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Che sapore i fusilli con verza e salsiccia!

Un modo alternativo per cucinare la verza. Un primo piatto rustico e gustoso realizzato con ingredienti semplici dal sapore insolito.

Ingredienti
250gr. di verza
350gr. di salsiccia
1 piccola robiola
1 spicchio di aglio
Mezzo bicchiere di vino bianco
Olio, sale e pepe q.b.

Lavare la verza e tagliarla a striscioline. Sgranare la salsiccia e schiacciarla con la forchetta.
In un largo tegame insaporire l’aglio nell’olio, unire la salsiccia e lasciare dorare. Unire la verza, sfumare con il vino bianco, salare, pepare e cuocere per 15 minuti.
Cuocere la pasta, scolare al dente e saltare in padella con la verza, unire la robiola a fiocchetti, mescolare e servire subito.

Paperita Patty

La crostata alla crema di limoni, che golosità!

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Perfetta. Una crostata fresca, fragrante,  dal profumo intenso di limoni, dal sapore delicato piacevolmente aspro, unico, inconfondibile. Un dolce senza tempo, perfetto in ogni occasione.
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Ingredienti
 
Per la frolla:
200gr. di farina 00
30gr. di fecola di patate
100 di burro
80gr. di zucchero
2 tuorli
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
 
Per la farcia:
300gr. di latte intero
200gr. di panna liquida
4 tuorli
120 di zucchero
40gr. di amido di mais
1 grosso limone biologico
1 mela rossa
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Preparare la frolla impastando velocemente nel mixer tutti gli ingredienti, fare una palla, avvolgerla con la pellicola e riporla in frigo per almeno 30 minuti. Preparare la crema al limone, mescolare i tuorli con lo zucchero, aggiungere poco alla volta l’amido di mais. Scaldare il latte con la panna liquida, unire alla crema di uova e lasciar cuocere per cinque minuti, unire la scorza del limone grattugiata e, sempre mescolando, poco alla volta, il succo del limone. Stendere la frolla in uno stampo per crostata foderato con carta forno, bucherellare il fondo, versare la crema di limoni e livellare. Cuocere in forno preriscaldato a 190 gradi per 50 minuti. Lasciar raffreddare e prima di servire decorare con fettine di mela sottilissime arrotolate a rosellina.
 
Una felice Pasqua a tutti i lettori.

Paperita Patty

Delicata frittata con fiori di prato

Inno alla primavera con un piatto classico, semplice ma saporito, che ben si adatta ad ogni occasione. Una frittata con fiori eduli raccolti nei prati, violette e primule. Un piatto a base di uova fresche, equilibrato nel gusto, deliziosamente profumato e delicatamente colorato. Una festa per gli occhi e per il palato.

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Ingredienti

4 uova grandi freschissime

4 cucchiai di parmigiano grattugiato

5 cucchiai di fiori commestibili

2 cucchiai di latte

Sale e pepe q.b.

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Lavare con molta delicatezza le viole e le primule senza il gambo, asciugare con carta assorbente. In una terrina sbattere le uova con il sale ed il pepe, aggiungere il parmigiano, il latte ed i fiori. Foderare una teglia con carta forno bagnata e strizzata, versare le uova e cuocere in forno per circa 30 minuti a 200 gradi. Servire guarnita con fiori freschi.

 

Paperita Patty

Insalata russa “insolita” e super-light

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La Ricetta della Cuoca Insolita

 

Chi è La Cuoca Insolita
La Cuoca Insolita (Elsa Panini) è nata e vive a Torino. E’ biologa, esperta in Igiene e Sicurezza Alimentare per la ristorazione, in cucina da sempre per passione. Qualche anno fa ha scoperto di avere il diabete insulino-dipendente e ha dovuto cambiare il suo modo di mangiare. Sentendo il desiderio di aiutare chi, come lei, vuole modificare qualche abitudine a tavola, ha creato un blog (www.lacuocainsolita.it) e organizza corsi di cucina. Il punto fermo è sempre questo: regalare la gioia di mangiare con gusto, anche quando si cerca qualcosa di più sano, si vuole perdere peso, tenere a bada glicemia e colesterolo alto o in caso di intolleranze o allergie alimentari.
Tante ricette sono pensate anche per i bambini (perché non sono buone solo le merende succulente delle pubblicità). Restando lontano dalle mode del momento e dagli estremismi, sceglie prodotti di stagione e ingredienti poco lavorati (a volte un po’ “insoliti”) che abbiano meno controindicazioni rispetto a quelli impiegati nella cucina tradizionale. Usa solo attrezzature normalmente a disposizione in tutte le case, per essere alla portata di tutti.

Calendario corsi di cucina ed eventi con La Cuoca Insolita alla pagina https://www.lacuocainsolita.it/consigli/corsi/

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Insalata russa “insolita” e super-light


L’insalata russa è un classico: si trova in tavola in mille occasioni ed è buonissima. Ma c’è un piccolo problema: ha un potere calorico e un contenuto di grassi micidiali. Se però non volete rinunciare, c’è un modo per prepararla con il 75% di calorie e il 95% di grassi in meno rispetto alla ricetta tradizionale. Ma come fa ad essere così buona? Anche se è senza uova né patate ed è super-light, è deliziosa. Non preoccupatevi di deludere i vostri ospiti: quando scopriranno il segreto della vostra ricetta non potranno più farne a meno!

Tempi: Preparazione (45 min); Cottura (10 min).
Attrezzatura necessaria: pentola per cottura a vapore con cestello, coltello a lama liscia e tagliere, minipimer, grattugia per scorza di limone, colino
Ingredienti per 4 persone:
Per le verdure:
⦁ Piselli surgelati – 100 g
⦁ Carote – 100 g
⦁ Topinambur (o patate) – 100 g
Per la maionese super-light:
⦁ Fagioli bianchi di Spagna – 200 g
⦁ Latte di soia o di canapa – 50 g
⦁ Succo di limone – 25 g
⦁ Scorza di ½ limone – 2,5 g
⦁ Olio e.v.o. –2 cucchiaini
⦁ Sale fino integrale di Sicilia – 6 pizzichi (1,5 g)
⦁ Curcuma in polvere – 1 punta di cucchiaino
⦁ (per chi vuole: Filetti di sgombro al naturale – 50 g)

Approfondimenti e i consigli per l’acquisto degli “ingredienti insoliti” a questo link: https://www.lacuocainsolita.it/ingredienti/

Difficoltà (da 1 a 3): 1 Costo totale: 3 €
Perché vi consiglio questa ricetta?
⦁ Il vostro medico vi ha detto di eliminare le Solanaceae (es. patate, melanzane, pomodori e peperoni) dalla dieta, ma voi ne andate pazzi? Nessun problema! Qui userete i topinambur al posto delle patate! Il risultato è sorprendente e fa bene anche a chi vuole tenere a bada la glicemia.
⦁ Se non volete usare il latte di soia, potete usare il latte di canapa: è uno dei pochi alimenti di origine vegetale che contiene tutti gli aminoacidi essenziali (quelli che il nostro organismo non sa produrre da solo) che servono per formare le proteine. In alternativa anche il latte vaccino può andare benissimo.
⦁ In una porzione da 200 g, solo 125 Kcal al posto di 535 Kcal circa della ricetta tradizionale (il 75% in meno! Si, avete letto bene…).
⦁ Pochissimi grassi: meno di un cucchiaino di olio a porzione… Il 95% in meno di grassi rispetto alla ricetta tradizionale. Ideale quindi anche per chi ha problemi con il colesterolo e a chi vuole perdere qualche chilo.

Preparazione
LE VERDURE
Pelate e tagliate le carote e i topinambour a dadini piccoli, di massimo 1 cm di lato. Cuocete a vapore le verdure separatamente. Se usate la pentola a pressione i tempi sono questi: piselli surgelati (5 min), carote (5 min), topinambur (3 min). Se avete una pentola normale il tempo è il doppio. Se usate le patate il tempo in pentola a pressione è di 2 min.
LA MAIONESE SUPER LIGHT
Spremete il limone e filtrate il succo su un colino. Grattate la scorza del limone e mescolatela al succo e a tutti gli altri ingredienti nel bicchiere del minipimer, per frullate fino ad ottenere un composto cremoso e senza pezzi.
LA PREPARAZIONE DELL’INSALATA RUSSA “INSOLITA”
Mescolate le verdure e la maionese super-light. Mettete tutto nel contenitore che sceglierete per dare la forma al vostro antipasto. Schiacciate bene, livellate e capovolgete il contenitore su un piatto di portata. Potete decorare a piacere.

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A chi è adatta questa ricetta?
Senza uova. In più, usando il latte di canapa, anche chi è allergico a soia o latte può mangiare questa insalata russa “insolita”.

 

 

 

 

 

 

 

Valori nutrizionali
Una porzione della ricetta della Cuoca Insolita a confronto con la stessa porzione della ricetta tradizionale con maionese, uova e tonno sott’olio:

La cotoletta “la piemontese” arriva in Regione

L’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa oggi ha voluto assaggiare il nuovo piatto della cucina Piemontese insieme all’ideatore, l’ex Sottosegretario ai trasporti Mino Giachino nello storico Ristorante Pollastrini di corso Palestro a Torino. Ottimo il giudizio dell’assessore che ha voluto conoscere come è nata l’ idea e ha apprezzato anche la promozione della carne piemontese, la migliore in Italia e dei formaggi piemontesi a costo zero. Il piatto oltre che figurare nel Menu di Pollastrini e’ servito ormai in tanti ristoranti del Piemonte,   dalla Posta di Cavour alla Rosa Bianca a Chieri, dalla Bardosteria di Bardonecchia alla Osteria degli artisti di Ceres. Nel prossimo mese di Ottobre La Cotoletta sarà servita nello stellata  Enoteca di Canale d’Alba. Alla tavolata ha preso parte il Sindaco di Riva di Chieri, Lodovico Gillio, oltre al responsabile piemontese dei tartufi, Luca Banno’

“Di cotte e di crude”. Al via a Savigliano la prima edizione di “MEATING”

La rassegna che promuove la Carne Bovina Piemontese

Da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre

Savigliano (Cuneo)

“Genius loci”, la “Fondazione Ente Manifestazioni” di Savigliano. Alla Fondazione presieduta da Andrea Coletti si deve infatti l’ideazione e la realizzazione– con il patrocinio della Regione Piemonte ed il contributo delle Fondazioni CRS, CRC e CRT – di “MEATING: di cotte e di crude – Percorsi di Carne Bovina Piemontese”. Il sipario sulla prima edizione si alzerà venerdì 29 settembrealle 18, con il taglio del nastro presso l’area meeting all’interno del percorso allestito in piazza del Popolo, alla presenza delle Istituzioni e delle realtà associative e produttive locali. Per tre giorni, “MEATING” permetterà ai visitatori, attraverso le più molteplici iniziative, di conoscere a fondo tutte le tradizioni e le peculiarità proprie di un prodotto di alto pregio e qualità, conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo, come la “Carne Bovina Piemontese”. Negli spazi dedicati in piazza del Popolo vi sarà un’area riservata alle degustazioni, uno spazio meeting (in cui esperti del settore approfondiranno argomenti di attualità legati al mondo della carne e, più in generale, dell’alimentazione) oltre a un’ area riservata a show-cooking e ad esibizioni dal vivo. Ampio spazio sarà anche dedicato al meglio dello street food, di vini e birre artigianali, per chiudere il percorso con gli espositori di prodotti enogastronomici piemontesi e non solo.

Autentica chicca, il “BBQ Restaurant”, situato sotto l’Ala Polifunzionale, dove sabato e domenica si potrà pranzare e cenare con menù interamente a base di “Carne Bovina Piemontese” cucinata dai cuochi di “Smoke ‘N’Roll” che hanno fatto della cucina-barbecue una vera e propria “arte”. E ovviamente non mancherà la possibilità di mettere sotto i denti anche la pregiata “Madama La Piemonteisa”. Da segnalare anche la “cena solidale” che si terrà venerdì 29alle 20, proprio sotto l’Ala, il cui ricavato sarà in parte devoluto all’Associazione “Amici dell’Ospedale SS. Annunziata Onlus” per l’acquisto di un “robot chirurgico”. La cena ha un costo di 60 euro ed è consigliata la prenotazione scrivendo a info@entemanifestazioni.com o inviando un WhatsApp al 331/6545502.

Sabato e domenica “MEATING” proporrà numerosi show-cooking che vedranno protagonisti chef, macellai, esperti e nutrizionisti per coinvolgere appieno il visitatore nell’universo della “Piemontese”. In programma anche diversi convegni, organizzati con le associazioni di categoria del territorio, nonché eventi serali intesi come luogo di incontro ed aggregazione attraverso momenti di intrattenimento e musica per tutte le età.

L’ingresso a tutti gli eventi è libero. Per il programma dettagliato della tre giorni consultare il sito www.entemanifestazioni.com o le pagine social (FB e IG) dell’evento e della “Fondazione Ente Manifestazioni di Savigliano”.

g.m.

Nelle foto:

–       “Meating” a Savigliano

–       “BBQ Restaurant”

Moncalieri, un weekend “a tutta trippa”

Al “PalaExpo” di Moncalieri, la due giorni dedicata alla “Trippa d’Muncalè” dà il via al mese di “Gusto Festival”

Sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre

Moncalieri (Torino)

Star assoluta della Festa, un Pentolone da 25 quintali di “Trippa alla Savoiarda” che si manifesterà in tutta la sua straripante magnificenza domenica 1° ottobre, alle 12,30. Ma per due giorni ben pieni, la “Trippa d’Muncalè” darà tutto il meglio di sé, e di più, al “PalaExpo” moncalierese (piazza del Mercato – ex Foro Boario), dalle 11 alle 24 di sabato 30 settembre e dalle 10 alle 21 di domenica 1° ottobre. Promossa, come sempre, dall’“Associazione per la Valorizzazione della Trippa d’Muncalè Onlus” (presieduta da Roberto Frassati) – con il contributo e il patrocinio di Comune, Regione, Città Metropolitana, Camera di Commercio e Turismo Torino e Provincia – la “Fiera”, organizzata dal 2009 ed istituzionalizzata dal 2017, è sicuramente fra le manifestazioni più amate ed attese del panorama fieristico dell’autunno torinese e, quest’anno, aderisce a “Gusto Festival. Il Mese della cultura gastronomica della Città di Monalieri”(www.mymoncalieri.it) . Cultura di cui la Trippa, il cosiddetto “quinto quarto moncalierese”, è sicuramente il prodotto tipico per eccellenza fin dal Medioevo e noto per le sue qualità non solo in Italia, ma in tutto il mondo. “Sponsor Tecnico” della manifestazione sarà anche quest’anno l’Azienda storica locale “La Tripa d’Muncalè”, presente al “PalaExpo” e attenta custode della ricetta del rinomato ed unico al mondo “Salame di Trippa” che si potrà trovare in Fiera, dove si conta la presenza di numerosi stand enogastronomici (con cibi di grande varietà), ma non solo. Per il secondo anno sarà presente anche il “Banco Alimentare del Piemonte”, con la sua sede moncalierese, cui sarà fatto dono del “prodotto” per i più bisognosi, così come non mancheranno generose porzioni per gli ospiti della “Casa di Riposo Vitrotti” di Moncalieri.

Porte aperte, dunque, da sabato 30 settembre,alle 11, mentre alle 12 si terrà l’inaugurazione ufficiale con le Istituzioni e l’accompagnamento musicale della “Filarmonica” cittadina. Alle 16 è prevista la “Cerimonia dei Gemellaggi Enogastronomici” della Città di Moncalieri con tre Comuni piemontesi con cui già sono state intraprese sinergie ed azioni di sviluppo e promozione delle rispettive specialità alimentari.

Un’altra interessante presenza, che si ripete per la settima volta in “Fiera” è quella di Indro Neri, “esperto di Trippa” nel mondo, che risponderà a tutte le domande e curiosità poste dai visitatori e che presenterà la sua speciale ricerca su “La Geografia della Trippa” alle 18.30 di sabato 30 settembre. Il programma prevede anche importanti ed utili dimostrazioni (alle 17,30 del sabato e poi alle 11 e alle 17 della domenica), di primo soccorso per adulti e bambini ed altro ancora, allo stand della “Croce Rossa Comitato di Moncalieri”, che presta servizio di “Pronto Soccorso” alla Fiera, dove sarà anche ospite lAssociazione Donnatea”, a cui verrà donato il 50% del ricavato delle vendite del produttore “Il Meglio del Meridione” (specializzato nei “panettoni ed olive”) per l’acquisto di un casco refrigerante per le donne in trattamento chemioterapico.


L’amicizia storica tra la “Fiera Nazionale della Trippa” e la “Sagra del Ciapinabò” si concretizzerà anche quest’anno in  uno spazio dedicato proprio al particolare tubero, a cura del “Comitato delle Manifestazioni della Sagra del Ciapinabò” di Carignano, per un’anteprima della manifestazione che si svolgerà la settimana successiva a quella della “Trippa”, celebrando la sua trentesima edizione.

Non mancheranno anche un’area animazione a disposizione dei bimbi ed una rassegna ludicalibera a tutti dai 4 anni in su, dove provare giochi da tavolo di ogni tipo allo stand di “Creativamente Moncalieri”. Il sabato sera musica dal vivo dalle 21 alle 24, con il “Polidoro Group” e Manuela Trucco.

Domenica 1° ottobre, la “grande abbuffata”.

La “Trippa alla Savoiarda” (con le verdure) comincia la sua preparazione, quando è ancora notte e alle prime luci dell’alba parte la cottura a legna. Alle 10, si potrà curiosare come le maestranze della “Tripa d’Muncalè” mescolano senza sosta con enormi posate la Trippa nel Pentolone e ne curano la cottura. La “Cerimonia di assaggio ufficiale”, alle 12, dei circa 25 quintali di “Trippa alla Savoiarda” da parte della “Confraternita della Trippa di Moncalieri”, decreterà la corretta cottura e alle 12,30 comincerà la distribuzione a coloro che si sono aggiudicati, acquistando il tagliando alle apposite casse, le porzioni del prelibato “quinto quarto” moncalierese.

Alla domenica pomeriggio, ancora musica e danze. “Hip hop” con “Arabesque Non Solo Danza” e alle 17,30 “danza del ventre” con Aziza e le sue allieve.

Per info: www.mymoncalieri.it o fieratrippamoncalieri@gmail.com

g.m.

Nelle foto:

–       “Trippai” al Pentolone

–       Salame di trippa

–       “Ciapinabò”

Una fresca insalata di farro

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Il farro e’ un cereale antico dalle elevate proprieta’ nutritive.

L’insalata di farro e’ un’ottima alternativa all’insalata di riso o di pasta, e’ un piatto estivo originale e fresco. Gusto di nocciola, giusta consistenza…una sorpresa di gusto, assolutamente da provare.

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Ingredienti

 

200gr. di farro perlato

80gr. di olive verdi denocciolate

1 confezione di wurstel di pollo

2 uova sode

150gr. di mais e piselli sgocciolati

2 filetti di peperone giallo e rosso in agrodolce

Olio evo

Lavare il farro e metterlo in una pentola con acqua fredda e salata. Cuocere a fuoco lento per 30 minuti dall’ebollizione. A cottura ultimata scolare e lasciar raffreddare. Tagliare i wurstel, le uova sode e i filetti di peperone, unire il mais e i piselli sgocciolati e le olive al farro, condire con un filo di olio evo, mescolare bene, aggiustare di sale e servire fresco.

 

Paperita Patty

Krumiri Rossi, un dolce pezzo di storia piemontese

Anche un biscotto può aggiungere fama ad una città come Casale Monferrato, già nota per aver dato i natali a grandi pittori e scultori, ad un politico della statura di Giovanni Lanza, a Stefano Guazzo autore della “Civil conversazione” oltre ad una nutrita presenza di chiese e palazzi settecenteschi, della Cattedrale con il magnifico nartece romanico, del castello Paleologo e di tutto quanto la rende la “Siena del Piemonte” come un tempo fu definita.

Ad attirare il turismo allo stesso modo concorrono i KrumiriRossi,  deliziosi biscotti inventati pochi anni dopo l’esito risorgimentale in una tranquilla serata allorché il pasticcere Domenico Rossi li sfornò nel suo laboratorio per farli gustare agli amici.

Ne uscì una prelibatezza dalla forma ricurva simile ai baffi di Re Vittorio Emanuele II di Savoia che con Cavour “Fece l’Italia”.

I dolci, attualmente forniti dagli eredi della famiglia Portinaro, che rilevò l’azienda nel 1953, sono rimasti identici a quelli originali ottocenteschi ottenuti con uova, farina, burro, zucchero, vaniglia a cui si aggiungeva un ingrediente, gelosamente tenuto segreto ancor oggi, al fine di ottenere il gusto inconfondibile ed inimitabile.

KrumiriLe belle scatole di latta rossa litografata contenenti i biscotti sono un ulteriore attrazione e talmente apprezzate da diventare oggetto di collezionismo.

Se l’arte, per essere tale, deve essere invenzione di qualcosa che prima non c’era e creatività, perché non pensare che i Krumiri, inventati e creati dal signor Rossi, non siano essi stessi opere d’arte.

Giuliana Romano Bussola

 

(Nella foto di copertina la latta gigante di Krumiri Rossi che riproduce un’antica confezione dei famosi biscotti)

 

Bar d’Italia 2024, premiato il Piemonte

Quando la tradizione fa rima con innovazione 

L’evoluzione costante del fiore all’occhiello di ogni piazza italiana, il caffè: dagli specialty a quelli delle gallerie d’arte, i migliori bar d’Italia nella guida 2024 del Gambero Rosso. 
Il Piemonte protagonista con ben 77 insegne, tra cui 4 eccellenze Tre Chicchi e Tre Tazzine. Converso di Bra e Baratti & Milano di Torino premiate con il massimo delle stelle per 20 anni consecutivi
 Io, per esempio, a tutto rinuncerei, tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell’oretta di sonno che uno si è fatto dopo mangiato“. Sono passati quasi ottanta anni dalla famosa scena del grande Eduardo de Filippo ma la passione degli italiani per il caffè è più viva che mai. La loro, con il 97% che lo beve più volte al giorno, e quella degli stranieri che continuano ad impazzire per il nostro espresso e le sue infinite variazioni sul tema.  La nuova Guida Bar d’Italia del Gambero Rosso 2024, in collaborazione con illycaffè, fotografa un mondo in cui la tradizione si sposa sempre più all’innovazione con una moltiplicazione dell’offerta davvero encomiabile.

 

Anno dopo anno, la nostra Guida non smette di stupire in primis noi stessi” commenta Laura Mantovano, Direttore editoriale delle Guide. “Un trend su tutti è quello delle caffetterie specialty, che stanno riscuotendo un successo crescente con il loro nuovo posizionamento nel mercato, così come l’investimento da parte di grandi gruppi e fondi nelle caffetterie storiche d’Italia, nuovi locali che affiancano musei e luoghi d’arte e molto altro da scoprire. Ma anche per il mondo dei bar c’è la medesima nota dolente che affligge la ristorazione in senso lato: la mancanza di personale adeguatamente formato. Un handicap che insieme agli elevati costi gestione continua a far registrare anche qui un pesante turn over tra aperture e chiusure a cui è importante dare attenzione, per continuare a sostenere al meglio un segmento così strategico“.

 

I nostri bar e ristoranti sono luoghi capaci di rappresentare la massima espressione dello stile di vita italiano l’attenzione al bello, al buono e al ben fatto e la cura dei dettagli. Ed è proprio per questo che illycaffè ha scelto di supportare gli esercenti più esigenti, non solo con prodotti di qualità superiore sostenibile, ma anche offrendo una formazione professionale al personale, per garantire la perfetta esperienza del caffè italiano” commenta Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè.

 

Cos’è oggi un bar? Un luogo dove la colazione, dolce e salata, si fa slow e sconfina nel brunch, dove la pausa pranzo valorizza sempre più i vegetali di stagione assecondando nuovi regimi alimentari e dove l’irrinunciabile rito dell’aperitivo è scandito da Spritz e calici di vino affiancati da cocktail list studiate, con interessanti proposte zero alcol o drink che esaltano il caffè, il tè o anche la birra. Insomma, un luogo in cui nulla è dato per scontato e l’innovazione è costante.

 

Sono 45 le Tre Tazzine e i Tre Chicchi 2024: con l’esclusione di Molise, Calabria, Trentino-Alto Adige, Basilicata e Sardegna, sono molteplici i bar che in ogni regione italiana danno il meglio di sé. A brillare, come sempre il Piemonte, dove la storica tradizione del caffè assicura a ben due insegne il massimo delle stelle per 20 anni consecutivi, come Baratti & Milano e Torino e Converso a Bra, a cui si uniscono Biasetto a Padova, Tuttobene a Campi Bisenzio (FI) e Antico Caffè Spinnato di Palermo con lo stesso primato.

 

Sotto i riflettori anche la Valle d’Aosta: Paolo Griffa Al Caffè Nazionale, che apre la guida con il suo palmares a pieno punteggio, si aggiudica il Premio illy Bar dell’Anno 2024, grazie alla sostenibilità che è il suo filo conduttore. Energia elettrica interamente ottenuta da fonti rinnovabili, packaging riciclabili al 97%, attenzione agli sprechi a tutto tondo, selezione dei fornitori con valori condivisi, garantendo qualità del prodotto e delle condizioni di vita di chi lavora lungo la filiera, valorizzando i prodotti di piccole realtà valdostane e le erbe spontanee impiegate nelle preparazioni, raccolte un orto sinergico a pochi passi. Una somma di piccoli gesti quotidiani, non urlati ma intesi come “normalità”.

 

Il Piemonte grande protagonista con altre due eccellenze a punteggio strapieno: lo storico Caffè San Carlo, restituito alla città dopo un accurato restyling dei meravigliosi spazi e rinvigorito anche nell’offerta, che porta la blasonata firma dei fratelli Christian e Manuel Costardi, e Bar Zucca a Torino, eccellenza torinese dai primi del ‘900, emblema di ospitalità e per molti “il” salotto dell’aperitivo, cui si aggiungono le altre 73 insegne disseminate in ogni provincia e capoluogo, capaci di dare al caffè un sapore speciale.