lista. – “Faremo di tutto per non consegnare il Piemonte a Salvini e i suoi alleati. Uniamo le nostre storie e le nostre energie, per far vincere un Piemonte ecologista e solidale capace di invertire i pronostici”.
Tre nomadi di etnia rom sono finite in carcere per il reato di furto aggravato in concorso. Ad arrestarle sono stati i carabinieri della stazione di Diano d’Alba, in provincia di Cuneo. Durante un servizio di perlustrazione finalizzato alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, i militari hanno intercettato nel centro di Rodello un’autovettura ferma con a bordo una donna in apparente attesa di qualcuno. Insospettitisi dalla situazione, i militari si mettevano in osservazione finché, dopo poco, non notavano uscire da un’abitazione poco distante altre due donne che si dirigevano velocemente verso l’autovettura, con in mano quella che sembrava la refurtiva di un furto appena perpetrato. I Carabinieri hanno quindi bloccato tutte e tre le donne e verificato che le stesse avevano appena finito di svaligiare una casa nel centro di Rodello. Il terzetto infatti, dopo aver tagliato la recinzione e forzato la porta d’ingresso, erano riuscite a trafugare circa 10.000 euro tra monili in oro, elettrodomestici, abbigliamento e attrezzi da lavoro. Recuperato il maltolto, che veniva restituito al legittimo proprietario, le donne venivano accompagnate presso il Comando Compagnia di Alba dove, dopo la redazione degli atti di rito, venivano dichiarate in stato di arresto e poste agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Asti.
M.Iar.
I Carabinieri della Compagnia di Fossano hanno arrestato un 32 enne del posto poiché ritenuto responsabile di una rapina. Nella serata del 31 marzo scorso l’uomo si era presentato presso i locali della guardia medica, all’interno dell’ospedale Santissima Trinità di Fossano, sottraendo alcuni farmaci dal armadietto presente, ma sorpreso dal medico in servizio di guardia, aveva ingaggiato con questi una colluttazione allontanandosi poi dalla struttura. I Carabinieri della Radiomobile di Fossano, avvisati dell’accaduto, si recavano sul posto in pochi minuti ed individuavano l’uomo mentre si aggirava ancora nei pressi della struttura sanitaria. L’immediata perquisizione personale consentiva di rinvenire i farmaci prelevati poco prima. Dopo le formalità di rito, la persona arrestata veniva condotta presso la Casa Circondariale di Cuneo, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo.
M.Iar.
Iniziata la prevendita dei biglietti della sfida del 27 maggio fra Nazionale Italiana Cantanti e Campioni per la Ricerca, che hanno come guida tecnica le coppie Morandi-Masini e Platini-Vialli. Capitani delle due squadre Paolo Belli e Andrea Agnelli. Il ricavato dell’evento andrà alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e a Fondazione Telethon
Il 27 maggio prossimo all’ Allianz Stadium di Torino si rivivrà l’atmosfera magica della Partita del Cuore, il più importante evento italiano di sport, spettacolo e solidarietà, che vedrà scendere in campo la Nazionale Italiana Cantanti contro i Campioni per la Ricerca. Tutto il ricavato dell’evento (incasso, sms solidali) sarà destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e a Fondazione Telethon, impegnate da anni nella lotta contro il cancro e le malattie genetiche rare. La Partita del Cuore, giunta alla 28/ma edizione, è stata presentata nella Sala delle Colonne del Comune di Torino, alla presenza della sindaca, Chiara Appendino. Fa tappa nel capoluogo piemontese, dopo i grandi successi del 2013, del 2015 e del 2017. Molte le sorprese che si attendono nelle due formazioni, i cui capitani sono Paolo Belli e Andrea Agnelli. La Nazionale Cantanti sarà allenata dal mitico Gianni Morandi, affiancato da Marco Masini. Il tre volte Pallone d’oro Michel Platini guiderà i Campioni per la Ricerca e avrà come vice Gianluca Vialli. Fra i Campioni per la Ricerca hanno già annunciato la loro presenza i piloti della Ferrari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc. La superstar Cristiano Ronaldo darà il calcio d’ inizio. La Sindaca di Torino, Chiara Appendino, appassionata di calcio e lei stessa praticante, ha dato il benvenuto: “E’ per me motivo di orgoglio partecipare alla presentazione di questa competizione sportiva ispirata dalla nobile missione di sostenere la ricerca scientifica. Sottolineo ancora una volta l’importanza e i valori della solidarietà in cui crede tutta la comunità torinese. Auspico che i cittadini rispondano con entusiasmo all’iniziativa filantropica, che lega il calcio a una giusta causa, quella della preservazione della salute: è necessario assicurare fondi alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro e a Fondazione Telethon, con l’obiettivo di superare gli incassi, già notevoli, dell’ultima edizione della Partita del cuore”. “Sono felice che la Nazionale Cantanti – ha dichiarato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – abbia deciso di riportare a Torino la Partita del Cuore, confermando la volontà di organizzare con noi questo evento con cadenza biennale. Continuiamo un percorso insieme per dare, attraverso questo evento unico di sport e solidarietà, un contributo fondamentale all’Istituto di Candiolo, dove ricerca e cura convivono fianco a fianco per combattere nel modo più efficace possibile la difficile battaglia contro il cancro. Anche quest’anno sarà una serata speciale, sono tantissimi i nostri amici che hanno deciso di scendere in campo con noi in questa nuova sfida. La sensibilità e la generosità di chi ci sostiene ci aiuterà, ancora una volta, a raggiungere traguardi importanti. Grazie!”. “Per Fondazione Telethon – ha sostenuto Francesca Pasinelli, Direttore Generale – è un orgoglio essere ancora una volta beneficiari della fiducia e del sostegno degli italiani, attraverso questa iniziativa che mette insieme i valori più puri dello sport, tra cui proprio la solidarietà. Da anni la Partita del Cuore e Fondazione Telethon viaggiano insieme per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare che, proprio a causa della loro rarità, spesso non ricevono l’attenzione che meriterebbero. Il sostegno da parte degli italiani in questo senso è per noi prezioso e ci mette nelle condizioni migliori per continuare a lavorare sulla messa a punto di terapie e dare risposte concrete ai pazienti, mantenendo fede alla nostra promessa”. ” La prima manifestazione fu nell’86 – ha ricordato Gianluca Pecchini, Direttore Generale della Nazionale Cantanti – quando nacque l’amicizia con Candiolo. La Partita del Cuore del 2015 e’ rimasta l’edizione dei record: l’incasso di 2,1 milioni non è mai stato superato. La speranza e l’obbiettivo della 28/ma Partita del Cuore è quello di battere questo record a favore della ricerca”. La Rai – rappresentata in conferenza stampa dal Vicedirettore di Rai 1, Claudio Fasulo – svolgerà un ruolo importante trasmettendo la Partita del Cuore con la contemporanea raccolta delle offerte tramite sms solidali. Main sponsor dell’iniziativa sono Esselunga, da anni vicina alla Nazionale Italiana Cantanti, e Jeep, che sposa per la seconda volta il team dei Campioni per la Ricerca e che da sempre sostiene le attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Sms solidale
Per un mese, dal 9 maggio al 9 giugno, si potranno inviare sms solidali al numero che sarà reso noto nei prossimi comunicati. Tutto il ricavato andrà alle due Fondazioni.
Biglietti
E’ già iniziata con successo la prevendita dei biglietti. E’ possibile acquistarli nelle ricevitorie della rete Listicket, e online su sport.ticketone.it e tramite call center al numero 892.101
I prezzi variano dai 12 euro ai 20 euro in base ai settori: tribuna Ovest (20 euro); tribuna Est (15 euro); tribuna Nord (12 euro); tribuna Sud (12 euro). Per i biglietti per le persone con disabilità visitare il sito www.maniamicheonlus.org.
Presso l’ospedale Molinette di Torino
Per la prima volta al mondo asportato un rene in laparoscopia su un paziente sveglio di quasi 170 kg con un tumore, presso l’Urologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Si è trattato di un intervento innovativo e di frontiera senza precedenti. Si è trattato di un paziente, di 62 anni di Torino, affetto da una grave forma di obesità (pesa quasi 170 Kg) e con significativi problemi di respirazione. Quando un paio di mesi fa gli é stata riscontrata una massa al rene sinistro fortemente sospetta per tumore, é iniziato il dramma della scelta terapeutica. Se da un lato l’asportazione chirurgica rappresentava l’unica possibilità di cura e la via laparoscopica una scelta obbligata per evitare un accesso chirurgico molto invasivo, le condizioni del paziente rendevano comunque estremamente rischiosa un’anestesia totale, via obbligata per questa tipologia di intervento. Il dottor Fabio Gobbi, esperto di anestesie periferiche della Rianimazione ospedaliera (diretta dal dottor Pier Paolo Donadio), ha proposto di tentare un approccio innovativo per la laparoscopia addominale oncologica urologica: un intervento totalmente in anestesia spinale che permettesse al paziente di restare sveglio, evitando così la narcosi che avrebbe avuto un rischio elevato di essergli fatale. Alcuni giorni fa il paziente è entrato in sala operatoria consapevole che se l’intervento non fosse stato realizzabile come pianificato, si sarebbe resa necessaria un’intubazione dalla quale avrebbe potuto non risvegliarsi più. Anche perché, non essendo riportati in letteratura mondiale casi di precedenti interventi di laparoscopia urologica addominale a paziente sveglio, l’urologo, il professor Paolo Gontero (Direttore Urologia universitaria dell’ospedale Molinette), non era in grado di prevedere se l’anestesia periferica gli avrebbe consentito di espandere a sufficienza la cavità addominale per consentirgli lo spazio necessario per condurre la nefrectomia laparoscopica. Uno dei fattori limitanti era poi rappresentato dalla breve durata dell’anestesia che avrebbe richiesto un’esecuzione dell’intervento in tempi rapidi, nonostante le difficoltà dovute all’obesità. Grazie ad un’azione perfettamente sincronizzata delle tempistiche tra l’anestesista il dottor Gobbi ed il professor Gontero, l’intervento è stato coronato da successo, asportando il rene malato a paziente sveglio. Il decorso postoperatorio si è svolto in modo regolare, grazie all’assistenza del reparto di Nefrologia universitaria diretta dal professor Luigi Biancone.
“L’anestesia periferica è stata la chiave di successo di questo intervento laparoscopico, consentendo di ridurre l’impatto chirurgico in un paziente che per la sua fragilità non avrebbe probabilmente superato l’intervento” afferma il professor Gontero. “La collaborazione multidisciplinare è ciò che ha permesso di sperimentare con successo un approccio assolutamente innovativo, che consentirà di effettuare interventi di laparoscopia oncologica urologica anche in altri pazienti con rischio operatorio molto elevato”.