La tutela dei consumatori in Europa

Consumatoriuno“Strumenti alternativi di risoluzione delle controversie transfrontaliere. Italia e Spagna a confronto”

Tutela del consumatore, codice del consumo e mercato europeo: sono questi i temi del corso di perfezionamento organizzato dallo Iuc (International university college of Turin), e dall’Ecu (European consumers union). A Palazzo Lascaris, si è tenuto il convegno che ha messo a confronto le esperienze tra l’Italia e la Spagna.L’evento, intitolato “Strumenti alternativi di risoluzione delle controversie transfrontaliere. Italia e Spagna a confronto”, ha previsto anche un’occasione di offerta formativa con accreditamento presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torino.I lavori hanno evidenziato come il diritto dei consumatori abbia assunto negli ultimi anni una grande centralità nel panorama giuridico nazionale, rappresentando altresì un settore in cui l’armonizzazione comunitaria ha certamente prodotto un buon risultato. Si tratta di una disciplina articolata e complessa, dotata di numerose specificità, le quali richiedono un particolare approfondimento, anche rivolto alle più interessanti decisioni giurisprudenziali.Dopo i saluti  di Bartolomeo Grippo dell’Ordine degli avvocati di Torino, e di Abogado Marìa Jesùs Garcìa de Miguel, console onorario di Spagna a Torino,  le varie  relazioni – tra le quali anche quella del Comitato regionale per le Comunicazioni del Piemonte (Corecom) –  hanno cercato di capire e interpretare al meglio le normative vigenti, rapportandole con i principi generali del nostro ordinamento che certamente non possono essere sacrificati in nome della specializzazione professionale. Oltre ad affrontare i temi classici legati alla tutela dei consumatori è stata fatta una lettura critica dell’impianto normativo esistente, verificando anche quali siano oggi gli strumenti per contribuire all’affermazione di un consumo alternativo in forza del quale l’individuo cessa di agire come strumento di realizzazione del mercato – secondo l’interpretazione dominante in materia – per compiere scelte di consumo non mosse esclusivamente da ragioni economiche ma volte a valorizzare posizioni etiche o politiche. Manuel Feliu Rey e Migle Laukyte, entrambi dell’ Universidad Carlos III de Madrid, hanno spiegato come in Spagna il consumatore non sia inquadrato dal legislatore come soggetto fisico, ma come giuridico. Ciò comporta ad esempio il riconoscimento dell’imprenditore come consumatore, condizione condizione che ad esempio lo relazione in maniera differente con gli istituti bancari rispetto all’Italia.

Il convegno ha poi messo in evidenza come il proliferare di scelte di consumo collettivo (si pensi all’esperienza dei gruppi di acquisto solidale o collettivo), il rifiuto di acquistare merci realizzate da determinati produttori così come una maggiore sensibilità a rifiutare che alcuni beni siano oggetto di processi di commodificazione e rimessi alle logiche del mercato, rappresentino alcune delle tendenze che oggi devono interessare il diritto dei consumatori, ossia quello dell’individuo passivo da proteggere perchè sempre soggetto debole sul mercato.

 

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