redazione il torinese

Festa della leva a Cavagnolo

cavagnolo-comuneA Cavagnolo sta per scattare l’anno della leva del 1999 che raggiungerà il diciottesimo anno di età. Alle ore 11 di domenica 8 gennaio 2017, il sindaco Mario Corsato e l’amministrazione comunale incontreranno i coscritti della leva in municipio, nella sala consiliare intitolata ad Evasio Falletti. Sarà quella l’occasione per lo scambio degli auguri e per la consegna di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana.

Massimo Iaretti

 

Nosiglia: “il terrorismo fa paura, complica la vita degli immigrati”. E non solo la loro

Il giorno dell’Epifania l’arcivescovo di Torino, mons.Cesare Nosiglia, presso la Chiesa del Santo Volto, nell’omelia per la ‘Festa dei popoli’ ha toccato i temi dell’immigrazione e i doveri dell’accoglienza. “Di fronte a tante difficoltà che incontriamo ogni giorno, nel nostro cammino di inserimento, non dobbiamo scoraggiarci.  

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Questa città  tante volte si mostra indifferente ed estranea, se non sospettosa e poco propensa ad accogliere gli immigrati come vorremmo”. L’arcivescovo ha aggiunto:  “Anche la crisi economica  e le difficoltà di applicazione delle leggi per l’accoglienza e il permesso di soggiorno creano ulteriori difficoltà, come il problema della casa e del lavoro, i ricongiungimenti familiari”. Nosiglia, pensando probabilmente all’episodio della famiglia islamica che, nei giorni scorsi, in un cinema di Torino, è stata sospettata di terrorismo dal pubblico che ha abbandonato la sala, ha sottolineato anche questo aspetto: ” il timore  del terrorismo suscita paure e rifiuti, e rende sempre più difficile la vita degli immigrati”. E non solo degli immigrati, a dirla proprio tutta.

 

(foto: il Torinese)

Il Museo della Radio e della Tv apre nel weekend

RADIO1Visto il successo del ponte dell’Immacolata, con  la presenza di 4.000 visitatori, il Museo della Radio e della Televisione Rai di via Verdi 16 a Torino effettua un’apertura straordinaria – a ingresso libero – anche il 6 il 7 e 8 gennaio dalle 10 alle 18. Grazie al Centro di Produzione Tv Rai di Torino e  all’aiuto dell’Associazione Aire e del Gruppo Anziani Rai, si potrà andare alla scoperta della storia della comunicazioni, dal RADIO3telegrafo alla Tv digitale, dai trasmettitori di Marconi al primo televisore, fino ai nostri giorni. Il museo torinese è edicato all’ingegner Enrico Marchesi, che fu pioniere della radiofonia italiana e primo presidente dell’Eiar: circa 1.200 i cimeli esposti, come  il fonografo a cilindro di Edison, microfoni e telecamere di tutte le epoche, registratori. Il Museo è  aperto nei giorni feriali.

 

(foto: il Torinese)

Cota assolto perché i rimborsi erano legittimi

cota fotoLe motivazioni della sentenza sulle spese regionali della precedente legislatura, specificano che l ‘ex presidente della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota, ha dato “puntuali giustificazioni” a quelle che all’inizio dell’inchiesta erano parse “spese abnormi”. Così il tribunale di Torino, il 7 ottobre scorso,  ha assolto l’esponente politico dall’accusa di peculato al termine del processo per la cosiddetta Rimborsopoli dei consiglieri regionali piemontesi. In relazione a questi ultimi i  giudici avevano inflitto dieci condanne, mentre le assoluzioni erano state quindici.

Terza stagione per G&T, la serie gay italiana

gt-gayA distanza di 2 anni dalla messa in onda della seconda stagione, sono stati prodotti 2 episodi della durata di 30 minuti ciascuno grazie solo ed esclusivamente al sostegno economico dei fan. Le due puntate saranno disponibili sul canale Vimeo On Demand della serie al costo di 1.99 € ciascuna a partire dal 17 gennaio 2017. L’intenzione è quella di riuscire ad andare avanti con il progetto utilizzando nuovi metodi di distribuzione. Finora la visione free su Youtube è stata necessaria a raggiungere la più ampia fetta di pubblico possibile, ora la messa in vendita degli episodi, ad una cifra simbolica, permetterà alla produzione di proseguire il lavoro già nell’anno 2017. I due episodi realizzati, a livello narrativo, riprendono le vicende un anno dopo gli ultimi avvenimenti della seconda stagione. I personaggi, che crescono insieme agli autori, si confrontano sempre più con i problemi della vita di tutti i giorni. Parallelamente vengono affrontate le tematiche più sensibili già accennate nelle prime due stagioni: bullismo, accettazione di sé, omofobia senza tralasciare la legge sulle Unioni Civili da poco introdotta nel nostro Paese.

G&T, REALIZZARE UNA SERIE GAY IN ITALIA

Raccontare la complessa, seppur quotidiana, storia d’amore tra due ragazzi senza stereotipi o censure: era questo lo scopo principale che Francesco D’Alessio – interprete, regista e fondatore della compagnia di produzione RtaMovie – si era prefissato quando ha cominciato a pensare a G&T. Dopo aver coinvolto Matteo Rocchi, Gabriele Pellegrino e Lorenzo Li Calzi come co-sceneggiatori, non restava dunque che trovare il modo migliore per raccontare questa storia. È stato allora che la scelta è ricaduta sul web, che avrebbe consentito loro di restare fedeli all’idea originale, garantendogli una totale autonomia espressiva e offrendogli la possibilità di raggiungere un pubblico molto vasto. Il budget limitato messo a disposizione dalla RtaMovie messo a frutto grazie alla passione e alla determinazione di Francesco D’Alessio e Matteo Rocchi – sceneggiatori, registi, produttori e attori protagonista della serie –, ha fatto sì che nell’estate 2012, a Torino, si potesse dare il via alle riprese. Il primo episodio di G&T ha fatto il suo debutto on-line su Gay.it a dicembre del 2012, e subito dopo sul canale di YouTube dedicato. La serie ha guadagnato un numero sempre crescente di fan ed è stata rinnovata per una seconda stagione, che ha fatto il suo debutto in rete nel 2014.

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IL SIGNIFICATO DIETRO IL TITOLO

G&T sono Giulio e Tommaso, i protagonisti della serie, due amici d’infanzia che all’improvviso capiscono che il loro rapporto potrebbe nascondere un sentimento più profondo. Ma il titolo gioca anche con le diverse sfumature del verbo inglese “to get”: capire, diventare, conquistare…

ESPORTARE UN PRODOTTO MADE IN ITALY

La serie, nel corso degli anni, è riuscita a conquistare un pubblico internazionale e poliglotta: moltissimi fan si sono offerti di sottotitolare tutti i dialoghi in più di 10 lingue dando così la possibilità alla storia di viaggiare in tutto il mondo. Nel 2014, G&T è stata nominata come Miglior serie a tematica gay di tutto il mondo da MySoCalledGayLife, un gruppo di riviste del settore inglese, irlandese, australiano e americano e ha inoltre visto assegnare due premi come migliori attori protagonisti a Matteo Rocchi e Valeria Tardivo al Los Angeles WebFest. G&T conta oltre 91 milioni di visualizzazioni su You Tube, con più di 102.000 iscrizioni al canale. La colonna sonora della serie comprende brani composti e interpretati da artisti emergenti italiani che hanno realizzato canzoni inedite e cover di pezzi dance degli anni ’90 riarrangiati in chiave acustica. LE PRIME DUE STAGIONI G&T – Prima stagione (14 episodi) La trama ruota intorno a due ragazzi, Giulio e Tommaso: amici sin dall’infanzia, complice qualche bicchiere di troppo, finiscono per baciarsi a una festa universitaria. Tommaso, che ha già una ragazza, farà di tutto per dimenticare gli eventi di quella fatidica serata, terrorizzato dall’idea di dover affrontare una scomoda verità, e le strade dei due finiranno per separarsi. Cinque anni più tardi, il destino li farà rincontrare. G&T – Seconda stagione (13 episodi) “Impariamo davvero dai nostri errori, o siamo condannati a ripeterli ancora e ancora, in un circolo senza fine?”: questo è l’interrogativo da cui trae spunto la seconda stagione di G&T. Dopo il viaggio difficile e a tratti doloroso che li ha portati a ricongiungersi, Giulio e Tommaso sono finalmente una coppia. La loro tanto attesa – e per certi versi idealizzata – relazione dovrà ora scontrarsi con la routine e i piccoli – grandi – problemi del quotidiano. Riusciranno a far sì che la loro vita insieme continui, o la vedranno sgretolarsi davanti ai loro occhi?

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Vimeo On Demand: https://vimeo.com/ondemand/getwebserie Youtube channel: www.youtube.com/user/GETwebserie

 

Timori per la meningite, ma non era contagiosa

sanitaE’ casalese il primo caso di meningite dell’anno in Piemonte. Si tratta di una donna che è giunta all’ospedale Santo Spirito martedì ed è stata poi ricoverata al nosocomio di Alessandria. E, fortunatamente, è stata una forma non contagiosa e non meningite derivante da un ceppo infettivo come si è premurata immediatamente di fare sapere l’azienda ospedaliera alessadrina e hanno Subito riportato gli organi di informazione. A Casale, però, la voce si era sparsa nella stessa serata di martedì, addirittura vi era chi parlava di uno sgombero del pronto pronto-soccorso- soccorsisoccorso del Santo Spirito. Ma, sia sul web (la notizia del caso era stata riportata in un gruppo Facebook e subito rimossa) sia nelle varie reti social di comunicazione è arrivata subito la conferma che si trattava di un caso non contagioso e pertanto sono stati evitati allarmismi inutili. Questo, però, non ha impedito che gli operatori del pronto soccorso casalese abbiano dovuto rispondere a diverse telefonate. Vittorio Demicheli, della Direzione regionale della sanità getta acqua sul fuoco: “In Piemonte nel 2016 abbiamo registrato nove casi di meningite contagiosa da meningococco e rileviamo un trend in regressione. La media, per la forma non contagiosa, è di 200 casi all’anno. Cominciamo, dunque, a vedere gli effetti delle vaccinazioni”. Asl ed Asl Al, nel confermare, in linea con il ministero della salute che “al momento non esiste alcuna situazione epidemica” sottolineano che la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma, in linea con i numeri degli ultimi anni.

Massimo Iaretti

Tram più veloci con la taratura dei semafori

tram coloriLa società 5T intende rivedere  i parametri di funzionamento degli impianti semaforici centralizzati per i tram. Così,  su disposizione dell’assessorato ai Trasporti della Città, si farà in modo di  aumentare la velocità del servizio di trasporto pubblico, con una sperimentazione che inizierà dalla linea 16. Gli impianti semaforici coinvolti  sono in corso San Maurizio, Regina Margherita, Tassoni,  Peschiera-Einaudi e Massimo D’Azeglio. Si calcola che si possano risparmiare circa 5 minuti sulla percorrenza dell’intera linea, con una riduzione dei tempi del  10%. Un intervento verrà  effettuato anche sulla linea 15 e sulle principali linee di autobus. 

 

(foto: il Torinese)

 

Meningite, la situazione in Piemonte è regolare: casi nella norma

vaccino45La diffusione della meningite batterica in Piemonte, comunica l’Assessorato regionale alla Sanità, è nella norma, anzi il trend è in continua diminuzione nel 2016 rispetto agli anni precedenti, grazie anche all’introduzione a partire dal 2010 della vaccinazione dei bambini. L’ Assessorato regionale non consiglia la vaccinazione, poiché non vi è alcun particolare rischio: ad oggi il problema è circoscritto alla Toscana. In Piemonte  per la meningite sono vaccinate circa 50.000 persone l’anno, con una media annua di 3 casi per milione di abitanti, per un totale di 12 casi l’anno. Se ora arrivassero centinaia di migliaia di richieste il sistema andrebbe inutilmente in tilt”. Nel territorio del Piemonte, l’Assessorato alla Sanità nel 2016 ha segnalato la bassa incidenza dei casi di meningite batterica, con un trend in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Ad esempio nell’ASL TO3 i casi di meningite batterica sono stati 12, di cui solo 2 di origine meningococcica (negli altri casi si è trattato di meningite pneumococcica). “Si ribadisce, quindi, – affermano in Regione – che non sussiste alcun motivo di preoccupazione e che lo stesso Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte non consiglia la vaccinazione antimeningococcica a tutta la LETTO OSPEDALEpopolazione adulta.Si ricorda che dal 2010 il vaccino antimeningococcico di tipo C è offerto gratuitamente a tutti i bambini dopo il dodicesimo mese (unitamente al vaccino antimorbillo-rosolia-parotite) e ai sedicenni con l’ultimo richiamo su invito della vaccinazione antitetanica-difterica-pertossica, con una adesione intorno al 90%”.Le vaccinazioni per i soggetti sotto i 18 anni è comunque gratuita e può essere richiesta presso gli ambulatori vaccinali pediatrici/adolescenti del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica , mentre gli adulti possono rivolgersi agli ambulatori vaccinali adulti del medesimo servizio: in questo caso la vaccinazione è somministrata in regime di co-payment (costo del vaccino a prezzo ASL a carico dell’assistito).

MUSEI REALI: DALL’EPIFANIA RIPARTONO LE VISITE GUIDATE ALLE CUCINE DEI SAVOIA

Dal 6 gennaio al 26 febbraio 2017, dal venerdì alla domenica.

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Chi non si è mai domandato cosa mangiassero il re e la regina ogni giorno? Oppure quale fosse il cerimoniale da seguire per servire a tavola un sovrano? E qual era lo stile di vita ai tempi di Maria Teresa d’Asburgo, moglie di Carlo Alberto?

I Musei Reali offrono l’opportunità di soddisfare queste e molte altre curiosità grazie a A Palazzo c’è di più, programma che permette al pubblico la possibilità di scoprire ambienti solitamente non compresi nei normali percorsi di visita, con visite a cura dei volontari dell’Associazione degli Amici di Palazzo Reale.

Da venerdì 6 gennaio fino a domenica 26 febbraio 2017 le visite guidate permettono di ammirare le Cucine Reali e l’appartamento della Regina Maria Teresa.

Le visite si tengono ogni venerdì, sabato e domenica (ad eccezione della prima domenica del mese) alle ore 10-11-12-15-16-17; biglietto Euro 4 (per ciascuna area); non è necessaria la prenotazione; gruppi di massimo 25 persone.

Regia di Lavia per “I Pagliacci” di Leoncavallo

Al Regio di Torino  con la direzione del toscano Nicola Luisotti

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Approda al teatro Regio di Torino un nuovo allestimento dell’opera “I Pagliacci” di Leoncavallo, nella rilettura in chiave contemporanea da parte del regista Gabriele Lavia, con il maestro Nicola Luisotti, che dirige l’Orchestra e il Coro del teatro Regio.I Pagliacci furono composti nel 1892, sull’onda d’urto della Cavalleria rusticana di Mascagni, e con essi Leoncavallo fu capace di rinnovarne il successo, abbandonando i soggetti pseudo wagneriani sui quali fino ad allora si era concentrato. Leoncavallo scrisse da se’ il libretto e I Pagliacci divennero un vero e proprio manifesto di pensiero, convogliato nel prologo a sipario chiuso, in cui viene specificato e illustrato il valore realistico dell’azione che seguirà, un vero e proprio squarcio di vita. La nuova regia di Gabriele Lavia sceglie un orientamento che risponde alla poetica verista; l’ambientazione è quella di una periferia italiana del secondo dopoguerra, con forti richiami estetici al neorealismo cinematografico. “I Pagliacci – spiega Gabriele Lavia – è un’opera molto complessa con cui Leoncavallo ha costruito un impianto filosofico molto ben espresso nel Prologo, dove i temi dell’opera emergono in modo molto chiaro. Il personaggio del Prologo, Tonio, entra discretamente   in scena chiedendo permesso e dicendo timidamente due volte “Si può? “.

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La vicenda è basata su un episodio storicamente avvenuto nel piccolo paese in cui il compositore trascorse la fanciullezza. Leoncavallo inserì la cosiddetta “poetica del brutto”, entrata nell’opera italiana a partire dai tempi di Victor   Hugo, attraverso la mediazione del Rigoletto. Nei Pagliacci serpeggiano suggestioni della Carmen di Bizet, tra cui la trombetta giocosa e il Coro femminile in apertura, e gli effetti fascinosi di spazialità nella scena delle campane, che riecheggiano gli stilemi wagneriani. Dopo l’intermezzo sinfonico, lo stile viene a ricalcare minuetti e gavotte settecentesche, fino alla sovrapposizione finale in un intreccio grottesco, dove predomina la scrittura drammatica, dimostrazione prima del recupero delle maschere nel teatro non soltanto operistico novecentesco. La partitura, seppur nella sua brevità, mette a dura prova i cantanti impegnati. Nel ruolo della protagonista i soprani Erika Grimaldi e Davinia Rodriguez rendono la linea vocale di Nedda, giocata tra momenti lirici alternati a altri di più forte intensità drammatica. Il tenore Fabio Sartori interpreta il personaggio di Cani, presentando un timbro di rara bellezza e una presenza scenica notevole. Roberto Frontali, noto baritono romano, interpreta Tonio.La prima dei Pagliacci ebbe luogo al Teatro dal Verme di Milano nel 1892 e fu subito un grande successo. Divenne universalmente celebre la sua romanza ” Vesti la giubba”. L’opera fu capace di mettere in scena, magistrale esempio di teatro nel teatro, i profondi conflitti tipicamente novecenteschi e di anticipare, dal punto di vista drammaturgico, soluzioni che, qualche anno dopo, Pirandello avrebbe portato alle estreme conseguenze.

 

Mara Martellotta