redazione il torinese

Delitto Rosboch, Gabriele dichiara al giudice: "Sono pentito ma merito l'ergastolo"

defilippi rosbochGabriele De Filippi aveva chiesto a sorpresa di essere interrogato,  a quattro mesi dall’arresto per l’assassinio di Gloria Rosboch, l’insegnante di Castellamonte. Ha dichiarato di essere colpevole: “merito l’ergastolo”. Ha rilasciato le proprie dichiarazioni al procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando. assistito dal suo legale,  Francesco Bertolino. E’ stato un fiume in piena, per sei ore. Ha chiesto scusa ai genitori di Gloria dicendo di avere “visto inrosboch televisione quanto stanno soffrendo”. Poi ha detto di essere pentito e ha continuato a rivolgere accuse contro Roberto Obert, l’amante che venne arrestato con lui nei mesi scorsi, cercando invece di scagionare la madre, Caterina Abbattista. In galera il giovane di 22 anni  è seguito da psicologi ed educatori.  Defilippi ha anche interrotto lo sciopero della fame: è dimagrito fino a 55 chili.

Indennizzi decreto banche non assoggettabili a imposizione fiscale

marino mauro«Gli indennizzi previsti dal decreto banche non sono assoggettabili ad alcuna imposizione fiscale» afferma il senatore Mauro Maria Marino, Presidente della Commissione Finanze e tesoro che prosegue «L’importante chiarimento sul regime fiscale degli indennizzi ricevuti dai detentori delle obbligazioni subordinate della banca Etruria, Cariferrara, Carichieti e Banca Marche è venuto da parte del Vice Ministro Zanetti in Commissione. Si tratta di una questione continua Marino che conferma la bontà di non introdurre emendamenti su tale punto, poiché è esclusa in radice, data la natura risarcitoria del danno subito dai risparmiatori, la imposizione fiscale. Le ipotesi di tassazione per investimenti effettuati da un imprenditore nell’ambito della propria attività di impresa hanno un valore puramente teorico. Auspico quindi conclude Marino che l’interrogazione svolta possa costituire la base per le istruzioni che verranno fornite dall’Agenzia delle Entrate».

 

Dal Mondo a Torino per "The children's world"

children worldDopo lo straordinario successo ad agosto 2015 della prima edizione, ritorna a Torino la manifestazione THE CHILDREN’S WORLD – Spettacoli dal mondo per tutti

A ospitarla, dal 22 al 26 giugno, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, le piazze e vie del centro e i quartieri della città.

Anche in questa edizione la scelta artistica ha privilegiato spettacoli di qualità provenienti da vari paesi del mondo (Danimarca, Francia, Italia, Kenya, Romania, Spagna e Usa) e momenti di partecipazione con laboratori interattivi di magia, giocoleria, hip hop e marionette. Una cinque giorni di teatro, danza, circo e musica accompagnerà, fin dalla mattina, il pubblico di tutte le età in un viaggio avvincente con oltre 30 appuntamenti, per concludersi ogni sera con performance e spettacoli nell’arena all’aperto e nella sala grande della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.

I generi teatrali coinvolti in questa seconda edizione di The Children’s World sono davvero tantissimi: dal teatro comico nonsense alla clownerie, dalla giocoleria al rap, dai giochi di prestigio al tip tap, dall’opera lirica alla Body Percussion, dal circo-teatro alle marionette, dal teatro di strada al teatro acrobatico africano.

Arriva dalla Danimarca la comicità delirante della compagnia Batida con lo spettacolo Grande Finale in cui nove attori-musicisti offrono una girandola teatrale che ha già entusiasmato le platee di mezzo mondo. Il Kenya porta a Torino il ritmo e l’energia tipica dell’Africa che esploderanno in due differenti spettacoli presentati dai The Black Blues Brothers, cinque artisti di Nairobi che metteranno in scena un repertorio vastissimo di discipline acrobatiche.

Per la prima volta in Italia gli americani Sole Defined presentano Frequency, una performance che fonde Tap Dance e Body Percussion dando vita a uno show dinamico, contagioso e con influenze musicali da tutto il mondo. Il principale Teatro di Marionette di Bucarest, Teatrul Tendarica, arriva in città con grandi e piccoli pupazzi della tradizione rumena per la fiaba La capra e i tre capretti di Ion Creangă.

È francese lo spettacolo musicale Un reve de Figaro. Tratto da Le nozze di Figaro di Mozart e di Beaumarchais è curato dagli allievi del Conservatorio di Chambéry. Infine, la Spagna partecipa a THE CHILDREN’S WORLD con la mascotte della manifestazione El Mico/De Peluix, il famoso pupazzo ambulante, alto 6 metri, della compagnia catalana Efimer. El Mico si risveglierà tutti i pomeriggi in una circoscrizione della città differente dove inizierà a girare per le vie seguito da un nutrito corteo di spettatori.

Completano il programma le esibizioni degli artisti della Fondazione TRG Onlus. Si potrà assistere a spettacoli come E fiaba sia!, un viaggio nelle fiabe della tradizione europea colta e popolare e Museum Flash, azioni teatrali di strada ispirate ai musei della Città, a momenti di giocoleria e circo-teatro (di Milo & Olivia), di magia e trasformismo (Mago Budinì), di teatro fisico mixato al virtuosismo vocale e strumentale del Trio Trioche, di rap del performer torinese Alp King, ai burattini della Compagnia Marco Grilli e all’electrodance di Ben Akadinma.

THE CHILDREN’S WORLD 2016 è inserito nel progetto Tutta mia la città, un cartellone che mira a coniugare le energie e le esperienze dei territori, offrendo un ricco programma di appuntamenti d’arte, letteratura, musica, teatro, nella convinzione che la cultura possa essere un volano di nuovi investimenti su quelle aree, un’opportunità per far emergere nuove identità su cui scommettere il proprio futuro. Al centro della proposta le zone più strategiche nell’azione di riqualificazione delle periferie: luoghi fertili e ricchi di realtà culturali sempre più presenti nel panorama cittadino. Un’occasione preziosa per scoprire, in un ideale percorso spaziale e temporale, suggestivi spazi della città spesso poco noti perché ai margini dei circuiti turistici.

A dispetto delle apparenze, il Children’s World non è esattamente una manifestazione per bambini. Certo, assistendo al ricco carosello di spettacoli in programma, i piccoli rimarranno a bocca aperta, rideranno, si emozioneranno. Ma non saranno i soli. Children’s World è il mondo del bambino che c’è in ciascuno di noi. Tutti avranno l’opportunità di emozionarsi, ridere e stupirsi. L’idea forte che sta alla base del programma di Childrens’World per come l’ha concepito Graziano Melano, direttore artistico della Fondazione TRG, che ho l’opportunità di presiedere, è di evitare di ricorrere a forme di intrattenimento riservate solo ai bambini. Un’arte inclusiva in grado di offrire una vasta quantità di proposte adatte a un pubblico di qualsiasi età e provenienza, in centro come in periferia.

Alberto Vanelli, Presidente della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani

La seconda edizione del festival The Children’s World, all’insegna dell’iniziativa ‘Tutta mia la Città’, condurrà il pubblico di tutte le generazioni in un viaggio che da Torino arriva ai confini del mondo. Artisti di vari Paesi giungeranno in città con i loro diversi modi di fare teatro e spettacolo, offrendo l’opportunità di entrare in contatto con un bagaglio di esperienze originali e spesso insolite che regaleranno emozioni e divertimento. Sul palcoscenico e nell’arena della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani si avvicenderanno artisti danesi, francesi, statunitensi, italiani, spagnoli, romeni e kenyani. I linguaggi utilizzati dalle compagnie spazieranno dal teatro comico/demenziale alla step dance e body percussion, dai pupazzi micro e macro al circo-teatro, dal melodramma alla magia, dall’hip-hop alla fiaba, fino al rap.

I luoghi di rappresentazione disegneranno una mappa di Torino che si spingerà ben oltre il centro cittadino, tracciando una linea ideale che unirà, da nord a sud, i quartieri Falchera e Mirafiori. Sono previste, inoltre, incursioni teatrali di strada in centro e nelle piazze periferiche. Importanti partner, disseminati nelle circoscrizioni cittadine, accoglieranno gli artisti ospiti della manifestazione. Una possibilità di percorrere grandi distanze artistiche senza allontanarsi dalla città.

Graziano Melano, Direttore artistico della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani

The Children’s World è un progetto di Città di Torino e Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus con la direzione artistica di Graziano Melano, in collaborazione con la Fondazione per la cultura Torino e il sostegno di Intesa Sanpaolo.

Biglietti
Spettacoli e laboratori all’aperto: gratuiti
Appuntamenti alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani: biglietti a posto unico € 5.00; ingresso gratuito fino a 12 anni.
Programma completo all’indirizzo
www.casateatroragazzi.it e www.inpiemonteintorino.i

Libri a corte. Incontri con gli autori

giardini reali 4Tre giovedì dedicati ai libri che raccontano le corti reali presentati dai loro autori, in un progetto dei Musei Reali di Torino e della Reggia di Venaria. Giovedì 23 giugno, 30 giugno, 7 luglio, ore 18 Musei Reali, Sala da ballo

La corte è il filo conduttore degli appuntamenti di questo primo ciclo di Incontri con gli autori che i Musei Reali e la Reggia di Venaria presentano al pubblico per indagare alcuni temi di fondamentale importanza per le residenze reali. Da giovedì 23 giugno per tre settimane successive si alterneranno relatori di rilievo che approfondiranno storia, arte e architettura delle corti europee con un focus sulla dinastia sabauda.

A fare da cornice è il tripudio di marmi, oro e specchi della Sala da ballo di Palazzo Reale, creata da Pelagio Palagi per Carlo Alberto tra il 1835 e il 1842, in cui si terranno tutti gli incontri del ciclo.

Gli appuntamenti si tengono alle 18 e sono compresi nel biglietti d’ingresso ai Musei Reali, che il giovedì sono aperti fino alle ore 22.

L’ingresso alla conferenza è gratuito, segnalando la propria partecipazione alla biglietteria. L’accesso alla sala è consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili.

 polo reale cavallo

giovedì 23 giugno, ore 18

Stato sabaudo e Sacro Romano Impero, a cura di Marco Bellabarba e Andrea Merlotti, Bologna, il Mulino, 2014

Annamaria Bava e Maria Carla Visconti dialogano con Andrea Merlotti

Seguirà visita guidata al Salone degli Svizzeri a cura di Luisa Gentile e Clara Goria

Il volume affronta il carattere ‘imperiale’ dello Stato sabaudo, unico fra quelli italiani a far parte del corpo germanico dell’Impero. Lo fa partendo dalle stanze di Palazzo Reale, da quelSalone delle glorie sassoni – oggi noto come Salone degli svizzeri – in cui un’opera di Dauphin mostrava Giove nell’atto di donare lo scettro del comando al genio dei Sassonia, di cui i Savoia si presentavano come un ramo cadetto. Germanico era, quindi, il cuore del progetto decorativo del palazzo ducale voluto da Carlo Emanuele II: non a caso, Carlo Alberto la fece rimuovere, volendo presentare i Savoia come dinastia italiana.

giovedì 30 giugno, ore 18

Natalia Gozzano, Lo specchio della corte il maestro di casa. Gentiluomini al servizio del collezionismo a Roma nel Seicento, Roma, Campisano 2014

Annamaria Bava e Andrea Merlotti dialogano con l’autrice

Letture dal testo a cura dell’attrice Roberta Bosetti, Compagnia Cuocolo/Bosetti Iraa Theater

All’interno delle corte dei palazzi delle grandi famiglie romane ci porta la storica dell’arte Natalia Gozzano, nel suo interessante volume sui «maestri di casa» delle famiglie da cui provenivano principi e cardinali. I principi Colonna, i marchesi del Bufalo, i cardinali Brancaccio, Chigi e Pamphilj rivivono attraverso i loro meno celebri e celebrati funzionari, i quali erano – o potevano essere – centrali nelle scelte collezionistiche dei loro signori. Da una intelligente analisi della letteratura dedicata alla loro formazione emerge bene il ruolo che tali «maestri di casa» ebbero come mediatori fra corti principesche e società.

giovedì 7 luglio, ore 18

Fabio Isman, Le città ideali, Bologna, il Mulino, 2016

Enrica Pagella e Carlo Tosco dialogano con l’autore

castello armeria reale

Se la corte e la città sono un binomio di cui spesso si sottolineano gli elementi di contrasto più che di dialogo, il recente volume di Fabio Isman, una fra le più note firme del giornalismo italiano, mostra come anche il sogno della città ideale, perseguito da principi di tutte le epoche, possa intrecciarsi con quello della corte. Basti pensare ai casi di Pio II con Pienza e di Vespasiano Gonzaga con Sabbioneta. Ma anche da una principessa di una grande casa romana, Olimpia Maidalchini con la costruzione, affidata a Borromini, di San Martino al Cimino; senza dimenticare i progetti del re di Napoli per San Leucio.

 
www.museireali.beniculturali.it
 (foto: il Torinese)

Il Valore sociale della vendita

Non vogliamo esprimere giudizi, ma solo evidenziare il fil rouge che unisce tutte WEB AGRIle possibili affermazioni e cioè “Vendere significa comunicare per generare azioni”

di Antonio De Carolis

(Presidente Club Dirigenti Vendite & Marketing)

www.cdvm.it

La vendita è quella cosa che tutti fanno dalla nascita e che spesso neghiamo di fare. Ma cosa significa vendere?

Ognuno di noi potrebbe dare una risposta diversa e probabilmente si muoverebbe tra le accezioniDe-Carolis positive quali: “trasferire qualcosa a qualcun ‘altro” e “offrire qualcosa dietro un compenso” a quelle più negative come: “Convincere qualcuno a fare qualcosa anche se non vuole farlo“ oppure ”Far comprare ad altri qualcosa che vogliamo vendere”.
Non vogliamo esprimere giudizi, ma solo evidenziare il fil rouge che unisce tutte le possibili affermazioni e cioè “Vendere significa comunicare per generare azioni”.

La vendita, infatti, stimola azioni da parte del mercato e, tutte le aziende, grazie alla forza ed alla credibilità del proprio brand generano comportamenti diversi in funzione di ciò che, attraverso i vari media, comunicano.

Questo è il principale motivo per il quale oggi si parla di Responsabilità Sociale delle Imprese e delle organizzazioni (spesso viene utilizzato l’acronimo inglese CSR, Corporate Social Responsibility) perché le scelte che facciamo, per generare ricavi, devono prendere nella giusta considerazione anche gli effetti meno positivi (talvolta negativi) della scelta stessa. E’ un po’ quello che succede quando leggiamo i “bugiardini” inseriti nelle confezioni dei medicinali: troviamo Indicazioni e Controindicazioni, a noi la decisione.

Chi si occupa di marketing e vendita oggi non può non tenerne conto nello svolgimento della propria attività. Oggi, chi vende deve necessariamente essere o diventare un professionista perché i suoi comportamenti impattano in modo importante sul sociale.

Sono finiti i tempi in cui si proponeva tutto a tutti: i clienti hanno bisogno di soluzioni mirate alla loro realtà e ai loro specifici bisogni. Solo tenendo conto di questo chi vende diventa partner, e può seriamente incidere sui risultati attesi dal proprio interlocutore. Tutto ciò, secondo noi, è quanto da subito si può fare in termini di sostenibilità.

Alcune statistiche dicono che un cliente soddisfatto parla bene di noi con altre 7 persone mentre, l’insoddisfatto ne parla con altri 27. Diventa pertanto fondamentale avere una visione chiara dell’attività, perché questa genererà comportamenti adeguati e, di fatto, farà trasparire in modo evidente la nostra mission.

Volendo fare un esempio, potremmo dire che la vision di una compagnia di assicurazioni non può essere “vendere il più alto numero di polizze possibili” ma “offrire garanzia e assistenza al più alto numero di persone che si trovano in difficoltà a seguito di un evento imprevisto”. La mission, quindi, non sarà vendere polizze, ma aiutare persone in stato d’improvvisa e imprevista necessità.

Pensare in modo sostenibile può sembrare “pesante” ed evocare in noi la logica dello “sforzo”; fa pensare al titano ATLANTE che sosteneva la Terra sulle proprie spalle. Proviamo, allora, a proporla e proporcela “alla francese” trasformandola quindi in “sviluppo che dura nel tempo” (per i cugini d’oltralpe development durable) così tutto diventa più semplice, perché è un po’ quello che facciamo tutti i giorni: gestiamo le nostre energie.

Le energie possono essere di tipo fisico (il velocista non può ”sprintare” tutta la gara), di tipo economico (spendo tutto lo stipendio mensile nei primi 5 giorni) e di vario altro genere (le parole generano energia in chi ci ascolta). Le energie sono il nostro vero patrimonio e, si sa, il patrimonio va gestito, per noi stessi e per chi verrà dopo di noi.

Avere una vision corretta ed attuale semplifica, crea motivazione e rende positivi perché, come diceva Al Gore: La disperazione non serve a nulla quando la realtà offre ancora margini di speranza.

www.nonsoloambiente.it

Svanita la "tassa sull'ascensore"

Salta la norma contestata da Confedilizia
gramsci casa

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Regolamento in materia di ascensori ed è sparita la norma, che prevedeva l’obbligo di eseguire una serie di costosi interventi su tutti gli ascensori costruiti prima del 1999, la cosiddetta “tassa sull’ascensore”. Lo rende noto l’Ape Confedilizia Torino, che a livello nazionale aveva individuato e fortemente contestato la disposizione, chiedendone l’eliminazione. “Diamo atto al Presidente del Consiglio e al nuovo Ministro dello sviluppo economico – dichiara il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – di aver varato un provvedimento attento alla sicurezza dei cittadini, ma privo di inutili e costosi adempimenti aggiuntivi per la proprietà, già pesantemente provata dalla congiuntura economica e dall’imposizione fiscale”.

Anziano ucciso a martellate, arrestata una donna. Lo ha massacrato per una manciata di euro

POLIZIA CROCETTADopo qualche mese viene  fatta luce sul l’omicidio di Giovanni Battista Boggio, il pensionato di 70 anni trovato con la testa fracassata da ripetute martellate nella sua casa lo scorso 15 ottobre a Torino. La polizia ha infatti  arrestato una donna per un delitto che sarebbe stato commesso in concorso con altre persone che sono ancora ricercate. L’arrestata si chiama Egle Chiappin, di 53 anni, il cui  Dna è stato prelevato in casa, dentro un sacchetto dell’immondizia impiegato per gettare i vestiti sporchi di sangue. La donna  si era  ferita nell’aggressione. Grazie a un mozzicone raccolto per strada gli uomini della polizia hanno poi fatto  la comparazione del Dna. Il movente? La rapina, che ha fruttato una manciata di euro. L’omicidio era avvenuto in un condominio pubblico di via Forlì, nel quartiere Lucento.

(Foto: il Torinese)

Van Gogh, che spettacolo!

van goghDopo tre  mesi di grande successo la mostra virtuale sul pittore olandese volge al termine.

Oltre 60.000 visitatori hanno sognato nella bellissima location della Promotrice delle Belle Arti, immergendosi nell’arte e ampliando i propri sensi verso un nuovo concetto di mostra, fatta di immagini, suoni e soprattutto emozioni.Il pubblico è stato estremamente variegato: da tutta Italia e anche dall’estero, bambini, adulti, singoli o famiglie, esperti d’arte o semplici curiosi, tutti rapiti, alla fine della visita, dal genio e dalla follia del grande Van Gogh.

Domenica 26 giugno la mostra chiuderà i battenti; per cui i prossimi saranno gli ultimi giorni per gustare “VAN GOGH ALIVE”.La Promotrice sarà aperta dalle 10 alle 20 (orario continuato) fino a domenica 26 giugno inclusa, con chiusura speciale alle ore 22 sabato 25 giugno. Possibilità di acquistare il biglietto in loco presso la biglietteria della mostra.

Per visite guidate scrivere all’indirizzo e-mail biglietteria@dimensioneeventi.it

Indirizzo Promotrice delle Belle Arti: Via Balsamo Crivelli 11 (all’interno del Parco del Valentino)

Mentre una mostra importante dà il saluto a Torino, lo staff di Dimensione Eventi srl è già al lavoro per un’altra grande esposizione, maestosa e a target famigliare, che avrà inizio il 3 dicembre, sempre presso la Promotrice delle Belle Arti: “DINOSAURS LIVE”.

Per maggiori informazioni www.dimensioneeventi.it

Prende a bastonate bimba di otto anni

carabinieriHa preso a bastonate, servendosi del ramo di un albero e senza motivo, una bimba di otto anni che camminava in strada con la propria  famiglia,  a Torino, in corso Umbria. La situazione per fortuna  non è degenerata grazie all’intervento dei Carabinieri che hanno arrestato l’aggressore, un nigeriano di 38 anni che si trovava in stato di alterazione psicofisica. La piccola e i suoi fratellini hanno scritto una lettera di ringraziamento ai militari dell’Arma.

(Foto: il Torinese)

Marilyn Monroe la donna oltre il mito a Palazzo Madama

Oggi (1 giugno 2016) avrebbe compiuto 90 anni, invece la misteriosa morte a soli 36, l’ha consegnata per sempre al mito. All’immortale Marilyn Monroe, Palazzo Madama dedica la mostra –in anteprima italiana- che raccoglie 150 oggetti personali della diva e ne delinea la dimensione più intima e privata

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Il backstage della sua vita è raccontato da abiti, accessori, oggetti, articoli di bellezza, documenti, lettere, appunti su quaderni, contratti cinematografici, ma anche oggetti di scena e spezzoni di film che il collezionista tedesco Ted Stampfer ha selezionato dalla propria e da altre collezioni private.

Molti oggetti provengono dalla casa di 5th Elena Drive in Brentwood, California, dove l’attrice fu trovata morta il 5 agosto del 1962. Nel testamento dispose che tutti i suoi abiti ed effetti personali fossero consegnati a Lee Strasberg, suo insegnante di recitazione e patron del famoso ’Actors’ Studio di New York. Alla sua morte, nel 1982, i beni passarono alla vedova che nel 1999 li affidò alla casa d’aste Christie’s. Le casse furono aperte per la prima volta 37 anni dopo la scomparsa della Monroe e possiamo immaginare l’emozione di chi ha preso in mano gli oggetti toccati dall’attrice per catalogarli. Inutile dire che la maggior parte fu venduta subito, mentre il resto in aste successive di Christie’s e Julien. Pathos ancora più grande quello dei collezionisti di tutto il mondo che si sono accaparrati parti del mito.

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Ted Stampfer possiede la più grande collezione privata al mondo di memorabilia e oggetti di Marilyn Monroe, della quale è appassionato fin da quando aveva 10 anni. I suoi primi acquisti da Christie’s a New York, poi cimeli e pezzi unici comprati da altre famose case d’asta, archivi cinematografici e importanti collezioni private. E dal 2009 mette a disposizione di musei internazionali e gallerie i pezzi della sua incredibile raccolta.

Grazie a lui, a Palazzo Madama, 8 sezioni ripercorrono la vita di Marilyn. Da quando era la sconosciuta Norma Jeane Baker, nata il 1° giugno 1926, segnata da un’infanzia difficile tra una madre instabile che lavorava nel mondo del cinema, affidi e passaggi in orfanotrofio, che sarebbero all’origine della sua fragilità. Un primo infelice e breve matrimonio a soli 16 anni; poi la consapevolezza del suo strepitoso sex appeal e la determinazione nel voler diventare un’attrice.

Ed ecco la metamorfosi: vira sul biondo (come il suo mito Jean Harlowe), corregge chirurgicamente naso e mento, imposta la famosa camminata e la voce sensuale che diventeranno suoi tratti   inconfondibili. Di lì in poi è l’ascesa: la nascita di un’icona desiderata damarylin2 tutti, con lampi di felicità nella vita privata quando nel 54 sposa il campione di baseball Joe di Maggio. Il matrimonio dura poco, essere il marito della Monroe non è facile e lei non rinuncia certo alla sua carriera. Anzi vuole perfezionarsi, essere presa sul serio, interpretare anche ruoli drammatici e non è affatto contenta dei bassi compensi di Hollywood.

Così si trasferisce a New York per un nuovo inizio in cui punta sul cervello: legge classici e psicanalisi, studia all’Actors Studio di Lee Strasberg, fonda una sua casa di produzione. Stipula un contratto con la 20th Century Fox che le assicura 100.000 dollari a film e le permette di lavorare anche con altri studios; un traguardo importantissimo che fa da apripista a tutti gli attori del cinema.

In mostra ci sono anche il copione dell’unico film prodotto dalla Marilyn Monroe Productions, “Il principe e la ballerina” ed il conto del Waldorf Astoria, l’hotel più lussuoso della città dove alloggiava in un appartamento di tre stanze.

Nel 56 il matrimonio con il drammaturgo Arthur Miller -intelligenza e cultura- travolto dal fascino dirompente della diva. Due anni dopo, sul set di “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, iniziano i problemi: ritardi, battute dimenticate e continue ripetizioni. E’comunque il suo film di maggior marilyn1successo e riceve il Golden Globe come migliore attrice.

Nel 60 gira l’ultima pellicola della sua vita, “Gli spostati”, sceneggiato da Miller; ma è anche il punto di rottura del matrimonio che non regge a maternità mancate, tradimenti, abuso di alcool e droghe. La Monroe scivola nella depressione, il conto del New Presbyterian Hospital (in mostra) racconta l’aiuto che le arriva da Joe di Maggio. Mentre la rubrica telefonica con oltre 100 nomi e l’agenda del 61 con le iniziali MM scritte a mano sulla copertina, con annotazioni di appuntamenti, viaggi, incontri e appunti vari, disegnano l’immagine di una Marilyn organizzata nel suo lavoro… e stringono il cuore.

Ci sono poi le foto della prima casa che compra nel gennaio del 62 a Brentwood in California: ricorda un’hacienda spagnola ed è particolarmente modesta per una diva hollywoodiana. Ma dopo aver errato per oltre 50 indirizzi, è finalmente il suo approdo. E lei si diverte ad arredarla, come testimoniano gli oggetti che acquista e che trovate nell’allestimento. Sembra un nuovo inizio, pensa a un film su Jean Harlowe e, soprattutto, è   ritorno di fiamma con l’uomo che forse   l’ha capita e amata di più, Joe di Maggio, che programma di risposare l’8 agosto 1962.

Invece nella notte tra il 4 e il 5 agosto le fine arriva avvolta nelle lenzuola del suo letto, per probabile overdose di medicinali. Ma la sua morte ancora oggi è un mistero, tra teorie di probabile suicidio, altre di omicidio. Sono moltissimi i libri che hanno cercato di ricostruire quella maledetta notte, le tante incongruenze, i movimenti sospetti nella villa, i suoi rapporti con i Kennedy, cose che avrebbe potuto svelare e che la tomba ha messo a tacere per sempre. Beffa del destino: viene sepolta al Westwood Memorial Cemetery di Los Angeles, l’8 agosto, proprio nel giorno in cui avrebbe voluto sposare per la seconda volta il suo campione. E Joe di Maggio dalla tragedia non si riprenderà mai più.

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La mostra nella Corte medievale di Palazzo Madama è un grandioso colpo d’occhio. Si cammina sul pavimento in vetro che protegge gli   scavi del castrum romano; poi si alza lo sguardo e si resta ammaliati dalle gigantografie dell’attrice, dagli spezzoni dei suoi film suggestivamente proiettati sulle pareti che hanno i segni architettonici del passato.

Alcuni degli oggetti in mostra hanno sofferto gli anni di stoccaggio in condizioni di temperatura e umidità inappropriate: come gli abiti con qualche scoloritura e danni provocati da chiusure lampo, o le zip e i bigodini in cui è rimasto impigliato qualche capello ossigenato della Monroe. Ma anche questo contribuisce al fascino e ci riporta alle pellicole che l’hanno fatta amare dal grande pubblico. Come l’abito che si solleva al passaggio su una grata sbuffante aria in “Quando la moglie è in vacanza” del 1954; gli iconici pantaloni Capri degli anni 50 che sono semplicissimi ma su di lei diventano provocanti; l’abito da cocktail in chiffon nero con guanti e la cappelliera di Saks (uno dei suoi negozi preferiti a New York) con cui scende dall’aereo con Joe di Maggio.

Laura Goria

“Marilyn Monroe. La donna oltre il mito”

Palazzo Madama- Torino

1 giugno – 19 settembre 2016