redazione il torinese

La chirurgia dello sguardo, un’eccellenza torinese

Sono pochi in Italia i “chirurghi dello sguardo”. Torino vanta un primato con il dottor Carlo Graziani, laureatosi all’Università di Torino in Medicina a Chirurgia a pieni voti e dignità di stampa, iperspecialista in Oculoplastica, con un’ampia formazione a livello internazionale.

La sua attività spazia dalla chirurgia palpebrale pediatrica e dell’adulto a quella lacrimale, da quella orbitaria alla chirurgia estetica, praticate con tecniche innovative, mini-invasive e aggiornate, in modo da ridurre al minimo il rischio di cicatrici. Responsabile per cinque anni del Centro Alta Specializzazione Chirurgia Oculoplastica dell’Ospedale Oftalmico di Torino, dal 2007 il dottor Graziani si dedica alla libera professione alla Clinica Columbus di Milano e a Torino presso la clinica Fornaca.

“L’oculoplastica – spiega il dottor Graziani – rappresenta un’alta specializzazione della chirurgia che si occupa dello sguardo e del viso si dal punto di vista funzionale sia estetico. Il rimodellamento delle palpebre e della zona perioculare ha lo scopo di riportarle al loro stato fisiologico e naturale, con un duplice scopo, di migliorare la visione appesantita da palpebre pesanti e di ottenere un visibile effetto anti-eta’, eliminando in questo modo gli inestetismi dettati dai segni del tempo. Si possono, così, effettuare anche interventi di chirurgia palpebrale estetica, in grado di ringiovanire il volto, quali la bleferocalasi per la palpebra stanca, abbassata o appesantita da un forte eccesso cutaneo, e la bleforoplastica inferiore, per ovviare alle inestetiche borse sotto gli occhi”.

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“Gli interventi chirurgici alle palpebre non sono solo estetici – precisa il dottor Carlo Graziani- ma anche funzionali, nel caso in cui si debba ripristinare capacità di movimento e meccanica delle palpebre interessate da traumi e patologie diversi, riportandole così alla loro posizione naturale. Gli interventi possono risolvere problemi di abbassamento di palpebre (ptosi), di palpebre rivolte verso l’interno dell’occhio (ectropion) e di palpebre rivolte verso l’esterno dell’ occhio (entropion). La chirurgia palpebrale ha un campo di azione molto vasto, interessando anche la rimozione di cisti, angiomi e le ricostruzioni post-traumatiche”.

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“Nel campo della chirurgia estetica – prosegue il dottor Graziani – effettuo interventi di bleforoplastica, che realizzo nel caso di palpebre gonfie, cadenti o in presenza di borse sotto gli occhi, in grado di migliorare l’aspetto estetico e la funzionalità delle palpebre, rimodellando, in maniera personalizzata, la cute, il tessuto muscolare e quello adiposo in eccesso, in vista di un programma di ringiovanimento del viso. Un altro intervento estetico che effettuo è il lifting del sopracciglio, quella procedura di chirurgia che consente l’innalzamento della parte destra delle sopracciglia, distendendo la cute al livello delle tempie e della porzione laterale degli occhi. L’aspetto e la giusta posizione del sopracciglio costituiscono fattori essenziali nell’estetica dello sguardo, in quanto donano espressività al viso e rispecchiano lo stato emotivo e psicologico del paziente. Con l’avanzare dell’età si può andare incontro, infatti, a una caduta del sopracciglio (ptosi), con un ripiegamento della cute della palpebra superiore”.

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“Altri interventi chirurgici che effettuo, come il lipofilling e il nanolipofilling – afferma il dottor Graziani – in grado di rimodellare il volume del volto, delle palpebre e sopracciglia, oggi vedono un ampio successo derivato dall’uso del grasso autologo, che permette di ottenere ottimi risultati. Il nanolipofilling, per esempio, oggi rappresenta l’unica soluzione per migliorare i cosiddetti “dark circles”, cerchi scuri, un inestetismo oggi superabile attraverso le iniezioni di grasso autologo. Infatti il responsabile dell’ invecchiamento dello sguardo è rappresentato dalla perdita di volume del grasso nella regione oculo-orbitaria, come in quella delle guance, che diventano sempre più scavate, appesantendo l’insieme e conferendo al viso un’espressione stanca. Una soluzione naturale a questo invecchiamento può giungere dal trapianto di grasso autologo”.

Mara Martellotta

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Dottor Carlo Graziani

Via Amedeo Gioanetti 7, 10121 Torino.

Vale Papiniano 23, 20123 Milano.

Prenotazioni: 0112767235; 3270416818

 

 

Oltre Olivetti. Scenari per il futuro di Ivrea

IVREA – 16 giugno 2017 – ore 10.00, Salone dei 2000 – Corso Jervis n. 11

Nel corso del convegno saranno presentate nuove proposte progettuali della Core Zone del sito della candidatura UNESCO “Ivrea città industriale del XX secolo”, coerenti tanto con i caratteri identitari dei manufatti quanto con la loro vocazione funzionale, passata e futura. Gli studenti dell’Atelier di Restauro e Valorizzazione del Patrimonio del corso di Laurea magistrale in Architettura per il Restauro e la Valorizzazione del Patrimonio del Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design) presenteranno i progetti di riuso e valorizzazione elaborati nel corso dell’A.A. 2016/2017, con la supervisione del Prof. Rocco Curto e dell’Arch. Lisa Accurti, per ilrecupero e la rifunzionalizzazione del sistema di beni della Core Zone.L’iniziativa è stata promossa dalla Città di Ivrea e dal Politecnico di Torino con la collaborazione di Confindustria Canavese e IdeaFimit Sgr, nell’ambito del progetto europeo Erasmus + “Citylabs: Engaging Students with Sustainable Cities in Latin-America” e nell’ambito delle attività svolte per la Candidatura di “Ivrea città industriale del XX secolo” nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Il 16 giugno, in occasione del convegno, verrà inoltre presentato il Sistema Informativo Territoriale “Ivrea città industriale del XX secolo”, strutturato dal Politecnico di Torino con una visione innovativa e in modo sperimentale rivolta a supportare l’esperienza didattica condotta con gli studenti dell’Atelier di Restauro e Valorizzazione del Patrimonio. Il SIT è stato concepito quale modello dinamico e interoperabile in grado di mettere in relazione più di 100 edifici (residenze, edifici industriali, uffici, edifici destinati a servizi) con il loro contesto territoriale, e con l’obiettivo di supportare le politiche dell’amministrazione e la candidatura UNESCO nel processo di valorizzazione, anche economica, della Core Zone.

Le presentazioni della mattinata e la discussione della tavola rotonda finale saranno occasione per riflettere su come il patrimonio olivettiano della Core Zone di “Ivrea città industriale del XX secolo” costituisca un’eredità emblematica da valorizzare, in cui la “dimensione privata” si deve integrare con quella pubblica e costituire un unico sistema di architetture in grado di innescare processi di rigenerazione dell’intera area urbana e forme di fruizione innovative sia per la cittadinanza eporediese sia per le diverse tipologie di utenza esterna.

Al termine del convegno una commissione giudicatrice composta da riconosciuti esperti del settore e da stakeholders operanti nell’ambito della Core Zone di Ivrea valuterà i progetti migliori, ai quali verrà riconosciuto un premio da parte della Città di Ivrea.

Interverranno:

Carlo Della Pepa, Sindaco della Città di Ivrea

Rocco Curto, Coordinatore dell’iniziativa, Professore ordinario, titolare dell’“Atelier di Restauro e Valorizzazione del Patrimonio” – A.A. 2016/2017,  Laurea Magistrale in “Architettura per il Restauro e la Valorizzazione del Patrimonio “, Politecnico di Torino (Dipartimento Architettura e Design)

Lisa Accurti, Docente a contratto dell’“Atelier di Restauro e Valorizzazione del Patrimonio” – A.A. 2016/2017, Laura magistrale in “Architettura per il Restauro e la Valorizzazione del Patrimonio”, Politecnico di Torino (Dipartimento Architettura e Design)

Giovanna Codato, Assessore della Città di Ivrea: Urbanistica, Sicurezza e Difesa del suolo, Edilizia privata, Lavori pubblici, Sostenibilità Ambientale

Renato Lavarini, Coordinatore Candidatura Unesco

Caldo torrido a Torino e in Piemonte, toccati i 37 gradi. Ora la pioggia

Temperature massime attorno ai 37 gradi ieri nell’Alessandrino, con il picco nel comune di  Isola S.Antonio (36.7) rilevato nella stazione meteo Arpa. Poi 35 gradi a Bra , quasi 34 a Casale Monferrato, 32  invece a Torino. Infine massima di 15 ai quasi 3.000 metri di altitudine al Passo del Moro, presso Macugnaga. Oggi qualche grado in meno, ma  su tutte le pianure piemontesi continuerà a insistere un caldo anomalo per il periodo. L’Arpa prevede dalla mattinata  rovesci e temporali sulle Alpi settentrionali, in successiva estensione a tutto l’arco alpino, con valori moderati o localmente forti. Successivamente nuvole e precipitazioni dovrebbero spingersi anche in pianura nel pomeriggio, lo zero termico calerà a 4.100 metri dopo aver toccato nei giorni scorsi i 4.800, secondo valori tipici del periodo più caldo dell’estate. Il tempo sarà  variabile con “instabilità diffusa su tutti i rilievi, dalle ore centrali della giornata”.

Il minuto di silenzio

Dove sono Mumo, Lev, Helenio, George e Omar, l’abulico, l’atletico, il buffone, l’ubriacone, il rissoso? Tutti, tutti, dormono sulla collina”.Gigi Garanzini – biellese di nascita e langarolo d’adozione, eccellente giornalista sportivo –con il suo “Il minuto di silenzio”( Mondadori,2017), libro che narra la storia del calcio attraverso 141  dei suoi protagonisti che non sono più tra di noi, ci propone un incipit come quello dell’Antologia di Spoon River.  I cinque aggettivi sono gli stessi della “collina” ma i riferimenti non sono i medesimi di Edgar Lee Masters. A parte “l’atletico” portiere Lev Jascin  , mette in luce le caratteristiche umane ( forzandole un bel po’) di  “Mumo” Orsi , attaccante italo-argentino degli anni ’30, del “mago” Herrera ,  del dissoluto e geniale George Best e  dell’umorale e talentuoso Omar Sivori. Garanzini propone una “passeggiata della memoria”, dove la storia del calcio segue l’alfabeto dalla “a” di Enrico Ameri e Giovanni Arpino fino alla “zeta” del grande Ricardo Zamora, estremo difensore catalano, uno dei più grandi portieri di sempre. Per ognuno di loro una pagina e poco più. Il tempo di un minuto. Due, tre nel caso dei personaggi più straripanti: è quanto serve alla lettura di ciascuno dei ritratti di questi protagonisti  che “dormono” per sempre “sulla collina del football”. Giovani vite stroncate come quelle di Gigi Meroni , Gaetano Scirea e Luciano Re Cecconi, vecchie glorie come Garrincha, Di Stéfano , Puskàs e Valentino Mazzola, narratori come Brera e Galeano, artisti della sfera di cuoio come Sindelar , Schiaffino e Cruijff. E ancora: arbitri come Concetto Lo Bello, allenatori come Bearzot, Pozzo, Lobanowski e il “paròn” Nereo Rocco , goleador come Meazza, Nordahl e Felice Levratto che sfondava le reti con le sue “bombe”, per non tralasciare grandi cronisti come Nicolò Carosio e Beppe Viola. “Se il calcio è rimasto di gran lunga il gioco più bello del mondo lo deve innanzitutto a loro – scrive Garanzini –  e ai tanti altri che è stato emozionante scoprire o riscoprire. Quand’eran giovani e forti ci hanno fatto battere il cuore“. Quella che propone Gigi Garanzini è una rassegna del calcio mondiale da leggere come un racconto epico, dove ogni profilo equivale a “un fiore posato sulla tomba di un eroe”. E meritano tutti, uno dopo l’altro, un minuto di silenzio.

Marco Travaglini

Blatte alle Molinette? Al via i controlli

A seguito di un esposto sono stati avviati i controlli del Servizio Igiene e Alimenti dell’Asl di Torino nelle cucine delle Molinette, il terzo ospedale italiano e il più grande ospedale del Piemonte. E’ stata infatti segnalata la presenza di  blatte. La  ditta che gestisce il servizio mensa dell’ospedale afferma che si stanno effettuando le verifiche e l’adozione delle opportune misure correttive. Il servizio di distribuzione dei pasti a degenti e a dipendenti non sarà interrotto.

RADICALI/IMMIGRAZIONE: LETTERA APERTA A SINDACO APPENDINO

PER CHIEDERE SE CONCORDA CON GRILLO-RAGGI E CHIEDERE ADESIONE A PROGETTO DI LEGGE “ERO STRANIERO”
Gentile Sindaca Chiara Appendino,
Le inviamo questa lettera aperta per invitarla a sottoscrivere il nostro progetto di legge di iniziativa popolare sull’immigrazione “Ero Straniero – l’umanità che fa bene” com l’obiettivo di cancellare la sciagurata Legge Bossi-Fini. Leggiamo oggi sui giornali di una ennesima svolta del Movimento 5 stelle in tema di immigrazione e delle prese di posizione della Sindaca di Roma Virginia Raggi e di Beppe Grillo sul suo Blog. Parole d’ordine che ricordano inequivocabilmente quelle di chi affronta il tema difficilissimo dell’immigrazione illudendosi di poter risolverlo ergendo muri o cacciando queste o quelle categorie di “stranieri”. Prese di posizione che paiono strizzare l’occhio a un elettorato di destra, che in questa tornata amministrativa pare avere in parte abbandonato il Movimento, per tornare verso i lidi d’origine o rifugiandosi nell’astensione. Ci rivolgiamo a Lei perché crediamo abbia sensibilità differenti rispetto a quelle evocate da queste prese di posizione e perché noi da anni ribadiamo che il fenomeno dell’immigrazione che stiamo vivendo non è ascrivibile ad una emergenza ma a un passaggio epocale che non terminerà fra un mese o un anno ma segnerà la storia del prossimo decennio. Un fenomeno che vogliamo governare perché solo così potremo ridurre gli impatti negativi e cogliere i frutti di un ringiovanimento della nostra società europea che sta inesorabilmente invecchiando. Con questi auspici Emma Bonino e Radicali Italiani, con molte associazioni nazionali e locali che del tema fanno il loro motivo principale di esistenza, hanno lanciato il progetto per abolire il reato di immigrazione clandestina; puntare a riforme fondamentali su lavoro, formazione, apprendimento della lingua e assistenza, che sono gli strumenti per una integrazione vera nella nostra società; fornire diritto di voto (attivo e passivo) nelle elezioni amministrative. Una iniziativa che vuol far vedere che esiste un’altra Italia, ragionevole, pragmatica, accogliente, lungimirante, che si mobilita e lo fa con uno strumento di partecipazione diretta. Oggi, sono i dati a dircelo, i 500.000 immigrati irregolari che vivono nel nostro Paese delinquono di più degli Italiani ma gli immigrati regolarizzati hanno tassi di delinquenza totalmente assimilabili agli Italiani. Ciò significa che integrare è lo strumento per garantire più sicurezza; ciò significa che marginalizzare ed escludere è una delle principali cause che conducono molti nelle mani della criminalità organizzata. Speriamo di ottenere da Lei una risposta positiva e un sostegno a questa iniziativa. Ci piacerebbe infatti che la città di Torino – sempre attenta a questi temi – divenisse esempio positivo anche in termini di mobilitazione.
Un augurio di buon lavoro.

Igor Boni – Laura Botti – Silvja Manzi (Coordinatori Associazione radicale Adelaide Aglietta)

MOVIDA, IL COMUNE PROPONE UNA MODIFICA AGLI ORARI NOTTURNI DEI DEHORS

Al fine di tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti nelle zone della “movida” -, la Città ha avviato da mesi un dialogo con le associazioni di categoria dei pubblici esercizi, volto a introdurre la sperimentazione, dall’1 al 30 luglio, di nuovi orari con particolare attenzione ai dehors e agli spazi esterni dei locali.

Le aree coinvolte sono le stesse stabilite dall’Amministrazione Comunale con l’ordinanza entrata in vigore venerdì scorso. Per San Salvario: via Galliari su entrambi i fronti, via Madama Cristina, corso Marconi, via Nizza (le vie Madama Cristina, corso Marconi, via Nizza devono intendersi esclusivamente come limite perimetrale, quindi escluse dall’area); per il Centro l’area delimitata dalle seguenti vie su entrambi i fronti: via Giolitti, Via delle Rosine, via Po, piazza Vittorio Veneto, via Giulia di Barolo, via Verdi, via Roero di Cortanze, corso San Maurizio, via Montebello, largo Montebello, corso Regina Margherita (civici dispari), via Bava, corso San Maurizio, lungo Po Cadorna, lungo Po Diaz.

Il provvedimento proposto dall’Amministrazione comunale coinvolgerà gli esercenti delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, i laboratori artigianali alimentari, gli esercizi di vendita al dettaglio del settore alimentare e misto.

Dall’1 al 30 luglio, tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande, nonché le quelle artigianali alimentari di preparazione di prodotti destinati al consumo diretto che dovranno essere sospese all’esterno dei locali e nei dehors con la seguente modalità: nelle notti di domenica, lunedì, martedì e mercoledì dall’1 alle ore 6; nelle notti di giovedì e venerdì dalle 2 alle ore 6; nelle notti di sabato e prefestivi dalle 3 alle ore 6. Mentre all’interno dei locali entro l’ora successiva. La vendita al dettaglio sulle aree private in sede fissa del settore alimentare e misto dovrà essere sospesa dall’1 alle ore 6 dal lunedì alla domenica.

Inoltre,  il Comune  propone a tutti gli esercizi che distribuiscono alimenti e bevande – a partire dalle 23 – di avvalersi della collaborazione di personale riconoscibile, incaricato di concorrere, nei limiti delle proprie attribuzioni, al mantenimento di condizioni consone alla civile convivenza all’interno del locale e nelle aree esterne, dissuadendo, eventualmente, gli avventori dal persistere in comportamenti di disturbo alla quiete pubblica.

Ci stiamo impegnando ad affrontare il fenomeno della malamovida che ormai da anni crea problemi ai residenti – dichiara Alberto Sacco, assessore al commercio della Città -. Abbiamo avviato da mesi un dialogo con i rappresentanti delle associazioni di categoria, con cui stiamo collaborando costantemente nella convinzione che occorre salvaguardare il riposo delle famiglie che abitano nelle strade della movida e allo stesso tempo tutelare il diritto dei più giovani al divertimento. Condanno inoltre gli atteggiamenti di inciviltà avvenuti ieri notte in piazza santa Giulia nei confronti degli  agenti di polizia in servizio ai quali esprimo la mia solidarietà e colgo l’occasione per esprimere gratitudine alle Forze dell’Ordine per l’impegno a tutelare la legalità, consentendo tranquillità e decoro ai cittadini.”

www.comune.torino.it

Un video tributo a George Michael

Sabato 17 giugno ore 22.30 – Cinema Massimo 2

INGRESSO 7 € intero, 5 € ridotto

Per il secondo anno consecutivo LOVERS FILM FESTIVAL – Torino LGBTQI Visions e SEEYOUSOUND International Music Film Festival propongono un evento speciale per celebrare insieme al pubblico un personaggio cult del mondo musicale e LGBTQI. Dopo l’omaggio a David Bowie, in questa nuova edizione LOVERS e SYS ricordano George Michael, star della musica internazionale sotto i riflettori dai primissimi anni ’80 fino alla prematura scomparsa lo scorso Natale. Cantante, autore, sex symbol e indiscutibile icona gay, George Michael ha segnato l’immaginario pop anni ’80 con gli Wham, ma è con la carriera da solista che consacra la propria caratura artistica, grazie a duetti prestigiosi e sperimentazioni tra diversi generi musicali come l’r’n’b e il soul, che gli hanno portato riconoscimenti e circa 100 milioni dischi venduti.

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Sabato 17 giugno alle 22.30 al Cinema Massimo, cinema, musica e performance saranno uniti sotto la stella di questo personaggio sovraesposto – l’arresto per atti osceni in luogo pubblico l’ha costretto a ‘venire allo scoperto’ in merito alla propria omosessualità, episodio che il cantante ha saputo trasformare in un videoclip e una canzone memorabili -, ma anche riservato e con numerosi risvolti, artistici e umani, ricoperti dalla patina pop che l’ha accompagnato tutta la vita.

Per il pubblico dei festival LOVERS e SYS, il musicteller Federico Sacchi traccerà un percorso che svelerà gli aspetti meno noti della vita e della carriera del cantante inglese, attraverso una selezione di videoclip dal suo repertorio, intervallati ai racconti su misura di Sacchi che ci permetteranno di conoscere un George Michael oltre i cliché della pop star.

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Watch Without Prejudice vol. 1 (Un video tributo a George Michael)

Di e con Federico Sacchi

Giugno 1987. Milioni di fan davanti alle loro TV aspettano la messa in onda di un videoclip. Finalmente il VJ di MTV lo annuncia. Profilo di ragazza in guêpière. Stacco. Primo piano sul volto. Stacco. Movimento di camera su lenzuola di seta nere. C’è parecchio movimento li sotto. Dopo un po’ emerge la mano di una donna. Stacco. Primo piano sul volto di George Michael. Nel suo sguardo c’è qualcosa di diverso. Si chiama maturità. A trent’anni dall’uscita del video di I Want Your Sex, Lovers Film Festival omaggia il cantante inglese recentemente scomparso con un evento speciale. Il musicteller Federico Sacchi accompagnerà il pubblico in un viaggio nella sua musica e nella sua produzione video, alla scoperta di un altro George Michael, l’artista e l’uomo che si cela dietro l’icona Pop. Oltre gli stereotipi, senza pregiudizi.

TORINO, CAPITALE DELLO SPORT, OSPITA CON SUCCESSO L’AMICHEVOLE TRA ITALIA E STATI UNITI DELLA GINNASTICA RITMICA

Al Palaruffini, sabato 10 giugno si è svolto l’incontro internazionale di ginnastica ritmica tra la nazionale italiana e quella statunitense. Organizzatore dell’evento, in collaborazione con il Comitato Piemonte e Vale d’Aosta FGI, è stata l’associazione Eurogymnica che, dopo il grande successo della sfida tra Italia e Svizzera svoltasi a Torino il 27 marzo 2013 nell’impianto di viale Burdin, ha saputo ben gestire anche in quest’occasione la competizione, consentendo al capoluogo torinese di attestarsi come città protagonista della ginnastica ritmica e dello sport in generale.  Per le ragazze italiane questo appuntamento è stato di grande importanza in vista dell’imminente Campionato del Mondo, in programma, per la prima nella storia della Ritmica in Italia, a Pesaro, dal 30 agosto al 3 settembre 2017 e dei prossimi Giochi olimpici di Tokyo 20202.

Di fronte ad un Palaruffini gremito di persone, lo spettacolo non è mancato e la nazionale italiana, capitanata dalla torinese Alessia Maurelli tornata nella sua città natale dopo aver raccolto grandissimi successi sportivi in tutto il mondo tra cui i Giochi Olimpici di Rio 2016, ha prima tenuto testa e poi battuto ai punti le atlete americane. Tra le italiane, la Direttrice tecnica nazionale, Marina Piazza, ha schierato, sul fronte individuale, Alexandra Agiurgiuculese, Milena Baldassarri, Alessia Russo e Veronica Bertolini, mentre, per il concorso generale, ha convocato tutte le campionesse reduci dalla vittoria della World Challenge Cup, tra cui Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Martina Santandrea, Anna Basta, Agnese Duranti e Beatrice Tornatore. La squadra a stelle e strisce, guidata da Angelina Yovcheva e Margarita Mamzina, si è, invece, presentata con Nicole Sladkov, Kristina Sobolevskaya, Daria Baltovick, Natalie Bourand, Ugne Dragunas, Yelyzaveta Merenzon e Connie Du, mentre sul fronte individuale, ha schierato Laura Zeng, Evita Griskenas e Camilla Feeley.

Il giorno prima della competizione,  Marina Piazza, aveva dichiarato che “Il 10 giugno sarà un appuntamento importante per testare la preparazione delle nostre ginnaste e per chiudere il bilancio di questo primo semestre del nuovo quadriennio olimpico. La squadra è quasi interamente rinnovata e le giovani ginnaste stanno già dimostrando tutto il loro talento e la loro tecnica, affermandosi tra le squadre migliori al mondo. Il tifo italiano è sempre molto forte e caloroso, è davvero piacevole gareggiare in Italia e, in particolare, a Torino. La nostra squadra è indiscutibilmente molto forte, ma anche le statunitensi hanno fatto notevoli progressi, migliorando il loro ranking mondiale. Non è quindi una squadra da sottovalutare, tenendo conto della presenza tra le loro fila di una ginnasta olimpionica, la giovane e talentuosa Laura Zeng.”.

 

Il quadriennio olimpico è iniziato particolarmente bene per le nostre atlete, che hanno già vinto sette medaglie d’oro e quattro d’argento nelle recenti World, dimostrandosi come squadra sempre da podio, seppur rinnovata dopo i Giochi Olimpici di Rio. E le aspettative di una serata vittoriosa non sono mancate, neppure a Torino. Di fronte ad un pubblico interamente schierato a sostegno delle atlete italiane, le Farfalle hanno offerto uno spettacolo degno di una sfida internazionale, conquistando anche una meritata una vittoria. La nazionale italiana, infatti, ha realizzato un totale di 38.050 punti contro i 31.700 delle americane. Il sestetto dell’Accademia di Desio ha totalizzato 19.150 punti, mentre 18.900 è il risultato della routine con le 3 palle e le 2 funi. Anche sul fronte individuale, l’Italia ha conquistato il podio più alto grazie all’exploit di Milena Baldassarri (71.800) che si è piazzata davanti ad Alexandra Agiurgiuculese (70.900) e al talento stelle e strisce Laura Zeng (66.300). Ai piedi del podio la pentacampionessa assoluta Veronica Bertolini con il personale di 65.950.

Al termine della manifestazione, il capitano delle Farfalle, Alessia Maurelli, con grande emozione ed entusiasmo ha dichiarato: “E’ la prima volta che gareggio a Torino ed è stata una competizione molto emozionante. Essere qui in veste di capitano della squadra, davanti ad amici e parenti, è stata un’emozione incredibile. Le ragazze sono state magnifiche, mi hanno aiutata tanto, ed anche le statunitensi hanno condotto una gara di alto livello. Spero che il pubblico si sia divertito e abbia passato una serata piacevole. Questa squadra si è sempre trovata preparata alle gare. Mi preme ricordare che in sole 4 gare abbiamo già conquistato 11 medaglie, di cui 7 ori e 4 argenti, quindi è una squadra che vuole dire la sua e, con questi mondiali in Italia, cercheremo di fare bene e dare il meglio di noi.”.

Complimenti per il livello tecnico arrivano anche dalle allenatrici della compagine americana, Angelina Yovcheva Margarita Mamzina, che hanno dichiarato: “Questa gara è stata veramente una bella sorpresa per noi, non avevamo mai gareggiato in Italia per un incontro amichevole. Ci ha dato l’opportunità di creare una bella relazione con la squadra italiana ed è stata un’ottima preparazione, un buon primo passo, verso i Campionati del Mondo di Pesaro, dove il nostro obiettivo sarà di portare la migliore routine possibile, a prescindere dal punteggio che otterremo o dalla classifica finale.”.

E con uguale entusiasmo e soddisfazione le ginnaste statunitensi hanno sottolineato a fine competizione che “E’ stata un’esperienza straordinaria, siamo molto grate che l’Italia ci abbia invitate per competere in questa manifestazione. é stato bellissimo potersi allenare nelle loro palestre. E’ stato un grande onore poter passare qualche giorno nel vostro paese, domani torniamo a casa consapevoli di avere vissuto un’esperienza meravigliosa.”

Manuela Savini

 

Regioni del Nord alleate per battere lo smog

La Giunta regionale adotta un nuovo piano  che fornisce al Piemonte un set di misure concrete per contrastare l’inquinamento, in un’ottica condivisa con le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, che hanno firmato insieme al Ministero dell’Ambiente, il comune accordo di programma per il risanamento della qualità dell’aria nel bacino padano, venerdì 9 giugno a Bologna in occasione del G7 dell’ambiente.

Sono più di quaranta le misure e azioni per contrastare l’inquinamento atmosferico in tutto il territorio piemontese e rientrare nei valori-limite stabiliti dalla legge nel più breve tempo possibile, incidendo su mobilità, trasporti, energia, industria e agricoltura: sono previste dal Piano regionale per la qualità dell’aria, adottato il 5 giugno dalla Giunta della Regione Piemonte.

“Giunge così a compimento un lavoro iniziato nel 2015, – spiegano in Regione –  frutto del confronto scaturito dai tavoli tecnici gestiti dalla Direzione Ambiente, governo e tutela del territorio della Regione Piemonte, cui hanno preso parte tutte le direzioni regionali e l’Arpa Piemonte, che ha realizzato gli scenari emissivi. Un approccio allargato alla condivisione dei problemi e delle decisioni che è stato seguito anche attraverso la consultazione on-line dei cittadini piemontesi, cui è stato sottoposto, sempre nel 2015, un questionario sulla qualità dell’aria. Da questo percorso di democrazia partecipata sono scaturite le conclusioni contenute nel Piano, racchiuse nei dieci capitoli del documento di programmazione.

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Il “catino piemontese”. La base di partenza è l’analisi delle caratteristiche meteo-climatiche del Piemonte, fortemente condizionate dal posizionamento geografico e dalla conformazione topografica dell’area, inserita alla testata del bacino orografico padano e chiusa su tre lati dai rilievi alpini. Questa conformazione particolare “a catino”, contribuisce a rendere più difficile il rimescolamento e il ricambio dell’aria, in particolare nei bassi strati, influenzando direttamente ed indirettamente il trasporto, la dispersione e la deposizione al suolo di gas e aerosol presenti in atmosfera, determinando, in autunno ed in inverno, frequenti periodi di stagnazione nelle zone pianeggianti della regione.

Lo scenario al 2030. La metodologia utilizzata prevede la realizzazione di uno scenario di riferimento a legislazione corrente su cui calare uno scenario futuro al 2030, con l’inserimento delle misure che verranno prese per ridurre le emissioni in atmosfera e verificare, mediante l’uso di modelli tridimensionali di diffusione e trasporto in atmosfera degli inquinanti, la possibilità di rientrare nei limiti di legge posti a tutela della salute dei cittadini.

Le previsioni sugli inquinanti. L’applicazione del Piano prevede una consistente e diffusa riduzione delle concentrazioni degli inquinanti, che si collocano ampiamente al di sotto dei valori limite previsti dalla normativa. Fanno eccezione alcune aree dell’agglomerato di Torino, nelle quali il valore del biossido di azoto supera la soglia di attenzione. Per la situazione dello scenario di piano al 2030, si registra un generale rispetto dei valori limite per gli inquinanti particolato PM10, particolato PM2,5 e biossido di azoto (NO2) su tutti i comuni della regione.

Le misure e le azioni. Il Piano indica le azioni politiche da perseguire per quanto riguarda l’agricoltura, i trasporti, l’energia e l’industria, i comparti ad oggi enumerabili tra i maggiori responsabili dell’inquinamento atmosferico. Nel campo della mobilità si va dalla rimodulazione delle accise dei carburanti alla limitazione della circolazione in ambito urbano per i veicoli alimentati a gasolio, a partire da quelli più obsoleti fino a quelli più recenti, dal rinnovo dei veicoli adibiti al trasporto pubblico locale alla promozione della mobilità alternativa. Per quanto riguarda l’energia, dalla promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili alla riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici, dallo sviluppo del teleriscaldamento alla regolamentazione dell’utilizzo delle biomasse. Nel comparto industriale gli interventi vanno dall’applicazione delle migliori tecniche disponibili ai processi produttivi alla riduzione delle emissioni di polveri. In agricoltura le misure si concentrano sulle riduzioni di emissioni di ammoniaca in atmosfera dal comparto zootecnico e sulla limitazione della combustione dei residui colturali in campo nella stagione invernale, più problematica per l’accumulo di polveri sottili. Il piano sarà a breve consultabile sul sito della Regione nell’area tematica dedicata all’ambiente.

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www.regione.piemonte.it