redazione il torinese

Cinque auto in fiamme: un nuovo piromane si aggira per Torino?

vigili fuoco 1Entrambi i roghi sarebbero dolosi

Un nuovo piromane si aggira sotto la Mole? Sono cinque i veicoli sono stati bruciati nella notte da due incendi nel quartiere Borgo Vittoria. Il fuoco è stato acceso a breve distanza di tempo, tra un episodio e l’altro, probabilmente dalla stessa persona, poco dopo le 2 in via Gulli e in via Lisa. Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco: entrambi i roghi sarebbero dolosi. E’ intervenuta anche la polizia, che  sta indagando sull’accaduto.

Se gli imprenditori "stranieri" colonizzano Torino

stampa rep giornaliLA GANGALA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi La Ganga

L’ ennesima conferma di una sostanziale pigrizia della borghesia imprenditoriale torinese, che trascura opportunità di investimento (e di rischio), soddisfatta di vivere degli allori del passato

E’ di questi giorni la notizia dell’acquisizione di un’importante clinica privata torinese da parte di un gruppo lombardo specializzato in investimenti sanitari.

Non è il primo caso, anzi. La sanità privata in Piemonte è principalmente in mano a due soggetti cresciuti e consolidatisi in Lombardia.

Qualcuno potrebbe osservare che non c’è nulla di male: nuovi investimenti privati nella sanità sono certamente benvenuti.

Ma il punto non è questo.   Questa vicenda è la conferma, ennesima, di una sostanziale pigrizia della borghesia imprenditoriale torinese, che trascura opportunità di investimento (e di rischio), soddisfatta di vivere degli allori del passato.

Due giorni fa è stato annunciato che La Stampa è stata venduta a Carlo Debenedetti e sarà incorporata nel gruppo editoriale di Repubblica-Espresso.

John Elkann ha spiegato ai giornalisti in assemblea che si tratta di una scommessa sul futuro. Sarà. Ma è assai probabile che, magari non subito, i due giornali diventino uno. La redazione torinese di Repubblica potrebbe scomparire e la redazione della Stampa essere ridimensionata, delegando l’informazione nazionale e internazionale al quotidiano fratello. Con effetti evidenti non solo sul pluralismo informativo ma anche sull’occupazione giornalistica.

Se a questo si aggiunge il disimpegno della famiglia Agnelli dal Corriere della Sera il quadro è completo e non incoraggiante.

Sono due vicende assai diverse ma significative del problema grave che travaglia la nostra comunità torinese e piemontese. Gli investimenti per rilanciare economia e sviluppo scarseggiano.

Certo, ci sono esempi in controtendenza. Giovani intraprendenti avviano nuove attività, le aziende che lavorano per l’export resistono o si espandono. Ma gli effetti percepiti dalla gente sono ancora quelli di una crisi da cui si fatica ad uscire e a cui le energie economiche locali faticano a dare un contributo efficace. Ma non so se affidarsi solo ad apporti esterni, quando arrivano, sia una cosa giusta.

Raccontare il Piemonte attraverso Instagram

La community di ig_piemonte conta oggi più 13 mila “follower”

instagram cr
Raccontare il Piemonte attraverso le fotografie condivise sull’account Instagram del Consiglio regionale chi può farlo meglio delle persone che l’abitano e la frequentano tutti i giorni, ne conoscono le mille sfaccettature, i segreti e le curiosità? Per questo abbiamo da lunedì 7 marzo partirà una collaborazione con la “community” Instagram ig_piemonte. A turno, ogni settimana, un profilo della rete ( ig_turin_, ig_cuneo, ig_piemonte, etc.etc.) prenderà  in gestione il canale del Consiglio.Instagram è un social network che permette agli utenti di scattare foto, applicare filtri, e condividerle su numerosi altri social, tra cui Facebook e Twitter. La community di ig_piemonte conta oggi più 13 mila “follower” e, grazie a questa iniziativa, si vuole raccontare la nostra regione valorizzando le bellezze e i tesori nascosti in ogni provincia.

fmalagnino – www.cr.piemonte.it

Un weekend a Torino sotto il cielo di Fred

Quest’anno ad iscriversi sono stati ben 430 artisti provenienti da tutta la penisola. Solo 10 sono giunti però alla fase finale divisa in due semifinali e culminante nella finale

fred 21

Il fine settimana appena trascorso a Torino è stato all’insegna della musica, quella nuova ed emergente che rendeva omaggio ad un grande maestro torinese, Fred Buscaglione. Ogni due anni prende vita il Festival “Sotto il cielo di Fred” giunto quest’anno alla quarta edizione. Lo scopo del Premio Buscaglione è far emergere nuovi artisti e dare loro la possibilità di farsi conoscere al pubblico e agli addetti ai lavori del mondo della musica. Quest’anno ad iscriversi sono stati ben 430 artisti provenienti da tutta la penisola. Solo 10 sono giunti però alla fase finale divisa in due semifinali e culminante nella finale. A finanziare la manifestazione canora sono stati Avanzi di Balera e la Notte rossa Barbera.  La tre giorni è iniziata giovedì alle Officine Corsare con l’esibizione di Dogomago, Fiorino, Giorgieness, La Municipal e Seo. Di questi sono passati all’ ultima fase solo Fiorino e La Munipal. La prima serata si è poi conclusa con il live degli artisti torinesi Eugenio in Via di Gioia, vincitori del premio della critica alla scorsa edizione. Venerdì è stata la volta degli altri 5 semifinalisti: Albedo, Blindur, Calvino, Le Mura e Lo straniero. La giuria ha fatto passare i primi tre e poi il pubblico ha scelto i due finalisti Albedo e Blindur. Guest star della serata è stato il cantautore sardo Jacopo Incani alias Iosonouncane, il quale ha aperto il suo Mandria Tour proprio a Torino. La serata è stata sold out dopo poco con 200 biglietti venduti in mezz’ora. Per la finale la kermesse si è spostata sabato all’Hiroshima Mon Amour. I primi a salire sul palco sono stati i Blindur con il loro folk rock, esibendosi con due loro pezzi e con una cover di Fred in chiave blues. A seguire Matteo Fiorino che dopo i suoi brani ha messo in scena “Una sigaretta” di Buscaglione con un’ottima interpretazione. I leccesi de La Municipal sono stati i terzi a salire sul palco e hanno presentato una romanticissima “Che bella cosa sei”. A chiudere le esibizioni sono stati gli Albedo con il loro rock dalle sfumature emo. A questo punto la giuria, composta dai rappresentanti di alcuni dei più importanti festival italiani e da esperti provenienti da riviste e webzine del settore, si è riunita per decidere il vincitore. Il pubblico ha potuto così assistere al live di Dente in acustica. Il ritorno sul palco dei presentatori Gigi Giancursi e Ufo degli Zen Circus ha portato i risultati tanto attesi. Ad aggiudicarsi il primo premio di 3000 euro con la partecipazione a 5 festival sono stati i campani Blindur, vittoria meritatissima. Il premio della critica è andato agli Albedo, a Matteo Fiorino il premio King Kong Radio 1 con la possibilità di presentare il suo progetto in radio. La Municipal si è accaparrata il Premio Mei – Sangiorgi, infine il premio La Tempesta nuovamente ai Blindur. A vincere nelle tre serate è stata la musica che ha allietato il pubblico e gli ha permesso di scoprire nuovi talenti che si affacciano nel panorama musicale underground italiano.

Federica Monello

Juventus batte Atalanta 2-0 e guida la classifica

logo-juventusIl vantaggio bianconero, al 24′ del primo tempo è targato Barzagli, mentre  Il raddoppio nella ripresa è di Lemina
 

La Juve vince per 2-0 in trasferta con l’Atalanta e torna alla testa della classifica. Il vantaggio bianconero, al 24′ del primo tempo è targato Barzagli, mentre  Il raddoppio nella ripresa è di Lemina, a quattro minuti dal termine. L’Atalanta all’87’ con Masiello non riesce a realizzare il gol.  “Da adesso in poi tutte le partite diventano decisive. Siamo stati bravi, abbiamo anche sofferto”, commenta Barzagli all’Ansa.

Ci sono possibilità per un comune unico del Chivassese ?

Un progetto di innovazione amministrativa, basato sul pensiero olivettiano e che, recentemente, sembra avere trovato una certa sponda nella Città Metropolitana di Torino, non soltanto nell’area del Chivassese (dove i comuni di Chivasso e Castagneto Po hanno iniziato un processo di fusione con incorporazione) ma anche nell’Eporediese

chivassoCi sono degli spiragli concreti per arrivare ad un comune unico del Chivassese ? E l’interrogativo che il recente convegno che si è svolto alla Biblioteca MoviMente di Chivasso, a cura dell’associazione culturale Identità Comune che da qualche anno sta portando avanti un progetto di innovazione amministrativa, basato sul pensiero olivettiano e che, recentemente, sembra avere trovato una certa sponda nella Città Metropolitana di Torino, non soltanto nell’area del Chivassese (dove i comuni di Chivasso e Castagneto Po hanno iniziato un processo di fusione con incorporazione) ma anche nell’Eporediese. Il presidente Carlo Fontana ha affermato, senza mezzi termini come è sua abitudine, che “I nostri comuni saranno presto un’istituzione soltanto formale, senza più competenze, la comunità sarà in balia di decisioni prese a livello sempre più alto dove non solo località come Chivasso, Caluso e Lauriano, ma tutto il Chivassese, conterà meno di un isolato di Torino”. L’obiettivo dell’associazione, ha spiegato Fontana è quello di “Comuni in salute e forti come possono esserlo solo se di dimensioni adeguate all’orizzonte della comunità attuale”. Opinione che si riscontra anche nelle parole di Sergio Conti, presidente della Società Geografica Italiana per cui “è indispensabile passare dagli attuali 16mila enti amministrativi a poche centinaia e ridurre i livelli amministrativi territoriali a due, Regioni e Comuni”. Da Vienna dove vive e lavora, è intervenuto in videoconferenza, Tomas Carini, autore del libro “Democrazia a Km0” che contiene l’analisi condotta dall’associazione. “Prendendo il Chivassese come esempio delle comunità territoriali italiane, soltanto un comune unico per il Chivassese che si rapporti con la CittàCHIVASSO Metropolitana e soprattutto la Regione, senza enti intermedi, può creare un’alleanza tra Chivasso ed i comuni dell’area omogenea, garantendo che le decisioni vengano prese sul territorio con un solo sindaco e nove assessori”. A raccogliere questa sfida sono stati i sindaci di Chivasso, Libero Ciuffreda e di Castagneto Po, Giorgio Bertotto che hanno presentato l’iniziativa in corso tra i due rispettivi comuni per arrivare ad una prima semplificazione. Sui benefici delle fusioni, invece, si è soffermato Luca Beccaria, esperto in diritto amministrativo, mentre nel dibattito è intervenuto a sostegno delle fusioni, Aldo Gandolfi per l’associazione Ami una Città che persegue la fusione in un unico comune dell’area omogenea dell’Eporediese. Si sono invece schierati nettamente contro l’idea di fusione i primi cittadini di Rivalba, Davide Rosso, e di Cavagnolo, Mario Corsato, che hanno elogiato l’economicità e la bontà delle loro amministrazioni, intravvedendo la causa del declino del Chivassese nella mancanza di investimenti e di soluzioni ai problemi del territorio, unitamente alla mancanza di un’azione incisiva collettiva da parte dei Comuni e soprattutto degli enti superiori. “Proprio questo – ha concluso Fontana – dimostra che, quando i Comuni sono troppi e troppo piccoli, è difficile anche solo riunirsi attorno ad un tavolo, figurarsi prendere degli impegni e realizzarli”.

Massimo Iaretti

 
 

Con il taxi a pois rosa le donne risparmiano 3 euro l'8 marzo

taxiLo sconto è dedicato  alle donne che viaggiano da sole o in compagnia di altre donne

Taxi a tariffa ridotta per le donne che l’8 marzo viaggeranno in taxi a Torino. Dovranno però servirsi delle auto con il pois rosa: le due cooperative torinesi mettono a disposizione 150 taxi, il 10% del totale. Le donne risparmieranno tre euro  rispetto al totale  della corsa su ogni tratta urbana ed extraurbana, nella fascia oraria dalle dalle 6,30 alle 24. Lo sconto è dedicato  alle donne che viaggiano da sole o in compagnia di altre donne. La vettura rosa potrà capitare chiamando il centralino o con le app itTaxi, Taxiclick e appTaxi oppure alle stazioni di taxi.

 
(Foto: il Torinese)

La qualità ha vinto a Expocasa 2016

Premiato da visitatori ed espositori il rinnovamento intrapreso per la 53^ edizione, che ha scelto l’Oval come sede e ha proposto un nuovo percorso di visita. Oltre 40.000 ingressi nei nove giorni di manifestazione

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Un ritrovato dinamismo abbinato a un apprezzato livello qualitativo: sono queste le cifre di Expocasa 2016, il Salone dell’arredamento e delle idee per abitare – organizzato da GL events Italia-Lingotto Fiere – che termina oggi a Torino dopo nove giorni di apertura. Il rinnovamento annunciato ha soddisfatto le aspettative sia del pubblico, sia degli espositori: un clima definito da più parti “frizzante” e “ricco di idee nuove”.

Secondo il rilevamento svolto nel corso della manifestazione sui visitatori presenti, è stata promossa a pieni voti la scelta della sede, l’Oval, che ha accolto gli oltre 400 marchi ed aziende presenti al Salone: il 70% del pubblico ha approvato la scelta. Molto simile anche il risultato più generale: il 75% si è dichiarato soddisfatto della manifestazione, l’87% la consiglierà, il 72% ha trovato ciò che cercava e oltre il 75% ritornerà anche il prossimo anno.

Affollati gli incontri organizzati dal GAT – Giovani Architetti Torino, che hanno messo a disposizione del pubblico le loro competenze e hanno realizzato ben 203 appuntamenti. Grande successo anche per le consulenze dei professionisti di CasaClima, gli Incontri con la paesaggista e la plant sitter. Sold out per i corsi realizzati con l’Ordine degli Architetti PPC di Torino, valevoli come crediti di aggiornamento per gli oltre 600 professionisti che hanno aderito.

Unanime il giudizio positivo su toBEeco, fiore all’occhiello di Expocasa e vetrina di prodotti che coniugano artigianato di qualità e attenzione all’ambiente.

Expocasa 2016 chiude con oltre 40.000 visitatori e dà appuntamento al pubblico dal 25 febbraio al 5 marzo 2017, sempre nella stessa sede espositiva.

Le attività proseguiranno sul sito expocasa.it e sulla pagina Facebook.

L'assessore e il vescovo dopo il Burkina Faso

CERUTTILa popolazione del Burkina Faso, hanno testimoniato i cooperanti, ha voglia di democrazia, ma deve confrontarsi quotidianamente con il terrorismo che mira alla destabilizzazione e all’indottrinamento

L’assessore regionale alla cooperazione decentrata Monica Cerutti ha incontrato il vescovo di Pinerolo, monsignor Pier Giorgio Debernardi ed i cooperanti piemontesi che erano stati bloccati in Burkina Faso nell’ambito del proetto Endam e che sono stati bloccati durante l’attentato all’hotel Splendid nella capitale Ouagadougou. “La Regione ha individuato quell’area di intervento per le proprie politiche finalizzata a contrastare le difficili condizioni di vita che costituiscono terreno fertile per l’estremismo ed il terrorismo e continuerà a sostenere iniziative di sviluppo locale in quel paese, come ci è stato chiesto dai cooperanti” ha detto Monica Cerutti. La popolazione del Burkina Faso, hanno testimoniato i cooperanti, ha voglia di democrazia, ma deve confrontarsi quotidianamente con il terrorismo che mira alla destabilizzazione e all’indottrinamento. Quello che chiedono gli abitanti del Burkina Faso è di non essere abbandonati da imprenditori e associazioni che operano nella cooperazione internazionale.

Massimo Iaretti

In 10mila per tingere di rosa piazza San Carlo e aiutare la ricerca sul cancro

just woman donnaLo sport universitario è ancora una volta in prima linea con lo scopo di comunicare i propri valori formativi, di strumento di prevenzione e salvaguardia della salute

Una domenica tinta di rosa con JUST THE WOMAN I AM, evento organizzato dal Sistema Universitario torinese a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha riscosso un grande successo e risonanza su tutto il territorio con adesioni da tutto il nord Italia, partecipazioni provenienti da Roma e dalla Francia. L’edizione 2015 ha visto oltre 60.000 presenze in piazza e più di 8.000 partenti alla corsa non competitiva e camminata (5,5 km):. Quest’anno le “donne che corrono per le donne”, allo scopo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza per la lotta contro il cancro, erano in 10 mila, ma tanti anche gli uomini che hanno deciso di sostenere l’iniziativa. Tutti i partecipanti alla corsa non competitiva indossavano i tradizionali pettorali rosa, che hanno colorato piazza San Carlo, il salotto della città trasformatosi per un giorno in luogo di partenza ed arrivo della manifestazione.

Lo sport universitario è ancora una volta in prima linea con lo scopo di comunicare i propri valori formativi, di strumento di prevenzione e salvaguardia della salute dell’individuo e soprattutto, grazie alla componente aggregativa, di sensibilizzare l’opinione pubblica e di diventare veicolo di cultura a sostegno dell’eliminazione della violenza di genere. Corsa o camminata: l’importante non è stato il risultato ma esserci e “scegliere di non mancare”. L’iscrizione ha rappresentato il modo concreto per sostenere la ricerca universitaria