Nell’auspicio che i concorsi e le mobilità vadano a buon fine, si valutino incentivi per gli ospedali periferici.
La neurologia è un reparto essenziale per la popolazione del ciriacese e delle valli di Lanzo ed è determinante per evitare il declassamento dell’ospedale di Ciriè.
La carenza di medici e la conseguente eventuale chiusura del reparto sarebbe gravissima per questo territorio.
“Nel rispondere al mio question time – afferma la consigliera Canalis – l’assessore regionale alla sanità Icardi ha asserito di aver attivato tutte le possibili modalità di selezione di nuovo personale, quali la mobilità da altre strutture sanitarie e il concorso del prossimo 30 novembre, oltre alla procedura di selezione del nuovo Direttore. Credo però che vada presa in considerazione anche l’introduzione di incentivi per gli ospedali più periferici, se non si vuole lasciare scoperte le aree montane e quelle più svantaggiate come il ciriacese e le valli di Lanzo”.
“Se davvero l’amministrazione regionale ha a cuore la montagna, si prodighi per preservare i servizi essenziali e rendere gli ospedali periferici più attrattivi per i pochi specialisti oggi disponibili – aggiunge il consigliere comunale Federico Ferrara– Il rischio altrimenti è l’ulteriore divaricazione tra aree urbane ed extra urbane e l’aumento delle disuguaglianze territoriali. Senza trasporti e sanità efficienti, questo territorio rischia di diventare di serie b”.
Monitoreremo attentamente l’esito del concorso e della selezione del nuovo Direttore e verificheremo che non si esternalizzi il servizio a società private. Pur consapevoli delle difficoltà generali di reperimento di medici per gli ospedali periferici, crediamo infatti nell’importanza di difendere la natura pubblica e universalistica della nostra sanità, oggi così minacciata dai tentativi di privatizzazione.
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