| VENERDI 12 DICEMBRE
Venerdì 12 dicembre ore 17 INCONTRO CON PATRICK TUTTOFUOCO E DRIANT ZENELI MAO – incontro nell’ambito del progetto DIGITAL VISUAL Il MAO Museo d’Arte Orientale presenta un incontro con Patrick Tuttofuoco e Driant Zeneli in conversazione con Anna Musini. L’evento è realizzato nell’ambito del progetto DIGITAL VISUAL, ideato da Quartz Studio e realizzato con il supporto di MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Fondazione Santagata e Università di Torino, e con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino. Il dialogo approfondirà la pratica dei due artisti, focalizzandosi su una selezione di opere che mostrano la relazione con lo spazio pubblico, con il contesto urbano e con le comunità con cui i loro lavori interagiscono. L’incontro sarà occasione per esplorare in particolare il legame con la città di Torino e le opere commissionate dal MAO ai due artisti, tra cui l’installazione luminosa Ultraworld, realizzata da Patrick Tuttofuoco nel 2024, e il lavoro in fase di sviluppo di Driant Zeneli, che sarà presentato nel novembre 2026 all’interno del progetto Declinazioni Contemporanee. Una parte del dialogo sarà dedicata inoltre all’analisi del digitale nella realtà contemporanea e nelle pratiche artistiche. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974) è un artista visivo, docente presso la facoltà di Arti Visive e Studi Curatoriali alla NABA di Milano. La sua pratica, che mescola Modernismo e Pop, è concepita come un dialogo tra l’individuo e la sua capacità di trasformare l’ambiente in cui abita, esplorando le nozioni di comunità e di integrazione sociale. L’artista spinge le proprie opere verso l’astrazione utilizzando l’uomo come paradigma dell’esistenza e unità di misura della realtà. Da questo processo prendono vita infinite versioni dell’essere umano e del contesto della sua esistenza, capaci di animare le sculture.
La ridefinizione dei concetti di fallimento, utopia e sogno è al centro della ricerca di Driant Zeneli (Scutari, 1983), in quanto elementi che aprono possibili visioni e realtà alternative. Nei suoi film e nelle sue installazioni video-scultoree, la rappresentazione del potere, della scienza, della mitologia e delle fiabe si intreccia con narrazioni individuali, dando vita a utopie che sovvertono l’ordine naturale delle cose. L’atto creativo si nutre di incontri casuali e del rapporto con il patrimonio architettonico dei luoghi con cui l’artista si confronta. Driant Zeneli è docente presso la NABA di Roma ed è attualmente in residenza presso Artist residencies Art Explora – Cité internationale des arts di Parigi.
DOMENICA 14 DICEMBRE
Domenica 14 dicembre ore 16 GAYE SU AKYOL MAO – performance per la presentazione di “In palmo di mano”, il Calendario di Porta Palazzo 2026, realizzato dal Comune di Torino con l’assessorato al Commercio e il MAO @Tettoia del Contadini, piazza della Repubblica – Torino In occasione della presentazione di “In palmo di mano”, il Calendario di Porta Palazzo 2026, realizzato dal Comune di Torino con l’assessorato al Commercio e il MAO Museo d’Arte Orientale, domenica 14 dicembre alle ore 16, sotto l’iconica Tettoia dei Contadini, si svolgerà la performance musicale di Gaye Su Akyol, una delle voci più originali e dirompenti della scena turca contemporanea. Cantautrice e chitarrista femminista, Akyol fonde rock e pop con la musica popolare anatolica in una miscela esplosiva. Acclamata come “la nuova promessa della musica turca” dal New York Times, si ispira tanto alla psichedelia turca degli anni ‘70 quanto a icone folk come Selda Bağcan. A fare da scenografia alla performance sarà la piazza stessa che, per l’occasione si trasformerà in un palcoscenico aperto e non esclusivo, privo di barriere visive e fisiche: nessun palco, ma solo un’area a livello del suolo, in continuità con lo spazio circostante. Partecipazione gratuita.
GIOVEDI 18 DICEMBRE
Giovedì 18 dicembre ore 18 LA “VIA DEL TACCUINO”. VIAGGI IN ORIENTE CON IL “CARNET DE VOYAGE” MAO – conferenza nell’ambito del corso di formazione extracurricolare 2025/26 Il Viaggio, in quanto occasione privilegiata di scoperta del mondo, è l’esperienza in cui, più d’ogni altra, il taccuino- nelle sue classiche partiture, quella figurativa e quella “scritta”- ci rivela tutta la sua efficacia. Diversamente dal taccuino quotidiano, il “journal intime”, di cui poche testimonianze di qualità sono sopravvissute all’avvicendarsi delle generazioni, il taccuino di viaggio ha invece una lunga storia e splendidi esempi in archivio. A partire dal XVII secolo, il viaggio in Oriente (o più genericamente il viaggio esotico) è stato declinato in forme, stili e attitudini molto diverse. Strumento di prospezione coloniale e archeologica (Amelia Edwards) o supporto di fughe più o meno oniriche, (Gauguin:“…des notes éparses, sans suite come les reves, comme la vie toute faite de morceaux”), laboratorio antropologico, raccolte di Stefano Faravelli ha frequentato e lavorato come “artista viaggiatore” in Cina, India, Giappone, Tibet. Ha studiato in modo approfondito il mondo islamico e viaggiato in medio oriente. A partire da queste esperienze sono nati dei libri che hanno contribuito alla diffusione e alla riscoperta del Carnet de Voyage in Italia. Il suo intervento, dopo una breve ricognizione nella storia del genere, si concentrerà sulla sua personale interpretazione del “taccuino orientalistico”. Supporto della mia riflessione saranno i suoi libri: “India per vedere l’Elefante” (EDT) e “Giappone, taccuini dal Mondo Fluttuante” (De Agostini), che si prestano particolarmente ad entrare in relazione con gli oggetti delle collezioni del museo. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
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| Visite guidate in museo alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO a cura di CoopCulture. Per informazioni e prenotazioni: t. 011 19560449 (lunedì-domenica ore 10-17)ftm.prenotazioni@coopculture.it
https://www.coopculture.it/it/poi/gam-galleria-darte-moderna/ |
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