Le cronache nazionali parlano di “allarme morbillo”. ma qual è la situazione in Piemonte? In tutto si registrano 27 casi di contagio avvenuti in ospedale, di questi 23 sono a carico di operatori sanitari sui quali la vaccinazione è raccomandata e gratuita e 4 relativi i pazienti ricoverati. In tutti gli ospedali della Regione le direzioni sanitarie sono state invitate a verificare lo stato di protezione vaccinale dei propri operatori. Il morbillo contratto in età adulta favorisce complicazioni e obbliga al ricovero ospedaliero. Per tale ragione è quindi fondamentale che negli ospedali vengano adottate tutte le cautele necessarie, affinchè un luogo di cura non si trasformi in luogo di contagio. Il 70% dei casi riguarda giovani adulti, di età superiore ai 20 anni. L’assessorato regionale alla Sanità rassicura che la situazione è sotto controllo e non si verifica alcun allarme morbillo. E ribadisce l’importanza della vaccinazione nei primi anni di vita. Nel 2016 la copertura vaccinale è salita di 2 punti percentuali, arrivando al 91%: secondo l’Oms dovrebbe essere al 95%)
”Navigare nel segno”
“Navigare nel segno” è il titolo della mostra che sarà visitabile dal 31 marzo all’11 aprile presso la Galleria di “Arte Città Amica”, al civico 15 di via Rubiana a Torino. Quattro gli artisti che esporranno le loro opere:Renzo Foglietta, Ubaldo Rodari, Sissi Sardone e Rocco Zappalà, tuttiappartenentiall’Associazione “Il Brunitoio” di Griffa (Vb). I primi due sono esponenti di quella che è
la tradizione grafica, fatta di segni e figurazioni classiche. Renzo Foglietta è oltre che un esperto incisore anche un acquerellista e illustratore con una vasta e quarantennale esperienza espositiva. Viceversa, Ubaldo Rodari – direttore artistico nonché
conduttore delle attività di laboratorio de “Il Brunitoio” – è un’importante incisore con un lungo elenco di mostre in Italia e all’estero ( Svizzera, Francia, Giappone). Per l’altra coppia di giovani artisti la ricerca va oltre il segno, dove all’incisione e alle sue regole s’accompagnano tecniche particolari, espressioni pittoriche e concettuali di una personale ricerca. Sissi Sardone ha alle spalle una ricca attività incisoria e da acquerellista, con una propensione per le tecniche monotipiche mentre Rocco Zappalà –poco più che trentenne – si serve dell’incisione per esprimere le sue ricerche sperimentali che rendono originale la sua produzione artistica e pittorica. Tutti e quattro legati a doppio filo con “Il Brunitoio”, associazione culturale di notevole prestigio, ospitata nell’ex-cappellificio “Panizza”,
splendido esempio di archeologia industriale sul lago Maggiore, saranno ospitati dalla “consorella” associazione torinese che persegue le stese finalità.
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La mostra sarà aperta fino all’11 aprile con i seguenti orari: feriali e sabati, dalle 16.00 allle 19.00 ( chiuso il lunedì). Per info:mail:info@artecittaamica.it / tel.011/7717471-7768845.
Marco Travaglini
TuttoMondo con Save the Children
PREMIAZIONE AL SALONE DEL LIBRO
“Libertà non è star sopra un albero / Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione”
(Giorgio Gaber)
Prende spunto dalle celebri parole di Giorgio Gaber l’edizione 2017 di “TuttoMondo”, il concorso artistico per under 21 promosso da Save the Children, organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e tutelarne i diritti.
“Partecipare: guardarci intorno con occhi curiosi, rompere le regole del gioco, capovolgere la prospettiva ed essere protagonisti delle questioni che ci riguardano” è il tema scelto quest’anno dal contest, giunto alla sua 4^ edizione. Obiettivo promuovere l’integrazione sociale, raccontando la realtà da un differente punto di vista, con occhi nuovi o semplicemente dandole una chiave di lettura inusuale.
Oltre al supporto di SottoSopra – Movimento Giovani per Save the Children e Agesci Piemonte (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), TuttoMondo vede in questa edizione la collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino, che il 22 maggio ospiterà la cerimonia di premiazione e la presentazione delle cinque opere finaliste per ogni categoria.
Tre le sezioni: Audiovisivo (cortometraggio o audio documentario della durata massima di 15 minuti), Fotografia (singole foto o reportage fotografico composto da massimo 10 scatti) e Narrazione (massimo due cartelle).
Ai vincitori verranno assegnate delle gift card, ognuna del valore di 500 euro, per l’acquisto di attrezzatura audiovisiva o fotografica e la frequenza di corsi di specializzazione.
Verranno inoltre assegnate tre menzioni speciali: il Premio Save the Children, all’opera che maggiormente esprimerà i valori e le tematiche dell’Organizzazione, con particolare riferimento ai diritti dei minori; il Premio SottoSopra, all’opera che ribaltando la prospettiva darà voce ai ragazzi e alle ragazze, rappresentando meglio il loro punto di vista sulla realtà; il Premio Agesci Piemonte, all’opera che più delle altre esprimerà uno dei concetti base della pedagogia scout “lasciamo il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.
Il nome “TuttoMondo” si ispira all’omonimo murale realizzato dall’artista K. Haring sul lato posteriore della Chiesa di Sant’Antonio Abate a Pisa, nel quale sono raffigurate 30 figure concatenate che simboleggiano la pace universale e l’armonia.
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In questi giorni si sta indagando sulla vicenda per capire se la ragazza (all’epoca delle violenze appena sedicenne) sia stata l’unica vittima coinvolta nell’attività del gruppo o se invece, altre come lei, siano state plagiate dal santone
Sembra essere destinata a non finire tanto presto la vicenda del sedicente mago accusato, insieme ad un pensionato, a un giovane poco più che ventenne e alla madre del giovane, di aver soggiogato, violentato e poi ricattato una giovane minorenne. L’avevano convinta di essere perseguitata dalla negatività da cui sarebbe guarita solo grazie a delle sedute “curative”, durante le quali, forse anche sotto l’influenza di alcune sostanze somministratele, veniva costretta ad avere rapporti sessuali con il santone e con gli altri membri presenti agli incontri. Con l’accusa di violenza di gruppo sono stati arrestati dalla squadra mobile di Torino, il santone di 69 anni Paolo Meraglia (ex professore in pensione), il complice Biagino Viotti, pensionato di 73 anni che metteva a disposizione la sua mansarda per gli incontri e un ragazzo poco più che ventenne, ex fidanzatino della giovane vittima e la cui madre avrebbe non solo assecondato ma anche assistito agli abusi sulla ragazza. In questi giorni si sta indagando sulla vicenda per capire se la ragazza (all’epoca delle violenze appena sedicenne) sia stata l’unica vittima coinvolta nell’attività del gruppo o se invece, altre come lei, siano state plagiate dal santone: dalle prime indagini sembra che l’attività di “purificazione” abbia coinvolto, nel corso degli anni, più di una ventina di donne, sulle quali si sta accertando se la loro partecipazione a tali “riti” fosse spontanea oppure frutto di una forma di induzione fraudolenta. Nell’abitazione del Meraglia sono stati sequestrati dei filmati -un centinaio su cassetta e dvd- che ritraggono i rapporti sessuali consumati tra alcune donne e il santone durante gli incontri di “purificazione” nella mansarda del Viotti. Secondo le dichiarazioni della giovane diciassettenne che ha avuto il coraggio di denunciare, i filmati venivano utilizzati dal mago e dai suoi complici per ricattare le donne che, rendendosi conto del raggiro e della violenza subita, volevano allontanarsi dalla loro “setta”. Rinchiuso in carcere ormai da più di dieci giorni, il giovane ex fidanzatino della vittima, si dice pentito e terrorizzato da tutta questa vicenda. Dichiara di aver conosciuto Paolo Meraglia all’età di 9 anni, quando sua madre (attualmente indagata e a piede libero) si era rivolta a questo santone per superare un brutto periodo. La mamma del giovane aveva iniziato da subito a praticare i vari riti contro la negatività, diventando così una delle innumerevoli donne con cui il sedicente mago aveva rapporti sessuali. I due si erano trovati da subito in sintonia e pur non avendo una relazione sentimentale, il mago aveva cominciato a frequentare assiduamente la casa della donna e ad insinuarsi nella sua vita e in quella del giovane figlio che, succube della madre, aveva cominciato a partecipare ai vari incontri. Dalla testimonianza della diciassettenne emerge una realtà agghiacciante: pare che durante questi riti madre e figlio avessero rapporti sessuali contemporaneamente al santone e alla ragazzina e che, una volta finito, le coppie si scambiassero. Dai filmati raccolti risulta anche che ad assistere alla violenza – oltre al proprietario della mansarda, Biagino Viotti- ci fossero altre persone, circa una ventina, ora tutte indagate. Se la posizione degli adulti appare chiara e colpevole, quella del ragazzo (cresciuto con la figura del mago come punto di riferimento) è ancora da valutare. Sicuramente, almeno per il momento, l’unico colpevole accertato è Paolo Meraglia, l’ex professore che con la scusa di essere un santone, aveva messo in piedi la sua personale e fasulla organizzazione esoterica con lo scopo principale di ottenere rapporti sessuali multipli, adescando fragili donne che vedevano in lui un’ancora di salvezza per tutti i loro problemi. La squadra mobile sta inoltre indagando sulla quantità di soldi che girassero tra le mani del Meraglia poiché i gestori di alcuni locali di Moncalieri hanno testimoniato che l’uomo era solito giocare, quotidianamente, cifre cospicue alle macchinette. Si ipotizza che ad alcune vittime, o sotto forma di ricatto o tramite il completo controllo psicologico che l’uomo aveva su alcune di loro, sia stato estorto del denaro. Per il momento Paolo Meraglia, il suo complice Biagino Viotti (accusato anche lui di violenza sessuale) e il ventunenne ex fidanzatino della ragazzina che ha denunciato i fatti, resteranno in carcere in attesa di ulteriori indagini.
(Nella foto: via Massena, uno degli edifici dove sarebbero avvenuti gli incontri “esoterici”)
Simona Pili Stella
Il passato in punta di piedi A LEGGERMENTE, ANTONIO SCURATI INCONTRA I SUOI LETTORI 23 marzo 2017, ore 18.00 Biblioteca Civica Villa Amoretti – Corso Orbassano 200, Torino
E’ una storia narrata a bassa voce quella di Leone Ginzburg, del suo rifiuto a chinare la testa al fascismo; la storia di un uomo mite dalla schiena dritta, di un grande intellettuale, della sua e di altre famiglie, raccontata con delicatezza da Antonio Scurati. Il tempo migliore della nostra vita è il libro scelto dai gruppi di lettura di Leggermente, il progetto di lettura condivisa che da sette anni riunisce sotto il segno delle parole, autori e lettori in incontri che, più delle classiche presentazioni, hanno il sapore dei dialoghi tra amici su un’esperienza comune. Antonio Scurati, i suoi lettori e chi voglia trascorrere del tempo a parlare di parole e di pagine si incontreranno il prossimo 23 marzo alle ore 18.00, presso la Biblioteca Civica Villa Amoretti, in Corso Orbassano 200 a Torino. Leggermente è il progetto di lettura condivisa della Fondazione Cascina Roccafranca e delle Biblioteche Civiche Torinesi, in collaborazione con la Circoscrizione 2, la Libreria Gulliver e la Fondazione della Comunità di Mirafiori che riunisce i lettori di ogni età. Diverse sono le iniziative promosse all’interno di Leggermente: dai laboratori per insegnare ai nonni a raccontare le fiabe ai nipotini, alle classi delle scuole del territorio che leggono, incontrano gli autori, si sfidano in gare tra la pallavolo e la letteratura, ai gruppi di lettura, la vera spina dorsale del progetto.
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IL LIBRO
Il tempo migliore della nostra vita Antonio Scurati. Ed. Bompiani Leone Ginzburg rifiuta di giurare fedeltà al fascismo l’8 gennaio 1934. Pronunciando apertamente il suo “no”, imbocca la strada difficile che lo condurrà a diventare un eroe della Resistenza. Un combattente mite, integerrimo e irriducibile che non imbraccerà mai le armi. Mentre l’Europa è travolta dalla marcia trionfale dei fascismi, questo giovane intellettuale formidabile prende posizione contro il mondo servile che lo circonda e la follia del secolo. Fonderà la casa editrice Einaudi, organizzerà la dissidenza e creerà la sua amata famiglia a dispetto di ogni persecuzione. Questa è la sua storia vera dal giorno della sua cacciata dall’università fino a quello in cui è ucciso in carcere. Nel racconto rigoroso e appassionato con il quale Scurati le rievoca, accanto a quella di Leone e Natalia Ginzburg, scorrono però anche le vite di Antonio e Peppino, Ida e Angela, i nonni dell’autore, persone comuni nate negli stessi anni e vissute sotto la dittatura e le bombe della Seconda guerra mondiale. Dai sobborghi rurali di Milano convertiti all’industria ai vicoli miserabili del “corpo di Napoli”, di fronte ai fucili spianati, le esistenze umili di operai e contadini, artisti mancati e madri coraggiose entrano in risonanza con le vite degli uomini illustri. Accostando i singoli ai grandi eventi, attraverso documenti, fotografie e lettere, ricordi famigliari e memoria collettiva, Antonio Scurati resuscita il nostro passato.
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I PROSSIMI APPUNTAMENTI DI LEGGERMENTE
7 aprile, ore 18.00 – Cascina Roccafranca Serata dedicata a Elena Ferrante
20 aprile, ore 18.00 – Biblioteca Civica Villa Amoretti Una specie di felicità – Francesco Carofiglio, ed. Piemme
Martedì 21 e mercoledì 22 marzo si tengono le elezioni studentesche all’Università di Torino. Hanno diritto di voto gli iscritti, in corso e fuori corso, che dovranno eleggere 6 rappresentanti per il Senato Accademico, 2 per il Consiglio di Amministrazione, 6 per l’Assemblea regionale degli studenti per il diritto allo studio universitario, 4 per il Comitato Universitario per lo Sport (CUS), per i Consigli di dipartimento, in misura non inferiore al 15% della composizione totale dell’organo, i Consigli di corso di studio/integrati per laurea triennale, specialistica/magistrale, a ciclo unico e del vecchio ordinamento, in misura non inferiore al 15% della composizione totale dell’organo, i Consigli delle Scuole, in misura non inferiore al 20% della composizione totale dell’organo.Prevista anche la consultazione per i Rappresentanti degli studenti nel Comitato Unico di Garanzia. Gli eletti resteranno in carica due anni. Le liste dei candidati sono pubblicate su www.unito.it.
(foto: il Torinese)
Dopo pochi giorni dalla pubblicazione del terzo e conclusivo capitolo, “L’astuzia della volpe”, appuntamento domenica 19 marzo alle 15, al Lingotto Fiere di Torino per la presentazione della trilogia storica “Dietro la tenda”(Parallelo45 Edizioni) di Maura Maffei e Rónán Ú. Ó Lorcáin, nell’ambito delle manifestazioni che avranno luogo per il Festival Irlandese.
L’evento, che sarà presentato da Susanna Sillano, storico del teatro e dello spettacolo, vedrà la partecipazione di entrambi gli autori: per l’occasione, infatti, Rónán Ú. Ó Lorcáin arriverà direttamente da Dublino e risponderà alle domande del pubblico.
Ambientata nella splendida regione irlandese del Connemara, nel corso del XVIII secolo, la trilogia racconta le vicende di due famiglie di antiche e nobili origini, ai tempi delle Leggi Penali e dell’invasione inglese.
In un clima difficile di oppressione, un gruppo di esuli irlandesi torna in patria dopo aver passato molti anni in Austria. All’apparenza falegnami e carpentieri, quegli uomini sono invece sacerdoti e soldati, decisi a mettere in atto un ambizioso progetto di vendetta ai danni dell’invasore inglese, che proibiva agli irlandesi di professare la religione cattolica.
I loro piani vengono però messi in serio pericolo dalla nascita dell’amore tra il capitano Bran e la bella Labhaoise, figlia del suo più acerrimo nemico. Ma il sogno romantico dei due giovani è ostacolato dalle leggi inglesi, che rendono impossibile il loro matrimonio.
Arricchito da interi passaggi in gaelico irlandese, il progetto della trilogia è frutto di cinque anni di intenso studio e ricerca da parte degli autori, che hanno ricostruito usi, costumi e linguaggio settecenteschi.
Maura Maffei è da sempre amante e studiosa della lingua e cultura irlandesi, ed ha già pubblicato numerosi romanzi e ottenuto significativi riconoscimenti letterari, tra cui il primo premio al Concorso Letterario Internazionale “San Domenichino – Città di Massa” 2015.
Rónán Ú. Ó Lorcáin è traduttore, musicista e tecnologo; è nato e vive in Irlanda, dopo anni passati nel nostro paese, e si dedica allo studio della lingua irlandese.
Massimo Iaretti
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L’Assessore Saitta ha risposto alla richiesta di comunicazioni sulla carenza di personale nei pronto soccorso piemontesi.
Come ha sottolineato il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi, venerdì 10 marzo è stato siglato l’accordo fra Regione e sindacati sulla stabilizzazione dei precari e le nuove assunzioni nella sanità.
Le aziende sanitarie dovranno avviare entro aprile un censimento del personale precario, suddiviso per profili professionali e fonte di finanziamento, e avviare così le procedure di stabilizzazione. Al contempo dovranno attivare nuovi contratti a tempo indeterminato, predisponendo un piano triennale di fabbisogno del personale.
“Progressiva stabilizzazione di tutti i precari della sanità, limitazione a casi eccezionali dei contratti a tempo determinato, avvio di nuove assunzioni a tempo indeterminato per il personale sanitario piemontese entro il 2017. È proprio ciò che chiedevamo quando abbiamo sollevato il caso dell’ipotesi di pagamento a gettone dei neospecializzati da impiegare nei pronto soccorso” – ha dichiarato in aula l’esponente di Sinistra Italiana Grimaldi. – “Quell’ipotesi fortunatamente è stata accantonata. L’accordo a questo punto è vincolante ed è una buona notizia. Quindi aspettiamo di sapere quante saranno le nuove assunzioni e di veder ripartire i nostri Pronti Soccorso con personale impiegato con contratti stabili.”
“In questi anni, la precarietà dilagante e il blocco del turn over, uniti alla scarsa attenzione sulle interminabili liste d’attesa, hanno affondato il colpo più duro al nostro sistema. La revisione totale delle agende di prenotazione, l’incremento dell’attività e delle prestazioni per affrontare le situazioni più critiche, le assunzioni e le stabilizzazioni per aumentare l’offerta potrebbero permettere di ridurre le liste d’attesa che hanno generato un’ulteriore fattore di congestionamento dei PS”.
PET THERAPY, “CON FIDO PASSA IL DOLORE”
Avere Fido a fianco fa bene ai piccoli pazienti. Nel 64 per cento dei casi i bambini che durante il prelievo di sangue hanno potuto interagire con un cane hanno mostrato una maggiore “consolabilità” e una ridotta percezione del dolore. Segni positivi mostra anche la rilevazione degli indici fisiologici (frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, ossigenazione del sangue). E’ quanto emerge dai primi risultati del monitoraggio avviato lo scorso anno sul programma di pet therapy della Casa pediatrica dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Alla presentazione hanno partecipato l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente e presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, il direttore della Casa pediatrica Prof. Luca Bernardo e il presidente di Frida’s Friends Mario Colombo.
Lo studio ancora in corso, effettuato in occasione di prelievi di sangue, ha lo scopo di valutare gli effetti della presenza del cane in un momento di potenziale stress per il bambino. La parte qualitativa consiste nell’osservazione da parte dell’operatore-psicologo, che lo invita ad accarezzare il cane, annota quando il bambino smette di piangere e gli propone, prima, durante e dopo l’operazione, di scegliere fra tre “faccine”: triste, indifferente, allegro. La parte quantitativa prevede la rilevazione di alcuni indici fisiologici nel corso del prelievo. Le prime osservazioni confermano che attivare un progetto di pet therapy nella Casa pediatrica è stata una buona idea. Quasi due terzi dei bambini “accompagnati” dal cane-terapeuta hanno sopportato meglio il dolore rispetto al campione di controllo, con risultati non dissimili nei due gruppi da 0 a 2 anni e da 3 a 7 anni.
“Il risultato – spiega Bernardo – è confortante non solo dal punto di vista del benessere dei bambini, è confermato anche da dati tecnico scientifici, rilevazione di scale del dolore, battito e frequenza cardiaca, saturazione del sangue, compliance nell’esecuzione del prelievo o altro esame che può provocare dolore. E’ come pensavamo: la vicinanza continuativa agli animali vivi ha un valore terapeutico per i bambini e le loro famiglie. Quella che poteva sembrare solo una bella favola è realtà. Il cane è davvero il miglior amico dell’uomo.”
“Sono passati quasi quindici anni – ricorda l’on. Brambilla – da quando un decreto del presidente del Consiglio, allora Silvio Berlusconi, ha ufficialmente riconosciuto il valore terapeutico della pet therapy. Nel frattempo sono stati compiuti molti passi avanti, basti citare l’approvazione di un documento del comitato di bioetica, l’attivazione di un centro di referenza nazionale e il recente rapporto su Attività e terapie assistite con animali e la relativa proposta di linee guida. Tuttavia per definire figure professionali, standard e procedure occorre una legge nazionale che ancora non c’è e che chiedo al Parlamento di discutere. Il mio contributo è una proposta di legge, già depositata, che mira a superare lo spontaneismo, magari generoso ma pericoloso, e a tutelare adeguatamente pazienti, operatori e gli animali stessi. La pet therapy, infatti, non è e non può essere “sfruttamento” degli animali, ma una forma dolce di coterapia che riconosce la loro la capacità di stabilire un rapporto emozionale profondo con gli esseri umani. A questi benefici dovrebbero poter accedere facilmente tutti coloro che ne hanno bisogno: il moltiplicarsi delle evidenze scientifiche suggerisce l’opportunità che il Servizio sanitario nazionale sostenga anche economicamente il ricorso a terapie assistite con animali”.
Ricorda il presidente dell’onlus Frida’s Friends, Mario Colombo, che i cani sono a loro volta “recuperati, con storie di abbandono e randagismo alle spalle”, ma “perfettamente preparati ed ottimi terapeuti”. L’équipe di operatori e animali è coordinata da Beatrice Garzotto. Chiunque voglia sostenere l’attività dell’associazione, e sostenere il progetto di Pet Therapy dell’Ospedale Fatebenefratelli, fino al 18 aprile può donare da 2 a 10 euro, secondo l’operatore telefonico utilizzato, inviando un sms solidale al 45521 o chiamando il numero da rete fissa. “Siamo alla ricerca di sponsor aziendali, che vogliano sostenere questo progetto sociale valorizzando in questo modo l’impegno etico della propria azienda”, conclude il presidente Mario Colombo. Sul sito www.fridasfriends.it tutte le indicazioni per poter offrire il proprio contributo.
Corso Belgio si trasformerà domenica 19 marzo, in occasione della festa del papà, in un quartiere in festa. Vanchiglietta accoglierà , infatti, la manifestazione organizzata in collaborazione con Federvie Piemonte. Dalle 9 alle 19 si potranno trovare i negozi aperti, bancarelle, operatori del proprio ingegno e giochi in legno disponibili per grandi e piccini, da corso Cadore a lungo Po Antonelli. Saranno presenti le Associazioni onlus e di Volontariato, oltre che esibizioni sportive con giostre per bambini. Presso corso Brianza l’Alma Village organizzerà animazioni per bambini e dalle 10 del mattino si susseguiranno trasmissioni in diretta di Radio Jukebox, con la festa condotta da Wlady, Media Partners insieme a Primantenna TV e Radio Antenna Uno. Nel pomeriggio correrà lungo corso Belgio la Fanfara dei carabinieri e si potrà visitare l’esposizione fotografica di Valerio Minato, comprendente scorci e paesaggi di Torino e Piemonte. Si potrà inoltre partecipare al concorso “Fai un selfie con papà”, postandolo sula pagina di corso Belgio dell’Associazione dei commercianti, con una frase di auguri per il papà. Verrà premiata la fotografia ritenuta più bella. Per il pranzo si potrà godere dell’offerta nel campo della ristorazione dello Street food local e dei bar lungo corso Belgio e le vie limitrofe. Con il ricavato della festa l’Associazione comprerà un albero da piantare in corso Belgio.
Mara Martellotta