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La crostata alla crema di limoni, che golosità!

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Perfetta. Una crostata fresca, fragrante,  dal profumo intenso di limoni, dal sapore delicato piacevolmente aspro, unico, inconfondibile. Un dolce senza tempo, perfetto in ogni occasione.
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Ingredienti
 
Per la frolla:
200gr. di farina 00
30gr. di fecola di patate
100 di burro
80gr. di zucchero
2 tuorli
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
 
Per la farcia:
300gr. di latte intero
200gr. di panna liquida
4 tuorli
120 di zucchero
40gr. di amido di mais
1 grosso limone biologico
1 mela rossa
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Preparare la frolla impastando velocemente nel mixer tutti gli ingredienti, fare una palla, avvolgerla con la pellicola e riporla in frigo per almeno 30 minuti. Preparare la crema al limone, mescolare i tuorli con lo zucchero, aggiungere poco alla volta l’amido di mais. Scaldare il latte con la panna liquida, unire alla crema di uova e lasciar cuocere per cinque minuti, unire la scorza del limone grattugiata e, sempre mescolando, poco alla volta, il succo del limone. Stendere la frolla in uno stampo per crostata foderato con carta forno, bucherellare il fondo, versare la crema di limoni e livellare. Cuocere in forno preriscaldato a 190 gradi per 50 minuti. Lasciar raffreddare e prima di servire decorare con fettine di mela sottilissime arrotolate a rosellina.
 
Una felice Pasqua a tutti i lettori.

Paperita Patty

Succulenti cannelloni al gorgonzola in crosticina dorata

Una ricetta gustosa adatta ad ogni occasione. Crosticina dorata, ripieno morbido e vellutato, un primo piatto delicato, facile da realizzare e super veloce.

Ingredienti

Pasta fresca per lasagne (tipo Rana) 12 sfoglie
300gr.di ricotta morbida
300gr.di gorgonzola dolce e cremoso
1 uovo intero
Latte fresco q.b.
50gr. di grana grattugiato
Sale, pepe, noce moscata q.b.
Granella pistacchi  (facoltativo)

Mescolare la ricotta con il gorgonzola, 30gr.di formaggio grana grattugiato, sale, pepe e noce moscata, aggiungere l’uovo intero e diluire con poco latte sino ad ottenere una crema densa.
Ungere una pirofila da forno.
Stendere l’impasto su ogni sfoglia di pasta e arrotolare a ” cannellone”, sistemare nella teglia, versare sulla superficie la crema rimasta, diluita con altro latte, cospargere con il rimanente grana e infornare a 200 gradi per 20 minuti coperto con un foglio di alluminio poi, 5 minuti sotto il grill. Servire a piacere con granella di pistacchi

Paperita Patty

Al Solferino tra innovazione e tradizione

D’autunno e inverno non si può mancare di assaporare i bolliti assecondati da mille salsine serviti, come vuole la regola piemontese, dall’apposito carrello. E poi, a seconda delle stagioni, i tartufi, i carciofi o gli asparagi accompagneranno degnamente i piatti che sceglierete

Da decenni è il punto di riferimento della politica torinese, a metà strada com’è tra Palazzo Civico e la Regione. Ma negli ultimi tempi, complice la stagione fiorente del turismo in città, è sempre più frequente vedere ai suoi tavoli allegre comitive di stranieri che, rubicondi, degustano e decantano i piatti e i vini serviti. E’ il ristorante Solferino, nell’omonima piazza con fontana, locale di impronta tradizionale, meta di clientela affezionata.

Affezionata alla sua superba battuta di carne cruda, alla tagliata di fassone e, perchè no, anche ai piatti di pesce fresco che non mancano nel menu. Una cucina piemontese rivisitata così da proporre tra gli antipasti uno sfizioso timballo di melanzane con pomodoro e scaglie di parmigiano un tonno di coniglio tenerissimo e agrodolce e un vitello tonnato – questo sì – davvero antica maniera.

D’autunno e inverno non si può mancare di assaporare i bolliti assecondati da mille salsine serviti, come vuole la regola piemontese, dall’apposito carrello. E poi, a seconda delle stagioni, i tartufi, i carciofi gli asparagi o le sfiziose patatine fritte “a fiammifero” accompagneranno degnamente i piatti che sceglierete. Dulcis in fundo, letteralmente, la vastissima scelta di dolci, tutti fatti in casa: bunet, panna cotta, torta pere e cioccolato, pesche ripiene cioccolato-amaretto, crostate, mille altri dessert e torte per compleanno su richiesta.

Più che dignitosa la carta dei vini che spazia dalle etichette classiche di rossi piemontesi ai bianchi italiani  (bollicine comprese).

Voto: 8

Ristorante Solferino

Piazza Solferino, 3, 10121 Torino
011 535851

Sempre aperto

 

Paperita Patty

Il reparto macelleria di Borello supermercati, una miniera di proposte appetitose

Informazione promozionale

Una vetrina di golosità per chi ha poco tempo per cucinare ma non vuole rinunciare alla qualità 

La scelta dei prodotti di qualità è la cifra che caratterizza Borello Supermercati.

In particolare la carne (che ha già ottenuto da Altroconsumo gli onori del podio tra le migliori carni dei supermercati italiani) viene scelta con grande attenzione.

E non potrebbe essere diversamente, vista la competenza in materia da parte del patron della catena di supermercati, Fiorenzo Borello, che iniziò la sua attività di imprenditore proprio nel settore della carne.

Fiorenzo Borello

Ma il reparto macelleria, da Borello è qualcosa di più: una vera vetrina di sfizi e golosità gastronomiche se hai poco tempo e però non vuoi rinunciare alla qualità e al gusto.

Nel reparto è disponibile una selezione di prodotti pronti da cuocere che consentono di risparmiare tempo in cucina senza compromettere la bontà.

Tra questi: bombolotti, polpette crock, arancino gourmet, alette al whisky, straccetti all’arabesque e molto altro.

 

Scaloppine di vitello al limone

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Un secondo piatto di carne amato da tutti, da preparare a pranzo o a cena anche all’ultimo momento. Le scaloppine al limone si preparano con  pochi ingredienti, semplicemente tenere e sottili fettine di vitello avvolte da una fresca e agrumata salsa cremosa e vellutata. Davvero stuzzicanti ed irresistibili.

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Ingredienti

 

6 fettine di carne divitello

1 limone

1 noce di burro

1 rametto di rosmarino

1 spicchio di aglio intero

Poca farina bianca

Mezzo bicchiere di vino bianco secco

Sale, pepe q.b.

Appiattire le fette di carne con il batticarne, incidere i bordi delle fettine per non farle arricciare. Passare le fettine nella farina bianca facendola aderire bene. In una larga padella far spumeggiare il burro con il rosmarino e l’aglio, mettere le fettine e lasciarle rosolare da entrambi i lati, sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare, abbassare la fiamma e lasciar cuocere per alcuni minuti. Aromatizzare con il succo di limone e la buccia grattugiata, lasciare insaporire per due minuti poi salare e pepare. Filtrare la salsa per renderla piu’ vellutata e servire subito.

Paperita Patty

Se il Brachetto ti sorprende ai Murazzi

L’Assessore al Commercio, Agricoltura, Cibo e Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni ha tenuto a battesimo oggi al Capodoglio dei Murazzi di Torino BrachetTo live, la manifestazione che fino a domenica 21 luglio 2024 propone un intero fine settimana di degustazioni nel nome del Brachetto, designato “Vitigno dell’anno 2024”.
Dal 18 al 21 luglio il vitigno Brachetto è protagonista negli otto locali dei Murazzi del Po a Torino: Capodoglio, Vermoutheria Peliti’s, Gianca, Bomaki Murazzi, Porto Urbano, Magazzino sul Po, The Beach e Contrada Murazzi prepareranno tre innovativi cocktail a base di Brachetto e offriranno il Brachetto d’Acqui docg per accompagnare i dessert, mentre spettacoli dal vivo, musica e intrattenimento animeranno la sponda sinistra del Po.
Il Brachetto infatti è stato designato dalla Regione Piemonte per il 2024 “Vitigno dell’anno”, un’iniziativa che da alcuni anni punta a valorizzare e raccontare al grande pubblico i vitigni autoctoni del Piemonte e i loro territori e che per il 2024 punta l’attenzione su questo grande vino aromatizzato piemontese, coinvolgendo sia l’Assessorato al Commercio, Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte che il Consorzio Tutela Vini d’Acqui in tutti i propri eventi al grande pubblico.
Durante BrachetTo live, organizzato da Regione Piemonte, Visit Piemonte, Consorzio Tutela Vini d’Acqui e Associazione Murazzi del Po, il vino sarà proposto nelle sue diverse tipologie: la versione spumante, frizzante, passita ma anche Rosé, assieme ad eccellenze della cucina piemontese. Protagonisti nei locali sono i cocktail a base Brachetto, che rimarranno nella drink list per tutto il fine settimana.
L’iniziativa BrachetTo live è accompagnata dall’opera artistica di Ambra Viviani, giovane artista selezionata con il concorso “L’arte contemporanea per il Piemonte del vino” di Regione Piemonte, Piemonte Land of wine e Artissima Art fair, e che sarà protagonista anche di uno spettacolare videomapping proiettato sulla parete dei Murazzi dalle ore 22 di giovedì 18 luglio.

“Con BrachetTo live – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni nel corso della presentazione dell’iniziativa – iniziamo un percorso che proseguirà a settembre al Salone del Gusto e che punta alla creazione della filiera corta dell’agricoltura piemontese. Ne ho discusso proprio oggi con le associazioni datoriali agricole. Vogliamo mettere in collegamento le nostre grandi produzioni tipiche attivando una filiera che parta dal produttore e arrivi al consumatore valorizzando anche il commercio di vicinato, che sta passando un momento molto difficile. Dal vino al riso alla carne bovina, coinvolgendo il territorio a 360 gradi grazie al lavoro di Visit Piemonte. La miglior forma di comunicazione è però senza dubbio la degustazione, che ci permette di portare a casa quella cosa straordinaria che è la memoria del gusto. È un percorso virtuoso per il quale ringrazio il mio predecessore Marco Protopapa. A lui va anche il merito di aver firmato nel 2020 il Protocollo di Saluzzo per il contrasto al caporalato che già nei prossimi giorni lavoriamo per estendere a tutto il Piemonte. E annuncio che il 26 29 settembre contemporaneamente al Salone del Gusto saremo a Siracusa per il G7 Agricoltura, dove il Piemonte sarà presente con le proprie produzioni”.

Beppe Carlevaris, presidente del cda di Visit Piemonte, ha dichiarato che “ormai da anni il binomio enogastronomia-turismo in Piemonte è una realtà inscindibile. Parliamo di 19 docg e 41 doc. Nei soli territori Unesco registriamo 1 milione e 400 mila presenze turistiche. Visit Piemonte ha l’obiettivo di promuovere e fare marketing e comunicazione. In questi 3 anni abbiamo tracciato percorsi prima non consacrati. La nostra peculiarità resta non la quantità ma la qualità”.
Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di Tutela Brachetto d’Acqui, ha affermato che “con 850 ettari in 26 comuni e 1000 agricoltori che lo lavorano, il Brachetto è una solida realtà economica nelle province di Asti e Alessandria. Il Brachetto ha conosciuto crisi e successo ciclico ma ha qualità e versatilità uniche: un rosato naturale che produciamo anche in dry e fermo. La produzione ora è di 3 milioni di bottiglie con una capacità produttiva di 8-9. Ne arriverà dopo le vacanze una nuova versione pensata apposta per la fascia dei giovani dello spritz. La lanceremo dopo la vendemmia”.
Caratteristiche del vitigno Brachetto
In Piemonte la zona di produzione del vitigno Brachetto comprende il territorio dell’Alto Monferrato, con 26 comuni coinvolti, appartenenti alle province di Alessandria e Asti. Il Brachetto è un vitigno a bacca nera tra i più antichi del Piemonte: quasi estinto nel XIX secolo, viene rilanciato nella seconda metà del XX secolo, fino ad ottenere la prima Doc nel 1969 e poi la Docg nel 1996 come Brachetto d’Acqui Docg o Acqui Docg e Piemonte Doc Brachetto.
Dal 2014 il paesaggio vitivinicolo del Piemonte Langhe, Roero e Monferrato è sito Patrimonio dell’Umanità Unesco. Da allora, il Brachetto ha continuato il suo percorso di protagonista tra i grandi vini aromatici, tra i quali si distingue per le proprie particolarità e apprezzamento degli intenditori più raffinati. Sono infatti molte le caratteristiche organolettiche esclusive del vitigno: colori porpora, rubino con riflessi violacei o rosati, profumo unico di rosa e frutta matura con un gusto delicato ed inebriante. L’abbinamento più tradizionale, è con i dolci o a metà pomeriggio con la pasticceria secca o per un aperitivo leggero con salumi e formaggi. Ottimo con i sapori piccanti e della cucina fusion.

Polpettine con semi speciali, aperitivo chic e nessuno escluso

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Rubrica a cura de La Cuoca Insolita 

In queste polpettine con semi speciali troverete il buono, prima di tutto (perché questo è il punto di partenza obbligatorio). Ma vediamo il resto: non ci sono ingredienti che possono provocare allergie, piacciono ai bambini ma anche agli adulti, hanno poche calorie e pochi grassi, e sono perfette anche per chi vuole mangiare in modo leggero e attento al benessere… Ve le consiglio come aperitivo, ma anche come secondo piatto in questa stagione dove si cercano sempre di più cose fresche, adatte all’estate. E leggete oltre, per capire come mai vi dico che nessuno è escluso e perchè i semi sono speciali!

Tempi: Preparazione (20 min); Cottura (20 min);
Attrezzatura necessaria: Robot tritatutto per semi, 1 ciotola, teglia da forno antiaderente, coltello a lama liscia e tagliere
Difficoltà (da 1 a 3): 1
Costo totale: 6,25 €/kg

Perché vi consiglio queste polpettine?

  • Valori nutrizionali: queste polpettine con semi speciali, a confronto con le polpette tradizionali (preparate con carne, uova, formaggio e pangrattato) hanno il 20-25% in meno di calorie e grassi e il 73% in meno di grassi saturi.
  • Senza verdure, eppure più ricche di fibre di una carota! Questo grazie ai semi di lino e di chia.
  • Sono gluten free, perché si usa la farina di riso. Per chi non ha problemi con il glutine, potrà usare un’altra farina (anche di grano, meglio se integrale).
  • Adatte anche a chi segue una dieta vegan o vegetariana e per chi ha allergie a latte e uova.
  • Il lievito alimentare in scaglie è un integratore a tutti gli effetti. Ha un sapore intenso che ricorda alcuni formaggi stagionati. Non confondetelo con il lievito normale: non provoca gonfiore addominale (proviene dal lievito di birra ma è stato deattivato).

Polpettine speciali la cuoca insolita

Ingredienti per le polpettine speciali (per 4 persone): 

Per l’impasto delle polpettine: 

  • Lenticchie in umido – 700 g
  • Farina di semi di lino – 60 g
  • Farina di semi di chia – 60 g
  • Lievito alimentare in scaglie – 20 g
  • Erbe aromatiche miste fresche (timo e origano, rosmarino, erba cipollina) – 20 g
  • Olio extra vergine oliva – 20 g
  • Sale fino – 1 cucchiaino (6 g)
  • Pepe

Per la cottura:

  • Farina di riso integrale – 25 g
  • Olio di oliva – 3 cucchiai

Sale a fine cottura

Approfondimenti e i consigli per l’acquisto degli “ingredienti insoliti” a questo link.

In caso di allergie…

Allergeni presenti: Nessun allergene tra quelli indicati nel Reg. 1169/11. 

Preparazione

Fase 1: L’IMPASTO DELLE POLPETTINE

Se siete di fretta, potete usare le lenticchie in scatola, che andranno però scolate, sciacquate e passate in padella con un poco di cipolla, olio di oliva e sale, per insaporirsi bene. Lasciatele raffreddare prima di utilizzarle per preparare le vostre polpettine con semi speciali. Potete macinare voi i semi di lino e i semi di chia e ottenere due farine profumatissime, se avete un robot con una buona potenza. Eliminate i rametti dalle erbe aromatiche e tritatele insieme finemente con il coltello a lama liscia. 

In una ciotola mescolate quindi tutti gli ingredienti: otterrete un impasto un pò appiccicoso. Lasciatelo riposare almeno 20 minuti e vi accorgerete che diventerà compatto al punto giusto per formare delle polpettine che non si incolleranno neanche alle vostre mani. 

FASE 2: LA COTTURA

Infarinate bene le polpettine con la farina di riso integrale e trasferite sulla teglia da forno che avrete già oliato. Agitate la teglia in modo che le polpettine si bagnino di olio su tutta la superficie (non si deve più vedere il bianco della farina) e infornate a 180° C (modalità ventilata) per 20 minuti o poco meno. A metà cottura, date una scossa alla teglia in modo che le polpette di girino e quindi si crei la crosticina di cottura su più lati. Le vedrete sfrigolare leggermente e, a cottura ultimata, dovrete sentire che sono leggermente croccanti. Sfornate e salate leggermente. Lasciate raffreddare almeno mezz’ora prima di mangiarle.

FASE 3: IL MOMENTO DELL’APERITIVO

Queste polpettine diventano compatte al punto giusto raffreddandosi; vanno quindi mangiate a temperatura ambiente. 

Krumiri Rossi, un dolce pezzo di storia piemontese

Anche un biscotto può aggiungere fama ad una città come Casale Monferrato, già nota per aver dato i natali a grandi pittori e scultori, ad un politico della statura di Giovanni Lanza, a Stefano Guazzo autore della “Civil conversazione” oltre ad una nutrita presenza di chiese e palazzi settecenteschi, della Cattedrale con il magnifico nartece romanico, del castello Paleologo e di tutto quanto la rende la “Siena del Piemonte” come un tempo fu definita.

Ad attirare il turismo allo stesso modo concorrono i KrumiriRossi,  deliziosi biscotti inventati pochi anni dopo l’esito risorgimentale in una tranquilla serata allorché il pasticcere Domenico Rossi li sfornò nel suo laboratorio per farli gustare agli amici.

Ne uscì una prelibatezza dalla forma ricurva simile ai baffi di Re Vittorio Emanuele II di Savoia che con Cavour “Fece l’Italia”.

I dolci, attualmente forniti dagli eredi della famiglia Portinaro, che rilevò l’azienda nel 1953, sono rimasti identici a quelli originali ottocenteschi ottenuti con uova, farina, burro, zucchero, vaniglia a cui si aggiungeva un ingrediente, gelosamente tenuto segreto ancor oggi, al fine di ottenere il gusto inconfondibile ed inimitabile.

KrumiriLe belle scatole di latta rossa litografata contenenti i biscotti sono un ulteriore attrazione e talmente apprezzate da diventare oggetto di collezionismo.

Se l’arte, per essere tale, deve essere invenzione di qualcosa che prima non c’era e creatività, perché non pensare che i Krumiri, inventati e creati dal signor Rossi, non siano essi stessi opere d’arte.

Giuliana Romano Bussola

 

(Nella foto di copertina la latta gigante di Krumiri Rossi che riproduce un’antica confezione dei famosi biscotti)

 

Una fresca insalata di farro

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Il farro e’ un cereale antico dalle elevate proprieta’ nutritive.

L’insalata di farro e’ un’ottima alternativa all’insalata di riso o di pasta, e’ un piatto estivo originale e fresco. Gusto di nocciola, giusta consistenza…una sorpresa di gusto, assolutamente da provare.

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Ingredienti

 

200gr. di farro perlato

80gr. di olive verdi denocciolate

1 confezione di wurstel di pollo

2 uova sode

150gr. di mais e piselli sgocciolati

2 filetti di peperone giallo e rosso in agrodolce

Olio evo

Lavare il farro e metterlo in una pentola con acqua fredda e salata. Cuocere a fuoco lento per 30 minuti dall’ebollizione. A cottura ultimata scolare e lasciar raffreddare. Tagliare i wurstel, le uova sode e i filetti di peperone, unire il mais e i piselli sgocciolati e le olive al farro, condire con un filo di olio evo, mescolare bene, aggiustare di sale e servire fresco.

 

Paperita Patty

Nasce ad Alassio il nuovo gusto di gelato “Finger Lime”

Savona,  luglio 2024 – Nasce ad Alassio il nuovo gusto di gelato “Finger Lime”,  frutto australiano conosciuto anche come “caviale di lime“. Il nuovo gusto è opera della Gelateria Perlecò, che sorprende ancora una volta il settore e annuncia l’arrivo del nuovo e prezioso gusto di gelato.

Questa novità si inserisce in un percorso di continua innovazione e ricerca della qualità che da anni contraddistingue la Gelateria Perlecò, confermata per il secondo anno consecutivo con il prestigioso riconoscimento del “Cono” del Gambero Rosso.
Il Finger Lime è un frutto esotico e raffinato, molto apprezzato dagli chef, in particolare francesi, che lo utilizzano per arricchire piatti gourmet.
Il suo gusto agrumato molto intenso, che rimanda a note di pepe ed eucalipto, si presta perfettamente alla creazione di un gelato unico e indimenticabile.
Ideale per rinfrescare le giornate estive, è adatto all’asporto ma trova grande applicazione anche nella ristorazione e nelle preparazioni alcoliche.
Perlecò ha selezionato il Finger Lime (frutto non trattato coltivato in standard biologico integrale) di DRACOCITRI  di Ventimiglia, confermando così la propria vocazione ai prodotti a chilometro zero e alla valorizzazione delle eccellenze del territorio.
L’incontro tra queste realtà animate da passione e voglia di fare hanno dato vita ad una ulteriore novità di gelateria, l’ennesima da parte degli artigiani alassini a cui certo non difetta la fantasia e la voglia di sperimentare.
“Contiamo di proporlo in vetrina in maniera continuativa a partire dal 23 luglio. L’esordio è stato entusiasmante. La vaschetta è terminata in meno di 2 ore con pareri eccellenti. Siamo estremamente soddisfatti e ringraziamo Roberto per averci fornito il prodotto ma, soprattutto, per averci affascinati raccontandoci davvero tutto di questo frutto, contribuendo così a facilitarci il compito della ricetta.
Ora qualche piccola “limatura” e il perfezionamento degli aspetti legati all’approvvigionamento e poi il Finger Lime sarà definitivamente pronto.
Si tratta di un frutto costoso ma, come ha detto un noto presentatore dei nostri gelati si tratta di un “lusso democratico”. Togliersi lo sfizio di qualcosa di prezioso al costo di un cono gelato”, dicono dalla gelateria Perlecò.
Ora gli appassionati di alta cucina hanno  un nuovo gusto scoprire, e non potranno non programmare un viaggio ad Alassio per lasciarsi sorprendere da questa nuova straordinaria esperienza gustativa.