In questa bella immagine di Mario Alesina sono predominanti i colori dell’estate. Sullo sfondo la Basilica di Superga.
Un ferito è stato trovato accanto ai binari della ferrovia a Moncalieri, nei pressi di via Sestriere. La circolazione tra le stazioni di Moncalieri e Torino Lingotto è stata così interrotta dalle 9 alle 10,30 circa. Si sono verificati rallentamenti per un Intercity e per dieci treni regionali, mentre sette sono stati cancellati parzialmente o totalmente. Il ferito ora è in ospedale. per la polfer una delle ipotesi è che sia stato urtato da un treno in transito.
Piemonte al voto: alle 12 affluenza al 15,5%
Alle 12 è del 15,51% l’affluenza alle urne, in Piemonte, per il secondo turno delle elezioni amministrative, dato più alto rispetto alla media nazionale. I Comuni piemontesi al voto sono otto, comprese Asti e Alessandria. Buona affluenza ad Acqui Terme, dove ha votato il 21,45% degli aventi diritto. Ultima Chivasso, con il 12,41%.
La sindaca Chiara Appendino, per la fine del Ramadan al Parco Dora ha rivolto un appello ai presenti e a tutta la città: “Torino nelle ultime settimane ha vacillato, ma non è caduta. E non cadrà se tutti coloro che la vivono, e che sentono di appartenerle, la sosterranno. Torino – prosegue il messaggio – è la mia, la vostra, la nostra città, e tutte e tutti dobbiamo prendercene cura. Il nostro compito sarà essere protagonisti nella lotta alla paura”. Ha aggiunto la prima cittadina: “bisogna rendere gli spazi pubblici più aperti e accessibili a tutti, salvaguardando le differenze e la pluralità, oltre al rispetto che ognuno di noi deve ai propri vicini”. “Io sono convinto che anche la diversità delle nostre religioni possono e devono diventare occasione di arricchimento reciproco: se ci conosciamo meglio, se ci rispettiamo di più, se collaboriamo per un mondo più giusto e pacifico allora sì che si compie quanto Dio ci chiede”. Queste, invece, le parole dell’arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia rivolte alla comunità musulmana torinese.
“La riflessione di monsignor Nosiglia durante l’omelia in Duomo per la festa di San Giovanni a Torino non puo’ e non deve passare sotto silenzio. Non solo per il richiamo al “senso del dovere” di morotea memoria, ma, soprattutto, per l’invito alla politica cittadina ad uscire dal suo anonimato. Quando l’arcivescovo di Torino invita la politica locale ad essere meno “silente” e a riscoprire “l’amore per la citta’” denuncia non solo una gestione ispirata dall’ordinaria amministrazione da parte delle istituzioni locali ma evidenzia, purtroppo giustamente, anche una sostanziale assenza di quella cultura che in altre stagioni ha ispirato la presenza politica dei cattolici democratici a livello torinese e piemontese. Cosa che, oggi, e’ parecchio latitante. Ecco perche’ la politica torinese, e in particolare i politici di formazione cattolica, non possono limitarsi ad uno stanco e svogliato applauso dopo le parole responsabili ma dure pronunciate da Monsignor Nosiglia. Soprattutto dopo le ultime vicende torinesi”.
Giorgio Merlo
Direzione nazionale Pd

Il partigiano ebreo Emanuele Artom combatté nelle formazioni di Giustizia e Libertà in Val Pellice, catturato, morì il 7 aprile del 1944 nel carcere ‘Le Nuove’ dopo orrende torture. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Probabilmente venne abbandonato nella zona dove oggi si trova il Parco Colonnetti, a Mirafiori sud. Qui una via è intitolata al suo nome e dal 28 al 30 giugno si svolgerà “Avevamo 20 anni. Artisti per Artom”, un grande evento organizzato dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e dal Laboratorio – CTM. Una tre giorni di musica, incontri, letture, proiezioni, percorsi nel quartiere, eventi sportivi, momenti enogastronomici per riscoprire attraverso la figura di Artom – uomo, giovane partigiano, intellettuale, attento osservatore della realtà politica e culturale del suo tempo – l’immagine un quartiere che della diversità, come della continua rigenerazione, ha fatto i propri tratti distintivi di forza. Il culmine della manifestazione sarà venerdì 30 giugno, alla Casa nel Parco di via Panetti 1, con il concerto-evento “I Miller e una notte” che vedrà alternarsi sul palco Nada, i Virginiana Miller, Mauro Ermanno Giovanardi, Les Nuages Ensemble e i Liede.
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Dichiara il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, Nino Boeti: “Lo scorso anno abbiamo voluto dedicare la Festa della Musica – che si tiene in tutta Europa ed è rivolta soprattutto ai giovani – a un giovane partigiano, Dante Di Nanni. Quest’anno, invece, abbiamo scelto di onorare la memoria di un altro giovane partigiano, Emanuele Artom. Lo faremo trasformando i prati dove Emanuele scomparve in un luogo di ricordo e di festa. Letture, dibattiti, ma anche musica perché servono modi nuovi per fare memoria e ricordare il sacrificio di quanti combatterono per la Libertà e mi auguro che questa iniziativa serva a far conoscere ai giovani della nostra città il valore morale di ragazzi della stessa età morti per difendere la democrazia”. Gigi Giancursi, Direttore Artistico di “Avevamo 20 anni. Artisti per Artom”: “Scriveva il ventinovenne Emanuele Artom che il taedium vitae può essere vinto in un’unica maniera: partecipando delle cose umane, vivendo delle soddisfazioni spirituali, fisiche e morali che ci arricchiscono, distraendoci, al contempo, da quello che egli chiama ‘il vuoto dell’Abisso’. Un ventenne, Emanuele Artom, che come i nostri contemporanei si appassiona alle cose del mondo, e come loro necessita di combattere contro il pericolo di non vivere abbastanza, non amare abbastanza, nell’esorcismo perpetuo del vuoto. E allora Artom, l’intellettuale, il partigiano ebreo torinese, l’uomo, vogliamo raccontarlo attraverso l’immediatezza della musica, della letteratura, dell’arte, e con gli stessi paradigmi di libertà individuale e collettiva vogliamo raccontare una via, la celebre via Artom a lui dedicata, che custodisce la memoria stratificata del cambiamento e della storia di un quartiere, Torino Mirafiori, e di un Paese, segnati in modo indelebile dai mille volti che li hanno abitati da ieri ad oggi”. “Avevamo 20 anni. Artisti per Artom” è un progetto realizzato da Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e dal Laboratorio – CTM, in collaborazione con Arci Torino, Resistenza Elettrica, Cpg Torino, ANPI, Comunità ebraica di Torino, Fondazione della Comunità di Mirafiori, Istoreto-Istituto piemontese per la Storia della Resistenza, Città di Torino, Circoscrizione 2, Bollati Boringhieri Editore, Marsilio Editori, Associazione Nazionale Museo del Cinema, Biblioteche Civiche Torinesi.
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fmalagnino – www,cr.piemonte.it
Si stima che in piazza Vittorio per i tradizionali fuochi d’artificio, i torinesi e i turisti siano stati circa 26 mila, rispetto alla capienza massima consentita di 48mila. In piazza si poteva accedere da quattro varchi presidiati dalle forze dell’ordine, come allo stadio. Tassativamente vietate dopo la drammatica sera di piazza San Carlo e i disordini in piazza Santa Giulia le bottiglie di vetro e le lattine. La sindaca Chiara Appendino è andata in serata in Questura, dove ha fatto visita alla control room. A partire dalle 17 la zona era off limits, con controlli dei documenti ai residenti. Non sono mancate le polemiche per lo sgombero dei dehors che, dicono alcuni esercenti, è stato disposto all’ultimo minuto.
Non era mai capitato che per l’evento ci fosse una così bassa adesione. Evidentemente la paura dopo quanto accaduto in quella maledetta sera del 3 giugno ha avuto la meglio sulla voglia di festeggiare.
(foto: il Torinese)
Furgone di panini va a fuoco prima dei fuochi
A poche ore dai fuochi di San Giovanni un incendio ha distrutto il furgone di un paninaro giunto a Torino per la festa del patrono cittadino. La causa è probabilmente un corto circuito. L’incendio in corso Cairoli, dove l’uomo aveva parcheggiato il camion, si è esteso anche ad altri mezzi. Non ci sono feriti e il rogo è stato spento dai vigili del fuoco.
(foto: archivio)
Al via i Campionati Italiani di Ciclismo
Tutte le foto di Claudio Benedetto su WWW.FOTOEGRAFICO.NET
Assegnati a Caluso i titoli maschili e femminili a cronometro, vinti rispettivamente dal giovane Gianni Moscon, del Team Sky, grande sorpresa di giornata, e da Elisa Longo Borghini, che ha bissato il successo dello scorso anno. Io ero a Cuorgnè, per le gare di Paraciclismo. Davvero emozionante vedere l’entusiasmo della gente ma anche degli stessi atleti, la loro fatica, il loro sacrificio… una lezione di vero sport, vissuto, sofferto, sudato, e non solo per le temperature esageratamente bollenti di questi giorni d’inizio estate. E poi Alex Zanardi, la vera star, il campione dei campioni, il più amato dai tifosi, di una gentilezza e disponibilità assoluta verso tutti, grandi e piccini… una parola, due battute, un selfie, davvero una persona straordinaria,
anche nella sua superiorità agonistica, davvero un grande! Ma anche i pluri-campioni iridati e olimpici Vittorio Podestà e Francesca Porcellato, forse in assoluto l’atleta paralimpica più completa, capace di eccellere sia negli sport invernali e che in quelli estivi, nello sci come nel ciclismo o nella maratona, e tutti gli altri, oltre 100, che hanno partecipato con grande entusiasmo a questa kermesse tricolore.
Insomma una bella festa di sport con tanta gente, allegria, agonismo, sana rivalità, direi quasi discreta, e soprattutto grande, grandissima gioia per tutti. Da domani ci saranno le gare in linea con il clou domenica pomeriggio con Vincenzo Nibali, Fabio Aru, Giovanni Visconti, Diego Ulissi, il campione uscente Filippo Pozzato e tanti altri big pronti a darsi battaglia da Asti fino all’impegnativo circuito finale di Ivrea.
Claudio Benedetto
Ha lasciato l’ospedale Francesca, la ragazza di 26 anni ferita lo scorso 3 giugno nell’assurda e drammatica notte di piazza San Carlo. E’ stata dimessa nel pomeriggio dal reparto di Medicina d’Urgenza delle Molinette. Era stata tenuta in coma farmacologico per sette giorni a causa di un grave trauma toracico. Restano due i feriti ancora ricoverati per le conseguenze di quella sera: sono Marisa Amato e Vincenzo d’Ingeo, moglie e marito, ricoverati rispettivamente alle Molinette e al San Giovanni Bosco. La donna, sottoposta a un delicato intervento chirurgico e’ in condizioni serie e rischia la paralisi.
(foto il Torinese)