redazione il torinese

La guerra civile è finita. Un 25 aprile “vittorioso e sereno”

di Pier Franco Quaglieni

Il 25 aprile di quest’anno propongo di ispirarlo alle parole scolpite sul monumento che si trova nella via principale di Mentone, località marina, in cui tanti torinesi hanno la loro casa di vacanze. La via è molto trafficata di turisti ed è piena di negozi e negozietti, alcuni anche pregevoli. Per pochissimo tempo Mentone è stata italiana ,anche se la cultura radicata nel tempo è anch’essa profondamente italiana. Divenne italiana in seguito all’aggressione di Mussolini nei confronti di una Francia piegata dai nazisti, nel 1940. Nell’iscrizione alla base del  monumento  si parla di Resistenza “vittoriosa e serena”. Porrei l’accento sull’aggettivo sereno, al di là delle evocazioni “renziane” non proprio tranquillizzanti. Spero sia possibile in Italia una festa “serena”, non turbata dalle polemiche. La partecipazione a Roma dei Palestinesi come contraltare alla Brigata Ebraica offende giustamente la Comunità ebraica di Roma,ma offende anche tutti coloro che hanno rispetto per la Shoa e per la storia in generale.  Io non riesco a dimenticare Primo Levi, morto  tragicamente nel 1987,esattamente trent’anni fa. Levi era stato una vittima, un “sommerso” che denunciò il genocidio e il razzismo. Ma era una vittima che non cercava vendette, ma semmai la verità. Natalia Ginzburg non volle pubblicare “Se questo è un uomo” da Einaudi. Un abbaglio letterario, a cui venne poi posto rimedio, o un annebbiamento politico ? In questo 25 aprile ricordo Primo Levi e segnalo il bel libro di Mirella Serri “Bambini in fuga . I giovanissimi ebrei braccati da nazisti e fondamentalisti islamici e gli eroi italiani che li salvarono”. Uscirà a giorni da Longanesi. Sarà una lettura istruttiva per tutti, soprattutto per i faziosi che non sanno vivere la festa come un richiamo alla storia e ai valori nazionali che essa rappresenta: l’odio va infatti sempre  bandito perché la guerra, anche quella civile, è finita il 25 aprile 1945.

Arrestato a Torino un marocchino che pianificava attentato. Sul web inneggiava all’Isis

A Torino i carabinieri del Ros hanno arrestato  un marocchino di 29 anni, si chiama Mouner El Aoual. Era irregolare in Italia dal 2008 e diffondeva  sul web l’ideologia del Califfato Islamico istigando  a compiere attentati contro i “miscredenti”. Giustificava i recenti attentati messi in atto  in Germania in  Svezia e Francia. Attraverso una chat l’uomo aveva manifestato la volontà di pianificare un attentato terroristico nel nostro Paese e cercava altri sodali per la sua realizzazione. “Soggetto estremamente pericoloso” scrive l’Ansa riportando le parole del giudice per le indagini preliminari, scritte nell’ordinanza di custodia cautelare. “Sta svolgendo un’opera di proselitismo e incitamento ad azioni violente e letali, e per intenti e personalità presenta un altissimo rischio di passare all’esecuzione di tali gravi atti di violenza”.

SUK BARATTOLO, FDI: “BASTA PROPAGANDA STRUMENTALE DEL PD”

“NECESSARIE REGOLE CERTE E APPLICATE SENZA SCONTI”

<<Domenica  mattina sin dalle 6 eravamo in Via Carcano a seguire il trasloco del Mercato di libero scambio, e poi alle 11 nel piazzale di San Pietro in Vincoli a seguire la protesta dei residenti. Il M5S si trova a gestire una “patata bollente” creata dal PD, che ora cerca di atteggiarsi a oppositore del suk senza convincere nessuno>> attacca Patrizia Alessi, Consigliera FDI in Circoscrizione 7, che spiega <<Il PD come partito di governo della Città non è mai intervenuto ad arginare, gestire e regolamentare il fenomeno e  i residenti di San Pietro in Vincoli lo hanno ricordato. Speriamo che la nuova Amministrazione ci metta la volontà politica per risolvere le criticità. Il problema non è Suk si o Suk no ma l’applicazione del Regolamento! Vigileremo.

Ricordo che in Via Carcano  non era ancora Barattolo perché il nuovo Regolamento non è ancora stato approvato in Sala Rossa, quindi si è applicato il vecchio Regolamento n. 316. Dopo la chiusura nel pomeriggio l’Associazione ha pulito perfettamente tutta l’area.

Ho chiesto all’assessore Giusta da sabato prossimo, aspettando il trasloco anche il sabato, di intervenire nel piazzale di san Pietro in Vincoli fuori dall’area gestita per mantenere l’ordine e non fare piazzare i venditori abusivi che ci sono fin dal venerdì pomeriggio>>.

Aggiunge Augusta Montaruli, Esecutivo nazionale FDI, presente in piazza <<Se si applicassero i Regolamenti il Suk-Mercato di libero scambio-Barattolo potrebbe anche essere piazzato nelle piazze, comprese quelle centrali, la domenica con visite anche dei turisti. Se non si applicano i Regolamenti e si lascia all’anarchia e al degrado va sospeso per sempre!>>

<<Se il PD ha veramente scoperto l’importanza di impedire il degrado dei suk abusivi, si decida a votare la nostra legge regionale presentata per disciplinare con regole certe il commercio non professionale>> conclude Maurizio Marrone, Consigliere Regionale FDI in Piemonte.

 

Targa straniera sull’auto di lusso per evitare le multe: per riavere l’Audi verserà 15mila euro

Alcuni italiani usano veicoli di grossa cilindrata con targhe estere per aggirare le norme fiscali, non comparendo  come intestatari delle auto di lusso. Un modo per evitare di pagare le multe. Un caso è stato scoperto dalla guardia di finanza, che ha fermato a Torino una Audi A4 con targa ticinese, guidata da un quarantenne di Torino, apparentemente cittadino svizzero ma di fatto residente in Italia e privo dell’autorizzazione all’utilizzo in Italia del mezzo. L’Audi è stata sequestrata e il proprietario, per tornarne in possesso, dovrà versare all’erario circa 15 mila euro, tra imposte evase e sanzioni.

Uomo accoltella a morte la moglie e si uccide

Un tragico caso di omicidio-suicidio a Borgomanero, nel Novarese. Un anziano nella notte ha ucciso a coltellate la moglie e dopo si è tolto la vita. Al momento non sono state rese note le generalità dei coniugi. I carabinieri sono intervenuti e stanno svolgendo le indagini.

Beppe Fenoglio raccontato dalla sorella Marisa

Fenoglio e il 25 aprile. Non ci potrebbe essere connubio più riuscito, considerando che Beppe Fenoglio, oltre a essere stato partigiano, fu, quale scrittore di Langa, l’autore dei più importanti e bei romanzi sulla Resistenza che il Novecento ci abbia dato, quali “Il Partigiano Johnny” e “Una questione privata”. Per questo il teatro Astra dedicherà la serata del 25 aprile alle 21, con il recital intitolato “Uno scrittore in famiglia” di Marisa Fenoglio, la sorella dell’autore, con cui si terrà un incontro al termine dello spettacolo. Voce narrante Elena Zegna, al pianoforte Giovanni Scotta.

Negli anni Trenta, quando vi erano ancora poche automobili ospiti delle vie cittadine albesi,  piazza Rossetti, adagiata lungo il fianco destro della cattedrale, appariva durante il giorno deserta e pigra. Uno dei negozietti che si affacciavano sulla piazza, una macelleria, apparteneva al padre di Fenoglio. E qui, al numero uno della piazza, si è svolta grande parte della vicenda umana dello scrittore, proveniente da una famiglia impreparata di fronte al suo talento letterario, con un rapporto intenso ma difficile con la madre, il passaggio da figlio di una piazza a grande esponente letterario. L’intimità familiare verrà narrata dalla sorella dello scrittore, la sola testimone rimasta. Si tratta di un percorso tematico e cronologico ricco di emozioni, in cui si intrecciano e alternano i motivi maggiormente amati da Fenoglio, intensamente legati all’atmosfera dell’epoca.

Mara Martellotta

Teatro Astra, 25 aprile 2017, ore 21, Uno scrittore in famiglia

Rosina: “inadeguate le forze dei servizi sociali per affrontare le tensioni nei nuclei familiari con disagi”

I servizi sociali hanno forze inadeguate rispetto ai cambiamenti in atto ed alle nuove esigenze e spesso non riescono ad esercitare nel modo dovuto il ruolo di accoglienza del disagio, – dichiara il rappresentante degli assistenti sociali del Croas Piemonte, Rosina – di accompagnamento e di supporto. Le tensioni all’interno del nucleo familiare influenzano il rapporto tra genitori e figli, spesso con effetti contrastanti: crescono le attenzioni e le aspettative dei genitori sui figli e sono aumentate le distanze comunicative che possono condurre a situazioni di abbandono, di violenza o di abuso all’interno del contesto familiare. Il logoramento delle relazioni e dei canali di comunicazione intrafamiliare ed intergenerazionale può incidere sul malessere infantile e adolescenziale, quale quello ad esempio che porta a manifestazioni di bullismo”. 

 
 

Festa grande del 25 aprile: dalla fiaccolata in piazza al Polo del ‘900

Per la Festa della Liberazione in  città sono previste commemorazioni, mostre, incontri, letture e spettacoli. Tra i molti eventi, lunedì 24 alle ore 20, fiaccolata da piazza Arbarello a piazza Castello. A seguire saluto delle autorità e orazione ufficiale di Lidia Menapace. Da segnalare l’apertura straordinaria del Rifugio Antiaereo di Palazzo Civico (Piazza Palazzo di Città 1) dalle 10 alle 17 del 25 aprile, con visite guidate gratuite, senza prenotazione.

Festa grande d’aprile! Il 25 aprile torinese  al Polo del ‘900

 Il Consiglio regionale del Piemonte, attraverso il suo Comitato Resistenza e Costituzione, in collaborazione con la Fondazione Polo del ‘900, ricorderà a Torino il 72° anniversario della Liberazione con la “Festa grande d’aprile!Il 25 aprile al Polo del ‘900”. Il programma della giornata di martedì 25 aprile prevede l’apertura – dalle 10,30 alle 20,00 – di tutti gli spazi dei palazzi San Celso e San Daniele aiQuartieri Militari juvarriani di Torino, tra l’angolo di Corso Valdocco e via Del Carmine. Filo rosso dell’intera giornata sarà la rievocazione della figura di Franco Antonicelli,straordinaria personalità della Resistenza, presidente del CLN piemontese e fondatore – settant’anni fa, il 25 aprile del 1947 – dell’Istituto Storico della Resistenza, diventandone il primo presidente. Fu proprio Antonicelli ad annunciare alla radio la liberazione di Torino e fu sempre lui a pubblicare – sempre settant’anni fa – la prima edizione di “Se questo è un uomo”, il capolavoro di Primo Levi,  per i tipi della De Silva, la piccola casa editrice torinese che dirigeva, dopo che alcuni grandi editori, fra cui Einaudi, avevano rifiutato il manoscritto.  La “Festa grande d’aprile!” – parafrasando il titolo del testo teatrale pubblicato da Franco Antonicelli nel 1964, nel quale ripercorre le vicende italiane dal 1924 al 1945, dai giorni del delitto Matteotti alla Resistenza e alla Liberazione – sarà un’occasione per raccontare l’Italia che aveva in mente, le idee che lo animavano e stilare un bilancio di quanto è rimasto oggi della sua eredità intellettuale. L’intenso programma della giornata prevede tre momenti. Il primo vedrà,  alle 10,30 ( Palazzo San Celso, sala conferenze), la “Staffetta della memoria. Gli oggetti raccontano la storia”. Un’occasione, questa,  per tutti coloro che sono in possesso di un oggetto della seconda guerra mondiale e abbiano voglia di raccontarne la storia, di presentarlo e diventare per un giorno protagonisti di una mostra-spettacolo sulla guerra, la Resistenza, la Liberazione. Alle 11,00 (Palazzo San Daniele, area Kids), le “Letture sulla libertà”, unlaboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni, promosso in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi, con libero ingresso fino a esaurimento posti. Sempre alle 11,00 a Palazzo San Daniele (nella sala Novecento) verranno presentati i cinque lavori vincitori della prima edizione del concorso creativo “Accendi la Resistenza”: alle 11.00, lo spettacolo Lontano nella neve: storia di amore e guerra a cura di ARTI Teatro; alle 12.00 il cortometraggio La grande sete che avevamo di Agnese Vigorelli; alle 12.15 la graphic novel Formazione partigiana di Giulia Cuter e Matteo Gatti; alle 12.30 la lettura scenica di Lottammo odiando la guerra e la morte di Beatrice Borsa e, infine, alle 12.45, le canzoni Il ricordo che è restato e Non ti ricordi il 31 dicembre del gruppo Le Barricate.

Il secondo momento, intitolato “Franco Antonicelli e la Liberazione” prenderà il via alle 12.00 a Palazzo San Daniele (Sala lettura) ­ con Le sorprese di un amico, un’esposizione di libri e documenti su Franco Antonicelli e la tradizione culturale torinese, da Piero Gobetti e Norberto Bobbio. Nello stesso palazzo, alle 15.00 (Sala Novecento) andrà in scena una pièce sulla vita  di Antonicelli, “L’inesorabile determinazione a vivere e migliorare il presente”: lezione recitata  scritta da Leonardo Casalino e interpretata dall’attore teatrale Marco Gobetti. Sempre a palazzo San Daniele, alle 16,00 (Sala lettura) si parlerà di  “ Antonicelli editore. Da Topolino a Se questo è un uomo”, con un racconto del critico letterario Domenico Scarpa sul rapporto tra Antonicelli e Primo Levi. Con un’esposizione di alcune «prime edizioni» antonicelliane. Gli altri due appuntamenti in programma si svolgeranno a Palazzo San Celso (Sala memoria delle Alpi): alle 16,45, “La Torino liberata di Franco Antonicelli”, un percorso tra carte pubbliche e private; alle 17,00, “Franco Antonicelli. Frammenti di immagini e suoni”.Il terzo e conclusivo momento vedrà il “Concerto Grande d’Aprile”. Dalle 14,00 alle 20,00 – quando la manifestazione si concluderà – gli spazi esterni del Polo del ‘900 (Corso Valdocco angolo Via del Carmine) si apriranno alla musica, con le esibizioni dei Tavernacustica ( cantautorato italiano), della band dei Litio (pop indie rock), di Carlo Pestelli e della Banda Osiris.Lungo tutta l’arco della giornata i principali eventi saranno seguiti da Radio Polo e presso il Salotto del ‘900 sarà allestito uno spazio dedicato a “Resistenze e Liberazioni oggi”, a cura dell’Archivio e della Biblioteca del Polo del ‘900.

M. Tr.

Tre comuni della Città Metropolitana di Torino – Brozolo, Cavagnolo e Brusasco – ed uno della Provincia di Asti, Robella organizzano insieme la commemorazione della guerra partigiana in occasione del settantaduesimo anniversario della Liberazione. A Robella, alle 9.30 di martedì 25, verrà reso onore alla tomba dei comandanti Gabriele e Sergio poi alle 10 ci sarà la deposizione di una corona al monumento di caduti della VII Divisione Monferrato. A Marcorengo, frazione di Brusasco, alle 9.15 ci sarà il radono in piazza Don Dell’Aglio, cui seguirà la commemorazione e la deposizione della corona alla lapide dei caduti. Infine a Brusasco il raduno è previsto alle 10.30 con onore alla memoria del partigiano Enrico Tumino “Tuki”, seguita dalla Santa Messa in onore dei caduti e alle 12.15 dalla commemorazione e deposizione della corona al monumento ai caduti. Sarano parte attiva della manifestazione gli insegnanti ed i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Brusasco.

Massimo Iaretti

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Una camminata Per non dimenticare” è il modo con il quale Baldissero Torinese celebrerà la ricorrente della Festa della Liberazione. Il ritrovo è alle ore 8.30 nella piazzetta dei Caduti, antistante il camposanto, dove ci sarà l’alzabandiera e la posa della corona, seguite dalla commemorazione fatta dal sindaco Bruno Todesco. Poi, alle 9, si parte lungo i sentieri da Baldissero a Rivodora. Al seguito ci saranno due mezzi militari d’epoca (Jeep Willys 1943 e moto BSA 1942) con figuranti in divisa d’epoca (Esercito Americano, Regio Esercito Cobelligerante e due Regi Carabinieri). Alle 11..30 circa è previsto l’arrivo a Rivodora in piazza 25 aprile. Sono previsti alzabandiera e posa della corona, commemorazione del sindaco, mostra sul Corpo Italiano di Liberazione e filmato di commento a cura di Paolo e Andrea Carestiato; proiezione del video sulla Resistenza realizzato per il Premio Comandante Tarzan dell’ANPI di Chieri dagli studenti di IIIA della Scuola Secondaria di Primo grado Giacomo Berruto. Al termine rinfresco presso il Centro Polivalente. Alle re ore 12,30 ci sarà il rientro a Baldissero. E’ prevista navetta. alle ore 13,00 Pranzo presso la Cooperativa di Rivodora; per prenotazioni tel. 0119431608.

M.Iar.

 

 

 

Un ticket per il pic nic

Introdurre un sistema di ticket per l’accesso delle aree pic nic. La proposta è del vice presidente di Uncem Piemonte, Marco Bussone che si ispira a molte situazioni che già ci sono in Valle d’Aosta. E in Piemonte sono già stati inseriti ticket, soprattutto per il parcheggio in quota, come al Pian della Mussa o in Val Maira, o nell’alto Canavese. “Si tratta di moderni sistemi di pagamento dei servizi ecosistemici – ambientali. In questo caso –

puntualizza Bussone – ciascuno paga una piccola e modesta cifra per fruire di un’area che se mantenuta intatta e ben gestita svolge tutto l’anno un prezioso servizio alla comunità. Garantisce integrità del paesaggio, protezione delle fonti idriche, ma anche spazi per lo svago, il relax ed il pic nic. Tutto questo deve essere riconosciuto per il suo valore, pagato da chi ne fa uso”. Sull’argomento, però, non tutti sono d’accordo. Massimo Iaretti, giornalista e consigliere delegato al turismo dell’Unione dei comuni della Valcerrina, in Provincia di Alessandria, ad esempio evidenzia che: “Stimo Bussone e l’attività che l’Uncem svolge a favore di un bene che è di tutti, la montagna e la tutela dell’ambiente di montagna, minacciato sovente da comportamenti che sono incivili. Sono, però, in netto disaccordo con il fare pagare lo spazio, a persona, per il luogo dove effettuare un pic – nic, proprio perché l’ambiente è di tutti. E il monetizzare non è certo la soluzione migliore per fare crescere un’educazione ambientale finalizzata al rispetto di quello che ci circonda. La strada da seguire è quella di dare regole, spiegarle e sanzionare, anche duramente, chi non le rispetta. Ma far pagare un qualcosa che dovrebbe essere fruibile a tutti vuol dire creare le premesse per escludere e non per includere”.

 

Juve senza problemi, poker facile al Genoa!

LA GALLERIA FOTOGRAFICA COMPLETA SU: WWW.FOTOEGRAFICO.NET

di Claudio Benedetto

Tutto troppo facile, la Juve annichilisce un Genoa remissivo, lo stesso Genoa che all’andata in casa inflisse ai bianconeri una gran lezione di calcio e una cocente sconfitta. Ma è passato un girone intero e le cose sono molto cambiate, la Juve è in piena forma europea e lanciatissima, mentre i Grifoni molto giù di forma e di classifica sono addirittura sull’orlo della caldissima zona retrocessione con Empoli e Crotone che da dietro stano arrivando davvero di corsa. Ma veniamo alla partita di oggi.

Allegri cambia qualcosa ma senza stravolgere il modulo: in difesa, oltre a Bonucci, giocano Benatia e Barzagli con Asamoah e Lichtsteiner sulle fasce a sostituire Alex Sandro e Cuadrado, in mezzo, complice la squalifica di Pjanic, torna Marchisio al fianco di Khedira, davanti il solito trio.

La Juve parte molto forte, evidente l’intento di ottenere il massimo senza troppo sforzo. Dopo le prime schermaglie tutto si risolve in poco più di un minuto, a cavallo del 17′ minuto: goffo autogollonzo di Munoz su azione di Marchisio e solito gol di Dybala con micidiale tiro a giro sul palo lungo, 2-0 a neanche un quarto di gara. Il Genoa rimane come imbambolato e Mandzukic chiude la pratica al 41′: azione di Asamoah e gran tiro a giro del croato che si insacca nell’angolo, bel gol e partita finita già all’intervallo!

Nella ripresa i bianconeri continuano a tenere in mano il pallino del gioco e non mollano: Bonucci al 7’ si vede annullare un gol per dubbio fallo visto dall’arbitro in mezzo all’area e poi al 19’ con una grande azione personale segna il 4-0 definitivo.

Con la partita definitivamente chiusa, Allegri dà spazio agli ex genoani che ora vestono il bianconero: entrano in successione Rincon, Sturaro e poi anche Mandragora, al suo debutto ufficiale. Ultima cosa da segnalare… oltre ai quattro gol, la Juve ha anche colpito 3 pali con Higuain, Marchisio e Asamoah, ma questo è proprio un dettaglio!

La Juve, in attesa che domani la Roma giochi a Pescara, si porta a +11 sui giallorossi con solo più 5 partite alla fine del Campionato, sesto scudetto consecutivo sempre più vicino, come ha ammesso a fine gara persino mister Allegri, e barra dritta verso la Champion’s e verso la doppia sfida con il Monaco… a questo punto si comincia davvero a sognare!

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Tutte le foto di Claudio Benedetto su: http://www.fotoegrafico.net