Riceviamo e pubblichiamo
Recente la notizia di un accordo esemplare per 200 rider fiorentini precari che saranno assunti con contratto subordinato e su parametri dei contratti nazionali della categoria Merci e logistica.
L’interlocutore datoriale è Runner pizza, i sottoscrittori le OOSS, il luogo di relazione il Comune di Firenze che, attraverso il Sindaco Nardella e l’assessore Vannucci, hanno istituito un tavolo tra le parti. Lieti per i rider di Firenze e pena per noi. Su mia iniziativa, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato il 2 luglio 2018 una mozione “Carta dei diritti fondamentali nel lavoro digitale in contesto urbano”, col quale si chiedeva di istituire un tavolo di confronto tra le parti e di acquisire dalle altre Amministrazioni comunali, altrettanto coinvolte come Bologna e Milano, elementi comuni di percorso, lo afferma la consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio. Nel frattempo il Consiglio regionale del Piemonte, per iniziativa del consigliere Grimaldi, adottava una proposta di legge di iniziativa al Parlamento di divieto del cottimo per i servizi di consegna, con la motivazione della sicurezza stradale. Cosa è successo a Torino sul fronte politico istituzionale, a parte i procedimenti intentati dai rider al Tribunale del Lavoro? Niente, perlomeno niente di noto. Nonostante i miei solleciti al presidente di 3ª commissione, consigliere Russi, e all’assessore al lavoro Sacco, la mozione non è mai stata iscritta in verifica presso la commissione consiliare, quindi non è dato conoscere se il tavolo sia stato istituito e con quali esiti. La maggioranza 5stelle torinese è, almeno su questo tema, la più fedele al verbo di Di Maio: il decreto dignità risolverà ogni anomalia contrattuale, il reddito di cittadinanza sopperirà a ogni inadeguatezza salariale, ecc ecc ecc. Intanto “loro” non devono pedalare, se non sulle piste ciclabili, conclude Artesio.
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