redazione il torinese

CONFABITARE: UNA NUOVA ASSOCIAZIONE PER LA PROPRIETA’ IMMOBILARE

casaLa sede di Confabitare Torino è sita in Corso Cairoli,12 ed è presente in provincia con la Delegazione di Settimo Torinese in Via Italia,27 con imminenti aperture di delegazioni in Torino, Beinasco, Chieri ed Ivrea
 

È nata a Bologna nel Novembre 2009 l’’associazione a tutela della proprietà immobiliare, che riunisce tutti coloro che vogliono che venga tutelato il diritto di proprietà   nella piena valorizzazione della funzione sociale che viene attribuita alla proprietà. L’’associazione è denominata CONFABITARE ed ha la sua sede nazionale in Bologna, Via Marconi, 6/2.

L’’associazione guidata da Alberto Zanni, con l’’incarico di Presidente Nazionale, vuole non solo offrire una serie di servizi   ai propri associati, legati alla gestione della proprietà immobiliare, garantendo un’’assistenza in materia legale, tecnica, tributaria, amministrativa, contrattuale, sindacale ed, in generale, in ogni ambito ove risulti coinvolto il diritto di proprietà immobiliare, ma vuole soprattutto essere il riferimento e l’’interlocutore principale nei confronti delle Autorità e delle Istituzioni, per discutere di tutte le problematiche legate al mondo della casa e dell’’abitare.

badanti 2Fra gli impegni più importanti c’’è quello di confrontarsi non solo a livello locale, su temi come il piano del traffico, l’’inquinamento, le barriere architettoniche, la pressione fiscale sugli immobili oltre ad affrontare il tema del degrado e dell’’immigrazione, fattori che comunque incidono pesantemente sia sul valore degli immobili che sulla loro qualità abitativa, per intervenire   anche mediante azioni mirate alla tutela del territorio e del contesto urbano. Per potere operare nel modo più ampio possibile CONFABITARE ha scelto anche la collaborazione e la sottoscrizione di protocolli di intesa con associazioni che hanno le stesse finalità, partecipando ad accordi che riguardano i temi connessi alla proprietà immobiliare, e a negoziazioni in cui sottoscrive intese utili a garantire e migliorare il diritto dei propri associati.

Presso tutte le sedi sono attive numerose consulenze che possono aiutare gli iscritti a risolvere tutte le problematiche legate all’’abitare, sia in casa che in condominio, fornendo informazioni e aggiornamenti riguardanti leggi, decreti e norme in materia di sicurezza, impiantistica, ascensori, contratti di manutenzione, affitti e canoni, gestione di colf e badanti, amministrazione condominiale, e consulenze immobiliari per compravendite e locazioni. E’ quindi un’’assistenza all’’associato a 360°, ed oltre a offrire sostegno in qualunque ambito a chi sia titolare di un diritto di proprietà su un bene immobile, l’’associazione ha fra i suoi numerosi scopi anche quello di   sostenere i proprietari nella loro veste di consumatori.

badanti 1Inoltre fra i compiti dell’’associazione c’’è anche quello di agire presso gli organi di governo, sia quelli nazionali che quelli locali, affinché siano promulgate norme e leggi   a tutela della proprietà, e di operare affinché l’opinione pubblica sia sensibilizzata sui temi connessi al diritto di proprietà immobiliare, anche mediante interventi mirati di informazione.

In tempi brevi l’’associazione si è estesa su tutto il territorio nazionale con le sue oltre 80 sedi e più di 40.000 iscritti e si è integrata in maniera sempre più stabile nelle diverse realtà territoriali, creando una rete di legami e collaborazioni con altre entità anche avvalendosi dell’appoggio, su cui può contare fin dalla sua nascita, di altre organizzazioni già capillarmente presenti sul territorio nazionale.

La sede di Confabitare Torino è sita in Corso Cairoli,12 ed è presente in provincia con la Delegazione di Settimo Torinese in Via Italia,27 con imminenti aperture di delegazioni in Torino, Beinasco, Chieri ed Ivrea.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.confabitare.it oppure scrivendo a torino@confabitare.it

Nel ringraziare la redazione de IL TORINESE abbiamo il piacere di annunciare che saremo periodicamente presenti con articoli relativi al panorama immobiliare ed abitativo con l’’auspicio di fornire un servizio di pubblica utilità al lettore, aggiornandolo costantemente circa le nostre iniziative.

Stefania Benni

Segretario Generale Nazionale

Palazzo Madama cambia orario nel fine settimana

PALAZZO MADAMAcc madamaDopo il cambio del giorno di chiusura dal lunedì al martedì, per agevolare i visitatori che scelgono Torino per il weekend è un nuovo passo per rendere la struttura fruibile al meglio

Dal  5 marzo Palazzo Madama cambia orario nel weekend. Il museo sarà aperto al pubblico ogni sabato dalle 11.00 alle 19.00 anziché dalle 10.00 alle 18.00. Un cambiamento che permetterà  ai torinesi e ai  turisti di sfruttare pienamente il pomeriggio del sabato per ammirare le collezioni e le mostre, come già avviene di domenica, giorno in cui il museo chiude alle 19. Dopo il cambio del giorno di chiusura dal lunedì al martedì, per agevolare i visitatori che scelgono Torino per il weekend è un nuovo passo per rendere la struttura fruibile al meglio.

 
(Foto: il Torinese)

Ci sono altre persone coinvolte nella truffa dei 187 mila euro rubati alla povera Gloria?

defilippi rosbochLa Stampa scrive che la professoressa si sarebbe confidata con un’amica, dicendole che con il giovane si trovava a proprio agio, che c’erano state lunghe chiacchierate, cene  e anche qualche bacio
 

I carabinieri hanno ascoltato in procura a Ivrea la  giovane fidanzata, 20 anni, marocchina, di Gabriele Defilippi. La ragazza, interrogata dal procuratore Giuseppe Ferrando,   era tornata in Marocco pochi giorni dopo l’omicidio di Gloria Rosboch.  Si è presentata spontaneamente dopo essere rientrata in Italia. Secondo quanto si apprende avrebbe negato di sapere qualsiasi cosa sul delitto. La giovane non è indagata ma è stata ascoltata in quanto persona informata sui fatti. Ci sono altre  persone coinvolte nella truffa da 187 mila euro rubati all’insegnante di Castellamonte? E’ ciò che gli investigatori cercano di scoprire.  Dell’ omicidio sono accusati Gabriele, il suo amante Roberto Obert e la mamma del ragazzo, Caterina Abbattista. Intanto emergono nuovi dettagli sul rapporto tra Gloria e Gabriele.rosboch La Stampa scrive che la professoressa si sarebbe confidata con un’amica, dicendole che con il giovane si trovava a proprio agio, che c’erano state lunghe chiacchierate, cene  e anche qualche bacio.  Gabriele, come è noto, aveva promesso alla povera donna una nuova vita in Costa Azzurra e un nuovo lavoro in una società finanziaria inesistente, per estorcerle il denaro. Quanto è accaduto in seguito è cronaca nera.

 
 

La città della Fiat e l'auto in condivisione, a grandi passi verso la smart mobility

I vantaggi di guidare una shared car sono indubbiamente considerevoli: riduzione dei costi fissi di manutenzione per coloro che utilizzano l’auto per spostamenti brevi, accesso alla ZTL e, dal lato della vivibilità urbana, minor numero di veicoli per servire un maggior numero di persone – in media, un’auto condivisa sostituisce quindici auto di proprietà – sebbene l’utilizzo dell’auto in condivisione sia conveniente solo al di sotto di un kilometraggio massimo (tra i 5000 e i 7000 km all’anno)

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Torino, novembre 2002: ha inizio il progetto “IoGuido” per la mobilità sostenibile, il servizio di carsharing gestito da CarCityClub, società a capitale misto GTT, Leasys e AMC. L’obiettivo? Ridurre l’impatto e la congestione causata dall’alto numero di veicoli circolanti in città, fonte di considerevole abbassamento della qualità della vita e di elevati livelli di inquinamento.
Nella città che è stata il centro nevralgico della produzione automobilistica italiana, e che è al secondo posto in Italia per quanto riguarda il rapporto abitanti-autovetture – 850 auto ogni 100 abitanti, seconda solo a Roma -, si può parlare di rivoluzione copernicana nella percezione dell’auto, uno slittamento dall’accesso alla proprietà all’accesso alla soddisfazione del bisogno di trasporto.park car sharing

Certo, non è questo l’inizio della pratica del carsharing in sè e per sè, in quanto esso affonda le sue radici addirittura negli anni Cinquanta, a Zurigo, e per i primi, consistenti, prodromi della diffusione delle car-sharing organizations deve far riferimento alla Francia e all’Olanda degli anni Settanta e Ottanta.

Dal 2002 ad oggi, poi, sempre più forti si sono fatte le spinte economico-sociali promotrici dell’economia dell’accesso (in vece di quella della proprietà). La crisi del 2008, da una parte, e il sempre maggior desiderio di vivibilità all’interno del contesto cittadino, nonchè la dilagante e crescente sensibilità ambientale, dall’altra, hanno favorito lo sviluppo delle car-sharing organization, tanto che nell’aprile 2015, dopo Milano, Roma e Firenze, Torino ha aperto le porte a Enjoy e Car2Go, servizi di carsharing free-flow.

car sharing
Al contrario della flotta appartenente a IoGuido, infatti, le Fiat 500 e le SmartForTwo dei servizi in questione si possono posteggiare in qualsiasi parcheggio interno al perimetro dell’area urbana torinese, ivi compresi i parcheggi blu, di cui esse possono fruire gratuitamente, e il loro accesso è consentito tramite app per smartphone, senza la necessità di prenotazione (obbligatoria, invece, per le auto del CarCityClub).

I vantaggi di guidare una shared car sono indubbiamente considerevoli: riduzione dei costi fissi di manutenzione per coloro che utilizzano l’auto per spostamenti brevi, accesso alla ZTL e, dal lato della vivibilità urbana, minor numero di veicoli per servire un maggior numero di persone – in media, un’auto condivisa sostituisce quindici auto di proprietà – sebbene l’utilizzo dell’auto in condivisione sia conveniente solo al di sotto di un kilometraggio massimo (tra i 5000 e i 7000 km all’anno). Certo è, comunque, che in un contesto di crescente urbanizzazione ed inquinamento, il carsharing può risultare uno strumento efficace e di larga adesione per attutire tali problemi e ridurre l’incidenza dell’auto nel progressivo peggioramento della qualità della vita in aree urbane.car sharing33

Leader nell’adesione alla sharing mobility è, in Italia, la città di Milano, che costituisce l’80% del mercato delle car-sharing organizations, e per prima ha introdotto il sistema free-flow (dicembre 2013); inoltre, dal luglio 2015, i milanesi possono usufruire dell’implementazione di 150 scooter della flotta Enjoy, noleggiabili con gli stessi schemi delle auto. L’appetibilità del mercato milanese ha consentito la sua penetrazione da parte di nuove organizzazioni, quali Share’n Go (che utilizza veicoli elettrici) e Twist, e ha contestualmente permesso l’adozione di una flotta più consistente , sia per quanto concerne le 500 del gruppo ENI (944 veicoli contro i 400 di Torino), che per le Smart del gruppo Daimler-Benz (700 contro le 450 torinesi), ma il Turin Action Plan for Energy, stilato in previsione di una riduzione delle emissioni di CO2 di 1 360 941 tonnellate dal 20015 al 2020, presenta tra gli strumenti per la razionalizzazione del trasporto privato, anche l’incentivazione e l’estensione del servizio di car-sharing.

tabella car sharing

La città piemontese, inoltre, da marzo 2016 vedrà l’introduzione del car-sharing elettrico, gestito da BlueSolution del gruppo Bollorè, la cui prima BlueCar venne progettata al fianco di Pininfarina, e la cui costruzione è sita a Bairo, nel Canavese; l’obiettivo è arrivare, dalle 30 vetture iniziali e le 15 colonnine di ricarica, ad una flotta di 400 veicoli e 700 colonnine di ricarica aperte anche ai privati. Una Torino che si avvia a grandi passi ad essere sempre più smart.

Veronica Bosco

(foto: il Torinese)

Da piazza Rebaudengo a Borgo Po passando per il centro. Che bella Torino!

mole vittoriotosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Eclettica questa città, miseria e nobiltà mischiate. Una lunga passeggiata per sentirmi appagato. Nonostante la pioggia, anzi forse grazie alla pioggia, ancora più bella

Oggi a Torino piove. Quando piove tutto si veste del grigio. La città diventa proprio un film in bianco e nero, di quelli vecchi che ti fanno star male, dove malinconia e nostalgia si mischiano. Memoria è sapere, memoria è ricordo. Sono partito a piedi da piazza Rebaudengo ben coperto e con l’ombrello, indeciso se camminare o prendere un mezzo pubblico.

cavallo bronzoHanno “vinto” i pensieri, ha vinto il ricordo di ciò che è stato letto o raccontato, ha vinto ciò che ho vissuto. Via Renato Martorelli, comandante partigiano a cui è intitolata la locale sezione dell ‘Anpi ( Associazione partigiani ) il cui presidente , è il mitico novantenne Palmiro Gonzato giovanissimo sappista veneto immigrato dopo la guerra. In barriera, dopo 70 anni è ancora vivo il ricordo, la voglia di ricordare.

Una volta il riscaldamento era a carbone. lo trasportavano in carretti che transitavano per questa via. ogni 50 metri una pjola. Molte volte il carrettiere s’addormentava, ed il cavallo si fermava dove il padrone era d’abitudine fermarsi. il pjolista non sentendo più il rumore degli zoccoli urlava: Cesareeee!!!! un bel bicchiere di rosso, preferibilmente dolcetto o barbera e poi via.

Ora si alternano bar a nuove drogherie e vinerie. Non si vende più vino sfuso, non si sente più il rumore degli zoccoli, non si sente il vociare dei giocatori di carte. tante diverse razze. Costeggio il muro e vedo strani personaggi. Chi utilizza la carrozzella come un carrello. Pulisce la pioggia e si arriva in Piazza Crispi. Qui nel 1853 fu istituito il dazio spostato nel 1913.. Fu la fortuna della Barriera dellìEMME. sviluppo artigianale, industriale ed edilizio. all’inizio di via Leini, il bordello di terza classe abolito nel 1959 con la legge Merlini.balon2

Nei piccoli portici di corso Giulio Cesare angolo corso Emilia gli immancabili senza tetto. Parlano tra loro in slavo.Sul ponte Mosca, nel ’17 i soldati contadini sparano sulla folla operaia che chiedeva più pane.E la Ciriè Lanzo, stazione dove i nazi-fascisti riempivano i treni di deportati. Qui per me un dolce ricordo. Di sabato si lavorava ancora. Quando andavamo in montagna, aspettavano mio padre che lavorava alla Grandi motori. Sempre mezz’ora prima sulle carrozze di legno. sempre con gli immancabili panini dietro. Gli correvo incontro ed il suo viso fresco con il giaccone che “profumava” di fuliggine.

Poi il “lungo viaggio” fino a Germangano, durato ben 40 minuti. poi il pullman per Viù. ricordi impagabili. La solita confusione di Porta Palazzo aumentata dalle auto in doppia e tripla fila. Rumori da una banda musicale mi attraggono verso il Municipio. Accidenti….dimenticavo… 10 anni dalle Olimpiadi invernali. Nonostante la pioggia, aria di festa, staffetta per tutta la città. Festa tutto il giorno! Un successo.

castello piazzaContinua a piovere ed i portici, un toccasana, dall’Armeria Reale fino a piazza Vittorio un insieme. Ci si attarda nel leggere i titoli dei libri sulle bancarelle. Turisti e torinesi che amabilmente passeggiano. Anche loro, come continuità con le periferie: i senza tetto, con qualche monetina vicino. Una via Po senza auto parcheggiate, preludio per il pomeriggio. Si apre la visuale su Piazza Vittorio, la più grande piazza d’Europa. Solo Palmiro Togliatti, subito dopo la guerra, ha avuto l’ardire e l’onore di riempirla per un suo comizio. Altri tempi. E poi Gran Madre, austera ed anche un po’ sinistra, uno dei punti esoterici di questa nostra città. e mi rendo conto d’essere passato all’inizio di Via Milano, nel piccolo slargo, ho percorso un lato del triangolo magico.

Ho conosciuto Giuditta Dembech nel 1980, giornalista dell’allora Stampa Sera, ad un dibattitomole cavallerizza organizzato dai giovani comunisti al Festival Nazionale dell’Unità. Perplesso sul risultato finale, piena di gente, che ci ha fatto conoscere una Torino non solo operaia.E poi questo oltre Po che assomiglia ad un paesone. Capannelli  di persone che amabilmente chiaccherano dando al tempo un’altra dimensione…

Eclettica questa città, miseria e nobiltà mischiate. Una lunga passeggiata per sentirmi appagato. Nonostante la pioggia, anzi forse grazie alla pioggia, ancora più bella. Da piazza Rebaudengo a Borgo Po passando per il centro. Dimenticavo, 10 anni fa ho percorso via Po a Piedi, un salotto pulitissimo, nessuna cartaccia. Oggi qualche sporcizia, ma questa nostra Torino è sempre bella.

(Foto: il Torinese)

La tutela dei consumatori in Europa

Consumatoriuno“Strumenti alternativi di risoluzione delle controversie transfrontaliere. Italia e Spagna a confronto”

Tutela del consumatore, codice del consumo e mercato europeo: sono questi i temi del corso di perfezionamento organizzato dallo Iuc (International university college of Turin), e dall’Ecu (European consumers union). A Palazzo Lascaris, si è tenuto il convegno che ha messo a confronto le esperienze tra l’Italia e la Spagna.L’evento, intitolato “Strumenti alternativi di risoluzione delle controversie transfrontaliere. Italia e Spagna a confronto”, ha previsto anche un’occasione di offerta formativa con accreditamento presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torino.I lavori hanno evidenziato come il diritto dei consumatori abbia assunto negli ultimi anni una grande centralità nel panorama giuridico nazionale, rappresentando altresì un settore in cui l’armonizzazione comunitaria ha certamente prodotto un buon risultato. Si tratta di una disciplina articolata e complessa, dotata di numerose specificità, le quali richiedono un particolare approfondimento, anche rivolto alle più interessanti decisioni giurisprudenziali.Dopo i saluti  di Bartolomeo Grippo dell’Ordine degli avvocati di Torino, e di Abogado Marìa Jesùs Garcìa de Miguel, console onorario di Spagna a Torino,  le varie  relazioni – tra le quali anche quella del Comitato regionale per le Comunicazioni del Piemonte (Corecom) –  hanno cercato di capire e interpretare al meglio le normative vigenti, rapportandole con i principi generali del nostro ordinamento che certamente non possono essere sacrificati in nome della specializzazione professionale. Oltre ad affrontare i temi classici legati alla tutela dei consumatori è stata fatta una lettura critica dell’impianto normativo esistente, verificando anche quali siano oggi gli strumenti per contribuire all’affermazione di un consumo alternativo in forza del quale l’individuo cessa di agire come strumento di realizzazione del mercato – secondo l’interpretazione dominante in materia – per compiere scelte di consumo non mosse esclusivamente da ragioni economiche ma volte a valorizzare posizioni etiche o politiche. Manuel Feliu Rey e Migle Laukyte, entrambi dell’ Universidad Carlos III de Madrid, hanno spiegato come in Spagna il consumatore non sia inquadrato dal legislatore come soggetto fisico, ma come giuridico. Ciò comporta ad esempio il riconoscimento dell’imprenditore come consumatore, condizione condizione che ad esempio lo relazione in maniera differente con gli istituti bancari rispetto all’Italia.

Il convegno ha poi messo in evidenza come il proliferare di scelte di consumo collettivo (si pensi all’esperienza dei gruppi di acquisto solidale o collettivo), il rifiuto di acquistare merci realizzate da determinati produttori così come una maggiore sensibilità a rifiutare che alcuni beni siano oggetto di processi di commodificazione e rimessi alle logiche del mercato, rappresentino alcune delle tendenze che oggi devono interessare il diritto dei consumatori, ossia quello dell’individuo passivo da proteggere perchè sempre soggetto debole sul mercato.

 

www.cr.piemonte.it

Alle Molinette: "Costruiamo insieme una oncologia di qualità"

molinette2In occasione dell’evento sarà assegnato il 1° Premio di Ricerca Daniele Rosa

 

La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta organizza lunedì 29 Febbraio, alle ore 14.00, al Centro Congressi “Molinette” dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino,  il convegno “2016: Costruiamo insieme una oncologia di qualità per Piemonte e Valle d’Aosta”. In occasione del convegno, che sarà introdotto dal dottor Oscar Bertetto, Coordinatore della Rete Oncologia interregionale, verrà consegnato al vincitore il primo Premio di Ricerca “Daniele Rosa”, il Dott. Simone Ferrero, impegnato in attività di ricerca nell’area delle Neoplasie Linfocitarie. Infatti, l’associazione DaRosa (intitolata a un giovane professionista torinese scomparso nel 2014) si è fatta promotrice di un bando di concorso volto alla ricerca oncologica che premia il miglior ricercatore under40 del Piemonte e della Valle d’Aosta. L’assegnazione del Premio è prevista per le 15.30.

(Foto: il Torinese)

L’Albania salva le foreste: no al taglio di alberi per 10 anni

albero primaveratiranese23Il ministro dell’Ambiente Lefter Koka ha sottolineato che la decisione presa è da considerare “indispensabile per fermare una catastrofe”

Il parlamento albanese ha approvato una proposta del governo che stabilisce una moratoria di dieci anni contro i tagli indiscriminati di alberi nelle foreste. Il ministro dell’Ambiente Lefter Koka ha sottolineato che la decisione presa è da considerare “indispensabile per fermare una catastrofe”. Dal 2002 al 2012 la superficie delle foreste albanesi si è infatti ridotta del 14 % a causa dello sfruttamento degli alberi e dei tagli illeciti: in particolare, nel periodo 2007-2013, sono oltre 216mila gli ettari di boschi distrutti. Il ministro ha ribadito che, a questi ritmi, molto presto l’Albania sarebbe stata spogliata delle aree verdi e ha posto l’accento sulle gravi conseguenze che questa situazione potrebbe avere sull’intero ecosistema del paese. “Le ripetute inondazioni in varie zone del paese sono dovute anche allo sfruttamento incontrollato delle foreste”, ha ribadito Koka. La moratoria prevede che gli unici tagli saranno quelli per garantire la legna per riscaldamento alle popolazioni nelle aree rurali. “Sarà un processo controllato dai Comuni, che provvederanno anche alla distribuzione, mentre gli incassi dalla vendita saranno reinvestiti per seminare nuovi alberi”, ha precisato il ministro.

Scontro fra auto: nonno in coma, i due nipotini all'ospedale

pronto-soccorso- soccorsiLo scontro si è verificato per una mancata precedenza, tra una Giulietta e una Ford

Dopo lo scontro con un’auto, un’altra vettura  è piombata sul marciapiede ad un incrocio e ha investito un nonno con i due nipotini, mentre stava portando una bici a mano. L’incidente è avvenuto tra via  Ricasoli e via Fontanesi. Lo scontro si è verificato per una mancata precedenza, tra una Giulietta e una Ford B-max. L’anziano, di 76 anni è stato trasportato all’Ospedale San Giovanni Bosco, ed è in coma. Invece, i bimbi di 8 e 10 anni, (con codice giallo) sono stati portati al Regina Margherita e i conducenti delle due auto al Gradenigo.

Il Toro perde 1-0 con il Milan, ma Ventura non demorde

VENTURAOra il  Torino in classifica è fermo a quota 32 punti
 

Il Toro è stato  ancora sconfitto dai rossoneri per  1-0 in trasferta. Mr.Ventura, però, è tutto sommato sereno: “Siamo stati stabilmente nella metà campo avversaria – riporta le sue parole l’Ansa –  Dispiace non fare risultato quando lo si merita. Oggi abbiamo giocato con personalità e ho rivisto entusiasmo e personalità. Con un pizzico di lucidità in più tuttavia potevamo portare a casa dei punti, ma l’importante è aver ritrovato il Torino”. Ora il  Torino in classifica è fermo a quota 32 punti.