redazione il torinese

Semi e cereali: li scopriamo insieme?

cereali-exkiSabato 22 ottobre 2016 dalle ore 15.30 alle 17.30 presso EXKi Stadium in Corso Vittorio Emanuele II 98N ricominciano i laboratori didattici gratuiti di EXKi in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino. L’evento curato dall’Associazione culturale Le Sillabe intende svelare, gioco dopo gioco, la storia e l’impiego dei semi e dei cereali di cui ci cibiamo ogni giorno. Come arrivano grano, farro, miglio, quinoa, le farine, i legumi dal campo alla tavola? Nell’anno internazionale della FAO dedicato ai legumi, il laboratorio mostra come vengono raccolti, lavorati e impiegati i semi e i cereali. L’evento gratuito e aperto a tutti i bambini dai 5 agli 11 anni sarà un’occasione per sviluppare la fantasia e per impastare con le mani storie che profumano di sapori antichi. Al termine del laboratorio, EXKi offrirà a tutti i piccoli partecipanti la merenda gratuita.  L’evento è aperto e gratuito su prenotazione obbligatoria al Circolo dei Lettori

tel. 011 4326827

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A proposito di EXKi

EXKi è la catena di ristorazione veloce che utilizza prodotti naturali e ingredienti freschi, il cui motto è Nature’s Kitchen. Il nome EXKi deriva dal francese “exquis”, squisito e il format nasce in Belgio, con l’obiettivo di creare un nuovo stile di ristorazione rapida ma genuina e bilanciata. Approda in Italia nel 2004, con l’apertura di 6 restaurant-cafè a Torino, e 2 a Milano, con nuove aperture in vista.. EXKi è nel mondo con 80 ristoranti sparsi tra Belgio, Francia, Lussemburgo, Italia e Olanda. La mission è offrire qualità di prodotti, di servizio e di ambiente unitamente alla genuinità del cibo attraverso ricette salutari ed equilibrate secondo stagionalità e trasparenza degli ingredienti utilizzati.

www.exki.it

TEDxCrocetta “Innovation Ecosystem”

L’evento TEDxCrocetta “Innovation Ecosystem” si terrà il 22 ottobre presso il MAUTO, a partire dalle ore 14:30. TEDx è ormai una realtà consolidata nel nostro territorio e speriamo di poter accrescere sempre più lo spirito delle idee che vanno condivise.

ted

Qualche domanda ai protagonisti

 

Chi siete?

Facciamo parte dell’associazione no-profit Una Mole di Idee, che organizza eventi con licenza TEDx Crocetta sul territorio torinese da alcuni anni. Siamo un eterogeneo gruppo di giovani, che -grazie ai diversi background, percorsi e nazionalità- riusce a lavorare con creatività e a sviluppare idee innovative. Crediamo moltissimo nella mission TED, nel diffondere idee di valore e queste frasi caratteristiche sono perfettamente in linea con i nostri valori: “Leading by example”, “Continuous improvement”, “Sharing”, “Diversity”, e “Cooperation”. Proprio grazie alla passione dei nostri volontari, costruiamo tutto e, unendo le forze, riusciamo a dare voce ai giovani, alle aziende del territorio e alle nuove idee. Cerchiamo sempre di collaborare con produttori e realtà locali, in modo da portare valore aggiunto alla crescita sostenibile del territorio, creando un terreno fertile per lo scambio di idee. Cresciamo insieme, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo, spesso mettendoci in gioco al di fuori del nostro campo: abbiamo degli ingegneri che si occupano di Public Speaking e uno scienziato che si occupa di Fundraising.

Qual è la differenza tra TED e TEDx

TED è un’organizzazione no-profit, nata in California più di trenta anni fa, il cui obiettivo principale è quello di diffondere le idee emergenti nei campi “Technology, Entertainment and Design” (da cui l’acronimo TED). Dalla sua nascita, TED ha trattato molte tematiche seguendo sempre il suo motto “IdeasWorth Spreading”, cioè ha sostenuto idee di valore, affinché potessero essere condivise con la sua community. Dal 2009 è possibile tenere ovunque conferenze secondo il formato TED. Questi eventi prendono il nome di TEDx, dove “x” significa eventi TED organizzati autonomamente da comunità locali, su licenza rilasciata da TED. Il progetto TEDx comprende una rete di volontari in tutto il mondo, che raccolgono e rendono disponibili on-line gli interventi realizzati. Gli eventi TEDxvengono organizzati in tutte le città più importanti del mondo, tra cui Torino spicca con il gruppo ormai consolidato diTEDxCrocetta.  I video sono presenti sia sul sito TED.com sia sul canale youtube.com/tedxtalks

 Qual è il vostro prossimo evento?

Quest’anno il nostro evento si terrà presso la sala conferenze del Museo Dell’Automobile, il prossimo 22 ottobre. La tematica scelta, Innovation Ecosystem, ci è molto cara in quanto è un tema attualissimo, che ci ha permesso di portare sul palco delle idee italiane strabilianti. Per noi queste due parole sono diventate un po’ magiche, assumendo un significato profondo che vogliamo condividere. L’innovazione spesso è collegata solamente alla tecnologia ma, in realtà, la si può trovare in moltissimi altri campi: design, medicina, vestiti, musica. A nostro parere, fondamentale è l’innovazione del pensiero:nuove riflessioni possono portare grande beneficio a chi ascolta, aprendo gli occhi su nuove realtà. Tutte queste sorgenti del “nuovo” sono collegate tra loro, si influenzano ed entrano in contatto, poiché sono tutte parti di uno stesso ecosistema. Per noi, dunque, Innovation Ecosystem significa creare nuove comunità globali, condividendo idee e rilasciando l’innovazione in migliaia di discipline differenti, in un processo di fruttuosa contaminazione.

Quali sono le “ideas worth spreading” che vedremo al MAUTO?

A partire dalle 14,30 di sabato 22 ottobre, sul palco del Museo dell’Automobile si succederanno sette interventi live e una performance che vi lasceranno a bocca aperta. Ci sono due giovani intraprendenti, Nicolò Briante e Niccolò Maurizi, che hanno progettato un sistema per condurre l’elettrocardiogramma a basso costo e con questo stanno rivoluzionando il mondo della medicina. Hanno portato il loro progetto nei paesi in via di sviluppo per riuscire a risolvere le problematiche correlate alla mancanza di personale medico. Michele Bertero, invece, ci svelerà come riuscire a ridurre le immense quantità di pesticidi usati attualmente nell’agricoltura, semplicemente con l’aiuto della musica. Tra gli interventi ci sarà anche quello di un designer, Matteo Civaschi, che è riuscito a mettere insieme umorismo e sintesi, dando vita ad un progettomolto originale: Shortology. Federica Maltese ci guiderà in un viaggio verso le origini sconosciute della moda e dei nostri capi di vestiario: vi siete mai chiesti da dove viene il cotone delle magliette che indossate? Quali vite sono state dedicate alla sua produzione? Si parlerà anche di parole molto usate oggi giorno, che spesso si allontanano dal loro significato originario: l’ingegnere Pierluigi Leone ci aiuterà a riscoprirle sotto una nuova luce. Come poi non parlare di materiali innovativi e stampa 3D? Ignazio Roppolo, ricercatore presso l’IIT “cucinerà” per noi il materiale perfetto per ogni nostro desiderio. Avremo anche un ospite speciale, LIA, presentata da Ares Ferrigni; loro ci aiuteranno a capire come, tra pochi anni, dovremo tutti tornare ad essere un po’ agricoltori. Infine, Il grande musicista jazz Giampaolo Casati ci delizierà con la sua performance.

Il Barbiere di Siviglia a Piobesi

figaroPer le celebrazioni dei duecento anni dell’opera IL BARBIERE DI SIVIGLIA (1816-2016) di Gioachino Rossini, la Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz” porta in scena il capolavoro rossiniano a Piobesi Torinese (Salone Parrocchiale, Via S. Giovanni Bosco 1) nei giorni di sabato 12 e domenica 13 novembre 2016. La Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz” è composta da musicisti che nell’agosto 2014 hanno portato in scena l’opera “L’amico Fritz” di Pietro Mascagni.  Da questa esperienza, è nata la volontà di lavorare stabilmente insieme, seguendo i fasti del famoso “Carro di Tespi” che, nel secondo dopoguerra portava l’opera lirica anche nei più sperduti paesi della penisola italiana. Dopo avere celebrato Rossini in diversi paesi della Valle d’Orcia (Radicofani, Castiglione d’Orcia, Abbadia San Salvatore, Sinalunga, etc.), la Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz” approda anche in Piemonte. Personaggi e

figaro2nterpreti : Andrea Fermi, tenore, nel ruolo del Conte d’Almaviva, il basso Fulvio Bussano, piobesino DOC, darà voce al tutore Don Bartolo, il mezzosoprano Paola Cacciatori, specialista nelle opere del Cigno di Pesaro, sarà la scaltra Rosina. Figaro sarà interpretato dal baritono Allan Rizzetti, molto apprezzato nelle opere veriste. Il basso coreano Keebaek Mattia Lee sarà il sornione maestro di musica Don Basilio e ultima, ma non ultima, il soprano Gloria Labbadia interpreterà la vecchia e bisbetica Berta, che in questa edizione dell’opera degli “Amici di Fritz” avrà anche il ruolo di narratrice in alcuni momenti salienti dell’opera.

Il maestro Fabio Silvestro accompagnerà al pianoforte gli Artisti. I costumi sono di Federica Zampini mentre le scene e la regia sono di Marika Petrizzelli. L’iniziativa è patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Piobesi. Divertimento assicurato,quindi, in compagnia degli “Amici di Fritz” nell’opera IL BARBIERE DI SIVIGLIA – Piobesi, Salone Parrocchiale – sabato 12 e domenica 13 novembre 2016.

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Costo del biglietto Euro 10,00 – Gratuito per bambini inferiori a dieci anni.

Per informazioni e prenotazioni : biblioteca@comune.piobesi.to.it – Telefono 011/96.57.846

 

“Storie di Fiamma”, staffetta partigiana nella “repubblica” dell’Alto Monferrato

cortiglione-monferratoNel 72° anniversario della Giunta popolare della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato, Cortiglione domenica 23 ottobre ospiterà l’incontro “Storie di Fiamma” (salone Val Rosetta di piazza Padre Pio). L’appuntamento, fissato per le 15 con ingresso libero, vuole essere un omaggio alla staffetta partigiana Elsa Massimelli Scaliti che con il nome di battaglia Fiamma diede il proprio contributo alla lotta di Liberazione nella dell’VIII^ Divisione Garibaldi, 100a Brigata, distinguendosi per l’umanità e il coraggio.L’incontro è promosso da Comune, Unione Collinare Vigne e Vini, Israt, Provincia, Associazione Davide Lajolo, Anpi, Casa della Memoria di Vinchio sotto il patrocinio di Regione e Comitato Resistenza e Costituzione. Per l’occasione verrà presentata la ristampa del libro cortiglio4autobiografico, ormai introvabile, che Elsa Massimelli pubblicò nel 1999 con il titolo “La Storia di Fiamma messaggera partigiana” (edizioni Trauben). Alla stesura del volume contribuì il fratello Dionigi Massimelli (Nestore), commissario politico dell’VIII^ Divisione Garibaldi dal 1° marzo all’8 giugno 1945. La ristampa è a cura degli organizzatori dell’incontro. Durante la giornata saranno tracciati i profili dei due fratelli nati a Cortiglione (classe 1924 lei e 1916 lui) e ripercorsa la storia della Repubblica popolare dell’Alto Monferrato.  Porteranno i saluti istituzionali il sindaco cortiglione-2Gilio Brondolo e Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio Regionale. Seguirà la proiezione di interviste a partigiani della Valtiglione (Dionigi Massimelli, Davide Lajolo, Battista Reggio, Stefano Icardi). Poi spazio alle letture, da parte di alcuni ragazzi del paese, di brani tratti dal libro “La Storia di Fiamma”. L’attrice Patrizia Camatel proporrà il racconto  drammatizzato di una donna di Vinchio sulla morte del partigiano cortiglionese Gino Marino (26 giugno 1944). A Mario Renosio, direttore dell’Israt, sarà affidato il ricordo sulla Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato. A seguire l’omaggio a tutti i partigiani di Cortiglione. Conclusioni di Laurana Lajolo, che introdurrà e presiederà la giornata.

La “repubblica partigiana” dell’Alto Monferrato

cortiglio-libroNel corso dell’estate 1944, la progressiva liberazione da parte delle formazioni partigiane di ampie aree di territorio collinare del Basso Piemonte pose al movimento di resistenza l’esigenza di dotarsi di una struttura amministrativa per la gestione delle emergenze quotidiane. Nacquero i Cln comunali, molte giunte comunali furono liberamente elette, in una riscoperta e reinvenzione della democrazia dopo oltre vent’anni di regime fascista. I rinati partiti politici antifascisti trovarono un accordo per la creazione di una Giunta popolare unitaria, che si insediò a Nizza Monferrato il 30 ottobre 1944, con il compito di coordinare l’attività dei diversi Cln e giunte comunali. La zona sottoposta al controllo della giunta comprendeva una quarantina di comuni dell’area compresa tra il Tanaro e le Langhe, in cui operavano brigate appartenenti a cinque divisioni diverse (8a e 9a Garibaldi, 2a e 5a autonome, 8a Gl). Per ragioni di sicurezza, la sede della giunta venne spostata a metà novembre ad Agliano. La giunta, nel corso della sua attività, coordinò la gestione degli approvvigionamenti alimentari alla popolazione e dei finanziamenti alle formazioni partigiane, controllò l’amministrazione dell’ordine pubblico e della giustizia, rilanciò l’attività sindacale nelle fabbriche della zona, rinnovò i contratti agricoli di affitto e mezzadria che tradizionalmente scadono l’11 novembre, San Martino. L’esperienza della giunta di Nizza-Agliano si concluse il 2 dicembre 1944, quando un grande rastrellamento coinvolse l’intera zona inducendo le formazioni partigiane a sganciarsi verso le Langhe o ad occultare gli uomini in zona; mentre ritornarono i presidi fascisti nei paesi, partigiani, sbandati, renitenti e civili vennero arrestati e deportati in Germania. A Nizza Monferrato e a Canelli si insediarono in modo stabile reparti della divisione fascista San Marco, che tennero sotto pressione le formazioni partigiane locali fino alla liberazione.

C’è molta Torino nella conquista del pianeta rosso

ALENIA SPACEIn attesa di conferme per l’atterraggio del modulo Schiaparelli (dal nome dell’astronomo  piemontese dell’800 che tracciò una mappa del pianeta rosso)   su Marte, va sottolineato che nella missione il ruolo di Torino è di primaria importanza. L’azienda Thales Alenia Space Italia (appartenente al gruppo francese Thales  e a Leonardo-Finmeccanica) è infatti la principale protagonista dell’operazione, ed è torinese. L’intero veicolo spaziale – modulo orbitante Tgo e Schiaparelli sono stati infatti progettati e realizzati negli stabilimenti di corso Marche. Il modulo Schiaparelli ha vagato  per sette mesi nello Spazio interplanetario abbinato alla sonda Trace Gas Orbiter (TGO), da cui si è separato il 16 ottobre, quando ha iniziato l’ avvicinamento a Marte. Il lander si trova sulla superficie del pianeta rosso, anche se l’ESA non è – fino a poche ore fa –  riuscita a captare il suo segnale: non si sa se l’ atterraggio controllato è avvenuto regolarmente.

Barella si rompe, il paziente cade e muore

soccorsi ambulanzaLa procura di Cuneo ha aperto una inchiesta sulla vicenda che ha visto la morte di  un 74enne , sabato scorso, all’ospedale Santa Croce di Cuneo. Infatti, quattro giorni prima, la barella su cui stavano trasportando l’uomo si è rotta ed è caduto a terra. L’incidente è avvenuto quando  Carlo Bono, costruttore edile in pensione di Borgo San Dalmazzo, veniva trasportato dal reparto all’ambulatorio per un trattamento terapeutico. Cinque persone sono  indagate per omicidio colposo. Venerdì si terrà l’autopsia.

(foto: archivio)

3^ Maratonina della Felicità: le iscrizioni sono ufficialmente aperte

 

maratTorino: ad un mese esatto dalla terza edizione della Maratonina della Felicità, che si terrà Domenica 20 novembre con partenza dal Parco Colletta, via Ragazzoni, il sodalizio organizzativo PRO.CIVI.CO.S. onlus e l’Associazione La Via della Felicità Italia, con il Patrocinio della Regione Piemonte e della Circoscrizione 7 di Torino, annunciano l’apertura ufficiale delle iscrizioni. 

L’evento sportivo, fortemente voluto dall’ultra-maratoneta Simone Leo – che il mese scorso ha portato a termine la massacrante Spartathlon di 246 km – ha finalità di pubblica utilità.

Infatti il percorso principale di 21 km vuole evidenziare i caleidoscopici aspetti della periferia torinese ed è scandito da 21 messaggi di buon senso tratti dal codice morale scritto da L. Ron Hubbard quale risposta al crescente e generalizzato stato di degrado sociale e ambientale nelle metropoli e non solo.

Quest’anno si aggiunge la collaborazione con l’ASD Walking che seguirà la parte dedicata agli appassionati della camminata sul medesimo percorso di 21 km che prende però il nome di “Fitwalking dei Tre Fiumi”.

Gli organizzatori tengono a precisare che la Maratonina della Felicità non è una gara bensì una “ludico-motoria”, ossia non ci sono classifiche di categoria né cronometraggio. E’ pertanto da considerarsi una mattinata di allenamento organizzato e condiviso con l’offerta di numerosi servizi.

Sono previsti altri due percorsi di 10 e 5 km per coinvolgere tutti, incluse le famiglie con bambini e anche chi per la prima volta desideri sperimentare o avvicinarsi al podismo o alla camminata sportiva.

Una manifestazione di sport popolare con quote di iscrizione popolari il cui eventuale ricavato andrà interamente devoluto per sostenere le attività di prevenzione, formazione e soccorso di protezione civile dell’associazione PRO.CIVI.CO.S.

33 editori piemontesi alla Buchmesse

libriSono trentatre gli editori piemontesi presenti quest’anno alla Buchmesse, il Salone Internazionale del libro di Francoforte, una delle più importanti fiere internazionali per lo scambio dei diritti editoriali che si è inaugurata il 19 ottobre e proseguirà fino al 23 ottobre. Una compagine che è espressione delle tante anime del vivace mondo dell’editoria della nostra regione: dai volumi di architettura e fotografia a quelli teologici, passando attraverso saggistica e fiction alle pubblicazioni dedicate alla montagna e all’escursionismo.

A rendere possibile una partecipazione così eterogenea è l’impegno che l’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte ha voluto garantire per la promozione, la valorizzazione e lo sviluppo della piccola imprenditoria editoriale piemontese. Un impegno che fa del Piemonte l’unica Regione, insieme al Lazio, ad avere uno stand autonomo di 80 metri quadri all’interno dello Spazio Italia, che ospita 107 editori in totale, realizzato da ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, dall’Associazione Italiana Editori e dal Ministero dello Sviluppo Economico. L’allestimento dello stand è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte.

La partecipazione dell’editoria piemontese al Salone Internazionale del libro di Francoforte, come precisato dall’Assessora alla Cultura e al Turismo, che ha partecipato all’apertura della Buchmesse, rappresenta quindi la realizzazione di uno degli interventi-chiave che l’assessorato ha inteso intraprendere a sostegno del settore, come previsto dalle linee programmatiche di attuazione della legge regionale 18/2008, in un’ottica di sviluppo e di internazionalizzazione. Complessivamente sono 250 gli editori italiani presenti alla 68ma edizione della Fiera. L’editoria italiana si presenta più forte grazie a un crescente peso dell’export di diritti di libri italiani all’estero (+11,7% nel 2015), un progressivo maggior peso delle proposte degli autori italiani rispetto alle traduzioni dall’estero, che scendono a quota 17,6%, una forte crescita della produzione di titoli con un +6,5% per quelli di carta e +21% per quelli ebook. La grande sfida resta quella di allargare il numero dei lettori: la lettura di libri in Italia è tornata nel 2015 a crescere (42%) ma tra tutte le editorie presenti registra la peggiore perfomance: 62,2% in Spagna, 69% in Francia, 68,7% in Germania, 73% negli Stati Uniti, 84% in Canada, 86% in Belgio e 90% in Norvegia, secondo le analisi fatte dall’ Ufficio studi AIE.

Donatella Actis – www. regione.piemonte.it

Tra sorrisi e rimpianti, mentre il mondo va in rovina

All’inizio, prima della scrittura e del capolavoro, ci furono i guai economici della madre travolta da una montagna di debiti a causa di alcuni costruttori chiamati ad erigere una modesta casa, poi qualcuno degli amici messosi a disposizione per aiutarla con dei prestiti in denaro che alla fine decise di acquistare la casa per sé, più o meno in gran segreto. Accadimenti e ricordi, scampoli di vita che tornano alla memoria e che Anton Cechov portò con sé lungo tutto l’arco della vita e trasmise nel “Giardino dei ciliegi”, una “commedia” – si affrettava a sottolineare l’autore – che “sarà

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immancabilmente comica, molto comica”, contro ogni nostra aspettativa, la storia di una famiglia e di quanti, servi amici parassiti, la circondano, una fuga e un ritorno da Parigi dove per un breve tempo s’era trovato un riparo entro cui nascondere un grande dolore, un ritorno dentro cui vivere ancora tradimenti, amori non dichiarati, speranze giovanili e impulsive ideologie, mentre al di là delle antiche e nuove storie la Storia s’affaccia, già con i propri cambiamenti e le proprie rovine (Cechov consegnò il lavoro agli attori del Teatro d’Arte di Mosca verso il gennaio del 1904, sarebbe morto pochi mesi dopo, nel luglio, l’anno successivo sarebbe cambiata in modo totale la faccia del continente russo), mentre ognuno è incapace di comprenderla e di afferrarla.

ciliegi2La bellezza del testo è, lo si sa da sempre, innegabile. Fedele ai precetti dell’autore (“immancabilmente”), Valter Malosti in questa edizione che apre la stagione dello Stabile torinese – Teatro Nazionale (sino al 30 ottobre al Carignano) trova il giusto equilibrio tra il tragico e il comico, alterna nei toni il susseguirsi degli eventi che sconvolgono o che rallegrano anche solo per un attimo; senza temere di spingere troppo su quel pedale che altri hanno tenuto, nelle tante edizioni viste, in sordina crea delle piacevoli isole con le parole, con i movimenti talora assurdi, con le giravolte interpretative di quel possidente e di quel contabile che s’aggirano per la grande casa, non rinunciando neppure a qualche inflessione dialettale di casa nostra che pure il fratello della protagonista si lascia sfuggire. Perché sono “comici”, speditamente votati alla tragicità, quei personaggi, tutti svagati o persi nel loro chiacchierare a vanvera o stupidamente capaci di atti senza senso o velleitari o intenzionati a buttarsi con frasi smozzicate nel passato o avanti nel futuro. Altri, aggirandosi per la stanza “ancora” dei giochi dei ragazzi, o guardando verso quel giardino su cui di lì a poco si sarebbero accaniti i colpiciliegi1 delle scuri, indulgevano su quanto di malinconico attraversava le parole dei vari personaggi: Malosti ce ne offre una diversa – e moderna – lettura, approfondita, concreta, suggestiva, lasciando che la diversa umanità di ognuno prenda corpo poco a poco, si scontri o si unisca a quella del vicino. La conseguenza, mai obbligatoria, è che i differenti sentimenti si abbracciano l’uno all’altro, si lasciano e si prendono, il groppo lascia il posto al riso, un attimo di sereno segue al terremoto.

Nella cornice inventata da Gregorio Zurla – uno squarcio, un interno e un paesaggio già deturpati – e nei costumi appropriati di Gianluca Sbicca, a seguire ottimamente il disegno della regia e a “raccontare” con diverso animo, facendo partecipe il publico ben affacciandosi in proscenio, ci pensa una compagnia dove per una volta non ammiri il o la protagonista, ma il gruppo intero, senza ripensamenti. Tra tutti, da ricordare almeno il sensibile Lopachin di Fausto Russo Alesi, chiuso nel suo arrivismo, nel suo intento d’acquisti ad ogni costo, Giovanni Anzaldo come il giovane studente Trofimov, all’inseguimento di cambiamenti rivoluzionari ma quasi goffo in tutto il proprio ardire, Elena Russo che è Liubov perennemente legata ai sogni, Gaetano Colella come invadente Simeonov, Roberta Lanave e Camilla Nigro.

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In ultimo, ma non certo per importanza, la prova di Piero Nuti, un First dolente e apprensivo, ultima vittima della distruzione che s’abbatte sul giardino, come sui sogni, di Liubov e di Gaev. Grande successo tra il pubblico della prima.

 Elio Rabbione

Foto di scena Tommaso Le Pera

“Hood, with or without?”

lusona4“Hood, with or without?”, il titolo curioso e provocatorio della sfilata autunno inverno 2016- ’17 che Alberto Lusona  presenta nel suo Atelier di via Monte di Pietà

Presenta un titolo curioso e anche provocatorio, “Hood, with or without?”, la sfilata in programma da lunedì 24 a venerdì 28 ottobre prossimi nell’atelier dello stilista Alberto Lusona, in via Monte di Pietà 16, in cui la sue creazioni femminili e maschili sfileranno accompagnate dai gioielli di Manu Mara e dagli occhiali Turineyes.

“Ho voluto intendere il cappello – spiega lo stilista – come un capo sportivo, ma anche come uno strumento con cui giocare nelle varie versioni dei montgomery e cappotti, attraverso un uso molto curato dei materiali e delle finiture, come nel caso del tabarro con cappuccio realizzato in velour. Ho utilizzato materiali particolari che mi hanno consentito di trasformare un capolusona2 sportivo, la giacca montgomery, semplicemente con l’uso del neoprene e dello scuba. Mi piace giocare nelle mie creazioni con elementi a contrasto, utilizzando per le giacche anche tagli Chanel accostati a tessuti innovativi, perché amo la sdrammatizzazione nella moda, pur rimanendo assolutamente fedele a un tipo di creazione sartoriale di alta moda, che oggi si va sempre più perdendo”.

“Così nelle varie serate – prosegue Lusona – vedrete sfilare pantaloni lusona3in velluto accostati a giacche Chanel realizzate in ecopelliccia con tecnica crackle’, che risale al Settecento e veniva usata dai pittori francesi per dare alle loro opere un effetto di crepe e screpolature. Oggi viene usata per la stessa ragione e crea un effetto bellissimo. Potrete vedere abiti realizzati in tessuto scuba, che ricorda i materiali subacquei. Un altro materiale che uso molto è il neoprene, che ha tra le sue principali doti l’elasticità, la resistenza al taglio e all’invecchiamento. I colori in cui sono realizzate giacche e abiti in neoprene sono molto innovativi, dal blu copiativo al viola. Non mancheranno creazioni in glicine e giacchelusona realizzate in alpaca con maniche in appiombo”.

Alberto Lusona, nato a Torino e diplomatosi al Liceo artistico nel 1977, successivamente all’Accademia Albertina di Belle Arti nel 1981, vince il concorso a cattedre nel 1983 e entra di ruolo nel 1984, esercitando l’insegnamento fino al 1992. Ottiene la cattedra di Stilismo alla “Original System”, Scuola Internazionale di Moda, a Milano nel 1986 e vi insegna per due anni; dal ’92 al 2001 è professore di Vetrinistica e make up presso l’istituto d’arte Ilda Bianciotto di Torino. Nel suo atelier gli ingredienti fondamentali sono creatività, passione e uso sartoriale dei materiali. Il concetto di alta sartoria è inteso a 360 da uno stilista che ama giocare con forme non convenzionali, mescolando elementi tradizionali, come il mitico stile Chanel, a concetti e materiali altamente innovativi.

 Mara Martellotta

 Per informazioni Tel 3801045666