I gabbiani volteggiano e si posano sulle acque del Po a Torino. La foto è di Mario Alesina
“Uncem vuole possano essere difese e salvate le migliaia di pecore e capre, mucche allevate negli allevamenti e negli alpeggi delle aree montane. Devono aumentare e permettere un buon reddito per le imprese, assieme a decisive esternalità ambientali. Siamo dalla parte dei pastori e degli allevatori, dei margari e degli imprenditori agricoli. Perché nelle Alpi e negli Appennini è fondamentale la presenza dell’agricoltura e delle imprese. Troppe aziende negli ultimi hanno interrotto la loro attività mortificate da eccessive regole e burocrazia. Così la superficie agricola si è ridotta e il bosco è tornato a invadere prato pascolo e borghi. La presenza di branchi di lupi sta indubbiamente scoraggiando in molte aree alpine e appenniniche l’attività di allevamento mettendo a rischio anche il tradizionale trasferimento degli animali in alpeggio che, oltre ad essere una risorsa fondamentale per l’economia montana, rappresenta anche un modo per valorizzare il territorio e le tradizioni culturali che lo caratterizzano. Senza i pascoli le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città. Anche Uncem oggi si aspetta dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali un impegno concreto per tutelare un bene comune, quale è l’agricoltura nelle aree montane, con un sostegno pubblico unito a sistemi di difesa appropriati e un rapido e adeguato rimborso dei danni”.
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L'isola del libro
Rubrica settimanale sulle novità in libreria
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Laura Laurenzi “La madre americana” – Solferino- euro 18,00
E’ sospeso tra pubblico e privato l’ultimo libro di Laura Laurenzi, una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano e grande esperta di costume. In 260 pagine raccoglie le fila della sua infanzia nel pieno della Dolce Vita Romana, pesca nei ricordi di bambina e ci regala la figura splendida della sua madre americana. Un personaggio a tutto tondo, ben diverso dallo stereotipo femminile degli anni 50. Sua madre, Elma Baccanelli, non è come le altre. E’ americana, arrivata in Italia subito dopo la guerra vestendo i panni della divisa da ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti d’America. Una donna piena di joie de vivre, solida, forte, pratica, ma anche idealista. Di origini e cognome italiani, era nata a New York City, laureata alla Columbia University e allieva di Prezzolini, aveva lavorato con il sindaco della Big Apple Fiorello La Guardia. A Roma incontra quello che diventerà suo marito, Carlo Laurenzi, firma storica del giornalismo italiano, spesso inviato speciale nei punti nevralgici del mondo. Con lui avrà due figli, Martino e Laura. Elma però non si limita al ruolo di genitrice, sceglie di mettere la sua vita anche al servizio degli altri -“…perché l’amore si moltiplica ” spiegava- e guarda oltre le mura domestiche. Sull’onda del Piano Marshall, salva dalla povertà 11.385 bambini italiani a cui la guerra aveva strappato tutto. Per 22 anni -fino alla primavera del 1969, poco prima della sua prematura morte- sarà al vertice del Foster Parents Plan, la prima organizzazione umanitaria non governativa, che ideò anche la geniale soluzione delle adozioni a distanza. Un ambizioso progetto a cui aderirono star della caratura di Gary Cooper, Raymond Burr (alias l’avvocato Perry Mason) Peter Ustinov ed Harry Belafonte. Nel libro sono raccontati tanti aneddoti, uno per tutti: quando Laura aveva 10 anni e mezzo, il primo luglio 1963, la madre la portò a vedere il passaggio di John Fitzgerald Kennedy in visita a Roma. Fu allora che scoprì che JFK aveva i capelli rossi e le sembrò che le sorridesse. Mai più avrebbe pensato che poco dopo, il 22 novembre, sarebbe stato assassinato a Dallas; quella fu anche la prima ed ultima volta che vide la madre piangere. Casa Laurenzi, grazie alla professione e al carisma del padre sarà anche il salotto in cui transiteranno grandi menti come Bassani, Cassola, Carlo Levi ed Eugenio Montale. Insomma un libro che raccontando vicende private, di fatto è uno spaccato della storia degli anni in cui Roma era la Hollywood sul Tevere.
Alfred Hayes “Il mio viso davanti a voi” – Rizzoli- euro 16
Questo è un classico da riscoprire, scritto dall’inglese Alfred Hayes (1911 -1985) cresciuto in America, volato per molto tempo in Italia e ritornato infine negli Stati Uniti dove si è diviso tra New York e Los Angeles. Partito come giornalista ha poi virato sulle sceneggiature per il cinema e la televisione, diventando uno dei più geniali autori cinematografici. Nel 1946 ottenne una nomination agli Oscar per la co-sceneggiatura di “Paisà” di Roberto Rossellini, ha lavorato con De Sica a “Ladri di biciclette”, con Alfred Hitchcock e con altri mostri sacri, costruendosi una carriera di altissimo profilo. “Il mio viso davanti a voi” è del 1958 e fin dall’inizio il ritmo è quello delle immagini, perfetto anche per lo schermo. La storia è ambientata ad Hollywood a fine anni 50, tra party, alto tasso alcolico e grandi sogni di celebrità. Dietro le sfavillanti luci e il glamour di Los Angeles imperano la solitudine e tante speranze deluse: una città degli angeli che attira miraggi di gloria, ma poi macina indifferente fallimenti devastanti. Durante una festa in una villa sulla spiaggia, uno degli ospiti si accorge che una giovane donna sta per annegare, si tuffa e la salva. Lui è uno sceneggiatore con la moglie a New York; lei è una giovane aspirante attrice che ha tentato il suicidio e non riesce ad assemblare i pezzi della sua vita. Senza tanta convinzione e con una buona dose di inerzia lo sceneggiatore si lascia coinvolgere in una relazione con la ragazza che porta le cicatrici interiori di altre infelici relazioni con uomini sposati. Sarà una passione impossibile? Scopritelo voi stessi.
Rebecca West “Nel cuore della notte” – Fazi- euro 20,00
E’ la seconda parte della Saga degli Aubrey, scritta da Cicely Isabel Fairfield, nata a Londra nel 1892 e morta nel 1983, che come nome d’arte scelse quello di Rebecca West (in omaggio all’eroina combattiva di Ibsen). Fu giornalista, viaggiatrice, scrittrice, critica letteraria e femminista ante litteram, ebbe una vita intensa e travagliata, fu amica di Virginia Woolf e amante di H.G.Wells. La trilogia degli Aubrey è ispirata alla sua storia familiare. E’ un libro da prendere con calma e a piccoli sorsi, entrando nelle stanze e nelle abitudini delle protagoniste alle quali ci siamo affezionati nel primo libro. Ora le piccole donne sono cresciute e le ritroviamo giovani adulte alle prese con la vita e con il vuoto lasciato dal padre che sembra averle abbandonate per sempre. Le gemelle Mary e Rose sono diventate pianiste di talento; la sorella maggiore e più ostica, Cordelia ha abbandonato le sue velleità artistiche e scelto di sposarsi, ammorbidendo il suo carattere e dedicandosi totalmente al matrimonio. Poi c’è la cugina Rosamund dall’indole dolce e generosa che dedica la sua vita agli altri diventando infermiera. Maschio ammirato e coccolato della nidiata è l’affascinante e divertente Richard Quinn che promette di diventare un seduttore di sicuro successo. A gestire le fila del quotidiano e punto di riferimento è la madre che però sta diventando sempre più anziana ed è supportata dall’amicizia preziosa del signor Morpugo. Per buona parte del libro gli accadimenti sono minimi e lenti, si impara a godere delle piccole cose e dei semplici gesti, come le passeggiate, i tè, il tempo trascorso nella locanda “Dog and Duck” e nelle visite alle dimore dei vicini. E’ un luminoso microcosmo al femminile in cui a un certo punto irrompe in modo devastante la guerra…. E niente sarà più come prima.
Due i morti nello scontro tra una moto e un’auto nel pomeriggio a Ciriè. Il motociclista, un 49enne, è deceduto sul colpo, dopo è morto anche il conducente dell’auto, un uomo di 63 anni che era stato portato con l’elisoccorso del 118 al Cto. Leggere ferite per la ragazza che viaggiava sulla moto, figlia del motociclista. La dinamica dell’incidente è all’esame dei carabinieri.
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(Foto archivio M. Alesina)
#W8NDERFUL JUVE !
Ieri sera allo Stadium, davanti al pubblico festante, la Juventus si è laureata Campione d’Italia per l’ottavo anno consecutivo, risultato che entra di diritto nei record calcistici più straordinari di tutti i tempi.
Ancora una volta nella storia, ancora una volta nella leggenda del calcio: chapeau, Vecchia Signora. Ed ora il popolo bianconero si goda questo tricolore, si goda le parole di Cristiano Ronaldo, che ha dichiarato nel dopo-partita che resterà alla Juve al 1000 per 100, si goda le immagini dello stesso CR7 che, saltando di gioia con il capo imbiancato dalla schiuma, ha cantato in italiano l’inno della Juve, conquistando così definitivamente – se mai ci fosse stato qualche dubbio – il cuore di tutti gli juventini. Ecco da chi devono ripartire la società e la squadra per riaprire il discorso Champions League; da questo straordinario giocatore, leader inimitabile, trascinatore come pochi, dagli occhi sempre infuocati in cerca di vittorie, di record, di portieri da battere, di mani da far spellare dopo un goal dei suoi.
Anche ieri, contro la Fiorentina, ha visto la squadra in evidenti difficoltà nel primo tempo e l’ha presa per mano, facendo ora il centravanti, ora la mezz’ala; spesso tornava per aiutare in copertura, ha fatto sponde intelligenti; dopo ogni azione sbagliata, spronava i compagni a dare di più, a far meglio. Morale: Cristiano Ronaldo è arrivato alla Juve ancora affamato di vittorie, e lo sta urlando a tutto il mondo. C’è da restare incantati.E pensare che la Fiorentina era arrivata a Torino decisa a vendere cara la pelle, pur sapendo che ai bianconeri era sufficiente un punto per chiudere il discorso scudetto: il primo tempo è stato tutto dei viola, che dopo appena 5 minuti passano in vantaggio con Milenkovic; Chiesa, poi, pare indemoniato: al 33′ il suo sinistro prende il palo pieno ed al 42′ una traversa clamorosa. Madama sembra in tranche, ancora nelle gambe e nella testa la delusione con l’Ajax; Cristiano viene spintonato un paio di volte in area, ma nulla di rilevante; al 20′ un bel contropiede di Bernardeschi dalla destra viene deviato dalla difesa viola di pochissimo a lato. Finalmente, al 37′ i bianconeri trovano il pareggio con Alex Sandro, che gira in rete un cross basso di Pjanic, e a quel punto la Juve ritrova morale ed entusiasmo.Il secondo tempo si apre con Cristiano che al 52′ st sale in cattedra e imposta una bella azione dalla destra, lascia sul posto il difensore viola e fa un assist in area verso Bernardeschi, ma la palla viene deviata in rete, autogoal avversario.La Fiorentina non molla, ma la Juve, ormai Campione d’Italia, continua a macinare azioni con CR7 e Cuadrado, poi al 67′ st il portiere viola sventa un gran tiro di Pjanic appena fuori area.Allegri nel finale sostituisce Pjanic con Bentancur, Bernardeschi con Kean e Cuadrado per De Sciglio; i viola cercano il pareggio e all’89’ st impegnano Szczesny, che però si fa trovare pronto e salva la porta. Finisce il match, inizia la festa; onore a questa Juventus, che va sotto le due curve ad abbracciare i tifosi in delirio. Otto scudetti consecutivi, il record dei record. #finoallafine
Rugiada Gambaudo
Un uomo, in via Cuneo, a Torino, ha aggredito due poliziotti colpendoli con una sbarra di ferro, urlando ‘Allah Akbar’. E’stato accompagnato in questura, dove ha gridato insulti contro il presidente Mattarella e il vicepremier Salvini che commenta; “Un poliziotto è stato ferito alla testa, l’altro alla mano. A loro il nostro grazie e il nostro augurio di pronta guarigione. Nessuna tolleranza per balordi e violenti che attaccano le forze dell’ordine”.
Camminata tra storia e natura
L’associazione culturale La Rocca in collaborazione con Cammini DiVini di Augusto Cavallo organizza per la giornata di Pasquetta una camminata naturalistica tra le colline di Verrua Savoia con partenza ed arrivo dalla Fortezza sabauda.Ritrovo alle ore 9,00 in Fortezza per le iscrizioni. Partenza alle 10,00 Si tratta di un’escursione di circa 10 km. con visita al vicino geosito per ammirare i resti fossili del Mare Padano, e prosecuzione lungo i saliscendi del Comune Verruese tra prati, boschi e borgate con viste panoramiche sulla sottostante Pianura Padana e su tutto l’arco Alpino. Ci sarà un ristoro per dissetarsi a metà percorso prima rientro al punto di partenza entro le ore 13,3°. L’escursione sarà condotta da Guide Escursionistiche professionali con la collaborazioni di istruttori di Nordic Walking A seguire pranzo in Fortezza sul Dongione (Pomeriggio divertente con animazione e giochi della tradizione contadina
LA PRENOTAZIONE E’ OBBLIGATORIA
Costi: €. 5 cad. la sola camminata – € 20 cad. comprensivo di escursione guidata, picnic (assaggi dalla tradizione piemontese, primo, dolce, acqua e caffè)
Vini, bibite e altre bevande escluse.
Per i bambini fino a 12 anni costo forfait di €. 10
Il servizio Bar sarà aperto dalle ore 9,00 fino al termine della manifestazione.
Verrà consegnato un Premio (a sorpresa) per il gruppo più numeroso
Si consigliano: calzature da trekking, scorta d’acqua e abbigliamento comodo e adeguato alla stagione.
I bastoncini da Nordic Walking verranno messi a disposizione gratuitamente dagli organizzatori fino ad esaurimento disponibilità.
Per Info e prenotazioni: Augusto 339 4188277 – mail: augusto.cavallo66@gmail.com
Massimo Iaretti
Rubano in chiesa servendosi del nastro biadesivo
Due persone una donna di 30 anni e un uomo di 26, entrambi con precedenti di polizia a carico, sono stati arrestati per un furto perpetrato in una chiesa ubicata in via Chatillon a Torino.
A seguito della segnalazione, gli agenti della Squadra Volante si sono recati sul posto dove, dopo essere entrati in chiesa, hanno riscontrato la presenza di due persone con due bambini collocati in due passeggini. I poliziotti hanno visto la donna armeggiare nei pressi di una cassetta delle elemosine e l’uomo fungere da “palo”. Gli agenti hanno appurato che donna grazie a un metro con del nastro biadesivo applicato era riuscita a sottrarre diverse monete e banconote dalle cassette destinate all’elemosina per un totale di quasi 40 euro. La donna è stata trovata in possesso di altri arnesi quali torce e pinzette. Certamente di furti nelle chiese (soprattutto se si parla di oggetti d’arte sacra) questo non è il primo né sarà l’ultimo. Comunque desta sempre impressione che venga effettuato la Settimana Santa. E’ quindi proprio il caso di dire che ‘non c’è più religione’,
(foto archivio)
Massimo Iaretti
Ragazza violentata per pagare gli spacciatori?
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera sarebbe stata chiusa in uno scantinato, alla periferia di Torino, e violentata per diverse ore da due uomini in cambio di alcune dosi di droga. Lo ha denunciato alla polizia una ragazza italiana, riuscita a liberarsi e a chiedere aiuto. E’ stata fermata una donna, marocchina, dagli agenti della Squadra Mobile. La marocchina avrebbe bloccato la giovane per strada minacciandola con un taglierino. Poi si sarebbe fatta consegnare il bancomat e avrebbe utilizzato la ragazza come merce di scambio con alcuni spacciatori. La ragazza avrebbe avuto rapporti sessuali con due marocchini per pagare le dosi alla donna. La giovane avrebbe convinto la marocchina a farla uscire, ma una volta in strada ha dato l’allarme.
Cade dalla moto, batte la testa e muore
Era in moto fuoripista, un genovese di 51 anni che è morto dopo essere caduto nei boschi di Voltaggio, nell’Alessandrino. Sono intervenuti i sanitari del 118, ma non c’è stato nulla da fare. I carabinieri ipotizzano che a causare la caduta possa essere stato un malore. Gli amici della vittima, ultimo di una fila di moto, non hanno visto nulla.