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Torino e le imprese più proficue dell’anno

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Nel corso del 2025, Torino ha dimostrato una sorprendente capacità di adattamento e crescita, consolidando il proprio ruolo di protagonista nell’economia italiana. 

In un contesto nazionale ancora segnato da incertezze globali, il capoluogo piemontese ha saputo distinguersi per dinamismo, innovazione e resilienza.

Le imprese locali hanno beneficiato di un ecosistema favorevole, alimentato da politiche territoriali lungimiranti, investimenti mirati e una rete di servizi digitali sempre più efficiente.

In particolare, l’adozione sempre più diffusa di strumenti web ha contribuito a rafforzare la visibilità delle aziende, facilitando l’accesso ai mercati e la costruzione di relazioni commerciali solide.

Sette settori si sono rivelati decisivi per la crescita economica della città, ciascuno con caratteristiche e traiettorie specifiche, ma accomunati da una forte spinta all’innovazione e alla sostenibilità.

Automotive e mobilità sostenibile

Torino continua a essere un punto di riferimento per l’industria automobilistica, pur in una fase di profonda trasformazione. Il gruppo Stellantis ha investito ingenti risorse nella riconversione degli impianti di Mirafiori e Grugliasco, orientandoli verso la produzione di veicoli elettrici e ibridi. La filiera locale ha risposto con prontezza, sviluppando componenti ad alta efficienza, batterie di nuova generazione e software per la guida autonoma. L’indotto ha beneficiato di un rilancio significativo, con nuove assunzioni e collaborazioni tra imprese, centri di ricerca e università.

Tecnologie verdi e transizione ecologica

Il 2025 ha segnato un’accelerazione nella transizione ecologica, e Torino si è distinta per la capacità di integrare sostenibilità e competitività. Le imprese attive nel settore delle tecnologie verdi — dall’efficienza energetica alla gestione intelligente dei rifiuti — hanno registrato tassi di crescita superiori alla media nazionale. Il Comune ha promosso bandi per la riqualificazione energetica degli edifici, incentivando l’adozione di pannelli solari, pompe di calore e sistemi di monitoraggio ambientale. Anche le startup green hanno trovato terreno fertile, grazie a incubatori specializzati e fondi di investimento dedicati.

Digitale e innovazione tecnologica

L’ecosistema digitale torinese è tra i più vivaci d’Italia. Con oltre trenta incubatori e acceleratori attivi, la città ha visto nascere e consolidarsi numerose realtà nel campo dell’intelligenza artificiale, della blockchain, della robotica e della cybersecurity. Le imprese tech hanno beneficiato di una forte domanda di soluzioni digitali, sia da parte del settore pubblico che privato. La collaborazione tra Politecnico, Università degli Studi e imprese ha generato brevetti, spin-off e progetti di ricerca applicata. Torino si è affermata come hub dell’innovazione, attirando talenti e investitori da tutta Europa.

Turismo e ospitalità

Il comparto turistico ha vissuto un anno di grande rilancio. Torino ha saputo valorizzare il proprio patrimonio culturale, architettonico e gastronomico, attirando visitatori da ogni parte del continente. Il Museo Egizio, la Reggia di Venaria, il MAUTO e il circuito delle residenze sabaude hanno registrato numeri record. Le strutture ricettive hanno ampliato l’offerta, puntando su esperienze personalizzate, sostenibilità e digitalizzazione. Anche il turismo congressuale ha ripreso vigore, con eventi internazionali ospitati presso il Lingotto e il Centro Congressi Torino Incontra.

Salute, benessere e life sciences

Il settore della salute ha mostrato una crescita solida, trainata da investimenti in ricerca, innovazione e servizi personalizzati. Le aziende farmaceutiche e biotecnologiche torinesi hanno rafforzato la propria presenza sui mercati internazionali, grazie a prodotti innovativi e collaborazioni con centri clinici di eccellenza. Parallelamente, il benessere ha conquistato nuove fasce di pubblico: palestre, centri yoga, spa e cliniche private hanno ampliato la propria offerta, rispondendo a una crescente domanda di servizi orientati alla salute mentale e fisica.

Logistica e movimentazione industriale

La posizione strategica di Torino, crocevia tra Italia, Francia e Svizzera, ha favorito lo sviluppo del settore logistico. Le imprese specializzate nella movimentazione industriale, come Cieffe Carrelli, hanno registrato un incremento della domanda, grazie all’espansione dell’e-commerce e alla necessità di soluzioni flessibili per la gestione delle merci. I poli logistici di Orbassano e Settimo Torinese sono stati potenziati, con l’introduzione di tecnologie smart per il tracciamento e l’ottimizzazione dei flussi. La logistica si è confermata un asset strategico per la competitività del territorio.

Agroalimentare e eccellenze gastronomiche

Il comparto agroalimentare ha continuato a rappresentare un pilastro dell’economia torinese, con una forte vocazione all’export e alla valorizzazione delle tradizioni locali. I produttori di vino, cioccolato, formaggi e salumi hanno consolidato la propria presenza sui mercati internazionali, puntando su qualità, tracciabilità e storytelling. Le fiere gastronomiche, i mercati contadini e le collaborazioni con chef stellati hanno rafforzato l’identità culinaria della città, contribuendo anche al turismo enogastronomico. Torino si è confermata capitale del gusto, capace di coniugare innovazione e tradizione.

Uno sguardo al futuro

Questi sette settori hanno rappresentato il motore della crescita torinese nel 2025, dimostrando come la diversificazione economica sia una strategia vincente. La città ha saputo coniugare tradizione e innovazione, puntando su sostenibilità, digitalizzazione e valorizzazione del territorio.

Le imprese hanno mostrato una notevole capacità di adattamento, investendo in formazione, ricerca e internazionalizzazione.

Con l’arrivo dell’inverno 2025 e l’avvicinarsi delle festività dicembrine, sarà interessante osservare come queste dinamiche evolveranno. Le imprese torinesi, forti dei risultati ottenuti, si preparano a chiudere l’anno con slancio e a pianificare nuove sfide per il 2026. Il futuro, a Torino, è già iniziato.

 

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