Sabato 11 maggio alle ore 10,30, nella Sala Indaco del Salone del Libro (via Nizza 294), Elisabetta Cocito e Antonella Prisco, in dialogo con il curatore Pier Franco Quaglieni, presenteranno il libro Mario Soldati, la gioia di vivere, edizioni Golem.Il Salone con questo evento renderà omaggio al ventennale della scomparsa di Mario Soldati, scrittore, regista cinematografico e televisivo, giornalista, torinese appassionato con frequentazioni internazionali, che ha percorso tutto il Novecento culturale italiano (1906 – 1999), lasciandovi un’impronta indelebile fatta di intelligenza, genialità multiforme, humor e anticonformismo.
Le luci della sera sulla Gran Madre
Roberto Huțușoru ci ha inviato questa suggestiva immagine serale della Gran Madre di Dio.
L’Italia delle regioni a Slow Fish

Un dialogo tra terra e mare sempre più intenso in cui le ricadute, siano esse positive o negative, delle azioni dell’uomo sulla prima incidono sul secondo, che ce ne restituisce tutti i frutti, dolci e amari. Ed è con questa consapevolezza che le regioni italiane vengono a raccontare i loro progetti di tutela e promozione, i loro borghi marinari, le loro tradizioni e i loro prodotti a Slow Fish, nei chioschi di Piazza Caricamento, al Porto Antico di Genova dal 9 al 12 maggio. Dal Nord al Sud Italia, dai padroni di casa, la Liguria, alla Regione Calabria,che debutta alla manifestazione della Chiocciola, per finire con le presenze ormai consolidate, la Puglia, la Toscana, la Campania e la Sicilia. E quindi, pinne, forchette e occhiali… tutti pronti per un viaggio virtuale nelle regioni d’Italia a Slow Fish!
Scorci liguri di vita quotidiana
Partiamo dai padroni di casa, la Regione Liguria, che come organizzatore della manifestazione insieme a Slow Food, allestisce nel Porto Antico una piazza ligure ideale, dove si incontrano profumi e sapori delle diverse anime di tutta la regione, da Levante a Ponente: workshop, presentazioni e attività per le scuole, dimostrazioni di pesto al mortaio e degustazioni guidate di olio e vini in collaborazione con i consorzi liguri, i Gac locali e Liguria Gourmet per le proposte dell’area ristorazione. Per saperne di più vai su:https://slowfish.slowfood.it/piazzetta-la-mia-liguria/
Costa Toscana – Isole Toscane: tesori di mare, tesori di terra
Presenta al pubblico di Genova la propria idea di offerta turistica a misura di ambiente la Toscana, con i suoi 300 chilometri di costa interpretati come ponte tra mare ed entroterra, tra centri storici incastonati lungo le dolci colline e tratti di mare spesso ancora incontaminati, da promuovere con percorsi sostenibili lontani dai numeri e dall’approccio del turismo di massa. Raccontati da Toscana Promozione Turistica, i borghi della pesca – da Massa all’Argentario, per finire in mezzo al Tirreno, con l’Elba e le Isole dell’Arcipelago toscano – sono protagonisti a Genova. Toscana presente nel programma della Cucina del Mercato con l’appuntamento dedicato a una specialità del territorio livornese, domenica 12 alle 12: il cacciucco preparato dalla cuoca Olimpia Nocera del ristorante Porto di Mare.
Campania all’insegna della legalità e della contaminazione
Quattro giorni di programma incentrati sulla legalità (taglie minime e contrasto all’estrazione dei datteri di mare), sulla lotta al caporalato, anche in mare, e sul mare come ponte per ricostruire i legami millenari tra le sponde del Mediterraneo che hanno portato alla contaminazione di culture, anche gastronomiche, di cui godiamo oggi. Un esempio su tutti è il cuscus che dal Maghreb alla Liguria, dalla Sicilia alla Sardegna unisce il Mediterraneo intorno al cereale più importante. Il tutto, come sempre a partire dal piacere di scoprire nuovi gusti, di condividere assaggi e parole, spaziando dalla politica alla filosofia, dall’archeologia a… ovviamente il buon cibo! È lo spazio della Regione Campania a Slow Fish, gestito in collaborazione con Slow Food Campania nell’ambito del Feamp 2014-2020. Completamente plastic free, lo spazio della Campania racconta l’economia del territorio a partire dalla promozione dei Presìdi Slow Food e delle comunità della pesca grazie a chef che li sostengono acquistandone i prodotti, come Giuliano Donatantonio, Gena Iodice, Maurizio De Riggi, Luigi Russo e i panificatori Giovanni Civitillo e Aldo Pagliuca. E poi il tema delle microplastiche con un confronto tra le aree marine protette liguri e quelle campane. E ancora il tema del caporalato in mare, con Francesco Pascale, assessore all’ambiente e alla pesca di Castel Volturno, che con il Sindaco Dimitri Russo e con un gruppo di pescatori, ha avviato un progetto di ripristino della legalità e di promozione dell’attività di pesca costiera con la creazione di banchine volte alla vendita del pesce appena sbarcato.
Puglia: una terra tra due mari di sostenibilità
Il suo mare e la sua gente, la biodiversità, la cultura e le tradizioni. Ecco la proposta che la Regione Puglia presenta a Slow Fish 2019 insieme a Unioncamere Puglia e Slow Food Puglia in un itinerario esperienziale lungo il tacco d’Italia alla scoperta di Presìdi, Aree marine protette e Parchi terrestri. La Puglia si racconta attraverso le parole di pescatori, agricoltori, giovani ricercatori accomunati tutti dall’amore verso la propria terra. Slow Fish 2019 è il palcoscenico per presentare i risultati del progetto Cap Salento con i suoi tre Presìdi del mare di Torre Guaceto, Porto Cesareo e Litorale di Ugento. Tra le novità l’Ecomuseo del Mar Piccolo e della Palude la Vela (Ecopamar) che racchiude a Taranto e nel suo Mar Piccolo un autentico scrigno di biodiversità e di storie antiche e moderne, tra cui anche cozza nera tarantina. Il programma prevede anche excursus verso i laghi di Varano e Lesina e nelle Isole Tremiti e un focus sui molluschi e il pesce crudo, per rivivere sapori, profumi e suoni del porto dei pescatori di Bari. Da non dimenticare i numerosi appuntamenti gastronomici all’insegna della buona biodiversità pugliese come il focus sul crudo e sulle specialità apprezzate al porto di Bari, le cozze tarantine e le specie lacustri del Gargano.
Biodiversità, cambiamento climatico, opportunità: la Regione Calabria a Genova
Al debutto a Slow Fish la Regione Calabria che si presenta con tavoli tematici, guidati da un esperto, nei quali il pubblico può approfondire i temi principali della manifestazione: la biodiversità e le nostre abitudini alimentari, il mare bene comune e cambiamento climatico, l’economia dei mari della regione e le opportunità frutto di una buona gestione delle risorse. In programma anche degustazioni e laboratori con chef e pescatori sulle ricette calabresi di mare e di terra.
Isole di Sicilia: i pescatori a tutela dell’ambiente
Punta tutto sul ruolo dei pescatori a tutela dell’ambiente la Sicilia, presente a Slow Fish in Piazza Caricamento e nella Cucina del Mercato con il progetto Sicilia Seafood, del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, che ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare i prodotti ittici che esprimono qualità, cultura e territorio, ottenuti con sistemi produttivi sostenibili sotto l’aspetto ecologico, ambientale e socioeconomico. Uno dei progetti più importanti da un punto di vista ambientale del GAC Isole di Sicilia riguarda infatti quasi la totalità dei pescatori artigianali delle isole (130 imbarcazioni dalle Eolie a Ustica, dalle Egadi a Pantelleria). Coinvolti direttamente in attività di monitoraggio, non solo di specie protette ma soprattutto di marine litter, i membri degli equipaggi hanno “pescato” oltre mille sacchi da 115 litri di materiale plastico, poi consegnato nei porti e correttamente smaltito. Nella Cucina del Mercato sono pescatori e artigiani a trasformare il pescato più fresco per il pubblico genovese. Pronti ad assaggiarlo? Segnatevi venerdì 10 alle 11 e sabato 11 alle 15,30, l’ingresso è libero!
La Casa Libera del Burro e il Salotto di Slow Food Liguria
Slow Food Liguria con i suoi appuntamenti contamina più aree della manifestazione raccontando protagonisti, prodotti e progetti di questa stupenda lingua di terra contesa tra mare e montagna, contaminazioni saline e aromi inconfondibili. Ed è nella Casa Libera del Burro, il grande spazio di sperimentazione gastronomica con cui Inalpi si presenta a Slow Fish 2019, che la Chiocciola ligure, una delle più antiche associazioni regionali di Slow Food in Italia, organizza un ricco programma dedicato ai Presìdi Slow Food e alle osterie del territorio con presentazioni di libri e incontri a tema, accompagnati da libere degustazioni. Nove portate, create dalla sapienza culinaria di cinque locali della guida alle Osterie di Slow Food Editore del capoluogo che si mettono in gioco con il gustoso condimento, per esaltare pescato del Mar Ligure e vegetali degli orti genovesi, per un menù da leccarsi i baffi! Qualche esempio? Rosmarino si presenta con il suo panino al burro di acciughe con borragine, palamita in scabecciu e giardiniera; l’agriturismo Il Castagneto prepara una vellutata di ortiche e patate con totanetti alla santoreggia e crostini di pane alle olive; l’osteria Da O Colla serve lo scucuzzu ai frutti di mare e il bisque di crostacei mantecato con burro al timo limone; il Mangiabuono fa della semplicità la sua bandiera con gli gnocchi di patate al pesto; mentre la Forchetta Curiosa chiude con uno sformatino di acciughe alla camoglina. Protagonisti di tutti i piatti sono il burro piemontese e il burro chiarificato ottenuti da panna di centrifuga da latte 100% piemontese della filiera corta e certificata Inalpi. Tra gli appuntamenti del salotto di Slow Food Liguria, il laboratorio di Gyotaku, una tecnica di stampa naturale, e oggi un’apprezzata forma d’arte, con cui i pescatori giapponesi fin dall’Ottocento registravano le loro catture, gli incontri con gli autori di libri dedicati alla cultura gastronomica ligure, come quello con Sergio Rossi che presenta l’edizione originale del volume di Emanuele Rossi, datato 1865, tra i più antichi ricettari della cucina ligure e il libro che la biologa Nadia Repetto dedica alle acciughe, il pesce più pescato al mondo e anche il più versatile per la conservazione, di cui poco ancora si sa. Infine, Slow Food Liguria anima l’aula didattica di Eataly Genova organizzando cinque appuntamenti tra degustazioni, con abbinamenti tra vini e prodotti ittici da Levante a Ponente, prove di manualità per i più piccoli, dimostrazioni sulla salagione delle acciughe, e vere e proprie lezioni per gli studenti su come costruire un menù di pesce che faccia bene all’ambiente e alla nostra salute.
Ecco il focus su Slow Food Liguria a Slow Fish: https://slowfish.slowfood.it/la-casa-libera-del-burro-slow-food-liguria/
Ma non finisce qui. Oltre ai chioschi regionali di Piazza Caricamento, tutta la manifestazione racconta i sapori e le tradizioni delle regioni italiane, dagli espositori del Mercato ai cuochi dell’Alleanza nelle Scuole di Cucina e agli chef degli Appuntamenti a Tavola, dai pescatori e produttori dei Laboratori del Gusto ai panettieri e pizzaioli della Fucina Pizza e Pane. E poi ancora le birre, i vini e persino i cocktail rispecchiamo la stupenda diversità che attraversa l’intero Stivale.
Buon viaggio!
Quei racconti nella rete
Sabato 11 maggio alle 18 al Salone del Libro di Torino presso la sala conferenze Superfestival – padiglione 3 – sarà presentato al pubblico il premio letterario Racconti nella Rete e l’antologia edita da Castelvecchi
Il concorso di quest’anno raggiunge il traguardo della diciottesima edizione. Intervengono il presidente del Premio, Demetrio Brandi ed alcuni vincitori delle ultime edizioni. Tra questi Mariangela Casulli, Elisa De Leonardis, Ester Arena, Valeria Pisi, Marta Cerù, Claudia Mereu, Massimiliano Ferraris Di Celle, Ivana Librici, Laura Ferloni, Donatella Mascia, Andrea Mauri, Ugo Mauthe, Antonella Zanca, Michela Rossi. Sarà presente Dino Aloi, direttore responsabile del giornale umoristico Buduàr. Sarà l’occasione per incontrare vecchi e nuovi amici del premio letterario e per fare il punto sull’edizione in corso alla quale si potrà partecipare entro il prossimo 31 maggio nel sitowww.raccontinellarete.it . La prefazione della nuova antologia 2019 sarà realizzata dalla scrittrice Alice Cappagli, ex vincitrice del premio Racconti nella Rete. Sarà presentata in anteprima la nuova immagine del premio realizzata dal fumettista e illustratore Bruno Cannucciari. Per tutti i presenti ci saranno in omaggio i gadget del premio Racconti nella Rete. Demetrio Brandi darà anche alcune informazioni sulla venticinquesima edizione del festival LuccAutori, in programma a Lucca dal 20 settembre al 6 ottobre.
Dopo essere stato avviato in via sperimentale, il progetto della Regione Piemonte per cercare di riabilitare gli autori di violenza contro le donne diventa strutturale
Entro il 31 maggio gli enti locali, le organizzazioni titolari dei Centri antiviolenza iscritti all’apposito albo regionale, tutti coloro che sono impegnati nella promozione e realizzazione di interventi e attività a favore degli autori della violenza potranno presentare domanda per accedere a finanziamenti che ammontano complessivamente a 100.000 euro. L’assessora regionale ai Diritti sostiene che si intende rendere questi uomini non più un pericolo per le donne che hanno maltrattato, dato che quando escono dal carcere vanno spesso a cercare di nuovo le proprie vittime, diventano stalker, minacciano o si accaniscono verso di loro nei modi più violenti. Fino ad oggi le associazioni specializzate in questo tipo di interventi hanno preso in carico 280 uomini con l’obiettivo di restituire alla società persone non più pericolose ma in grado di gestire la loro aggressività. Alcuni esempi: 60 detenuti nel carcere di Torino, 45 in quello di Vercelli e 15 in quello di Biella con condanna definitiva a sfondo sessuale beneficiano di un programma specifico; le otto associazioni che si sono occupate di portare avanti questo lavoro fuori dal penitenziario (Cerchio degli uomini, Consorzio socio-assistenziale cuneese, Spam-Paviol, Consorzio socio-assistenziale Ossola, Medea, Gruppo Abele, Elios Coop e Punto a capo) hanno in carico 162 persone. Di queste, sette su dieci sono italiane e in sette casi su dieci si tratta di mariti o conviventi delle vittime.
Tre giorni di festa per il Ruché
La formula e gli obbiettivi della Festa si confermano: promuovere e divulgare la conoscenza del Ruchè. Proporre un evento mirato per creare interesse attorno alla nuova annata sia verso gli operatori, sia verso il grande pubblico degli enoappassionati
Infatti a Castagnole Monferrato per tre giorni si degusterà solo Ruchè! E questo grazie allo spirito di intraprendenza di un gruppo di produttori che ha scelto anni fa di celebrare il gioiello del loro territorio e di fare squadra con il Comune di Castagnole Monferrato (che conferisce anche il nome alla doc) e con l’associazione Go Wine.
I Produttori del Ruchè
AMELIO LIVIO, Grana
BERSANO, Nizza Monferrato
BOSCO TOMMASO, Castagnole Monferrato
CALDERA FABRIZIA, Portacomaro
CANTINA SOCIALE DI CASTAGNOLE MONFERRATO
CANTINE SANT’AGATA, Scurzolengo
FERRARIS AGRICOLA, Castagnole Monferrato
GARRONE EVASIO & FIGLIO, Grana
GATTO PIERFRANCESCO, Castagnole Monferrato
GOGGIANO, Refrancore
LA MIRAJA, Castagnole Monferrato
MARENGO MASSIMO, Castagnole Monferrato
MONTALBERA, Castagnole Monferrato
POGGIO RIDENTE, Cocconato d’Asti
TENUTA DEI RE, Castagnole Monferrato
TENUTA MONTEMAGNO, Montemagno
Sabato 11 maggio alla ore 17.30 si svolgerà il convegno di presentazione in cui sarà ospite Gioacchino Bonsignore(giornalista e caporedattore Tg5 Gusto) e sarà assegnato ilPremio Vin diVino che in questa edizione andrà ad alcunistorici viticoltori del Ruchè di Castagnole Monferrato.
E poi, a seguire, il banco d’assaggio con protagoniste le aziende vinicole che incontreranno il pubblico all’interno delle splendide sale della Tenuta La Mercantile fino alla tardo pomeriggio della domenica.
Sempre durante la giornata della domenica si svolgeranno due wine tasting, relatore Gianni Fabrizio (curatore della guida ai vini del Gambero Rosso) e dedicati ai giornalisti, agli operatori di settore ed agli enoappassionati che vogliano approfondire la loro conoscenza sul Ruchè.
Uno spazio sarà riservato ai piatti tipici, con la presenza dei ristoranti e della pro loco dei Comuni della denominazione che porteranno le loro specialità direttamente alla Tenuta La Mercantile, creando un menù da gustare di accompagno ed in abbinato alla degustazione del Ruchè.
I piatti del punto gastronomico
– Pro Loco Castagnole Monferrato:
AGNOLOTTI euro 6,00
POLENTA CON CINGHIALE euro 8,00
ACQUA euro 1,00
CAFFE’ euro 1,00
– Pro Loco Montemagno:
BRUSCHETTE (2 varietà: soma d’aj, al pomodoro) euro 4,00
TRIS DI FORMAGGI (raschera, toma di Roccaverano, gorgonzola) euro 6,00
-Agriturismo La Miraja:
TRIS DI ANTIPASTI MONFERRINI: selezione di salumi, insalata russa, vitello tonnato) euro 9,00
TRIS DI DOLCI: torta di nocciole con zabajone, semifreddo alle fragole con riduzione di Ruchè, Bunet) euro 4,00
– Ristorante Da Geppe:
SUA MAESTA’ LA BATTUTA DI FASSONE euro 6,50
CRAVIN DEL BARBA AL VERDE euro 5,00
PECCATUCCI ALLA NOCCIOLA TONDA GENTILE E PASSITO AL RUCHE’ euro 4,00
– Pro Loco Valenzani:
TAGLIOLINI CON SUGO D’ARROSTO CON RUCHE’ euro 5,00
PANNA COTTA euro 4,00
– Pro Loco Grana:
ACCIUGHE FRITTE CON PATATE euro 8,00
BRASATO AL RUCHE’ CON PURE’ DI PATATE euro 8,00
PATATE FRITTE euro 3,00
E ancora: animazioni musicali e passeggiate nei vigneti completano la proposta per un itinerario in un territorio di particolare fascino che, anche grazie al vino, sta conoscendo un nuovo sviluppo.
“Il Salone del Libro deve essere lo spazio dove celebrare la tolleranza e la resistenza alle derive neofasciste e autoritarie, il momento pubblico dove dare battaglia con la forza delle parole e argomentazioni. E può esserlo a una sola condizione: l’esclusione di Altaforte e di Polacchi. Ogni via intermedia, qualsiasi compromesso sancirebbe per il Salone una perdita sul piano culturale che non possiamo accettare” Anche quelli che non ci piacciono saranno sempre i benvenuti, ma i picchiatori fascisti, no. I violenti, no. I provocatori, no. Gli intimidatori, no”. Così, su Facebook la capogruppo M5S al Comune di Torino, la consigliera Valentina Sganga.
AGGIORNAMENTO La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per apologia di fascismo nei confronti di Francesco Polacchi, di Altaforte, la casa editrice vicina a CasaPound.
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Il Comune di Torino e la Regione Piemonte hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica, in modo che i magistrati possano verificare se sussistano i presupposti per il reato di apologia di fascismo, a proposito delle dichiarazioni di Francesco Polacchi, della casa editrice Altaforte, in occasione del Salone del Libro. In quelle dichiarazioni Comune e Regione ravvisano “una possibile violazione delle leggi dello Stato. Anche la forma più radicale dell’intolleranza va contrastata con le armi della democrazia e dello stato di diritto”.
Arrestato rapinatore di anziani "gentiluomo"
Mele "avvelenate" di droga lanciate oltre il muro
Lunedì pomeriggio, durante il normale servizio di pattuglia, personale della Polizia di Stato della locale Squadra Mobile, transitando in via Santa Maria Mazzarello, notava un cittadino di colore fermo all’intersezione stradale con Via Monginevro
Il soggetto aveva in mano una busta bianca di plastica contenente verosimilmente della frutta e guardava in maniera incessante il muro perimetrale del C.P.R.; in stato di evidente nervosismo, effettuava ripetute telefonate. Nel frattempo, iniziava a camminare lungo il perimetro del C.P.R., continuando a scrutare il muro di cinta. In questo modo percorreva via Mazzarello fino ad imboccarne il cavalcavia in contromano, salvo poi tornare indietro e fermarsi al centro della strada, in prossimità dello spartitraffico. Lì, effettuava un’ulteriore telefonata, al termine della quale si dirigeva in C.so Trattati di Roma e raggiungeva C.so Brunelleschi, posizionandosi sul marciapiede che costeggia il lato posteriore del C.P.R.
Il personale dei Falchi, non avendo mai perso di vista l’uomo, insospettito dall’atteggiamento di quest’ultimo che mostrava sempre maggiori segni di agitazione, decideva di controllarlo, sospettando che potesse detenere della sostanza stupefacente.
È prassi nota da anni, infatti, che alcuni stranieri ospitati all’interno del C.P.R. provino a commissionare dei lanci dall’esterno delle mura di oggetti contenenti stupefacenti o altro materiale proibito. Solitamente, i contenitori utilizzati per ricevere lo stupefacente sono palline da tennis o frutta, soprattutto mele; il fine è quello di smerciarne il contenuto agli altri ospiti del centro a prezzi fino a 10 volte superiori rispetto a quelli consueti.
Nessuna sorpresa per i Falchi, dunque, al rinvenimento di 10 g di hashish e 5 grammi di marijuana celati all’interno di una mela, appositamente svuotata e poi richiusa con del nastro adesivo.
Il soggetto, identificato per O.E., cittadino nigeriano incensurato classe 1998, a cui è stata rifiutata la domanda di protezione internazionale già nel 2017, e con un’espulsione a carico, ammetteva di essere lì perché un suo amico, all’interno del C.P.R. da circa una settimana, gli aveva chiesto di effettuare il lancio di una mela appositamente “farcita”.
Il giro del perimetro del centro, quindi, era evidentemente finalizzato a trovare il luogo più idoneo da cui lanciare la mela, in modo che questa atterrasse proprio nell’area in cui alloggia il destinatario; tuttavia, l’esperienza e lo spirito di osservazione degli operatori hanno impedito che la consegna andasse a buon fine ed il nigeriano è stato indagato per detenzione di stupefacente.