Alessandro SPEGIS e la magia del cioccolato… entra in scena la “sua” delizia!
Nel tempo, abbiamo imparato a conoscere i due unici rimedi contro il dolore, la tristezza e le piaghe del cuore umano : essi sono la cioccolata e il tempo. L’amore ormai diviene sopravalutato. Biochimicamente non è diverso da una scorpacciata di cioccolato.
Eh si, il cioccolato è essenziale, è un mondo a 360° capace di soddisfare il gusto della maggior parte della più golosa popolazione che lo fa diventare il suo gioco perfetto.
Esso è un alimento completo, tanto sano quanto buono, un benefico compensatore del gusto più curioso.
Ma come tutti gli alimenti d’eccellenza fabbisogna di una qualità elevata capace di plasmarsi con la più eclettica delle fusioni.
La pasticceria molecolare, dove la scienza del gusto diviene eccellenza nel palato, può benissimo divenire la sua musa ispiratrice.
La parola “molecolare” diviene per molti golosi un grande interrogativo, quasi minaccioso…
Convinti che la gastronomia molecolare sia legata a chissà quale trasformazione o meglio trasfigurazione degli alimenti, in un periodo in cui si sta diffondendo una filosofia che crea un connubio tra naturalezza , semplicità e minimalismo culinario, non è altro che la scienza della perfezione, capace di mettere in equilibrio gli alimenti più esclusivi come in questo caso il cioccolato.
Sfatando quindi le leggende che sfocano il valore della cucina molecolare , si può assolutamente affermare che la stessa rappresenti oggi un’importantissima conquista nell’Alta ristorazione come in questo caso nella pasticceria, capace di farla arrivare ad elevatissimi livelli di eccellenza, creando oltretutto stelle nascenti dall’incredibile talento, come in questo caso il giovane Alessandro Spegis, pastry chef chocolatier.
Lui, specialista ormai dell’arte della cioccolateria contemporanea nazionale e internazionale, che con il suo stile eclettico riesce a donare al “suo” cioccolato un’inaspettato contrasto di sapori e magici abbinamenti, si identifica come un artigiano munito di grande estro e originalità , ma foriero di accurate conoscenze fisiche e chimiche degli alimenti, di come essi possano interloquire fra loro, con il protagonismo di una maniacale perfezione capace di generare risultati davvero inaspettati e sorprendenti, sposando le eccellenti qualità delle materie prime.
La fisica, la chimica, la struttura dei materiali e delle molecole creano nella sua arte dolciaria un vera e propria alchimia, dove la ricerca, il gusto, il suo senso estetico e la sua passione, caratterizzano la sua produzione con un risultato davvero eccellente.
Allievo dei grandi maestri dell’arte dolciaria comincia la sua gavetta con Fabrizio Galla, Iginio Massari, Carlo Cracco, Alessandro Va da Paco Torreblanca (ormai cavaliere onorario dell’alta pasticceria mondiale) , accorpando poi la sue grandi capacità collaborando anche con El Bulli di Ferran Adrià, Al Piccolo Lago di Marco Sacco, Il Cambio – Matteo Baronetto, Quique Dacosta e in ultimo, per oltre 10 anni , lavora con Guido Gobino, fino alla decisione di aprire una bottega tutta sua.
Un giovane talentuoso quindi Alessandro Spegis, una mente oltre capace di generare una sperimentazione dotta dai risultati eleganti, eclettici e delicati.
Un lungo tempo dedicato al cioccolato, ma anche una vita di sacrifici, di studio e di lavoro, di fatica e di rinuncia.
Una storia quella di Alessandro che inizia a soli 15 anni, ancora con i lacci delle scarpe un po’ slacciati e con la mente imbrattata dalle fantasie più disparate di un’età assai bizzarra.
Fu suo padre che lo spronò ad intraprendere questa professione (se pur lui non avesse ancora le idee molto chiare se non una spasmodica passione per la fisica) a trovargli un piccolo impiego estivo alla pasticceria Bonfante di Chivasso. Da li si aprì un mondo.
Come sempre si dice : da cosa nasce cosa….cominciò così ad alimentare una passione sempre più elevata per il cioccolato e la sua lavorazione, accompagnandosi con ricerche molto approfondite a riguardo, dallo studio della fisica (per la quale si diplomò) , della chimica, all’approfondimento delle materie prime capaci di generare risultati davvero soddisfacenti.
Una ricerca continua e instancabile la sua, fatta di innumerevoli quesiti e risoluzioni sempre più evolutive.
Una stimolazione autentica, generata da un’umiltà senza confini, che non vuole arrampicarsi all’apparenza esosa di un risultato generato soprattutto da una buona comunicazione, ma che semplicemente pretende da se stessa la risoluzione eccelletnte di una ricerca assolutamente qualificata, approfondita dal desiderio di soddisfare non solo il gusto strabiliante dei sapori, ma che disegna un mondo quasi filosofico, dettato da un credo capace di generare il lusso della competenza e dell’unicità di nicchia.
Per questo lui sceglie di non creare e di non vendere un prodotto di massa troppo commerciale, ma dipinge un prodotto plasmato da un’arte capace di incantare innanzitutto il gusto e il desiderio di chi davvero lo sa apprezzare a sua misura e piacimento.
Alessandro Spegis ama la concorrenza ma solo se affiancata alla garanzia di qualità ,suo stimolo principale capace di migliorarlo .
Per questo le sue creazioni si limitano nella loro quantità, vestendosi di un’ecletticità capace di generare un’artigianalità davvero sorprendente.
La sua ultima novità è il “gianduiotto scartato” , cioccolatini rigorosamente creati con cacao Criollo peruviano, colati con il sac à poche e tagliati al coltello : una vera chicca!
Una storia che sa di buono la sua, con un proseguo che porta non solo il marchio dell’eccellenza, ma che sussurra anche amore e anima nei confronti di un lavoro artigianale che purtroppo va sempre più scemando in questo mondo dove la qualità e la ricerca di materie prime incontaminate, sta diventando un optional e non certo una dottrina, un’etica dovuta nei confronti di una tradizione dolciaria che non deve mai degenerare, ma che al contrario deve essere in grado di sostenere i dettami dell’arte dolciaria, innalzando i sensi del gusto come carezza per una qualità incapace di deludere ma solo in grado di sorprendere.
Oggi, Alessandro Spegis, con sua moglie Francesca, hanno fatto nascere la bottega dei desideri in via Monferrato 20 a Torino, una piccola bomboniera ma dalle innumerevoli sorprese, dove lo spirito del piacere prende forma nel suo cioccolato, balsamo prezioso per un gusto esplosivo.
Entriamo quindi dal civico 20, inebriamoci di quel profumo intenso e proviamo a capire oltre che ad assaggiare e gustare….chissà, forse ognuno di noi diverrà un vero e proprio intenditore!
Monica di Maria Chiusano
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