redazione il torinese

L’etica del coraggio

Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’ ”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

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1) I pensieri sono sentieri su cui bisogna imparare a camminare. 
2) La creatività è il simbolo della libertà, è la fuga dalla noia. 
3) Ogni giorno è una storia d’amore per chi la sa accogliere, ascoltare e accompagnare. 
4) Stimoli, emozioni e sentimenti debbono formare un gioco di squadra. Ricordiamocelo: sono la nostra storia. 
5) Se impari ad essere il protagonista di te stesso, sei il leader che sa guidare tutti gli altri.
6) Se agisci con umiltà, molte volte non hai bisogno di parole. 
7) Ogni crisi è figlia delle nostre scelte, ma si può trasformarle in un successo inaspettato. Dipende dal nostro coraggio.

Appendino: “Raccolta differenziata a San Salvario, risposta efficace, sostenibile ed ecologica”

La sindaca Chiara Appendino annuncia così su Facebook l’estensione della raccolta differenziata porta a porta a San Salvario: ” Come anticipato qualche mese fa, grazie al grande lavoro dell’assessorato all’Ambiente della Città di Torino, di Amiat e di tutti gli uffici, la raccolta differenziata porta a porta diventa operativa anche a San Salvario. Come molti sanno si tratta di un quartiere importantissimo dove, per varie ragioni, il tema dei rifiuti è risultato talvolta delicato. In questo modo diamo una risposta concreta per una gestione più efficace, sostenibile ed ecologica. Voglio ringraziare sin da ora tutte le cittadine e i cittadini che si impegneranno a cambiare le loro abitudini per il bene di tutta la Comunità”.

Todays Festival al via ed è già un successo

La cosa migliore del futuro è che arriva un giorno alla volta.  Pronti a vivere #TODAYS17!

Inizia questo fine settimana la terza edizione di TODAYS Festival a Torino da Venerdì 25 a Domenica 27 agosto, ed è già un successo… Sono SOLD OUT in prevendita tutti gli ABBONAMENTI interi per i 3 giorni, così come tutti i BIGLIETTI GIORNALIERI della prima giornata del festival VENERDI 25 agosto, oltre ad alcuni workshop TOLAB. Ma non rischiate di perdete l’occasione di partecipare a TODAYS 2017!  Sono ancora disponibili in biglietteria a sPAZIO211 (apertura ogni giorno ore 17 durante il festival) i BIGLIETTI GIORNALIERI delle giornate di Sabato 26 e Domenica 27 agosto, oltre ad alcuni ABBONAMENTI di queste 2 giornate. La cosa migliore del futuro è che arriva un giorno alla volta.  Pronti a vivere #TODAYS17!

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“Tra i migliori festival italiani da non perdere. Un vero happening artistico!” 
VANITY FAIR

“Miglior festival italiano” 
INTERNAZIONALE

“Il miglior festival italiano dell’estate 2017!” 
ROLLING STONE ITALIA

“Senza dubbio, il miglior evento italiano! Un’edizione che non ha nulla da invidiare a quelle precedenti e che sarà ricordata come una delle più belle realizzate!” 
MUSICLETTER.IT

Ubriaco danneggia 14 auto

Si è avventato contro le auto  parcheggiate, ha rotto i finestrini e preso a calci e pugni le portiere. Un nigeriano di 22 anni ieri sera in via Spontini, in Barriera di Milano, ubriaco, ha danneggiato 14 macchine. Alcuni residenti sono scesi in strada per cercare di fermarlo, poi è intervenuta la polizia. che lo denunciato per danneggiamento e minacce. Il giovane  è incensurato.

Anziana rapinata dal finto tecnico dell’acquedotto cade cercando di salvare i gioielli

Ha rapinato una pensionata di 76 anni nella propria abitazione, a Tonengo di Mazzè. Il ladro si è spacciato per  tecnico dell’acquedotto, e l’ha invitata a mettere in un borsone oro e gioielli, dicendole che erano a rischio danneggiamento  a causa dell’acqua inquinata. La donna, a un certo punto, si è accorta della truffa  e ha opposto resistenza , cadendo a terra. Il malvivente è riuscito a scappare con un bottino del valore di circa 1000 euro. L’anziana ha  riportato lievi contusioni, ma  ha rifiutato il trasporto in ospedale.

Barriere antiterrorismo in granito in via Garibaldi, piazza Castello e via Lagrange

Lo ha comunicato l’assessore comunale alla sicurezza  Roberto Finardi in una lettera inviata al questore e al prefetto

Saranno 50 le  fioriere e 12 i new jersey, le barriere antisfondamento in cemento,  collocate nelle prossime ore nelle zone pedonali  “a rischio” della città, in base alle misure antiterrorismo, in ottemperanza alle indicazioni del ministero dell’ Interno Marco Minniti dopo l’attentato di Barcellona. Lo ha comunicato l’assessore comunale alla sicurezza  Roberto Finardi in una lettera inviata al questore e al prefetto.  Alcune fioriere sono già impiegate  attualmente come  dissuasori del traffico e barriere antiterrorismo  nel tratto pedonale di via Roma. Quelle nuove saranno in granito e verranno disposte in via Garibaldi, piazza Castello e via Lagrange, dove il flusso di persone è sempre elevato.

Giravano per strada armati di coltelli

In due, sorpresi  a passeggiare per strada armati  di coltelli e taglierini, sono stati denunciati dai Carabinieri di Rivarolo.  Si tratta di un 45enne di Castellamonte, già conosciuto alle forze dell’ordine, e un ragazzo di 16 anni fermato a Favria durante un controllo. E’ stato denunciato alla procura dei minori, poichè aveva nascosto un coltello a serramanico nello zaino della scuola. Ora dovranno rispondere di porto illegale di armi.

Dopo Bologna – Torino. Ma si dice il Var o la Var?

La recente partita Bologna – Torino ha avuto, suo malgrado, un  o una protagonista. Se dici Video assistant referee, è il Var, se dici Video assistenza arbitrale, è la Var. Ma cos’è? Si tratta del sistema che dovrebbe permettere agli arbitri di rivedere le azioni di gioco dubbie, per capire se un gol è regolare o meno, se il rigore c’è , oppure se un calciatore va espulso o per rimediare all’ammonizione o all’espulsione, eventualmente ingiusta. E’ la novità  della serie A 2017/2018.  Da oggi chi subisce le decisioni sul campo dovrebbe essere più sereno, sapendo che il direttore di gara ha potuto impiegare tutti gli strumenti per poter valutare. Ma le polemiche non mancano e sarà il tempo a valutare l’innovazione introdotta.

“La spesa del commissario”, un giallo tra i laghi del nord del Piemonte

L’ambiente è quello di una provincia del nord-ovest d’Italia, la più a nord del Piemonte, stretta fra laghi e montagne. E’ questo lo sfondo naturale delle cinque indagini del commissario di polizia giudiziaria Arturo Devecchi, protagonista de “La spesa del commissario” (Lampi di stampa) il giallo tendente al noir di Matteo Severgnini. Come il suo autore –  cusiano di Omegna – anche Devecchi vive sul lago d’Orta. E’ un uomo tranquillo, con dei valori saldi e dai metodi investigativi un po’ anticonvenzionali , che mal sopporta la realtà che lo circonda. Le miserie indotte dalla crisi che morde una realtà un tempo operosa – la terra delle pentole a pressione e delle caffettiere – e il grumo di rancori, violenze e anche soprusi di una politica che si fa sempre più potere e arroganza,  lo indignano terribilmente. Così, in un ambiente di una bellezza da lasciare senza fiato come quello della terra tra una sponda e l’altra dei laghi, la piemontese del Maggiore a quella dell’Orta, il commissario nato dalla penna di Severgnini opera, indagando. Se al celebre Maigret di Simenon le riflessioni venivano aiutate dai lauti pranzi, da boccali di ottima e fresca birra oltre che dall’immancabile fumo della pipa, Devecchi si concentra nei supermercati, davanti agli scaffali dei prodotti alimentari, spingendo e riempiendo il suo carrello. Ne I giorni della Merla – gli ultimi di gennaio, i più freddi dell’anno –  il ritrovamento del cadavere di una donna sul treno, apre scenari in cui la ricerca della verità non è sufficiente. Il mal di denti del procuratore è una storia che si snoda tra questioni sociali e nuove tecnologie. Ne L’incontro, la crisi economica porta un giovane disoccupato orgoglioso e disposto a tutto, anche a cacciarsi nei guai, pur di mantenere la sua famiglia. In Fiori freschi di campo avviene un crimine che possiamo definire molto umano. Un delitto senza sangue, un’indagine che procede con lievità dentro un dolore pesante. Le orecchie del cavallo, è la storia di una ricerca esasperata di ricchezza che porta a rapporti sentimentali aridi e pericolosi. In ogni caso, il profilo del commissario di Polizia giudiziaria Arturo Devecchi emerge con grande umanità e, nella sua prefazione, Carlo Lucarelli sostiene che seppure si tratti di un personaggio letterario “potremmo davvero trovarlo anche nella provincia che abitiamo, tra i banchi di un supermercato, mentre spingiamo il carrello per fare la spesa…”. Matteo Severgini, un tempo libraio, giornalista e scrittore – con i suoi racconti ha partecipato a numerose antologie – è anche autore radiofonico presso la Radio Televisione Svizzera.

Marco Travaglini

 

Il papa e lo ius soli: accoglienza sì, ma non illimitata

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

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Il messaggio del Papa alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2018 contiene considerazioni che, in linea di massima, sono pienamente condivisibili,come, in linea di massima, può essere accettabile il principio di uno ius soli temperato ,come  viene proposto al Parlamento italiano. La situazione italiana impone  però dei distinguo che non possono essere taciuti, pur nel massimo rispetto della funzione morale esercitata dal Papa. Una funzione morale  di cui va garantita la totale libertà,ma che non necessariamente deve essere una linea-guida per uno Stato laico. Il messaggio papale merita alcune riflessioni legate al momento italiano, anche se appare ovvio che il Papa si rivolge al mondo intero. Il primo elemento da considerare è che non ci può essere un’ accoglienza illimitata,vistosamente incompatibile con le capacità di un paese come l’Italia in crisi economica  e senza segni evidenti di ripresa. Il richiamo del Papa va temperato dalla consapevolezza  che il principio dell’accoglienza non può trovare una realizzazione totale, quando collida con il principio della ragionevolezza a cui deve attenersi uno Stato. Il Papa indica,come gli impone il suo magistero, degli obiettivi morali,ma lo Stato deve seguire logiche laiche ispirate all’etica della responsabilità e non a quella dei principi. Quando Cavour parlava di” Libera Chiesa in libero Stato”,forse metteva un “in” di troppo,perché la sfera religiosa deve essere totalmente autonoma e sovrana rispetto allo Stato. Sicuramente però ” Libera Chiesa e libero Stato” o, meglio, “Libere Chiese e libero Stato” resta un punto fermo sancito dalla stessa Costituzione repubblicana che pure recepì nell’art. 7 i Patti Lateranensi.

 

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Giolitti parlava di Stato e Chiesa come di rette parallele,dicendo che non dovevano incontrarsi mai. Forse Giolitti esagerava,ma un certo parallelismo è indispensabile. Un Stato ispirato a valori religiosi diventa uno Stato etico,mentre lo Stato,proprio per garantire la libertà religiosa, deve rimanere neutro,cioè laico.Con ciò nessuno disconosce il valore del Cristianesimo che fu proprio un filosofo laico come Croce a considerare la più grande rivoluzione nella storia dell’umanità. La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato mette insieme due realtà diverse: un conto è il migrante e un conto è il rifugiato.Dalla confusione di queste due realtà è derivato il disastro dal quale avremo estrema difficoltà ad uscire per l’irresponsabilità  e la superficialità dei nostri governi. Se uno Stato non distingue tra migranti e rifugiati ,rischia il collasso,come sta rischiando oggi l’Italia.Accogliere i  rifugiati è un dovere,accogliere i migranti non lo è. Il Papa prende posizione contro le “espulsioni arbitrarie”,una posizione  di per sè giustissima,anche se in Italia le espulsioni sono così rare ed eccezionali che è quasi  impossibile rendersi conto che esse avvengano. Su migliaia e migliaia di sbarcati giornalieri un qualche filtro sarebbe necessario da subito.Anzi sarebbe necessario già in partenza e neppure solo all’arrivo in territorio italiano. Per tanto tempo non si è proceduto neppure al riconoscimento e c’è stato chi ha ritenuto che anche solo il prendere le impronte digitali  fosse un grave atto di discriminazione. Il Papa invita a garantire a migranti e rifugiati il diritto al lavoro,anche in Italia questo diritto non è riconosciuto neppure ai cittadini italiani. In ogni caso, le accoglienze sono a carico dello Stato e solo eccezionalmente sono previsti lavori socialmente utili. C’è un anello,quelle delle cooperative sociali che andrebbe evidenziato e forse spezzato.

 

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“Accogliere,proteggere,promuovere,integrare”è l’imperativo categorico del Papa. Sui primi tre obiettivi si può sicuramente consentire,ma sul tema dell’integrazione  appare difficile ,se non impossibile, integrare persone che non accettano a priori di rispettare le leggi dello Stato che accoglie e che ritengono il loro credo religioso tale da esonerarli dal rispetto delle leggi italiane,in primis la Costituzione.  Il fatto religioso diventa un fatto determinante in relazione all’integrazione,mentre ai sensi dell’art.3 della Costituzione non dovrebbe assolutamente incidere sulla cittadinanza e sui doveri che implica,oltre ai diritti che garantisce.  Sembra strano,addirittura paradossale,  che proprio il Papa non si renda conto che l’Islam appaia una religione incompatibile con l’integrazione.Altrettanto,paradossale che molti non credenti si facciano difensori dell’identità cristiana  minacciata, quasi un nuovo “Cattolicesimo ateo” – o  l’ “ateismo devoto” che ha  riguardato il più recente passato – che torna alla luce come ai tempi del fascismo.L’aver anticipato all’agosto 2017 il messaggio per la Giornata mondiale 2018 rende legittimo un qualche sospetto circa la coincidenza del messaggio con la ripresa dell’iter parlamentare della legge  italiana sullo Ius soli. Sicuramente si tratta di una banale  coincidenza che però  genera confusione, invece di contribuire alla chiarezza. Lo ius soli è una legge che segna il futuro dell’Italia e su di essa bisogna procedere con i piedi di piombo.  Il Parlamento dovrà votare libero da condizionamenti di qualsiasi tipo.  Sulla legge proposta ci possono essere legittime perplessità,specie  se guardiamo all’incidenza sul nostro futuro di una legge che rende italiani dalla nascita.Tra vent’anni quanti saranno i nuovi italiani che potranno votare ? Questa appare una preoccupazione legittima che chi ritiene la democrazia un bene prezioso, ha il dovere di manifestare, specie se consideriamo la disaffezione irresponsabile verso il voto di troppi italiani.

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quaglieni@gmail.com

(foto: il Torinese)