redazione il torinese

Pedalare insieme con Ride With Us

ride-biciPedalare è il modo semplice e silenzioso per  sottolineare l’importanza che riveste la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico per ogni comune cittadino. 

RIDE WITH US nasce nel 2014 dall’unione della sensibilità di Daniele Pernigotti verso il mutamento climatico e della passione per la bicicletta di Claudio Bonato. L’idea è far pedalare insieme un grande numero di persone per sottolineare l’importanza di un’azione rapida e radicale sul cambiamento climatico di origine antropica ragione per la quale sono stati organizzati appuntamenti serali lungo il percorso, partecipando a convegni, incontri, dibattiti con figure locali di riferimento in materia di cambiamento climatico.

Il primo anno, il 2014, si è pedalato da Venezia fino a Copenaghen per sottolineare il collegamento tra ‘cambiamento climatico e scienza’. L’arrivo nella capitale danese fu in occasione della presentazione del Rapporto di sintesi del 5AR dell’IPCC, il documento che rappresenta lo stato dell’arte della conoscenza scientifica sul cambiamento climatico.

Nel 2015 si è unito il gruppo Pedale Veneziano, storica associazione ciclistica lagunare che ha da poco compiuto i 100 anni di vita con il quale si è deciso di attraversare le Alpi in autunno avanzato per pedalare da Venezia a Parigi in occasione della COP21 (La ventunesima Conferenza mondiale sul clima), sottolineando il legame tra ‘cambiamento climatico e politica’.

Quest’anno, 2016, il gruppo è cresciuto ulteriormente con l’importante adesione della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Mestre, sezione locale dell’associazione nazionale che si batte per promuovere l’uso della bicicletta nelle varie declinazioni. Il conto alla rovescia sul sito http://www.ridewithus.eu/torino  scandisce i pochi giorni che separano i ciclisti dalla partenza. L’idea di fondo è sottolineare illegame tra ‘cambiamento climatico e salute’.

Per questo motivo dopo l’arrivo a Torino, il 2 novembre alle 10.30, si svolgerà un incontro con Luca Mercalli all’Ospedale Regina Margherita di Torino.           Al termine della presentazione si parlerà anche della raccolta fondi di cui la manifestazione si fa promotrice per la ricerca in campo ematologico – pediatrico.

 

PERCHÉ PEDALARE FINO A TORINO

Dopo aver raggiunto Copenaghen nel 2014 e Parigi nel 2015, RWU torna a pedalare per mantenere alta l’attenzione sul tema del cambiamento climatico e in particolare sui negoziati dell’UNFCCC, che quest’anno si terranno a Marrakech, Marocco, dal 7 al 18 novembre (COP22 – La ventiduesima Conferenza mondiale sul clima).

L’anno scorso è stato raggiunto l’Accordo di Parigi. Adesso è necessario dare avvio a un’importante transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio, che non può permettersi alcuna sosta o incertezza. Una simile prospettiva deve necessariamente riservare un posto d’attenzione alla mobilità leggera e all’uso della bicicletta nelle aree urbane. L’urgenza di questo passaggio è evidente anche in termini disalute, visti i continui superamenti dei limiti delle polveri sottili nella pianura padana, area particolarmente delicata per le sue caratteristiche geomorfologiche. Si è deciso di attraversare l’intera pianura, fissando il punto di arrivo a Torino, Ospedale Regina Margherita, dove saranno incontrati medici e pazienti del reparto Oncologico Pediatrico.

 

IL PROGETTO

Pedalare è il modo semplice e silenzioso con cui sottolineare l’importanza che riveste la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico per ogni comune cittadino. Farlo insieme ad altre persone che condividono la finalità del progetto è il modo con cui si può rafforzare la richiesta per dei cambiamenti non più derogabili: la dimostrazione della volontà di molti cittadini di sposare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto fondamentale, soprattutto nelle aree urbane.

Questo però deve essere supportato da delle decise scelte pubbliche in termini d’infrastrutture.

 

I tre punti chiave del tour:

  • il collegamento tra Mestre/Marghera e Venezia, incredibile tassello finale di ciclovie a livello europeo e della viabilità cittadina;
  • gli argini del Po, a simboleggiare la necessità di attrezzare la maggior parte degli argini dei fiumi per la ciclabilità;
  • il nuovo progetto di ciclovia del Tanaro.

Preso atto dell’importante stanziamento di 35 milioni di euro per la mobilità leggera messi a disposizione nell’ultimo collegato ambientaleadesso è necessario garantire un loro utilizzo per opere utili e accorte e auspicare un effetto moltiplicatore di altre disponibilità finanziarie a livello locale. Come già nel 2014 e nel 2015, anche quest’anno il progetto vuole dare significato a ogni tappa, incontrando i rappresentanti delle diverse città che si occupano di cambiamento climatico, organizzando eventi finalizzati a presentare e discutere con i cittadini sia gli aspetti scientificidel cambiamento climatico e sia altri più legati alla quotidianità. La comunicazione dell’evento sarà impostata con il fine di facilitare – per quanto possibile – la libera partecipazione alla pedalata in bicicletta di tutti in modo che, attraverso una chiara indicazione del percorso e degliorari di avanzamento, ognuno possa decidere di essere parte del progetto anche solo per pochi km. L’idea di fondo è creare un fiume di ciclisti destinato a cambiare continuamente di dimensione, allargandosi e restringendosi nelle varie sezioni del tracciato.

 

IL VIAGGIO

La partenza avverrà simbolicamente venerdì pomeriggio 28 ottobre con il prologo Venezia-Marghera. Quella ufficiale del tour è invece prevista per la mattina di sabato 29 ottobre da Marghera.

 

IL RACCONTO

Il viaggio sarà raccontato quotidianamente dai protagonisti con testi e immagini nel blog dedicato all’evento (www.ridewithus.eu), che sarà affiancato dalla pagina Facebook di Ride With Us, rivolta ai simpatizzanti italiani.

 

LE REGOLE DEL TOUR

Il tour è aperto a tutti, ma la libera partecipazione presuppone la condivisione e il rispetto delle regole indispensabili per una buona riuscita del tour stesso:

  1. ‘Ride With Us for Climate Change’ promuove l’impegno sul cambiamento climatico, attraverso l’uso della bicicletta;
  1. RWU non è una gara ciclistica, né una gita della domenica. È una vivace pedalata da godere singolarmente e da vivere assieme;
  1. per partecipare a RWU 2016 è necessario un allenamento sufficiente a stare in sella 8 h e viaggiare ad una media di circa 20 km/h;
  1. il codice della strada non è un optional. Rispettarlo è un obbligo di tutti è un dovere verso la sicurezza dei compagni di viaggio di RWU;
  1. ognuno deve provvedere a viaggiare con i propri bagagli, in completa autonomia;
  1. è responsabilità di ognuno assicurare la partecipazione al viaggio con una bicicletta ben funzionante;
  1. per chi aderisce al tour entro il 31 luglio è previsto il servizio di prenotazione degli hotel da parte dell’organizzazione;
  1. l’organizzazione propone hotel decorosi, ma tendenzialmente economici. Chi ha esigenze diverse deve comunicarlo al momento dell’adesione e provvedere autonomamente;
  1. al fine di minimizzare il costo di partecipazione al tour è previsto il pernottamento in camere doppie o triple (eccezionalmente quadruple), in funzione della disponibilità;
  1. è prevista la sottoscrizione di un impegno a rispettare gli obblighi del codice della strada e una dichiarazione che solleva l’organizzazione da ogni responsabilità da eventuali danni causati a cose o persone nel corso della partecipazione a RWU 2016;
  1. il viaggio di ritorno deve essere organizzato in autonomia dai singoli partecipanti, in accordo alle diverse esigenze.

Halloween vandalico a Settimo, ragazzini devastano cassonetti e panchine

polizia e carabinieriHalloween vandalico nella notte in pieno centro storico a  Settimo Torinese, dove un gruppo di ragazzini ha incendiato cassonetti, distrutto panchine e cestini, danneggiato alberi. I carabinieri della compagnia di Chivasso li hanno intercettati ma i teppistelli sono riusciti a scappare. L’azione dei vandali è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza del Comune ed è facile  che gli autori del raid siano presto identificati.

“Cambiare se stessi” per “modificare gli altri”

decarolis2La comunicazione è una cosa semplice che si trasforma in complessa non appena diventa a due vie, cioè quando ci relazioniamo con qualcuno il cui feedback determina il raggiungimento o meno del nostro obiettivo.

di Antonio DE CAROLIS

 

Talvolta ci capita di sentire: “Quella persona è davvero antipatica, non capisco come possa fare quel tipo di lavoro con quel brutto carattere … ” oppure “Non immaginavo fosse così scortese, tutti ne parlano bene…”Pareri discordi o persone con doppia personalità? Niente di tutto ciò, probabilmente si tratta solo di “incontri ravvicinati tra persone che, in quel preciso momento, hanno avuto un comportamento poco compatibile con quello dell’interlocutore”.

A tutti è capitato di essere qualche volta “meno disponibili” o semplicemente “meno interessati agli altri”, non perché lo fossero realmente, ma solo perché in quel preciso momento o in quella specifica situazione, l’uomo di Neanderthal che ci accompagna tutta la vita ci ha portato a muoverci in quel determinato modo.

L’uomo di Neanderthal è la raffigurazione delle nostre consuetudini, dei nostri usi e delle nostre abitudini.Egli vive con noi dalla nascita e si nutre delle nostre esperienze, dei nostri sentimenti, della nostra “cultura”, e ci porta a comunicare con il mondo con atteggiamenti e comportamenti spesso “programmati”, poiché derivanti da esperienze già vissute (chi si è scottato con l’acqua calda, ha paura anche di quella fredda).

La comunicazione è una cosa semplice che si trasforma in complessa non appena diventa a due vie, cioè quando ci relazioniamo con qualcuno il cui feedback determina il raggiungimento o meno del nostro obiettivo.Se ad esempio raccontiamo a nostra moglie di avere visto le foto di un bellissimo albergo in montagna dove prima o poi ci piacerebbe soggiornare, stiamo comunicando a una via, cioè qualsiasi cosa dica nostra moglie (il feedback) non modifica il fatto che noi lo troviamo bello.

Se invece raccontiamo la stessa cosa con l’intento di organizzare il prossimo week end, allora la comunicazione diventa a due vie, poiché il feedback diventa fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo, che è quello di andare in montagna e soggiornare proprio in quel posto.Qualcuno potrebbe giustamente affermare che cambiare il punto di vista delle persone è difficilissimo, ma noi crediamo che, analizzando meglio le cose, potremmo talvolta renderlo possibile.

È più facile deviare il corso di un fiume o spianare una montagna che cambiare l’animo di un uomo. Proverbio cinese

 

La prima cosa da fare è accettare che noi possiamo al massimo modificare un comportamento e non il carattere, perché alla sua formazione concorrono tanti fattori tra i quali l’ambente, la formazione, le esperienze e così via …

La seconda cosa è sapere che ogni comunicazione genera una visione e quindi è fondamentale capire quale visione, in quel preciso istante, ha generato il nostro messaggio nell’interlocutore.

Se ad esempio, il nostro: “Sai tesoro, ho trovato sul web un bellissimo albergo in montagna con piscina, sauna e sci in dotazione, un po’ caro ma davvero bello!” (messaggio), generasse in lei (ricevente) la visione di una spesa inutile in un momento di scarsa disponibilità economica come quello attuale (contesto), la possibilità di trascorrere il prossimo week fuori casa, sarebbe piuttosto remota, perché la sua visione è completamente diversa dalla nostra. La visione condivisa è fondamentale per il raggiungimento del nostro obiettivo di comunicazione.

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La visione condivisa: Donna o Sassofonista?

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Le regole base parlano chiaro: per avviare una comunicazione sono necessari un messaggio, un emittente, un ricevente, ma occorre fare attenzione anche alle altre componenti nel processo comunicativo, quali Referente – Codice e Canale .

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Gli elementi della comunicazione – Roman Jacobson

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Ma come possiamo agire per modificare una visione non coincidente con la nostra?Di certo non la possiamo modificare con reazioni scomposte, innalzamenti di tono e altre cose di questo genere, ma potremmo aumentare le possibilità di riuscita lavorando su noi stessi incominciando con il porsi delle domande. Nel caso specifico, ad esempio, potremmo chiederci:Siamo sicuri di aver scelto la situazione migliore per intavolare il discorso? Il momento era quello adatto? Avevamo chiaro il suo stato d’animo di quel momento, e perché era così? Abbiamo utilizzato le parole giuste o ci siamo alterati per quella sua prima reazione di disinteresse?Queste sono solo alcune possibili domande che ci servono per comprendere che, se vogliamo modificare gli altri, dobbiamo per primi cambiare noi.

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo. (Gandhi)

Volendo semplificare al massimo il processo comunicativo, possiamo affermare che, se il ricevente risponde alle sollecitazioni dell’emittente, è questo che deve cambiare per primo.Attenti però perché, nella stessa comunicazione, i due ruoli variano costantemente, passando da uno all’altro. Ecco perché è fondamentale controllare le nostre azioni.Gli eccessi di orgoglio o i pregiudizi mal si sposano con la comunicazione efficace perché generano contrasti costanti e crescenti .

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Ma allora, restando nel caso specifico, come si poteva ottenere il risultato sperato?La certezza non l’avremo mai “a tavolino” perché, come detto, si tratta di capire i bisogni dell’interlocutore in quel preciso momento; solo dopo, sarà possibile proporre qualcosa, non esiste quindi una regola precisa.Se, però, simulassimo di aver capito che nostra moglie, in questo momento, si sente particolarmente “demoralizzata “per la situazione economica e “affaticata” per la tensione da essa derivante, il nostro albergo, da spesa “inutile”, potrebbe trasformarsi in possibile “medicina” per la comune ricerca di “relax e ristoro” , aumentando in modo esponenziale la possibilità di essere scelta da entrambi.Non vogliamo assolutamente dire che l’obiettivo sarebbe stato raggiunto, ma non dimentichiamo mai che, spesso, siamo noi a generare le risposte che ci sono date, quindi, prima di criticare gli altri , diventiamo protagonisti del cambiamento.Agendo su di noi, favoriremo il cambiamento degli altri e gli effetti saranno strabilianti. Buona comunicazione a tutti ….

Antonio DE CAROLIS

Presidente CDVM Club Dirigenti Vendite e Marketing

presso Unione Industriale di Torino

www.cdvm.it

Cultura a gonfie vele, alla Reggia di Venaria quasi 30 mila ingressi

venaria fonatnaLa Reggia di Venaria nel  ponte del 1 novembre, con i quasi 11 mila ingressi registrati ieri, sfiora complessivamente i 29 mila biglietti staccati da venerdì. I visitatori arrivano da tutta Italia e dall’estero per vedere le mostre su Brueghel, sulle Meraviglie degli Zar,  il nuovo allestimento dei Masbedo e i giardini  Giardini resi ancora più affascinanti dai colori dell’autunno. La cultura è l’arma vincente per il rilancio di Torino, del resto è difficile in questi giorni  trovare una stanza d’albergo libera.

I cadetti della Marina per il Gran Ballo di Telethon alla Venaria

Sono quarantadue gli allievi ufficiali dell’Accademia navale di Livorno e altrettante debuttanti per “Vienna sul lago”, l’evento a favore della Fondazione Telethon che si tiene con il “Gran ballo della Venaria Reale” il 5 novembre alla Galleria Grande della reggia sabauda.

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Cadetti e ragazze si sono incontrati all’Accademia per le prove di ballo e c’era anche la prima ragazza statunitense, la 22enne Victoria Taylor. Si è così avuto il primo contatto con quelli che saranno i loro cavalieri nella manifestazione benefica, che , fa parte di un percorso culturale e formativo della Marina militare. La Marina da venti anni prende parte all’evento con i suoi allievi dando così la possibilità alle ragazze tra i 17 ed i 23 anni e agli allievi dell’Accademia di diventare “Ambasciatori Telethon nel mondo”.

Il Comitato regionale “SCELGO NO”

La sinistra del Partito Democratico in Piemonte organizza i Comitati per il No al referendum costituzionale, per dare voce e rappresentanza a tutti gli elettori, militanti, simpatizzanti del Pd e del centro-sinistra, in particolare a quel ‘popolo senza partito’ formato da oltre 4 milioni di elettori di sinistra, donne e uomini che non votano più Pd, perché in questi ultimi anni lo hanno visto trasformarsi in un ‘partito senza popolo’.

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Il Comitato regionale “SCELGO NO” si riunisce presso la SOMS (Società di Mutuo Soccorso) E. De Amicis, in corso Casale 134, a Torino (scelgonopiemonte@gmail.com),e si farà promotore di dibattiti, iniziative e volantinaggi a sostegno del “NO” al referendum costituzionale del 4 dicembre. Il Presidente nazionale è  l’avvocato e prof. Guido Calvi, il portavoce è Stefano Schwartz.

 

In queste settimane sono già stati aperti oltre 20 Comitati in tutto il Piemonte: nelle 8 Città capoluogo di Provincia (Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli) e in numerosi grandi e piccoli Comuni tra i quali Rivoli, Grugliasco, Settimo Torinese, Beinasco, Ivrea, Tortona, Acqui Terme, ecc., e in diverse Circoscrizioni di Torino (la 2, la 4, la 5 e la 6).  Altri Comitati verranno aperti nei prossimi giorni.

 

“SCELGO NO” perché la riforma costituzionale è una riforma pasticciata, confusa e ambigua che cambierebbe in peggio il Paese.

Un NO ragionato per un Paese che riflette

Un NO deciso, per un Paese che decide

Un NO semplice, per non complicare tutto

Votare NO è una scelta saggia, rigorosa, equilibrata e che consente di prevedere

un futuro migliore per le nuove generazioni.

 

scelgonopiemonte@gmail.com

www.scelgono.it

Cavagnolo celebra le Forze Armate

alpino cappelloCavagnolo festeggia la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate (ovvero la ricorrenza del 4 Novembre) domenica 6 novembre con celebrazioni a cura dell Gruppo Alpini e dell’Associazione combattenti e reduci. Alle ore 17 ci sarà il ritrovo dei partecipanti presso la sede del Gruppo Alpini, nella stazione ferroviaria. Seguirà, dalle 17.15, il corteo verso piazza Vittorio Veneto e l’alzabandiera al monumento dell’Alpino, la deposizione della corona d’alloro ed interventi dell’amministrazione e di altre autorità. Alle ore 18 verrà celebrata la Santa Messa in onore dei Caduti e, alle 19.30, nella sede del Gruppo Alpini verrà servita la Cena dell’Unità nazionale.

Massimo Iaretti

(foto: il Torinese)

 

In tempo di crisi a volare è solo Fca: utile più che triplicato a 740 milioni di euro

fca lingottoIl gruppo Fca sta andando a gonfie vele: ha chiuso il trimestre con un utile netto adjusted più che triplicato a 740 milioni di euro (+252%) e un utile netto pari a 606 milioni, con  aumento di 1 miliardo di euro rispetto al rosso del terzo trimestre dello scorso anno. L’Ebit adjusted è in crescita del 29% a 1,5 miliardi di euro, e  tutti i settori sono in miglioramento, in particolare in Europa, eccetto fiat fcal’America Latina, mentre l’Ebit è pari a 1,34 miliardi di euro rispetto ai 225 milioni di euro dello stesso periodo del 2015. I  target per l’anno in corso sono rivisti al rialzo  a seguito della forte performance operativa dei primi nove mesi: ebit adjusted superiore a 5,8 miliardi di euro (rispetto a oltre 5,5 miliardi di euro), utile netto adjusted oltre 2,3 miliardi di euro (era oltre 2 miliardi di euro). Sono confermati i ricavi netti oltre 112 milioni di euro e l’indebitamento netto industriale sotto i 5 miliardi di euro.

(Foto: il Torinese)

“Agricoltura, serve maggior decisione. La Regione non sia timida”

agricolturaConfagricoltura rilancia la manifestazione del 4 novembre a Torino davanti all’Assessorato all’Agricoltura e chiede alla Regione di schierarsi con vigore a sostegno del progetto di crescita del settore primario

“Questo Psr proprio non ci soddisfa: il fatto che la Regione, in particolare negli ultimi giorni, stia dedicando attenzione alla materia è la netta dimostrazione che i gravi problemi che abbiamo denunciato sono più che fondati e che è indispensabile porre rimedio a una situazione pesante, che sta penalizzando fortemente le imprese agricole piemontesi”.

Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Piemonte, ricorda che l’organizzazione degli imprenditori agricoli venerdì 4 novembre alle 10 sarà a Torino, davanti all’Assessorato regionale all’Agricoltura in corso Stati Uniti 21, con un presidio di manifestanti provenienti da tutte le province piemontesi. Le problematiche evidenziate da Confagricoltura, sulle quali si stanno registrando ampie convergenze anche tra le imprese non aderenti all’associazione, sono eloquenti. Confagricoltura porta un esempio: se non si modificheranno gli impegni la metà dei giovani che otterranno il via libera per gli insediamenti nelle zone di pianura non potrà ottenere i finanziamenti per migliorare l’azienda. Infatti, su 867 domande di miglioramento aziendale presentate da giovani in zona di pianura, oggi sono in graduatoria utile soltanto 396; così il 54,3% degli aventi diritto si vede negata la possibilità di effettuare investimenti.

“Nell’incontro del Comitato di Sorveglianza del Psr che si è svolto venerdì 28 ottobre – dichiara Luca Brondelli di Brondello, vicepresidente di Confagricoltura Piemonte con delega al Psr – abbiamo preso atto di alcuni primi timidi segnali di disponibilità della Regione, ma è chiaro che non basta. Con questa impostazione si fiaccano volontà di crescita e capacità di intraprendere di troppi giovani che hanno riposto forti attese nel Psr. È da settimane che chiediamo di redistribuire le risorse, senza utilizzare altri fondi se non quelli che sono già a disposizione del Piemonte (1 miliardo e 90 milioni di euro), per favorire uno scorrimento delle graduatorie, dando a tutti coloro che possiedono i requisiti la possibilità di  realizzare i progetti in cantiere da anni, dall’insediamento dei giovani al miglioramento delle condizioni ambientali. Per questo – aggiunge Brondelli – continueremo a far sentire la nostra voce, perché la Regione si schieri al fianco degli agricoltori e sostenga il settore primario in un processo virtuoso di crescita utile a tutto il territorio”.

Chiellini in campo dopo la Nazionale

juve tifo 34Giorgio Chiellini tornerà alla Juventus solo dopo la sosta per la Nazionale. Sabato scorso nella partita scorso  il Napoli il difensore, che è stato in queste ore sottoposto  ad accertamenti, ha riportato  un trauma distrattivo di primo grado alla regione posteriore della coscia destra. Lo rende  la Juve, secondo cui il giocatore potrà tornare in campo dopo la pausa. Chiellini non parteciperà quindi alla sfida Champions di mercoledì con il Lione, alla trasferta di campionato contro il Chievo e non potrà giocare in maglia azzurra.