redazione il torinese

L’etica del coraggio

DAL CENTRO DI AUTOFORMAZIONE, UMANIZZAZIONE E EFFICIENZA AZIENDALE, NATO SU INIZIATIVA DI MARCO CASALEGNO, TITOLARE DEL RELAIS ROCCA CIVALIERI A QUATTORDIO (AL), ROBERTO ROSSI, HUMAN COACH, PROPONE ALCUNE PILLOLE ISPIRATE ALL’ ”ETICA DEL CORAGGIO”, CHE IMPRONTA IL SUO METODO DI AUTOFORMAZIONE

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

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  1. Le destabilizzazioni sono tutte contagiose, vanno intuite e gestite nessuna esclusa e senza sfidarle: a volte è meglio lasciarle cadere.
  2. Le illusioni sono come l’industria dei sogni. Ci mettono alla prova. Il pubblico sono i nostri pensieri e possono inquinare i progetti futuri.
  3. Le chiacchiere possono prenderci la mano: una parola di troppo può rovinare tutto.
  4. Il self control è per pochi ed è una caratteristica delle persone di comando che lo sanno esercitare.
  5. La persona più forte è quella che sa fare silenzio. Agisce rendendosi migliore nelle sue scelte.
  6. Le sfide si fanno usando la testa, mai l’emotività. Saperle intuire ci rende migliori e molto forti.
  7. Essere preparati a gestire ciò che stiamo facendo vuol già dire che siamo a metà dell’opera. La logica ci dice che se vogliamo raggiungere l’ottimo si devono rinnovare i progetti e controllare ogni problema fin dall’inizio.

 

Città della Salute, primo premio per la scoperta di una nuova molecola

La scoperta di una nuova molecola con notevoli potenzialità terapeutiche nel trattamento dell’osteoporosi e delle metastasi ossee ha permesso al gruppo di ricerca afferente al reparto di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’osso universitario della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Giancarlo Isaia) di vincere il primo Premio ad un concorso indetto da Unicredit nell’ambito del progetto Unicredit Start Lab, volto a selezionare tra le Aziende di recente costituzione a livello nazionale quelle con le maggiori caratteristiche di innovazione, originalità e ricadute pratiche, a cui viene data la possibilità di partecipare ad un processo di accelerazione e ad un corso di formazione specifico.

La professoressa Patrizia D’Amelio (Ricercatore della Geriatria torinese e del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino) ha presentato, a nome della società Novaicos S.r.L, a cui partecipa insieme ai ricercatori dell’Università del Piemonte Orientale (prof. Umberto Dianzani, dott. Luca Gigliotti e dott.ssa Elena Boggio), una nuova molecola (ICOS-Fc), della quale è stata depositata domanda di brevetto nazionale ed internazionale. Lo scorso anno è stato dimostrato dallo stesso gruppo di ricercatori, che hanno poi dato vita a Novaicos, che questa molecola è in grado di modulare il metabolismo scheletrico, in quanto capace di attivare un recettore espresso a livello degli osteoclasti (le cellule che distruggono l’osso). In particolare è stato evidenziato in vitro ed in vivo nel topo da esperimento che la somministrazione di ICOS-Fc, stimolando questo recettore, inibisce selettivamente il danneggiamento dello scheletro in modelli di osteoporosi da carenza estrogenica e da infiammazione cronica e riduce anche la formazione delle metastasi ossee, senza sopprimere le cellule deputate a tale compito, consentendo così la normale formazione di nuovo osso.

Il progetto di sviluppo di ICOS-Fc è stato presentato dalla prof.ssa D’Amelio ad una qualificata commissione valutativa, composta da prestigiosi esponenti dell’industria nazionale nel settore biomedico, ed è risultato vincitore su oltre 700 Aziende partecipanti. Sono state apprezzate le notevoli potenzialità terapeutiche della nuova molecola identificata dai gruppi di ricerca delle Università Piemontesi nel trattamento dell’osteoporosi ed anche nel controllo delle lesioni ossee secondarie a tumori solidi o a mieloma multiplo.

Questo importante riconoscimento premia un’attività scientifica di elevato livello che, promossa dal gruppo coordinato dal prof. Giancarlo Isaia, Ordinario di Geriatria dell’Università di Torino, si è sviluppata, anche attraverso adeguate cooperazioni nazionali ed internazionali, ad un livello di assoluta eccellenza, producendo benefici effetti non solo sulla salute e sulla qualità di vita dei pazienti, ma anche importanti ricadute occupazionali ed economiche a livello territoriale.

 

https://www.unicreditstartlab.eu/it/startlab/attivita/news/CommissioneLSVincitori201711.html

 

 

 

 

Sulla rotta balcanica, contro le frontiere d’Europa

Una mostra di Malvina Bonali a Cesara (Vb)

Sabato 5 agosto, alle 18.00, nella Sala Archi del Centro Ricreativo “Tiziano Falda” di Cesara (Vb) verrà inaugurata la mostra “Playing the game–Da Bologna alla Serbia contro le Frontiere d’Europa”, con un ricco reportage fotografico a cura di Malvina Bonali. L’esposizione sarà visitabile dal 5 all’8 agosto, dalle 18.00 alle 20.00. Il reportage fotografico e il racconto di Malvina Bonali sono documenti importanti. Lungo il confine con l’Ungheria e poi a Belgrado ha voluto conoscere di persona quelle realtà, portando un messaggio di complicità a chi pratica il diritto alla libera scelta e alla libera circolazione. Una testimonianza di “prima mano”, diretta, non mediata su quello che definisce “il regime europeo delle frontiere” che ha deciso di chiudere la rotta balcanica dei migranti. La “Western Balkan route” si è infranta su muri, reticolari, barriere che hanno, nei fatti, sospeso le aree di libera circolazione del trattato di Shengen. La sua testimonianza ci mette di fronte a questa enorme tragedia umanitaria che ha anche tante altre facce, da Calais a Ventimiglia, da Melilla al canale di Sicilia e alle coste italiane. L’Europa sta dimostrando il suo volto peggiore, gretto e avaro, riducendosi  a vincoli, moneta, banche e un poco di burocrazia. I profughi  mostrano volti e storie che non si possono spiegare con le parole. I controlli, i numeri chiusi, difficilmente li fermeranno. Le guerre, la miseria e la fame sono una spinta troppo forte. E troveranno, davanti agli ostacoli, altre strade. L’Italia, con i suoi quasi 7.500 chilometri di coste, isole comprese, rappresenta la piattaforma naturale per sbarcare in Europa.L’immigrazione, o meglio la gestione di migranti e rifugiati (respingimenti compresi), è oggi la principale sfida dell’Unione. Molte di quelle persone fuggono da guerre, carestie persecuzioni, stupri, violenze sulle donne. La depressione economica è notevole e l’agricoltura di sussistenza conosce una crisi radicale. La fame opprime decine di milioni di africani. Di fronte a un problema di questa portata, senza solidarietà e ripartizione d’oneri fra tutti rischia di saltare l’Europa e non saranno la moneta e la banca centrale a tenere insieme la fragile costruzione che oggi scricchiola sinistramente. Le persone che Malvina ha incontrato in quella “sacca” balcanica dove sono bloccate, esauste e sfinite, disperate e al tempo stesso determinate  – non avendo più nulla da perdere – ci rammentano che una soluzione va trovata perché il tempo scorre ed è tiranno. La crisi migratoria ricorda a tutti che occorre una nuova Europa. Basta andare a Lampedusa e sulle acque del Mediterraneo dove viaggiano, cariche all’inverosimile di esseri umani, le “carrette del mare”; o recarsi a Subotica, a Idomeni o a  Gevgelija, al confine della Macedonia con la Grecia , e guardare quelle persone, senza chiudere gli occhi. Guardandole, non si potrà chiudere il cuore o nascondere la nostra coscienza di liberi cittadini europei. Malvina Bonali l’ha fatto e con la sua mostra aiuta tutti a comprendere meglio.

Marco Travaglini

Ubriaco alla guida di un tir urta un camion, paura in tangenziale

Mentre si stava spostando  dall’autogrill a bordo del suo autoarticolato, era talmente ubriaco che non è riuscito a imboccare l’uscita ed è andato a sbattere contro un altro tir in sosta. L’ ucraino 54enne, camionista di una ditta di trasporti, è stato denunciato dagli agenti della Polizia stradale per guida in stato di ebbrezza. Gli è stata ritirata la patente. E’ stato individuato dai carabinieri che l’hanno visto in difficoltà all’area di sosta di Stura Sud, sulla tangenziale Nord , verso Milano. Voleva andare in Germania, ma il tasso doppio rispetto al consentito rilevato dall’alcoltest ha fermato il suo viaggio.

Migrazioni occitane

La migrazione è sempre stata un fenomeno che le valli del Piemonte, e nello specifico, dell’Occitania, hanno conosciuto. L’argomento è al centro di un interessante convegno di studi storici che si svolge sabato 5 agosto nella Borgata del Laux, in Comune di Usseaux. La scelta del posto per lo svolgimento dell’evento non è casuale: si tratta di un luogo che nei secoli scorsi segnò momenti importanti del valdismo e dei suoi rapporti con il cattolicesimo. “Le migrazioni dalle valli” è dunque il tema dell’incontro che è organizzato da Comune di Usseaux, Società di studi valdesi, Centro studi e ricerche sul cattolicesimo della Diocesi di Pinerolo, associazione culturale “La Valaddo” e Cerca – Centro ricerche cultura alpina., con il patrocinio di Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino. La sessione del mattino, dalle ore 9, verrà moderata da Bruno Rostagno con gli inteventi di Luca Patria (Fra tardomedioevo e prima età moderna: nuove forme di mobilita nelle Alpi Cozie), Marco Fratini (L’emigrazione   valdese nell’Italia meridionale fra medioevo e prima età moderna), Gabriel Audisio (Migranti valdesi in Provenza: inserimento, integrazione, assimilazione), Marco Bettassa (Strutture comunitarie e rapporti economici in antico regime. I valdesi in Germania), Al pomeriggio, a partire dalle 14, si terrà la seconda sessione, moderata da Renato Allio, che verrà preceduta da una presentazione dei libri delle Terre Alte. Seguiranno i contributi di Daniele Tron (Al seguito di alcune personalità emigrate: il pastore Elie Saurin (1639 – 1703) e le esperienze internazionali della sua famiglia), Albert de Lange (Al seguito di alcune personalità emigrate: il pastore Thomas Gauthier, 1638 – 1709), Giorgio Grietti (Al seguito di alcune personalità emigrate: l’abate Lorenzo Cot di Chambons, 1825 – 1868), Elisa Grosso (Al seguito di alcune personalità emigrate: il pastore Daniel Armand Ugon 1851 – 1929). Le conclusioni verranno tenute a partire dalle ore 17.30.

Massimo Iaretti

REGIONE, AMBIENTE; ROSTAGNO (PD): PIANO PAESAGGISTICO DOPO ANNI DI ATTESA ARRIVA IN AULA

Il consiglio regionale del Piemonte ha avviato la discussione sul Piano paesaggistico regionale. “Dopo una lunghissimo lavoro  – ha dichiarato  Elvio Rostagno, vice capogruppo del PD – questo importante documento è quasi giunto alla fine del suo percorso. In nove anni ci hanno lavorato diverse maggioranze, i relativi assessori, le Commissioni consiliari Urbanistica e Ambiente e sono stati ascoltati i numerosissimi soggetti coinvolti. Siamo consapevoli del fatto che il Piano paesaggistico regionale pone dei vincoli ai Comuni del Piemonte, che in alcuni casi dovranno adeguare i propri Piani regolatori, ma lo scopo comune è quello di tutelare e valorizzare il nostro territorio”.Oltre 2060 fra cascate, ville, chiese, torri, fortificazioni, cascine, borgate e vestigia storiche del territorio come le residenze sabaude, i Sacri monti, i palazzi e i castelli. E ancora 370 singoli beni paesaggistici e numerose aree tra cui 199 laghi, 1837 fiumi e corsi d’acqua, 109 aree protette, 94 zone di interesse archeologico, per una superficie tutelata pari al 61% del totale del territorio.  “Il Ppr – prosegue Rostagno – realizza una lettura reale delle caratteristiche del territorio piemontese, definendo le politiche per la tutela e la valorizzazione del paesaggio con la collaborazione dei Comuni. Inoltre – rimarca – nel piano si prevede l’adeguamento degli strumenti tecnici cartografici, oggi risalenti a diverse decine di anni fa.  Rappresenta – sottolinea – un testo strategico per le politiche del Piemonte che sempre più sono incardinate nella valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale in sinergia con le politiche comunitarie e di sviluppo sostenibile della nostra regione. Il Piano paesaggistico – conclude – completa il quadro normativo della pianificazione regionale, affiancandosi al Piano territoriale regionale (Ptr), in vigore dal 2011, rendendo quindi il Piemonte una regione all’avanguardia sulla valorizzazione e la tutela del territorio”.

Fila, siglata la convenzione ventennale

Siglato stamane  in Comune, tra  la Fondazione Stadio Filadelfia e il Torino Fc, il contratto d’affitto dello storico impianto sportivo recentemente ricostruito dopo vent’anni di oblio. Nei prossimi vent’anni sul nuovo manto erboso saranno ospitati gli allenamenti della prima squadra e le partite della Primavera granata. Il Torino Fc verserà ogni anno alla Fondazione 205mila euro e  la manutenzione ordinaria e straordinaria saranno a carico del club.  “Tornare al Filadelfia è un motivo di grande orgoglio. Lo stiamo trattando come una casa, la casa del Toro – commenta all’Ansa il presidente del Torino, Urbano Cairo – Mi auguro che sia l’inizio di qualcosa di speciale”.

Lucifero porta il bollino rosso in città. Il Ministero: disagi non solo per bimbi e anziani

E’ ancora caldo  record su tutta Italia, a causa di  Lucifero.  In 17 città – Torino compresa – è indicato il ‘Bollino Rosso’, soglia  che indica condizioni di emergenza per l’ondata di calore che toccherà i 40 gradi, con “possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”, cosi’ sul sito del ministero della Salute. Più e’ lunga l’ondata di calore, più sono pesanti gli effetti negativi attesi sulla salute” Martedi le città colpite dal caldo torrido ‘Livello 3’ sono Bologna, Campobasso, Frosinone, Pescara e Roma. Mercoledì, invece: Torino, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Viterbo.

Torinodanza festival apre con Roméo et Juliette

12 settembre 2017 – Teatro Regio di Torino 

L’inaugurazione di Torinodanza festival 2017 è affidata ad un grande maestro: il classico e raffinato Angelin Preljocaj che il 12 settembre 2017, alle ore 21.00 al Teatro Regio, aprirà la rassegna con Roméo et Juliette. Creato per il Ballet Preljocaj nel 1996, è lo spettacolo che ha imposto l’artista nel panorama della danza internazionale, lanciando la sua carriera. Passione, degrado urbano, conflitti sociali e la musica potentemente evocativa di Prokofiev hanno contribuito a rendere questo balletto un capolavoro. Lo spettacolo, che sarà replicato il 13 settembre, è programmato in collaborazione con La Francia in Scena.

Torinodanza 2017 offre al pubblico un ventaglio di proposte artistiche originali, multidisciplinari e dall’alto profilo qualitativo: saranno 24 spettacoli, 28 rappresentazioni9 fra prime nazionali e assolute4 coproduzioni15 compagnie ospitate provenienti da 7 diverse nazioni (Burkina Faso, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Paesi Bassi, Spagna) a dar vita alla nuova edizione del festival che, dal 2009, è organizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Aggrediscono 82enne e gli strappano catenina d’oro

L’82enne è stato inseguito sino  in via Di Nanni,  l’hanno rapinato nei pressi del supermercato Ovs strappandogli una collanina d’oro e ferendolo al collo e al volto. I due marocchini autori del furto e dell’aggressione, di 27 e 34 anni, sono stati arrestati dalla polizia, mentre il loro complice, che li aspettava a bordo di un’auto è riuscito a scappare ed è ricercato. I due sono stati identificati grazie alle testimonianze dei passanti che hanno assistito alla rapina.