redazione il torinese

Universiadi di Almaty: la torinese Giada Russo affronta l’ “armata russa”

russo giada 2Mercoledì 1° febbraio 2017 la torinese Giada Russo dell’Ice Club Torino asd esordirà alle XXVIII Universiadi Invernali di Almaty in Kazakistan, pattinando nel programma corto il requiem “Memorial”. Il 2 febbraio 2017 l’azzurra gareggerà nel programma lungo sulla musica dell’ “Adagio” di Mahler. Entrambi i programmi sono stati coreografati da Edoardo De Bernardis. Le Universiadi Invernali 2017 si presentano come una competizione più difficile dei recenti Europei di Ostrava. Tra le 33 atlete in gara l’taliana si troverà a competere con l’ “armata russa”, composta dalla Campionessa del Mondo Elizaveta Tuktamysheva e da grandi pattinatrici come Alena Leonova e Elena Radionova. Inoltre, affronterà atlete europee di buon livello, oltre alla connazionale Roberta russo giada 1Rodeghiero. Una sfida difficile, per atlete di carattere e coraggio, doti che non mancano alla giovane torinese, già due volte campionessa “tricolore” nella specialità. .Io cercherò di pattinare come so, al meglio delle mie possibilità, di mettercela tutta senza pensare alle altre – ha affermato Giada Russo – poi attenderò le decisioni dei giudici con serenità e con la consapevolezza di essermi impegnata fino in fondo”. “Queste Universiadi – ha aggiunto l’azzurra – al di là del risultato, sono un sogno che si avvera. Il mio obiettivo è stato sempre quello di dedicarmi allo sport agonistico senza, però, trascurare lo studio. Ho fatto tanti sacrifici, ma ci sono riuscita”. La direttrice dell’Ice Club e storica allenatrice di Giada Russo, Claudia Masoero, che la accompagna ad Almaty, ha commentato così la difficile gara che attende la sua atleta: “Le Universiadi saranno una bella esperienza per Giada. Potrà gareggiare con atlete di grandisimo livello e sono sicura che sarà motivata a fare del suo meglio”.

Marco Travaglini

Polizia ed Esercito al confine contro terrorismo e immigrazione clandestina

sindone sicurezza alpiniGli agenti di polizia di Bardonecchia sono impegnati nel contrasto dell’immigrazione clandestina e nelle attività antiterrorismo, attraverso controlli sui treni Milano-Parigi,  la stessa tratta utilizzata da Anis Amri, l’autore della strage di Berlino.  Tra il primo gennaio 2016 e il 24 gennaio 2017 sono stati  in tutto 6.317 i respingimenti eseguiti dal Settore Polizia Frontiera della cittadina sulle alpi olimpiche, Polizia-Stradale-notteche detiene compiti di Polizia di Frontiera e di Commissariato distaccato della Questura di Torino. Gli extracomunitari segnalati perché senza documenti sono stati  invece 1.534, di cui 149 minori, 38 i soggetti arrestati a vario titolo e 77 gli indagati in stato di libertà. In aumento i  controlli al Traforo autostradale del Fréjus, in collaborazione con una aliquota dell’Esercito Italiano, al valico del Monginevro, insieme alle autorità francesi, e al cantiere Tav di Chiomonte, in occasione di cortei e manifestazioni.

Al mauriziano il chirurgo-elettricista per salvare il cuore

maurizianoPer la prima volta in Italia eseguito un intervento rivoluzionario di ablazione cardiaca transcatetere con una tecnologia innovativa (TOPERA), presso l’ospedale Mauriziano di Torino

 

Per la prima volta in Italia è stato eseguito un intervento rivoluzionario di ablazione cardiaca transcatetere con una tecnologia innovativa (TOPERA), che consente di individuare le zone critiche che sostengono l’aritmia anche nei casi più complessi e di neutralizzarle attraverso l’ablazione con l’utilizzo di una nuova metodica di mappaggio del substrato elettrico per localizzare i punti nevralgici nascosti detti rotori, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente. E’ un disturbo del ritmo cardiaco che affligge milioni di italiani. Si può calcolare che a Torino e provincia insorgano circa 1000 nuovi casi ogni anno e che la diffusione della malattia sia destinata ad aumentare essendo legata all’invecchiamento della popolazione. Essa produce sintomi sotto forma di un fastidioso batticuore, può dare origine ad una insufficienza cardiaca ed è legata ad un rischio aumentato di ictus cerebrale di cui è causa nel 20% dei casi.

L’ablazione transcatetere è la metodica più efficace nel trattamento di questa aritmia, essendo indicata nei pazienti che non rispondono alla terapia farmacologica. Tuttavia anche l’ablazione può ASLrisultare non efficace specie in quei pazienti che presentano forme avanzate di lunga durata che resistono anche a questo approccio terapeutico ed in presenza di altre cardiopatie associate. Un paziente di 60 anni, affetto da fibrillazione atriale persistente, trattato in passato con farmaci e con procedure ablative classiche senza buon esito, iniziava a dar segni di danno della funzione contrattile del cuore proprio a causa dell’aritmia.

Nei giorni scorsi è stato sottoposto per la prima volta in Italia dal dottor Stefano Grossi, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano (diretta dalla dottoressa Maria Rosa Conte), ad una procedura di ablazione mediante una metodica innovativa che si avvale di una apparecchiatura (TOPERA), in grado di elaborare le migliaia e migliaia di segnali elettrici che attraversano l’atrio fibrillante, riuscendo a localizzare i punti nevralgici nascosti che sostengono l’aritmia, denominati rotori. L’ablazione dei rotori ha determinato l’interruzione immediata dell’aritmia nel paziente. Lo studio del substrato elettrico della fibrillazione atriale è un settore di grande interesse presso i principali centri di aritmologia. Grazie a questo innovativo intervento ci sono i presupposti per sperare di aver compiuto un ulteriore passo avanti nella terapia ablativa della fibrillazione atriale.

 

(Foto: il Torinese)

 

Giada Russo, da flower a Torino 2006 la farfalla torinese vola alle Universiadi di Almaty

La torinese Giada Russo, 19 anni, campionessa italiana senior nel 2015 e nel 2016, rappresenterà l’Italia alle Universiadi di Almaty in Kashakistan. La vedremo impegnata il 1° febbraio nel programma corto e il 2 febbraio in quello lungo. La incontriamo alla vigilia della partenza per Almaty per parlare con lei della sua carriera, dei suoi programmi, delle gare che la attendono e del suo legame con Torino.

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RUSSO G2

Giada, la tua carriera di pattinatrice è iniziata e prosegue tuttora nella tua città: Torino. Ci racconti i tuoi esordi e i tuoi successi nazionali ed internazionali.

– Mi sono avvicinata al pattinaggio grazie ai miei genitori. Si sono conosciuti ad un corso di pattinaggio per adulti, si sono fidanzati e, poi, sposati. Era quasi destino che io mi dedicassi a questo sport. La mia prima insegnante è stata Claudia Masoero, che continua ad essere la mia allenatrice. Avevo quattro anni. L’anno successivo ho iniziato a lavorare anche con Edoardo De Bernardis. Ricordo un Tazzoli ancora all’aperto. Successivamente, ci siamo trasferiti a Torino Esposizioni e dal 2006, dopo le Olimpiadi, abbiamo potuto allenarci al Pala Vela, al Pala Tazzoli e al Pala Olimpico di Pinerolo. Ho vinto parecchie gare in tutte le categorie. Sono stata campionessa junior a Courmayeur nel 2012, terza a Milano nel 2013 all’esordio in categoria senior alle spalle di Carolina Kostner e di Valentina Marchei, campionessa italiana senior nel 2015 e nel 2016 e ancora terza quest’anno dietro a Carolina Kostner tornata alle gare e a Roberta Rodeghiero. Ho preso parte a due Campionati Europei e ai Giochi Olimpici della Gioventù Europea.

Sei stata flower a Torino 2006, testimonial per il decennale delle Olimpiadi di Torino lo scorso anno e adesso ti vedremo alle Universiadi…

– Le Universiadi sono un appuntamento al quale tengo molto. Rappresentano la realizzazione del mio obiettivo di conciliare sport a livello agonistico e studio. Ho sempre frequentato con profitto la scuola, a costo di grandi sacrifici. Mi sono iscritta quest’anno a Scienze dell’Educazione e ho già dato un esame. Sogno di insegnare ai bambini delle scuole elementari e, naturalmente, vorrei diventare maestra di pattinaggio.

RUSSO G1

Affronterai un’Universiade che, al contrario di edizioni passate, vede tra le 33 partecipanti campionesse di altissimo livello. I tuoi obiettivi.

– Queste Universiadi saranno una competizione incredibile, più difficile di un Europeo. Le atlete in gara saranno 33 e mi troverò a gareggiare contro l’ “armata russa”, composta dalla campionessa del mondo Elizaveta Tuktamysheva, da Alena Leonova e da Elena Radionova. Inoltre, ci saranno grandi pattinatrici europee e la mia connazionale Roberta Rodeghiero. Sarà una gara di altissimo livello. Io cercherò di pattinare come so, al meglio delle mie possibilità, di mettercela tutta senza pensare alle altre, poi attenderò le decisioni dei giudici con serenità e con la consapevolezza di essermi impegnata fino in fondo.

-Quali programmi porterai alle Universiadidi Almaty? Come sono nati?

– Porterò due programmi antitetici tra loro. Sono stati scelti e preparati con la mia allenatrice, Claudia Masoero e con il mio coreografo, Edoardo De Bernardis. Per il corto abbiamo deciso di scegliere una musica molto intensa, un requiem, “Memorial”, mentre per il programma libero pattino sull’Adagio di Mahler, un pezzo molto dolce. Anche i costumi sono totalmente differenti: quello del requiem è nero, cupo, quasi aggressivo, quello dell’adagio è rosa pallido, leggero, delicato.RUSSO G3

Ci parli del tuo gruppo allenatori all’Ice Club Torino e del rapporto che, anno dopo anno, si e’ creato tra voi?

– È un gruppo tutto torinese, a cominciare dai miei allenatori storici: Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis e da Monica Farneti. A loro si sono aggiunti le abruzzesi Cristiana e Fabiana Di Natale e, da qualche mese, anche Oxana Kichenko del Bolshoj di Mosca. E’ un team molto unito e per me rappresenta una seconda famiglia.

Giada e Torino: quanto è forte il legame con la tua città?

– Incredibilmente forte. Amo molto Torino e non ho mai pensato di lasciarla per andare ad allenarmi altrove. È la città nella quale sono nata, nella quale sono cresciuta, dove vive la mia famiglia, non potrei immaginare la mia vita altrove. Quando ho tempo esco con le amiche a fare shopping o semplicemente a passeggiare e a scoprire gli angoli più suggestivi di Torino. Questo è il mio mondo e sono felice di ritrovarlo ad attendermi al termine di ogni trasferta.

Barbara Castellaro

 

Notre Dame de Paris torna al Pala Alpitour

notre dame 2L’opera, scritta da Luc Plamondon e musicata da Riccardo Cocciante è tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo

“Notre Dame de Paris”, riconosciuto come il più grande successo di sempre nella storia dello spettacolo in Italia e come il più importante show prodotto in Europa, torna al Pala Alpitour di Torino con cinque appuntamenti che verranno portati in scena dal 10 al 12 febbraio notre dame2017.  L’opera, scritta da Luc Plamondon e musicata da Riccardo Cocciante è tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. La storia narrata dal grande scrittore francese si svolge nel 1482 e vede protagonisti Quasimodo, il campanaro gobbo della famosa cattedrale parigina, la giovane e bellissima zingara Esmeralda e il malvagio arcivescovo Frollo. Scenario principale degli eventi è la cattedrale di Notre Dame, capolavoro dell’arte gotica, affascinante esempio di architettura nella quale si alternano motivi ornamentali e gargoyle. Cocciante e Plamondon realizzarono quest’opera per il puro piacere di scrivere musica, senza pensare a trasformarla in forma scenica. Al termine del lavoro decisero di creare uno spettacolo teatrale che ha avuto un successo travolgente, a partire dal debutto, nel 1998, a Parigi, fino ad oggi.

Barbara Castellaro

 

 

NOTRE DAME DE PARIS

 

INFORMAZIONI

 

Biglietti in vendita su www.ticketone.it

 

Sito ufficiale www.ndpitalia.it

 

Pagina Facebook www.facebook.com/notredamedeparisitalia

 

 

SETTIMANA MONDIALE DELL’ARMONIA INTERRELIGIOSA

scientology torinoDomenica 5 febbraio alle 10.30 presso la Chiesa di Scientology di Torino di via Villar, 2 si terrà una speciale funzione dedicata alla Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa, indetta dalle Nazioni Unite la prima settimana di febbraio di ogni anno.Dopo una versione breve della tradizionale funzione religiosa di Scientology tratta dagli scritti del fondatore L. Ron Hubbard, ampio spazio verrà dedicato ai messaggi e preghiere che ospiti di altre realtà laiche e religiose vorranno condividere. L’intento è quello di raccogliere l’incoraggiamento dell’Assemblea Generale a sostenere la diffusione del messaggio di armonia interreligiosa e di benevolenza in tutte le chiese, moschee, sinagoghe, templi e altri luoghi di culto in tutto il mondo, su base volontaria e secondo le proprie tradizioni o condizioni religiose.”

Svastica e bestemmia, ecco il prodotto di una società nichilista

Il fatto che dei teppistelli pinerolesi  si divertissero ad imbrattare una cristiani chiesachiesa con bestemmie e svastiche rivela il grado di avvilimento a cui si è giunti. Si poteva capire ,in passato  e forse anche nel presente, la bestemmia dell’operaio in fabbrica o del contadino  alle prese con il suo duro lavoro dei campi. C’erano persone che avevano addirittura assunto la bestemmia come intercalare quasi inconsapevole. Ma che ci siano dei giovani che scrivano per divertimento delle bestemmie, coniugandole  con le svastiche hitleriane, è davvero troppo. Chi scrive è per la libertà di pensiero e non ritiene che nessuna opinione, neppure la hitler_cardinal4più odiosa e grossolana come la bestemmia, debba essere considerata un reato: ciascuno ha, per esprimersi, i mezzi che ha. C’è il santo e il bestemmiatore, il poeta e lo scaricatore portuale, con in mezzo tanta gente banale che non ha opinioni e che non prega e non bestemmia. Divertirsi offendendo gli altri  risulta tuttavia particolarmente difficile da comprendere. Mi piacerebbe conoscere il grado di acculturazione dei questi giovani e dove hanno  frequentato o frequentino  la scuola. Nella loro mostruosa ignoranza i ragazzini di Pinerolo  non lo sanno, ma l’accoppiamento  di bestemmia e svastica  non appare così strano: Hitler , in nome di un paganesimo germanico  delirante, voleva proprio cancellare la civiltà cristiana nel 1942 trovò cristiani croce chiesanel laico Croce il suo  strenuo difensore: così nacque il famoso “Perché non possiamo non dirci cristiani” durante la  sua villeggiatura in Piemonte. Certo gli untorelli che usano la bomboletta spray non costituiscono pericoli di sorta, perché lo fanno per divertimento. Dopo aver giustificato per troppi anni l’ignoranza e aver declassato la funzione della scuola anche come scuola di civismo, ci ritroviamo a fare i conti con questi giovani  che certo sono un’eccezione, ma spesso l’eccezione purtroppo conferma la regola. Sono i figli di una società malata e nichilista e il prodotto deteriore di una scuola che non riesce più a svolgere la sua funzione.
                                                                                                                       Pier Franco Quaglieni

 

 

Ragazza di 25 anni annuncia suicidio su Fb: la polizia la “circonda” e la salva

polizia 62DALLA CAMPANIA

Una 25enne di Napoli aveva annunciato sul proprio profilo Facebook di volersi suicidare. La polizia ha inviato le volanti in Piazza Vanvitelli dopo  la richiesta di aiuto da parte di un uomo, la cui figlia aveva lasciato casa da alcune ore. Prima aveva pubblicato  un post sul social  in cui spiegava la propria volontà di farla finita, per una storia d’amore terminata. Gli  agenti della sezione Volanti dell’ufficio Prevenzione generale e del commissariato Vomero hanno rintracciato l’ex fidanzato, il quale ha chiamato la 25enne per darle un appuntamento.La ragazza si è presentata dopo mezz’ora, quando l’intera zona era ormai circondata dai poliziotti, che l’hanno dissuasa dal compiere il suo proposito.

Vigile occupa posto auto per disabili e si multa da solo

park disabilidivietoDALLA PUGLIA

Si è fatto la multa da solo lasciando il denaro della contravvenzione all’associazione “Cuore amico” che si occupa  delle persone svantaggiate. Il vigile urbano di Francavilla Fontana (Brindisi)  lo scorso 18 gennaio aveva parcheggiato la vettura di servizio su uno spazio riservato ai portatori di handicap  a Brindisi. L’agente  ha riconosciuto il proprio errore, e  ha voluto pagare  la multa che sarebbe toccata a qualsiasi cittadino.

 

(foto: il Torinese)

Scissioni, risultato finale a somma negativa

LA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi La GangaLA GANGA

Di scissioni di partito me ne intendo, purtroppo. Le dinamiche sono sempre le stesse: I voti un po’ se ne vanno, molti restano, parecchi mandano a quel paese entrambi i contendenti. Il risultato finale è a somma negativa.

RENZI LAVAGNA

Per queste ragioni sono fra quelli che pensano che il PD debba essere difeso e sostenuto, per quanti errori abbia fatto l’attuale gruppo dirigente. Ho partecipato ieri alla riunione preparatoria dell’assemblea nazionale, che si terrà il 18 febbraio, dell’Associazione Democraticisocialisti, promossa dal Presidente della Toscana, Enrico Rossi, che intende tener viva, dentro e non fuori dal PD, la cultura socialista, rinnovata e attrezzata ad affrontare i tempi completamente nuovi di fronte a noi. Viviamo un passaggio difficilissimo della democrazia italiana, che sconta una classe dirigente inadeguata e litigiosa, con un elettorato che passa da un uomo della Provvidenza all’altro, senza rendersi conto che non esistono scorciatoie salvifiche ma solo la necessità di un duro lavoro di ricostruzione del paese.

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Si vuole andare di corsa a votare, senza mettere ordine nella legge elettorale e senza costruire i presupposti politici perché il voto risulti utile all’Italia. Ognuno fa un miope calcoletto di convenienza personale o di fazione. L’esito è già scritto, al di là delle frottole propagandistiche: l’ingovernabilità si accentuerà e le prospettive di un’Italia come la Grecia si avvicinano. Continua a sorprendermi il fattopd unita che molte persone che stimo non vedano o fingano di non vedere i pericoli che incombono. Che preferiscano applaudire entusiasticamente anziché provare a ragionare. Che si spellano le mani quando sentono dire che la legislatura è finita con il voto del 4 dicembre (ed è vero, nella sostanza) e che si indignano però se si fa notare come quel voto abbia anche chiuso il ciclo dell’attuale gruppo dirigente del PD e che sia necessario un nuovo congresso. In altri tempi, dopo tre sconfitte consecutive si sarebbe sentito il bisogno di una nuova legittimazione congressuale. Oggi si fa finta di nulla, anzi si spera che i contestatori (che non sempre hanno ragione) tolgano il disturbo.
Possibile che si debba andare baldanzosi verso un baratro?

 

Giusi La Ganga