Premio Anna Bonino, cinque borse di studio

Il lascito testamentario dell’ex collegiale permette a giovani ragazze, ospiti del Collegio Einaudi di Torino, di studiare e crescere nel capoluogo piemontese, coltivando i propri sogni professionali e di vita

 

Dalla futura papirologa alla futura scrittrice di successo, dalla futura cardiologa alla futura matematica fino alla futura ingegnera spaziale.

Proprio “Futuro” è la parola chiave per le 5 giovani studentesse meritevoli, dell’età compresa tra i 18 e i 25 anni, a cui il Collegio Einaudi di Torino ha offerto la grandissima opportunità di vivere gratuitamente presso i propri collegi per la durata del loro percorso di studi universitari, per porre le basi per un domani professionalmente e personalmente gratificante, inseguendo sogni e opportunità.

La piemontese Beatrice, la siciliana Sofia, la pugliese Antonella, la campana Maria Domenica e l’abruzzese Elsa, hanno infatti ottenuto un Premio di Studio Anna Bonino, frutto delle rendite ottenute dal lascito testamentario dell’ex collegiale Anna Bonino, scomparsa nel 2023, che ha donato un milione di euro al Collegio Einaudi con il preciso obiettivo di permettere a giovani studentesse meritevoli in situazioni economiche fragili di laurearsi e di aprirsi così nuove strade nel mondo.

Cinque giovani ragazze con progetti diversi in testa, ma unite dalla voglia di emergere e da una irrefrenabile curiosità di scoprire il mondo e vivere esperienze umane e formative che le possano arricchire. E unite, anche, da situazioni familiari, sociali ed economiche non semplici che, senza il supporto del Collegio Einaudi e il lascito di Anna Bonino, avrebbero rischiato fortemente di tarpare le ali ai loro progetti, prima ancora che prendessero forma.

Così è per la venticinquenne Maria Domenica, nata a Napoli e proveniente dalla famigerata Terra dei Fuochi, da cui si è allontanata per studiare dopo la triennale. Una condizione familiare ed economica molto delicata, a cui fa da contraltare uno spassionato amore per il mondo classico e umanistico, ma soprattutto per la papirologia. A Torino sta seguendo il secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità all’Università degli Studi di Torino e sta preparando la tesi con il Museo Egizio.

“Amo guardare la storia antica da un punto di vista sociale, economico ed anche culturale. Ne sono affascinata non perché trovi risposte alle mie domande, ma perché tra quelle pagine, parole e reperti ho trovato il fascino del diverso e una solida alternativa a tutto il brutto vissuto negli anni della mia formazione. Inoltre, credo che la branca della Papirologia possa davvero riscrivere le sorti della storia, proprio a partire da quello che ci è rimasto e che purtroppo nessuno legge più”, racconta Maria Domenica.

Vuole diventare medico invece la ventenne piemontese Beatrice, il Premio di Studio Anna Bonino è un’opportunità da cogliere per guardare con fiducia al futuro. Iscritta al secondo anno di Medicina, sente forte il bisogno di rendersi utile attraverso un lavoro che aiuti le persone a stare meglio. Una fascinazione verso il mondo della sanità che le arriva dalla mamma, infermiera part – time. “Non sono ancora completamente certa dell’ambito specifico verso il quale preferisco rivolgermi: ogni corso affrontato aumenta non solo le mie conoscenze, ma anche il mio desiderio di approfondire sempre di più, rendendomi difficile trovare aspetti che non mi interessino. Tuttavia, per ora, sento di essere spinta verso la Medicina d’Urgenza o la Cardiologia”. Racconta Beatrice.

Non semplici anche le situazioni familiari delle tre matricole appena arrivate in Città:

Sofia, dopo aver concluso il liceo Scientifico a Siracusa con il massimo dei voti, grazie al Collegio Einaudi e al Premio di Studio Anna Bonino potrà trovare uno sbocco per la sua passione per la scrittura che, altrimenti, le sarebbe stato precluso. Oggi è iscritta al primo anno di Lettere all’Università degli Studi di Torino.

“Ho preso consapevolezza del mio amore per la scrittura all’età di 12/13 anni, dopo aver affrontato lo studio di autori come Foscolo e Leopardi. Ho iniziato a scrivere diversi libri e raccolte poetiche, aperto una pagina Instagram in cui pubblico ciò che scrivo e ultimamente sto provando a partecipare ad alcuni concorsi di scrittura. Il mio sogno è diventare una scrittrice affermata, e riuscire a lavorare nel mondo del teatro e del cinema, in modo da riunire le mie diverse passioni”, Racconta Sofia, che aggiunge “Sono convinta che il sapere e la conoscenza ci possano rendere liberi di esplorare la vastità dell’ignoto, la bellezza del nuovo, di pensare, immaginare, creare, di formare una forte identità, che non si conformi e che ci renda in grado di interpretare e giudicare”.

 

Per la diciottenne brindisina Antonella, il Premio di Studio Anna Bonino è un’opportunità per alleviare i sacrifici che i suoi genitori stanno facendo per permetterle di studiare. Iscritta al primo anno di Matematica per l’ingegneria al Politecnico di Torino, la giovane collegiale cerca proprio nel percorso universitario una strada ancora tutta da tracciare per il suo futuro professionale.

“Ho compreso di voler lavorare con la matematica in tutto e per tutto, applicandola alla realtà e ai fenomeni quotidiani. Non so ancora dire quale sia il lavoro dei miei sogni, quale tra le specializzazioni possibili sia la più adatta a me: sono decisioni che rimando alla me del futuro, sicuramente più consapevole del percorso che ha intrapreso e addentrata nel mondo dell’ingegneria” Spiega Antonella. “Quello che reputo essenziale è avere una formazione globale, che mi renda pronta per il futuro anche dal punto di vista personale”.

Da un piccolo paesino dell’Abruzzo a una grande città come Torino: il salto è stato grande per la futura “astronauta” Elsa, iscritta al primo anno di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino. I genitori di origine albanese avevano lasciato la terra natia prima della sua nascita e di quella di sua sorella per trovare in Italia nuove opportunità e crescere con molti sacrifici la propria famiglia. “La mancanza di possibilità mi ha portata ad apprezzare ogni occasione di arricchimento personale. Ho deciso di iscrivermi a Ingegneria Aerospaziale perché ne sono affascinata e perché voglio mettermi in gioco e non voglio che i pregiudizi e il timore limitino la mia piena realizzazione. Adoro Torino e i suoi teatri. Finora non sono mai riuscita ad andare a teatro, ma sarà una delle prime cose che farò appena inizieranno le stagioni torinesi!” Racconta Elsa.

Occhi che brillano, voci che viaggiano lontano, speranze e desideri che possono diventare realtà grazie alla comunità stimolante e interdisciplinare che offre il Collegio Einaudi. Un ambiente ideale per crescere dal punto di vista personale, grazie alla presenza di colleghi e colleghe provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, ognuno con la propria storia e i propri sogni da costruire, e dal punto di vista formativo grazie a un insieme di corsi e attività che integrano e approfondiscono il percorso di studi che portano avanti nelle rispettive università.

Il lascito della Signora Bonino permetterà, grazie alle rendite ottenute anno dopo anno, di proseguire a lungo in quest’opera di sostegno a ragazze meritevoli bisognose di un aiuto concreto.

 

“Le cinque studentesse che si sono aggiudicate il Premio di Studio Anna Bonino rappresentano perfettamente i profili che aveva in mente la nostra preziosa donatrice quando ci ha fatto il lascito testamentario – Spiega Paolo Enrico Camurati, Presidente della Fondazione Collegio Einaudi – “Sono ragazze che fin da giovanissime hanno dovuto affrontare diverse difficoltà, ma che hanno saputo affrontarle con grinta, entusiasmo per il futuro e voglia di emergere. Cinque ragazze assolutamente meritevoli con progetti chiari e sogni magnifici. Per il Collegio Einaudi è un orgoglio poterle aiutare, grazie al fondamentale contributo della nostra Ex collegiale Anna Bonino a cui saremo per sempre riconoscenti”. 

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