Oggi si è svolto, presso la Sala delle Colonne di piazza Palazzo di Città 1, a Torino, il convegno promosso dal Gruppo Consiliare Moderati del Comune di Torino sul tema del “Nuovo Piano Regolatore, quale futuro per la città?”
I lavori sono stati introdotti dal Capogruppo dei Moderati in Comune Simone Fissolo, il ruolo di moderatore è stato assunto da Giacomo Portas, leader dei Moderati, e sono intervenuti il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’Assessore all’urbanistica della Città di Torino Paolo Mazzoleni, la Vicepresidente Ance Torino Paola Orsini e il Presidente della Commissione Edilizia della Città di Torino Subhash Mukerjee.
“Noi Moderati in Consiglio Comunale sosteniamo il nuovo Piano Regolatore – ha dichiarato Simone Fissolo – sono trent’anni (1995) che Torino ha approvato l’ultimo Piano Regolatore. Oggi alcune sopravvenute esigenze quali la decrescita demografica cittadina e il cambiamento di abitudini dettato dalla pandemia da Covid 19 hanno fatto in modo che il Piano Regolatore trentennale dovesse essere revisionato e aggiornato. Il nuovo Piano Regolatore si basa su tre aspetti principali che riguardano la bonifica e la trasformazione dei luoghi abbandonati, la transizione energetica ecologica per la riduzione della CO2 e affrontare la decrescita demografica”.
“Credo che un nuovo Piano Regolatore sia fondamentale – dichiara il Sindaco di Torino Stafano Lo Russo – per accompagnare il cambiamento che si fa sempre più veloce della città. La finalità di questo Piano Regolatore su cui si sta celermente lavorando si basa sul costruire traiettorie di sviluppo sostenibile per i prossimi 30 anni. Da qui nasce l’esigenza di una visione e di una sua dinamicità per stare al passo con il rapido cambiamento in corso. Il Comune per la prima volta ha messo in atto 909 milioni di fondi di investimento pubblico per far sì, inoltre, che aumentino quelli privati.
L’Assessore Mazzoleni è intervenuto per spiegare il contenuto e le dinamiche del nuovo Piano Regolatore su cui si sta lavorando, tenendo conto di Torino come quarta città italiana per dimensione e importanza, caratterizzata dalla dimensione di prossimità dei quartieri, che è stata accelerata durante la pandemia.
“Abbiamo un’idea chiara di città che possiamo costruire. Torino è una città caratterizzata dalla presenza di quartieri dotati di una loro centralità che garantiscono una maggiore facilità di organizzazione politica e sociale. Il nuovo Piano Regolatore si basa su tre pilastri fondamentali: la città come innovazione, la città come welfare e la città come ecosistema. La finalità è quella di aumentare la qualità all’interno dei servizi nello spazio pubblico, stimolando Torino ad accettare e accogliere la sfida della sostenibilità. Il Piano Regolatore deve influire sui quartieri, rafforzando le loro rispettive centralità e potenziandone gli spazi di riferimento per la vita quotidiana dei residenti. Fondamentali saranno le connessioni tra i quartieri determinate da un efficientamento delle linee di trasporto pubblico (nel Piano Regolatore vigente non vi sono riferimenti al settore del trasporto urbano e metropolitano). Gli spazi inutilizzati della città dovranno essere trasformati in centri di innovazione, polifunzionali, di creatività, promuovendo un mix dinamico di attività. Al centro del progetto va assolutamente inserita la valorizzazione del tessuto urbano con una maggiore estensione delle aree verdi, degli spazi pubblici e servizi utili ai quartieri. Il prossimo Piano Regolatore dovrà tutelare e collegare parchi, fiumi, viali alberati e corridoi ecologici per un maggiore benessere urbano e rendere la città maggiormente resiliente. Il nuovo Piano Regolatore, che dovrà essere adattivo, flessibile, efficace, attivabile, digitale e aggiornabile, dovrà anche regolare i rapporti tra Torino e i comuni limitrofi, evitando periferie isolate incentivando la trasformazione lungo i bordi urbani”.
Hanno concluso i lavori del convegno Paola Orsini e Subhash Mukerjee, che hanno sottolineato l’importanza di un nuovo Piano Regolatore quale strumento fondamentale per attuare un cambiamento e un processo di rigenerazione urbana che deve adattarsi alle molte esigenze della città. Deve essere chiaro, hanno evidenziato, che la sua comparsa non porterà un cambiamento improvviso, ma sarà necessario un costante lavoro per la sua attuazione.
Mara Martellotta
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE