redazione il torinese

Open Education Training Week

Una settimana di incontri tematici al Politecnico di Torino all’interno del progetto europeo “OpenMed” 25-29 settembre 2017 – Politecnico di Torino

 

Il Politecnico di Torino ospiterà dal 25 al 29 settembre la “Open Education Training Week”, la settimana di formazione proposta nell’ambito del progetto internazionale Erasmus + “OpenMed – Opening up Education in South-Mediterranean countries” coordinato dall’Unione delle Università del Mediterraneo – UNIMED. Cinque partner europei e nove istituti universitari provenienti da quattro paesi del Mediterraneo meridionale sono impegnati nel progetto, finalizzato a incentivare e diffondere le cosiddette Open Educational Resources (OER) Open Educational Practices (OEP), cioèrisorse e pratiche educative aperte, materiali didattici in formato digitale resi disponibili con licenze che ne permettono il riutilizzo, la modifica e la distribuzione. L’obiettivo è quello di offrire un’opportunità di crescita per il settore dell’istruzione superiore grazie proprio alla condivisione della conoscenza e degli strumenti didattici nei paesi partner: Marocco, Palestina, Egitto e Giordania.

Destinata a educatori, ricercatori, insegnanti e studenti in formazione o semplicemente a persone interessate alla materia, la settimana di incontri al Politecnico di Torino – partner del progetto – sarà focalizzata sui fondamenti e sugli approcci dell’educazione “open”. Lezioni introduttive, illustrazione dei principi fondamentali,  lavori di gruppo forniranno le prime informazioni e anticiperanno la seconda parte del percorso formativo, che si completerà online nei prossimi mesi. Oltre agli istituti partner del progetto, alla settimana parteciperanno altre otto università provenienti da Egitto, Giordania, Marocco e Libano per un totale di 80 persone da 8 paesi (3 paesi EU e 5 paesi della sponda sud). L’Open Education Training Week rappresenta la prima fase del corso “Open Education: fundamentals and approaches. A learning journey opening up Teaching in Higher Education”. Al termine della settimana, inizierà la fase online del corso durante la quale i partecipanti potranno accedere ai moduli didattici online e sviluppare la propria idea progettuale di Open Education. Obiettivo del progetto OpenMed è quello di analizzare le buone pratiche già attuate nella regione del Mediterraneo in materia di istruzione aperta e di ampliare poi l’adozione di questi modelli nella formazione superiore, anche attraverso corsi e seminari rivolti proprio ai formatori, come quello che si terrà a Torino. Lo scopo finale del progetto è di difendere l’educazione come un bene pubblico e diritto umano fondamentale e promuove il ruolo delle università come centri irradiatori di conoscenze non solo verso gli studenti del campus ma anche oltre i limiti istituzionali, in particolare verso le fasce più deboli e svantaggiate della società, come nuclei a  basso reddito, studenti disabili, abitanti delle zone rurali e rifugiati.

 

 

ActionAid: parte la campagna “Ogni Giorno Eroi”

Con l’obiettivo di garantire a tutti i bambini un’infanzia felice

Tre settimane di mobilitazione e raccolta fondi, dal 22 settembre al 9 ottobre 2017, per coinvolgere pubblico e media e sostenere gli interventi di ActionAid in Ruanda a favore dello sviluppo dei bambini e delle loro famiglie.

ActionAid lancia la campagna “Ogni Giorno Eroi” con l’obiettivo di coinvolgere e far riflettere il grande pubblico sull’importanza di uno sviluppo sano nei primi anni di vita e di garantire un’infanzia felice ai bambini del Ruanda. Un’iniziativa a cui tutti possono partecipare dal 22 settembre al 9 ottobre con un gesto semplice: donando 2€ con un sms solidale al numero 45519 da cellulare personale Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali, oppure chiamando il 45519 da telefono fisso TIM, Wind Tre, Fastweb e Tiscali per donare  2 o 5 euro e  5 euro con Vodafone, TWT, Convergenze e PosteMobile.

I fondi raccolti saranno destinati ai progetti di ActionAid in Ruanda. Nel paese, il 70% delle famiglie vive con meno di un euro al giorno, il 43% dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione cronica e la maggior parte di loro abbandona la scuola nei primi tre anni di frequenza. Le poche scuole attive sono state danneggiate dalla guerra, spesso pericolanti e inagibili. Sono trascorsi 22 anni dal genocidio in Ruanda, ma ancora oggi la popolazione soffre per il trauma della guerra e vive in un contesto drammatico. A causa della morte di gran parte della popolazione maschile, oggi nel paese l’età media è inferiore ai 19 anni. Le donne sono la maggioranza; molte erano sostenute dagli uomini e oggi mantengono i figli da sole, senza avere alcun riconoscimento o ruolo attivo nella società.

Con i fondi raccolti, ActionAid interverrà in Ruanda nella regione del Ruheru (Distretto di Nyaruguru), per costruire un centro per la prima infanzia che migliori le condizioni dei bambini più vulnerabili e delle loro comunità. Nel Ruheru, c’è un solo centro medico e i bambini soffrono di vomito e diarrea, perché l’accesso all’acqua potabile è molto limitato. Il 38% dei bambini è colpito da rachitismo e il problema è aggravato dall’incremento della popolazione e della diminuzione della terra pro-capite. Non ci sono asili e l’educazione prescolare è a carico delle mamme, troppo impegnate a garantire la sopravvivenza della famiglia e senza strumenti per contribuire allo sviluppo dei propri figli. Il centro fornirà cure, servizi educativi e igienici, e sarà dotato di cucina e serbatoi per l’acqua, rafforzando la capacità delle madri e della comunità di accompagnare lo sviluppo dei bambini più vulnerabili. L’obiettivo del progetto è anche quello di fornire terreni, sementi e strumenti per far fronte all’impoverimento della terra, in modo che i nuclei famigliari possano avere accesso a pasti regolari e occuparsi dell’educazione e della salute dei bambini. Lo scopo ultimo dell’intervento è rendere l’intera comunità autonoma nella gestione del centro per lo sviluppo dell’infanzia. A beneficiarne saranno 450 persone, di cui 75 bambini.

Una parte dei fondi raccolti durante la campagna andrà inoltre a finanziare “Nei Panni dell’Altra”, un percorso didattico per le scuole secondarie italiane finalizzato a cambiare la concezione del ruolo di uomini e donne all’interno della famiglia e della società, eliminando stereotipi e pregiudizi di genere.
Momento centrale della campagna di ActionAid è la collaborazione con la Rai. Grazie al sostegno del Segretariato Sociale Rai, le reti dell’emittente pubblica promuoveranno la campagna “Ogni Giorno Eroi” dal 25 settembre al 1 ottobre  con appelli a donare e spazi dedicati. I testimonial di ActionAid – tra questi Enrico Bertolino, Amanda Sandrelli, Marco Delvecchio, Michela Cescon, Andrea Sartoretti, Giulia Vecchio, Alessio Vassallo, Daniela Virgilio, Massimiliano Bruno, Diane Fleri, Francesca Valtorta, Cristina Bowerman- accompagneranno i telespettatori in un viaggio alla scoperta del lavoro dell’organizzazione nel mondo e del loro impegno personale al suo fianco.
La campagna “Ogni Giorno Eroi” è sostenuta inoltre dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), che la promuoverà in occasione dell’incontro della nazionale con l’Albania in programma lunedì 9 ottobre.

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Secondo l’Unicef , in mancanza di un’azione efficace e rapida, nel 2030 il 90% dei bambini in condizioni di povertà estrema vivrà nell’Africa sub-sahariana, oltre 60 milioni di bambini nel mondo saranno esclusi dall’istruzione primaria (più della metà nella regione sub-sahariana), circa 750 milioni di donne saranno costrette a sposarsi ancora bambine. Le vite di milioni di bambini sono a rischio per il solo fatto di essere nati in un certo Paese o in una data comunità. Con la campagna “Ogni Giorno Eroi” ActionAid ribadisce che, per realizzare un vero cambiamento, la crescita economica deve includere il rispetto dei diritti umani, la sicurezza alimentare, l’accesso democratico alle risorse e le dimensioni sociali e ambientali.

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Sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici

Nella giornata di sabato 23 settembre è previsto uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico.
GTT Gruppo Torinese Trasporti conferma che il servizio sarà comunque garantito nelle fasce orarie:
– Servizio urbano e suburbano della Città di Torino: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
– Metropolitana: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
– Autolinee extraurbane: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
– sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 Si consiglia di tenersi aggiornati sui siti: www.gtt.to.it/cms/ e www.comune.torino.it

 

(foto: il Torinese)

IL MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO E UNICEF INAUGURANO IL BABY PIT STOP

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano ha inaugurato oggi il BABY PIT STOP, un’area dedicata all’allattamento e alla cura del bambino, realizzata in collaborazione con UNICEF e con IKEA Italia Retail

Lo spazio sarà riservato sia alle mamme e ai papà che durante la visita al Museo avranno bisogno di allattare o cambiare il pannolino al proprio bambino, sia a quei genitori che trovandosi nei pressi di piazza Carlo Alberto avessero la stessa necessità. Senza l’obbligo di pagare il biglietto di ingresso, potranno rivolgersi al personale del Museo ed essere accompagnati al Baby Pit Stop, che è stato allestito al primo piano di Palazzo Carignano, lungo il percorso museale.

Il Baby Pit Stop è tra le iniziative realizzate dall’UNICEF per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute e si inserisce nell’ambito del Programma UNICEF “Ospedali & Comunità Amici dei Bambini”.

“Allattare al seno è un gesto semplice e naturale che tutte le mamme dovrebbero poter fare ovunque, ma che a volte risulta difficile, se non proibitivo.” dichiara Giacomo Guerrera, Presidente di UNICEF Italia A nome dellUNICEF Italia vogliamo ringraziare Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano per questa importante iniziativa, davvero una buona pratica che avrà un grande riscontro tra tante mamme. E’ importante che Musei e Biblioteche, luoghi di cultura per eccellenza e quindi luoghi di crescita formativa e culturale della persona, siano anche servizi attenti alle esigenze dei cittadini e, in particolare, delle famiglie. E la scelta del Museo Nazionale del Risorgimento va proprio in questa direzione.”

La saletta, riservata e accogliente, è dotata di due comode poltrone, di un fasciatoio, di due tavolini, di giocattoli e libri per i piccini. Tutto l’arredo è stato fornito da IKEA Italia Retail, grazie ad un accordo siglato a livello nazionale con UNICEF.

“Grazie al lavoro svolto insieme a UNICEF, abbiamo inaugurato oggi il 92° Baby Pit Stop in Italia all’interno del Museo Nazionale del Risorgimento. E’ un importante traguardo non solo per le mamme e i bambini, ma per l’intera comunità – spiega Stefano Brown, Sustainability Manager IKEA ItaliaIKEA è orgogliosa di essere partner di UNICEF nella promozione della cultura dell’allattamento in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, in un’ottica di tutela dei diritti dell’infanzia.”

Il Baby Pit Stop (BPS) prende simbolicamente il nome dalla nota operazione del “cambio gomme + pieno di benzina” che viene effettuata in tempi rapidissimi durante le gare automobilistiche di Formula Uno. I Baby Pit Stop promossi dall’UNICEF sono spazi aperti a tutte le famiglie che hanno necessità di fermarsi in un ambiente accogliente e adatto alla cura del bambino.

“Con il Baby Pit Stop vogliamo riservare ancora maggiore riguardo alle mamme e ai bambini – dichiara Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento – sempre perseguendo la nostra vocazione di Museo a servizio delle istanze del civismo”.

Il Museo Nazionale del Risorgimento, infatti, promuove da sempre numerosi progetti Family and Kids Friendly: visite tematiche, cacce al tesoro, laboratori e pomeriggi di gioco, aderendo alle indicazioni del progetto “Nati con la Cultura per un museo a misura di famiglia e bambini”, ideato da Fondazione Medicina a Misura di Donna, Abbonamento Musei Torino Piemonte e Osservatorio Culturale del Piemonte

Il Comitato Provinciale di Torino per l’UNICEF dona al Museo del Risorgimento la Pigotta Italia

In occasione dell’inaugurazione del Baby Pit Stop, il Comitato Provinciale di Torino per l’UNICEF dona al Museo Nazionale del Risorgimento la Pigotta Italia realizzata per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità e che rappresenta Cristina Trivulzio di Belgioioso, protagonista femminile del Risorgimento e promotrice di numerose iniziative filantropiche a favore dei bambini.

La Pigotta è una bambola di pezza, una bambola speciale che può salvare la vita di un bambino in un paese in via di sviluppo. Ogni Pigotta viene realizzata a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e bambini, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia. Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che, grazie all’UNICEF, riceverà le cure di cui ha bisogno – “Avrà pure un cuore di pezza. Ma ogni anno salva migliaia di bambini”.

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Erano presenti:

Giacomo Guerrera – Presidente dell’UNICEF Italia

Stefano Brown – Sustainability Manager IKEA Italia

Chiara Appendino – Sindaca di Torino

Daniela Ruffino – Vicepresidente Consiglio Regionale del Piemonte

Valentina Caputo – Consigliera Regione Piemonte e Vicepresidente Comitato delle Elette

Maria Costanza Trapanelli – Presidente Comitato provinciale UNICEF Torino

Ferruccio Martinotti – Direttore Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Dischi vintage in piazza Madama Cristina

Secondo appuntamento del 2017 con la FIERA DEL DISCO, organizzata da LUCAS in collaborazione con la Kolosseo di Bologna: come sempre in Piazza Madama Cristina, DOMENICA 24 SETTEMBRE dalle ore 10,00 alle ore 19,00 (con orario continuato). Il progetto parte nel 2002, e di strada ne ha fatta parecchia da allora: posizionatasi fin da subito tra i più importanti appuntamenti dedicati alla musica da collezione del Nord Italia, la Fiera del Disco presenta oggi circa 100 espositori da tutta Itala e da buona parte d’Europa (Germania, Francia, UK, ecc.). La Fiera ha progressivamente aumentato le proprie edizioni annuali sotto la spinta e le richieste dei moltissimi appassionati e collezionisti di musica, macinando record di presenze, di pezzi rari e insoliti, e perfino di quotazioni per i collezionisti più esigenti. Tanto che si attende una edizione, davvero speciale in tutti i sensi, a dicembre. Fiera come sempre in piazza Madama Cristina, aperta al pubblico. Gli espositori ed i collezionisti presenti rappresentano tutte le anime della Musica: si tratta infatti di persone che, viaggiando per tutte le più importanti fiere italiane ed europee, sono da sempre costantemente in contatto con il meglio di ciò che negli ultimi anni hanno offerto tutti i generi ed i settori musicali. Il vinile farà come sempre la parte del leone, ma ci sarà ampio spazio anche per CD, DVD, gadget e memorabilia musicali, riviste, fanzine. I pezzi da collezione, con quotazioni anche importanti, si affiancano così ad una proposta che abbraccia tutti i generi musicali coprendo in sostanza oltre 70 anni di musica: alla Fiera del Disco è infatti possibile trovare materiale che soddisferà il semplice ascoltatore o amante della buona musica ma anche il collezionista più esigente, alla ricerca del pezzo raro o della curiosità per completare o espandere la propria collezione. Potremo ritrovare anche il 24 settembre dischi davvero altrove introvabili. Molto forte la presenza di pezzi rari nell’area rock progressive: un incredibile vinile bianco dei Jethro Tull, oltre a pezzi rarissimi dei King Crimson, dei Camel e dei nostri Le Orme. Attenzione anche a rarità assolute dei nostri cantautori: si segnalano pezzi unici di Fabrizio De Andrè e di Giorgio Gaber. Imperdibili poi certe gemme (edizioni limitate, o uscite in altri Paesi con differenze rispetto all’edizione “normale”, o ormai introvabili) dei Beatles, o delle altre storiche band britanniche o statunitensi degli anni ’60. Avete presente “Sticky Fingers” dei Rolling Stones, il celebre vinile con la zip in copertina? Ci sarà una imperdibile edizione tedesca. Ma la Fiera del Disco è anche il luogo dove trovare dischi altrimenti quasi introvabili di World Music (grazie ad un espositore francese che è uno dei più grandi esperti europei in materia), Jazz e Musica Classica. Non solo vinile, comunque, e non solo pezzi rari per collezionisti. CD, DVD, gadget, fanzine: tutto ciò che è musica, per tutte le tasche, per appassionati e anche solo semplici curiosi. Insomma: buona caccia!

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Per informazioni: 338.6175378 info@lucasitalia.it

Scontro fra camion, tangenziale bloccata

Il traffico è rimasto  bloccato sulla tangenziale Sud di Torino a causa di un incidente stradale nei pressi  di Debouché. Nello scontro sono stati coinvolti tre camion, tra cui una cisterna che trasportava benzina e un’auto. Alcuni dei conducenti sono rimasti feriti. I vigili del fuoco e gli agenti della polizia stradale stanno tentando di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Omicidio di Gloria Rosboch: trent’anni di carcere all’ex allievo Gabriele Defilippi

Trent’anni di carcere per Gabriele Defilippi, il 22enne processato a Ivrea per l’omicidio dell’insegnante Gloria Rosboch. La madre del giovane, Caterina Abbatista, è stata rinviata a giudizio. Per  Roberto Obert, 54 anni, presunto complice di Defilippi la pena è di 19 anni di reclusione. In base alla ricostruzione del pm Giuseppe Ferrando, Gloria Rosboch voleva denunciare Defilippi, suo ex allievo, per una truffa da 187 mila euro. L’insegnante scomparve da Castellamonte il 13 gennaio 2016 e venne  ritrovata morta  il 19 febbraio  nella cisterna di una discarica nelle campagne di Rivara, a pochi chilometri. Scrive l’Ansa: “Per me questa sentenza è falsa, troppo bassa”, sono le parole dell’anziana mamma della vittima. Il legale di parte civile, Stefano Caniglia, ha commentato: “l’ergastolo, così come richiesto dal pm, ci sembrava più adeguato”.

IREN CON TE al debutto

Il nuovo programma di fidelizzazione di Iren Luce Gas e Servizi attivo dal 30 settembre 2017

Sabato 30 settembre è la data ufficiale di lancio del nuovo programma di fidelizzazione IREN CON TE (www.irenconte.it), che Iren Luce Gas e Servizi dedica a tutti i propri clienti luce e gas attivi sul mercato libero. Iren con Te è l’evoluzione del programma Club Iren Mercato, che contava già 250.000 iscritti e che arricchisce in modo significativo i vantaggi esclusivi riservati a chi ne fa parte. Nel catalogo sono inclusi i migliori network sul territorio per il fitness, il food, il tempo libero e lo sport. Inoltre, mantiene valide le convenzioni con partner on e off line quali le stazioni di rifornimento TotalErg, Grimaldi Lines, La Feltrinelli.it, Infinity TV, LoveTheSign, MSC Crociere, Musement, Salmoiraghi&Viganò per citarne soltanto alcuni. Per inaugurare l’iniziativa, Iren Luce Gas e Servizi dedica ai propri clienti un grande evento di lancioIREN CON TE ENERGY DAY – e il nuovo concorso a premi Iren con Te. La manifestazione avrà luogo sabato 30 settembre dalle 10 alle 18 a Torino, nella suggestiva cornice di Villa della Regina, la seicentesca dimora voluta dai Savoia, oggi dichiarata patrimonio dell’Umanità e protetta dall’Unesco.  Con l’occasione, sarà possibile partecipare a visite guidate per ammirare i meravigliosi spazi interni ed esterni della residenza. Inoltre, tutti coloro che amano fare attività fisica potranno iscriversi alle sezioni di street work out, che consentono di svolgere attività fisica in luoghi non convenzionali attraverso l’utilizzo della tecnologia di trasmissione in cuffia. L’evento, sponsorizzato da Iren Luce Gas e Servizi, è totalmente gratuito ed aperto a tutti. Per partecipare alle visite guidate è necessaria la registrazione in loco, mentre per le sessioni di street work out ci si deve iscrivere su www.irenconte.it/eventi/; in entrambi i casi, la partecipazione è consentita fino ad esaurimento posti.

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Il mercato delle utilities è stato troppo a lungo guidato esclusivamente dalle tariffe. Un programma di loyalty come Iren con Te è un elemento distintivo rispetto ai competitors” ha commentato Gianluca Bufo Amministratore delegato di Iren Luce Gas e Servizi “Dà valore ai nostri clienti, persone mosse da passioni, interessi e voglia di fare”. Contestualmente all’evento, si inaugura anche il nuovo Concorso a Premi Iren con Te promosso da Iren Luce Gas e Servizi dedicato a tutti i clienti luce e gas iscritti al loyalty program che mette in palio:

  • 250 carte regalo Decathlon da 10 € spendibili nei punti vendita e online;
  • 250 buoni virtuali EasyGift MediaWorld da 10€ spendibili online;
  • 250 carte regalo elettroniche Zalando del valore di 10 € spendibili online o sull’APP;
  • 200 ingressi per concerti, festival ed eventi che animeranno i prossimi mesi nei territori in cui Iren è presente (Emilia Romagna, Genova e Torino).

Per vincere i voucher la modalità di partecipazione è semplice: è sufficiente accedere al sito Iren con Te utilizzando le proprie credenziali e partecipando con un click online. Si gioca in modalità instant win: si scopre immediatamente se ci si è aggiudicato il premio. Per vincere gli ingressi e i biglietti per gli eventi si gioca invece in modalità rush & win: si aggiudicano i premi coloro che per primi rispondono all’sms o all’email di invito a partecipare. In palio per tutti la possibilità di prendere parte ad alcuni degli eventi culturali più esclusivi o a concerti e serate di intrattenimento di grande richiamo. Tutte le manifestazioni sono sponsorizzate da Iren a vantaggio dei territori in cui opera, in un’ottica di stretta collaborazione con le istituzioni e di vicinanza e coinvolgimento di clienti e cittadini. I vincitori non saranno mai semplici spettatori, ma vivranno una vera e propria vip experience nei luoghi dell’evento. Il calendario degli appuntamenti inizia con la Prima del Falstaff di Verdi al Teatro Regio di Parma. Seguono quindi il Simon Boccanegra a Piacenza, Il nome della Rosa e la mostra monotematica dedicata a Pablo Picasso a Genova, il Trovatore e MAMMA MIA! a Reggio Emilia, Lo Schiaccianoci al Teatro Regio di Torino.

AD ACCUMOLI NASCE “ACCUPOLI”,  IL PRIMO EDIFICIO ITALIANO IN LEGNO COMPENSATO AUTOPORTANTE

Si monta come un puzzle, è riciclabile ed è lo sviluppo italiano di un sistema costruttivo giapponese. Nasce da un’iniziativa dell’architetto Lorena Alessio con un gruppo di studenti del Politecnico di Torino e sarà realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo e di Acri e con il supporto di Aniem Piemonte
 
Accumoli (Rieti), 22 settembre 2017 – Si chiama Accupoli, ospiterà un centro aggregativo per accogliere eventi e incontri per la collettività ed è la prima struttura in Italia realizzata, nelle parti portanti, in legno compensato. Sorgerà ad Accumoli, uno dei paesi maggiormente danneggiati dal sisma del 24 agosto 2016. È la risposta concreta all’emergenza da parte di H.E.L.P. 6.5, acronimo di Housing in Emergency for Life and People, l’associazione fondata a luglio 2017 dall’architetto torinese Lorena Alessio, ricercatrice al Politecnico di Torino, e da un pool di studenti ed ex studenti dell’ateneo stesso (coordinato da Carola Novara, Chiara Mezzasalma, Francesca Turnaturi e Matteo Gossi)Il nuovo edificio – costruito su un terreno del Comune e donato all’amministrazione municipale – sarà realizzato in circa due mesi: dopo la posa delle fondazioni ad agosto, è partito ufficialmente oggi il cantiere per il montaggio della struttura, che rappresenta il seme per la rinascita della vita culturale locale. 
 
Il progetto si sta concretizzando grazie a una gara di solidarietà che vale circa 300mila euro: oltre al contributo della Compagnia di San Paolo e di Acri (l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria) è sostenuto dall’associazione di costruttori Aniem Piemonte, Associazione Nazionale Imprese Edili e Manifatturiere, da aziende piemontesi e non (fra cui Betonwood, Ormea Franco, Dott. Gallina, Gallo Legnami, Idrocentro, Unimetal, Finder, Daikin) e da un team composto da ingegneri strutturisti, termoidraulici ed elettrici, che hanno deciso di mettere in campo le proprie competenze con parcelle simboliche e tendere una mano alla popolazione del piccolo municipio del Centro Italia.
«La Compagnia di San Paolo sostiene l’Associazione H.E.L.P. 6.5 e il progetto per la realizzazione di soluzioni innovative che possano aiutare la ripresa delle comunità in condizioni di vita disagiate a causa del terremoto. Riteniamo particolarmente innovativa una progettazione e una costruzione capace di sperimentare metodi costruttivi con l’applicazione di materiali sia tradizionali che contemporanei, che vedrà coinvolti laboratori di architettura, tecnologia ed ingegneria di un’università italiana e una giapponese», afferma Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo.
 
«Creare una struttura, con modalità assolutamente innovative, che ospiti eventi culturali e iniziative sociali intorno ai quali si possa riunire una comunità che il sisma ha rischiato di disgregare ci pare un elemento importante da cui far partire la rinascita di questo luogo. La cultura e il dialogo contribuiscono alla coesione sociale e questa è certamente una buona base su cui riavviare lo sviluppo», spiega Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri.
 
Il team di progetto ha utilizzato, perfezionato e adeguato alla legislazione italiana una tecnologia giapponese. La nascita di Accupoli s’inserisce nella collaborazione fra il Politecnico di Torino e il Kobayashi Lab di Tokyo ed è lo sviluppo concreto di un modulo sperimentale nato sulla falsariga del sistema costruttivo Veneer House, messo a punto dal professor Hiroto Kobayashi dopo il terremoto del Tohoku del 2011, che provocò uno tsunami e il disastro di Fukushima. La collaborazione si è sviluppata attraverso la tesi di laurea seguita da Lorena Alessio e sviluppata da Carola Novara, architetto ed ex studentessa del Politecnico di Torino, vicepresidente di H.E.L.P. 6.5. Accupoli è uno spazio pronto ad accogliere riunioni, conferenze e concerti. Uno spazio da interpretare e configurare in modi differenti nel tempo. 
«Fin dal principio c’è stata la volontà di realizzare un elemento di buona qualità architettonica, pur dovendo adattarsi all’economicità del progetto. Gli allestimenti interni sono stati lasciati in legno a vista. Tutti gli elementi estetici e di finitura hanno anche un ruolo strutturale o funzionale, così da ridurre al minimo il numero di componenti e la complessità del manufatto. Il tutto, sommato anche a uno studio mirato a produrre il minor numero di scarti possibile, giova al costo totale dell’opera», sottolinea l’architetto Lorena Alessio.

«L’Aniem Piemonte ha voluto essere al fianco di H.E.L.P. da subito, poiché condividiamo una riflessione sul valore etico del costruire, dove le azioni devono essere pensate in funzione e a sostegno delle metamorfosi sociali, anche quando, come nel caso di Accumuli, purtroppo non sono naturali e richiedono un grado di sensibilità ancora più alto», ricorda Marco Razzettipresidente della sezione piemontese di Aniem.
 
Il nuovo spazio aggregativo si compone di due corpi di fabbrica affiancati longitudinalmente, il primo composto da un modulo costruttivo più ampio e completamente aperto adatto alla funzione di aggregazione. Il secondo, più piccolo, ospita i servizi di accoglienza e cucina. La forma è quella tipica della casa nell’immaginario comune. L’idea è quella di un edificio in continuo dialogo con ciò che gli sta intorno. Uno spazio polifunzionale flessibile, in grado di rispondere alle necessità di una comunità in ripresa da uno stato di emergenza. 
 
L’idea di leggerezza, semplicità e calore trasmessa dal legno è ciò che caratterizza il concept di progetto. Accupoli è costituito da una serie di elementi autoportanti prefabbricati in legno compensato, antisismici e trattati per avere un’elevata resistenza al fuoco e agli agenti atmosferici e durare nel tempo. L’ossatura lignea dei portali sorregge un guscio di policarbonato semitrasparente ad alte prestazioni, che filtra l’illuminazione naturale durante il giorno. Di notte l’ambiente si trasforma in una lanterna, che illumina l’ambiente esterno della nuova piazza cittadina. Gli elementi della struttura sono stati tagliati in una falegnameria del Piemonte, con macchinari a controllo numerico, e saranno ora assemblati a mano con la partecipazione attiva degli stessi studenti
 
Grazie alla facilità di montaggiosimile a quella di un puzzlela struttura potrà essere assemblata e disassemblata con facilità. Potrà essere riciclata o riutilizzata se non più necessaria. 

G7, la sindaca ci ripensa. Ma la sintesi tra capitalisti e anarchici è impossibile

AGGIORNAMENTO Mi dicono che la Sindachessa ha cambiato idea rimanendo a Torino per il vertice. Benissimo, solo gli stupidi non cambiano mai idea. Vorremmo dire un passo avanti per l’ immagine della nostra città.  Non è la prima che quest’ anno avviene qualcosa di simile. Se interverrà al G7 sentiremo cosa dirà Rimaniamo scettici su chi oscilla tra i no Tav ed il mondo industriale. Felicissimo di essere smentito dai fatti e abbastanza infastidito da chi é solo capace di dire dei no. La nostra città ha bisogno come il pane di molti sì.
PT
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STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Non c è limite al peggio. Per fare il proprio dovere la Sindachessa Chiara Appendino scappa da Torino. Viceversa il suo dovere sarebbe quello di fare gli onori di casa al G7.
Semplice no? Uno dei più grossi nostri problemi è attrarre investimenti esteri. Investimenti per occupazione, dunque lavoro.Lei cosa fa? Scappa (ndr – alcuni sostengono che in serata sarà di ritorno a salutare i ministri) Evita l’ assunzione di responsabilità. Del resto nulla di nuovo.  Anche in campagna elettorale c’erano i segnali di queste contraddizioni. In Confindustria prometteva sviluppo e nei centri sociali che avrebbe bloccato la Tav. Ora la tragica sintesi tra capitalisti ed anarchici: la fuga.Persino il nostro Chiampa ha ammesso: desolante il completamento di Chiara. Si capisce che non vuole fare il sindaco.  Altra mazzata d immagine per la nostra Torino.  Eppure continuo nel non darmi per vinto nell’ accettare il tutto, timoroso che la mia sia solo testimonianza. Sono in Piazza Carlina, sopralluoghi della polizia per garantire sicurezza ai cittadini e partecipanti al G 7, rappresentanti dello Stato che fanno il loro dovere. La Sindachessa ha mancato ed non ha avuto rispetto per il loro lavoro. Oggi sostiene che la scelta su Venaria e ‘ ricaduta per motivi di sicurezza.  Ieri come oggi siamo convinti che questa scelta di ripiego è stata presa per l ignavia politica di questa giunta.  Ieri come oggi siamo convinti che Torino non si merita altri quattro anni di non governo. Dunque? Opposizione, fatti sentire. Un po’dipende anche da voi. Appendino a passi da gigante sta raggiungendo la Raggi. Grillo e Di Maio gioiscono. Ma non la nostra amata Torino.
Patrizio Tosetto