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“Palazzo Rosa prende il nome dall’abitazione della mia famiglia – spiega Carlo Rosa – ed io ho voluto fare lo stesso con la mia collezione di cosmetici, finalizzata a regalare a ogni donna l’emozione di entrare in un palazzo che è un vero e proprio tempio di bellezza. Il nome delle Stanze della Cosmetica è stato scelto per indicare la mia attività di produzione di cosmetici bio proprio perché in quelle stanze è avvenuto il miracolo della bellezza.
Nei bei cortili di Palazzo Rosa sono sempre state coltivate le rose antiche perché sono belle, sono contenute nello stemma di famiglia e nel cognome della casata.
Fu nel Seicento che Luis de la Rose sposò Geneviève du Puy per le sue virtù che non comprendevano l’effimera bellezza. Geneviève, poco più che bambina, attratta dal coloratissimo cinorrodo, il falso frutto della rosa, provò a passarselo tra le mani trovando un immediato sollievo. Ebbe la geniale intuizione di estrarne un olio miracoloso che, in breve tempo, di tre mesi lunari, la guarì dalla dermatite donandole quella bellezza del volto che non aveva mai avuto.
La ricetta fu tramandata di generazione in generazione fino all’Unità d’Italia.
Con l’Unità d’Italia entravano nel Palazzo le rose moderne con quei petali colorati, con quei boccioli ricchi e gonfi, con quei profumi paradisiaci che accarezzano tutti i sensi delle donne di famiglia.
Da quel momento è stato un continuo inventarsi profumi, essenze e lozioni”.
“In particolare Palazzo Rosa – aggiunge Carlo Rosa- deriva il suo nome dalla tradizione della Rosa Damascena, portata dall’Egitto e tanto amata dalla compianta madre Olga.
Fu proprio lei, Donna Olga, a volere per capriccio una Rosa Damascena nel roseto di Palazzo Rosa.
Nella propria casa di famiglia mia madre aveva un antico esemplare di Rosa Damascena portato in patria dall’Egitto da Bernardino Drovetti con le migliaia di oggetti che oggi costituiscono la collezione del Museo Egizio di Torino. Quando si trattò di trovare una profumazione per questi cosmetici tra le migliaia di rose, la scelta per me era quasi impossibile, considerata la varietà ampia della fragranza delle rose. Fu invece mia madre, senza esitazione, a scegliere quella della Rosa Damascena, perché ha mille virtù cosmetologiche e neurocosmetiche. Infatti, appena si percepisce la fragranza della rosa damascena, le preoccupazioni paiono dissolversi e un senso di serenità pervade l’anima”.
“La collezione di Palazzo Rosa è stata lanciata nel 2019. La mia vita è cambiata nel bello e nella bellezza. La mia vita, da quell’anno, è tutta rivolta allo studio della bellezza e a come donare la felicità alle persone, perché la bellezza salverà il mondo solo se il mondo salverà la bellezza. In quanto ultimo erede della casa decido di non disperdere questo antico sapere ereditato dalle donne della mia famiglia, e trovo un alleato nel mio carissimo amico Eduardo Guarneschella, famoso cultore della cosmesi naturale. Mettendo assieme le forze della creatività, abbiamo dato vita a questa line cosmetica alla rosa damascena, che è tradizionale ma anche innovativa, italiana e bio, naturale e sostenibile. Riesco a coniugare la tradizione e l’innovazione del culto del biologico nel modo più naturale possibile, usando antiche ricette, ma processando gli ingredienti naturali e bio con le ultime tecnologie, che permettono di non disperdere i preziosi elementi cosmetologici.
Nel nostro laboratorio escono prodotti di altissima qualità, concepiti, creati e prodotti in Italia. Usiamo solo materie prime selezionate e sicure. Palazzo Rosa investe in ricerche e sviluppo per proteggere la salute delle persone e migliorare il loro aspetto fisico. Palazzo Rosa non è solo un creatore di cosmetici, ma è anche un alleato prezioso per la bellezza e il benessere dei clienti. Noi vogliamo crescere con essi grazie alle loro richieste e necessità. Palazzo Rosa è un’azienda etica e offre la possibilità di provare in esclusiva nella propria abitazione la collezione di cosmetici bio.
Mara Martellotta
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