IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Al Salone del libro di Torino del 2017 il direttore Lagioia, il presidente della Regione Chiamparino, la sindaca Appendino impedirono ad una casa editrice di destra, Altaforte, di avere lo stand, malgrado lo avesse già pagato. Si mosse la tribù degli intolleranti. Un’autrice sciocchina propose niente di meno che di offrire una percentuale del suo venduto (in verità quattro soldi) all’ ANPI come ulteriore risarcimento. Follie che sanzionai anche in un mio libro. Io andai a quell’edizione, esibendo il “ Trattato sulla tolleranza” di Voltaire. Dovetti spiegare ad alcuni il senso di quella scelta, opposta all’esclusione maldestra operata da Lagioia. Alla Fiera di Roma in corso scrittori, editori e attivisti si sono schierati contro lo stand di “Passaggio al bosco”. Hanno messo dei drappi neri sui libri, in effetti il colore giusto sarebbe stato il rosso. Zero Calcare è il capofila della protesta. Eppure la rassegna si intitola “Più Libri più Liberi“. Una rassegna che , se si applicasse un criterio equanime dovrebbe escludere in primis i fascisti rossi. Un corteo di editori è arrivato alla stand contestato, urlando “ Via i fascisti dalla fiera” ,intonando poi “Bella ciao” . Alcuni editori sostengono che “la democrazia non è una scatola vuota dove possono stare tutti. I fascisti per noi e per la Costituzione non possono stare”. In verità la Costituzione all’articolo 21 garantisce una libertà di pensiero senza limitazioni ideologiche di sorta. Mi ricordano alcuni estremisti che volevano escludere dal liceo “Segreé“ di Torino gli studenti di destra, dimenticando il diritto costituzionale all’istruzione. I cartelli “chiuso per antifascismo” in una fiera rivelano anche un certo sciocco e ridicolo autolesionismo. Dire che “il fascismo non è cultura” è un’altra sciocchezza. Nel 1925, cent’anni fa, Giovanni Gentile scrisse il manifesto degli intellettuali fascisti a cui rispose Croce con quello degli intellettuali non fascisti. Basterebbe questo fatto storico a dirimere la questione. Quello che sta accedendo a Roma fa il paio con i pro Pal della violenza e degli spray che vogliono “bloccare tutto”. Il fascismo degli antifascisti, diceva Ennio Flaiano, è una realtà. Purtroppo siamo ancora fermi al palo, malgrado i decenni trascorsi. Povera libertà!

