redazione il torinese

Rosso promuove Direzione Italia

Domenica 19 marzo alle ore 10 presso la GAM, Galleria d’Arte Moderna di Torino – Corso Galileo Ferraris 30 , il consigliere di palazzo Civico on. Roberto Rosso promuove la  prima Assemblea regionale di Direzione Italia alla quale parteciperanno l’On. Fitto e l’On. Capezzone.

Aspettando Cioccolatò si diventa golosi. Il 25 e 26 in via Carlo Alberto

Sono trenta gli artigiani piemontesi  protagonisti, dal 26 al 26 marzo, nell’isola pedonale di via Carlo Alberto, di ‘Aspettando CioccolaTò”, la dolce rassegna organizzata come anteprima della prossima edizione della kermesse dolciaria prevista in autunno organizzata da Città di Torino e Camera di commercio in collaborazione con le Associazioni dell’artigianato e del commercio. I cioccolatieri saranno protagonisti  tra via Giolitti e Piazza Carlo dove venerdì 24 marzo, alle ore 12, avverrà il taglio del nastro da parte della Sindaca Chiara Appendino e del Presidente della Camera di commercio di Torino Vincenzo Ilotte. Al bando per ‘Aspettando CioccolaTò, lanciato “con l’intento di promuovere e valorizzare l’eccellenza del territorio hanno preso parte imprese artigiane specializzate nella produzione di cioccolato, pasticceria, gelateria. La manifestazione sarà aperta venerdì dalle 10.30 alle 22, sabato dalle 10 alle 23, domenica dalle 10 alle 20.

 

(foto: il Torinese)

Dal 3 aprile i nuovi treni Fast

Lunedì 3 aprile entrerà in servizio sulla linea ferroviaria Torino-Milano la terza coppia dei nuovi treni regionali Fast, che andrà così a completare l’offerta esistente da fine gennaio per sopperire alla soppressione da parte di Trenitalia dei Frecciabianca.

Si aggiungeranno così due corse, fruibili dal lunedì al venerdì feriali: il 2103 partirà da Torino Porta Nuova alle 6.10 per raggiungere Torino Porta Susa alle 6.20, Vercelli alle 6.57, Novara alle 7.13, Rho Fiera alle 7.39, Milano Porta Garibaldi alle 7.53; il 2104 partirà da Milano Porta Garibaldi alle 18.10 e sarà a Rho Fiera alle 18.22, a Novara alle 18.48, a Vercelli alle 19.00, a Torino Porta Susa alle 19.42, a Torino Porta Nuova alle 19.50.

Secondo l’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, “sebbene sia passato appena un mese e mezzo, il bilancio per i regionali Fast è positivo e gli utenti sembrano apprezzare questo servizio che sta avendo buoni indici di puntualità e buone percentuali di carico soprattutto da Vercelli e Novara, che erano le città più penalizzate dall’abolizione di un collegamento veloce con Milano come i Frecciabianca”.

Gianni Gennaro – www.regione.piemonte.it
(foto: il Torinese)

LES PETITES MADELEINES OSPITA GOUT DE FRANCE/GOOD FRANCE

GALA DEL CONSOLATO GENERALE DI FRANCIA DI MILANO

Cucina francese protagonista nello spazio gourmet del Turin Palace Hotel il 21 e 22 Marzo che, oltre a prendere parte alla terza edizione di Goût de France/Good France, celebra il 60° anniversario dell’evento che affianca il capoluogo piemontese con quello del dipartimento della Savoia. A siglarlo un “4 mani” tra gli executive chef del Ristorante del Turin Palace Hotel e de “Le Bistrot” di Chambéry.

Francia mon amour il 21 e 22 Marzo a Les Petites Madeleines. Lo spazio gourmet del Turin Palace Hotel celebra la cucina d’oltralpe non solo predendo parte alla terza edizione di Goût de France/Good France che riunisce più di 2000 chef di tutto il mondo nel segno della gastronomia francese, ma ospitando ancheil Gala del 60° anniversario del gemellaggio tra Chambéry e Torino.  Ad elaborare il menù della serata del 22 Marzo saranno  l’Executive Chef Stefano Sforza e Chef Sylvain Bailly, del ristorante Le Bistrot di Chambéry, protagonisti di un “4 mani” creato seguendo le regole stabilite dal comitato culturale e presieduto dallo Chef Alain Ducasse. Il risultato è una proposta che esprime la vicinanza e il rispetto reciproco tra le gastronomie francese e italiana.

 “Il 60° anniversario del gemellaggio tra le città di Chambéry e di Torino – spiega il Console generale di Francia a Milano Olivier Brochet – simboleggia perfettamente i legami storici e di amicizia che uniscono la Francia e l’Italia. La partecipazione dei sindaci di Chambéry e di Torino, al fianco di numerosi rappresentanti piemontesi e francesi del mondo politico, economico e culturale, darà un lustro particolare a questa serata. Sono felice che questo evento,all’indomani della 3a edizione di Goût de France / Good France, si svolga con la collaborazione del Turin Palace Hotel e del ristorante “Les Petites Madeleines””.

La serata, organizzata con il sostegno di Champagne Pommery e di “Vins de Savoie”, vedrà in prima linea tutte le istituzioni francesi presenti a Torino: il Consolato generale di Francia, Atout-France, Business France, la Camera di commercio e industria CCI France-Italie, il Liceo Jean Giono e l’Alliance française.

Esiste un rapporto di forte identificazione tra il Turin Palace Hotel e Torino – spiega Pietro Marzot, gestore della struttura che ha raccolto nel 2015 da Reale Immobili Spa (Società del gruppo Reale Mutua Assicurazioni)  la sfida per far rinascere l’albergo – una corrispondenza che, sin dalla sua costruzione, nel 1872, gli ha permesso di essere non solo spettatore, ma anche protagonista delle trasformazioni della città e dei suoi cambiamenti nel segno della cultura, della politica, dello spettacolo e, ora, anche della gastronomia. Essere stati scelti dai rappresentanti delle istituzioni francesi in Italia come palcoscenico di questa celebrazione sigilla questa simbiosi: una responsabilità e un riconoscimento di prestigio”.

La cena vedrà sfilare, tra i piatti, anche “Torchon de foie-gras, scampo alla vaniglia, pera al caramello salato e pan brioche”, “Petto di anatra al vermouth e miele, carota Vichy e spinaci all’uvetta, crema di pinoli e limone” e “Tarte-tatin, gelato alla fava tonka e mano di Buddha”. “ Per realizzare il menù della serata – spiega Chef Sforza – abbiamo puntato su ricette legate alla tradizione francese valorizzate dall’utilizzo di prodotti di “carattere” capaci di regalare molteplici sfumature di sapore”.

 

Genitori “troppo vecchi”. Il pregiudizio sconfigge chi non urla

Di Pier Franco Quaglieni*

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Solo Chiara Saraceno ha avuto il coraggio di affrontare  su “Repubblica” il caso spinoso dei due anziani coniugi a cui la Corte d’Appello di Torino ho cancellato anche la speranza di riavere la propria figlia perduta senza colpe. Il dibattito aperto da quella sentenza rivela come l’opinione pubblica non soltanto piemontese partecipi di un fatto che appare gravissimo perché fondato sul pettegolezzo e sulla diffamazione. La Corte d’appello sta stabilito di tutelare la stabilità affettiva della  figlia ,lasciandola ai genitori che l’avevano adottata, malgrado la decisione  di toglierla ai genitori legittimi  si fosse rivelata infondata, sbagliata, ingiusta.Il pregiudizio sui genitori “troppo vecchi” appare proprio e soltanto un pregiudizio privo di veri  significati. Il tribunale in prima istanza fu incredibilmente troppo rapido ,fatto davvero eccezionale, nel decidere la sorte della bambina  e i servizi sociali sbagliarono in modo clamoroso, monitorando la coppia incriminata di colpe che non esistevano. Osserva la Saraceno che se fosse stata una coppia di intellettuali  o di professionisti, sarebbero andati con i piedi di piombo nel decidere . Giustamente  i genitori naturali chiedono perché sono stati ritenuti indegni di tenere  la figlia. Luigi Deambrosis e Gabriella e Gabriella Carsano meritavano rispetto e soprattutto umana attenzione, se non comprensione . Sono stati privati di un diritto  in base a calunnie di vicini di casa che li accusavano di abbandono  della figlia.Un fatto che si rivelò inesistente,  anzi inventato. Un pettegolezzo. Sono due persone piene di dignità. Non urlano. Hanno combattuto una battaglia per poter dare  il loro affetto alla figlia naturale. La facilità con cui,anche contro la legge, si affida un figlio a leader politici omosessuali che convivono con il loro compagno ,appare un qualcosa di fuori posto,se paragonato al dramma della coppia di Mirabello. Ci sono punti oscuri nel comportamento dei servizi sociali e del tribunale che decise il distacco tra genitori e figlia. Non mi sbilancio nel commentare la sentenza della Corte d’Appello di Torino che pone la parola fine,dando torto ai genitori, vittime di accuse false,accolte come vere  dal tribunale in prima istanza, ma credo vada detto con grande fermezza che giudici e servizi sociali hanno sbagliato nel decidere frettolosamente e senza adeguati approfondimenti il distacco dai genitori della loro figlia. E’ stato un vero e proprio errore e vorrei che qualcuno ne rispondesse.  E’ troppo facile decidere sulla pelle e sul futuro della gente, limitandosi ,al massimo,a chiedere scusa.In questo caso,non lo hanno neppure fatto.

 

*Direttore del Centro Pannunzio

Capodanno iraniano: spettacoli e cibo tradizionale in piazza

Tutti gli spettacoli sul palco del Norooz di Torino. In piazza Vittorio Veneto, sabato 25 marzo

1) Ore 12:30 spettacolo di danza contemporanea persiana con Hadi Habibnejad
2) Ore 13.30 Performance del cantautore, musicista e dj Aren invitato direttamente dall’Iran
3) Ore 14:30 concerto di musica folkloristica persiana, Hossein Baharbin canto, Reza Mohsenipour Tar, Hamid Mohsenipour percussione

4) Ore  17:30 Performance del cantautore, musicista e dj Aren invitato direttamente dall’Iran

5) 18:30 concerto improvvisato sulla musica classica persiana, Hossein Baharbin canto, Reza Mohsenipour Tar, Hamid Mohsenipour percussione
6) Ore 19:30 spettacolo di danza folkloristica persiana con Hadi Habibnejad
7) Ore 20:30 Performance del cantautore, musicista e dj Aren invitato direttamente dall’Iran
8) Ore 21:30 spettacolo di danza sufi
9) Ore 22:30 concerto di musica tradizionale persiana, Hossein Baharbin canto, Reza Mohsenipour Tar, Hamid Mohsenipour percussione
10) Ore 23:00 chiusura serata con un spettacolo di tutti gli artisti insieme, concerto di musica persiana con canto e danza: Hossein Baharbin, Hadi Habibnejad, fratelli Mohsenipour, performer Aren

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Su Facebook: https://www.facebook.com/events/260161204410867/

Norooz letteralmente vuol dire ‹Nuovo Giorno›. La tradizione persiana ogni anno festeggia il suo Capodanno basato sul calendario solare idealizzato dal grande filosofo, matematico Ommar Khayyam. Il calendario  persiano è un calendario solare nel quale ogni segno zodiacale corrisponde esattamente con un mese intero. Per cui il primo mese persiano ovvero Farvardin coincide precisamente con il segno dell’Ariete. A dire il vero gli iraniani festeggiano il loro Capodanno allo solstizio della primavera ovvero il momento in cui la terra finisce il suo percorso intorno al solo ed entra nel nuovo giro.

 

 

Offerte di lavoro in crescita del 2,8% in Piemonte. Capofila l’area di Torino, poi Cuneo

Buone notizie: in  Piemonte le offerte di lavoro sono aumentate del 2,8% rispetto al 2015. La nostra regione si piazza così  al quinto posto in Italia per numero di annunci, pari al 7.9% del totale italiano. I dati giungono dall’ Osservatorio InfoJobs sul mercato del lavoro del 2016.Commercio, distribuzione e grande distribuzione sono i settori più dinamici. La grande distribuzione registra una crescita del 13,1% rispetto al 2015 e arriva a una quota del 19% del totale delle offerte in regione, scavalcando il comparto Ict fermo al 18,5%, e in calo del 6,6%. Bene anche le Telecomunicazioni (16,8%) con offerte in crescita del 4,8%. Torino conferma tra le province il posto di capofila regionale anche nel 2016, con il 54,2% dell’offerta regionale, seguita seppur a distanza da Cuneo, che conquista il 12,4% degli annunci e da Novara con una quota dell’11%, in crescita del 12,2% rispetto al 2015.

Sentieri di carta nel West

Per la gioia degli amanti e collezionisti del genere western è uscito il volume dal titolo “Sentieri di carta nel West- Quaranta interviste ad autori italiani di fumetti western”, di cui sono autori Roberto Guarino, avvocato torinese, e Matteo Pollone, insegnante al Dams di Torino. Il libro, già presentato a Lucca nel febbraio scorso e arricchito dall’introduzione di Pierluigi Gaspa, giornalista e scrittore, risulta un affascinante viaggio attraverso il fumetto western italiano. Dalla viva voce di quaranta autori nati tra il 1905 e il 1970, Guarino e Pollone riescono perfettamente a ricostruire un mondo affascinante che, nel corso degli anni, ha subito modificazioni grafiche e narrative, registrando evidenti cambiamenti di gusti da parte del pubblico e di fasce di mercato. Diciotto interviste agli autori sono inedite, mentre le ventidue fatte a autori scomparsi sono state pazientemente ricercate e raccolte a partire da pubblicazioni di difficile reperibilità. I più famosi artisti e sceneggiatori dal dopoguerra a oggi, tra cui Rino Albertarelli, Gian Luigi Bonelli, Andrea Lavezzolo, Gino D’Antonio, Paolo Eleuteri Serpieri, Claudio Villa e Giovanni Ricci, si raccontano attraverso la storia del fumetto italiano. Il volume risulta completato da due brevi storie western, di cui la prima, scritta da Franco Bignotti e Giovanni Ticci, ha per protagonista Kit Carson, ed è realizzata negli anni Cinquanta per il mercato inglese; la seconda storia dal titolo “Il Cacciatore di Castori”, composta da Claudio Nizzi e Ruggero Giovannini, risale al 1971.Per la casa editrice Allagalla Roberto Guarino ha già composto nel 2013 il volume intitolato “Tex secondo Nizzi “. Grande appassionato di fumetti, cura la nuova edizione in dieci volumi di Larry Yuma e altre riedizioni di classici e fumetti. Matteo Pollone ha pubblicato nel 2007 il testo intitolato “Il western di Anthony Mann”, nel 2009 quello dal titolo “Neil Jordan”, e nel 2016 il libro “James Bond. Fenomenologia di un mito (post) moderno”, di carattere prevalentemente cinematografico. Il sito della casa editrice Allagalla è www.allagalla. It

Mara Martellotta

Oggi al Cinema

Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

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Autopsy – Horror. Regia di André Ovredal, con Olwen Kelly, Emile Hirsch e Brian Cox. Un pluriomicidio nello stato della Virginia, già tre cadaveri dinanzi agli occhi della polizia locale quando in uno scantinato viene rintracciato quello di una ragazza, nuda, senza apparenti ferite sul corpo. Ma l’autopsia affidata a padre e figlio titolari di un obitorio-crematorio presenterà parecchie orribili sorprese. Durata 99 minuti. (Uci)

 

Ballerina – Animazione. Regia di Eric Summer e Eric Warin. Félicie vive in un orfanotrofio in Bretagna. Un giorno fugge per raggiungere la Parigi della Belle Epoque, nella speranza di veder realizzato il suo sogni di diventare una étoile dell’Opera. Con lei l’amico Victor: il suo sogno è quello di diventare un famoso inventore. Durata 89 minuti. (Greenwich sala 3, Massaua, Uci)

 

Beata ignoranza – Commedia. Regia di Massimiliano Bruno, con Alessandro Gassman e Marco Giallini. In una scuola italiana, Ernesto e Filippo, un professore di italiano e uno di matematica, il primo chiuso nelle proprie tradizioni e contrario a quanto l’uso della Rete gli possa offrire, il secondo è perennemente connesso al web, sempre a caccia di colleghe, adorato dagli alunni. Un passato non facile da dimenticare ha anche visto una donna indecisa tra i due. E se oggi il gioco delle parti cambiasse e le idee e gli interessi dell’uno diventassero quelli dell’altro? Durata 102 minuti. (Uci)

 

La Bella e la Bestia – Fantasy. Regia di Bill Condon, con Emma Watson, Emma Thomson, Kevin Kline, Stanley Tucci e Dan Stevens. Bella finisce prigioniera nel castello governato da un giovane principe tramutato in bestia come punizione del suo cuore senza sentimenti e per il suo egoismo. Fa amicizia con i servitori anch’essi divenuti un candelabro, un pendolo, una teiera, un clavicembalo, uno spolverino. Insieme a loro, saprà guardare al di là dell’aspetto orribile del principe che a sua volta svelerà un animo gentile. Durata 129 minuti. (Massaua, Eliseo Grande, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space anche in 3D, Uci anche in V.O.)

 

Bleed – Più forte del destino – Drammatico. Regia di Ben Younger, con Aaron Eckhart e Miles Teller. La storia del pugile italo-americano Vincenzo “Vinny” Pazienza, cinque titoli mondiali in tre diverse categorie, vittima di un grave incidente d’auto quando aveva appena conquistato il titolo mondiale dei Superwelter. I medici che lo seguono continuano a ripetergli che un solo colpo sul ring lo manderebbe a terra, con il pericolo di non camminare mai più. Ma il ragazzo trentenne non può vivere senza la nobile arte e si affida ad un nuovo coach. Durata 117 minuti. (Ideal, The Space, Uci)

 

Il diritto di contare – Drammatico. Regia di Theodore Melfi, con Octavia Spencer, Janelle Monàe, Taraji P. Hanson e Kevin Kostner. Una storia vera, tre donne di colore nella Virginia degli anni Sessanta, orgogliose e determinate, pronte a tutto pur di mostrare e dimostrare le proprie competenze in un mondo dove soltanto gli uomini sembrano poter entrare e dare un’immagine vittoriosa di sé. Una valente matematica, un’altra che guida un gruppo di “colored computers”, la terza aspirante ingegnere, senza il loro definitivo apporto l’astronauta John Glenn non avrebbe potuto portare a termine la propria spedizione nello spazio e gli Stati Uniti non avrebbero visto realizzarsi il proprio primato nei confronti dei russi. Durata 127 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale (V.O.), Due Giardini sala Nirvana, Romano sala 3, The Space, Uci)

 

Jackie – Drammatico. Regia di Pablo Larraìn, con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Billy Crudup e John Hurt. I giorni che seguirono all’uccisione di Kennedy a Dallas, la ricostruzione dell’attentato, i ricordi e le immagini che invasero il mondo, il tailleur rosa di Chanel sporco di sangue, il ritorno a Washington e il trasloco dalla Casa Bianca, la lotta di una donna ormai sola contro l’establishment e la sua volontà indomita perché al presidente venissero fatti grandi, imponenti funerali di stato. Al centro della vicenda, di ogni inquadratura è la Jackie di Natalie Portman a raccontare quei giorni ad un giornalista di “Life Magazine”. Durata 99 minuti. (Ambrosio sala 3, Reposi)

 

Kong: Skull Island – Avventura. Regia di Jordan Vogt-Roberts, con Tom Hiddleston, Brie Larson, John Goodman, Samuel Jackson e John J. Reilly. Ennesima rivisitazione del mito King Kong, una spedizione ambientata nel 1973 allorché le truppe americane abbandonarono il disastrato Vietnam. Una spedizione voluta dalla scienziato Randa e diretta verso una misteriosa isola, guidata da un ex capitano inglese, con al seguito una fotografa pacifista, un pilota recluso nell’isola dai tempi della fine del conflitto mondiale, il comandante di una squadriglia di piloti di elicotteri che come tutti gli altri se la dovranno vedere con l’immenso mostro. Un budget da far tremare le vene e i polsi, un paio d’anni per preparazione e lavorazione, tra Hawai, Australia e Vietnam: per il gran divertimento degli aficionados si prevede una trilogia. Durata 118 minuti. (Massaua, Greenwich sala 2, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

John Wick 2 – Azione. Regia di Chad Stahelski, con Keanu Reeves, Riccardo Scamarcio, Claudia Gerini e Laurence Fishburne. Nuova avventura per il killer cinofilo, questa volta è il cattivo Scamarcio a richiamarlo in azione con il compito dell’eliminazione della sorella Gerini che ha tutte le intenzioni di mettere completamente le mani sulla malavita italiana. La città che fa da sfondo all’azione è Roma. Durata 122 minuti. (Lux sala 3, The Space, Uci)

 

La La Land – Musical. Regia di Damien Chazelle, con Ryan Gosling e Emma Stone. La storia di due ragazzi in cerca di sogni realizzati e di successo, lui, Sebastian, è un pianista jazz, lei, Mia, un’aspirante attrice che continua a fare provini. Si incontrano nella Mecca del Cinema e si innamorano. Musica e canzoni, uno sguardo al passato, al cinema di Stanley Donen e Vincent Minnelli senza tener fuori il francese Jacques Demy, troppo presto dimenticato. E’ già stato un grande successo ai Globe, sette nomination sette premi, due canzoni indimenticabili e due attori in stato di grazia, e adesso c’è la grande corsa agli Oscar, dove la storia fortemente voluta e inseguita dall’autore di “Whiplash” rischia di sbaragliare alla grande torri gli avversari: 14 candidature. Durata128 minuti. (Reposi)

 

Lego Batman – Il film – Animazione. Regia di Chris McKay. I mattoncini famosi in tutto il mondo si uniscono in questo film, tra citazioni cinematografiche e precisi riferimenti, da Robin al maggiordomo Alfred, da Batgirl al prode Batman che imparerà a valorizzare i rapporti affettivi cancellando il trauma che ha determinato la sua vita. Durata 104 minuti. (Uci)

 

Logan – The Wolverine – Fantasy. Regia di James Mangold, con Hugh Jackman, Richard Grant e Patrick Stewart. Un film di congedo, un eroe che depone i propri artigli e vive quasi segregato in un luogo sperduto del Messico, accudendo al suo anziano mentore, il professor Xavier, con la compagnia di un mutante che di nome fa Calibano e vorrebbe uscire dalle pagine della “Tempesta” shakespeariana. Ma c’è un’ultima avventura da combattere, accanto ad una giovanissima Laura che ha gli stessi poteri di Logan. Durata 131 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Loving – Drammatico. Regia di Jeff Nichols, con Joel Edgerton e Ruth Negga. La storia vera di Richard e Mildred, ambientata sul finire degli anni Cinquanta nello stato della Virginia, lui bianco e lei di colore, il loro amore e il matrimonio a Washington, il loro ritorno per essere arrestati e condannati per aver violato una legge che proibiva i matrimoni interrazziali, l’intervento di Bob Kennedy, il caso davanti alla Corte Suprema per arrivare nel ’67 alla libertà di matrimonio libero nell’intera nazione americana. Durata 123 minuti. (Centrale in V.O., F.lli Marx sala Groucho, Romano sala 2, Uci)

 

La luce sugli oceani – Drammatico. Regia di Derek Cianfrance, con Michael Fassbender, Alicia Vikander e Rachel Weisz. Il regista, già apprezzatissimo autore di “Blue Valentine” e “Come un tuono”, è rimasto folgorato dal romanzo della scrittrice australiana M.L. Stedman e ha affidato al cinema un’opera che dalla sua prima apparizione a Venezia ha diviso i critici come pochi film lo hanno fatto prima. Vedremo come reagirà il pubblico. Un uomo colpito dalle ferite che la Grande Guerra gli ha inferto s’è rifugiato in un’isola lontana, a guardia di un faro, il suo incontro con una donna che lo riporta alla vita, i figli che non possono avere, il ritrovamento in mare di una piccola creatura, l’apparire della vera madre e distrugge tutti i sogni di un destino felice. Insomma un gran mélo, innegabile, che qualcuno appunto ha accolto come un capolavoro e che qualcuno al contrario ha bocciato in modo assoluto e definitivo, accusando di ridicolo situazioni e personaggio, pollice verso per attrici che hanno al loro attivo degli Oscar e considerate qui vittime di un racconto dove nulla sarebbe credibile. Durata 132 minuti. (F.lli Marx sala Chico, Lux sala 1, Reposi)

 

Mamma o papa? – Commedia. Regia di Riccardo Milani, con Paola Cortellesi e Antonio Albanese. Valeria, ingegnere, e Nicola, ginecologo, dopo tre lustri di matrimonio, hanno deciso di divorziare. Noia, arrivismo, nuovi compagni, le offerte di lavoro che arrivano dall’estero, tutto collabora a far naufragare l’unione. Anche i loro figli sono tre e di loro nessuno dei due ha intenzione di occuparsi. Durata 98 minuti. (Uci)

 

Manchester by the sea – Drammatico. Regia di Kenneth Lonergan, con Casey Affleck, Michelle Williams e Lucas Hedges. Film in corsa per gli Oscar, sei candidature (miglior film e regista, sceneggiatura originale e attore protagonista, attrice e attore non protagonista), un film condotto tra passato e presente, ambientato in una piccola del Massachusetts, un film che ruota attorno ad un uomo, tra ciò che ieri lo ha annientato e quello che oggi potrebbe farlo risorgere. La storia di Lee, uomo tuttofare in vari immobili alla periferia di Boston, scontroso e taciturno, rissoso, richiamato nel paese dove è nato alla morte del fratello con il compito di accudire all’adolescenza del nipote. Scritto e diretto da Lonergan, già sceneggiatore tra gli altri di “Gangs of New York”. Durata 135 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Mister Universo – Commedia. Regia di Tizza Covi e Rainer Frimmel, con Tairo Caroli, Wendy Weber e Arthur Robin. Qualcuno ha privato il giovane domatore Tairo del suo portafortuna, un ferro piegato a U che, quand’era piccolo, gli aveva regalato il celebre Mister Universo Arthur Robin. Il ragazzo, con l’amica Wendy, si mette in viaggio alla ricerca dell’antico amico. Durata 90 minuti. (Classico)

 

Moonlight – Drammatico. Regia di Barry Jenkins, con Naomi Harris, Mahershala Ali e Trevante Rhodes. Miglior film secondo il parere della giuria degli Oscar, film teso, crudo, irritante. La storia di Chiron – suddivisa in tre capitoli che delimitano infanzia adolescenza ed età adulta del protagonista – nella Miami povera, tra delinquenza e droga, prima solitario e impaurito dalla propria diversità colpita dai pregiudizi, infine spacciatore che non ha paura di nulla e che sa adeguarsi al terrificante e violento panorama che lo circonda. Attorno a lui una madre tossicomane, un adulto che tenta di proteggerlo, un giovane amico. Durata 111 minuti. (F.lli Marx sala Chico, Nazionale sala 2)

 

Omicidio all’italiana – Commedia. Regia di Maccio Capatonda, con Capatonda, Herbert Ballerina, Nino Frassica e Sabrina Ferilli. Succede qualcosa di strano nel solitario paesano abruzzese di Acitrullo, dimenticato davvero da Dio e dagli uomini: un omicidio. Perché non sfruttare la situazione, si chiede il sindaco Piero Peluria, mentre arrivano folle di curiosi e soprattutto la televisione con la sua bella trasmissione “Chi l’acciso?”. Durata 99 minuti. (Reposi)

 

Il padre d’Italia – Drammatico. Regia di Fabio Mollo, con Luca Marinelli e Isabella Ragonese. Lo strano incontro tra Paolo, omosessuale introverso, e Mia, ragazza “quasi-madre” al sesto mese di gravidanza, in un locale gay di Torino. Inizieranno un lungo viaggio, fino a Roma prima per proseguire fino a Napoli e in Calabria, terra d’origine della ragazza: durante quei giorni trascorsi uno accanto all’altra nasceranno dei sentimenti cui mai nessuno avrebbe pensato. Durata 93 minuti. (Massimo sala 2)

 

Questione di Karma – Commedia. Regia di Edoardo Falcone, con Fabio De Luigi, Elio Germano, Eros Pagni, Isabella Ragonese e Stefania Sandrelli. Giacomo è l’erede di una grande famiglia di industriali, ha perso il padre quando aveva quattro anni. Suicidio. Continuando a sentire la mancanza di una presenza e di una guida, s’affida all’antico pensiero della reincarnazione, vedendo nel truffatore Mario l’uomo che da sempre sta cercando. Nulla di più redditizio per costui che non può che assecondare le volontà di Giacomo. Ma quali saranno gli esiti? Durata 90 minuti. (Massaua, Greenwich sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Rosso Istanbul – Drammatico. Regia di Ferzan Ozpeteck, con Halit Ergenç, Nejat Isler e Serra Yilmaz. Il regista turco torna a girare nella sua patria, a vent’anni di distanza dal “Bagno turco” e da “Harem Suaré”, ancora una volta avvolto nel suo realismo magico, con una storia che ha le proprie radici (rivisitate) nel romanzo omonimo, a cavallo dell’autobiografia, e che vede il ritorno a Istanbul da una Londra culla d’esilio dello scrittore Orhan richiamato dal regista Deniz al ruolo di editor per una sua nuova opera letteraria. Ma Deniz all’improvviso scompare e Ohran viene a contatto con il mondo di lui, con i suoi amici, con il suo passato. Malinconie, la realtà del quotidiano, i cambiamenti della Turchia, il passato e il presente che si guardano e si confrontano, le “madri del sabato” alla ricerca dei figli scomparsi. Durata120 minuti. (Eliseo Rosso, Romano sala 1)

 

Il tesoro – Commedia. Regia di Corneliu Porumboiu, con Toma Cuzin e Radu Banzaru. Siamo a Bucarest. Un vicino di casa di Costi va da lui e lo mette al corrente che nel proprio giardino è seppellito un tesoro, è stato suo nonno a nasconderlo prima dell’arrivo del comunismo. Ci vorrebbe un metal detector, lui non ha i soldi per acquistarlo: ma se Costi volesse intervenire, al termine della ricerca farebbero senz’altro a metà. Si apre davanti ai due uomini un lungo, lunghissimo fine settimana. Durata 89 minuti. (Classico)

 

The Great Wall – Avventuroso – Regia di Zhang Yimou, con Matt Damon, Tian Jing e Willem Dafoe. Banco di prova per coproduzioni cino-statunitensi, un gruppo di sceneggiatori hollywoodiani, un regista tra i più acclamati, un divo: ma sembra che il gioco non abbia funzionato. Una vicenda che gira intorno alla Grande Muraglia, costruita per mettere al riparo non soltanto il grande paese ma altresì il resto del mondo da orde di creature dall’aspetto animalesco in vena di enormi distruzioni. Stupisce che un regista come Yimou (“Lanterne rosse”) si sia addentrato in una simile avventura, tra kolossal e arti marziali. Durata 103 minuti. (Uci)

 

The Ring 3 – Horror. Regia di Javier Gutiérrez, con Johnny Galecki e Mathilda Lutz. Una giovane donna comincia a preoccuparsi per il suo ragazzo quando lo vede interessarsi ad una oscura credenza che riguarderebbe una videocassetta misteriosa che si dice uccida dopo sette giorni chi la guarda. Durata 102 minuti. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)

 

T2 Trainspotting – Drammatico. Regia di Danny Boyle, con Ewan McGregor, Robert Carlyle, Jonny Lee Miller e Ewen Bremmer. Il precedente “Trainpotting” aveva lasciato Mark Renton scappava con il malloppo, abbandonando i compagni in un un mare di rabbia, di droga e di sballo. Non tutti l’hanno digerita. La nuova puntata di quel film che è diventato un cult vede il nostro nel tentativo di riallacciare i contatti, e per quanto si può in vera pace, con loro rimettendo piede a Edinburgo. Quello che non ha proprio voglia di incontrare è Begbie (Carlyle), appena uscito di galera, il più legato al mondo di un tempo. Durata 117 minuti. (Greenwich sala 1)

 

Un tirchio quasi perfetto – Commedia. Regia di Fred Cavayè, con Danny Boon e Laurence Arnè. François Gautier, violinista, è noto per la sua tirchieria. Detestato da tutti, incontrerà una donna pronta ad amarlo e una figlia di cui non aveva conoscenza. Grande successo in Francia grazie alla comicità di Boon noto da noi per il suo divertente personaggio protagonista di “Giù al nord”. Durata 89 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo Blu, F.lli Marx sala Harpo anche V.O., The Space, Uci)

 

Vedete, sono uno di voi – Documentario. Regia di Ermanno Olmi. La storia di un religioso, di un uomo del nostro tempo attraverso gli occhi di uno tra i registi più limpidi del nostro cinema. Le memorie, i racconti, le parole, gli atti di Carlo Maria Martini, per conoscere come questo importante uomo della Chiesa cattolica ha vissuto, fedele alla propria vocazione e ai propri ideali. Durata 80 minuti. (F.lli Marx sala Chico)

 

Vi presento Toni Erdman – Commedia. Regia di Marin Ade, con Peter Simonischek e Sandra Hüller. Un padre davvero sui generis che, abbandonando la sua vera identità di Winfried per assumere quella del titolo, compare all’improvviso a Bucarest dove la figlia, donna in carriera solitaria e senza uno straccio di relazione amorosa a farle da supporto in un’esistenza senza troppe luci e molte ombre, sta trattando un grosso affare. Un rapporto e una storia fatti di comicità e di tenerezza, un incontro che scombussola, un chiarimento di intenti e di futuro. Durata 162 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Massimo sala 1 anche V.O.)

 

I libri, i miei migliori amici

Viaggi / Sono i primi che ho impacchettato e ho pensato di portare con me: i miei libri, i miei compagni di vita, il mio supporto quotidiano.

 

Leggere è un passatempo sì, ma non solo, può essere una forma di meditazione, una risposta alle nostre domande, un aiuto in un momento di difficoltà, il cibo per la nostra curiosità. Averne uno o più sul comodino, molti a disposizione nella libreria e magari altri sparsi in tutta la casa è un conforto, una compagnia insostituibile soprattutto in terra straniera, dove tutto è vissuto in un’altra lingua, le abitudini e lo stile di vita sono diversi e il tempo assume una nuova forma. Romanzi, saggi, gialli, biografie, storia, quante cose si possono leggere, quanta ricchezza si ci può portare dietro. Non ricordo un momento della mia vita lontano dai libri, senza di loro e la loro forma, il loro odore di carta, di famiglia. Ci sono sempre stati, da sola o in coppia, felice o triste, impegnata con il lavoro e senza, e di una cosa sono sicura: ci saranno sempre! Portateli con voi e quando aprirete quei pacchi vi sentirete un po’ a casa, felici per aver portato una parte importante della vostra vita. Buona lettura!