“Adesso bisogna recuperare il tempo perduto”
«Il Piemonte deve fare la sua parte, l’obiettivo minimo per i prossimi 10 giorni è quello di vaccinare almeno 400mila persone; occorre recuperare il tempo perduto e mettere in sicurezza i più anziani e i più fragili. Sappiamo che il Piemonte finora non si è particolarmente distinto a livello nazionale, il 24% dei piemontesi che hanno ricevuto la prima dose e il 10% completamente vaccinati ci colloca poco più su della metà classifica, ma questo è il tempo di lasciare da parte le polemiche, ingranare la marcia alta e cominciare a correre: a partire dallo stress test odierno, e fino almeno al 9 maggio, ci aspettiamo che il numero dei vaccini giornalieri in Piemonte decollino» – è il commento di Marco Grimaldi, del Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
«Sappiamo che finora non è andato tutto bene – prosegue Grimaldi – il piano vaccinale della nostra Regione si scontra, tra le altre cose, con un algoritmo senza logica che finora ha lasciato almeno 17 mila ‘over 80’ senza neppure la prima dose, e una ampia platea di più fragili senza alcuna protezione, ma i prossimi giorni sono decisivi. Se è vero che il Piemonte, come gran parte del resto d’Italia, ha viaggiato sul filo della disponibilità di dosi, le consegne odierne – per il solo Piemonte ben 155.610 vaccini Pfizer – aprono scenari completamente diversi: il compito della nostra Regione è quello di mantenere per i prossimi 10/12 giorni livelli di inoculazione del vaccino molto alti, 40mila dosi al giorno, ben al di sopra della media attuale (nelle ultime due settimane di 25.089 dosi al giorno) per contribuire a raggiungere i 500 mila vaccini al giorno a livello nazionale».
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