redazione il torinese

FDI: DOPO GLI ARRESTI ALL’ ASILO OCCUPATO, SGOMBERO IMMEDIATO DEL CENTRO SOCIALE

ANARCHICI: ALESSI-MARRONE-DI LORENZO: STOP AMBIGUITÀ DI CSX E GRILLINI!

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Con gli arresti di questa mattina è ormai chiaro che, con un’aggressività ancora peggiore rispetto agli altri centri sociali, l’occupazione anarchica dell’ex asilo costituisce un corpo estraneo al quartiere di Borgo Dora, utilizzato come covo da delinquenti che non trovano migliore reazione ai giusti arresti che li colpiscono che intimidire pubblici ufficiali e mettere a ferro e fuoco le strade circostanti. E’ altrettanto chiaro, purtroppo, che il centrosinistra al governo della Circoscrizione 7 continua a cercare un ingiustificabile dialogo con questi acclarati esponenti dell’anti-Stato, annunciando addirittura in una delibera l’apertura alla regolarizzazione degli anarchici occupanti a sfregio della dura battaglia delle Forze dell’Ordine contro questo gruppo criminale: lo sgombero e’ un atto ormai imperativo e indifferibile, esigeremo in tal senso un impegno del Comune a chiederlo e della Prefettura ad autorizzarlo, in modo da restituire ai cittadini un importante immobile ora in mano a criminali.>> annuncia Patrizia Alessi, Capigruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 7.
Aggiungono Maurizio Marrone e Pietro Di Lorenzo della Giunta Ombra comunale <<Perché all’impegno della Magistratura e delle Forze di Polizia nel contrasto della pericolosità sociale di questi anarco-insurrezionalisti fa eco l’assoluta indifferenza dell’Amministrazione comunale proprietaria dell’ex asilo occupato nel richiederne lo sgombero e restituirlo alla collettività dei residenti onesti del quartiere? Era già stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale una nostra mozione che impegnava la Giunta comunale alla riassegnazione o vendita degli immobili comunali occupati dagli antagonisti, ma ora che la Procura e la Questura cercano di ripristinare la legalità e lo Stato dentro quegli edifici solo il Comune rimarrà indietro, peraltro senza nemmeno più l’alibi dell’ordine pubblico?>> Conclude Alessi <<È importante Agire subito, questo chiediamo all’Amministrazione Comunale prima che gli anarchici sfoghino la loro sete di vendetta sul quartiere Aurora, rischio già attuale questa sera quando gli antagonisti si raduneranno proprio all’Asilo>>.

Palazzine ex Moi, in attesa dello sgombero arrivano 150 soldati a presidiare la zona

sindone sicurezza alpiniE’ questione di ore e all’ex Moi potrebbero già arrivare i primi 150 soldati a presidiare una zona ormai in preda al degrado e all’insicurezza. Dopo le proteste degli abitanti di piazza Galimberti e dintorni lo sgombero dei circa 1300 immigrati che si sono impossessati da  anni delle palazzine dell’ex villaggio olimpico potrebbe essere anticipato a febbraio. I soldati invocati dai cittadini e inviati dal governo controlleranno il villaggio abitato da molti sedicenti profughi emoi scontri1 richiedenti asilo e presidieranno anche la zona attorno al cantiere del Filadelfia e via Giordano Bruno. E’ stato il premier Renzi a garantire  un primo stanziamento del Viminale che permetterebbe di accelerare il piano di sgombero.  Dopo le polemiche scaturite dall’assalto al villaggio con petardi e bombe carta da stadio mercoledì notte, che ha dato il via alla rivolta degli occupanti, la tensione era troppo elevata e qualcosa andava fatto.

(foto: il Torinese)

Richieste di asilo raddoppiate: 6000 contro le 3000 dello scorso anno

profughi 2A Torino e provincia raddoppiano le richieste di asilo, Nel 2015, infatti, erano circa 3mila, oggi si aggirano sulle 6mila. Sono dati emersi dal “XIX Osservatorio Interistituzionale sugli Stranieri”, presentato questa mattina. L’aumento delle richieste di cittadinanza per matrimonio e delle iscrizioni scolastiche dei ragazzi stranieri dimostra che chi arriva intende stabilizzarsi. La Prefettura spiega che ci sono 101 comuni che mettono a disposizioni 300 strutture d’accoglienza, di queste 4 superano i 100 posti. Secondo Monica Cerutti, assessora regionale alle Pari Opportunità “la sicurezza è un tema da separare da quello dell’immigrazione. A proposito del Moi la Regione lavorerà per i percorsi di inclusione e per il superamento di questa situazione”.

Lapo arrestato a New York per finto sequestro

lapoL’agenzia Ansa informa che Lapo Elkann  sarebbe stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York. Tre testate statunitensi  scrivono, citando fonti di polizia, che l’arresto sarebbe avvenuto “per aver simulato un sequestro al fine di ottenere dalla famiglia 10mila dollari dopo aver speso tutto  insieme a un escort con cui avrebbe trascorso due giorni a Manhattan consumando alcolici e droga”: L’accusa di cui si parla è di falsa denuncia. Alcune fonti vicine a Lapo sono state interpellate dall’Ansa ma hanno dichiarato di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia.

Il successo di Brignano oggi s’intitola Enricomincio da me

brignano1Perché ricominciare? Ricominciare quando con successo, un successo che perdura da anni, ti sei ampiamente affermato, avendo la certezza sacrosanta di esserti circondato di un pubblico che ti segue, di trovare familiarità con il cinema (agli inizi La bomba per la regia di Giulio Base, poi la chiamata da parte di Carlo Vanzina per South Kensington a fianco di Rupert Everett, per arrivare a Poveri ma ricchi di Fausto Brizzi in uscita il prossimo 15 dicembre) e con il teatro (è cresciuto alla scuola di Gigi Proietti, è stato un applaudissimo Rugantino, per due stagioni ha riempito i teatri con Evolushow), di esser nato e cresciuto con quel mezzo televisivo che ti apre le porte di tutte le case (dalle Iene a Zelig ad Amici, non dimenticando il suo Giacinto nel Medico in famiglia e il ruolo di testimonial di un celebre caffè). Ma ha tagliato il traguardo dei trent’anni di attività e soprattutto dei cinquanta d’età – è nato a Roma, in un ormai lontano 18 maggio, tutto laziale, con origini che s’incrociano tra Sicilia e Abruzzo e che hanno anche, come ci tiene a sottolineare la rete, un piede in Piemonte, “come indica il cognome” -, per cui Enrico Brignano ha voglia di rimettersi in gioco. Forse un po’ presto, ma i traguardi vanno rispettati e la partita è apertissima. Come il gioco. E il desiderio primo è quello di giocare con il proprio nome e di inventarsi questo Enricomincio da me (un ricordo un po’ più personalizzato e senza attese nei confronti dell’antico Troisi?) che debutta stasera all’Alfieri, nel calendario del Fiore all’occhiello di Torino Spettacoli, per rimanere sino a domenica 11 dicembre. Scritto a più mani, oltre all’interprete hannobrignano2 contribuito alla “storia” Mario Scaletta, Riccardo Cassini, Massimiliano Giovannetti, Luciano Federico e la presenza femminile di Manuela D’Angelo, questo rendiconto del/dal passato sembra poggiare su tutto meno che sulla certezza, se è che l’interessato si chiede come prima cosa “se ciò che è diventato è stato il frutto consapevole delle scelte fatte, un disegno del destino oppure una gran botta di cu…riosa casualità”. E allora eccolo qui il mattatore (e cominciamo a usarla questa parola per lui!) a guardarsi indietro e a intraprendere un viaggio nel tempo, rincontrando vecchie conoscenze, brani di una comicità già percorsa, ombre mai più messe a fuoco, scommettendo anche sull’inesistenza del passato e reinventando una strada diversa da quella percorsa, per il solo gusto di scoprire dove mai lo avrebbe portato. Non è solo Brignano sul palcoscenico con la scrittura, con il divertimento e la riflessione di esporsi in prima persona, con la fatica di un attento professionista che deve tenere le fila di ogni attimo dello spettacolo; attorno a lui Ettore Massa, nel ruolo di Starbuck e Ilaria De Rosa come Giulietta, oltre una compagnia di dodici brillanti solisti. Per una serata a conferma di un successo che ha ancora tanta strada da percorrere.

Elio Rabbione

Le Giornate della Blue Economy,

blue-economySuperare la crisi ripartendo dalle risorse presenti nel territorio e dall’imitazione della natura: è l’Approccio Sistemico proposto da Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino e Consulta Europea Regionale

Immaginare il rapporto tra le attività umane e naturali come una relazione, anziché come una competizione  e cercare di superare la crisi ripartendo dalle risorse presenti nel territorio e dall’imitazione della natura: è l’Approccio Sistemico proposto da Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino e Consulta Europea Regionale, che propongono un ciclo di incontri per discutere di questi argomenti e giungere, alla fine, all’elaborazione di piani di sviluppo basati sulla Blue Economy. Le Giornate della Blue Economy, organizzate a un anno dall’avvio del Protocollo d’intesa sottoscritto tra il DAD e la Consulta Europea Regionale, nascono dall’esigenza di mettere a confronto diversi attori su tematiche attuali relativamente ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale, che coinvolgono e incidono sul territorio piemontese.

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La cosiddetta Blue Economy, di cui è fondatore l’economista Gunter Pauli, si ispira all’imitazione della natura e della sua capacità di non generare rifiuti, proponendo un modello che permette alla fine di generare profitti, nuova occupazione, qualità ambientale e cultura di sistema; esalta le qualità del territorio e aiuta a risolvere problematiche ambientali e sociali. Questa teoria economica contiene in sé il concetto di approccio/design sistemico sviluppato dal gruppo di ricerca di Design Sistemico del Politecnico di Torino, fondato dal professor Luigi Bistagnino: un nuovo modo di affrontare il progetto, i processi produttivi e ottenere anche prodotti sostenibili, in cui l’output di un sistema è sempre l’input di un altro. I principali obiettivi sono le cosiddette “emissioni zero”, la concretizzazione di un nuovo modello economico-produttivo e la nascita di una comunità fortemente relazionate e connessa consciamente al proprio territorio, nella quale l’esistenza dei singoli è relazionata a quella degli altri con i quali da vita ad una rete vitale fortemente attiva e resiliente. L’insieme valorizza le parti.

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Il Protocollo d’intesa prevede anche l’applicazione di un Disciplinare dell’Approccio Sistemico, con ricadute sul territorio, sulla comunità e sui prodotti o servizi. Un modello economico e produttivo sistemico necessita di nuovi parametri di valutazione, non più basati sulla quantità ma sulla qualità dei processi e dei prodotti. Il Disciplinare fornisce i criteri di valutazione su cui basare i rapporti tra le varie attività produttive.La produzione si svolge in un contesto locale e di rete, in una collaborazione virtuosa tra processi produttivi (agricoli e industriali), sistema dei regni naturali, contesto territoriale e comunità. Da questo legame nasce un progetto più allargato e complesso, che abbraccia non solo tutta la filiera produttiva ma anche tutte le attività con essa relazionate.  L’applicazione del Disciplinare dell’Approccio Sistemico propone che tutto questo processo venga valutato e regolamentato da un Comitato Scientifico di riferimento composto da membri esperti di Design Sistemico e componenti di enti che rappresentano il sistema produttivo, che attribuiranno il livello di appartenenza al sistema a ciascuna attività che ne vorrà far parte.

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Il Primo appuntamento del ciclo “Le Giornate della blue Economy” si terrà mercoledì 30 novembre 2016 ore 11.00 al Castello del Valentino – Sala dei Gigli; all’incontro di presentazione dell’iniziativa, dal titolo La Blue Economy in Piemonte, ad un anno dalla firma dell’accordo di programma tra Consulta Regionale Europea e Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino, interverranno:

Daniela Ruffino, Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e Presidente della Consulta Regionale Europea

Silvia Barbero, Politecnico di Torino

Luigi Bistagnino, Systemic Approach foundation

Fama’s Singing Christmas

fama-nataleIl ricavato sarà interamente devoluto all’ABIO, l’Associazione per il Bambino in Ospedale, che si occupa di aiutare i bambini a superare l’impatto con la degenza

Sabato 3 dicembre alle 21 e domenica 4 dicembre alle 15 presso il Teatro della Divina Provvidenza, in Via Asinari di Bernezzo 34/A a Torino, si terrà la seconda edizione di Fama’s Singing Christmas. Il ricavato sarà interamente devoluto all’ABIO, l’Associazione per il Bambino in Ospedale, che si occupa di aiutare i bambini a superare l’impatto con la degenza in ospedale attraverso il gioco, l’ascolto e il sorriso in ambienti a misura di bambino. Il tema dello spettacolo sarà l’abbinamento dei due grandi temi che accomunano i sogni dei bambini, e non solo: il Natale e il mondo delle favole. Sul palco si esibiranno cinque cantanti e cinque musicisti, interamente live. Fama’s è un gruppo di papà e mamme che cantano insieme e che si sono conosciuti alle scuole elementari dei propri figli. Da quel momento è nata una storia di amicizia e di grande passione per la musica che li ha portati a debuttare lo scorso anno e, visto l’incoraggiante successo ottenuto, a riprovarci quest’anno, sempre nel rispetto di uno spirito amatoriale di voglia di stare insieme e di dedicarsi a una causa preziosa come la salute e il futuro dei bambini.

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Per prenotazioni biglietti:     

340 0595245

Tff con 3000 spettatori in più nonostante il budget ridotto

tff-34-seraI dati complessivi delle presenze al 34° Torino Film Festival confermano la tendenza alla crescita fatta registrare dalle precedenti edizioni, frenata soltanto dalla capienza delle sale a disposizione e dal budget ridotto, che è rimasto lo stesso dopo i tagli imposti in anni recenti. Il significativo incremento delle prevendite online, l’aumento del numero degli accreditati, della vendita di biglietti interi e di pass giornalieri testimoniano di un’attenzione sempre maggiori nei confronti della manifestazione, che per crescere ulteriormente avrebbe bisogno di poter accedere a maggiori risorse e a nuove sale di proiezione. I tremila spettatori in più, che si aggiungono ai 75.000 della precedente edizione, indicano che il Torino Film Festival è una realtà consolidata per tutti gli amanti del cinema e con prospettive di crescita che dovranno essere attentamente considerate e valorizzate, rivolgendosi a nuovi settori di pubblico che hanno mostrato interesse e curiosità nei confronti della manifestazione cittadina tra le più importanti a livello nazionale e internazionale.

(foto: il Torinese)

ALLUVIONE, GARIGLIO (PD): CAMBIANO PRIORITÀ BILANCIO, METTIAMO SUBITO NUOVE RISORSE

allu“Dopo l’alluvione della settimana scorsa dobbiamo cambiare le priorità del bilancio del Piemonte in discussione in Consiglio regionale”. Lo dichiara il capogruppo e segretario regionale del PD, Davide Gariglio, commentando il Patto per il Piemonte annunciato dal Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e da Chiara Appendino, Sindaca della città metropolitana.

“È il nostro obbiettivo – prosegue – compiere uno sforzo per reperire le risorse necessarie a sostegno dei lavori più urgenti nei tanti Comuni danneggiati dall’alluvione. Serve un lavoro condiviso e il senso di responsabilità di tutti – sottolinea Gariglio – dobbiamo arrivare entro la fine di Novembre all’approvazione del bilancio, solo così possiamo rendere subito disponibili le somme indispensabili  per i primi lavori nei Comuni coinvolti. Il Governo – prosegue –  ha già garantito il proprio sostegno, a partire dalla dichiarazione dello stato di calamità, in aggiunta la Regione deve fare la propria parte a sostegno dei tanti cittadini colpiti dall’ondata di maltempo”.

Cibo per l’umore da “Food For Mood”

Il team punta molto alla qualità delle materie prime (ricordiamo, per esempio, la carne cruda piemontese nelle sue varianti spesso usata come regina del menù) ed a svariate tipologie di pane fragrante e digeribile

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“Cibo per l’umore”; questa è l’idea alla base del progetto di Enrica e Massimo, una coppia davvero creativa che da poco ha rinnovato il proprio locale “Food For Mood” in via Andrea Doria 3/C a Torino. Da loro si mangia sano, senza dover rinunciare al piacere del palato. La cucina è un ambiente sereno dove si creano accostamenti fantasiosi, dando così vita a panini caserecci, bruschette artigianali ed altre prelibatezze tostate sul momento per poi essere farcite con alimenti caldi e freddi.Oltre ad appagare la vista, qui si offrono al palato gusti superlativi senza appesantire. Come alla base di ogni street food, infatti, il locale offre veloci degustazioni anche da portar con sé a passeggio.Il team punta molto alla qualità delle materie prime (ricordiamo, per esempio, la carne cruda piemontese nelle sue varianti spesso usata come regina del menù) ed a svariate tipologie di pane fragrante e digeribile. Una squisitezza in tipico stile food for mood, da accompagnare ai panini o gustare come unico e sfizioso spuntino, sono le Chips; non le canoniche patatine fritte (spesso unte), ma sottili sfoglie di patate croccanti e saporite.

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La filosofia di vita di questo laboratorio artigianale si fonda sulla concezione per cui il benessere quotidiano sia dato per un 50% dall’appagamento del desiderio di cibo e per il restante 50% da qualità e metodologia di cottura. Ed é così che si imposta il locale, sul prendersi cura delle diverse tipologie di clienti: ci sono, infatti, piatti senza glutine, veggie e vegan; senza precotti o congelati. È fatta inoltre molta attenzione alle possibili intolleranze, in modo da garantire al pubblico una gradevole e mirata esperienza culinaria.

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Passione, gentilezza ed affidamento sui giovani, questo il mix che contraddistingue Enrica e Massimo e per il quale sono così apprezzati dalla loro clientela. Sono entrambi caratterizzati da una grande dote, oltre all’interesse per il benessere salutare ma gustoso: il lavoro di squadra, accompagnato da proposte in continuo mutamento e svariati programmi pensati per il futuro (catering, pranzi d’ufficio, eventi a tema ed altre belle novità).m Insomma, Food for Mood vuol dire mettersi costantemente in gioco, rielaborare e studiate; vuol dire chiacchiere, sorrisi e buon cibo…sentendosi a casa.

Federica Testa