I vincitori di "Bere il territorio"

Si conclude il Concorso Letterario Nazionale promosso da Go Wine Allo scrittore, commediografo e sceneggiatore Marcello Fois il riconoscimento de “Il Maestro” di Bere il territorio
Si svolgerà sabato 6 aprile presso la Sala Beppe Fenoglio di Alba la Cerimonia Finale della XVIII Edizione di “Bere il Territorio”, il Concorso Letterario Nazionale promosso da Go Wine che invita in particolare i partecipanti a raccontare il loro rapporto con il vino attraverso il viaggio e le sue emozioni. Un appuntamento ormai tradizionale che rappresenta uno dei progetti culturali più significativi di Go Wine, associazione nazionale che opera a favore della cultura del vino e dell’enoturismo. Un Concorso nato nel 2001 per diffondere un concetto positivo del corretto consumo dei vini di qualità e per contribuire a dare rilevanza culturale al tema della viticoltura in un Paese di grandi tradizioni come l’Italia. Nella sezione generale è risultata vincitrice Laura Monticelli di Occhieppo Inferiore (Biella), con il racconto “Il vino dei fantasmi”. La giuria ha poi deciso di assegnare, sempre nell’ambito della sezione generale, due menzioni speciali. La prima a Gianni Gentile di Bologna per il racconto “Emilio” e la seconda a Michele Piccolino di Ausonia (Fr) per l’elaborato “Il primo”. Il premio speciale riservato a un libro edito nel corso del 2018 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione va a Patrizia Passerini di Imola, per il volume “Andare per vini e vitigni”, edito da Il Mulino. Pubblico e vincitori incontreranno in sala lo scrittore, commediografo e sceneggiatore Marcello Fois, designato “Maestro di Bere il Territorio” di questa edizione. Con la sua qualificata presenza Fois conferisce prestigio all’iniziativa e si inserisce nell’albo d’oro di un premio attribuito negli anni a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani e Luciano Canfora. Durante questi mesi Bere il Territorio ha animato appuntamenti culturali che si sono svolti in alcune regioni italiane, con il contributo di molti soci ed enoappassionati. La Giuria del concorso è composta da: Marco Balzano (scrittore), Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La StampaTuttolibri), Massimo Corrado (Associazione Go Wine). Sostengono questa iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e una selezione di aziende
vinicole italiane.
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MARCELLO FOIS
Marcello Fois nasce a Nuoro il 20 gennaio 1960.
Nel 1986 si laurea in italianistica presso l’Università di Bologna. Nel 1989 scrive il
suo primo romanzo, Ferro Recente, che, grazie a Luigi Bernardi della Granata Press,
viene pubblicato nel 1992 in una collana di giovani autori italiani, nella quale
figurano anche i primi libri di Carlo Lucarelli e Giuseppe Ferrandino. Sempre nel 1992 pubblica Picta, con cui vince (ex aequo con Mara De Paulis) il Premio Italo Calvino; nel 1997, per Nulla (con cui inizia la collaborazione con la casa editrice Il Maestrale), riceve il Premio Dessì. Nel 1998, ancora per Il Maestrale, esce Sempre caro, primo romanzo di una trilogia (proseguita con Sangue dal cielo e L’altro mondo), ambientata nella Nuoro di fine Ottocento e che ha come protagonista un avvocato, Bustianu, personaggio per il quale Fois si è ispirato a un avvocato e poeta nuorese realmente esistito: Sebastiano Satta. Con Sempre caro nel 1998 vince il Premio Scerbanenco. Con Dura madre vince nel 2002 il Premio Fedeli e nel 2007 riceve il Premio Lama e trama alla carriera.
Oltre che alla narrativa, Fois si dedica anche alla sceneggiatura, sia televisiva (Distretto di polizia, L’ultima frontiera) che cinematografica (Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni), e al teatro per cui ha scritto L’ascesa degli angeli ribelli, Di profilo, Cerimonia con Marinella Manicardi, Filippo Morelli, Mirella Mastronardi (segnalata al Premio UBU come giovane attrice non protagonista), Stazione (un atto unico per la commemorazione delle vittime della strage alla stazione di Bologna), Terra di nessuno e Cinque favole sui bambini (trasmesso a puntate da Radio 3 Rai). Dal suo racconto Disegno di sangue, pubblicato nel 2005 nell’antologia Crimini, è stato tratto un episodio dell’omonima fiction televisiva, trasmesso nel 2007 da Rai 2. Ha scritto anche un libretto operistico tratto dal romanzo di Valerio Evangelisti Tanit. Nel 2007, con il romanzo Memoria del vuoto, edito da Einaudi nel 2006, ha vinto il Premio Grinzane Cavour per la narrativa italiana, il premio Volponi e il Premio Alassio Centolibri-Un Autore per l’Europa. Con Giulio Angioni e Giorgio Todde è fra i fondatori del
festival letterario L’isola delle storie di Gavoi. È un esponente della “nuova letteratura sarda”. Nel 2012 è tra i finalisti del Premio Campiello con il libro Nel tempo di mezzo, risultato poi vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Nel 2016 vince il premio Asti d’Appello con il libro Luce perfetta, mentre nel 2017 vince la prima edizione del Premio Crovi col romanzo Del dirsi Addio.

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