Viva gli Alpini! – Draghi e la pace – Lettere
Viva gli Alpini!
Sono sconcertato per questo attacco frontale e stupido all’ Associazione Nazionale Alpini, un’associazione benemerita che, come diceva Marcello Soleri alpino, ministro della Guerra esattamente cent’anni fa, rifondatore e presidente dell’Ana nel 1945,costituisce il “X reggimento degli Alpini, il reggimento dei reduci di due guerre e i superstiti di una insurrezione di popolo”. Oggi quel X reggimento non ha più reduci e neppure alpini di leva , ma miracolosamente è stato come lo fu in guerra, un mirabile esempio di dedizione alla Patria in tutte le sciagure nazionali, anche durante il Covid. Vorrei ricordare a chi insulta gli Alpini che le responsabilità sono sempre personali e giustamente su certi episodi accaduti al raduno nazionale di Rimini dovrà esprimersi un Magistrato. Questa è la legge e quindi nessuno può permettersi di chiedere una sospensione del raduno per due anni, come se l’Ana fosse formata da scolaretti. Non voglio difendere o coprire nessuno, ma sentire la volgare battutaccia di Crozza che ha citato in modo indegno la figura del Milite Ignoto, accostandolo all’ indagine contro ignoti avviata
dalla Magistratura, mi indigna. Sono stato nipote di due ufficiali Alpini partiti volontari e caduti in prima linea già nel 1915 e me ne vanto. Ai due fratelli Quaglieni e ‘ stata dedicata una via e una sezione dell’ Ana. Questi giullari non possono offendere i Caduti, meno che mai il Milite Ignoto. Crozza ha anche scherzato sulle “ragioni del Carso”, un accostamento infame, il Carso è un luogo sacro per tutti gli Italiani. Nessuno aveva mai osato tanto, neppure i disertori seduti in Parlamento dopo la fine della Grande Guerra. Volevano negare agli Alpini la loro festa, anniversario della cruenta ed eroica battaglia di Nikolaevka in Ucraina dove il sacrificio alpino consenti’ di salvare parte dell’Esercito italiano strozzato dal duplice accerchiamento sovietico, chiedendo che un voto unanime del Parlamento venisse annullato dal rifiuto della firma da parte del Presidente della Repubblica che invece ha promulgato la legge, sfidando le critiche dei soliti faziosi che non conoscono la storia .
Draghi e la pace
Va riconosciuto che il presidente del Consiglio Draghi in visita ad un Biden sempre più rincitrullito,ha invocato le ragioni della pace in modo chiaro e inequivocabile. Mi ritrovo a sostenere pienamente Draghi che ha assunto una posizione importante anche se l’Italia è marginale . C’è chi lo ha accusato di essere un servo degli USA. Non è così . Draghi si è rivelato un grande statista. Se poi lo confrontiamo con “Giuseppi” Conte, abbiamo chiara l’idea della fortuna di avere trovato in Draghi una guida capace e sicura. Draghi , quando consenti’ al suo ineffabile ministro degli Esteri Di Maio,di cacciare trenta diplomatici russi dall’Italia commise un errore, un atto del tutto inutile che contribuiva a gettare benzina sul fuoco della guerra. Diceva mio padre che ebbe una grande sensibilità autenticamente liberale e democratica, che i canali diplomatici debbono sempre restare aperti.Bisogna far parlare la diplomazia , diceva tanti anni fa al suo amico Manlio Brosio ,segretario generale della Nato. Una certa apertura alla via diplomatica sembra essersi finalmente trovata . Speriamo perché la pace è un valore irrinunciabile e la guerra nucleare resta un pericolo incombente .
LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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Il Cavour e il San Gip
Ho seguito le lettere che ha pubblicato sull’avvocato Marziano Marzano che alla bella età di 82 anni presiede l’associazione ex allievi del liceo Cavour che oggi si limita a organizzare qualche cena, senza la minima iniziativa culturale come quando era presidente il Magistrato e scrittore Giorgio Vitari. Mia sorella ex allieva ha constato di persona lo sterile reducismo degli ex allievi superstiti . Mi ha detto: una tristezza ! Non vedo però la differenza, ad esempio, con il presidente degli ex allievi del San Gip che celebra in ritardo il suo centenario. Il presidente attuale è stato rieletto da un’assemblea di 7, dicasi 7 ex allievi. Una vergogna che non rende merito ad una scuola di grande prestigio che ha avuto allievi illustri e docenti di altissimo livello culturale come il mio ex professore all’Università fratel Enrico Trisoglio. Quindi non c’è solo il Cavour!
Dott. Lucetta Ungari
Non mi pronuncio su cose che non conosco . Ho esitato a pubblicare questa lettera, poi mi sono deciso a farlo perché sono già troppi i giornali che censurano le lettere dei lettori. Al “Cavour“ non vengo più invitato a parlare da molti anni e non mi dispiace perché la scuola diventata famosa per aver adottato gli asterischi, non mi attrae più. Il liceo presieduto da Vigliani, Griffa e Polledro meritava di più. Sono stato allievo del Collegio “San Giuseppe”, ma non ho mai colpevolmente frequentato l’associazione ex allievi anche perché essa mi ha indicato del tutto immeritatamente tra gli allievi importanti di quel Liceo . Devo molto a quel Liceo e ai docenti che ho avuto. Non ho mai frequentato l’Associazione ma ho però dato un piccolo e doveroso contributo economico per il centenario dell’associazione ex allievi, scrivendo anche un ricordo in merito al Collegio. Mi spiace di leggere le sue osservazioni che giudico del tutto sbagliate e ingenerose . Il presidente attuale dott.Dario Tarozzi, degnissima persona, tiene alta la tradizione, ma il Covid ha imposto dei limiti invalicabili all’attività di qualsiasi associazione. Altrettanto si può dire dell’avvocato Marzano che alla quasi “ veneranda” età di 82 anni è ancora sulla breccia. Un’ amica mi ha detto che nessuno vuole ereditarne il testimone. E lui giustamente tiene duro. E fa bene a farlo.