redazione il torinese

Una domenica ai Giardini Reali con la direttrice Enrica Pagella

giardini reali69Le visite saranno alle ore 10 e 16, ritrovo presso la fontana nuova dei Giardini Reali. L’attività è compresa nel biglietto d’ingresso. Non è richiesta la prenotazione

Il ciclo Ogni opera è un mondo si conclude il 29 maggio con La parola al Direttore: una passeggiatapagella 45 cartine alla mano per capire i musei da fuori, esplorare lo spazio che li unisce e le architetture che si affacciano sui giardini, condotti da una guida d’eccezione, la Direttrice Enrica Pagella. Le visite saranno alle ore 10 e 16, ritrovo presso la fontana nuova dei Giardini Reali. L’attività è compresa nel biglietto d’ingresso. Non è richiesta la prenotazione. L’incontro conclude il ciclo Ogni opera è un mondo che da marzo a maggio ha visto protagoniste alcune opere (una per ogni sezione) scelte dai Musei Reali: un’opera diversa ogni domenica, oggetto di una visita guidata specifica. Da giugno sarà il pubblico a poter fare la sua scelta indicando l’opera prediletta che vorrebbe inserire nei programmi dell’autunno. Per votare basta scattare una fotografia e mandarla all’indirizzo pr-to@beniculturali.it. Attraverso le scelte, il museo potrà sperimentare nuovi percorsi di narrazione e costruire un itinerario inedito, intitolato Ogni opera è anche il mio mondo.

PEDALI DI BRONZO: IL GSPM TORINO SALE SUL PODIO

Sul circuito di Pesaro gli atleti gialloblù conquistano il terzo posto nella classifica a squadre. Sugli scudi Barbara Batel, medaglia d’oro nella prova in linea e nella cronometro

bici civich

Si tinge di bronzo la spedizione pesarese del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che durante il week-end ha preso parte ai campionati italiani di ciclismo su strada ASPMI. La compagine sabauda ha conquistato il terzo posto tricolore al termine di una due giorni estremamente combattuta, che ha incoronato vincitore il team di Castelfiorentino, tallonato dal GS Milano.

Pur non essendo riusciti ad agguantare il titolo nazionale, come si era invece verificato a San Severo e a Carrara, rispettivamente nelle edizioni 2014 e 2015, gli atleti gialloblù hanno fornito una performance di carattere e di grande generosità, raccogliendo risultati prestigiosi a livello individuale.

Infatti, nella cronometro, disputata sulla distanza di 10 chilometri, Barbara Batel ha monopolizzato la competizione femminile, mentre Massimiliano Lenta e Adriano Petti sono saliti sul gradino più basso nel podio nelle categorie “Senior” e “Veterani”.

Nella gara in linea, invece, è arrivata un’altra medaglia d’oro con Barbara Batel, emulata da Petti, che ha bissato il bronzo fra i “Veterani”.

Al termine della trasferta in landa marchigiana, il responsabile della squadra ciclistica piemontese Andrea Bologna ha commentato così le prestazioni dei suoi compagni: «Il circuito lungo il quale abbiamo gareggiato è stato sicuramente uno dei più belli degli ultimi anni. Il livello qualitativo dei partecipanti era incredibilmente elevato e il ritmo di gara è stato fin da subito molto serrato, finendo così per fare selezione sin dalle prime pedalate. Desidero esprimere un sentito ringraziamento nei confronti dei colleghi di Pesaro, su tutti Gianluca Ferri, per l’impeccabile organizzazione».

Archiviata la rassegna nazionale ciclistica, per il GSPM Torino è già tempo di pensare al prossimo impegno, che coincide con i campionati italiani ASPMI di beach volley, in programma questa settimana a Paestum, dove capitan Valentino Hu e i suoi ragazzi tenteranno di difendere lo scudetto vinto la scorsa stagione nel misto 3×3, grazie al quartetto formato da Guerzio, Hu, Milano e Pica.

"Lo giuro!", cerimonia per 400 carabinieri alla Cernaia

4esercito carabinieri08 allievi, di cui 21 donne, hanno giurato stamane al termine del 134esimo corso tenutosi alla caserma Cernaia di Torino, dedicato alla memoria del corazziere Calcedonio Giordano, martire delle Fosse Ardeatine. “Non tradite mai il giuramento che avete prestato e gli alamari che indossate. Onorate questa istituzione col vostro servizio e con la vostra vita”. Così il generale Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma dei carabinieri, ha salutato i militari. Alla cerimonia, alla hanno assistito circa 2mila persone, era presente anche il ministro degli Affari Regionali Enrico Costa, anche lui ex carabiniere.

(Foto: il Torinese)

Pollicino di Hans Werner Henze debutta al Regio

Attraverso un soggetto amato dai bambini Henze rielabora un materiale popolare con le scansioni psicologiche della fiaba

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Debutta sabato 28 maggio alle 20 al teatro Regio di Torino “Pollicino”. La prima edizione del Cantiere internazionale d’Arte di Montepulciano, ideato da Hans Werner Henderson, si svolse nel 1976.

“Gli artisti – spiegava il compositore – vogliono avvicinarsi alle nostre realtà e attuare uno scambio vicendevole. In questo senso stiamo facendo un cartiere per tutti, artisti, artigiani, grandi e piccini”. E proprio per i piccini è nata la favola in musica di Hans Werner Henze, dal titolo Pollicino, su libretto di Giuseppe De Leva, tratto dalle fiabe di Collodi, Perrault e dei fratelli Grimm. Il suo debutto risale al 2 agosto del 1980, presso il Cantiere di Montepulciano.

“Ci è simpatico – afferma il librettista De Leva – quel bambino che ogni tanto ci sembra la sappia un po’ troppo lunga, e ci piace quel suo crescere nonostante le difficoltà e il suo diventare grande, che gli si rende necessario, anche se lui proprio non vorrebbe. In Pollicino i protagonisti sono i bambini, i genitori, l’Orco e sua moglie”.regio

L’opera da subito ha riscosso un notevole successo ed è stata rappresentata in tutto il mondo. A Torino è stata messa in scena in occasione del 90 esimo anniversario della nascita di Hans Werner Henze (1926- 2012). La favola per musica è stata composta da Henze nell’inverno ’79-80 e in essa possiamo riconoscere uno degli aspetti più significativi dell’estetica di questo compositore. Henze ha saputo creare tessuti armonici molto sofisticati, partendo da melodie semplici e popolareggianti, affidando un ruolo di rilievo ai flauti dolci, cui si aggiungono chitarre, violoncello, contrabbassi e violini (almeno tre). Risuonano echi di Mozart, un autore che ha una presa immediata e universale sui bambini, ma anche di Schubert, di Mahler, Schumann e Haydn e, naturalmente, dell’opera italiana. Le tecniche avanguardistiche spesso svelano agli ascoltatori aspetti ludici, capaci di avviare una catena di significati e di sensi. Gli intermezzi strumentali rappresentano pagine di estrema espressività e la vitalità teatrale di Henze è capace di modellare il materiale popolare, sia autentico, sia ricavato da altri autori o reinventato soggettivamente, sulla metrica dei versi e della scansione psicologica della favola.

 

Mara Martellotta

Vini pregiati, asta (quasi) milionaria da Bolaffi

VINO PREGIATO930mila euro  e una percentuale di lotti venduti pari al 90%: così la quarta asta Bolaffi di vini rari e pregiati, tenutasi a Torino. In catalogo  862 bottiglie italiane e francesi. Top lot la selezione di 11 bottiglie del celebre Domaine de la Romanée Conti 1990, venduta a 35mila euro, oltre il doppio della base d’asta. Poi le sei magnum di Château Le Pin 1989, a 32.500 euro e (a 15 mila euro) il più antico millesimo di St. James, scampato all’eruzione dell’8 maggio 1902 che distrusse  la distilleria. L’ast si è svolta in collaborazione con Slow Food.

Stepchild adoption, a Torino via libera all'adozione per due coppie di donne sposate

nozze donne matrimonioLa Corte d’appello di Torino ha dato il via libera alla stepchild adoption. Due distinte sentenze dei giudici della sezione per i minorenni hanno accolto le richieste presentate da due coppie di donne, sposatesi in Islanda e Danimarca, di adottare i figli delle rispettive partner. In primo grado le domande erano state respinte. Un caso riguarda una donna che ha richiesto e ottenuto di adottare il figlio di cinque anni della donna che lo scorso anno  aveva sposato in Islanda. Il secondo caso  e’ quello di due donne che convivono dal 2007 e si sono  sposate in Danimarca nel 2014:  volevano adottare le rispettive figlie  nate con inseminazione artificiale  oggi di 7 e 5 anni.

Torino entra nella rete di ricerca delle malattie rare

medico sanitaIn Italia sono cinque i centri clinici   della neonata rete internazionale per lo scambio di conoscenze scientifiche sulle malattie rare senza diagnosi. Queste sono patologie sconosciute che colpiscono 5 persone ogni 10 mila, con gravi difficoltà nelle cure. L’ Asl TO2 è nella rete con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il dipartimento di Scienze Mediche dell’università di Ferrara, l’azienda ospedaliero universitaria ‘Santa Maria della Misericordia’ di Udine, il Policlinico Tor Vergata di Roma. le malattie in questione rappresentano una grande sfida per la medicina moderna. In Italia si stima siano almeno 100 i pazienti colpiti da patologie senza diagnosi o sintomi codificati.

Osvaldo Napoli: “non solo turismo per Torino, anche imprese: la città deve camminare su due gambe”

Il candidato sindaco di Forza Italia, spiega ai nostri microfoni la Torino che sogna e perché la città necessita di raggiungere, accanto all’incremento del turismo, anche quello del commercio e delle aziende presenti sul territorio

 napoli osvaldo

Qual è la sua visione per Torino?

La città ha un centro stupendo, che nasce dai finanziamenti di Torino2006: l’allora governo Berlusconi fece arrivare oltre 5 miliardi di euro, di cui 3 e mezzo a Torino. Da quel momento nacque la visione turistica della città, che credo vada rinsaldata. La periferia è più degradata e questo porta disoccupazione, quella generale è del 12,5% quella giovanile del 44%: la città è estremamente disuguale, una famiglia su dieci è povera. Non vi è dubbio che per il futuro si dovranno rilanciare le imprese, per viaggiare su due gambe, e non solo su una.

lavoro2Che cosa propone dunque, per rilanciare le aziende sul territorio?

Occupandosi anche solo del degrado, il rilancio ha inizio. Attraverso le tasse si devono andare ad acquistare le case sfitte e da sistemare, per rimetterle a posto e così riusciamo a togliere in parte il degrado e a rilanciare il settore edile. Non bisogna occupare nuovi terreni, ma ricollocare e sistemare gli edifici esistenti. Oltretutto ho fatto una proposta riguardo i parcheggi della zona centrale: il lavoratore dichiarato, che ogni giorno si reca lì per lavorare, deve pagare quanto il residente. Così facendo il lavoratore ottiene anche un risparmio alla fine del mese. Non dico che debbano usare i mezzi, perché per dirlo i mezzi pubblici dovrebbero essere efficienti..

traffico 24In questa città chi può utilizza molto l’auto, proprio perché la metro è molto breve, alcuni punti d’interesse sono mal collegati con mezzi spesso inefficienti…

Lei ha centrato il problema: i cittadini non devono essere colpevolizzati per questo. La situazione non regge più.

Ne risente anche l’inquinamento cittadino…

Sicuramente è una delle problematiche, insieme alla sicurezza e il rilancio economico. Il debito della città è diminuito e questo è vero, ma perché si è andato ad aumentare la tassazione.

 

Cosa ne pensa del progetto della linea 2 della metro, promosso dall’attuale amministrazione?

La progettazione della 2 sarebbe finanziata in parte. Il problema è trovare le risorse, perché semetro 2 non si trovano, si dovranno chiedere alle banche e a quel punto non faremmo che aumentare il debito della città. E’ necessario dunque avere la forza politica di chiederli all’Europa o ai privati.

Secondo lei la linea uno sarà terminata in tempi ragionevoli? Per il momento i commercianti di via Nizza sono in ginocchio…

Fassino pensa che poi quella periferia vada a posto per il semplice fatto che quel nucleo sia sistemato in quei duecento metri, ma non è così. In quella zona c’è la necessità di intervenire in fretta.

 

Ha in mente un progetto preciso per la viabilità torinese?

Un progetto d’incentivo per le linee già esistenti, come la linea 4 ad esempio, che andrebbe rivista completamente. Non c’è alternativa: più frequenza, dunque più personale e più servizi.

Serve una sana spending review e una burocrazia più razionalizzata.

 

mole arcoUna delle liste che la sostiene è “Salviamo l’Oftalmico”: che progetti ha per la sanità?

Nonostante sia di competenza della Regione, siamo molto attenti a queste delicate tematiche. L’Oftalmico è una struttura funzionale ed efficiente e la sua chiusura urla vendetta a Dio. Ci chiediamo quali siano le ragioni, anche economiche, per questa decisione. Inoltre le questioni economiche in sanità, vanno messe da parte. Noi mandiamo un chiaro messaggio in merito: no alla chiusura dell’Oftalmico.

Riguardo l’istruzione, come agirebbe?

La proposta che ha fatto Fassino sugli asili mi ha fatto molto piacere… sa perché? Perché quella proposta l’ho fatta io una settimana prima. Non sono contro qualcuno, nel momento in cui si recepisce il discorso. La proposta che lui ha fatto ben venga, soprattutto dato che è nata da quella che ho fatto poco prima. Altro tema che mi sta a cuore è la sicurezza nelle scuole, ma servono fondi governativi perché non accada mai più un altro “caso Darwin”.

 

Come affronterebbe l’emergenza rom ed ex Moi?

Con due pesi e due misure. Per i rom ci sono i campi autorizzati e quelli non autorizzati, che dunque devono essere chiusi: la legge parla chiaro in merito. Se i campi non hanno i requisiti sanitari necessari, c’è un problema evidente. Perché le persone sono rabbiose nei confronti di queste situazioni? Perché non vi sono gli stessi trattamenti e la legge deve essere uguale per tutti.

 

TORINO INGRESSODi recente c’è stata la chiusura del campo di Lungo Stura Lazio e la pulizia di quello in corso Tazzoli, eppure la richiesta di provvedimenti in questo senso era richiesta da anni dai cittadini…

I campi non autorizzati devono essere chiusi, poi vadano dove vogliono. Non sono io a dover trovare una collocazione a loro, preferisco trovarla per la famiglia in difficoltà, per i ristoratori, i negozianti ecc.

 

Come valuta la candidatura di Chiara Appendino e i recenti sondaggi?

Molto fumo e niente arrosto. Non vedo nulla di concreto nelle sue parole, il consenso che ha è di protesta e non costruttivo. Sono voti di rabbia e protesta. Aldilà dei sondaggi, non si sa mai cosa potrà succedere in una campagna elettorale. Potrebbero esserci delle sorprese…

ponte mole vittorioIl centrodestra è sfaldato, crede che questo abbia influito o influirà sul risultato finale alle urne?

Mi spiace che il centrodestra non sia stato unito. Se i sondaggi sono veri, saremmo arrivati almeno al ballottaggio. L’avevo anche riferito alla Meloni e a Salvini, ma ho notato che forse non ci credevano davvero.

 

Ritiene si siano concentrati maggiormente su Milano e Roma?

Sì, direi di sì. Questo mi spiace molto, sia per la città sia per la frattura nel centrodestra.

Romana Allegra Monti

"Come vi piace", ovvero il doppio mondo di Shakespeare

COME VI PIACELeo Muscato s’aggira da un po’ di tempo attraverso il mondo shakespeariano e del Bardo, mettendo in scena As you like it o Come vi piace (pronto a calarsi nell’Estate teatrale veronese e soprattutto negli umori del pubblico cinese), ovvero quel testo poco rappresentato da noi poiché certi pregiudizi letterari lo avrebbero (o lo hanno effettivamente) segregato nel confuso e poco frequentabile mondo pastorale, affronta il suo titolo numero cinque. Per farsi strada in esso, racconta Muscato, lui s’è posto alla continua ricerca di certe similitudini, di certi specchi che vogliano rimandare immagini antiche nel mondo di oggi, di entrare in chiara conoscenza con ben precisi personaggi celebri nella Londra dell’epoca per riversarli in fisionomie di oggi. S’è prefisso di rivitalizzare quel mondo di fiaba con quanti agganci si potessero trovare con la realtà che stiamo vivendo, mantenendo politicamente la dicotomia dei due mondi in scena, quello del Potere occupato dal Duca usurpatore, fatto di soprusi e di arbitrii e di lotte fratricide, e quello bucolico, del tutto leggero, dove il popolo è fuggito assai velocemente, uno spazio ritagliato oltre i confini del mondo, felice e senza pensieri, quello che è ad un passo dal primo ma nascosto tra gli alberi della foresta di Arden. Quel rinvenimento significherebbe vitalità e divertimento, nuova conoscenza, rimando continuo di idee, di percezioni, di simbologie, fermo restando il fatto che in quella continua trasmissione di dati temporali e fisici s’innestano piacevolmente e fantasiosamente nuove concretezze, sberleffi e pastiches impensabili, come i coretti rivistaioli di un branco di innocenti pecore che introducono alla seconda parte del racconto o un cantante in giacca di lamé pronto a esibirsi modernamente ad un microfono. COME VI PIACE2

Forse, ma il parere è da rinchiudersi immediatamente nelle corde personali di chi scrive, quel divertimento sempre promesso fa un po’ fatica a manifestarsi appieno e soprattutto a rovesciarsi in platea, certi dialoghi e le situazioni che li creano e li circondano peccano a tratti di un qualche meccanismo, non sempre l’ironia e la linguaccia del Buffone di Eugenio Allegri raggiungono lo scopo, per cui si finisce con il fare marcia indietro e apprezzare più la pacata melanconia del Jaques di Michele di Mauro, pronto a dirci che tutto il mondo è un palcoscenico e ad aggirarsi con il suo alberello beckettiano su e giù per la scena. Nel gran gioco, che tuttavia regge nello scorrere degli avvenimenti, piace l’”hors du rôle phisique” dell’Orlando di Daniele Marmi o l’allegria della Febe di Mariangela Granelli, tutti con i loro compagni accompagnati dalle musiche, queste immancabile perno dell’intero spettacolo, firmate e eseguite da Dario Buccino. Già apprezzata quest’anno come combattiva Arialda, Beatrice Vecchione è Rosalind e supera la prova, non facile se si tengono a mente le tante giravolte del suo personaggio, con un perfetto ottimismo per il suo futuro. Ha un peso notevole e tira la carretta con l’aria dell’attrice che s’è già ben fatta le ossa, e lo dimostra appieno.

Elio Rabbione

 

Il mistero del pensionato scomparso

carabinieri xxI carabinieri stamattina hanno effettuato un sopralluogo a Bibiana, nella casa di Maurizio Rigoli, il pensionato di 64 anni scomparso due anni fa, il 1 aprile 2014. La Procura di Torino aveva aperto un fascicolo per omicidio, ad oggi senza indagati. La notte della scomparsa alcuni testimoni avevano visto quattro conoscenti dell’uomo portare via da casa un tappeto. Erano stati poi trovati a bordo  di un’auto che era stata fermata la stessa notte dai carabinieri, ma del tappeto neanche l’ombra. Gli amici sentiti qualche tempo dopo, avevano dichiarato che quella notte avevano trasportato la carcassa di un cervo che avevano investito. L’inchiesta è coordinata dal pm Francesca Traverso.